L’etica vegan nasce dalla considerazione che anche gli animali, chi più, chi meno, sono esseri senzienti con la capacità di provare emozioni e sentimenti.
Chi afferma il contrario, probabilmente non ha mai vissuto con un animale (e non ci riferiamo solo ai cani e ai gatti, ma anche ad altri, che seppur meno frequentemente, vivono insieme a noi condividendo la nostra vita).
Un vitello che viene ucciso appena nato, per depredare la madre del latte, ha identiche capacità di soffrire, di emozionarsi, di rattristarsi del nostro cane o gatto. Può essere curioso, amichevole, diffidente, gioioso o triste, proprio come noi intendiamo questi stati d’animo.
Purtroppo, fin da quando nasciamo, ci viene insegnato (direttamente o indirettamente, dai modelli sociali che prendiamo ad esempio), che gli animali sono solo merce da commerciare o ingrediente da utilizzare per la produzione di alimenti. Tutto ciò non solo è illogico, ma è innanzitutto crudele e privo di ogni ogni empatia.
Affinché tale situazione di sfruttamento e violenza possa continuare, si tiene nascosto all’opinione pubblica cosa comporta eticamente tutto ciò. Se tutti sapessero cosa esiste dietro l’alimentarsi di animali, probabilmente il numero di vegan aumenterebbe in pochissimo tempo.
Ma la scelta etica vegan non si ferma all’alimentazione, in quanto, pur non esistendo un “regolamento” che ogni vegan debba rispettare, la scelta di non far del male racchiude inevitabilmente il rifiuto della sofferenza e dello sfruttamento (sia umano che animale). Quindi anche la ricerca di prodotti per la cui produzione non siano stati sfruttati animali umani o animali non umani, è parte integrante della scelta vegan.
Stiamo parlando del preferire prodotti provenienti dal commercio equo e solidale, dallo scegliere di non utilizzare prodotti che comportino lo sfruttamento di animali né per motivi alimentari (miele, latte e ogni suo derivato, ecc.) né per nessun altro motivo, come l’abbigliamento (evitando di acquistare seta, lana o pelle di ogni tipo) o altri aspetti della vita di tutti i giorni.
Può sembrare difficile, ma i molti vegani che esistono e che vivono perfettamente integrati nella società a qualsiasi livello sociale senza alcun problema, possono essere diretti testimoni ed esempio di come la scelta vegan sia cosa possibile, facilissima da attuare ed anche piacevole.
Veganblog.it è un piccolo, ma concreto aiuto a chi vuole fare il primo passo verso una maggiore coscienza etica e vuole fare questo primo piccolo passo proprio nella propria cucina.
La Redazione di VeganBlog.it
Veganblog.it è un progetto etico parte di VEGANOK Network composto anche dai siti promiseland.it, osservatorioveganok.com, veganok.com, biodizionario.it
… L’etica vegan nasce dal desiderio di non provocare dolore alcuno.. a nessun animale che sia umano o non umano e proprio come scrivi tu amico, a nessun animale non umano che vive anche lontano dal quotidiano…..ma ha dentro un cuore che batte e due occhi capaci di piangere…
Da vegetariana, chiedo: non pensate che si possano ottenere prodotti di derivazione animale senza sfruttamento ma nel rispetto degli animali?
Come la natura ci dona i suoi frutti e per questo va onorata e rispettata ma non sfruttata così gli animali.
Micol Cappello
Questa domanda credo se la sia fatta ogni vegan che si rispetti, cercando di trovare una risposta positiva alla faccenda.
Io credo che piacerebbe a tutti avere un mucca dalla quale di tanto in tanto attingere un bicchiere di latte, o delle galline dalle quali attingere delle uova di tanto in tanto (non le covano tutte quindi non uccido il potenziale pulcino!!!)…ma la cosa non è così semplice: la grande distribuzione è la regina del commercio e degli allevamenti intensivi…tu mi dirai “ma c’è l’alimentazione bio.”..e io ti dirò “informati! perchè -biologico- significa solo che non danno da mangiare schifezze agli animali e che magari le condizioni ambientali in cui vivono sono meno disumane degli altri; ma ciò non cambia il fatto che una volta finita la capacità di produrre latte (o uova) diventino solo carne da macello”…
ElyVeg
A parte il biologico, che come dici giustamente non è sempre una garanzia di tutela dell’animale, esistono altre scelte alternative di consumo critico che permettono di evitare lo sfruttamento e tortura di animali e natura, come scegliere prodotti locali di cui si conosce la provenienza e dei quali si possa conoscere con i propri occhi l’origine e le condizioni di produzione (i GAS – Gruppi di Acquisto Solidale – hanno questa ragione d’essere), in modo di esercitare almeno quel diritto di SCELTA che, in quanto consumatori, ci rimane, oltre a sostenere l’economia locale e le filiere corte di produzione.
ciao è complimenti!
Sono vegetariano e ci sono arrivato tardi (da 5 anni e ho 46 anni)…ma mi direte meglio tardi etc…
Conosco la contraddizione data dal mangiare uova e latte ma non riesco a essere così definitivo nella scelta. Comunque nessun animale è stato ucciso per me. E me lo faccio bastare.
D’altra parte , come si vede dal sito che segnalo, faccio parte di una cooperativa che gestisce una Bottega equo solidale e facciamo GAS per gli ortaggi e adesso partono i freschi Bio…già abbiamo detersivi etc…
Insomma cerco di fare del mio meglio.
Di più: abbiamo incontrato il vostro sito nella ricerca di ricette per una festa in Bottega…ne rubiamo qualcuna e vi segnaliamo nel nostro sito…vale?
un abbraccio
Maurizio
Per la produzione di latte e uova invece vengono uccisi animali, inevitabilmente.
Per quanto riguarda le uova, si tratta dei pulcini maschi in esubero che costituiscono il 50% delle nuove nascite volute per la continuazione dell’allevamento che vengono tritati vivi o gassati e che talvolta finiscono negli allevamenti per diventare polli “da carne”. Questo oltre alle galline stesse che ad un certo punto diventano meno produttive e motivo di poca efficenza economica quindi macellate.
Per il latte e i derivati, da qualsiasi animale venga preso, perchè il mammifero lo produca deve aver da poco partorito e così avviene dopo lo stupro dell’inseminazione artificiale e la sofferenza di madre e figlio per l’allontanamento, e qui arriva il latte, generalmente tirato fino all’infettarsi delle mammelle. I cuccioli vengono uccisi presto quando se femmine non vengono a loro volta trattate come le loro madri che vengono macellate quando non più abbastanza efficienti.
Se volessimo immaginare ipotetici allevamenti per la produzione di uova e latte dove nessun animale viene ucciso bisognerebbe considerare (oltre alla dannosità di far nascere altri animali quando ce ne sono già troppi da salvare e la presunzione del dominio che si esercita su di loro amministrando e possedendo le loro vite, i loro bisogni, nascita, relazioni, ambiente, rapporti sessuali ecc..)
-per il latte: la poco realizzabile quantità sempre in aumento di vitelli o altri cuccioli da mantenere,
-per le uova la necessità di controllare il contatto tra galli e galline e le ripercussioni su di loro.
scusatemi se sono un po offtopic, ma è l’unico sito vegan che frequento e mi pareva una cosa che andasse condivisa.
http://www.youtube.com/watch?v=RJ93MgO8vyg
Ciao, mi chiamo Paola. Stiamo cercando a Bologna attivisti disponibili a volantinare per un banchetto che si terrà sabato prossimo (23/4). Non si tratta di un gruppo, siamo due ragazze che saltuariamente si incontrano per fare informazione e diffondere le idee veg.
Chi si vuole unire mi contatti in privato, per sabato prossimo o magari per banchetti futuri,
sperando magari che possa nascere qualcosa di positivo e duraturo.
helterskelterpaola@gmail.com
ignorare la consapevolezza delle sofferenza è il male peggiore e il bene più grande di ogni essere vivente……essenza di madre natura….
“L’etica Vegan nasce dalla considerazione che anche gli animali (chi più, chi meno) sono esseri senzienti con la capacità di provare emozioni e sentimenti.
Chi afferma il contrario, probabilmente non ha mai vissuto con un animale (e non ci riferiamo solo ai cani a gatti, ma anche ad altri, che seppure meno frequentemente, vivono insieme a noi condividendo la nostra vita.”
sono vegetariano e simpatizzo molto per i vegani, ma a leggere queste parole, da zoologo e da uno che ha soccorso e quindi allevato quasi di tutto, il primo essere che mi salta in mente è una vongola! questo per dire che è giusto diffondere la vostra filosofia ma vi consiglierei se posso di farlo cercando di mantenere punti di vista obbiettivi. se mi dite che non mangiate una vongola (e anche io non la mangio) perchè non volete uccidere altri animali ok, ma non posso proprio accettare che non si mangi una vongola o una cozza perchè soffrono! scusate l’insitsenza su questo punto ma spesso giusti ideali vengono affossati e messi in ridicolo dalle stesse perone che se ne fanno portatori. un paio di anni fa ad una manifestazione contro la caccia fummo messi alla berlina a cuasa della presenza nel corteo di sostenitori di una strana filosofia secondo la quale “gli animali vorrebbero essere nostri amici ma noi facciamo di tutto per impedirlo”… Purtroppo in tal modo si offre una sella perfetta per chi non aspetta che cavalcarci contro, dando alibi e possibilità preziose a chi vorrebbe far passare in sordina un problema così delicato…
ci sono tanti ottimi motivi per essere vegani e su quelli si deve insistere.
ciao
fabrizo
Ciao Fabrizio,
sinceramente non capisco l’appunto che vuoi farci… Mi sembra che la frase che hai evidenziato sia una frase perfettamente equilibrata e priva di eccessi o estremismi, che poi qualcuno la voglia collegare necessariamente o esclusivamente alla vongola è una scelta tutta personale. Viviamo in un’epoca in cui torturare, umiliare ed uccidere esseri viventi in grado di provare dolore, umiliazione e paura, è considerata cosa normale. Io trovo tutto ciò semplicemente agghiacciante. La scelta Vegan è innanzitutto una scelta etica che presuppone un cammino da compiere e infinite sfumature o scelte da compiere anche in grado alla propria età, il proprio lavoro, la propria famiglia e le persona a cui si vuole bene… Tutte cose con cui nella pratica di tutti i giorni si dovrà fare i conti… Onestamente concentrarsi sul vongola o non vongola mi sembra un pò riduttivo… Forse sarebbe molto più semplice (e realistico) fare i propri passi dalle cose più macroscopiche ed insopportabili…
🙂
Il dolore che prova un bambino può essere diverso da quello di un adulto perchè le capacità di ragionamento sono diverse, ma sempre dolore è !!! Gli animali tutti, compreso le vongole sono anime senzienti che vuol dire essere in grado di provare piacere e dolore, ognuno con le proprie caratteristiche ed intensità, ed andrebbero rispettate. Ti sarei grata Fabrizio se tu potessi dirmi a quale tipo di filosofia ti riferivi mi interesserebbe molto, sai anch’io sono un po’ pazzariella
😉
ma…nella mia ignoranza il discorso sofferenza non ha alcun valore, è dimostrato che le piante possono provare emozioni…e comunque sempre di forme di vita si tratta…apprezzo gli altri morivi ma non questo!!!
buona serata!!
gianni
io sn vegetariana da circa 8 anni (ne ho 25)è stata una sclta consapevole che m riempie d’orgoglio,e nn appesantisco neppure il mio karma.
nn porto pellicce,pelle,ma la lana sì.ho provato a diventare vegana,ma nn ce l’ho fatta.beati voi che ce la fate,v’invidio.
per GIANNI:
Da un punto di vista scientifico effettivamente questo sofisma non regge, poiché gli animali hanno un sistema nervoso (del quale fanno parte i nervi sensitivi muniti di recettori del dolore) in grado di percepire il dolore in maniera simile a come lo percepiamo noi umani. Nel caso delle “informazioni” riguardo al dolore che prova un animale, esse arrivano infatti al cervello esattamente come accade per gli esseri umani. Nelle piante invece tutto questo semplicemente non può verificarsi, essendo esse sprovviste di sistema nervoso centrale.
Pertanto la tipologia delle loro “sensazioni” – anch’esse scientificamente dimostrate – non viene in nessun caso elaborata dal sistema nervoso (in esse inesistente), il solo in grado di tradurre queste stesse sensazioni trasformandole in effettivo dolore. La differenza “scientifica” tra animali e vegetali – e della loro conseguente reazione agli stimoli del dolore – è pertanto sostanziale ed inequivocabile.
Gli animali – uomo compreso – , nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato sistemi come la fuga per sottrarsi agli attacchi e per evitare così il dolore (e di essere uccisi), cosa che le piante non hanno necessità di fare. Tant’è vero che dal punto di vista scientifico gli animali – così come l’uomo – sono considerati esseri senzienti (cioè in grado di “sentire” il dolore) a tutti gli effetti, mentre alle piante questo status è negato.
Un esempio estremamente banale della differente reazione alla violenza da parte degli animali rispetto alle piante, oltre alla fuga, è dato dal fatto che se ad un animale viene amputata una estremità essa non ricresce e l’animale resta pertanto menomato – spesso addirittura incapace di sopravvivere perché non più atto a procurarsi il cibo. Mentre una pianta che subisce una potatura, anche consistente, diventa invece più forte e rigogliosa e non risente quindi affatto delle “menomazioni” subite, bensì ne trae giovamento. Non c’è dunque nessuna ragione logica né tantomeno scientifica per sostenere che il dolore dell’animale e del vegetale siano equivalenti: si tratta invece di un mero assunto capzioso che ha il solo fine di continuare a giustificare la violazione etica di fondo che l’animale uomo commette cibandosi degli altri animali, pur non avendo egli alcuna necessità di farlo per la propria sopravvivenza.
Inoltre, invocando la necessità e giustificando la liceità etica di cibarsi di animali per sopravvivere, si giunge inevitabilmente a giustificare implicitamente di potersi cibare anche di altri esseri umani. E’ il nostro senso morale che ci impedisce di farlo, non le leggi di natura da molti invocate e che invece giustificano il cannibalismo.
OKAY????
Ciao Valentina… e complimenti per il tuo intervento preciso e puntuale…
L’unico rammarico è il tuo non essere riuscita a diventare Vegana… Ma scusa, che problema hai mai avuto?.. A me sembra la cosa più semplice del mondo.
Raccontaci quali problemi ci sono stati, magari esce fuori che la soluzione è molto più semplice ed immediata di quello che sembra…
Io sono a tua disposizione.
🙂
magari ci fosse per i bambini lo stesso interesse che suscitano gli animali.
Ciao Cris, hai ragione, purtroppo il mondo é pieno di bambini che muoiono spesso per mano di noi adulti. Questo non vuol dire che gli animali se la passino meglio, né tantomeno che un animale non umano non abbia gli stessi diritti di vivere di un animale umano. E questo te lo possono dire parecchie persone che come me sono anche genitori: io mi preoccupo allo stesso modo per entrambi, bambini ed animali, e pure anziani, che in troppi ci dimentichiamo, perché credo che in un mondo migliore tutti abbiano lo stesso diritto alla vita, indipendentemente dal numero di zampe o dal dono o meno della parola. Un abbraccio.
è un appunto che mi fanno spesso: così interessata alla sofferenza degli animali, con tutti i guai che passano bambini e umani in generale…Ma io SONO interessata alla sofferenza di tutti, ora siamo qui in un sito che parla di etica animalista & co. e parliamo di questo. Quando c’è una manifestazione contro la guerra, scendo in piazza. Quando ho potuto ho fatto la volontaria alla Caritas e portavo in giro in macchina i vecchietti che non si reggono in piedi. Ho due adozioni a distanza (fatte con le colleghe d’ufficio, in modo che se una sconocchia ci sono le altre che possono tirare avanti). E potrei continuare. Faccio quello che posso, che non è molto. Per me anche essere vegana e non comprare niente prodotto dalle multinazionali è un modo di preoccuparmi di chi crepa di fame (bambini e adulti che siano). Il fatto è che la maggior parte di chi mi fa questi appunti non si preoccupa concretamente ne’ dei bambini, ne’ degli animali, ne’ delle donne stuprate, ne’ delle guerre, etc.etc. etc. E’ solo un generico “pour parler”….
Guarda, ben lieta che ci sia chi fa del bene. e c’è ne è sempre troppo poco. Quello che non condivido, e penso di essere libera di farlo, è che si dia la stessa valenza ad un bambino e a un pollo. Io sacrifico il pollo per salvare un bambino che altrimenti morirebbe di fame. Qui in occidente, dove abbiamo cibo da buttare via, possiamo permetterci il lusso di dire “questo si, questo no”, altrove no. E trovo giusto dare la precedenza ad alcuni esseri viventi. Tutto semplicemente qui.
PS: un uovo non fecondato non mi risulta essere un potenziale essere vivente…..
Salve Cris,
il fatto di uccidere o di far uccidere un pollo è una tua scelta e non una necessità di un bambino che altrimenti morirebbe di fame (questa poi)…
Si sfamano più persone (e bambini) con un’equilibrata alimentazione Vegan, che con una a base di animali. Per non parlare poi del fatto che quei bambini alimentandosi Vegan ne trarranno beneficio da un punto di vista della salute…
Lasciamoli stare quei poveri polli e staremo meglio noi e loro…
🙂
Mi sembra tutto un po’ poco razionale. Uno dei motivi per cui noi scegliamo di alimentarci in questo modo è anche perchè allevando intensivamente polli e vitelli chi già muore di fame, ne muore ancora di più. Leggi al proposito gli ultimi articoli di Umberto Veronesi su Repubblica, solo per prendere ad esempio scritti su media di largo consumo (queste cose io le leggevo anche 30 anni fa quando ho iniziato a essere vegetariana, ma ora pare che sembrino una novità…).
Cris, ti devi informare, leggere, studiare. Non ti fidare dei ragionamenti delle signorette al mercato, campati sul nulla, ci sono dei fatti, documentati, studiati.
Che i bambini vengano poi sollevati dalla morte per fame a suon di polli poi….Torniamo sul pianeta Terra, prego.
E’ vero, un uovo non fecondato non soffre. Ma chi lo depone nella maggior parte dei casi sono galline allevate in batteria che non vedono altro che luce artificiale per parecchie ore al giorno e vengono alimentate a forza per produrre uova in maniera smisurata. Il risultato é che queste galline campano a mala pena due anni, al termine dei quali sono letteralmente sfibrate e vengono gettate ancora mezze vive nei container che poi macineranno tutto quel che resta. Per non parlare poi della selezione all’ ingresso: in queste aziende, i pulcini maschi nel container ci finiscono immediatamente. Le fortunate invece che andranno in batteria verranno prima mutilate della punta del becco per evitare che sotto stress si becchino tra loro fino ad uccidersi. Nonostante tutto, é vero: l’ uovo, almeno lui, non soffre.
Giusto…purtroppo…
Comunque da ignorante in materia mi chiedo se le uova comperate dai contadini, fatte da galline che vivono all’aria aperta, possono essere mangiate tranquillamente.
Beh, dipende… anche i contadini solitamente allevano le galline per poi tirere loro il collo. Io ho una zia che aveva galline che morivano di vecchiaia e che venivano regolarmente sepolte in giardino. Persone così però non ce ne sono molte, in quel caso l’ uovo lo prenderei volentieri. In questi giorni sono venuta a sapere che un collega di mio marito é piazzato come questa mia zia: ha 4 galline che aveva preso da pulcini per allevarle a scopo mangereccio alle quali ha dato un nome per scherzo e che ora gli vanno incontro quando torna a casa, conclusione, hanno ormai 5 anni e quando una manca all’ appello fa il giro del vicinato disperato a cercarla. Credo che potrei inserire qualche uovo ogni tanto nella mia dieta ;D
io ho la mia “rivenditrice” di fiducia di frutta e verdure (del suo orto e del suo frutteto) scoperta per caso fortuito qualche mese fa, dopo tre anni che abitavo in zona… sono stata felice di sapere che lei, il marito e i due bambini sono vegetariani (lei in particolare è igienista), hanno due mucche (di cui una tenerissima, Regina, salvata dalla caduta in un dirupo e imboccata per mesi perchè non riusciva a mangiare) che vivono come se fossero animali da compagnia, pavoni e galline che muoiono di vecchiaia ma forniscono loro le uova. Ovvio completamente diverse da quelle che si vendono normalmente: piccole, col tuorlo più chiaro, più saporite. Di norma non le mangio, le prendo per ospiti vegetariani o onnivori, ma mi è capitato di assaggiarle…:-)
ho una domanda: cosa darò al mio cane da mangiare?
Posso farlo diventare vegetariano?
Non mi sembra molto coerente dargli da mangiare le famose scatolette di carne per cani quando io ho preso tutt’altra strada per la mia alimentazione..
cosa date da mangiare ai vostri animali?
Ai miei due Cuccio & Lony dò da mangiare crocchette Vegane (Amì) che tra l’altro contengono ingredienti sani e non scarti di macellazione e sostanze chimiche. Infatti hanno un pelo bellissimo e sono in perfetta salute. E poi non dimentichiamo che i cani non sono carnivori come i felini
…. Una curiosità…. ho capito cosa NON mangiate ma… Cosa mangiate? 🙂
Ciao Lorenza, strana la tua domanda. Hai qui centinaia di ricette diverse e buonissime. Mi sembra che la risposta sia implicita no?
Pensa Lorenza, io fossi stata in te, entrando in questo blog, davanti a questo florilegio di ricette e ingredienti diversi, mi sarei chiesta….COSA non mangiate??
Era una battuta! 🙂 ho trovato questo sito per caso, lo sto ancora spulciando 🙂
così ci piaci…
e… buon appetito! 😉
Ciao a tutti…presentazione veloce..ho da pochi giorni deciso di non mangiare più carne e prodotti di derivazione animale. motivazione principale : lo dovevo fare molto tempo prima…amo gli animali, volontaria in un canile, non mi sentivo a posto con me stessa a dire di amare gli animali sapendo quello che c’era dietro una tazza di latte che bevevo ogni mattina…adoro le mucche, le trovo dolcisime…e ho deciso di tirare fuori la testa dalla sabbia.poi un video..12 minuti di atrocità su polli, pulcini, mucche e maialini e ho detto ” ok Ale, basta .è arrivato il momento” Solo che ho bisogno di parlarne con voi perchè nn mi sento per niente appoggiata. Sono i primi giorni e devo ancora imparare a prepararmi bene da mangiare, tofu, seitan, latte di soia…tutte cose nuove per me. Vivo da sola, o meglio convivo con il mio ragazzo che durante la settimana è via per lavoro e torna il venerdi e questo mi facilita molto nel farmi da mangiare. A lui ancora non l’ho detto perchè so che non approverà- lo stesso mia mamma ha iniziato a farmi 2000 domande ( e va benissimo) ma poi ha detto” ma se non mangi carne, pesce, latticini e uova, allora che piaceri hai dalla tavola”con un ‘ aria di disapprovazione …uff…non voglio dovermi giustificare. Non so come sia meglio dirlo al mio ragazzo…approccio soft o cruda realtà tutta e subito?Lui ama gli animali, adora la nostra cagnolina in una maniera dolcissima, la riempie di baci e credo preferisca stringere lei a letto che me 🙂 ma non credo avrà mai la sensibilità per smettere di mangiare carne o anche solo per capire i miei motivi..è molto “pratico” nelle cose, della serie “è la legge della natura” e tende a non voler neanche vedere i filmati della Lav perchè preferisce non sapere e continuare la sua vita “tranquilla” io sono convinta della mia scelta, ma già i primi giorni sono un po’ più “incasinati” se poi si mettono gli altri, mi sento già abbattuta! Please una dose di ottimismo!!!!
Ciao Alessia e benvenuta…
La tua scelta è giusta e saggia, non preoccuparti perchè ogni cosa ha risposta e soluzione… Ad esempio a tua madre che, giustamente preoccupata come ogni madre che si rispetti, pensa che perderai i piaceri dle buon cucinare, basterà pian piano stupirla con preparazioni buone e varie (molto più varie di come normalmente mangiano tutti)… Ad es. per il mio compleanno ho fatto mangiare a mia madre una torta sacher buonissima (ed è rimasta sbalordita (e lei è fissatissima con le torte tedesche ed esigentissima), oppure fai delle splendide e buonissime lasagne al forno (si fanno in non più di 20 minuti compresa la besciamella fatta in casa), o se hai tempo in più, dei ravioli ripieni di patate , aglio e noce moscata con del sugo… O meglio ancora, della pasta (le penne sono ideali) con un buonissimo sugo ben ristretto ed aromatizzato con del buon vino (un Morellino di Scansano sarebbe l’ideale) da aggiungere belkl’ultima fase di cottura e delle olive toscane (ideali le “Leccine”)… Insomma senza tante parole, dimostra con i fatti che hai aumentato la varietà e la qualità di ciò che mangi…
Per quanto riguarda il tuo ragazzo, il fatto che sia “pratico” non pè necessariamente un male. Io stesso sono probabilmente la persona più “pratica” del mondo. Mi occupo professionalmente di marketing e aldilaà delle intenzioni, sono smepre e solo i risultati che parlano nel mio lavoro. Ecco tale praticità è stata proprio la molla migliore per farmi decidere, ormai molti anni fa, di diventare Vegan… E’ bastato capire che era sbagliato, che anche le regole della natura spesso sono ingiuste e che io ero abbastanza saggio da decidere autonomamente cosa fare e non fare, punto e basta. Se non fossi stato così pratico, forse sarei ancora li a trovare giustificazioni per non fare la scelta giusta…
Un abbraccio e facci sapere!!!
🙂
Ciao Alessia,
anche io come te ho dovuto lottare: famiglia e amici. Per fortuna ero facilitata dal fatto che mio marito è vegetariano da 30 anni. Ora, per incoraggiarti un pò, ti dico che da marzo, solo attraverso le ricette di questo blog, anche mia mamma e mia sorella hanno comnciato a comprare meno carne………..Mia madre dice: ” Compro solo il pollo, va bene?” Io non dico nulla, tanto sono d’accordissimo sul fatto che tante parole non servono a niente, anzi…………Quoto pienamente l’intervento precedente al mio: cucina vegan e inviti a pranzo e cena…………..vedrai…………………….
Grazie a tutti!!! 🙂 volevo dirvi che non so se sia l’entusiasmo di provare a cucinare cose nuove…ma mi sto facendo meglio da mangiare ora rispetto a prima e quoto in pieno che c’è l’esigenza di variare e di sforzarsi un po’ di più per prepararsi da mangiare! Questa sera mi sono preparata polpettine fatte da me con ceci, tofu cipolla sale e prezzemolo, infarinate e fritte…e altre fatte invece con un preparato in polvere trovato nel negozio bio per polpette vegetali…gustosissime!contorno di zucchine ai ferri e per finire un buon gelatino di soia! 🙂 ho comprato un libro fantastico…cucina etica, 700 ricette…ecc ecc….. ci sono un sacco di idee ed ho trovato anche la ricetta per la torta Sacher! vi terrò aggiornati dei miei progressi! un bacione a tutti e grazie ancora!
Vorrei solo dire che, pur rispettando le vostre decisioni e anche le decisioni dei carnivori (io sono vegetariana), mi piacerebbe far capire che i vostri animali domestici non possono comunicarvi le loro scelte nutrizionali e che quindi e’ ingiusto privarli di una alimentazione carnivora…..ho sentito parlare di persone vegane con gatti vegani…..non vi sembra ridicolo che chi ami cosi’ tanto gli animali, sottoponga il proprio pet ad una vita di malnutrizione e malattia? Laura
Ciao Laura, ti assicuro che sei completamente fuori strada. Io penso che chi ama e rispetta il proprio compagno a 4 zampe deve cercare di nutrirlo al meglio per lui e non capisco chi nutre i propri cuccioli con scatolette contenenti scarti di macellazione, sostanze cancerogene, unghie, conchiglie, pesticidi, antibiotici, e altre innumerevoli schifezze non adatte all’alimentazione di un animale (si, le normali scatolette tanto decantate dalle reclami contengono moltissime sostanze tossiche e non adatte). Nutrire un animale Vegan (anche se si tratta di un gatto) non pregiudica in nessun modo la completezza nutrizionale. Ovviamente bisogna alimentarlo in maniera completa, proprio come qualsiasi altro animale, nè più, nè meno. I miei canoni Vegan dalla nascita, hanno una salute di ferro ed un pelo meraviglioso probabilmente anche grazie ad un’alimentazione Vegan molto più equilibrata di chi compra scatolette da cani di marche blasonate e costosissime.
Ti suggerisco di informarti con più accuratezza e vedrai che resterai meravigliata di quali e quante proprietà nutrizionali possono vantare ad esempio le crocchette Vegan, sia per cani, che per gatti…
Un abbraccio.
🙂
Per Alessia: all’ inizio anch’ io pensavo che sarebbe stata dura, perché oltre ad un marito ho un figlio di quasi 8 anni, ma col passare dei tempo, neanche molto, hanno cominciato ad assaggiare e spesso porto in tavola anche per loro pasti totalmente veg. Certo la mensa aziendale e scolastica non mi aiutano per niente 🙁 però, a livello “sentimentale” mio marito mi appoggia pienamente e mi ha sempre detto che se una cosa mi rende felice non può non essere giusta ( certo, pure i cacciatori sono felici di andare a caccia, ma quelli sono un’ altra cosa… lì si toglie la vita, non la si restituisce! ). Sono convinta che pure il tuo fidanzato non ti farà storie, e chissà, magari presto ti potrebbe pure seguire… Riguardo ai piaceri della tavola onnivora, beh, tua madre penso che arriverà a comprenderti e non ti dirà più nulla, a me é capitato così, poi proponendo piatti vari quando vengono i miei da me o quando vado io da loro, diciamo che hanno cpaito che il palato viene ampiamente soddisfatto. Il problema più grosso potresti averlo con gli “amici” ( nota bene le virgolette… ) : molti ti diranno frasi del tipo ” dai assaggia solo un pochino” , oppure ” perché questo non lo mangi? Ah, già…contenta tu ” e altre mille st……. , io ne sono uscita facendo una selezione naturale: ho tagliato i ponti con persone che se lo meritavano, mentre con altri che mi rispettano sono persino andata a casa loro per una grigliata: sono stati così carini con me da prepararmi le verdure su una griglia diversa da quella dove era stata cotta la carne, ed hanno mangiato di gusto altri piatti che ho portato io facendomi pure i complimenti.
Per Laura: ordinando le croccette veg per il mio cane ed i miei gatti, mi é stato regalato un libro: “fido non si fida”, dove non solo viene descritto tutto ciò che viene messo nelle scatolette, ma anche quanto inquinino le ditte che producono questi cibi. Per i gatti, che come é noto sono dei carnivori, le crocchette sono addizionate di componenti vitaminiche per bilanciare la carenza di proteine della carne. In ogni caso, i miei spesso mangiano il risotto avanzato, e stanno benone.
Una risposta breve, sia per Promiseland che per Gormlaith (scusate non conosco i vostri nomi, non vi siete firmati/e). Non offendetevi, vi prego, ma vi assicuro che quelle fuori strada siete proprio voi. Capisco e condivido con voi le ragioni per le quali non vi fidiate delle scatolette in commercio. Io non le do ai miei gatti. Io cucino per loro proteine animali che vengono da animali comprati dal produttore. Il concetto di cibo vegano per gatti e’ completamente ridicolo…le aggiunte vitaminiche non sempre vengono assorbite, neanche negli umani. I gatti sono carnivori, punto. Sono abbastanza informata sull’argomento, sono nutrizionista clinica e faccio ricerca nel settore da 3 anni. Mi dispiace, ad ognugno le proprie scelte, che nella mia opinione, non dovrebbero mai influenzare le scelte degli altri, soprattutto di chi non puo’ esprimerle.
