Causa

La causa è una ricetta peruviana a base di patate lessate e ridotte in purè… la mia è una versione mooooolto rivisitata, in quanto l’originale non è per nulla cruelty free!

Ingredienti:

2 kg di patate

dieci carote di medie dimensioni

200 g di pomodori datterini

un bel mazzetto di fagiolini ( scusate, mi sono regolata ad occhio…)

300 g di pisellini congelati

maionese di riso (hem… lo confesso, ne ho usato 2 tubetti…)

paprika (dolce o piccante, a vostro piacimento)

sale

Notare che io ho fatto una causa gigantesca (avevo a cena 20 persone!), quindi le quantità sono da modificare, a meno che non abbiate invitato Nelluccio a cena ; ))))

Preparazione:

Fase 1 (quella noiosa)

Lessare le patate con la buccia, quando sono pronte pelarle e passarle con il passaverdura o lo schiacciapatate. Aggiungere al purè il sale e paprika a volontà! Attenzione se usate quella piccante!

Nel frattempo tagliare le carote a pezzetti e cuocerle al vapore (oppure lessarle). Devono essere cotte ma senza sfarsi.

Cuocere i pisellini in acqua bollente salata finche non sono teneri.

Lessare i fagiolini in acqua salata finchè non sono cotti al dente e ridurli a tocchetti.

Tagliare i pomodori a spicchietti.

Fase 2 (quella ingegneristica)

Sul piatto da portata creare uno strato di patate di un paio di centimetri, creando dei bordi rialzati, così:

Formare il primo strato di ripieno posizionando nella conca formata i pisellini:

Quindi condire con maionese.

Formare il secondo strato sovrapponendo le carote:

Aggiungere quindi i fagiolini e condire con un altro po’ di maionese:

Terminate con i pomodori e salate leggermente.

Quindi iniziate a fare la copertura: prendete una manciata del rimanente purè e schiacciatelo tra le mani. Cominciate a ricoprire la causa cominciando dai bordi e sigillando bene le giunzioni tra una manciata di patate e l’altra (non so se sono stata chiara, non ho una foto di questo passaggio perchè avevo tutte le mani patatose!).

Questo è il risultato finale, una grossa cupola di patate, rosata per via della paprika:

Fase 3 (quella divertente!):

Prendere tutto ciò che avete di allegro e colorato in frigo e sbizzarritevi!!!

Potete usare pomodorini, olive, mais, carote, prezzemolo, insomma, quello che più vi aggrada e decorate la vostra causa. Io questa volta ho optato per un prato fiorito, ma altre volte ho utilizzato motivi geometrici.

Per gli steli d’erba usate dei fagiolini, per le roselline ricavate delle striscioline di carota utilizzando un pelapatate e arrotolatele su sè stesse, per le margheritine usate dei chicchi di mais e per le foglioline usate prezzemolo o sedano.

Fare riposare in frigo almeno un paio di ore per far rassodare le patate e poi pappatevela allegramente!

Variazioni sul tema:

– la ricetta originale prevede di utilizzare al posto della paprika peperoncini rossi piccanti frullati col succo di 3 limoni. Siccome non a tutti piace il piccante io ho usato paprika dolce, ma voi provate e trovate la versione che più vi aggrada!

– al posto della maionese potete utilizzare una salsa preparata schiacciando 2 avocado e mescolando la polpa con sale e succo di limone

– come ripieno potete usare olive, mais (io l’avevo ma ho scordato di usarlo e poi la mia causa sarebbe diventata veramente troppo alta!), sottaceti e chi più ne ha più ne metta!

Purtroppo non ho una foto della fetta, è un peccato perchè si vedono tutti gli strati di verdure colorate ma quella sera ero così indaffarata che è già molto che mi sia ricordata di fotografare tutti i passaggi della realizzazione della ricetta! Il piatto è stato apprezzato da tutti, devo dire che la cena ha avuto un buon effetto pubblicitario sugli onnivori presenti. Purtroppo per questioni di incasinamento e ritardo in cucina non ho fotografato gli altri piatti che ho preparato, sigh, un vero peccato!

Aggiornamento cagnetto:

Non avete avuto altre notizie prima perchè il piccoletto è stato molto male, ha avuto una bruttissima gastroenterite e temevo che lasciasse le penne… ora sta benone, rompe le scatole a Ziggy e Ska e gli ho finalmente trovato casa… bè, devo dire che se l’è trovata lui e dalle ultime persone che credevo volessero adottarlo: i miei genitori! Incredibile cosa possano fare gli occhioni dolci di questo mostriciattolo!

Questa foto la conoscete già, ma la posto come degna conclusione della ricetta. Un abbraccio e un ringraziamento a tutti quelli che mi hanno aiutato a cercargli una casa!