Laura
Laura, nessuno mette in dubbio che tu sia informata in merito. Solo una cosa: tutte le schifezze con cui nutrono gli animali destinati all’ alimentazione umana non ti fa pensare che ciò che viene messo nel cibo per gli animali sia di gran lunga peggiore? E anche se cuciniamo loro cose che mangeremmo noi, torniamo al discorso di cui sopra. Io personalmente vivo in appartamento dunque i miei gatti non hanno bisogno di un apporto di vitamine superiore a quello contenuto nei cibi veg per animali, ed in ogni caso facendo vita d’ appartamento non incappano nel problema di carenze perché sicuramente riescono ad assorbire perfettamente ciò che viene messo nella loro ciotola. Per chi invece ha gatti che entrano ed escono di casa, come avevo anch’ io qualche tempo fa, saprà benissimo che il gatto essendo cacciatore qualche sfizio se lo toglie, dunque l’alimentazione proposta poi a casa non dovrebbe essere problematica. Per quanto riguarda il fatto di alimentare secondo le proprie convinzioni qualcuno che non può scegliere, già lo facciamo coi bambini: siamo ( o siamo stati, o forse saremo ) tutti un po’ mostri in questo senso, ma non mi riferisco a genitori veg che nutrono i bambini secondo la loro filosofia di vita, mi riferisco bensì a chi come me al momento dello svezzamento ha pensato che l’ alimentazione onnivora fosse la giusta scelta solo perché adottata dalla maggioranza.
In ogni caso, su questo blog non ci sono anonimi: ci siamo firmati coi nostri nick, nessuna volontà di nascondersi, io mi chiamo Barbara Pezzella, e se vai sul sito di promiseland scoprirai che a risponderti sono stati Sauro Martella e Renata Balducci.
Si Laura, come giustamente ti fa notare Gormlaith, forse non conosci il funzionamento classico di un blog e ovviamente non c’è niente di male, ma basta cliccare su un nome per avere ogni informazione che l’autore ha scelto di mettere a disposizione del lettore, nel mio caso si accede alla pagina http://www.veganblog.it/author/promiselandit/ che come vedi
dà un’informazione su di me abbastanza approfondita, proprio perchè non mi poiace molto l’anonimato in un blog etico come questo… Ad ogni modo non credere che le tue osservazioni non vengano lette con interesse ed attenzione, tutt’altro, ogni intervento scritto con educazione e civiltà è sempre degno del massimo rispetto. Evidentemente abbiamo opinioni diverse basate su infomrazioni diverse, tutto qui. Se ti serve qualsiasi ulteriore approfondimento sulla completezza nutrizionale delle crocchette Vegan (io ad esempio da quando sono nati i miei due Cuccio & Lony uso le crocchette Amì) sul sito del produttore troverai tante utili informazioni anche specifiche alle tue osservazioni.
Un abbraccio.
🙂
Sauro Martella.
Sauro e Barbara, non ho pensato nemmeno per un minuto che non volevate firmarvi, credevo una dimenticanza. Mi dispiace se vi ho dato una impressione sbagliata. Comunque nel post precedente ho fatto un riferimento sbagliato, avrei dovuto forse parlare di proteine animali e di come i gatti (felini) le necessitino in quantita’ molto piu’ elevate rispetto ad altri mammiferi. Sono sicura che sapete che mentre le proteine animali ingerite dal gatto vengono trasformate in carboidrati abbastanza facilmente, il processo non e’ inversamente proporzionale. Inoltre le proteine di origine vegetale, nel gatto, non sono sufficienti a fornire energia, materiale di crescita e sviluppo, protezione da degenerazione neurologica, formazione e attivazione di micronutrienti a livello cellulare, senonche’ funzionamento dei pathways metabolici essenziali per produrre energia e sostegno funzionale degli organi interni, etc.
Comunque ben vengano le opinioni diverse e il coraggio di esprimerle. A mio parere, e’ buona norma ‘etica’ saperle accettare. E comunque ribadisco, sono vegetariana e non compro scatolette per i miei mici. Un abbraccio, Laura
Ricambio comunque l’abbraccio… 🙂
Ciao Laura, e scusa se sono partita in quarta, il fatto é che molto spesso arrivano delle persone su questo blog e cominciano a sparare a zero, perché fondamentalmente la diversità ( che sia alimentare, religiosa o sessuale ecc.. ) fa paura e crea disturbo. Siccome sono un po’ stufa di certe persone, purtroppo quest’ estate ho avuto uno scontro brutto con una persona alla quale volevo molto bene, ho fatto su anche te nel famoso fascio. Dal canto mio, ribadisco, puoi consultare un ulteriore manuale che é ” Fido non si fida ” non ricordo l’ autore, e non ce l’ ho sotto mano, ma troverai interessante anche gli studi, basati sull’osservazione, fatti su cani e gatti che si nutrono con alimenti veg. Almeno avrai un ulteriore campana da ascoltare. Grazie.
sono perfettamente d’accordo con te gormlaith, le diversità fanno molta paura. io sono vegetariana da 2 anni e ho dovuto combattere con i denti x le mie convinzioni di vita…. ma che ci vuoi fare persone che giudicano senza sapere ce ne sono e ce ne saranno sempre , purtroppo . alla prox elena
Non c’e’ problema, non mi sono per niente offesa. Il libro che mi proponi mi sembra molto interessante, pero’ non credo di poterlo trovare a Londra. Cerchero’….
Un abbraccio forte, Laura
a proposito del cruently-free,parlando con conscenti è venuto fuori che è tutta na bufala e che è un po uno specchio x allodole……nel senso che mi è stato detto che x legge tutte le materie prime devono essere testate su animali(e se nn vengono testate su animali chi le testa?? sono ignorante in materia…) e che nn è assolutamente possibile che nn lo siano altrimenti il prodotto cosmetico (nel mio caso si parlava di creme ), nn potrebbe essere messo in vendita in quanto i passaggi sono lab, animali, uomo….. . ora io sono andata a guardare un po di legeslazione in mio possesso, ho solo qualche articolo, ma nn ho trovato nulla che indicasse l’ obbligo dei test. penso però che se ci sono tante ditte che si impegnano x evitare i prodotto che nn sono c.f. tanto na bufala nn è……inoltre c’è tanto di elenco …..grazie x chiunque mi dia qualunque chiarimento ……alla prox elena
Ciao Elena, purtroppo molte ditte anche se il prodotto finito non é testato sugli animali, mettono in commercio dei prodotti che hanno dei componenti che invece sono stati testati sugli animali. Ci sarebbe l’ alternativa dei test su campioni di epidermide in vitro, ma non tutti lo fanno. Io so di una ditta, la BIONIKE che produce prodotti privi di nichel e che effettua questi test in vitro. Inolte ci sono i prodotti della LUSH, una ditta Svedese che ha ora diverse succursali in Europa che produce cosmetici a base di succhi di frutta e concentrati di verdure. Le case cosmetiche tradizionali che recano il marchio cruelty free si impegnano invece a non utilizzare prodotti di recente sperimentazione: per esempio se usano un prodotto i cui componenti sono stati in passato sperimentati sugli animali, non continuano a ripetere questi test.
ora ho capito!!!!! :-), io la bionike nn la uso ma lush e fitocose si e le trovo ottime (almeno nn gratto fino a sara essendo allergica ad alcuni conservanti :-)). inoltre dal punti di vista di formulazione e grazie al biodizionario ho notato che i conservanti sono pochissimi e con un pao di 4mesi nn poteva essere diverso ….. inoltre il tipo di conservanti sono della stirpe di quelli più tollerati ….. quindi c’è del vero ! bene sono molto contenta di ciò xkè pensare al mio micio trasformarsi in un terreno di cultura mi terrorizzava !!!! grazie mille x il chiarimento . alla prox elena
non sono vegana e non sono vegetariana, ma le rispetto le vs. convizioni, e condivido le vs. ricette, che mi danno la possibilità di provare cose nuove
vi ho scoperti da poco, sono stata per un po’ alla finestra e ora ne approfitto per farvi i complimenti
le ricette sono semplici, saporite e molto belle da vedere
senza contare che propongono abbinamenti che noi onnivori solitamente snobbiamo, ma che possono rendere un pasto diversamente buono
bravi!
marina
Salve Marina,
le tue parole sono sagge oltre che educate… E’ un piacere ospitarti.
🙂
Ciao Marina, mi associo con piacere a Promiseland per dirti che questo sito non è riservato ai soli vegani io ne sono la prova, visto che come te non sono vegana ne vegetariana, anche se la mia alimentazione rarissimamente contiene alimenti animali, e se dai un occhiata alle mie ricette vedrai che le mie pietanze sono molto varie, cosa che non lo era quando consumavo carne, pesce e tutto ciò che deriva da animali, sono convinta che anche cercando di diminuire il consumo di alimenti animali possa aiutare a risolvere tanti probblemi e sostenere le idee vegane trovo sia giusto, anche se come te alcuni punti faccio fatica ad accettarli ma li rispetto come rispetto le idee di chiunque, e credimi posso dire dal profondo del cuore che tutti i vegani di questo blog mi fanno sentire una di loro, quindi continua a seguirci 🙂
Chicca, quando fai così, saresti da riempire di coccole…
🙂
Ma mi sento già coccolata da tutti voi, è la verità, non posso più fare a meno della famiglia veganblog………con affetto 🙂
grazie a tuuti per l’accoglienza!!
vi seguirò con interesse e senza pregiudizi
baci a tutti
marina
Condivio in pieno il pensiero di marina: anche io non sono nè vegetariana nè vegana, ma trovo che le Vostre ricette siano interessantissime ed abbordabili anche da parte di noi onnivori! per ora ho sperimentato solo Il Plum Cake di Nonna Wanda ( ottimo) ma sto “spulciando” il blog pagina dopo pagina alla ricerca di sapori nuovi ed interessanti…Spero di essere la benvenuta e…complimenti!!!!! Francesca
Accidenti che bel clima che si è ormai creato… Grazie a tutti Vegan e non Vegan…
🙂
Ciao a tutti! Non sono nuova del blog anche se è da un po’ che non vi leggevo perchè avevo il pc fuori uso! Ma appena ha ripreso a funzionare è il primo sito che ho visitato. Tanto per presentarmi sono Francesca (non la stessa del post 60) da pochi mesi “completamente vegetariana” con l’idea di diventare un po’ alla volta vegana.
Per Alessia: quando si sceglie di cambiare stile di vita (e di alimentazione) ci si scontra inevitabilmente con i non vegetariani che appena dici che non mangi carne ti guardano come se fossi un marziano o pensano “ma sei matta?ma allora cosa mangi?”. Io faccio ciò che mi detta il cuore e il buon senso senza dare spiegazioni a nessuno, però al lavoro il mio collega qualche giorno fa ha riportato alla cronaca un caso di “mucca pazza” scoperto di recente alchè io ho detto istintivamente: “io non ho problemi tanto non mangio carne”. La mia collega mi ha appunto guardato come se venissi da un altro pianeta. Mia madre quando ha saputo che mia figlia Asia di 4 anni da 6 mesi non beve latte di mucca ma di soia, mandorla ecc. mi ha fatto una paternale sull’importanza del calcio per i bambini, ma dopo la discussione iniziale non ha più fatto alcun commento. A me interessa relativamente ciò che pensano gli altri, i dubbi e le paure li ho per le mie figlie (ci sarebbe da scrivere un papiro su cosa mangiano e cosa no per spiegare perchè) comunque ho avuto il piacere di incontrare un famoso pediatra vegetariano (o forse vegano) che però non ha escluso dall’alimentazione delle mie figlie (4 e 9 anni) carne, pesce, uova e latticini dicendo che ne hanno comunque bisogno per la crescita, mi ha però indicato degli integratori di B12 nel caso io opti per un’alimentazione esclusivamente vegana.
A proposito delle varie ricette che si possono trovare su questo blog: a parte il fatto che mi sono fatta un “libricino” e ogni tanto ne aggiungo qualcuna, volevo fare i complimenti al genio che si è inventato il seitan tonnato (tanto per citarne una): è favoloso, molto meglio della salsa tonnata originale per non parlare dell’hummus. I miei risotti sono molto più buoni e mio marito ogni volta mi fa i complimenti da quando uso cibi per me nuovi come alghe, germe di grano, lievito alimentare in scaglie e via dicendo.
Buona notte a tutti
Francy
Cari tutti,
sono Sara, vegetariana con aspirazioni vegane. Ho la fortuna di lavorare in una bottega del commercio equo e solidale in cui si possono acquistare anche prodotti biologici e alimentari specifici per vegetariani. Poiché questo tipo di alimentazione per la maggior parte della gente è destinata a marziani, pazzi scriteriati e cadaveri ambulanti (se ne sentono di commenti illuminati in merito…), mi è venuta l’idea di proporre degli assaggi di pietanze vegetariane e vegane ai miei clienti scettici. Ho sperimentato sui miei amici (carnivori, onnivori, altrimenti detti gasteropodi) e sul mio compagno (ora vegetariano) alcune delle ricette trovate qui, più qualche mia personale interpretazione, con enorme successo. Sempre citando questo salvifico blog, mi accingo a preparare il primo vegan party equo solidale della mia città… vi terrò informati. Il vostro blog è una bella musa ispiratrice…
complimenti!
Ciao Sara,
mi raccomando, tienici informati sul tuo VegParty… e se usi le nostre ricette facci sapere che riscontro hanno avuto! 🙂
Inutile dire che davanti ai miei occhi si è prospettata una scena manzoniana: l’assalto ai forni! Il vagparty è stato un grandissimo successo e spero che queste iniziative, pur se piccoli gesti in realtà, possano contribuire a diffondere informazioni esatte e a cancellare progressivamente l’immagine di mangiatori di semi e radici che caratterizza nella mente dei più il topos del vegano… sto pregustando le prossime ricette… e ho deciso che al mio pranzo di nozze – imminente direi… visto che manca meno di un mese – delizierò gli astanti con qualche vostra chicca… chi mi ama mi segua!
tanti saluti a tutti
E brava Sara!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cara, ho visto che siamo conterranee… io vivo invece a pochi metri dal mare a santo spirito… ho un cane vegetariano e un compagno quasi marito che pur odiando fino a qualche tempo fa tutto ciò che è verde si è convertito… per amore delle mie ricettine! un saluto ai gatti e a presto…
Grande Sarà, prima di tutto auguroni e felicitazioni per il matrimonio, proprio oggi sono andata a vedere un nuovo “natura Si” che ha aperto qui a Como, io mi stò sempre più accorgendo che c’è una gran voglia di cose sane e genuine, in provincia di Como sono ormai parecchi i negozi bio, ma siamo ancora tanto lontani dal capire che mangiare bene e rispettare la natura implica anche non mangiare carne e pesce e come dico io da non vegana: anche solo diminuire drasticamente il consumo di proteine animali può servire ad aiutare la nostra salute e il nostro pianeta così bistrattato e strasfruttato, forza e coraggio comunque continuiamo a diffondere le nostre ricette e le nostre convinzioni, facci sapere come andrà il tuo pranzo di nozze, auguroni ancora 🙂
Ciao Elena e benvenutissima sia qui su Veganblog.it che all’interno dell’etica che ci unisce e ci fa vivere sani, forti e senza provocare sofferenze ad altri.
🙂
Innanzitutto dicci di dove sei pechè hai citato la Toscana e io da buon Toscanissimo (la sede di Promiseland.it è proprio in Versilia vicino Seravezza) ho drizzato le antenne…
Per quanto riguarda le rinuncie di cui parli, penso di poterti dare una buona notizia, anchio sono appassionato di buoni ristoranti e insieme a mia moglie Renata (la BioContessa.it) spessissimo andiamo alla scoperta di nuovi locali dove mangiare molto bene grazie all’enormità di cuochi barvissimi che esistono. Volutamente non frequentiamo ristoranti vegetariani o Vegan perchè pensiamo che il buon mangiare si trovi principalmente dove c’è un bravo cuoco e se un cuoco è bravo non avrà alcun problema a personalizzare qualsiais piatto (inoltre quasi mai ho avuto problemi a trovare pietanze Vegan all’interno di un normalissimo menù alla carta)… Insomma non facciamoci problemi dove non ne esistono.
Solo come esempio, ti invito a leggere questo articolo dove parlo della torta del mio passato compleanno e del cuoco che l’ha realizzata: http://v2.promiseland.it/view.php?id=2596 ).
Per quanto rioguarda il buttare via o tenere vecchi indumenti o oggetti che abbiano parti di origine animale, penso che ognuno debba comportarsi come ritiene sensato, grazie al cielo la scelta Vegan è una scelta di consapevolezza e non certo una scelta religiosa dove andare ad obbedire a un regolamento scritto chissà da chi… Io ho scelto di non tenere niente del genere, ma solo perchèmi dava fastidio, Renata ad esempio continua ad usare delle vecchie scarpe non Vegan in cui sta comodissima e non vuole giustamente buttarle via… Insomma, siamo liberi e usiamo serenamente il nostro cuore per le nostre scelte!
🙂
Grande Sauro, parole dette col cuore, si sente, la cosa più bella che hai detto è che siamo lIBERI e possiamo usare serenamente il nostro cuore per le nostre scelte!!! Se mi permetti, forse una banalità, vorrei dire che si dovrebbe inventare una scuola dove insegnare ad usare il cuore per guidare le nostre azioni e i nostri pensieri, non solo per quanto riguarda l’alimentazione o il vestire, ma per ogni gesto quotidiano.
Un saluto affettuoso 🙂
carissimi,
ormai agli sgoccioli con i preparativi per il matrimonio – manca solo una settimana! – ho definitivamente stabilito il menu, che sarà realizzato da un mio amico, chef in un’ottima osteria trattoria di cucina tipica pugliese… non so come ringraziarvi degli innumerevoli e quotidiani spunti creativi che ho trovato qui e del coraggio che infondete in chi si avvicina alle vostre scelte o a un consumo più ragionato ed etico del cibo, e non solo di quello… dall’antipasto ai dolci (in questo si rende complice l’inesauribile Riccardo con le sue bellissime vedette veg), sarà tutto a base di verdure, legumi e per i carnivori… un degno sostituto (per alcuni piatti il seitan, per altri il muscolo di grano). Ho pensato che un pranzo nuziale sia la giusta occasione per non fare gli schizzinosi… di solito gli ospiti si rimpinzano fino a scoppiare… quindi perché non cogliere l’opportunità di far scoprire un nuovo modo di mangiare (e vivere)? l’atmosfera in questo blog invita a considerarvi tutti amici, perciò ho voluto condividere con voi questo momento speciale per me. Grazie ancora di cuore e un abbraccio forte a tutti voi, nessuno escluso.
Che bello Sara…grazie
Il giorno preciso del matrimonio? Così ti pensiamo!!! Ma sei pugliese?
Un bacio grande
il 18 dicembre… sì, sono di bari!
un bacione
a presto
sara
Io sono di Brindisi Sarina!!!
Ciao Sara,
la tua idea oltre che originale è davvero ammirevole! Sono sicura che il menu che hai scelto per il tuo pranzo di nozze sarà apprezzato da ogni commensale sia grazie ai meravigliosi spunti che questo splendido blog ha ispirato, sia grazie ai prelibati prodotti della tua terra (che è un po’ anche la mia!). Aspettiamo qualche foto del sontuoso banchetto e degli sposi!
Augurissimi
@sara grandiosa, un matrimonio con il pranzo completamente vegan? ci verrei volentieri anche io hehe. a parte gli scherzi, complimenti e auguri x il matrimonio!
@elena per come la vedo io la tua amica ha sbagliato a buttare gli indumenti di pelle/pelo che aveva perché come giustamente dici anche tu, qualcuno è morto e/o cmq sofferto per farsi levare la lana da dosso. io ho tenuto quelle poche cose di pelle e di lana che mi erano rimaste che terrò finché non saranno completamente consumate oppure stavo considerando di darle via a delle associazioni di carità. penso che così almeno puoi andare ad aiutare qualcuno che ne ha bisogno. poi ovviamente cominciare a sostituire le tue scarpe/maglie etc. con dei materiali che siano più friendly del tipo hemp oppure semplicemente cotone, pile, sintetici dipende da dove sono.. se mai hai bisogno di un paio di siti (anche se non conosco nulla di te) dammi un fischio e li posso postare qua.
per quello che riguarda invece la tua scelta di diventare vegana con il tuo ragazzo, mi fa sorridere. nel senso che è una cosa molto positiva volere intraprendere questo cammino con qualcuno per superare le difficoltà di cui parli, es. trovarsi in vacanza da qualche parte dove i piatti locali che magari vuoi provare sono tutti a base di ingrendienti non animal-friendly. la scelta di diventare vegan secondo me è anche un grande compromesso che fai, vedi le rinunce. però puoi sempre documentarti prima di un viaggio per vedere quanto ti devi organizzare per mangiare vegan a destinazione. questo sito http://www.happycow.net/browse.html ti da una lista di ristoranti veg*n (quelli interamente vegan sono contrassegnati dal simbolo verde della vegan society) in tutto il mondo. e poi come diceva sauro, è anche bello andare all’avventura e testare le abilità di un cuoco anche in ristoranti dove magari non hanno mai neanche sentito parlare del veganismo.
io personalmente non so quanto mi fiderei, però la scelta è a te 🙂
ti auguro buona fortuna per il momento e facci sapere come procedono le cose in quel della toscana..
aX
@francy purtroppo a volte, o meglio, spesso, troverai parecchia ostilità da parte del mondo esterno nei confronti dei vegetariani e vegani. l’importante è cmq sapere che queste persone vivono nell’ignoranza e pensano che perché qualcosa è sempre accaduto allora non c’è problema nel continuare a farlo. ti porto un esempio, anche io quando ho cominciato a smettere di mangiare carne e via dicendo la gente mi chiedeva “ma cosa mangi se elimini tutte quelle cose dalla tua dieta?” oppure “ma l’uomo ha sempre cacciato, è normale per noi mangiare carne. abbiamo perfino i denti canini apposta.” scusa la mia schiettezza ma sono domande del c***o, da qualcuno che non è proprio informato su queste cose e parla tanto per fare. tanto ci sono tutte le verdure, frutta, cereali e legumi da mangiare. e come noi sappiamo bene, ci si possono creare piatti fantastici dall’antipasto, al dolce senza dover ricorrere a prodotti animali e a sofferenza inutile. e secondo, il fatto che l’uomo abbia sempre mangiato carne, come fumato, bevuto alcool e quant’altro non vuol dire che tutto ciò non sia nocivo per il corpo. infatti sono tutte cose che con l’andare del tempo provocano tumori, malattie e invecchiamenti prematuri del corpo.. io non sono uno scienziato né un dottore, ti dico queste cose dopo ricerche personali che ho fatto nei periodi di transizione.
l’unica cosa che ti posso dire è, non ti preoccupare di cosa pensa la gente, la tua scelta è semplicemente da ammirare e congratulazioni per aver cominciato a crescere tua figlia da veg*n. la storia del calcio nel latte è talmente una boiata che è meglio nn starla a sentire, è risaputo che i latticini nn prevengono l’osteoporosi ma anzi, l’aiutano.
in bocca al lupo ad ogni modo, e tienici aggiornati sulla crescita della tua bimba.
a proposito, se parli inglese o francese, dai un’occhiata a questo video su youtube a proposito del crescere i propri figli vegan 🙂
http://www.youtube.com/watch?v=YtuB_KmSs8k
ciao a tutti!sono vegetariana da tre Natali,la scelta è stata fatta grazie al mio compagno che è vegetariano da 30 anni!!!e ha cresciuto in modo splendido due figlie!!e dalla nascita!!sono sempre attaccata da tutti i carnibali e vengo giudicata più io che un maniaco fumatore che nuoce a se e a gli altri!io non nuoco a nessuno e vengo sempre martorizzata ,ma ne sono felice!!ho fatto la scelta giusta dopo anni di vera ingordigia su povere creature.Chi fa una scelta del genere deve essere forte e consapevole della strada che ha intrapreso..non potrei più cibarmi di creature..cosi ai nuovi vegetariani e vegan faccio i miei migliori auguri!!
ciao, sono giorgia. ogni tanto commento qualche ricetta ma volevo scrive qualcosa anche qui. ho 24 anni, sono vegetariana e non vegana, scelta che spero di abbracciare al più presto possibile perchè da vegetariana non mi sento completa nè coerente. ho deciso di diventare “vegetariana” a 14-15 anni ma per vari motivi ho escluso inizialmente solo carne (quindi prodotti che contenevano anche strutto o affini) e zuccheri raffinati, il pesce lo mangiavo (…non ho scusanti per questo ed è per questo motivo che ho messo tra virgolette la parola “vegetariana”) ho iniziato a leggere e documentarmi. A 19 ho smesso anche con la carne e ora sono “vegana” nel cuore. limito quanto possibile i derivati anche perchè inizia a darmi fisicamente e mentalmente fastidio mangiare un uovo o altro. Come è successo per la carne. Me no sono sempre fregata di quello che la gente diceva e lo domande stupide e ignoranti che mi venivano fatte, che chi mi chiede se il prosciutto lo mangio…maddaiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!! Io rispondo e taglio corto quando capisco che si vuole solo fare dell’ironia perchè lì si dimostra il rispetto che hanno gli altri verso una scelta che viene fatta! Il mio pregio, a volte difetto, è che i domando sempre “perchè” faccio qualcosa, quindi sono in costante crisi, crisi nella su accezione positiva che nella risoluzione vede un importante momento di crescita. I miei amici, quelli veri, non mi hanno MAI creato problemi e mai mi hanno fatto domante idiote. sono andata ai loro matrimoni con l mio menù, a battesimi e cresime senza grossi problemi. E’ vero anche che per ora la mia dieta è “più facile” agli occhi di molti. Ogni volta che facico un viaggio, vado in albergo o ristorante mi informo se posso mangiare perchè non voglio avere problemi e tendenzialmente non ne ho mai avuti. tranne in Autogrill e purtroppo in aeroporto ma sono sopravvissuta! Se qualcosa non lo posso mangiare….pazienza! Dono all’Avis, il mio medico di base conosce la mia scelta, idem la mia ginecologa che sà che vorrei avere dei bambini. Credo che sia importante avere anche dei medici che appoggino questa scelta. Dopo questa tiritera vi dico il mio problema: vestirmi e soprattutto le scarpe! Già è iniziata una discussione su questo! Ogni volta che compro un paio di scarpe non in pelle alla prima pioggia (massimo la terza) iniziano a scollarsi, un paio mi si sono anche crepate! sicuramente non erano di ottima fattura! Qui chiedo l’intervento di Alessio…puoi darci gli indirizzi di quesi siti che dicevi a Elena? ne conosco un paio ma non ho ancora comprato…comprare scarpe senza provarle non mi convince ma sono intenzionata a farlo appena quelle di adesso si sfonderanno definitivamente!
Ho scritto troppo ma almeno così mi conoscete! spero che sarò comunque accolta anche se la scelta attuale non è in linea con il veganblog. Io vi stimo e vi rispetto!
con affetto
ho scritto troppooooooooo! comunque per quanto mi è possibile compro borse fatte con materiali di riciclo (anche carte di caramelle)…bellissime. ho trovato un designer che decora magliette con tessuti che rimangono dalle produzioni industriali. Nel mio piccolo sto attenta a non inquinare a consumare i nostri beni in modo responsabile. smetto se no non finisco più…
Ciao Giorgia, benvenuta e complimenti per le tue scelte di vita… Mi auguro che tutti noi si possa essere di aiuto pe rogni tua futura scelta…
Un abbraccio…
🙂
Ciao Lidia anche il mio ragazzo (figlio) è vegetariano dalla nascita e lo è tuttora per sua scelta, mio marito da quando è nato nostro figlio ed io da 33 anni…e da più di due che sono vegana..vedo con piacere che anche il tuo lui è un vero veterano complimenti a lui e a te per le tue nuove consapevolezze, tantissimi auguri per una buona vita 😛
Giorgia carissima intravedo un carattere tosto e mi fa molto piacere, dici che molte persone non rispettano le decisioni e i sentimenti di altre persone, è vero, ma aggiungo anche che non rispetttano nemmeno loro stessi perchè qualcuno a ragione disse “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza…” ahhh, la stessa persona disse anche “Non ti curar di loro ma guarda e passa” un bacione e buona vita 😉
Brutta giornata oggi. 340 capi di bestiame si avviano ad essere abbattuti perché contaminati dalla diossina. si scopre a bisceglie un anonimo magazzino in cui è conservato pesce di ignota origine del 2005 venduto come fresco e tenuto in assurde condizioni igieniche, pronto per essere servito in ristoranti di tutta italia. mi chiedo quando apriremo gli occhi e ci renderemo conto che ci stiamo assassinando. inquinamento, rifiuti, uccisione criminale di animali, totale assenza di considerazione per il pianeta e per noi stessi. a chi ancora avesse il coraggio di chiedere il perché della nostra scelta, cos’altro dovremmo aggiungere? so che non c’è limite alla stupidità e all’incoscienza, ma certi avvenimenti si commentano da soli. malgrado le avversità, mi conforta sapere di non contribuire con il mio comportamento a questo sfacelo. e ogni giorno mi convinco sempre di più che il nostro modo di vivere sia l’agognato miglior mondo possibile. mattone su mattone va costruito e custodito con pazienza. chiedo venia per questo sfogo ma da animalista soffro in modo atroce quando si elargisce, con tanta leggerezza, morte e dolore a creature innocenti, senza pensare che tutto ciò, un giorno, possa ritorcersi contro di noi. non sono credente, ma una piccola parte di me si augura che chi fa male ne riceva prima o poi altrettanto.
un abbraccio a tutti.
Ciao Sara, ti sono vicina e solidale nella tristezza del tuo sfogo, io sono fermamente convinta che quando al mondo non esisterà più l’avidità, l’egoismo, e l’ingordigia, tutti capiranno la vera essenza del poter vivere felici, ma finquando l’uomo non saprà rispettare l’uomo non ci sarà speranza alcuna………..Con affetto 🙁
Ciao Sara,
i miei amici e chi mi conosce bene continua a dirmi che sono troppo sensibile. Forse è vero, sono troppo sensibile, ma non riesco a cambiare e forse, dentro di me, non voglio cambiare. Io sono una persona che piange da febbraio di quest’anno per aver ritrovato una fredda mattina il mio gattone Grey morto nel giardino ammazzato da un cane; sono una persona che ha denunciato, inutilmente, la morte del mio gatto Nausicaa avvelenato non so da quale animo crudele; sono una persona che tutte le domeniche si ritrova, inutilmente, a litigare e lottare con i cacciatori; sono una che piange come una bambina quando vede certe scene in televisione o su internet: foche ammazzate da uomini crudeli e senza scrupoli, animali che vivono nei macelli sapendo, perchè loro sanno, che sta per giungere la loro fine, e tanto altro che sai meglio di me. Io soffro molto per tutto questo, alcuni dicono troppo. Ma io non riesco a cambiare. Però sono una persona che un giorno ha incontrato questo blog e da quel momento ha capito di non essere sola. Forse siamo ancora troppo pochi, ma non disperiamo! Io sono credente e spero nella giustizia divina, perchè nel mondo non esiste giustizia. Intorno a me, comunque, noto un leggero cambiamento nella coscienza delle persone che mi circondano, alcuni amici hanno smesso di mangiare carne, mia sorella ha cominciato a sentire che quando mangia la carne fa qualcosa di sbagliato, un mio conoscente cacciatore non ha rinnovato il porto d’armi….insomma piano piano qualcosa cambia. Io ho capito una cosa: non serve lottare e sbraitare come ho fatto per tanto tempo, poi ti stanchi perchè ti rendi conto che non serve a niente; è importante invece ” insegnare con l’esempio senza pretendere di insegnare ” come diceva mio padre.
Ringrazio Dio di essere inciampata in questo blog, di aver conosciuto persone come Sauro e Renata che hanno avuto l’ispirazione di crearlo, e tutte le persone che ogni giorno, contribuiscono a testimoniare che si può vivere bene anche senza ammazzare. E allora coraggio! Se esistono persone così il mondo può ancora cambiare!!!
@giorgia scusami nn mi ero proprio accorto della tua richiesta di aiuto..
diciamo che dipende molto dal tuo stile, penso cmq tu ti riferisca più che altro a prodotti di finta pelle tipo scarpe, giusto? perché cmq vestiti di cotone o altri materiali sono ovunque, basta (come quando compri da mangiare) leggere le etichette hehe.
per quello che riguarda le scarpe, cinture e cose simili..
http://www.vegetarian-shoes.co.uk/ – http://www.ethicalwares.com/ e http://www.bboheme.com/ sono a mio parere i migliori, con una gamma molto ampia (da inghilterra e galles)
http://www.diromeo.it/ e http://www.vegitalianstyle.it/ se preferisci lo stile italiano..
o se sei disposta a pagare un po’ di più in spese di spedizione (spediscono dagli stati uniti) http://www.veganessentials.com/ vende un sacco di prodotti, tutti vegan, tra cui scarpe (di marche differenti)
c’è una cosa che non capisco.. non mangiare alcun prodotto di derivazione animale e non ne indossate?
non preoccuparti, non era chiara la mia richiesta. Certo, le etichette le leggo ma mi sento più tutelata comprare in negozi o su siti apposta piuttosto che in negozi “normali”…è una mia fissa! quelli italiani li conoscevo ma non mi fanno impazzire 😉 in cambio mando questo http://www.mooshoes.com/. Non ho ancora acquistato ma mi sembra abbastanza fornito e magari può essere utile anche questo 😉
ti ringrazio per la tua cortesia…le donne sono un po’…vanitosette 😉 uffi, se mi metto a curiosare non la smetto più…la mia tesi di master mi reclama 🙁
certo, tutto ciò che deriva da una sofferenza altrui e in questo caso di animali. Visto che non mangiamo carne a maggior ragione non indossiamo pelle, sarebbe un controsenso. Non dovremmo indossare nemmeno seta, pellicce, lana e indumenti che contengono piume tipo giubbotti. Personalmente non uso pelle, pellicce e seta, ovviamente nemmeno giubbotti con colli di pelliccia! ma nemmeno portafogli o cinture per farti un esempio. La lana e le piume le evito se posso ma ammetto che qualcosa mi scappa 🙁 erroreeeeeee
Carissimi,
il banchetto nuziale è stato un grande successo… anche i palati più difficili sono stati deliziati da legumi, verdurine e insoliti piatti privi di carne, pesce, uova, latte e suoi derivati… anzi, molti degli invitati hanno iniziato a chiedere curiosi dove trovare queste ricette e come utilizzare questi “strani” ingredienti… sto ancora gongolando… indovinate che sito ho consigliato loro di visitare? 🙂
un abbraccio a tutti
sara
Paola 86,Mi ha colpito il tuo commento,anche se,come dici tu,siamo in pochi…,ma spesso basta quel poco a cambiare le cose.
Un Essere di pace non e’ un pacifista.
Un Essere di pace e’ semplicemente un lago di silenzio.
Egli pulsa e irradia un nuovo tipo di energia nel mondo, canta una canzone nuova.
Egli vive in un modo completamente nuovo.
Il suo stesso modo di vivere e’ quello della grazia,
quello della meditazione, quello della compassione.
In chiunque tocchi, egli crea piu’ energia d’amore.
L’uomo di pace e’ creativo.
Egli non e’ contro la guerra
perché essere contro qualsiasi cosa e’ essere in guerra.
Egli non e’ contro la guerra:
semplicemente comprende perché la guerra esiste,
ed e’ proprio sulla base di questa comprensione che diventa pieno di pace.
Solo quando ci saranno piu’ persone che sono laghi di pace,
silenzio, comprensione, la guerra scomparirà.
SALUTI A TUTTI
Per Sara 84,capisco il tuo stato d’animo,purtroppo,la maggior parte delle persone non comprende che siamo tutti esseri viventi, facciamo ancora distinzione fra uomini,animali e minerali,siamo uniti da un unica energia la quale anima ogni cosa. L’essere umano sta ancora dormendo,attaccato ancora alle tradizioni alla morale alla politica, siamo preoccupati della natura quando accadano cose gravi (buco nell’ozono).Anche se sembriamo in pochi a essere turbati da tali crudeltà (abbattimento di 340 esseri viventi)qualcosa sta cambiando si sta muovendo verso il senso giusto…Non angosciarti non saresti positiva
a volte accadano cambiamenti alcuni li chiamano miracoli,penso che questa situazione possa cambiare se a partire da ognuno di noi comunichi ad ogni essere vivente l ‘importanza della natura la quale è dinamismo è vita
UN SALUTO POSITIVO A TUTTI
sono vegana da poco, più o meno vegetariana da molto.
E sono felice.
Non faccio proselitismo, ma molto serenamente parlo delle “mie” scelte in famiglia e con gli amici: sto scoprendo che è contagioso.
Pensavo che avrei avuto difficoltà a eliminare uova e formaggio, e invece, a distanza di soli due mesi di “ortodossia” vegana, solo il pensiero di consumarli mi disturba. Piano piano sono riuscita a convincere i parenti più stretti (quelli che ogni mi invitano a pranzo per intenderci :-D) che tassativamente non “voglio” consumare cibo di origine animale. E mi rispettano, tanto da chiedermi di portare il cibo per tutti (sigh!). E che successo che hanno i miei piatti (quasi tutti rubati qui o su altri siti simili)!
Mi chiedono dove si acquistano certi prodotti, come si cucinano e ogni volta mi viene da ridere al pensiero che la nostra cucina tradizionale è già ricchissima di alimenti vegan per natura…
Mio marito ha abbracciato con entusiasmo la scelta e si dice ben felice della mia nuova capacità culinaria (non ero un granché in cucina, ma credo che fosse una scarsa qualità dovuta alla noia. Paradossalmente la cucina vegana è più varia di quella in cui si utilizzano cadaveri).
Quello che i carnivori (soprattutto statunitensi) non capiscono è che continuando così moriremo della morte altrui. Salviamoci, salvando tutti gli esseri viventi. L’edonismo passa attraverso la gioia… e che gioia c’è quando manca la scodella di mais nel Malawi, quando una mucca urla il suo dolore perché gli tolgono il cucciolo, quando la terra si inaridisce per l’uso indiscriminato dell’acqua destinata agli allevamenti destinati al macello?
Signori: grazie per esserci. Davvero
…sono animalista convinta, ovvero credo che tutti gli esseri viventi godano del medesimo diritto alla vita (con qualche eccezzione: tipo chi fa parte del crudele mondo dei cani da combattimento) ma è indubbio anche che esistano naturali regole….il pesce se solo fosse più grande non si porrebbe troppi problemi nel mangiarmi, così il leone e l’orso e il pollo se io avessi il sapore del mais, non credo si porrebbe il dubbio è etico mangiarla oppure no….la natura ha creato alcuni principi semplici…il problema penso sia che l’uomo (ritenendosi superiore a tutto a volte persino a se stesso) ha sovvertito questi principi e avido vuole sempre di più cosi ci soffochiamo di cibo, spelliamo vivi gli animali solo per farne pelliccie, sfruttiamo, distruggiamo…ma è così difficile liberarsi di tutti gli orpelli a cui oramai ci siamo così abituati e che ci sembrano naturali….a volte mi chiedo (e questo è autoriferito) se non mangiare animali, vestirmi delle loro pelli non è che un modo tutto sommato semplice per lavarmi la coscienza e sentirmi in pace….Insomma mi fa rabbia pensare che ancora uccidono cuccioli di foca, che scuoino animali, evia all’infinito e in tutto io cosa ho fatto?, non ho mngiato una bistecca….non mi basta..mi sento così assurdamente impotente…..
Cara Katia, credo che tutti ci sentiamo impotenti davanti a tanta crudeltà. Però credo anche che nel nostro piccolo dobbiamo cercare di non contribuire a tanto scempio e il non mangiar carne è un buon inizio……………………
Cara Katia, concordo pienamente con Paola…credo che ognuno di noi provi ogni tanto la sensazione di non fare abbastanza…per cui in quei momenti cerco di guardare cosa è cambiato..e cosa di buono è arrivato: il numero di vegetariani e vegani continua a crescere, mentre il mercato delle pellicce no…in italia (finalmente) è arrivata una legge sugli animali d’affezione, sempre più persone dichiarano di amare gli animali, e inorridiscono di fronte alla crudeltà nei loro confronti…questo grazie a chi prima d noi ha fatto queste scelte e ora sta a noi portarle avanti!
concludo con una piccola citazione presa da un mio libro di psicologia:
“l’animale può essere mangiato dall’uomo solo se fra i due si frappone una distanza ottimale…per creare questa distanza l’uomo a rielaborato cogitivamente il concetto di carne, istituendo una gerarchia tra gli esseri viventi e ponedosi al vertice, e intensifcandone il carattere di materia inanimata, trasformando e rendendo irriconoscibile l’animale”
ragazzi non scrivo spesso ma scrivo forse troppo ehehe!;-)
Ciao Elena, ti ho appena scritto in email… 🙂
Ciao Simone, ho letto la risposta al mio commento solo ora…scusami. Volevo solo dirti ……….Grazie………….
Ciao a tutti !! Ho scoperto questo blog per caso cercando una ricetta per la pannacotta che non prevedesse gelatina animale,e sono veramente contentissima!finalmente un ambiente familiare dove trovare appoggio e scambiare informazioni! Io avevo si e no 12 anni quando ho detto a mia madre che non volevo piu mangiare animali,penso che allora non sapessi neanche che ciò voleva dire essere vegetariani..Mia madre è subito corsa da una dietologa per un paio di mese m ha fatto cucine a parte ma poi mi ha obbligato a ritornare alla vecchia alimentazione 🙁 Il mio è stato un passaggio piuttosto graduale,ho iniziato mangiando carne solo una volta la settimana,poi l’ho tolta del tutto ma continuando a mangiare pesce,adesso ho 24 anni e sono 6 anni che ho smesso di mangiare anche pesce…ma sono molto golosa e in questi anni ho cmq mangiato prodotti di pasticceria rendendomi conto solo dopo che contenevano strutto o colla di pesce ecc ecc..Ora internet mi aiuta,ma non è facile quando non si ha nessuno con cui confrontarsi!
Lo dici a me Eleonora quando 34 anni fa decisi di diventare vegetariana ero considerata un extratterrestre, all’inizio qualche problema ma poi la diversità ha cominciato a piacermi perchè stavo sempre meglio sia fisicamente che moralmente, allora decisi di fregarmene altamente delle opinioni di tutti, compresi i dottori che mi facevano morta da lì a poco tempo dopo…eh, eh …ora i tempi sono un po’ cambiati però posso dire che sono felicissima della mia determinazione di allora perchè sono stata ripagata ampliamente con una salute di ferro un figlio meraviglioso nato vegetariano e…dovrei scrivere un romanzo…. aggiungo solo secondo la mia esperienza che non bisogna mai cedere ai ricatti di nessun genere e far parlare sempre la voce del cuore… non si sbaglia mai.
P.s. in quanto a golosità continua a stare con noi e capirai che potrai saziarla a più non posso, ciao tesoro e buona vita 😛
Ciao Eleonora come ti capisco!!!io ho la tua età..e pure mia madre a fatto scene di quel tipo..fortunatamente la nostra dietologa le ha detto che non c’era alcun problema…ma non tutti hanno questa fortuna!cmq benvenuta!è veramente bello stare qui…una piccola oasi di pace e di golosità!
buongiorno a tutti! vorrei chiedervi un parere da amanti degli animali quali siete ma anche da persone coscienziose. cosa pensate di questi due terribili casi di un bambino che è stato ammazzto da un branco di cani randagi e della giovane turista in fin di vita? nel senso, ora cosa sarebbe giusto fare. quando ieri vedevo come acchiappavano quei cani stavo male…
Ciao Giorgia,
purtroppo a stupidità umana prende il sopravvento nei casi che la stampa appositamente “gonfia” di allarmismo e di immagini raccapriccianti per ceracre di attrarre sulle proprie pubblicità attenzione maggiore di quanto può fare la concorrenza.
Sono cose che sono smepre successe e che sempre succederanno,sono cose che, per quanto terribili, fanno parte del vivere, come gli incidenti in casa, in automobile, anche quelli che coinvolgono altri esseri viventi sono fisiologici e ciclicamente si sono sempre ripetuti e sempre si ripeteranno.
Sarebbe un pò come voler uccidere ed eliminare totalmente vipere, api o calabroni perchè sono siccessi casi in cui qualcuno è morto (è ovvio che è successo ed è altrettanto ovvio che continuerà a succedere).
Nei casi poi che coinvolgono la convivenza con animali “da affezione (che brutto termine) mi sembra evidente che ci sia un coinvolgimento di responsabilità umana sotto tanti aspetti.
Mi auguro (ma temo di no) che ci sia la possibilità per quei poveri cani abbandonati di essere adottati da qualcuno e abituati a vivere in armonia con noi…
tra le varie cose che mi schifano di questa situazione c’è la tendenza all’allarmismo ormai tipica dell’informazione mediatica italiana. prima allarmismo sulla sicurezza , poi allarmismo sul pericolo degli immigrati e ora tocca al randagismo! e il tipico comportamento degli italiani è aprire gli occhi davanti al problema solo quando ci si trova di fronte a conseguenze drammatiche come queste per poi invocare l’urgenza di una soluzione che nella maggior parte dei casi è una soluzione superficiale e momentanea (vedi gli sgombri coatti di extracomunitari o peggio l’abbattimento dei cani ritenuti pericolosi) senza considerare minimamente la causa, per poter poi continuare a ignorare “serenamente” il problema! ma perchè non si insegna educazione etologica nelle scuole? Perchè non ci si impegna a fare un’informazione più giusta e approfondita per far capire a grandi e piccoli come relazionarsi con equilibrio con i nostri compagni animali sia per evitare che di fronte a un primo problema di convivenza si preferisca disfarsi dell’ospite peloso relegandolo a una “vita” da randagio, sia per insegnare a tutti che l’integrazione dei randagi con la comunità oltre ad essere possibile è preziosa… basti pensare ai cani di quartiere! … ma purtroppo è più facile e più comodo essere ignoranti e vigliacchi e malvagi!
avete assolutamente ragione. la tendenza è sempre quella di creare allarmismo più che ingigantire le notizie ed è pure vero che purtroppo sono cose sempre successe e che guarda caso in 3 giorni queste disgrazie sono successe 2 volte…mah… 🙁
Spero di non abusare di questo spazio, ma volevo inoltrare anche a voi questa petizione per combattere l’assurdo senso di giustizialismo (purtroppo anche fai da te) degli italiani nei confronti di quei poveri cani di Scicli che non sono che le vittime della malvagità umana e stanno pagando per tutti i nostri errori! Vi prego diffondetelo anche voi e firmatelo se lo condividete…
questo è il link anche per la petizione: http://www.firmiamo.it/petition/share/url/nonuccidiamoli
NON UCCIDIAMO I CANI RANDAGI DI SCICLI !!!!
Allora cari amici mentre noi siamo qui dietro il nostro pc dopo l’avvenimento dell’uccisione del povero bambino la gente se la sta prendendo con i cani randagi per strada !!!!!!!!!! Li stanno ammazzando senza freno !!!!
La caccia alle streghe è aperta !!!
Ad aggravare la situazione è il fatto che le autorità hanno catturato i cani e che sono in procinto di abbatterli, attualmente ne sono 20…
La nostra domanda è : ma siamo sicuri che è colpa solo dei cani ?????
e poi…. nel frattempo che i cani venivano lasciati a se stessi le autorità dove erano ?????
In base alla legge sul randagismo il Sindaco è la persona responsabile dei cani sul suo territorio e per la non curanza del fenomeno ora è morto un bambino…a cosa vogliamo arrivare ????
Ecco la risposta : Eliminano i cani !!!! Tutti !!!!
Abbiamo preparato una petizione per evitare questa assurda strage da inviare al Sindaco e domani il nostro uffcio legale invierà un fax seguito da una raccomandata per chiedere che i cani vengano trasferiti in strutture per il recupero e che vengano seguiti da esperti….
Questo è il link della petizione vi chiedo di firmarla, se tutti quanti noi riusciamo a farlo 2.400 firme potranno salvare almeno in parte numerosi animali da una strage solo per mettere a tacere un errore di chi doveva far applicare la legge che invece ha disatteso totalmente
ecco il link : http://www.firmiamo.it/nonuccidiamoli
Una volta inviata la lettera vi invierò come di consueto il testo a tutti voi, e spero di poter allegare anche numerose firme…
Grazie confido in voi…diffondete la petizione ai vostri amici, sul vostro profilo ecc…ve ne sarò grato..
“Secondo la mia mentalità la vita di un animale non è meno preziosa di quella di un essere umano. Ritengo che più una creatura sia importante, più diritto abbia alla protezione dalla crudeltà dell’uomo” (Ghandi)
Salve a tutti,
approfitto di questo spazio per inoltrarvi il link per firmare una petizione contro l’abbattimento dei cani randagi di scicli.
Vi prego di diffonderlo e firmarlo.
http://www.firmiamo.it/petition/share/url/nonuccidiamoli
grazie
Maria Pia
Ciao a tutti,
condivido con voi la preoccupazione per la disastrosa situazione dell’informazione nel nostro paese. Curiosamente, dopo l’episodio tragico del bambino aggredito e ucciso da un branco di cani randagi, l’epidemia dei cani killer si è diffusa. Sarà una reazione a catena, ma trovo abbastanza sospetto che queste notizie, che in altri periodi avrebbero lo spazio di un misero trafiletto, ora occupino intere pagine di giornale. Mi occupo da diverso tempo di branchi di cani randagi, circa una trentina, organizzati in 7 gruppi ormai ben definiti gerarchicamente. e sono ancora viva. Forse perché i miei cani mangiano correttamente e ogni giorno, forse perché ognuno di loro, dal più timido al più esuberante, ha la sua “dose” giornaliera di carezze e familiarizza costantemente con me ed altri esseri umani che cercano, insieme a me, di salvare le loro vite. Non ho ancora sentito un servizio del telegiornale, o letto un articolo, in cui si parli di chi gestiva il gruppo di cani. vaghi accenni a ipotetici maltrattamenti, due righe che passano in sordina, inosservate, di fronte all’orrore di queste bestie assetate di sangue. abbattiamoli tutti, la soluzione proposta dalla giunta comunale, dalla asl e da qualche altro geniale esponente del genere umano. uccidiamo i cani prima che uccidano ancora. tanto sono solo bestie. un colpo in testa e ci togliamo il pensiero. il solito approccio italiano alla soluzione dei problemi. eliminiamo gli effetti, non le cause. una logica quanto mai stringente. i randagi sono figli di nessuno. nessuno piange per loro, nessuno incrocia il loro sguardo, nessuno sentirà la loro mancanza. fantasmi generati dalla nostra incapacità di gestire correttamente le situazioni, fantasmi nati dalla nostra totale mancanza di senso di responsabilità. Dove sono finiti i soldi per le campagne di sterilizzazione? dove i fondi per attrezzare i canili? dove le multe per chi abbandona, maltratta e uccide gli animali? e la famosa anagrafe canina, il microchip, che funzione ha se poi non viene utilizzato? il mio cane, in canile ci è arrivato con il suo microchip. peccato che non fosse registrato alla asl e che non si potesse risalire al bastardo che lo aveva abbandonato. ora è registrato a mio nome. ed io sono consapevole di essere penalmente responsabile degli atti commessi dal mio cane.
la grande quantità di persone che prende un cane considerandolo un giocattolo temporaneo, un trastullo divertente finché è cucciolo, per poi disfarsene senza pensarci su due volte meriterebbe la galera. ma in questo paese, di cui mi vergogno ogni giorno di più, se meriti la galera diventi primo ministro.
ho firmato la petizione, ho fatto girare la notizia. ma temo che la sorte di quei cani sia segnata dall’ennesima dimostrazione di stupidità umana. Le vere bestie assassine sono altre. Scusatemi per lo sfogo, ma è iniziata una guerra di sopravvivenza per i miei amici randagi. L’onda di disgusto e di paura fa presto ad arrivare anche qui. Domani, quando tornerò da loro come ogni giorno, vorrei trovarli tutti là, scodinzolanti come sempre, ad aspettarmi. Ma ho seriamente paura che prima o poi, ad opera di qualche criminale anonimo, qualcuno manchi all’appello. e non potrei sopportarlo. sono la mia ragione di vita. e da quando ci sono loro, la vita ha un senso più bello per me.
vi abbraccio tutti e incrocio le dita.
sara
Cara Sara,
concordo con ogni singola parola che hai scritto e condivido il tuo senso di frustrazione per il destino di queste povere anime, frustrazione aumentata poi dal fatto che purtroppo abbiamo le risposte a ogni quesito che non possiamo evitare di porci: dove sono i fondi destinati alle campagne di sterilizzazione, a migliorare le condizioni dei canili? tutti fondi distratti. purtroppo gli animali costituiscono uno dei più comodi escamotages per lucrare, e tanto, purtroppo sulla loro stessa pelle! da volontaria di canile ne ho viste e ne vedo fin troppe di queste situazioni! e nonostante l’informazione “giusta” che sempre più associazioni animaliste cercano di fare, non diminuisce il numero di persone, di famiglie, che prendono con superficialità in casa un cane (o un gatto) e se ne disfano con leggerezza non appena si rendono conto che “è troppo impegnativo”! personalmente anche il decreto del sottosegretario Martini non mi sembra una buona cosa: nasceranno come funghi corsi per rilasciare il famoso patentino (tanto per lucrare), e si rischia che aumenti sempre più il numero di abbandoni, viste le limitazioni ordinate dal decreto! mi vergogno di essere italiana, e mi spiace parlare così della mia patria… scusate ma le notizie di questi giorni, mettiamoci pure quella del preservativo contro l’aids, non sono proprio esempio di civiltà e rispetto della vita!
Ho appena ricevuto una notizia che in un giorno diverso mi avrebbe resa felice. Una mia amica e volontaria ha trovato in campagna una cucciolata di 5 splendidi batuffoli, senza madre. Capita spesso dalle nostre parti che i cuccioli spuntino dal nulla, appena nati, lasciati in secchi della spazzatura… meglio far partorire una cagna tutte le volte e sbarazzarsi dei cuccioli piuttosto che sterilizzarla. tutti devono nascere, no? è il rispetto per la Vita! Sto andando a prenderli. non possono restare in mezzo a una strada. Vanno salvati e mi auguro che trovino una famiglia che li tratti con amore e rispetto. Spero conoscano l’altra faccia dell’umanità, quella che fa meno notizia, quella che senza chiedere nulla in cambio tende la mano e cerca di aiutare, l’umanità solidale senza pregiudizi di sorta. provo un senso di schifo profondo che a breve sarà cancellato non appena stringerò tra le braccia i miei prossimi pargoli pelosi. altri figli di nessuno, fratelli di tutti noi.
Avete già detto tutto chiaramente Sara e Maria Pia, tutte parole che condivido al 100%, è assurdo lo so ma come pretendiamo che ci siano fondi per canili, sterilizzazione ecc…..quando fanno sparire i fondi per gli ospedali, non ne faccio un discorso politico perchè per queste cose non c’è destra o non c’è sinistra ma solo l’avidità di uomini senza scrupoli che fanno la bella vita anche alla faccia di quei poveri cani che non hanno nessuna COLPA…………UNICA COLPA QUELLA DI CERCARE DI SOPRAVVIVERE 🙁
Da genitore è venuta anche a me la pelle d’oca quando han dato la notizia del bimbo morto…….non ha una logica morire a dieci anni azzannato da dei cani……ma razionalmente riesco solo ad incolpare degli uomini e non dei cani!
cinque polpettine pelose dormono al calduccio accanto al mio letto. la giornata si è addrizzata!
sara, anche se non ci conosciamo, fai a loro una…cento…mille carezze da parte mia!
è iniziata la caccia alle streghe.
stamattina hanno avvelenato Idefix. L’ho trovato al suo solito posto, non si sposta mai lui. aveva circa 9 anni, di cui almeno 4 passati in strada. raggomitolato, con gli occhi semichiusi. un cane pericolosissimo. non aveva neppure i denti. lo nutrivamo a pappine. estremamente aggressivo. saltava addosso a chiunque. per fargli le feste. ho letto che ne hanno avvelenati 6 in sicilia. presto non si conteranno più. non riesco a smettere di piangere. mi sento impotente, stupida, inutile. da anni cerco di fare in modo che anche i cani che non vedranno mai il calore di una casa, conoscano la gioia di una carezza, di un fischio di riconoscimento, di una grattatina, di un pasto decente, di trattamenti antiparassitari, di cure quando è necessario. idefix è stato il mio primo cane. ho iniziato ad accudire lui e poi si è sparsa la voce. sono diventati trenta. ora ventinove. ho un enorme vuoto dentro. e covo un odio inesprimibile per l’ignoto assassino. gli auguro tutto il male possibile.
che brutta notizia. l’indice di stupidità delle persone raggiunge livelli stratosferici. è veramente la caccia alle streghe…mi sono venuti i brividi. mi spiace tanto per Idefix
mangiando vegano magari mangio sano e senza far male agli animali ma non rischiamo di perdere un po’ le nostre tradizioni culinarie che tanto ci caratterizzano nel mondo? non so’ le lasagne vegane saranno pure buone (le ho provate e confermo che sono buone) pero’ caspita quelle con il ragu’ di carne sono la nostra storia
Ciao optimusprime,
è inevitabile che il mondo vada avanti e le ingiustizie sempre più vengano viste per quello che sono e piano piano, abbandonate e viste come un lontano ricordo da prendere come cattivo esempio da non ripetere… Anche le guerre fanno parte dei nostri ricordi e la storia è piena di episodi di violenza verso gli animali umani. Un tempo la tortura era una pratica indagatoria considerata assolutamente normale (da chi la attuava) e così anche la pena di morte in molti Paesi dove adesso non esiste più…
Così pure uccidere animali per nutrirsi dei loro cadaveri è una cosa che piano piano verrà abbandonata (per fortuna) e che verrà percepita dalle future generazioni come un lontano ricordo verso il quale provare anche un pò di vergogna…
Tutto sta a decidere se si vuole aspettare che il mondo cambi con i suoi ritmi o se ci si vuole impegnare in prima persona e rifiutare di far del male e usare violenza ad altri esseri senzienti perfettamente in grado di provare dolore, umiliazione, vergogna, paura e terrore della morte…
Noi abbiamo scelto di non provocare tutto questo ed il fatto di guadagnarci anche in salute è solo un piacevole risultato aggiuntivo…
🙂
Cara Sara,
tornando a casa da lavoro ho visto alcuni giorni fa, due cani morti abbandonati ai margini della strada, vicino ad un muretto. Sicuramente saranno stati madre e figlio, erano identici. Mi sono chiesta: possibile che li hanno investiti entrambi? La stradina di campagna è stretta ma non lo credevo possibile. Mi sono avvicinata…sicuramente li hanno avvelenati, lo si capiva chiaramente dalla posizione in cui erano, dalla bava al musetto e dagli occhi sbarrati. Si è vero, ti senti impotente, vorresti urlare la tua rabbia contro chi ha il coraggio di fare tutto questo, piangi disperatamente e odi il mondo…….odi tutti gli esseri cosidetti umani che infliggono pene senza fine a questi fratelli innocenti. Quindi capisco il dolore che provi. Però vi dò anche una notizia bellissima, due miei amici, passeggiando, hanno sentito piangere dei cuccioli all’interno di un cassonetto dell’immondizia. Hanno svuotato il cassonetto, e hanno trovato dei cuccioli meravigliosi che un essere ignobile aveva buttato nelle buste per la pasta. Purtroppo per uno di loro non c’è più stato nulla da fare ma gli altri li hanno salvati e ora sono stati adottati tutti. A volte un miracolo……….in mezzo a tanta schifezza e crudeltà………….
no ma infatti posso essere assolutamente d’accordo sul fatto della carne pero’ se penso a un futuro senza taleggio e gorgonzola un po’ ci ramango male
Ciao optimusprime,
forse non hai ben chiara la situazione (non è certo una tua colpa visto che l’informazione su questi argomenti è comnpletamente assente dai media tradizionali), ma si uccidono molti più animali per la produzione del latte che per quella della carne…
La scelta Vegan interrompe di fatto questa spirale di violenza inutile, non costa niente, è semplice da fare e ci si guadagna in salute (anche per qunato riguarda la salute, è molto più dannoso inserire nella propria alimentazione latticini e derivati piuttosto che carne)
🙂
Cara optusprime,
mi “intrometto” nella discussione sulla tradizione culinaria perché mi riguarda da vicino, dato che insegno cultura e lingua italiana agli stranieri e la cultura italiana è molto spesso a tavolta, e soprattutto all’estero diventa sinonimo di ingredienti di origine animale.
A prima vista una scelta vegana può sembrare una perdita di tutta una serie di tradizioni locali. In realtà invece permette di riscoprire tutta una serie di altre tradizioni culinari e prodotti (in Italia abbiamo anche la rucola, i pomodori, gli agrumi e quant’altro) molto più sani e genuini.
Una pizza rimane un’ottima pizza anche senza mozzarella e formaggi vari (e ingredienti animali, ovviamente). Solo a Roma conosco pizzerie che fanno delle ottime pizze vegetali (senza indicarle esplicitamente come vegane ma lo sono), e arancini vegani.
Io e il mio ragazzo facciamo supplì e arancini vegani a casa (oltre alla pizza) e hanno riscontrato l’approvazione di tanti amici non vegani.
Pensiamo soltanto al gelato di soia: questo alimento non si è inserito splendidamente nella nostra tradizione culinaria, riprendendo il gelato tradizionale e rinnovandolo?
Questo è possibile per tante altre ricette, dalle lasagne alla besciamella a quant’altro.
Se penso ad altre tradizioni culinarie straniere, la torta Sacher che fa il mio ragazzo non ha niente da invidiare a quella originale (slurp! ho visto sul blog tra l’altro anche la ricetta per la foresta nera…gnam gnam).
Una rivisitazione delle tradizioni culinarie non deve per forza significare la perdita di qualcosa (perdita che non è avvenuta col gelato di soia).
Forse per strada ci perderemo piatti realizzati con ingredienti di origine animale… la cosa non mi intristisce di certo.
Poi informandomi proprio ora sul muscolo di grano ho visto come una persona normalissima, sperimentando, è riuscita a creare qualcosa di simile alla carne ma su base vegetale.
Insomma, è bello anche vedere come si evolve la nostra grande tradizione culinaria, ed in questo caso si evolve nel rispetto dell’ambiente, degli animali e di noi stessi.
Trovo anzi molto triste che la ristorazione italiana all’estero sia rimasta ferma per lo più agli anni ’80, anni in cui sono stati aperti molti ristoranti italiani, riproponendo sempre gli stessi piatti di una cucina ormai superata e anche estremamente pesante (con un abbondante uso della panna), e non segnalino nemmeno i piatti vegetariani, cosa invece che fanno indistintamente tutti i ristoranti delle altre cucine dove vivo io.
Io nel mio lavoro cerco di portare all’attenzione gli aspetti della tradizione culinaria italiana non animale, anche se purtroppo lavoriamo su libri di testo che invece ci ripropongono sempre ingredienti indicibili, tiramisù e panna cotta (dolci che tra l’altro non mi sono mai piaciuti).
Poco fa stavo sbirciando il blog di http://www.veganblog.it/author/ilmondodipuccinablogspotcom/
e ho trovato una petizione da firmare indirizzata al sindaco di Scicli per far si che non vengano uccisi i cani randagi
http://firmiamo.it/nonuccidiamoli credo che una firmetta non costi nulla a nessuno quindi vi invito a leggere e poi naturalmente firmare 🙂
Volevo segnalarvi il link diretto per firmare ma non me lo fa inserire forse per questioni di sicurezza………..Sauro sei tu l’esperto!!! 🙂
Ciao Chicca,
ho autorizzato io il tuo messaggio che era finito nello spam (quando c’è più di un link il messaggio viene ritenuto spam a meno che io non lo approvi direttamenet (non immagini quanto spam arriva ogni giorno…)
🙂
Grazie Saurino sapevo che ci avresti pensato 🙂
ho provato un po’ di volta a postare un intervento, ma non mi viene pubblicato e non capisco perché.
Ciao Daniela,
se guardi bene, vedrai che il tuo commento inserito più volte è già stato accettato (è il numero 123), ma è stato eliminato delle parti che non rispettano il nostro regolamento.
http://www.veganblog.it/regolamento/
Ti invitiamo le prossime volte a tenere conto di quanto scritto e sopratutto se scrivi dei commenti qui su Veganblog.it sarebbe carino inserire una propria email in modo che in caso di non pubblicazione qualcuno possa avvertirti delle motivazioni… Ovviamente è una cosa non fattibile se inserisci commenti in maniera anonima…
Grazie della tua partecipazione.
🙂
ne terrò conto e da oggi inserirò il mio indirizzo e-mail:)
sinceramente ci avevo anche pensato che per qualcuno sarebbe potuto risultare fastidioso leggere così il nome di alcuni prodotti animali, però ho deciso consapevolmente di usarli cmq perché sono proprio questi nomi che hanno un enorme potere evocativo, che è poi quello che rimane radicato nella mente delle persone più del sapore o dell’effettiva bontà del prodotto stesso. In fondo anche noi vegani e vegetariani non ci rifacciamo proprio ai nomi di queste ricette, parlando di hamburger di soia e quant’altro?Non ci appelliamo proprio allo stesso potere evocativo e a vocaboli ormai già affermati?
Capisco che l’immagine di certi prodotti animali sia più fastidiosa e cruenta di quella di un gelato e/o di una besciamella (anche a me si torce tutto a sentire nominare certe cose),
però entrambi si rifanno allo stesso principio di sfruttamento di vite animali.
Cmq eviterò lo stesso in futuro di usare questa terminologia.
Almeno qui su questo blog non ci deve venire la nausea a sentire/leggere certe cose!
Grazie Daniela…
🙂
e di che, grazie a voi per la pazienza dimostrata e per questo stupendo blog!:)
🙂
Non so se etica è la sezione giusta per esprimere questo dubbio, però vorrei chiedervi un consiglio.
A breve parteciperò al mio primo pranzo ufficiale (di matrimonio) da vegana. Si sposa una mia amica che mi conosce benissimo ed è sempre stata sensibile ai miei comportamenti alimentari, venendomi sempre incontro anche quando mi invitava a pranzo/cena.
Ovviamente le ho già fatto presente che per me e per il mio compagno il menù dovrà essere a parte.
Da qui i miei dubbi.
1) Obiettivamente mi sento un po’ a disagio per aver arrecato questo “disturbo” in più nella ricerca del ristorante. Cosa potrei farei per ringraziarla di quest’attenzione?
Voi come vi regolate di solito?
2) Temo che il ristorante non faccia abbastanza attenzione alla preparazione del menù vegano. In fondo chi non è vegano di solito non ha l’esperienza né l’attenzione necessaria in queste cose. Come posso accertarmi che facciano attenzione? Tra l’aötro rischierei di sentirmi anche male se per caso usassero qualche derivato del latte e la prospettiva non mi alletta.
Non vorrei disturbare la mia amica, però penso sia meglio premurarsi prima che poi ritrovarsi qualcosa di indesiderato nel piatto e lasciarlo lì con conseguente imbarazzo per tutti.
Cosa mi consigliereste di fare?
Mille grazie anticipatamente:)
Ciao Daniela,
da parte mia non ho mai avuto problemi in questi casi… Se sai quale sarà il ristorante prima, puoi smeplicemente parlare con il cuoco e spiegargli tecnicamente cosa nondeve usare con le vostre portate… Posso solo testimoniare che ogni volta che ho fatto una cosa del genere ho avuto dai cuochi un trattamento da vero signore con particolare attenzione alla qualità e alla presnetazione (il cuoco si sentiva evidentemente incaricato di qualcosa di specifico e non di una serie di portate uguali per tutti)…
E comunque niente viete di farsi portare un semplice piatto di spaghetti al pomodoro e basilico—
🙂
Scusate volevo sapere, siccome ho firmato per la petizione di cui parlava Chicca ma non ho comprato il logo vale lo stesso?
Nemmeno io ho comprato il logo!!!
Grazie Chicca sempre pronta anche in queste cose a dare una tua risposta. Avevo avuto timore di non aver concluso nulla e siccome non posso comprare il logo non volevo avere sorprese…….
Grazie. ciao
Volevo chiedere a chi fosse stato in grado di darmi qualche consiglio come fare a seguire una vera dieta vegetariana, lo so che voi siete vegani, ma ho anche visto che siete molto preparati sul tema e vi stimo molto. Spero che questo messaggio non sia un problema, se lo fosse chiedo scusa sin d’ora. Io ho paura che eliminando cibi di rpovenienza animale possa avere dei problemi perchè non so come si gestisce una dieta vegetariana, ad esempio cosa mangiare nella quotidianità, come compensare la mancanza di certi alimenti, spero di essermi spiegata. Grazie se potrete aiutarmi anche consigliandomi dei siti più adatti. Grazie e un saluto
Ciao Silvia,
forse il luogo adatto dove chiedere questo genere di informazioni è il forum Vegan/Vegetariano di http://www.promiseland.it
da parte mia posso però dirti che iniziare un’alimentazione Vegan non comporta nessuna indicazione particolare (non di più di qualsiasi altra scelta alimentare compresa la onnivora).
Eliminando dalla tua alimentazione ogni ingrediente di origine animale non hai alcuna necessità di compensare nessuna mancanza perchè non hai eliminato proprio niente di indispensabile alla tua alimentazione, ma hai semplicemente (e saggiamente) eliminato sostanze superflue e nella maggior parte dei caso tossiche. come appunto carne, latte e derivati.
🙂
salve a tutti….!!! ho bisogno di voi..!!! sono vegetariana non vegana per adesso, anche se amo cucinare e mi rendo conto che la gran parte delle cose che cucino è prettamente vegano! vi darò infatti a breve qualche mia ricetta come torta alle carote o gli gnocchi di spinaci,,! ma adesso vi scrivo perchè ho bisogno di voi!!!! mi presento brevemente, sono di roma ho 22 anni laureata in arte e sto studiando ora come arteterapista, ho una cagnolona, REA, e una gattona,TITINA. amo ogni forma di vita, dal bocciolo al cane e cerco di comportarmi di conseguenza il problema è che riscontro nella maggior parte delle persone che ho accanto un modo di rapportarsi a questa mia sensibilità davvero bassissima, battute, scherzi( tipico il ragu nel sugo della pasta che poi ovviamente non mangio) sono etichettata come la rompipalle o cose del genere,, anche se il mio modo di comportarmi è totalmente rispettoso nei confronti di chiunque.. comincio a chiedermi perchè..?? e soprattutto perchè mi sento rispondere dalla riccona di turno: ma io mangio solo carne biologica,,! perchè il cibo deve essere una questione di classe..? mi sento spaesata , persone che prima sembravano essere i miei migliori amici si comportano come se fossi la matta di turno..! perchè ..? spero di poter avere risposte da molti di voi.. che mi diano aiuto e chiarimenti, ma la mia battaglia non si ferma. anzi a breve organizzerò 5 incontri informativi su vivisezione, allevamenti e caccia a trastevere. scrivetemi !! ho volgia di parlare con voi!! un bacio a tutti
valentina
vorrei chiedervi come vi comportate nei confronti di tutti i piccoli “ospiti” che girano nelle nostre case, dai ragni alle zanzare alle farfalline del cibo.
Ho imparato solo da pochi anni a rispettare anche queste forme di vita, purtroppo a casa dei miei genitori la prassi era quella di uccidere tutti gli ospiti indesiderati.
Io ho imparato ormai invece a convivere con loro, molto bene direi, e sono anche abbastanza fiera di aver quasi superato una leggera aracnofobia (dico “quasi” perché se mi trovassi di fronte un grosso ragno…non so come reagirei!).
Devo dire che ormai mi piace vedere come ragni e altri piccoli ospiti vivano insieme a noi, conviviamo tranquillamente.
Il mio problema riguarda però le farfalline del cibo. L’anno scorso, essendocene pochissime in giro, le ho lasciate stare per non disturbarle. Quest’anno mi sono ritrovata la cucina letteralmente invasa, e purtroppo ho dovuto gettare via parecchie cose che non erano chiuse ermeticamente come pensavo.
Ho cominciato a farle uscire dalla cucina, ovviamente stando ben attenta a non ferirle.
Non mi sento però a posto con la coscienza perché col freddo che abbiamo avuto fino a pochi giorni fa, cacciarle equivaleva a condannarle a morte.
Purtroppo è già la seconda volta che le farfalline mi invadono la cucina, e la seconda volta che le faccio uscire sul balcone nonostante il freddo.
Voi come vi regolate in questi casi?
Cara Valentina,
anch’io come te sono romana e essendo vegana da soli due anni sto ancora abituandomi alle reazioni delle persone.
Devo dire che ho pochissimi amici, ma finora questi amici si sono mostrati rispettosissima del mio stile di vita, per lo meno a tavola, sia quando vengono invitati che quando ci invitano. I problemi nascono più in famiglia e con i parenti, soprattutto con gli ultimi che non sono in grado di accettare un rifiuto a tavola, anche per cose a base di latte pur essendo io intollerante. Fortunatamente a casa dei miei cucino per me (e gli altri ne approfittano però;)), le incomprensioni nascono maggiormente quando si parla della mia alimentazione e stile di vita.
Non ci credere peró i problemi maggiori non li ho assolutamente per quanto riguarda l’alimentazione (come ho detto i miei amici mi vengono tranquillamente incontro), ma per lo shopping! Le mie amiche non riescono a concepire il mio rifiutare oggetti in pelle (borse e scarpe), trucchi, vestiti di lana. Ho un’amica che come attività predilige lo shopping e ogni volta sembra prendermi per pazza.
Non riescono proprio a capacitarsi che io possa non volere scarpe e borse di pelle ( e per farlo spesso mi contestano il fatto di portare scarpe di plastica).
Quest’atteggiamento mi sconforta un po’, anche perché queste situazioni si ripetono ciclicamente.
Anch’io mi sento rispondere spesso: “ahh, ma anch’io non mangio quasi mai carne”, oppure “sono vegetariano ma al pesce non so resistere” (???) quando sinceramente io mi faccio i fatti miei.
Non so purtroppo darti consigli pratici, però hai tutta la mia comprensione.
D’altronde il mio ragazzo, vegano da due anni e vegetariano da una vita, proviene da una famiglia di mangiatori incalliti di animali dal mattina alla sera (un pasto e soprattutto una pietanza senza animali per loro non è cibo), e di battute pesanti ed ostracismo ne ha dovuto subire parecchio.
A me ogni tanto dicono che non sembro vegana perché sono in sovrappeso!!!
Invito tutti a leggere questo questo splendido articolo del Prof. Berrino, che ho avuto l’onore di ascoltare a Bari in conferenza, sui vantaggi della dieta vegana/vegetariana e sulle cattive abitudini alimentari inculcateci sin da piccoli!
http://www.torinomedica.com/allegati/2008/pagina%20web%20nick/212_%20Ferraro_PROCEDURE_Prevenzione_08%20dicembre%202008.pdf
Ho letto questo articolo ed è davvero molto interessante, sconvolge quello che ci è stato inculcato da anni e soprattutto è ricco di tante belle ricettine! 🙂 Leggetelo!
Grazie Roberto per averci segnalato questo articolo, me lo sono memorizzato io non ho conosciuto lui ma una sua collaboratrice durante una conferenza dove si parlava di prevenzione tumorale mediante l’alimentazione, ho diverse cose archiviate del dott. Franco Berrino peccato che sia una mosca bianca 🙁
Per fortuna che esistono anche trasmissioni indipendenti come Report:
http://www.youtube.com/watch?v=k10SoSJod1A
Grazie Roberto, ho visto vari video e ho letto il file che ci hai indicato….è davvero molto interessante anche quello che dice.
E’ incredibile sapere adesso che ci sono questi laboratori anche nella mia città da qualche anno e io non ne sapevo assolutamente niente. Perchè questi eventi non vengono pubblicizzati vorrei capire !!!
Per Daniela:
personalmente mi do alla lotta biologica, nel senso che prendo le bestioline intruse che invadono casa e le porto nel prato davanti casa. Vivo a Roma ma sono abbastanza fortunata da abitare in una zona molto verde vicino ad un parco. E’ anche capitato che a casa di due mie care amiche si intrufolassero dei topini… bè, dopo aver sentito di atrocità come la colla per topi (esiste davvero, una persona che conosco l’ha usata e mi ha detto che è stata la cosa più crudele che abbia mai visto), sono andata in un ferramenta ed ho comprato due trappoline per topi con uno sportello a molla. Dentro si mette qualcosa di particolarmente appetitoso e si riescono realmente a catturare i sorcetti! Ho il 100% di successi! Ovviamente i topoletti sono stati liberati al parco….
Ciao a tutti mi chiamo Giada e sono vegetariana da circa 6 anni, la mia non è stata una propria e vera decisione diciamo che è automaticamente accaduto, ad un certo punto la carne nel mio piatto non era più carne..oltretutto ero molto carnivora..
Ora, da qualche settimana, il formaggio il latte e le uova, che già mangiavo pochissimo, non sono più le stesse; non riesco più a fare lo struzzo!
E’ come se fosse una droga devo far sapere a tutti quelli che conosco e non le atrocità che accadono..
Convivo con un onnivoro, non particolarmente carnivoro, ha sempre accettato il fatto di essere vegetariana e assaggia tutto con gusto, però secondo me inizia a non sopportare più il mio essere estremista..anche perchè lo sono in tutto o è bianco o è nero non esistono sfumature ( anche se questi sei anni da vegetariana sono stati una sfumatura ma ai suoi occhi No) e il non parlare d’altro..ma è la frenesia del momento.. è tutto nuovo..
Per me con amici e parenti, a parte la mia fantastica mamma che viaggia sempre al mio braccetto, è già stato difficile così (al punto da cammuffarmi carne e pesce e dirmelo a fine pasto) VI CHIEDO QUALCHE CONSIGLIO IN MERITO, visto che tutti ci siete già passati!!!
Grazie mille e complimenti è un bellissimo blog!
Ciao Giada.
Ciao Giada, qui molti capiscono perfettamente il tuo stato d’animo per esserci già passati…
Una cosa è certa. La tua scelta è più che giusta ed etica, ma cerca di accettare qualche compromesso perlomeno nei tempi necessari per far accettare la cosa alle persone vicine affinchè la tua scelta possa rimanere una cosa gioiosa e positiva per te e il resto del tuo mondo.
🙂
Ciao a tutti,
non credo di essere l’unica ad aver visto la puntata di Report di ieri sera. Purtroppo, come ogni puntata di Report, l’eco che dovrebbe scaturire è indirettamente proporzionale al volume di verità sconcertanti e sconvolgenti che racconta, questo sono convinta che dipenda dall’abilità del pigro popolo italiano di rifiutare di aprire gli occhi di fronte a realtà scomode. Per chi non l’avesse vista, l’argomento erano gli allevamenti intensivi. Sconcertante è stata la testimonianza di un’allevatrice di mucche da latte di cremona che con una insensibilità raccapricciante raccontava di come, solitamente dopo i due anni di vita, se una mucca non produce più latte o non rimane più incinta si vende al macello per farne bistecche e poi quando il giornalista puntualizzava che probabilmente le mucche terminavano così presto il loro ciclo riproduttivo perchè erano stressate e vulnerabili dai ritmi intensivi di allevamento, lei non faceva una piega e giustificava con l’efficienza ogni metodo di produzione… come fossero macchine. la stessa raccontava come disgrazia quando nasceva un vitello perchè per loro non era produttivo e anzi dovevano mantenerlo per 1 mese prima di venderlo al macello per pochi soldi… “meglio sarebbe se morisse subito”!!! ma come fa la gente a non voler vedere queste cose? come fa la gente a voler continuare a chiudere gli occhi di fronte a queste atroci crudeltà? disgustose anche le scelte di marketing pubblicitario: durante tutti gli intervalli, non mancavano almeno 2 pubblicità di aziende crudeli!
non l’ho vista purtroppo..ma posso immaginarlo…per quello che è stato il mio percorso di studi sono stata purtroppo spesso spettatrice e visitatrice di allevamenti e macelli….e ancora più spesso ho studiato e sentito le parole di professori e allevatori….sono solo numeri….e litri di latte…o kg di carne purtroppo….
Per Ila:
grazie per la tua risposta:)
io di topolini in casa non no ho, ma quando realizzerò il sogno di andare a vivere in campagna sicuramente avrò anch’io questi ospiti in casa.
Per il momento il mio cruccio sono queste “farfalline” del cibo.
Le prendo delicatamente e le lascio sul davanzale fuori dalla finestra.
Ciò non toglie che farlo quando fa molto freddo significa condannarle a morte, e quindi non c’è molta differenza tra lasciarle fuori di casa ed ucciderle direttamente.
Non riesco a trovare una soluzione che permetta a loro di sopravvivere e a me di non ritrovarmi di nuovo la cucina infestata.
Ora fa di nuovo caldo e i miei sensi di colpa si sono attenuati, ma tra meno di un anno mi ritroverò con lo stesso problema.
Per Giada:
neanch’io all’inizio sopportavo tanto l'”estremismo” di questa scelta, è il fattore novità a cui poi ci si abitua, o per lo meno mi ci sono abituata io ma non chi la vive dall’esterno.
Col tempo il tuo compagno si abituerà, però posso capire che sentirne parlare tutto il tempo sia fastidioso per chi non condivide questa scelta.
Il mio consiglio è di trovare amicizie con cui condividere questa scelta e “passione” e di viverla più in sordina a casa, o meglio di viverla tranquillamente a casa in tutto e per tutto senza bisogno di sbandierarla ai quattro venti, essendo la cosa più normale del mondo.
Fai in modo che il tuo compagno non si senta a disagio, il tuo cambiamente non è facile neanche per lui.
Quando io ero onnivora e il mio ragazzo vegetariano non mi hai mai fatto sentire a disagio, e alla fine la scelta di diventare vegani l’abbiamo abbracciata insieme (io senza nemmeno passare per il vegetarianismo).
Coccolati il tuo lui, preparara nuovi piatti in cucina senza rimarcare che sono vegani…
fai in modo che anche per lui si tratti a tavola di mangiare piatti gustosi e naturali, non piatti in cui manca qualcosa.
Serve tanta pazienza e psicologia, ma vedrai che ci riuscirai;)
In bocca al lupo!
Ciao a tutti, sono qui per un minisfogo.
Questo fine settimana ero a casa dei miei genitori, ed è stato bruttissimo. Sono stata criticata su tutti i fronti per le mie scelte di vita (non dai miei però), e del fatto che se avrò figli li farò crescere come disadattati destinati a soccombere, perché li alleverò senza carne, senza pesce e senza TV! (se fosse per me anche senza scuola, ma questa è un’altra storia).
Non vi dico neanche come sono amareggiata. Non credo che visiterò tanto presto i miei, mi è passata la voglia sinceramente…:(
In compenso ho avuto la prima “uscita” ufficiale da vegana ad un pranzo di matrimonio, ed è andata benissimo!
La sposa tra un annuncio e l’altro ha detto scherzando e ridendo dall’inizio davanti a tutti che noi eravamo non vegetariani, ma addirittura vegani, e pertanto avremmo avuto un menù diverso. Passato l’imbarazzo iniziale per quest’annuncio, tutto è filato liscio come l’olio, siamo stati benissimo e abbiamo mangiato benissimo in un ristorante normale.
Anche i camerieri sono stati cortesissimi con noi.
Insomma, questa è la dimostrazione che volendo si possono riuscire a combinare anche in pranzi ufficiali pietanze vegane e non, ammesso che ci sia la buona volontà di farlo.
Ciao Daniela, è la prima volta che mi imbatto in questo sito/blog. MI presento, mi chiamo Marta, ho 22 anni e una bambina di 2 e mezzo, non sono vegana ma vegetariana.
Io da sempre amo gli animali tanto quanto gli umani, ho avuto pesci, cani, gatti, uccellini e persino una papera e ora due tartarighine che mi riconoscono e a cui dedico le migliori cure e attenzioni (ti dico solo che a una delle due faccio iniezioni di antibiotico tutte le mattine e pesa 10gr).
Capisco la tua amarezza ma data la mia esperienza di giovane mamma, data proprio la mia giovane età sono una diversa dalla norma (oggi le mamme hanno tutte in media 15 anni più di me…), ho capito che si è diversi se ci si sente tali, se sei sicura che quello che fai è la cosa giusta tutto il resto è nulla…
Rispetto all’alimentazione stessa,a mia figlia non posso togliere la carne perchè il padre non condivide le mie scelte, quindi per motivi morali e di salute della piccola ho optato per il biologico. Un mio amico lavora in una cooperativa dove gli animali non stressati e liberi di pascolare non vengono resi carne da vendere prima dei 5 anni di vita, dove le galline anno 4mq a testa e tutto è naturale al 100%
Quello che ora mi chiedo è:per motivi economici, quando ero piccola spesso mi veniva data la soia inevce che la carne e per motivi di intolleranza ho bevuto litri di soia, ora sembra tutto un discorso di elite, costa tanto e non si trova più…perchè?
si, eticità per amor degli animali e sono d’accordo.
Ma puo’ essere anche una scelta per amor proprio, desiderio di mettere nel corpo solo cose sane (o pseudo sane, oggigiorno ti infilano veleni anche negli alimenti vegetali… grrrrrrrrr)
Alla base di tutto la voglia di migliorare se’ ed il mondo che possiamo migliorare.
E cio’ dovrebbe dare per scontato apertura mentale.
Invece ieri sera ho dovuto cambiare nome al mio blog a causa d’ un TROLL vegano che mi continuava ad insultare perche’ voglio veganizzarmi anche per dimagrire, affermando che “rimarro’ obesa, anzi mi augura di divenirlo ancora di piu'” perche’ si è vegan SOLO per amore degli animali.
1) mangiare solo vegetali fa in modo che si amino comunque gli animali, se lo facessi solo per dieta posso elencare migliaia di diete ipocaloriche sotto le 900 cal che prevedono petto di pollo e pesce senza doversi dare la pena di trovare/elaborare/sperimentare mEnu’ che non li prevedano
2) A prescindere da cio’ se io amassi realmente gli animali sarei felice se gli altri divenissero vegani e me ne fregherei del motivo, l’importante è che vi siano milioni di animali in meno macellati per finire nei piatti, no?
Bhè, fine sfogo
In definitiva ho dovuto cambiare nome al blog (e quindi anche ‘l indirizzo http) a causa di un TROLL che confonde prepotenza con scelta etica
Eppure so di fare la cosa giusta e, nonostante amarezza, andro’ avanti nella mia “veganizzazione”… (anche se sto facendo fatica ad eliminare pesce…. si accolgono suggerimenti per ricettazze “succedanee”)
Beh, vicky, se ti può consolare io non sono vegana vegana solo per amore degli animali.
Sono vegana per la concezione che ho del mondo, in cui ogni essere vivente va rispettato, in cui non ritengo giusto tenere in cattività degli animali per poi macellarli, sono vegana perché ritengo che l’uomo di natura non è onnivoro, perché siamo ciò che mangiamo e quindi io non voglio nurtrirmi di cadaveri, sono vegana per una questione di armonia ambientale e interiore.
Ci sono tanti motivi che mi portano ad essere vegana, nonostante non sia una grande amante degli animali. Li rispetto, questo sì.
Semplicemente non voglio arrogarmi il diritto e la prepotenza di disporre di altre vite.
Sono vegana anche per motivi di salute.
Tra l’altro non è mica vero che essere vegani fa dimagrire, io per esempio non sono dimagrita affatto.
Si può essere vegani e comunque nutrirsi malissimo ed ingrassare.
Si può essere vegani, mangioni e pigri ed ingrassare.
Ciao a tutti…mi sono imbattutanel vostro sito per caso, cercavo delle ricette vegane , ed eccomi qua.
sono vegetariana dal 93 e purtroppo non sono una brava cuoca, per cui piu’ che preparare le prelibatezze che suggerite in queste pagine, mi sono quasi sempre limitata ad escludere carne e pesce, insaccati, uova(solo di rado compro le Coccodì, a proposito sono approvabili??) ma i formaggi mi piacciono molto e cerco di orientarmi su quelli bio perchè pensavo che provenissero da mucche libere, ma ho letto su qualche post che non è proprio cosi, mangio anche il tofu nei ristoranti cinesi pur non approvando nulla di quello che questo popolo combina! cerco di fare il possibile per gli animali, ovviamente la scelta è etica e non uso pelle, ho fatto la volontaria al canile, partecipo a tutte le attività di alcune associaz locali., ho 2 gatti trovatelli e mi do’ da fare come posso.
Da qualche tempo ho iniziato a comprare oltre ai classici burger di soia, le polpettine e le cotolette(valsoia -grande distribuzione-sono approvate??), anche burger di seitan e altre stranezze nei negozi Bio, ma mi rendo conto che costano uno sproposito e sono porzioni minuscole. Vivo col mio fidanzato che almeno in casa è vegetariano e mangia come un lupo per cui una cenetta in casa a base di burger vegetali o muscolo di grano e similari mi verrebbe a costare una 20ina di euro… devo ancora spulciare tra le ricette, ma qualcuno di voi sa come farsi da solo i burger?
ho anche comprato una polvere x fare il seitan qualcuno puo’ consigliarmi qualche metodo facile facile anche per una dilettante?
vi ringrazio molto
a presto
mary
salve a tutti! sono nuova del sito. ho visto che siete aperti a chiarimenti e discussioni riguardo l’etica vegan. sono vegana da qualche anno, tuttavia mi faccio ancora delle domande: per esempio dove abito io è molto facile trovare uova del contadino e per fortuna in casa mia entrano praticamente solo quelle. premetto che quelle le mangio in quanto (quasi sempre) sono solo uno scarto della gallina. così come mangio il pecorino del pastore che munge tutte le pecore a mano per non far loro sentire dolore pur avendo le mungitrici. leggendo i commenti però ho visto che molti non mangiano nemmeno questi prodotti se l’allevatore poi uccide gli animali per mangiarli. sinceramente non credo che io mangiando ad esempio le uova, comporti l’uccisione delle galline, poichè come ho detto, le uova non fecondate sono solo uno scarto. che ne pensate riguardo a questo? un saluto a tutti
salve a tutti..è la prima volta che partecipo a questo blog..sono vegano da un po piu di 7 anni..prima vegetariano e poi una volta capito cosa succede alle mucche , ai vitellini e ai pulcini immediatamente vegano.vorrei sapere una cosa che forse riterrete stupida ma che mi affligge da quando è arrivato il caldo..come fate con le zanzare?..sono assolutamente contro l uccisione(volontaria) di tutti gli esseri viventi..quindi non so come fare per fermarle..se qualcuno ha un idea..a parte le macchinette che sinceramente credo facciano molto male non solo alle zanzare ma anche a noi..
Ciao a tuttti mi chiamo Giada avevo già scritto un po’ di tempo fa’ poi purtroppo non ho più avuto modo,volevo chiedervi se eravate a conoscenza di qualche corso di cucina vegana a Torino che inizi a breve? Grazie
Emhhh scusate… non sapevo dove scrivere quello che fra un po’ scriverò… ^___^ quindi scusatemi se lo scrivo qui!^__^
Ogni anno di questo periodo mi scervellavo per fare i dolci a mio Figlio per il suo compleanno, finchè non ho trovato questo sito MERAVIGLIOSO!!! Da allora ho sperimentato molti dei dolci creati dai cuochi di veganblog… quindi grazie perchè da quando vi conosco ho scoperto un mondo meraviglioso fatto senza proteine del latte o uova!! Alimenti che ucciderebbero letteralmente mio figlio! Quindi di nuovo grazie!!! Perchè all’inizio mi piangeva il cuore perchè non potevo fare delle torte che potesse mangiare anche lui… invece adesso NON MI FERMA + NESSUNO!!! ^__^
Cmq a parte questo quello che volevo scrivere è che, stavo appunto cercando le ricette e andando nella rubrica dolci mi è comparsa tutta la lista dei dolci… che tristezza perchè… non riuscivo a trovare la ricetta che cercavo… perchè non ricordavo il nome della ricetta … quindi me le sono dovute aprire quasi tutte! hihihi! ora quello che volevo chiedere soprattutto agli organizzatori del blog che ne dite di mettere di fianco al nome della ricetta una minuta della foto??? Così sarebbe più semplice individuare la ricetta!! La mia è solo un’idea!! ^___^
Cieu!
Per Daniela:
grazie mille, le cose vanno molto meglio ora siamo dinuovo sulla stessa lunghezza d’onda, anzi mi incoraggia a sperimentare nuovi piatti e nuovi abbinamenti e anzi stiamo pensando di farlo diventare un lavoro….non si sa mai!!!! Grazie ancora!!!!
Ciao a tutti,anke io come molti di voi dei quali ho letto,sono capitata qui per puro caso (anke se,a dirla tutta,non credo nelle coincidenze…) trovo bellissimo ed interessantissimo questo blog,specie perkè,da molti mesi a questa parte mi succede una cosa strana per una ke,come,me è onnivora.Infatti,mi capita spesso ke,mangiando della carne,mi venga spesso da piangere,tristezza immotivata,e di “sentire”della sofferenza,tanto da avere smesso totalmente di cibarmene…è strano specie perkè non mi succede con alcun tipo di pesce,solo carne,e vi dirò ke ho pensato anke di non avere le rotelle a posto…kissà ke invece il “caso” mi abbia voluto dare una dritta?!ancora sentiti complimenti per il lavoro svolto e quello ke verrà in futuro,aspetto fiduciosa altre ricette stupende e magari ancora più buone.Grazie di cuore perkè davvero cominciavo a perdere peso troppo in fretta per i troppi rimorsi…siete grandi ^^
@ Marco
Con le zanzare io ho trovato un ottimo rimedio: gocce di essenza di citronella su una pietra porosa come la pietra pomice, oppure un piccolo oggetto in gesso (li ho trovati a forma di rosa, farfalla, carinissimi, in un’erboristeria di Tarquinia). E poi estratti di citronella e altre erbe da spruzzarsi addosso, per esempio quest’anno ho preso un prodotto che si chiama Zedan, che protegge anche dai raggi del sole. E in tutta la vacanza in campeggio al mare ho avuto un solo morso!
salve a tutti!
non so se questo è il posto adatto dove scrivere “il mio problema” ma spero che qualcuno possa ugualmente darmi un parere…..
sono una ragazza di 23 anni e da un pò di anni mi sto informando riguardo la dieta vegetariana e vegana,e sn ormai diversi mesi che non tocco carne..anche se il pesce purtroppo ogni tanto si soprattutto quando sono invitata a cena…..
tralasciando il fatto che,ahimè,vivo ancora con i miei..e che nella mia famiglia sono tutti carnivori convinti..e soprattutto sono convinti che debbano farmi tornare sulla retta via..e quindi subisco ogni giorno le loro pressioni e fare la spesa separata è davvero un impresa megagalattica…..ecco tralasciando tutto questo …più passano i mesi e più mi rendo conto di quanto questa scelta sia giusta ma allo stesso tempo mi sto rendendo conto delle tante difficoltà che ci sono..a partire dal fatto che cose che prima non avrei mai immaginato,nascondono parti animali! avrei mille cose da chiedere,ma c’è qualcosa che mi sta davvero assillando e che riguarda LE PELLICOLE FOTOGRAFICHE!! sto studiando fotografia e mi piacerebbe molto poter lavorarci in futuro…sono un amante della vecchia fotografia in analogico,mi piace sperimentare etc etc..credevo che la storia che le pellicole fossero composte da gelatina animale fosse una leggenda e STUPIDAMENTE non sono mai andata a fondo a questa questione……ma adesso iniziando a studiare seriamente c’ho sbattuto il muso contro non so davvero cosa fare..voi cosa potete dirmi a riguardo??????
un grazie in anticipo a tutti!!
ciaoo
@peggysue:
per le pellicole fotografiche non so aiutarti, comunque per quanto riguarda la tua famiglia il mio consiglio è di metterti tu ai fornelli e proporre sempre qualcosa ai tuoi, così magari brontoleranno sempre ma molto di meno, quando gusteranno dei buoni piatti.
Si sa, quando qualcosa da mangiare è buono nessuno sta a dirti che è senza carne o senza latte ecc.
Insomma, fai entrare di soppiatto la cucina vegana nella quotidianità della tua famiglia 🙂
Ti consiglio per i primi tempi d evitare tofu, tempeh e simili, almeno per gli altri: ci vuole tempo per abituarsi a questi sapori.
In bocca al lupo!
Ciao! Mi sto documentando sul mondo vegan da qualche mese.
Vorrei sapere perché il miele e la lana sono da evitare? Provocano sofferenza anche se non portano a morte le api e le pecore? La propoli è tollerata?
Cosa posso comprare in sostituzione della lana? Maglie in pile? Ma non è meglio una fibra meno inquinante visto che il pile viene dal petrolio? Vestiti di velluto e in cotone biologico? Avete altro da suggerirmi?
Grazie.
Esisite una traduzione italiana del libro di John Robbins “Diet for a New America: How Your Choices Affect Your Health, Happiness & the Future of Life on Earth” (Dieta per una Nuova America)?
Vorrie acquistarne una copia da prestare ad amici, parenti e conoscenti.
Ho appena scoperto questo sito!
Grazie.
Marco, UK
salve! sono stefania ho 24 anni e da 1 anno e tre mesi ho scelto di essere vegetariana solo ed esclusivamente per un principio etico quale il rispetto per ogni essere vivente.Purtroppo tramite internet sono venuta a conoscenza delle varie aziende che compiono vivisezioni ed esperimenti su animali.Questo è il sito dove poterla leggere e boicottare queste aziende interessate solo ai soldi e senza scrupoli e rispetto degli animali. Diffondete a chiunque: http://www.lavocedeiconigli.it/lista_della_morte.htm
certamente la mia scelta di diventare vegetariana è legata alla sofferenza che gli animali certamente soffrono e molto e per me hanno un’anima e anvhe più grande di noi uomini.Mi ero espressa solo espressa male!!tutto qui
Se non lo avete ancora fatto leggete questo libro. E’ illuminante e scritto veramente benissimo. senza falsi ideologismi o pietismo. Ciao
http://blog.libero.it/nutrirsi/8505645.html
http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=Aqw1p2lKtCTtoxZ6oRU8Os6uNRV.;_ylv=3?qid=20100331154424AAgTlCV Trovo questo discorso tra veg , che ho linkato, molto interessante, ognuno espone la sua opinione e che dire.. Sono super convinta anch’io di essere VEGAN!! Non ho mai avuto ripensamenti, perchè mi sento bene con me stessa e con tutto ciò che mi circonda!!!
Leggete il discorso e capirete perchè essere Veg , dal punto di vista di persone diverse, è una delle scelte più sane e intelligenti che si possano compiere!!!
Salve, scrivo questo intervento in risposta a tutti quei frequentatori del blog che si sentono impotenti di fronte ale ingiustizie perpetrate nei confronti dei nostri amici animali. Sappiate che anche legalmente e penalmente posiiamo fare molto. In molte regioni di Italia si stanno tenendo corsi, organizzati da varie associazione tra le quali l’OIPA, per la formazione di GEZ (Guardie eco zoofile) che nei limiti temporali e territoriali del decreto prefettizio, sono a tutti gli effetti agenti di polizia giudiziaria per quanto riguarda gli animali d’affezione e polizia amministrativa e Pubblici ufficiali per tutti gli altri. Quindi ognuno di noi può dedicare volontariamente una parte del suo tempo per reprimere illeciti penali o amministrativi nel pieno rispetto della legge. Quello che voglio dire è che, benissimo fare scelte personali per la difesa degli animali, ma cerchiamo anche di dotarci degli strumenti che ci permettano di obbligare, anche chi degli animali non ha riguardo, a tenere comportamenti rispettosi delle leggi vigenti.
sono felicissima !!! Ho trovato per caso questo sito e farò tesoro dei consigli che avete elargito ad altri utenti. Sono vegetariana da 2 mesi e non è facilissimo per me che sono mamma e moglie con due uomini carnivori .Farò di tutto per convincere anche loro ad abbandonare la vecchia strada ed entrare in una nuova via piena di amore per tutti gli esseri viventi!!! HO 52 ANNI( direte voi ) MEGLIO TARDI CHE MAI!!!!!
Benvenuta Tina!!! 🙂
Non so se questo è il giusto spazio dove scrivere. Avrei bisogno del vostro aiuto: vorrei essere vegana, condivido gran parte delle vostre opinioni, trovo assurdo far soffrire gli animali, per me umani, forse più dei bipedi, però purtroppo per egoismo non riesco ad essere neanche vegetariana…vorrei esserlo.
Ciao, ho 30 anni e sono vegetariana solo da uno. La mia è stata una scelta improvvisa, un prendere consapevolezza dell’importanza della non violenza in tutti gli ambiti. Spero di poter parlare liberamente… Ho davvero mangiato tanta carne, da bambina la cercavo anche cruda. Crescendo ho continuato su quella linea. Quando andavo a mangiare fuori e a festeggiare con le amiche erano filetti e costate. Poi, un giorno mi trovo dietro ad un camion di bestiame. Sembrava una galera le cui sbarre erano sporchissime e lì dentro gli animali sbattevano uno contro all’altro a causa di buche e curve. Mi sono sentita come quelle sbarre! Per giorni non sono riuscita a pensare ad altro… Arriviamo alla mia domanda. Sono un’insegnante e ho visto bambini figli di vegani raccogliere da terra il pezzo di carne caduto al compagno e metterlo in bocca come se stessero morendo di fame. Qualcuno che ha cresciuto figli senza carne mi può raccontare la sua esperienza? si riesce? Un bacio grande a tutti!
Ciao Akentos,
non si capisce qualìè il problema che ti impedisce di diventare Vegan… Se vuoi farlo, fallo e basta.. E’ una cosa semplice, immediata e non può che fare del bene a te ed al resto del mondo, quindi cosa aspettare?
🙂
Ciao Xausaful,
non vedo quali difficoltà oggettive possano esserci nel crescere dei figli seguendo una scelta vegan, s enon quelli comunque risolvibili dettati dal fatto che purtroppo ancora non molti hanno fatto questa scelta… e quindi molti aspetti di questa società sono ancora disegnati intorno ad usanze barbare e violente… Ovviamente è solo questione di tempo…
Il quadro che rappresenti del bambino che cresce Vegan e raccoglie la carne per terra, mi sembra abbastanza incredibile…
La scelta vegan è una scelta solare e positiva, ma sopratutto consapevole. Se si cresce in un ambiente dove quotidianamente è cosa normale non uccidere e non far uccidere ad altri si reputerà normale non farlo…
Proprio una strana scena che racconti… Ma ovviamente tutto è possibile… Basti pensare a tutti quei bambini tristemente abituati da famiglie incoscienti a mangiare carne ed a cui hanno fatto credere che mangiare da McDonald’s sia una cosa normale…
🙂
Per Akentos:
se ti fa piacere ti direi di leggere il mio profilo, e poi cara Akentos vorrei semplicemente dirti che diventare vegan deve essere prima di tutto una cosa che parte dal cuore, 3 anni or sono quando sono approdata su questo meraviglioso blog usai anch’io lo stesso termine che hai usato tu “egoismo”, già l’egoismo della gola lo definirei ora, ma quando ho capito che la mia gola poteva essere appagata gustandosi un miliardo di alimenti che prima non conoscevo ho capito che potevo vivere serenamente anche senza alimenti animali… Ho cercato e cerco tuttora di proporre la mia scelta anche alla mia famiglia (ho un marito e un figlio onnivori) e credo che capiscano perfettamente da che parte sia il giusto, e molto probabilmente anche per loro il cambiamento ci sarà quando l’egoismo della loro gola verrà appagato in altro modo 🙂 Ascolta il tuo cuore e documentati come ho fatto e vedrai che la scelta vegan è dietro l’angolo che ti aspetta 🙂
Per Xausaful,
anche a me come Sauro la scena che descrivi sembra inverosimile, io ti posso solo dire che ho un figlio di 17 anni, lo potrei definire semi onnivoro, le pietanze preparate per lui sono al 95% vegan, ma ti dico come ho detto un milione di volte qua sul blog rimpiangerò sempre di non aver avuto la conoscenza di che cosa fosse l’alimentazione e l’etica vegan 17 anni fa prima che nascesse lui per poterlo crescere vegan sicuramente andando contro il mondo intero 🙂 Un saluto
Ps: Sempre come dice Sauro purtroppo esistono tanti genitori che portano i loro figli da Macdonal, o che comunque fanno mangiare i loro figli da schifo del resto come mangiano loro… I tg non fanno altro che parlare dell’aumento dell’obesità, ma a tanti genitori fa comodo lasciare i loro figli davanti a playstation e televisione così non rompono 😉
Purtroppo la scena è accaduta, queste cose capitano quando non tutti e due i genitori condividono la scelta vegan e il resto della famiglia fa muro dicendo che “ai bambini per crescere serve tutto”. Ad ogni modo sono felice di sapere che molti non hanno difficoltà nell’educazione alimentare dei figli.
Vi ringrazio per le risposte e mi scuso se vi ho turbati con il racconto. Un saluto a tutti.
P.s.c sn manifestazioni vegan in programma come quella fatta il 6 giugno d cui sn venuta a conoscenza troppo tardi?
Ciao ragazzi, grazie per le risposte. Cerco di rispettare l’ambiente il più possibile, ma questo egoismo alimentare, è troppo radicato…Sauro, hai presente i medici che fumano? Potrei paragonarmi a loro con l’aggravante che io danneggio altri esseri viventi, ma oramai credo di essere ad una svolta, devo farcela…essere sarda non aiuta, però.
Chicca, ho letto il tuo profilo, il problema è che il cuore ha già scelto, ma è la maledetta gola che mi crea problemi.
Vorrei chiedervi quale libri potrei leggere per crearmi un’alimentazione quotidiana sana ed equilibrata.
P.S. Continua a frequentare il forum, devo far vincere cuore e ragione.
Forse la gioia è prematura, ma sono 7 giorni che mangio Vegan, grazie a tutti voi, credo di potercela fare. Mi chiedo perchè non avessi mai mangiato il miglio? è buonissimo. Grazie, grazie, grazie.
MMMMM…dubbio atroce:
Dunque io sicuramente vegetariano…….ma sul veganesimo c’è un problema: lo sono in un certo senso e non lo sono nell’altro!
Mi spiego meglio:
come tutti i vegetariani non mangio animali….e nemmeno lette e derivati, non indosso tessuti che provengono da animali ecc….
Quindi sarei da considerare vegano….. peccato che occasionalmente io consumi uova..ma qui c’è il mio dubbio: dovete sapere che io abito in un paesetto di collina e quindi le uova che io mangio sono della mia vicina che ha le galline in perfette condizioni, muoiono di morte naturale, sono sempre libere(a parte la notte che stanno dentro un pollaio che comunque è veramente grosso) ecc….
Naturalmente mi rifiuto sempre di mangiare tutte le altre uova.
Quindi come posso essere definito? Vegano part-time?
Salve Erik,
descrivere le proprie scelte Etiche all’interno di un singolo termine è difficile e probabilmente non saggio.
Il termine Vegan è solo una parola a cui fanno riferimento le persone che scelgono di non far del male al prossimo compresi gli animali, tutto qui.
Chi è Vegan non sceglie asetticamente di non nutrirsi di uova o altro. Chi è Vegan fa qualcosa di più e di più ampio. Sceglie di adottare la strategia del rispetto della vita… E’ la strada che più ci arricchisce.
Fai cio che la tua coscienza ti suggerisce… Mi sembra che fino qui ti abbia ben guidato…
🙂
Si hai ragione Sauro il dubbio mi era venuto quando i miei amici mi avevano chiesto se ero vegetariano e vegano: si hai ragione le scelte etiche sono talmente complesse da non essere sempre riassumibili in pochi termini.
Io non riesco a vedere una cosa non giusta nel mangiare occasionalmente le uova di cui ho parlatto.
Forse è meglio dire che la mia filosofia di vita più che sul rispetto della vita si basa sul rispetto della sofferenza.
QUALCUNO MI TRATTENGA, STO PER PRENDERE LA VIA DELLA MALEDUCAZIONE!
Ditemi perchè quelli k dicono così li trovo tutti io:
1)L’uomo è onnivoro, DEVE mangiare d tutto;
2)Questi animalisti esagerano, mettono prima gli animali e poi l’uomo;
3)Ma non mangi neanche il pesce?! Il pesce non è carne…
4)E quando avrai un figlio c hai pensato? Gli imporrai la tua scelta? E poi mi vieni a parlare di democrazia…
5)Se non mangi carne non t si definiranno mai i muscoli!
6)Dio ha detto che l’uomo ha il dominio sugli uccelli del cielo e sui pesci del mare (l’aiuto cuoca, è una suora);
7)Andare a caccia mi fa sentire a contatto con la natura;
8)Ma che senso ha non mangiare la carne?! Ma neanche gli affettati? Ma cosa mangi tu?
9)T ho fatto il sugo vegetariano (salsa di pomodoro). Poi di fianco alla pentola vedi che c’è ancora mezzo dado dentro alla carta d’alluminio…
10)Amore, vai a prendere il macinato che stasera ho voglia di polpette…
Io non ce la faccio più, voglio andare a vivere in una casa di paglia in un isola deserta così nessuno verrà più a farmi sciocche domande che mi causano arrabbiature così forti da non farmi riposare la notte!
Un bacio a tutti!
Cara Xausaful.. La calma è la virtù dei forti… Non pensare a ciò che ti dicono le persone chge ti circondano, in cuor tuo sai di aver fatto la scelta giusta e di essere in pace con te stessa o con il mondo.. Più di così 😉
Gli ignoranti non possono capire, perchè ignorano la motivazione di questa scelta 🙁
Tu vivi tranquillamente e fatti scivolare addosso tutte questa frasi inutili 😉
Cara Xausaful,
che il mondo vada principalmente nel verso che tu così dettagliatamente ci descrivi è, purtroppo, cosa ovvia. Anch’io trovo le stesse persone che trovi tu e sicuramente molti altri del blog possono dire la stessa cosa. Ma andare a vivere su un’isola deserta non ti permette di testimoniare, anche con il tuo silenzio, che si può vivere diversamente, che la fede (anche nello stesso Dio) può essere interpretata in modo diverso (Dio è Amore, e l’amore non ragiona con termini maltradotti di “dominio” o di gerarchie). Sii serena, metti un seme con la tua sola presenza… un giorno germoglierà.
Grazie Mimi e grazie Lisa, mi conforta essere ascoltata. Più di tutto mi manca questo, non conoscere (fisicamente) qualcun altro con cui poter parlare, avere un confronto e magari ogni tanto invitarci reciprocamente a cena.
Ora ho un po’ voi…
Ciao a tutti… sono diventata vegetariana un anneto fa. Diciamo che la puntata di report sugli allevamenti è stata la molla che ha fato scattare un meccanismo già in parte avviato (ho sempre mangiato poca carne).
Ho solo paura di non riuscire ad avere una dieta equilibrata… mi potreste fare un esempio di menu tipo?
Ciao Lorena e benvenuta su veganblog.it
Come puoi vedere qui ci occupiamo principalmete di ricette e quindi dell’aspetto più “ludico” o tecnico per la realizzazione di ricette bellissime e buonissime!
Se vuoi approfondire gli aspetti più nutrizionali, ti suggerisco di consulatre il forum di Promiseland.it dedicato proprio a questi aspetti (oltre ad altri ugualmente importanti).
L’indirizzo è questo: http://forum.promiseland.it/
Ma non dimenticare di frequentare anche Veganblog.it perchè la buona alimentazione non può non essere piacevole come quella che Veganblog.it propone con decine di ricette nuove ogni giorno!
🙂
Salve a tutti! Ho letto fino ad un certo punto…
Io ero “quasi del tutto” vegetariana fino a quando finalmente, non più di due anni fa, ho preso il mio primo computer… YouTube… video sugli animali… allevamenti… mucche da latte… vitellini… inquinamento ambientale da escrementi, genocidi per deforestare per coltivazioni per il cibo per gli animali… vite/tortura per tutti… mastiti… antibiotici nel latte… pulcini… uova…
Insomma, AVENDO UN PC NON SI PUO’ NON ESSERE VEGANI PERCHE’ INTERNET E’ COLMA DI VIDEO SULL’ARGOMENTO!
Se non si vuol essere vegani, è una scelta dettata anche dall’autocoscienza, ma l’informazione, occorre cercarla e farsela! E’ tutta lì, a disposizione. Poi… il silenzio…
Un grande abbraccio a tutti.
AlbaCentroInfinito (Maria Sangermano).
Ciao a tutti 🙂
E’ già qualche giorno che spulcio questo sito e devo dire che la cosa più bella che ho trovato è la pace che si prova leggendo i commenti e i vari pensieri che ogni persona ha sentito di dover lasciare.
Non mi piace dire sono vegetariano, vegan o altro perché sono a favore della libertà e quindi ogni etichetta credo sia una specie di prigione dell’individuo, ma diciamo che non mangio carne da un po’! Ancora sto cercando informazioni prima di abbandonare la mia vecchia dieta, ma sono ogni giorno più interessato a questa sorta di risveglio interiore e se vorrò essere coerente con me stesso continuerò a cercare!
Solo un appunto: ho davvero amato tutti, tutti i commenti, ma credo che chi vada contro qualcosa, giusta o sbagliata che sia, la alimenti soltanto.
Siamo nati per vivere, ognuno sceglie come e ognuno ha la sua via, bisogna solo cercarne l’inizio e una volta trovato non si potrà far altro che iniziare a percorrerla!
PS vi odio: fino alla settimana scorsa mi chiedevo “ma se abbandono la carne cosa mangio?”, da quando sono entrato in questo sito invece sono entrato in confusione tante sono le vostre ricette!
Ah, ma le assaggerò eh tranquilli che le assaggerò tutte :p
Domanda: Sono di Sassari e non so dove comprare molte dei prodotti letti nelle ricette :(…qualcuno mi potrebbe dare una mano? Grazie!
Buona giornata…
Ah, grazie Sauro :)…
Salve Alberto e grazie di apprezzare la qualità del nostro lavoro. 🙂
In effetti non ci piace il ruolo di chi cerac di “convincere” altri convinto di avere dalla sua parte la pura verità. Rieteniamo più giusto (ed anche più efficiente) metere a disposizione di tutti gli strumenti culturali e pratici (perchè alla fine la vita è fatta di cose pratiche e quotidiane) per effettuare una propria scelta Etica in modo consapevole e possibilmente gioioso.
Grazie a te quindi di seguirci…
salve a tutti =) mi chiamo giulia, ho 18 anni e vengo da Catania. Sono stata un mese senza mangiare carne (vegetariana) e adesso da circa 3 settimane sono diventata vegana. La mia non è stata una scelta per questioni etiche, ma per salute. Ho un amico vegano che mi ha aiutato a scoprire l’alimentazione VV, parlandomi di aspetti positivi, miglioramenti per quanto riguarda la salute e altro. Mi piace molto il vostro blog. Adoro cucinare e non vedo l’ora di provare alcune vostre ricette =)
Un sauto a tutti 😀
Giulia
Ciao 199.Giulia92 e benvenuta!
Siamo lieti di esserti utili… Magari un giorno deciderai di partecipare anche tu con le tue ricette…
Quando vorrai, basterà dirlo…
🙂
Ciao a tutti !
Sono una tardona 40enne diventata vegan di punto in bianco solo ed esclusivamente per ragioni etiche..
Facebook è stato il trampolino di lancio della mia nuova vita, è lì che ho visto pochi secondi di video sullo sfruttamento animale, è lì che ho avuto modo di vedere e conoscere una realtà che solo lontanamente potevo immaginare.
Sono sempre stata estremamente sensibile ma è come se fosse esplosa una bomba dentro di me, il mondo mi è crollato addosso e ho rivoltato la mia vita come un calzino dall’oggi al domani.
Sono felice ora, anche se sono a pezzi, piango spesso, ho immagini che mi ritornano costantemente in mente ma è un prezzo che pago volentieri, per aver aperto gli occhi su un sistema violentissimo che non so neanch’io bene come ho fatto a tollerare/ignorare per così tanto tempo.
Bè ogni vita è sacra e io mi ritrovo ad accarezzare bruchi come una demente accovacciata in strada e a piangere come una bambina se vedo un animale morto o in difficoltà.
Cosa è accaduto dentro di me ?
Una bomba d’amore è esplosa da quando ho smesso di nutrirmi della vita di altri e di essere “ignara” complice del loro sfruttamento, certo un pò “anomala” magari lo ero anche prima ma da quando sono veg io sono triste e felice insieme, ma soprattutto sono una valanga di compassione.
Attenzione signori e signore c’è valanga in arrivo !
Ciao.
Mi sono avvicinato al movimento vegan da poco, vorrei soltanto dirvi che scoprire l’esistenza di così tante persone mosse davvero da sentimenti nobili in questo mondo dove l’avidità e la sete di potere sono la prima e l’ultima molla di ogni cosa mi ha creato un pò di speranza e di ottimismo…
Grazie!
Mi pongo una domanda e la giro a voi.
Chi non ha avuto la fortuna di nascere in una famiglia vegana e chi magari da poco si è deciso ad intraprendere questa scelta, avrà nel proprio guardaroba capi di lana o scarpe di cuoio.
Ora qual’è la cosa giusta da fare, buttare tutto?
Io stranamente il mio percorso l’ho cominciato al contrario circa due anni fa ho cominciato ad astenermi dal comperare capi di lana o scarpe in pelle ( e solo da pochi mesi sono passata ad un’alimentazione vegana)…però i miei vecchi maglioni e le mie vecchie scarpe non li ho buttati . Se penso di buttare quelle cose mi sembra di fare un oltraggio doppio e non è certo la vanità che mi lega a cose oramai decisamente passate di moda.
Non voglio che mi diciate cosa fare ( non sarebbe corretto)..ma semplicemente che cosa voi avete fatto e perchè!
Grazie
Ciao Katia65,
quando ho deciso di diventare Vegan, anzi, prima vegetariano, ma questo risala a davvero tanti anni fa, ho subito regalato tutto ciò che di pelle avevo nel mio guardaroba (tra cui un bellissimo giobbotto da moto a cui tenevo moltissimo), ma non penso che ci si debba sentire obbligati a farlo. Io l’ho fatto perchè indossarli non mi faceva sentire a mio agio e l’odore della pelle che un tempo mi piaceva, mi dava invece fastidio ed è stata quindi una scelta naturale. Mia moglie Renata ha ancora degli scarponi in pelle e probabilmente tra i vecchi vestiti ci sarà ancora qualcosa di seta e non pensa certo di buttarli…
E’ giusto che ognuno ragioni con la sua testa, con la sua sensibilità valutando caso per caso, senza rendersi la vita impossibile o cercando la purezza e la coerenza a tutti i costi. Tante volte un pò di sana ragionevolezza, vale di più di tanta coerenza….
Un abbraccio:-)
Ciao Katia credo che le parole di Sauro siano le più sagge che si possano sentir dire in relazione al tuo quesito!
Pochi giorni fa anch’io mi sono liberata credo del capo di abbigliamento che più mi pesava avere nell’armadio, una giacca in pelle praticamente nuova con annesso collo in pelo, ogni volta che aprivo l’armadio e la vedevo mi sentivo in colpa e ho così deciso di regalarla…ma per quanto riguarda il resto non butterò nulla pian piano man mano le cose si rovineranno veranno sostituite da capi vegan credo sia la cosa migliore!
Un abbraccio anche da parte mia 🙂
Grazie!
Ricambio l’abbraccio.
Personalmente sono molto combattuta, vorrei potermi liberare di tutto, prenderne le distanzedagli oggetti che posseggo e che non sono in linea con la mia filosofia di vita ma non posso permettermi di riacquistare un intero guardaroba.
Ho dato via istantaneamente una magnifica borsa griffata di nappa che ho avuto in regalo prima della “folgorazione sulla via di damasco”. L’ho desiderata a lungo ed è di una bellezza che toglie il fiato ma mi fa male averla tra le meni e l’ho regalata.
Ciò che posso fare ora è NON acquistare NULLA di lana, di pelle, di seta etc.. Se avessi la possibilità economica regalerei TUTTO e riacquisterei tutto cruelty free ma come faccio ? Non sono così ricca..
I cosmetici di note case quelli li ho buttati, e acquisto solo prodotti non testati ma si tratta di spese relativamente contenute.. Ma stivali, scarpe cappotti in lana, per ora non mi è possibile acquistarne di nuovi in blocco e GIURO che mi pesa, mi pesa molto e mi sento INCOERENTE..
Primo punto a sfavore della margarina: i grassi utilizzati per realizzarla sono spesso di qualità scadente e con valore alimentare molto basso.
Poiché gli oli vegetali sono liquidi in natura, vengono resi solidi mediante il processo di idrogenazione.
Secondo punto a sfavore della margarina: il processo di idrogenazione inattiva alcune sostanze positive per l’organismo; non solo, queste modificazioni biochimiche vengono riconosciute come estranee dal nostro organismo che tende ad accumulare questi grassi sottoforma di lipoproteine a bassa densità, il famoso LDL o colesterolo cattivo.
Terzo punto a sfavore della margarina: recenti studi hanno dimostrato che la margarina, a differenza del burro, non solo aumenta il cosiddetto colesterolo cattivo, ma diminuisce al contempo quello buono, con effetti altamente deleteri sulla nostra salute.
GAZUPP,
credimi che gli animali (ammazzati o no) per fare i tuoi vestiti sarebbero più contenti che tu li tenessi ormai e che li usi fino che saranno logori, piuttosto che buttarli via….
😉
ciao è la prima volta che entro in questo sito e ho letto un sacco di cose interessanti io ho appena cominciato ad essere vegetariana amo gli animali e avevo una sensazione schifosa dopo aver mangiato la carne; mi sono comprata la centrifuga e sto riscoprendo il profumo e il gusto della frutta e della verdura…pazzesco me l’ero dimenticata quasi…bevo latte di soia e uova del contadino vicino casa mia…comunque adesso mi sto concentrando sui prodotti e cosmetici sto cercando quelli non testati su animali…conoscete qualche linea in particolare??
solo una piccola precisazione a proposito della margarina: non che io ne sia una fan sfegatata (la uso solo moderatamente per alcuni dolci), comunque ora esistono in commercio margarine non idrogenate. certo, son fatte con oli tropicalii che non sono proprio il top ne’ per la salute ne’ per l’ambiente (leggasi deforestazione), ma comunque meglio delle vecchie idrogenate..
Ciao Francecca (o forse Francesca),
se cerchi cosmetici che non abbiano comportato sfruttamento ed uccisione di animali, ti suggerisco di cercare quelli certificati VeganOK (trovi l’elenco delle aziende che utilizzano la certificazione sui loro prodotti sul sito http://www.veganok.com). Avrai la garanzia che il prodotto certificato VeganOK non contiene ingredienti di origine animale ed è quindi Vegan.
Per quanto riguarda i cosmetici testati su animali, devi sapere che da tempo è vietato testare il cosmetico finito su animali (stiamo parlando ovviamente dell’Unione Europea), quindi nessun cosmetico viene testato su animali.
Per contro è però obbligatorio testare (o aver già testato in passato) i singoli ingredienti.
Quindi non puoi aver controllo su una cosa obbligatoria per legge e devi accettare che gli ingredienti del cosmetico siano stati testati in passato, conscia però che da tempo il cosmetico finito non viene più testato.
Insomma, se usi prodotti certificati VeganOK, hai la soluzione e incentivi la produzione di cosmetici che non comportano l’uccisione di animali.
🙂
Ciao a tutti, ho 27 anni e sono antispecista, vegetariana da 10 anni e vegana ormai da 4, contenta e convinta della mia scelta. Oggi sono venuta a cercare il menu di Capodanno su questo blog veramente interessante e mi sono persa a leggere i vari profili degli amici. Ma perchè non ci si trova tutti insieme? Anche solo una volta all’anno, poi magari chi è vicino può vedersi più spesso. Io abito in provincia di Como, un sogno per il futuro, visto che è l’ultimo giorno del 2010… mi piacerebbe aprire un bell’agriturismo in materiali ecologici (le nuove costruzioni prefabbricate), avere animali da compagnia e offrire ospitalità a tante persone. Da soli non si può fare, bisognerebbe unire le forze. E siccome amo le arti performative (il sito dell’associazione è http://www.performingardens.org) non sarebbe male unire alla buona, sana e non violenta cucina vegana anche un po’ di arte e spettacolo.
Intanto, buon anno a tutti!
Salve a tutti
è un piacere trovare un sito vegan così accogliente anche per chi come me mangia di tutto!
In passato ho partecipato, forse errando, ad un forum sul veganesimo e sono stata tacciata di idiozia per aver posto domande!
Ora so che se ho dei dubbi e delle domande qui troverò sempre Amici gentili che mi risponderanno senza giudicarmi!
Volevo poi complimentarmi con voi per le ricette invitanti e gustose con cui spesso mi cimento!
Per me che adoro le verdure e che sono riuscita a far diminuire di moltissimo il consumo di carne anche a mio marito che era un vero carnivoro ci sono delle forti ispirazioni fra le vostre pagine.. complici anche le foto invitanti dei piatti finiti!
Mi riservo in futuro di chiedere dei chiarimenti sulla vostra filosofia di vita alimentare visto che ne sono molto curiosa!
Un saluto a tutti
Ciao 214.Merty,
sei la benvenuta!
🙂
Ciao a tutti !
Vi seguo da parecchi mesi, e ho una domanda da farvi. Sono vegetariana da 1 anno e vegana da 6 mesi, però sporadicamente mangio il miele. Mi date informazioni su come viene prodotto il miele e perchè non bisognerebbe mangiarlo? Ovviamente sto parlando di miele biologico.
Grazie
Valeria
Cari tutti,
approfitto di un attimo di tregua in una giornata lunga ed estenuante perché ho bisogno di parlare con qualcuno e so che voi potrete capire come mi sento. Chi mi conosce sa che sono volontaria da anni in vari rifugi per animali randagi e che a casa ospito una piccola comunità di animali recuparati in situazioni più o meno critiche. Ebbene, non c’è limite al peggio. Quando pensi di averle viste tutte, di aver toccato il fondo… qualcosa accade e ti fa ricredere, purtroppo negativamente. Stanotte ho ricevuto una segnalazione. In una campagna nelle vicinanze di casa mi hanno indicato la presenza di un cane da caccia, tenuto a catena e privo di cibo e acqua. Armata di bicicletta, alle prime luci dell’alba, sono andata sul posto e ho assistito ad un episodio agghiacciante: il proprietario del cane, un cacciatore, non accortosi della mia presenza, ha sparato all’animale e poi si è allontanato in macchina (ho potuto prendere il numero di targa). Il cane, un meraviglioso setter inglese bianco e blu di circa un anno e mezzo, colpevole forse di non essere adatto a cacciare, è stato “giustiziato” dal suo padrone. Non so se fortunatamente o meno, l’assassino ha preso male la mira e lo ha colpito alla spina dorsale. Quando l’ho preso era vivo, cercava di muoversi con le zampe anteriori e di venirmi incontro. L’ho portato di corsa dal veterinario. Una lunga operazione per rimuovere il proiettile e la dolceamara sopresa del suo risveglio: affettuosissimo, dolce, coccolone e… paralizzato per sempre alle zampe posteriori. Al rifugio siamo allo stremo: 46 cani di cui molti in condizioni di salute critiche (leishmania, epilessia, acciacchi della vecchiaia, cecità), ora inizia il boom delle cucciolate abbandonate nei secchi… morale della favola, non ho potuto non portarlo a casa con me. La famiglia si allarga, con lui siamo a 4 cani e di questo passo… non so dove finiremo. Quando penso al fatto che vivrà tutta una vita in quelle condizioni, una parte di me soffre incredibilmente: non è una bella vita, quella di un cucciolone attaccato ad un carrellino. Sono confusa. Ma quando lo vedo cercare le mie carezze, leccarmi le mani, le guance, quando mi avvicino a lui… forse è felice anche così. Forse per lui è meglio vivere, anche se in questo modo. Da volontaria mi sono trovata troppe volte di fronte a situazioni in cui si doveva decidere se “addormentare” l’animale o continuare ad accanirsi per guadagnare qualche giorno in più. La mia posizione è sempre stata la più drastica, non per crudeltà ma per una forma di assoluto rispetto. Io vorrei che a me fosse riservato il medesimo trattamento. L’esperienza di oggi mi ha messa in crisi. Ma alla fine, penso di aver preso la decisione giusta. Ora dorme nella cuccia. Gli altri miei cani lo osservano con curiosità e non hanno ancora iniziato ad annusarlo. Non capisco perché quell’infame assassino non abbia scelto di abbandonarlo e basta, lo avremmo trovato noi, l’avremmo preso con noi e fatto adottare. Che barbarie. Ora passerà un brutto momento. Ho presentato una dettagliata denuncia alla polizia e, avendo preso il numero di targa, non potranno insabbiare tutto. Abbiamo il cane, il proiettile estratto e dei testimoni attendibili dei maltrattamenti subiti prima ancora della “soluzione finale”.
Sono stanca. Ogni volta che suona il telefono di notte ho i brividi. Ma una scena così, io non l’avevo mai vista.
Vi abbraccio e torno a controllare che stia bene.
Sara
Sara sei ammirevole per quello che fai; ci vuole una grande forza per non lasciarsi abbattere da episodi come questo, sei davvero grande. Per quel che serve, ti invio un grande abbraccio
Ciao Sara per prima cosa voglio dirti che apprezzo tantissimo il “lav oro” che fai al canile per prenderti di tutti questi animali sfortunati. Ho letto con le lacrime quello che hai scritto e sono d’accordo con te che alla cattiveria umana verso gli animali non c’è fine.Ogni volta mi chiedo “perchè”. Questi sono uomini perdenti, che non valgono niente o meno di niente…che sfogano le loro frustrazioni su creature che loro considerano inferiori, mi fermo qui che è meglio. Per quanto riguarda la decisione che hai preso di salvare il cane Hai fatto benissimo. Lui vivrà benissimo a casa tua (sei stata fantastica ad adottarlo)circondato da affetto, coccole,amore. I cani a differenza delle persone “sentono” meno le menomazioni fisiche. Sicuramente meglio a casa tua con due zampe che con quattro dov’era prima. Invece le sofferenze emotive sarà il tempo e l’amore a fargli dimenticare tutto. Sono anche molto contenta che sei riuscita a prendere la targa. Almeno paghi per quello che ha fatto e per certa gente l’unica cosa che gli tocca è il portafoglio. Posso capire che sei stanca di tanta cattiveria ma non arrenderti.Il tuo lavoro è importante e pensa che nel mondo non c’è solo solo cattiveria e questo blog ne è una dimostrazione. Baci Viò
Le parole sono acqua, i fatti sassi.
Ti ammiro profondamente e lo scrivo piangendo.
Mi spiace, mi spiace che il mondo sia questo ammasso di putridume che lascia sole le persone come te a lottare nel fango, mi spiace perchè so che siete Voi la vera ricchezza e tutti gli altri mediocri arricchiti.
Ti prego non mollare mai e bacia il cucciolone per me.
ciao Sara,
leggo solo ora della tua tragica esperienza: maledetti cacciatori.
Ce ne sono a milioni di cani in queste condizioni, purtroppo.
Grazie per quello che hai fatto per questo povero esserino indifeso, ora potrà ricevere tutto l’amore che gli era stato negato.
Un abbraccio ad entrambi.
susi
Ciao Sara, ti ammiro molto per ciò che fai!!!!!!!! Hai un grandissimo cuore!!!!!!!!!!!! Guarda credo pienamente che hai fatto la cosa giusta, l’hai salvato e lui te lo dimostra affettuosamente!! Guarda mi sono scese le lacrime a leggere il tuo racconto, ci sono troppe persone crudeli a questo mondo, se il cane avesse avuto le parole forse qualcuno non avrebbe fatto un gesto così brutale, ma ormai non so più che pensare, c’è troppa cattiveria in questo mondo 🙁
Un mega abbraccio a te e al cane salvato 😉
Non arrenderti
Ciao a tutti;io sono diventata vegetarian da un mesetto..e da ex carnivora,che amava davvero molto la carne,non faccio alcuna fatica,anzi,quasi mi disgusta pensare alla vecchia me…non so se diventerò mai vegana,anche se il problema dello sfruttamento in genere lo sento davvero forte..ho comunque diminuito drasticamente latte,uova e vari derivati,ne mangio davvero molti meno di prima e al supermercato mi soffermo sempre due minuti in più,anche se son di fretta per vedere se dei vari prodotti posso trovare l’alternativa che non contenga alcun derivato animale…le vostre ricette sono davvero interessanti e credo che anche io le userò per stupire i diffidenti…diventare vegana sarebbe la scelta più giusta,ma credo sia comunque meglio fare un piccolo passo piuttosto che non farne nessuno..
Ciao, io sono vegetariana ma non vegana. Purtroppo spesso uso ancora scarpe di cuoio o altri prodotti di derivazione animale. Leggendo un articolo molto interessante ho riflettuto a lungo sulle tante contraddizioni a cui i vegetariani vanno incontro. Il post lo trovate al link:
http://giorgiosaba.blog.tiscali.it/2011/03/17/evviva-ci-sono-i-vegetariani/
Riflettete come ho fatto io.
Mimì
ciao….mi chiedo perchè ogni volta che dici di non mangiare carne, di non bere latte…etc etc etc ti guardano come se fossi un alieno venuto da chissà dove e iniziano a sciorinarti tutti i problemi (inventati da loro a cui credono ciecamente)a cui vai incontro tu e i tuoi figli??
A me di quel che mangiano gli altri non mi frega niente, perchè agli altri deve interessare cosa mangio io a casa mia??
non sarò la sola a trovarmi in questa situazione…voi come fate???
non ne posso più dell’intolleranza degli altri!!!
ciao a tutti e scusate lo sfogo ma è una cosa continua…
@ful
non faccio, purtroppo subisco ancora:(
Posso chiedere come si pone la “filosofia” vegan nei confronti di caviale e bottarga?
Sempre come per le uova in generale?
Sono molto molto interessata a questo lifestyle…
Grazie
Ciao Francesina,
Caviale e Bottraga possono essere ricavate solo uccidnedo un essere vivente, quindi mi sembra evidente che non possano essere compatibili con una scelta Etica Vegan…
🙂
Grazie mille
Non li ho mai mangiati, e per questo non mi ero mai interessata a come si ricavavano…
Ora lo so
Mille grazie ancora
Domanda 1… la propoli è vegan? Ho letto che viene prodotta dalle api ed è una sostanza resinosa di origine vegetale. Le api la rielaborano e ne rivestono l’interno delle loro celle di deposizione delle uova. L’utilizzo nella cosmesi è etico o no?
In altre parole… privarne le api (come il miele) causa sofferenza?
Domanda 2… i fermenti lattici? ho letto che sono considerati vegan perchè arrivano vivi all’intestino…(sembra una pubblicità)… ma in realtà io sapevo che solo il bifidus resiste ai succhi gastrici umani, mentre il resto dei fermenti muore strada facendo…
Domanda 3… la lana? Quelle con cui la mia quasi suocera mi confeziona almeno un maglione all’anno… è vegan?
Domanda 4…E le scarpe? Ho visto che ci sono ditte che ne producono… ma non sono proprio dietro l’angolo… e le scarpe preferisco provarle (e non acquistarle da internet)… come tutti credo. Tutte quelle che possiedo hanno delle parti o inserti di origine animale (anche le scarpe sportive ne hanno)!!!
Perplessità… Ho da poco letto un articolo tramite facebook riguardante l’uso di test sugli animali da parte di aziende alimentari e non…e sono sconcertata che vengano fatti test per i fazzoletti di carta o la carta igienica (oltre altri come la pasta…perchè si deve testare la pasta???)… che vi siano quasi tutte le marche presenti nei supermercati… e che spesso acquisto… ignara…
COME E’ POSSIBILE VIVERE COMPLETAMENTE CRUELTY FREE?
Voi ci riuscite? Leggete tutte le etichette?
Comprate Bio? (anche nei supermercati bio ci sono cosmetici non cruelty free! Lo so perchè ne ho da poco acquistato uno!!!)
Risparmiate?
Io cerco di cucinarmi alimenti che prima compravo già fatti… come lo yogurt di soya, i biscotti ed il tofu (mi ruba tantissimo tempo… e ne ho poco) … ma non basta lo stesso…
MI SENTO DELUSA… NONOSTANTE LE BUONE INTENZIONI le fregature sono sempre dietro l’angolo, le persone mi chiedono se sono pazza e la produzione di massa di animali in scatola continua…
ps… Ho mangiato miele per molto tempo… lo consideravo il mio alimento preferito, aveva il sapore del sole! Non pensavo che le api morissero!!! Ho sempre adorato le api… (ho visto anche Bee Movie…)
Scusate lo sfogo!
Che dolce che sei.. Mi rispecchio in te, mi pongo le tue stesse domande e ti posso dire a rigor di logica che in buona percentuale si può cercare vivere cruelty free.. Io nell’ultimo anno ho passato mesi a documentarmi e a studiare le etichette e le liste delle aziende cruelty free e sono una novellina quindi ne ho fatti di errori ! La prima crema per il viso che ho acquistato di un’aziendo certificata Icea conteneva miele e quando me ne sono accorta volevo piangere, ci avevo messo tanto impegno nel cercare di fare la cosa giusta.. Una volta era tutto più facile, mi piaceva qualcosa e zac l’acquistavo, ora certe cose te le devi far piacere perchè non hai molta scelta e se hai una tendeza “trendy” sei fregata (il nuovo ombretto giallo canarino di Dior te lo devi scordare).. Le scarpe non ti dico, sono ORRIDE quelle vegan, se non sei un maschio, un’adolescente o una bacucca ti devi accontentare. Al supermercato non ci entro quasi più, quello che che si vende se non è testato direttamente è prodotto da aziende che testano in altri campi o finanziano la vivisezione. Per lana e seta io ho scelto di non acquistare mai più nulla che ne contenga traccia, è comunque una scelta che va a braccetto con la filosofia di non contribuire allo sfruttamento degli animali, conosci la pratica del mulesing ? Ho visto immagini da far piangere per mesi. Chiunque prenda atto del fatto che azioni simili siano il frutto del sistema barbaro che abbiamo creato non può che scegliere di NON farne parte, insomma noi non possiamo fermarli ma almeno possiamo smettere di esserne complici involontari ! Cercare di DANNEGGIARLI economicamente non dandogli il nostro denaro !
Per i fermenti mi trovi impreparata non li adopero e non ci avevo mai pensato..
La propoli è come il miele, non si fa violenza ad un’ape per sottrargliela ma non vedo perchè compromettere il loro delicato sistema di vita per prenderci anche quella !
Viviamo anche senza e più che bene..
Nonostante le buone intenzioni è una salita ripida e se vuoi far la cosa giusta a tutti i costi per cercare di essere in pace con la coscienza lo è ancora di più perchè spacchi il pelo in 4 e diventi un tantino perniciosa ma secondo la mia modestissima opinione non esiste salita più soave di questa, perchè non è importante la meta ma il viaggio, perchè non è poco farlo sapendo di aggiungere la tua goccina in mezzo al mare per la giusta causa.
Non mollare, siii fiera di te, anche io ho visto Bee Movie e l’ho adorato ma la realtà è peggiore degli incubi sai.. Si può vivere senza miele, senza latte, senza lana, insomma si può vivere senza pesi sul cuore fieri di NON aver sfruttato un’altro essere vivente per i nostri comodi.
Ps provato con lo sciroppo di mais/riso/kamut/grano etc ?
Tvb.
Leonora, GaZupp siete delle persone straordinaria.
Vi abbraccio forte,
susi
@GaZupp… Grazie di esistere!… Ho provato lo sciroppo di riso e mi piace molto, anche la consistenza somiglia molto al miele… lo compro sempre 🙂
ps… Per curiosità, ma cosa acquisti come sostitutivo dei maglioni in lana per l’inverno?… (cioè ci sono anche quelli pseudo-sintetici… ma una piccola percentuale di lana la contengono lo stesso)…e giacca a vento?…
pps… La scorsa settimana ero in Scozia (Edimburgo)… mi trovavo in un negozio di prodotti tipici… Kilt, cascemire… stavo guardando i colori delle sciarpe scozzesi (lilla e viola… mi piacciono molto questi colori)… quando ho letto l’etichetta lambwool, sono corsa fuori… gli unici miei acquisti sono stati come al solito scatolette di te…
ppps…E devo persino cercare di convincere un fidanzato onnivoro che si sforza ma ha il rifiuto per il tofu e i supermercati biologici (ma che ho trascinato al veganfest nonostante tutto).
@ Susi… Grazie di esistere! Un abbraccione!!!!!! 😀
Scusa il ritardo Leonora ! Cosa acquisto per l’inverno ?
Lupetti di micropile e felpe quando faccio la sportiva e poi velluto, maglie di fibre sintetiche morbidissime che si scambiano per lana ma non lo sono ! Quelle che contengono viscosa oppure microfibra, se ne trovano ovunque e anche nelle catene tipo Zara..
Lo so che è una fatica con le etichette ma di prodotti senza lana ce ne sono più di quanto immagini !
Certo ad essere onesta più di qualche volta ho dovuto rinunciare a qualcosa che mi piaceva, ma alla fine cosa sono gli oggetti di fronte alla “causa” ? Pulviscolo, quisquiglie, cose. Chi si lega troppo agli oggetti si fa possedere da essi e questo fa sorridere perchè il mondo è pieno di persone così..
Un abbraccio Vero.
Ciao a tutti!
Un’amica mi ha dato il link a questo blog e credo proprio che diventerà il mio ricettacolo preferito!
Avrei anche qualche domanda, forse molte, che farò un pò per volta.
Prima questione: ci si deve iscrivere al sito? e dove? scusate ma per me internet è peggio della matematica 🙂
Dopo una vita passata a mangiare carne (avevo anche un parente macellaio) mi sono accorto di essere un “vegetariano mancato”. Negli ultimi tempi avevo diminuito di molto i pasti a base di animali e da circa tre settimane li ho completamente eliminati. Dopo essermi interessato al vegetarianesimo (si dice così???) comincio a nutrire un forte interesse per il veganismo ma mi rendo anche conto che non è facilissimo aderire a questa filosofia di vita: non penso bastino l’amore per tutti gli esseri viventi e il non mangiare carne, pesce o derivati per definirsi vegani!
Uno dei primi problemi che riscontro sono i costi: sebbene tutti gli ingredienti utilizzati siano i più economici nei negozi ti spennano! Ma questo è un problema secondario visto che amo cucinare.
Sicuramente è più difficile essere informati su quali siano i prodotti in commercio che non hanno storie di sfruttamenti animale alle spalle. Come si fa a conoscerli tutti? esistono libri, siti, documenti che possano aiutarmi?
Spero possiate aiutarmi in qualche modo!
Davvero complimenti per il blog e a presto!
Salve Friedrich,
siamo lieti che Veganblog.it ti piaccia…
Se vuoi semplicemente commentare le ricette, puoi iscriverti autonomamente. Se invece vuoi partecipare a Veganblog.it con delle tue fotoricette, allora devi scriverci in redazione all’email info@promiseland.it e chiedere di inserire ricette e ti invieremo le semplici istruzioni per farlo.
Ti aspettiamo!
🙂
Grazie del Benvenuto!
Mi salvo la mail così al primo piatto che creerò vi mando la ricetta!
Sarà un piacere!!!
Buona Giornata a tutti!
Ciao a tutti,io sono onnivora in genere, a periodi, nel senso che per me mangiare non è solo un bisogno ma è una cosa più complessa e a periodi mi sento meglio a mangiare certe cose piuttosto che altre. Mi piace moltissimo stare in cucina e sperimentare.Prendo spunto dalle vostre ricette per sostituire alcuni ingredienti e conoscere cose che ovviamente non posso sapere.Sono cresciuta in parte in Emilia ed il resto della mia vita in Romagna… Abbiamo l’orto,le erbe selvatiche,le galline le anatre le faraone ecc tutti hanno un nome e quasi tutti muoiono di vecchiaia. Io non riesco a sentirmi male quando faccio la sfoglia con le uova che le anatre o galline ecc non covano.Addirittura quando smettono di farle non le compro e la pasta la faccio in altro modo. Rispetto tutte le scelte di vivere e di essere,penso che ci sia da imparare da tutto e da tutti ma non riesco ad escludere del tutto qualcosa.
È quel “quasi” tutte muoiono di vecchiaia che mi preoccupa. Sono sempre le sfumature a fare la differenza. Per carità io non sono nessuno per criticare e vorrei dirti che se tutti gli onnivori fossero come te il mondo sarebbe certamente migliore di ciò che è ma non il mondo al quale aspiriamo noi vegan antispecisti.
Ma sto commentando proprio io che spacco il pelo in 4 e se c’è traccia di latte o uova in un alimento preferisco patire la fame. Però questi sono estremismi che mi sono scelta da sola e la motivazione è il rifiuto categorico di nutrirmi di prodotti derivati direttamente o indirettamente da sfruttamento e sofferenza animale e questo magnifico blog sta ampiamente a dimostrare che SI PUO’ FARE senza attentare alla buona cucina.
Credo che un vero vegano ragioni così e se accampa scuse e fa sconti a se stesso non può considerarsi coerente con questa scelta di vita.
Non credo ci si possa sentire a posto con la coscienza perché i propri animali si trattano dignitosamente se il resto del mondo li sfrutta, tortura e massacra quotidianamente, e chi riesce a farlo ha un bel pó di pelo sullo stomaco. Io credo che, senza voler offendere nessuno si debba doverosamente lavorare sulla coscienza delle persone affinché queste tornino a vedere le cose per quello che sono, questo blog fa il suo lavoro mettendo un semino nella coscienza di chi ancora non ha aperto gli occhi, senza colpevolizzare ma accompagnando per mano chi ancora non vede limpidamente l’olocausto al quale stiamo assistendo e contribuendo tacitamente da migliaia di anni.
Non voglio essere retorica ma a quelle urla va data una voce, io personalmente (e mi assumo la responsabilità di ciò che scrivo) farei una guerra con tanto di morti e feriti, ma questa è solo la modestissima opinione di una vegana tardiva e decisamente decisa.
Il mondo è fatto di persone che non sanno rinunciare a quelle che io considero delle boiate inutili ma per carità senza offesa alcuna, questo mi intristisce molto perchè è la conferma che la strada è lunga e ripida, ho amici vegetariani che “non riescono a rinunciare al formaggio” e questo è davvero mortificante per chi ha smesso di mangiarne al ritmo di un battito di ciglia, pensando di quanta schiavizzazione è frutto. Ma c’è chi vive con lo scopo di non arrecar danno ad altro essere vivente e chi senza mozzarella o tomino non sa vivere. Permettimi di piangere.
Ciao GaZupp è da un po’ che i tuoi interventi e le tue “valange di compassione” entrano nei nostri cuori per smuoverli, per tramutarli in “cuori di carne” da “cuori di pietra” e di indifferenza…
Sarebbe bello che, oltre a continuare a postare le tue perle di saggezza nella sezione Etica di VeganBlog, tu ti unissi a noi anche nel postare le tue ricette… 🙂
@GaZupp:… “A quelle urla va data una voce”… stupenda frase… mi ha ricordato un film… “Il silenzio degli innocenti”, quando Hannibal dice a Clarisse “Gli agnelli hanno smesso di gridare Clarisse?” riferendosi al pianto degli agnellini che venivano macellati.
Se pensi che a parlare è un cannibale ti vengono i brividi.
Il suo racconto sulla scoperta della macellazione degli innocenti è la parte migliore di tutto il film… oltre al fatto che uno psicopatico come Hannibal sappia indagare ed entrare a fondo nella psicologia di ogni persona senza nemmeno conoscerla.
Ma ho divagato… comunque concordo con tutto quello che hai detto!
Pensa che conosco vegetariani che si definiscono tali (e se ne fanno un vanto) quando poi nell’intimità di casa loro mangiano tranquillamente affettati, carne in scatola e pesce… oltre che formaggio……e questi come li vogliamo chiamare? Onnivori vergognosi?
@Lisa, spero che tu non voglia sottilmente deridermi, ci rimmarrei male. Per quanto riguarda postare i miei sforzi, sai cosa che mi frena ? Il fatto che faccio decisamente pena ai fornelli e non creo un bel nulla, il mio massimo è l’esecuzione neanche troppo brillante delle ricette di voi Chef !
… ma le hai viste le mie “ricette”? Dai, ti aspettiamo!!!!!
Salve a tutti, volevo avere alcune informazioni. Sono un mangiatore incallito di carne da ormai 25 anni, ma la mia coscienza incomincia a frenarmi. Seppur vorrei provare a diventare vegetariano non credo di essere ancora pronto a rinunciare alle uova o al latte(non che ne sia un bevitore incallito, ma senza cappuccino non riesco ad iniziare bene la giornata). Volevo però informarmi sulle procedure adottate. Ho letto in qualche commento dove si citavano criteri disumani per la raccolta di latte e uova. Avete qualche informazione, articoli che ne parlano, relativi preferibilmente alla realtà italiana? Grazie in anticipo.
Nicola
Ciao ragazzi/e spero di non annoiarvi con questo mio quesito ma ci penso da settimane e ancora non ho trovato una soluzione, perciò provo a chiamre in appello voi!
Uno sciame d’api ha deciso di farsi due bei condomini sul mio balcone… Effettivamnte sono due alveari abbastanza grossi, ma non sembrano progredire in larghezza e a livello pratico non mi creano grossi problemi perchè avendo le zanzariere non entrano in casa. Il problema sorge quando il mio vicino di casa (anziano) da inizio estate mi consiglia insistentemnte di eliminarli, perchè sono “cattive” e, avendo sempre in custodia la nipotina allergica (?!? sarà vero?) teme il peggio. Dopo avermi elencato tutti i metodi più crudeli e inquinanti per scacciarle è passato ad offrisrsi di farlo lui; anche se ormai ogni volta che ne vede una la aspira o schiaccia. Non posso più temporeggiare e non vorrei bisticci visto che sono venuta a vivere qua 2 mesi fa…
Avete consigli su come comportarmi? Che dovrei dire /fare/ evitare? Esistono modi non crudeli per indicare alle api altri luoghi in cui nidificare? O al contrario per vivere in armonia tutti e 3 (io, api e vicini)?
Please help!!
Se sono api credo che non siano dannose (ma non ne sono sicura), se sono vespe sono invece pericolose, in questo caso dovresti chiamare una ditta specializzata o la asl o i vigili perchè non puoi azzardarti a farlo tu potrebbero attaccarti.
qualche mese fa è morto (mi pare a Torino) un amministratore di condominio che ha provato a farlo da sè.
susi
Sono vespe! Non sapevo ci fosse una grande differenza, ma che fanno poi i vigili? Non è che spruzzano qualche sostanza tossica?Uffi…I nidi sono circa 10 centimetri di diametro.
Carissima Dida: da quel poco che so, prova a chiamare i vigili, saranno loro ad avvertire chi compete, se sono api verrà chiamato un apicoltore esperto, non le uccide ma riuscirà a far andare altrove lo sciame.
Ciao Dida, se puoi lasciale stare fino all’inizio delle stagione fredda, quando, purtroppo, moriranno. Poi, in primavera potrai impedire che rifacciano il nido demolendolo a mano a mano che lo vedrai ricostruire… Se ti può essere utile, questo è un articolo interessante http://dariavegan.wordpress.com/2011/07/22/nido-di-vespe-sul-mio-terrazzo/
ps: le vespe sono bellissime e non fanno del male a nessuno a meno che non si vada loro vicino a rompergli le scatole 🙂
Ciao a tutti, sono Elisa e ho deciso abbastanza tragicamente di diventare vegan ieri pomeriggio quando mi sono stati inviati dei video abbastanza crudi sulle modalità di macello degli animali, vedevo gli occhi dei vitellini spaventati e mi sono commossa, tutto fatto solo per lo scopo di far mangiare bene noi che possiamo benissimo mangiare verdura!! Ho 15 anni e ho fatto questa scelta, consapevole del fatto che ancora devo crescere e svilupparmi, non mi importa, sono cose che non dovrebbero più succedere, ammazzare degli animali solo per abbuffarci di cose che fanno male in quantità elevata!
Beati 15 anni.. VEli stai serena e non cambiare MAI la tua rotta per nessuna ragione al mondo, la “luce” è scesa su di te presto e puoi esserne fiera, ci sono tanti bambini nati Vegan SANISSIMI (i figli di Red Ronnie ad esempio.) e quindi non preoccuparti dello sviluppo anzi a voler fare una battuta ti svilupperai molto meglio di migliaia di altre tue coetanee sia nel corpo che nello spirito !
GO VEG.
Ringrazio Susi, Feli e Lisa per le risposte. Purtroppo non ho potuto farne tesoro, perchè il mio vicino, come avevo preannunciato ci ha pensato da solo… Ieri mentre non eravamo in casa si è arrampicato con la scala sul balcone di camera mia(al primo piano) e ha provveduto rimuovere i due nidi… Non so che dire, sono sconvolta per la crudeltà e per la mancanza di rispetto nei miei confronti. In fondo è casa mia e anche se il cancellino era socchiuso avrebbe dovuto chiedere il permesso di entrare e di fare qualsiasi cosa. Uffi, mi sento in colpa per non aver agito in tempo. Ma perchè bisogna sempre agire in virtù di idee preconcette e inadeguate? Non avevano punto NESSUNO eppure erano lì da metà maggio; non mi avevano MAI dato fastidio, neppure quando stendevo i panni, c’era un rapporto di reciproca indifferenza che non aveva MAI dato problemi. Infondo io sarei dovuta essere stata la prima ad allarmarsi visto che si trovavano vicino alla mia camera da letto e che sono inconta di 7 mesi…
Vabbeh, scusate lo sfogo…
Approfitto per fare i complimenti a VEli per la sua scelta, una tale decisone alla tua età è segnale di grande sensibilità e per questo sei destinata a far parte di quelle persone che avranno un legame con la natura intenso e viscerale. Vedrai , sarà un’esperienza conivolgente sotto tutti gli aspetti e non ultimo quello sensoriale! A questo proposito ti consiglio solo di fare a ttenzione all’alimentazione, perchè mangiare vegan non significa solamente escludere degli alimenti, bensì valorizzare tutti gli altri. Quindi ricordati dell’importanza di variare e inserire le proteine ad ogni pasto, non cedere alle lusinghe degli integratori miracolosi, ma assicurati di prendere tutti i nutrienti dai vari vegetali e di abbinarli con ciò che può potenziarne l’assorbimento.Troverai tante idee e spunti su questo blog e quando ti sentirari di sperimentare potrai condividere con noi i tuoi esperimenti.
Buon veg-gio (buon viaggio!!!!mi piacciono i giochi parole!!!!), in bocca al lupo e crepi il cacciatore.
Dida
Correggo…sono incinta di 7 mesi…non inconta…ehm..
Salve amici, vorrei condividere un video molto toccante che è una piccola testimonianze attarverso foto in bianco e nero (scattate da mio marito) da un mattatoio. Spero possa essere di ispirazione per chi desidera cambiare stile di vita.
Ps: scusate ho dimenticato il link del video:
http://www.youtube.com/watch?v=fTfc8L2jNTw&feature=player_embedded
Crisi personale………
Ma voi cosa avete fatto di tutto ciò che non è vegan (risalente a prima della vostra scelta) e che stà o stava nel vostro armadio?
Parlo di maglioni di lana, giacche a vento (piumini)… e scarpe.
Ammetto di avere qualche piumino, e maglioni di lana fatti a mano dalla mia quasi suocera che mi odierà quando le dirò che per natale preferisco altro. E le scarpe? Ho sempre cercato di non acquistarne in pelle… ma è impossibile, c’è sempre qualche cosa in cuoio o simile. Ovviamente parlo delle scarpe invernali.
Sono sempre più convinta che per essere purevegan, si dovrebbe vivere ai tropici… mangiare e bere cocco, e non preoccuparsi del freddo o di cosa ci si mette ai piedi.
Che cosa avete fatto voi?
Avete buttato o regalato tutto?
O avete usato quei prodotti sino alla consunzione, decidendovi a non riacquistarne in futuro?
Grazie!
Alghe… ho acquistato delle alghe dulse (bè mi piaceva il colore viola)… e nonostante io detestassi le alghe, le mangio volentieri secche, l’odore è meno intenso ed il sapore è buono.
Sulla confezione però ho letto (dopo averle prese) che ci sono delle incrostazioni sulla superficie, sono dei crostacei, piccoli organismi che possono essere lavati via.
Non avevo mai pensato alla presenza di questi crostacei…
So di essere contorta, ma in questo caso, devono essere lavate? devo cambiare marca? sono esseri che erano già morti e sedimentati?
Bo?
Ciao Leonora, personalmente ho regalato tutto ciò che ha a che fare con il dolore animale, non riuscendo più a dissociare le due cose. Gli animali tutti sono anime senzienti, sono in grado di provare piacere e dolore, ognuno con le proprie caratteristiche ed intensità…
Cara Leo, la tua crisi è semplicemente “miseriricordiosa” nell’accezione letterale del termine, ovvero : compassione altrui. Tu condividi il pathos degli altri esseri viventi e come te tutti gli altri che hanno scelto uno stile di vita vegan. Credo sia normale porsi queste domande e avere reazioni di sconforto o disdegno nei nostri stessi confronti, per non averci mai pensato prima. Credo che già solo il fatto di rifletterci sopra abbia un peso per te e condizionerà di certo i tuoi comportamenti futuri; d’ora in poi agirai con una consapevolezza nuova e saprai dire “no” o “si” in base a determinate convinzioni. Io purtroppo (e non credo di essere l’unica) devo fare i conti con una situazione economica che non mi permette di regalare TUTTO ciò che mi ricorda la sofferenza animale. Ci sono cose ancora in ottimo stato, specailmente indumenti, che indosso o utilizzo (ok, ammetto non senza un certo senso di colpa), perchè credo anche fermamente che non sia giusto sprecare.
Ovviamente ognuno deve fare i conti prima di tutto e tutti con la propria coscienza (ammesso che tutti ne siano dotati …) e quindi appellati a lei per le risposte che cerchi. Se ti sta già dicendo determinate cose, ascoltala, perchè anche se cerchiamo di ignorarla lei ci cammina affianco tutto il giorno e tutta la notte. La tua quasi suocera forse non ti capirà, ma è obbligata a rispettare la tua scelta e questo ti farà sentire meglio, piuttosto che accettare malvolentieri dei regali che reputi crudeli.
Buona fortuna e buona vita, Leo.
Scappo senza rileggere quindi perdonami per gli errori!
Comprendo la polemica a proposito dei prodotti di derivazione animale e da cosa sia originata… pochi anni fa, dopo una militanza vegetariana dal 95, sono diventata vegana.
Il vegetarianesimo era arrivato non per scelta (forse non ero così aperta di mente, allora…), ma dopo un periodo intenso di meditazione e preghiera…fu inevitabile evitare di mangiare carne ed averne addirittura la nausea…
Ma capisco che questa possa essere la mia esperienza.
La vera consapevolezza è arrivata dopo, nel tempo e non ero così agguerrita con gli altri carnivori…
ma con la militanza vegana le cose sono cambiate.
E’ cambiato e maturato il mio senso etico e morale e anche il mio sgomento per l’insensatezza oscena che è sotto i nostri occhi.
Nella Baghavad gita Krishna diceva ad Arjuna che seguire il proprio Dharma obbliga a comportarsi in linea con esso.
Io sono una persona di base pacifica e tollerante, che aborrisce ogni forma di violenza.
Difatti è a questo che ho dedicato la mia vita in campagna, raccogliendo animali che altri abbandonano.
Ma non sono per questo meglio di altri, lo so.
Faccio qualcosa che mi sembra giusto e onesto e che francamnete mi riempie di gioia.
Ma di fronte all’indifferenza della gente difronte ad un banco di carni macellate, non riesco più a starmene zitta e se sembrerò una scomoda Cassandra non me ne importa un fico.
SE dire che guardare il vitellino da latte ucciso non fa caldo nè freddo a nessuno, dirò che perseverando così, si ritroveranno anche loro a subire le conseguenze del loro comportamento ed a morirne.
Mangiare carne,far parte della catena dello sterminio, consumando prodotti animali, significa vivere nell’ottica passata e coloro che appartengono al passato non potranno partecipare alla creazione di un mondo di pace (quello profetizzato da Leonardo da Vinci, quando affermava che l’uccisione di un animale avrebbe contato un giorno come quella di un “umano”…).
Dunque io continuo a vivere pacifica, non arreco danno a nessuno, ma mi sollevo di fronte ad un’ingiustizia, palese e spietata, offrendo la mia voce e la mia “spada”(“penna”?!)al servizio di coloro che non sono ascoltati, ma soffrono e muoiono ogni giorno a milioni: gli animali.
Selene sono fiera di te. E’ magnifico avere prova del fatto che esistono magnifici esseri umani persi tra una moltitudine indifferente e completamente cieca. Ti abbraccio forte.
Son vegan da anni, e veterinario. Ma talvolta il fanatismo di certi vegani mi fa davvero ridere. Amici miei, Cani, gatti, ecc sono CARNIVORI. Vi rendete conto che state compiendo VOI STESSI UNA VIOLENZA AL VOSTRO ANIMALE CIBANDOLO VEGAN O NO? Mah….
Ciao a tutti…io sono in un periodo dove sto’ pensando vivamente di diventare vegetariana…quando penso alla carne che sto’ mangiando mi riempio di sensi di colpa, avendo un marito che non vuole intraprendere con me questa scelta mi e’ difficile perche’ comunque dovrei cucinare per lui carne andando contro alla mia volonta’….per voi com e’ avvenuto il cambiamento? in modo graduale o decisivo dall oggi al domani?? sareste cosi’ gentili da raccontarmi le vostre esperienze? magari potrei trovare la soluzione alla mia decisione!!! vi ringrazio anticipatamente
Cara Sara, ho 25 anni e fino a un anno e mezzo fa adoravo mangiare la carne. Ho smesso un giorno, sono uscito, ho comprato un libro di ricette vegetariane e da allora ho smesso definitivamente. Solo tu puoi decidere cosa sia giusto o meno per te, per me mangiare carne oggi non significherebbe solo chiedere a qualcuno di uccidere per me, ma significherebbe andare contro la mia natura, andare contro me stesso e ritengo che sia la violenza maggiore che si possa fare. Io scelgo ogni giorno di mangiare altro, non sono contrario alla carne, ma se posso vivere senza calpestare altri esseri viventi scelgo di non farlo. È una scelta continua, a volte scomoda, ma di enorme rispetto verso ciò che sei. Se vuoi essere davvero felice, guardati allo specchio e fa la tua scelta. Non puoi rimandare, se ami la carne mangiala, se sai che è sbagliato smetti. Solo tu puoi decidere per te stessa, né io, né tuo marito. Magari potrebbe imparare a cucinarsi la carne dato che anche lui sarà dotato di braccia simili alle tue 🙂
Buona fortuna!
Ciao, dopo alti e bassi di vegetarianesimo, eccomi diventata vegan. Che dirvi… Un bel giorno, non molto tempo fa, ho avuto la netta sensazione di non poter più differire nel tempo questa scelta, altrimenti non avrei più potuto guardare in faccia nè me stessa, nè i vari cani di famiglia.
Devo ammettere che ho vita dura, con marito, figlio, fidanzata del figlio e la maggior parte degli amici carnivori, tranne un’amica carissima che mi supporta da lontano, come può.
Nonostante apparentemente tutti sembrino rispettare la mia decisione(ci mancherebbe altro!), è iniziata la solita sequela di domande e affermazioni: ma sei sicura, ma cosa c’entrano le uova e il formaggio, perchè precludersi il sale della vita, non starai mica trasformandoti in una fondamentalista,ma poi le proteine e il calcio da dove li prendi, non potrai più viaggiare, non ti sembra di esagerare, ma anche le carote soffrono, ma cosa ti cuciniamo quando vieni a cena, ma proprio tu che sei così gourmande, ecc….
Il fatto è che tutti si aspettano delle giustificazioni da parte mia, che nè ho voglia, nè sono minimamente tenuta a dare.
Mi asterrò quindi, per il momento, dall’interloquire con famiglia e amici, fregandomene altamente delle loro
opinioni e cercando di resistere alla tentazione di evangelizzarli, anche perchè ho ancora molta strada da percorrere in scarpe vegane.
Devo dire che, con mia grande sorpresa, il meno accanito è proprio mio marito il quale, mentre sto scrivendo, si sta preparando un (per lui) delizioso arrostino.
Per quanto mi riguarda, la cucina che, sola soletta, mi preparo, è squisita e da me gustata con sommo piacere.
Mentre la mia dolce metà armeggia attorno al suo sanguinolento manicaretto, mi tirerò fuori dal frigo una deliziosa torta di yogurt vegan, con coulis di mirtilli….
Ciao Giambe! Ti aspettiamo come veg-chef su VeganBlog, con i tuoi manicaretti! 😉
A proposito di etica e rispetto per gli animali, ora da vegana non sopporto più la vista di una macelleria per non parlare poi dell’odore: http://www.vivivegan.com/blog/lodore-della-carne-ormai-insopportabile/
io non mangio carne da quando ero bambina ma non potrei mai aderire a questo “manifesto vegan” e spiego perchè confidando nella capacità di mettersi in discussione di chi ha scritto questo capitolo sull’etica. si può prendere atto della realtà degli allevamenti intensivi, della mercificazione massiva degli animali, della pesca selvaggia e quant’altro, ma non si può dire che tutti gli animali siano esseri senzienti, il fatto che vivano, crescano e che seguano l’istinto per orientarsi nel mondo, in altre parole il loro comportamento osservabile, non ci dice affatto che abbiano coscienza di se stessi, di ciò che fanno. e attenzione ho usato l’espressione “non ci dice” non “non è possibile che sia così”, tuttavia il fatto che sia possibile non aggiunge niente sull’essere senzienti o no degli animali. sofismi a parte, non è necessario che gli animali siano senzienti per meritare il nostro rispetto, basta sapere che vivono, che respirano, che crescono e si riproducono. le piante allo stesso modo meritano il nostro rispetto, perchè vivono, hanno un ciclo biologico quindi, visto che qualcosa bisogna pur mangiare, perchè mai dovrebbero rimetterci le piante? come sapete che il mondo vegetale non sente visto che ha così tante cose in comune con quello animale; il fatto è che che è possibile che anche le piante sentano, fino a prova contraria. ma allora di cosa dovremmo nutrirci per essere buoni? osservando la natura, ad eccezione di poche specie vegetariane, tra gli animali esiste una gerarchia naturale per cui il più forte mangia il più debole e non credo che un leone sia crudele e non lo sia la zebra che tenta con tutte le forze di cacciare, non si può parlare di buono o cattivo perchè l’istinto di sopravvivenza è tanto forte nel primo quanto nella seconda, sono i mezzi a differire e statisticamente ha la meglio il leone perchè è più forte, semplicemente. a me la carne non è mai piaciuta e del pesce faccio volentieri a meno ma non credo che l’uomo sia crudele perchè mangia gli altri animali se non li avesse mangiati cacciandoli con astuzia non sarebbe sopravvissuto sul pianeta, non per questo l’uomo è cattivo. il problema è il maledetto profitto! preferisco prendermi cura del mio organismo mangiando sano e non cedendo alle lusinghe del fast food, ovvero del pessimo cibo precotto e consumato in fretta e così evito in piccolissima misura di far crescere i profitti di mc donald, questa mi pare una buona ragione per essere vegetariani o vegani, non quella di credere che gli animali siano esseri senzienti.
o almeno si specifichi che cosa si intende con “senzienti”. grazie
Sara ciao, ho visto solo oggi che chiedi testimonianze. La mia famiglia è composta di tre persone e una di queste è il mio piccolo cucciolo di 5 anni. Io ho cambiato la mia alimentazione per la mia salute in primo luogo e poi si è creato tutto l’altro bagaglio etico-culturale. A me non pesa cucinare diverso, ho intrapreso questa via in-coscientemente, cioè non ho pensato se facevo bene o male agli altri perche se una cosa fa bene a me può far bene anche per altri. Lo so, detto così sembra una prevaricazione ma in realtà non lo è affatto, in quanto mi sono prima molto documentata sull’alimentazione. Forse la mia fortuna è che mio figlio non ama la carne per cui con un piatto di pasta col sugo verde (tofu, semi e sedano) è sempre appagato. Mio marito se vuole una crudeltà se la prepara da se…io non impongo le mie scelte, rispetto tutti i generi di animali e soprattutto le persone a cui voglio bene. Perchè gli altri non dovrebbero rispettare me?
@popi:per non essere crudele nè con animali nè con piante uomo dovrebbe mangiare la frutta(cosi pianta non soffre).il leone invece non e adatto fisicamente a nutrirsi di piante, ma uomo sì! inoltre in natura gli animali-predatori nella maggior parte dei casi mangiano le carogne(cioè animali gia morti,escludendo la violenza) e se deve proprio uccidere uccide gli avversari piu deboli(già vecchi o malati al estremo).l’uomo- cacciatore invece sta cercando di portar a casa i trofei degli esemplari più belli. e dopo la gente confonde social-darwinismo(che è un’ideologia fascista) e darwinismo. se tu leggi Darwin scopri che la famosa legge “sopravvive più forte” non va capita nel senso più forte fisicamente, ma più unito,più adatto a collaborare,ad essere solidare.l’uomo sarebbe sopravvissuto così sul pianeta e non certo grazie a levare la vita agli altri esseri.giusto per fare un esempio:i passerotti,unendosi,riescono a cacciar via l’aquila,proteggendo così i più deboli(come le pecore “in natura” uniti cacciano via i lupi!!!).allora chi è più debole e chi è più forte?!
Sara, scusa sai, ma siamo solo noi che decidiamo per noi stessi. Tuo marito che cosa c’entra in questo? Se lui preferisce essere onnivoro non devi cambiarlo. Credo che dovresti farti meno domande e provare ad essere semplicemente te stessa. La cosa più bella non è convincere qualcuno che le tue scelte sono quelle giuste, quindi falla per te stessa e non per gli altri. Io penso che ti sentirai meglio e più sicura. 😉
@Alberto caro se tutti fossero come te.. Io sono come te !
@Popi posso sapere perchè non mangi carne da quando sei bambina ?
io sono stata onnivora per 38 anni e semplicemente perchè avevo gli occhi chiusi sulla realtà, mi è bastato accorgermi (con l’aiuto del web) di chi avevo nel piatto per smettere istantaneamente di cibarmene e stabilirmi all’inferno.
Se la tua preoccupazione NON è l’essere ucciso per nutrirci qual’è il motivo del tuo essere vegetariana da quando sei bambina?
Se non il rispetto per la vita cosa ? La salute ?
Mi fanno un pò ridere queste argomentazioni e tutti quelli che si affannano per campare cent’anni ! Personalmente io vedo solo l’aspetto etico del veganesimo mentre di quello salutistico me ne frego altamente anche se so che è strumentale affinchè gli “afoni” alle ragioni del cuore aprano uno schifo di spiraglio alla compassione e al rispetto per la vita di CHI ABBIAMO PROVA SOFFRE, DI CHI SAPPIAMO BENE SFUGGE ALLA MORTE ESATTAMENTE QUANTO NOI.
Il discorso sofferenza piante non mi lascia indifferente ma PER ORA so che non essendo dotate di sistema nervoso e non essendo esseri tanto simili a noi quanto un macaco o un vitello onestamente non mi si strazia il cuore a fare il minestrone. Qiualora mi fosse dimostrato che esse soffrono, si relazionano, urlano di dolore, amano, cagano e si accoppiano come noi allora sarò la prima a battermi affinchè le venga riconosciuto il sacrosnto diritto a vivere e io smetterei ISTANTANEAMENTE DI NUTRIRMENE senza tante manfrine. Fino ad allora non credo (per ora) di essere capace di vivere di sola frutta anche se la cosa mi piacerebbe molto e non lo nego. Non ho risposto in fondo alla tua domanda bensì te ne ho fatta un’altra.
Confido nel fatto che vorrai egualmente rispondere..
Ops.. Senziente in fondo credo che sia qualsiasi essere capace di vivere intessendo pseudo rapporti simili a quelli che noi umani codifichiamo come tali. Portare il cibo alla bocca, soffrire di separazione, lasciarsi morire di fame per rabbia o dolore.. E via dicendo, COSE che fanno gli animali esattamente come noi non trovi ? Anche un sasso potrebbe avere una vita intensissima e noi non lo sappiamo mentre lo prendiamo a calci durante le scampagnate (cattivoni)
Quel giorno che verrà dimostrato che anche i sassi soffrono e son felici io sarò in prima linea per i loro diritti a battermi coem sempre per i senza diritto.
Go vegan !
@GaZupp se tutti fossero come me sarebbe noioso! Il mondo è bello perché è vario onnivori compresi 🙂 Spero che nel frattempo Sara abbia fatto il salto e che suo marito le stia accanto accompagnandola in questa evoluzione cosciente verso cui dovrebbe tendere qualsiasi donna o uomo per essere considerato umano.
Un caro saluto a tutti coloro che seguono ragionevolmente il loro cuore.
per gazupp: non mangio carne da quando ero bambina perchè non riesco a mangiarla, mi disgusta così come mi disgusta il sangue o vedere gli altri che la masticano voracemente, ma non ho scelto per fare la salutista caro o cara, perchè quando ho smesso di mangiare la carne ero piccola e non sapevo neanche cosa volesse dire salutista, figuriamoci animalista. io adoro mangiare la verdura e la frutta perchè sono dolci e colorate e soprattutto dissetanti, provo tutta altra soddisfazione ma è solo una questione di gusti, le scarpe di pelle io le metto!
Buonasera, io non sono Vegan, sono alquanto ignorante e profana in materia, ma sto’ leggendo da un bel po’ tutti i vostri post. Voglio premettere che rispetto le scelte di vita di ognuno di voi e che, anche se sostanzialmente posso condividere tutta l’etica Vegan, mi sorge spontanea una domanda.
Sulla terra siamo in sette miliardi di abitanti se tutti fossimo Vegan cosa succederebbe??? L’uomo ha sempre sfruttato in qualsiasi modo la natura; rusciremmo a sfamarci tutti???
Perchè penso: si è tutto giusto! ma io non posso essere Vegan senza cercare di coinvolgere gli altri per farli diventare Vegan. Si lo so’ che si parla di Utopia, ma se anche teoricamente fosse possibile, a cosa andremmo incontro?? Quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando avremo mangiato tutto, quando non ci saranno più le lucciole, le api, le farfalle, quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita ?
… e quello non sarebbe sfruttamento della terra, anche se non propriamente senziente, la terra non si ribellerà?
Ciao Cristina, forse dimentichi che gli animali mangiati dagli onnivori mangiamo essi stessi per primi una grande quantità di vegetali. Per sfamare perciò un vegano bastano pochi vegetali rispetto a quelli che mangia un animale, che in più è mangiato lui stesso dall’onnivoro che, inoltre, non si fa mancare neppure lui i vegetali. Fai i tuoi conti. Ciao 😉
Ciao Cristina, partendo dal fatto che la risposta di Lisa non fa una grinza, se fai una scelta così rivoluzionaria come quella di smettere di far vigliaccamente uccidere a terzi gli animali che poi tu mangi, la fai per te stesso, per il presente. Perché quando capisci certe cose, sei obbligato a prendere una posizione o sei solo tu a perderci. Non ho smesso di mangiare altri esseri per far del bene a loro, a te o alle persone che verranno, ho solo seguito ciò che sentivo. Purtroppo ci vuole tempo per dar retta alle sensazioni e mollare il pensiero ‘sociale’. Nessuno qui sceglie qualcosa credo…è paradossalmente chi mangia la carne che non sceglie niente….sopravvive solo come è stato abituato dalla società ‘normale’ senza evolversi verso la sua natura di uomo. L’uomo è un vegetariano con coscienza, se no è solo un animale come tanti e spesso, purtroppo, anche peggio degli animali.
Peace and LOVE fratelli e sorelle 😀
……e senza una scelta che tende alla vita e la ama e rispetta in tutte le sue forme, che vita è?!
Leggete anche questo articolo (soprattutto per Cristina):
http://happyfeet84.wordpress.com/2009/10/24/il-consumo-di-carne-asseta-il-mondo/
Ciao!
Alpaq
Cara Popi, capisco che il mio argomento potrà essere insoddisfacente per te, dal momento che è indimostrabile: gli animali non si uccidono inutilmente, perché sono esseri viventi, come anche le piante. Noi tutti, genere Homo, animali, piante, e perfino il mondo inanimato, possediamo un anima, cioè una parte di noi che non si vede, ma che può essere ascoltata mentre vibra. Anche le piante non si uccidono inutilmente, quindi, e per questo molti di noi sperano che si arrivi presto a consumare solo i frutti, senza uccidere le piante che li portano. Tuttavia, capisco che per chi non conosca l’anima, o non creda nella sua esistenza, gli argomenti debbano essere diversi, e sono infatti quelli che normalmente vanno impiegati. Eccoli, e spero di riuscire a spiegarteli.
Tutte le specie biologiche hanno una costituzione che le rende adatte a consumare solo certi cibi, e NON certi altri. Prendiamo un gattino. Riuscirai mai a nutrirlo solo di riso, o di pasta, o di pane? No di certo. Se tu riuscissi a dargli da mangiare solo queste cose, il giorno stesso in cui tu dovessi pensare di esserci riuscita, il gattino ti muore. Il perché lo sappiamo: l’apparato digerente del gattino non è in grado di assimilare al meglio quegli alimenti. Cosa guida il gattino: i suoi istinti, che rendono automatico il comportamento del gatto (e del cane, del leone, della tartaruga, della gazzella eccetera eccetera). Ora, è nota la differenza tra l’uomo e gli altri animali: l’uomo manca di istinti (o della maggior parte degli istinti). Questo ha fatto sviluppare in lui, oltre che il linguaggio, anche la ragione, la capacità di comprendere il mondo e di classificarne le cose, la capacità di modificare il mondo e quella di far fronte a tutte le sue necessità senza l’ausilio degli istinti, ma con l’aiuto della cultura e della tecnica. Questo ha fatto anche col cibo. Inventando, elaborando e spesso utilizzando del cibo non adatto alla sua specie. Zoologicamente noi apparteniamo all’Ordine dei Primati, siamo cioè cugini di primo grado degli scimpanzè e dei gorilla, e come loro siamo stati “costruiti” dall’Evoluzione per essere vegetariani, (in particolare fruttariani, prevalentemente). Ora, consumare frutta e verdura si può, naturalmente, ma non è facile come per uno scimpanzè, che passa la vita sugli alberi e consuma 20 Kg di foglie al giorno, più la frutta e i diversi semini). L’uomo ha piano piano imparato che poteva dedicare meno tempo per l’alimentazione utilizzando alimenti più concentrati: non solo frutta secca e grani di cereali, ma anche carne e formaggi: molto, ma molto più concentrati di ogni alimento vegetale. E’ anche l’uso di questi alimenti che ha consentito all’uomo di poter dedicare più tempo al pensiero, ai progetti, alle invenzioni, alle fabbricazioni. E’ anche l’uso della carne come alimento che nel passato ha consentito a Homo sapiens di spostarsi dal luogo d’origine (Africa equatoriale e tropicale) a tutte le regioni del mondo! Fino a colonizzare territori sempre più freddi e ostili agli esseri viventi. Fino a creare popolazioni (esempio, gli Eschimesi) che potessero sopravvivere consumando solo carne e pesce, dato che di piante al polo Nord non ce ne possono essere. Sono anche gli alimenti di origine animale (molto concentrati!!!) che hanno consentito la colonizzazione delle regioni settentrionali del nostro emisfero. Ecco perché i popoli del Nord Europa hanno, come tradizione alimentare, l’uso massiccio del latte anche da adulti, e l’uso di molta più carne dei popoli “meridionali”. Non per una stravaganza culturale, ma per una necessità di sopravvivenza.
Naturalmente, la nostra anatomia, nei circa 100.000-200.000 anni di vita della nostra specie, non è cambiata molto, e continuiamo quindi a essere – zoologicamente – gli stessi Primati di una volta: il nostro intestino è lunghissimo come quello degli scimpanzè e di tutti gli erbivori, il nostro apparato masticatore è quello di un erbivoro, il nostro stomaco non ha una reazione così acida come quello dei carnivori, il nostro sangue, come quello di tutti gli erbivori ha reazione alcalina, e manchiamo infine di enzimi fondamentali per chi mangi la carne (es., uricasi). Perché questo? Perché l’Evoluzione biologica è lentissima, e per la messa a punto di una organizzazione anatomo-fisiologica come la nostra ha impiegato milioni di anni. L’evoluzione culturale, invece, può essere velocissima, e nell’ultimo secolo è stata sorprendentemente rapida (vedi per esempio i progressi tecnologici, i cambiamenti culturali etc.). Per farti un paio di esempi: è vero che gli eschimesi hanno potuto colonizzare quelle aree inospitali della terra mangiando solo carne e pesce; ma è anche vero che la loro aspettativa di vita era di appena 25-30 anni; è vero che i finlandesi hanno potuto colonizzare quell’estremità remota dell’Europa nutrendosi anche con molto latte! Ma soffrono, più di tutti al mondo, di decalcificazioni ossee. Come mai, se il latte è così ricco di calcio? Lo sappiamo ormai tutti: il latte, come gli altri alimenti animali, acidifica il sangue che, per non incorrere in questo gravissimo problema, “richiama” il calcio delle ossa, proprio per tamponare il proprio pH. Purtroppo è così: tutti gli alimenti di origine animale ci acidificano il sangue. E, in generale, gli alimenti vegetali lo mantengono al pH ideale.
Il cibo che mangiamo, lo sappiamo, è -per Homo sapiens- un fatto culturale. E’ per questo che troviamo difficile staccarci dalla carne, dal pesce, dalle cotture spasmodiche, dai condimenti, dai sapori. Perché fanno parte della nostra cultura. Perché sono parte del bagaglio conoscitivo che ci viene trasmesso: è ciò che si chiama ‘eredità culturale’. Non perché questi cibi siano indispensabili, anche se sono stati culturalmente adottati dalla nostra specie e, certe volte, sono stati importanti nella nostra Storia. Aderire al veganesimo è una scelta, ovviamente, che può anche non essere dettata da ragioni umanitarie (“etiche”) nei confronti degli animali. Le ragioni che dovrebbero bastare per indurci a non ucciderli per consumarli a pranzo, possono anche essere, in prima istanza, le ragioni della zoologia e della fisiologia della nostra specie. Una specie erbivora, e in particolare frugivora, cioè (come detto) consumatrice di frutta. Se zoologicamente fossimo stati carnivori, mi spiace dirlo, ma non avemmo potuto non mangiare la carne, perché la nostra relazione con gli altri animali sarebbe stata segnata da un rapporto ineludibile, quello che i predatori hanno con le loro prede.
Insomma, basterebbero le relazioni “zoo-ecologiche” tra specie, a dettare ragioni sufficienti per questa scelta. Ma, come sappiamo, l’uomo non è soltanto animale, ma è anche cultura, e quindi ragionamento, convincimento, trasmissione culturale, incertezza, insicurezza eccetera eccetera. Ma è anche, per fortuna, SCELTA. Oggi infatti, un finlandese può rinunciare per sempre al latte da adulto, basta che SCELGA. Scegliere di mangiare diversamente dai propri nonni, ma anche di smetterla di soffrire di decalcificazione ossea, dato che ora vive in case riscaldate, e che può cibarsi anche delle nostre arance italiane. Le scelte sono spesso faticose e tribolate, perché implicano un distacco dalle tradizioni, che sono una parte così cara e importante della nostra cultura. E’ per questo che discorriamo di queste cose… Se fossimo semplici animali, il nostro istinto ci condurrebbe in alto, sugli alberi, a consumare foglie e frutti!!
Mangio carne, anche se sottoforma di salumi. Mi costa fatica ammetterlo ma vigliaccamente faccio uccidere ad altri gli animali che io poi mangio. E vigliaccamente cerco di convincermi che quando non si può mangiare glutine, e sei allergico a nichel (contenuto in alcuni ortaggi) e a qualche varietà di frutta, non ti resta poi molto da mangiare, se non si mangiano uova, latte e derivati. Soprattutto se vivi in paesini sperduti, dove anche solo gli alimenti senza glutine non sono presenti nei supermercati.
Amo gli animali e mi disgusta vedere e sapere a cosa sono sottoposti. Forse la mia etica e la mia volontà non sono forti come le vostre e cerco solo il modo più veloce e pratico per alimentarmi, dandomi scusanti.
Cristina, le intolleranze sono spesso legate all’alimentazione inadatta, e alcune persone sono più suscettibili di altre; occorre che ciò che mangi non porti all’acidificazione del sangue; i vegetali sono perfetti per questo, ma gli animali e tutti i loro derivati no, perché sono dei brutti acidificanti; documèntati sul blog di Valdo Vaccaro (lo trovi subito con Google!!), e se hai necessità scrivigli; se riuscirai a seguire i suoi consigli (che partiranno certamente da un digiuno), sono certo che le tue “intolleranze alimentari” diminuiranno, e che la tua dieta potrà allargarsi!! Buona vita!!! 🙂
per cristina:
l’allergia al nikel è di tipi diversi, se hai una dermatite da contatto difficilmente ti accadrà qualcosa mangiando ortaggi che contengono nikel, io ho la dermatite da contatto e sono allergica proprio al nikel ma mangio tutti i tipi di ortaggi e perfino la cioccolata e non ho problemi. a volte ci si spaventa troppo! cmq le intolleranze vanno verificate con appositi test, a volte non si digeriscono cibi che non mangiamo da molto tempo solo perchè la nostra flora intestinale non è preparata e le intolleranze non c’entrano.
Per Cristina
L’ammissione che hai fatto è già un cambiamento! Ognuno di noi è perfetto così com’è Cristina 🙂 nessuno potrà mai convincerci a non mangiare animali se non noi stessi. Se e quando arriverà il momento smetterai. Ma fino ad allora sei comunque nello stadio evolutivo giusto per te!!
Due anni fa qualsiasi a qualsiasi commento relativo al vegetarianesimo avrei risposto: si bello, ma io non riuscirei mai a non mangiar carne (perché mi piaceva e tuttora credo mi piacerebbe il sapore), ma un giorno ho scelto e da allora scelgo ogni giorno di mangiare altro perché ho compreso cosa sia davvero la carne, so cos’é il prosciutto o il tonno. Dico il prosciutto e il tonno perché solitamente tra le domande più stupide ricevute rientrano purtroppo: ma non mangi nemmeno il prosciutto? e il pesce?…ma questa è un altra storia. Buon lavoro Cristina e grazie per esserti aperta 🙂
ops…due anni fa a qualsiasi commento..non due anni fa qualsiasi….scusate la fretta!
Ciao a tutti.
Vorrei innanzitutto ringraziarVi, per avermi risposto, per avermi accettata e non additata.
Sono celiaca. Non è una semplice intolleranza al glutine: è un’intolleranza permanente al glutine. E’ una malattia autoimmune e pertanto sono maggiormente esposta ad altre malattie autoimmuni, e ad allergie. @Popi la mia non è dermatite da contatto, conosco la differenza, le reazioni le ho quando “sgarro”.
Quello che mi piace veramente in Voi è che accettate gli altri per quello che sono, penso sia una dote rara e che nasca dal rispetto che avete per la vita di tutti gli esseri viventi.
Continuerò il mio lavoro…….
Grazie 😀
🙂 Nasce dal rispetto che dobbiamo a noi stessi! Se nascesse dall’esterno probabilmente sarebbe una scelta che durerebbe poco tempo. Credo sia egoistico dire che non ho smesso per gli animali, ma per me stesso, però è andata proprio così. L’etica, Veganblog, lo scoprire come vengono uccisi e tutte i benefici nutrizionali di una dieta vegetariana son venuti incoscientemente dopo…Ma ognuno ha la sua storia da scrivere, i suoi motivi, interessi, cultura, etc.
آلسلام و عليكم (Assalam wa ‘alaikum, la pace (sia) su di voi)
@cristina, scusa se insisto: cerca sul blog di valdo vaccaro cosa dice delle malattie autoimmuni! per lui sono reversibili! ciao e augurissimi!!! 🙂
buongiorno a tutti
volevo farvi i miei complimenti x la forza delle vs idee e x come le portate avanti. Idee pacifiche e solide. Bravi bravi bravi bravi.
Ho scoperto il vostro sito perchè avevo bisogno di ricette “beaf-free”. il motivo è molto semplice (e non so se in questo interminabile forum, di cui ne ho letto con piacere solo una parte, sia mai stato nominato): al mio compagno è stata diagnosticata la GOTTA. Questa malattia comporta acutissimi dolori articolari migranti(cioè dal ginocchio passa alla spalla, poi all’altro ginocchio, poi al tallone….) ed è dovuta all’accumulo di cristalli di acido urico nelle cartilagini. L’acido urico si forma grazie (o meglio disgarziatamente :))all’ingestione di purine che sono contenute in maniera esponenziale nei salumi (di cui è ghiotto)nelle carni rosse, nei pesci grassi e nelle carni bianche, oltre a una cattiva alimentazione e al bere alcolici.
Dal “re degli happy hour” l’ho fatto diventare un “Piccolo Buddha”: seguendo una dieta ricca di verdure e fibre,ha perso dieci chili ma senza fare particolare fatica.. .
Al posto della bistecca , ormai da circa un mese e mezzo gli “impongo” burger e polpettine vegetali,e questa settimana voglio preparare il seitan. Ieri ho fatto lo spezzatino con le bistecche di soia: l’abbiamo trovato buonissimo!ottimo sapore e ottima consistenza.
Beh, il colore delle ns urine è passato da giallo scuro(puzzolente schifoso)a bianco cristallino quasi inodore, ci sentiamo leggeri e sgonfi(anche io ho perso 6 chili)saimo tornati belli e splendenti.
Non siete miracolosi… ma di certo fate bene alla salute!
@Enri: cerdo e concordo pienamente con la tua teoria evolutiva e punterei su questi argomenti per portare avanti le vs idee (piuttosto che sulla crudeltà umana). Surreale l’idea di immaginarmi su una pianta a mangiare foglie e frutti!!!
Comunque la ns vita non era così iperproteica se penso alla mia infanzia(anni ottanta)
Se io penso ai miei nonni materni, che avevano una cascina e vivevano ancora stile 1800, la carne era veramente bandita dalle tavole(se non a Natale e feste comandate), i vitellini venivano lasciati bere alla mammella materna dopo la mungitura e le mucche donavano latte non carne! x i galli è sempre stata dura (nel senso che,tranne per uno o due, gli altri finivano arrostiti)… ma c’era rispetto, una sottile gratitudine e una specie di “amorevole affezione” alle bestie domestiche che oggi, solo x il fatto che ce le troviamo affettate e confezionate al banco del supermercato, è sparito.
Mi piacerebbe molto sensibilizzare i nostri bambini a queste idee… purtroppo il pensiero comune è che siete un po’ pazzerelli e invasati tipo che dopo non volete più uccidere neanche la lattuga ecc… ma io vi apprezzo e almeno il mio lo voglio tirare su consapevole delle brutture della società moderna.
un bacio a tutti e scusate le divagazioni… sono un po’pazzerella anche io…. 🙂
una domanda…
Ma allora, se la nostra vera natura è quella di stare sulle piante a cogliere frutta… perchè non siamo ancora lì? cioè : la spinta evolutiva scimmia – uomo perchè è avvenuta? potevamo benissimo stare nella foresta primordiale ricchissima di vegetazione senza mai uscirne…
se poi guardiamo qualsiasi documentario delle tribù africane e/o amazzoniche, notiamo come anche loro abbiano il fuoco e si nutrano di animali (e di certi ragni o vermastri orribili 🙁 )e cuocciano le verdure sul fuoco come noi!
Il nostro essere umani implica l’evoluzione onnivora perchè è insito nella ns evoluzione il fatto che abbiamo sviluppato l’intelligenza per inventare utensili atti a coltivare, cacciare e allevare.
Quindi l’essere vegetariani o vegani è puramente una scelta etica.
Certamente se penso da dove siamo partiti e dove siamo arrivati… il coltivare è diventato sfruttamento intensivo del terreno (e ben sappiamo le conseguenze ecc…), allevare è diventato istituzione legalizzata di “lager” di povere bestie… e cacciare… son tutti buoni a cacciare con in mano l’ultimo modello di fucile!La caccia dovrebbe essere BANDITA da ogni Paese civile e sano di mente!
La scelta veg ha moltissimi lati positivi e non nascondo la mia propensione verso un’alimentazione sana, basata su questi principi… ma di certo sarà una scelta voluta da me per oppormi ai modi “moderni” di intendere la vita e per combattere,per quanto possibile, l’atrocità triturante dei consumi… lasciamo stare i nostri progenitori che,purtroppo,con noi non hanno più niente a che fare…
un saluto a tutti
Lumacalù
Parafrasando una celebre frase, “non parteciperò a manifestazioni contro la guerra, ma invitatemi quando ne farete una per la pace!”. Sapere qual’è la nostra vera natura è una continua ricerca.
Ogni civiltà è al grado di evoluzione che è riuscita ad arrivare per motivi di varia natura. Noi occidentali siamo ad un grado abbastanza avanzato per quanto riguarda le tecnologie, ma ancora molto indietro per quanto riguarda lo spirito. Questo periodo è un buon periodo per fare delle scelte rivoluzionarie. Il che non significa imbracciare un fucile e andare contro qualcosa, ma ritengo che sia un ottimo momento storico per guardarsi allo specchio e fermarsi quanto basta per capire che abbiamo sempre una scelta e cambiare noi stessi è forse la più grande rivoluzione della storia. Amo andare sugli alberi, ma viverci sopra non è la mia natura, noi siamo esseri umani, non animali, da qualche parte dentro di noi vive un qualcosa di divino. È per questo che chi può non mangiare carne dovrebbe scegliere di farlo, perché siamo noi a decidere le sorti del pianeta. Amo gli animali, ma sono consapevole del fatto che qualcosa ci differenzi da loro. Proprio per il nostro essere la razza dominante in questo pianeta, dovremmo difendere chi non può difendersi e non abusare dei loro corpi quando non sono affatto necessari alla nostra sopravvivenza. Inoltre non esiste evoluzione spirituale che tenda alla morte, tutte tendono alla vita in ogni sua forma!
Come ogni civiltà, ogni individuo che la forma, ha una personale evoluzione, ognuno con i suoi tempi. Per questo motivo ritengo che nessuno sia superiore o inferiore, ognuno fa scelte in base alla sua esperienza personale, e prima o poi arriveremo tutti a casa, chi prima o chi dopo….
Ciao Lumacalu!! Grazie per questa opportunità di riflessione!
Ciao Carmine
era proprio il mio intento condividere il mio pensiero in merito all’etica Vegan e farne scaturire una discussione !…e spero che altri facciano lo stesso!!! 😉
buona giornata
Scusate, sono capitato su questo blog per caso e mi rendo conto che potrei sollevare un polverone.
Sono forestale, e lavoro in mezzo ad animali e piante. Credo che questo mi fornisca un punto di vista “particolare” rispetto alla vostra scelta di vita, che peraltro rispetto ma non condivido. Spiego il perché in soldoni, senza la pretesa di essere esaustivo.
Dunque, il mio punto di vista particolare consiste che io per lavoro vedo morire, oltreché gli animali (talvolta..) le piante.
Posso assicurarvi che solo l’ignoranza (dal verbo ignorare, non voglio insultare chicchessia) è in grado di ritenere gli esseri vegetali scevri, ad esempio, dal problema della sofferenza.
Tutti gli esseri vegetali soffrono se maltrattati, e il fatto che non possiedano sistema nervoso centrale o polmoni e bocca e corde vocali per urlare non li rende perciò meno sensibili. Anzi, sono sensibilissimi. Semplicemente, usano la chimica molecolare in altro modo dagli esseri superiori.
Volete degli esempi in “salsa animale”di quanto affermo? La betulla o la vite, tagliata a marzo, si dice che “piange”; un abete rosso privo del cimale di dice “decapitato”; la potatura è solamente un termine diverso per definire una amputazione vegetale; vi sfido a guardare un albero morente attaccato da un’infestazione di Ips Typographus, con le fronde ancora verdi e la scorza a terra in placche, senza più linfa ormai, senza pensare che è come un cane che soffre all’ultimo stadio della filaria.
Credo quindi che il ragionamento che sta alla base della scelta Vegan sia necessariamente “moderato”, perché se dovessimo considerare che noi ci nutriamo uccidendo altri esseri viventi, dovremmo morire tutti o darci al saprofitismo.
La verità è che siamo onnivori per origine, e i nostri canini ce lo testimoniano. A differenza dell’orso, però possiamo scegliere coscientemente che stile di vita alimentare adottare.
Spero di aver dato un contributo costruttivo; a voi il tofu, a me la costata (ma se ne ho voglia, anche il tofu ;-)).
Buona scelta alimentare consapevole a tutti!
Rick32
Ciao Rick32, grazie per il tuo intervento. Ti ricordo però che la scelta vegana porta a cibarsi fondamentalmente di frutti (intesi anche come “frutti” dell’orto) e semi, il che non comporta nè la potatura nè, tantomeno, la morte di alcuna pianta, a meno che il suo ciclo non sia annuale. 🙂
Sinceramente lo ignoravo. Grazie per la correzione!
Ciao
Ciao Rick32 dal punto di vista ‘atomico’ persino le pietre possiedono vita se studiate in laboratorio tutto a questo mondo è vita, ma la vita prende forme diverse e l’intelligenza delle piante è differente da quella degli animali che a loro volta sono ancora differenti da noi che siamo credo la forma di vita con il potenziale evolutivo maggiore su questo pianeta. Io quotidianamente a tavola mi trovo di fronte a scegliere tra la costata e il tofu. L’essere vegetariani è un’evoluzione…ti auguro di provarlo in questa vita. Non è un cambiamento alimentare, è un cambiamento del mondo che ti sta intorno. Tutto, tutto migliora. Pensa se tornando a casa da lavoro al posto del tofu e la costata ti trovassi a scegliere tra dover scannare un maiale e dover cogliere un seme di soia! Cosa sceglieresti?! Qui sta la scelta e da qui il cambiamento. Il cambiamento avviene quando si guarda alle radici delle cose, non riguarda mai la superficie. Potare un albero lo fa germogliare, prova a fare un prosciutto senza uccidere un essere vivente 🙂
Detto ciò tanto per farti un’idea non mangio carne da meno di due anni e non è una scelta è solo un cambiamento che è avvenuto una mattina con grande stupore dato che ne mangiavo parecchia!!
La differenza tra me e te in questo momento è l’esperienza che ci separa. Io conosco il mondo degli ‘onnivori’, ma conosco anche quello vegetariano e finché è così la tua resterà un’opinione priva di esperienza che sei libero di esprimere, ma il fatto stesso che tu ti sia trovato in questo blog e abbia sentito il bisogno di postare un commento ci rende più vicini di quanto tu creda. Non è la carne che ci separa! Cerchiamo tutti la stessa cosa!
Tanti auguri e tanto per informazione noi siamo metabolicamente identici ai primati! Niente in noi testimonia una natura onnivora, siamo onnivori per cultura o per necessità (alcune popolazioni che vivono in situazioni estreme o primitive ne hanno necessità). Io non ho necessità di esserlo e tu?! Puoi replicare qui o guardarti semplicemente allo specchio e dirti la verità se riesci ad accettarla. Se poi l’idea di uccidere per mangiare che vaga per la tua mente ti da la stessa pace che sai di avere mangiando altro (seppur ‘strappandolo crudelmente dalla sua pianta’) be allora ti ammiro profondamente. A noi il tofu e a te la scelta, spero che troverai ciò che cerchi!!
Ciao Rick32. Grazie per lo spunto di riflessione e per avermi fatto imparare cosa sia un saprofito!! Da piccolo ho partecipato parecchie volte all’uccisione del maiale per poi fare le salsicce e per quanto sia poco indicato non mi disgustava nemmeno assaggiare la carne cruda. Oggi sono vegetariano! La vita è un’apertura costante ai cambiamenti! E questo è un periodo ottimo per cambiare, per scegliere…crisi effettivamente vuol dire scelta :)…credo che niente capiti per caso e il fatto che tu sia capitato in questo blog colmo di pace vorrà dire qualcosa!! La scelta di non mangiar carne non può arrivare se non da dentro! L’etica è solo una conseguenza di una scelta più profonda che non può essere discussa in questo blog!! Queste sono parole ma quello che avviene interiormente in un vegetariano non può essere riportato nemmeno fossimo poeti!! Ti potrei dire che non mangio carne per il mondo, per l’ozono, per l’acqua, per la vita degli animali potremo discutere e ognuno avrebbe tanti di quegli argomenti che la discussione andrebbe avanti all’infinito. Ma nessuna delle parole che ti direi sarebbe la verità.
Non mangio carne punto e basta. Sento nel profondo che è giusto così. Questa è l’unica verità che posso portare qui nel blog perché è la mia, non è un opinione! È paradossale come sia così ingiusto doversi quasi scusare di non mangiare carne…a volte mi son sentito quasi in colpa per questa scelta. Solo perché la maggioranza delle persone è onnivora non vuol dire che sia dalla parte giusta. Se il mondo è sbagliato chi cambia è già meno sbagliato di chi resta indifferente!
Ho delle domande per te Rick32: Per assurdo, se tu fossi stato cresciuto da genitori vegetariani e ora la tua famiglia fosse vegetariana, tu oggi sceglieresti di mangiare quella costata?! Cioè secondo te diventeresti onnivoro e combatteresti ogni giorno per avere la tua costata a tavola?!
Visto da questa prospettiva chi ti sembra più umano e chi più vicino al regno animale tra gli onnivori e i vegetariani? Cavolo GRAZIE Rick! Sei stato costruttivissimo (almeno per me :)) Un abbraccio…
PS Spero che leggerai questa frase come uno spunto di riflessione e non come un attacco, cosa che non vuole assolutamente essere: Una persona consapevole non può mangiare carne!! Questo è testimoniato dalla vita dei più grandi uomini di pace che deriva dalla consapevolezza!! Salam (pace) 🙂
ciao a tutti
Rick è arrivato a dire che per assurdo allora non si dovrebbe più mangiare nemmeno una povera carotina sofferente.. e detta così, fa tenerezza a tutti… ho scoperto poi, in queste settimane di ricerca sul WEB, che esistono veramente persone che si nutrono esclusivamente di frutti caduti dagli alberi e semi rilasciati dalle erbe (mi pare ke si chiami Fruttanya), nonchè vari Guru che si proclamano detentori di segreti di vita eterna con tanto di scritti scientifici e poi su altri blog c’è la smentita di tutto, che sono fesserie no, è meglio così, e no, non va bene ma invece sei tutto in putrefazione, ma no gli agrumi non sono commestibili perchè nessun animale si avvicina a un limone caduto a terra…e il caffè!!!il caffè è un veleno, lo zucchero è buono sl quello della frutta (ma il fruttosio no!boh) il sale è buono solo quello del sedano… MA ALLORAAAA!!!
Sono qui a dire semplicemente che ognuno è libero di masticare solo mele per non urtare la sensibilità del mondo vegetale, oppure di ingolfarsi di paninazzi e junk-food fino a scoppiare…i primi fanno unpo’ ridere e i secondi fanno schifo… ma se stanno bene con quella roba addosso ben venga(poi ne riparleranno con il cardiologo…)
La cosa che mi urta è che mentre il fruttariano estremo è additato come un pazzoide mistico e gli si danno 3 giorni di vita ecc…, nessuno fa notare al carnivoro pronto ad addentare una bella fiorentina che quella, se mangiata quotidianamente, fa altrettanto male!
Io evito le proteine x un motivo di salute, altri per convinzioni etiche,altri perchè vogliono vivere cent’anni..che male c’è?!
Questa è la mia scelta…Ho INTEGRATO la mia dieta con tanti alimenti nuovi che mi fanno stare bene!… eppure mi trovo davanti occhi sgranati quando con orgoglio mostro il mio germogliatore home made pieno di semini e radicette, e se mostro con altrettanto orgoglio il latte di soja mi danno della pazza!quando faccio assaggiare il salame vegano mi dicono : Da dove viene ‘sta roba??!! … Invece di vederlo come un’opportunità da copiare, mi guardano perplessi…
Lumacalù
Ciamo mi chiamo Monica, e sfrutto l’occasione di questo sito per cercare di salvare tre caprette. Le ho recuperate da un sicuro macello, ma non ho la possibilità di tenerle…chiedo se c’è qualcuno che pensandola come noi, possa avere il luogo dove tenerle e fargli vivere una vita lunga e serena.
Io sono di Como e le tre caprette si chiamano Liuk,Erpy e Daisy, la razza dovrebbe essere quella Sarda, quindi non aspettatevi degli stambecchi ma nemmeno delle capre tibetane.
Mi scuso per l’intervento fuori luogo,ma siete l’unico gruppo di cui mi fido per trovare casa a questi animali.
GRAZIE
carmine 84………. ti ricordo che Hitler era vegetariano!!!
quindi non è associando l’essere vegetariano all’essere uomo di pace che potrai fare proseliti per la tua causa!
meglio non dire cose a sproposito..
😀 non me lo ricordi, lo imparo ora che Hitler era vegetariano. Ti ringrazio per l’informazione, ma non ho mai detto il contrario. Non ho nemmeno mai scritto che tutti i vegetariani sono uomini di pace o che tutti gli uomini di pace sono vegetariani ho scritto (parafrasando) che la scelta vegetariana è stato un passaggio nella vita dei più grandi uomini di pace!
Non ho nessuna causa in corso e anche se l’avessi non va contro nessuno perché sarebbe per la pace! Ti ringrazio di nuovo per l’informazione su Hitler, anche se come tu ben sai non è stato proprio uno dei più grandi uomini di pace…ergo non mi riferivo a personaggi simili quando ho postato il messaggio 🙂 un abbraccio e chiedo scusa a tutti e a te per prima/o se ho scritto qualcosa a sproposito!
Poi questa è una mia esperienza personale, e ciò che ho detto puoi riscontrarlo anche tu leggendo biografie di alcuni dei più grandi maestri del passato (non tipi come Hitler) e del presente! Porta una tua esperienza personale riguardo all’argomento almeno si può costruire qualcosa insieme e andare aventi anzi che star fermi a discutere inutilmente. I dati storici da soli sono informazioni morte un po’ come la carne 🙂
Hitler pare fosse vegetariano (ma non del tutto perchè mangiava pesce) per motivi salutistici. Quindi poco se ne fregava degli animali visto che si dice che picchiasse i suoi cani.
Susi molto probabilmente non sei ancora mamma…e molto probabilmente non hai mai visitato un campo di concentramento…, ma non è possibile che tu non abbia mai visto Film come “La vita è bella”, “Train de Vie” “Jona che visse nella Balena” o “Schindler’s List”!
Pensaci e poi riscrivi quello che pensi sui cani di Hitler.
Scusa non ho capito il tuo commento, cosa c’entra con quello che ho scritto? A cosa dovrei pensare?
Scusate se mi intrometto, ma bisogna sfatare questa leggenda. Hitler non era vegetariano, pare predileggesse il sangue di cavallo.. Ciao
Son capitato su questo sito un po’ per caso, come capita spesso andando di link in link. Mi interessa molto l’argomento, per un breve periodo mi sono astenuto dal mangiar carne. Ma arrivo al subito “dunque” per quanto riguarda questo mio intervento. Quando leggo di pagine di vegetariani o vegani, trovo solo argomentazioni relative alla nutrizione, al rapporto con gli animali solo per quanto riguarda gli alimenti. Sarei curioso di sapere come si comporta un vegetariano, a ancor più un vegano, in determinate situazioni che possono verificarsi. Ad esempio arrivare a casa e trovarla infestata di formiche. Non poter dormire la notte perché le zanzare ci disturbano sia col ronzio che con le punture, come pure le mosche. Insomma, tutte quelle situazioni in cui l’uomo è costretto ad imbattersi, non per sua volontà ovviamente, con insetti e animali che per la maggior parte delle persone sono sgradevoli o fastidiosi. In questo caso come ci si comporta? Sono leciti gli insetticidi? Un eventuale topo o una blatta in casa come li si fa uscire senza ucciderli ?
Caro Germano, sono una persona che non mangia carne da circa due anni. Abito in campagna, quando cammino spesso guardo in terra per non schiacciare le formiche, ma non sempre mi ricordo di guardar giù 🙂
Come ogni persona se sento una zanzara che mi ronza nell’orecchio la scaccio e se torna probabilmente la schiaccio. Credo che se trovassi la casa piena di insetti cercherei di raccoglierli con una scopa e li porterei fuori. Ogni giorno in macchina uccido parecchi moscerini, ma farmi 15 km a piedi per non uccidere moscerini per il momento credo sarebbe forzato!!! Nessuno può scegliere di non uccidere. Quando siamo infastiditi o arrabbiati, ‘fuori di noi’ siamo fuori controllo sia che si tratti di uccidere una zanzara come un essere umano! Forse un giorno l’uomo imparerà ad essere umano e potrà scegliere cosa fare nella sua vita fino ad allora andiamo tutti alla cieca in balia del pensiero collettivo con il quale ci identifichiamo.
L’unico modo che abbiamo per non fare del male a noi stessi e agli altri che siano moscerini o vitelli è imparare ad amare. Questo richiede un grande sacrificio e lavoro su di sé. Essere vegetariano per me è un modo per ricordarmi cosa sono veramente al di là di ciò che gli altri pensano di me, non sempre mi ricordo, a volte nella routine schiaccio insetti, ma quando mi ricordo e mi godo l’istante di vita nel quale sono immerso non sono in grado di uccidere niente.
Non puoi astenerti dal mangiar carne 🙂 è impossibile, non può essere una scelta che proviene dalla mente. Arriva dritta dal cuore. Lo so perché ho sempre saputo che cosa fosse la carne, ma la scelta di non mangiarla più è stata un intuizione non un pensiero!
Che tu mangi carne o no credo che stai facendo comunque la scelta giusta per te se fai ciò che senti! Per quanto riguarda il problema posto da te pensa che questi strani esseri che tutti hanno bisogno di identificare come vegani o vegetariani sono persone come te!!!
Solo tu puoi sapere cosa è giusto fare per te. Se credi sia lecito mangiar carne, perché ti preoccupi se per qualcun altro è lecito uccidere una zanzara?!?
E tanto per puntualizzare gli insetti non sono fastidiosi, mica ci vogliono dare fastidio. Siamo noi che ci infastidiamo e credo che uccidere qualsiasi cosa sia sempre un’atto di debolezza da parte dell’uomo. Gli insetti fanno parte del mondo come me e come te. Non sono inferiori a noi, sono solo più piccoli e fanno ciò che devono fare perché è la loro natura!! Ucciderli per fastidio è un segno animalesco e non umano! Perché un vero essere umano può decidere se uccidere o no. Ma quando schiacciamo una zanzara è per istinto, un po’ come fanno i cani quando un insetto vola di fronte a loro! Allora dove sta la differenza tra noi e un cane se non siamo in grado di controllarci?? Una piccola insignificante zanzara ha tanto potere su noi da farci innervosire?!? C’è qualcosa che non va 🙂
Dovremmo essere noi a decidere cosa fare e non il nostro istinto! Non siamo animali.
Scusate il poema, ora smetto 🙂 Buona serata!!
Forse a volte per spiegare troppo o non si spiega nulla o si finisce per cadere in contraddizione. Se è nella natura degli insetti comportarsi così, è accettiamo il mondo IN TOTO nella sua naturalezza, allora non cadiamo in tentazione e cerchiamo di non infastidirci. Per cui, così come ci asteniamo dal comprare la bistecca al supermercato allo stesso modo ci lasciamo succhiare il sangue dalla zanzara, che non possiamo schiacciare, per coerenza, se abbiamo fatto la scelta del “neminem laedere” verso gli animali. Sulle questioni di principio non si possono accettare le mezze misure, altrimenti più che di “etica” sembra di trovarsi di fronte a una “moda”. O forse il ragionamento è quello che, non potendo notare la smorfia di dolore di chi è piccolo, lo si equipara alle verdure? Saluti.
Caro Germano,
L’unica coerenza reale è quando ciò che sentiamo e ciò che facciamo o diciamo coincidono.
Sei qui come paladino delle zanzare? Ma poi nella vita reale le uccidi? Ti infastidisci anche tu come me?
Mi piacerebbe linkare qualche sito delle regole vegetariane universali dove si dice ‘non uccidere alcuna forma di vita’ e ama il tuo prossimo, ma poi quanti lo fanno?? Io cerco di essere sincero e coerente con me stesso. Non sono iscritto all’albo dei vegetariani e non ho regole da seguire, né principi. Faccio ciò che sento, o almeno ci provo. La vera moda è aderire a dei principi superficialmente buoni che poi non coincidono con la nostra essenza. L’unica cosa che possiamo fare è lavorare su noi stessi, il non mangiar carne, per me, è stata una diretta conseguenza di questo lavoro. Non è un principio che seguo. Non vado in giro a dire non uccidete gli animali o a difenderli da chi li vuole mangiare perché chi non è pronto per ascoltare non ascolta. Chi è pronto per una scelta di questo tipo la fa da solo senza la spinta di nessuno. Qualsiasi imposizione esterna, ogni credo ‘universale’ è incoerente con ciò che siamo.
Tu fai ciò che senti? Da quello che scrivi dovresti essere un vegano che non uccide insetti. Lo sei?? Segui un principio dove quando cammini non calpesti gli acari?!?! Se non è così perché scrivi queste cose? Per convincere te stesso che mangiar carne è giusto?!
Nel profondo tu non sei qui per gli insetti, né per criticare noi, ma solo per mentire a te stesso riguardo al fatto che sia giusto mangiare carne. Tutti sanno che è sbagliato, ma non lo comprendono veramente. Porteresti tuo figlio in futuro al mattatoio per fargli vedere la verità?! O la nasconderesti dicendogli di quanto poi siano incoerenti i vegetariani che pensa tu uccidono le zanzare….che esseri spregevoli. Siamo tutti uomini e come ogni uomo siamo deboli, ma cerchiamo di nasconderlo piuttosto che lavorarci su!
Un sincero saluto,
Alberto
Coerente è non cadere in contraddizione. Poi è ovvio che ognuno si costruisce il proprio paradigma etico fatto di singole scelte per cercare di far corrispondere, più o meno sempre, azioni ad intenti. E il fatto che le opzioni vegetariane / vegane non siano delle vere e proprie religioni agevola, perché non vi è nulla di universalmente codificato e ognuno alla fine può sostenere quel che gli pare. Io perché non dovrei uccidere le zanzare ed altri insetti, per l’uomo, fastidiosi? Certo, come fa la stragrande maggioranza delle persone ma io non sono neanche vegetariano per cui, nel mio caso, vi è meno incoerenza. Probabilmente parlo degli insetti e del loro sterminio da parte di chi dice di avere una sensibilità diversa verso tutti gli animali per giustificare il fatto che sono onnivoro, vero. Ma cosa fanno i vegani? Non fanno più o meno la stessa cosa per giustificare le loro teorie? Vogliamo parlare ad esempio dei cibi acidificanti e quelli alcalinizzanti? Leggendo commentatori vegani sembra che solo determinati alimenti facciano male e altri no. Guarda caso solo quelli accettati dell’opzione vegana sembra siano alleati della salute e si prende quasi sempre come esempio negativo il latte e i suoi derivati. Basta poi andare su qualsiasi sito dove si parla di queste cose senza pregiudizi e con un pizzico di scientificità in più e si scopre che, ad esempio, il riso e l’avena sono molto più acidificanti del latte crudo. Ma anche le leguminose, consigliate come alternativa alle proteine animali, sembrano essere acidificanti. Il miele è un alcalinizzante, ma non si dice, perché loro non lo consumano. Insomma la dieta e le proprietà degli alimenti hanno valore a se stante e non sempre la loro bontà corrisponde a determinate scelte etiche. E questo la dice lunga sulla fondatezza di certe statistiche e cioè sul fatto che non vanno certo messi a confronto vegetariani, vegani ed onnivori per vedere chi vive in media di più, ma salutisti e non salutisti anche perché poi molto dipende dalle quantità e dalle associazioni tra alimenti oltre a tante altre abitudini e stili di vita. Vi sarebbero poi altre argomentazioni, ma non voglio farla lunga, come quella delle quantità di acqua e di cereali che servono per produrre la carne, dimenticando di ricordare che gli animali continuerebbero ad esistere anche se l’Umanità tutta diventasse vegetariana e non ucciderli li farebbe vivere e moltiplicare più a lungo, per cui ci vorrebbe ancora più acqua e sostanze per nutrirli (visto che il loro fabbisogno non cambia), idem per le deiezioni inquinanti (anche queste per colpa degli allevatori di bestiame!). Tirare la coperta dalla propria parte, omettendo di dire tutto o raccontare realtà “romanzate” e un po’ come chiedere al vegano se uccide gli insetti. Lo scopo è quello di portare acqua al proprio mulino fatto di convinzioni, anche se con meccanismi e questioni diverse. Mi chiedi se porterei mai mio figlio al mattatoio? Non lo ritengo utile per un bambino, così come non lo poterei nei campi per fargli vedere i contadini mentre cospargono le insalate di fertilizzanti e antiparassitari per farle crescere tutte “sane” e uguali, né lo porterei a vedere i pomodori che crescono con la luce delle lampade anziché quella solare o i funghi che crescono a metri di distanza dal suolo. Sai .. i bambini con la loro innocenza credono che sia tutto genuino naturale e scoprire che così non è potrebbe procurare loro qualche trauma, come la vista del mattatoio. Ricambio i saluti. Germano.
Ciao 🙂
Si nemmeno io porterei mai mio figlio al mattatoio perché sarebbe un trauma e non vorrei farlo diventare vegetariano solo perché io lo sono e tantomeno con un trauma!!
Per il resto hai ragione, ma credo siano tutte chiacchiere nel senso che ognuno crede di avere argomentazioni valide, ma quello che cerco di portare su questo blog è la mia esperienza personale. Non sono un nutrizionista e sarebbe una bugia dirti che non mangio carne per i vari motivi nutrizionali ed etici che si leggono nei siti di cui tu parli; non la mangio per star bene con me stesso! Ti ho chiesto quelle cose per te! Che ti importa se qualcun altro è incoerente dal tuo punto di vista?! Spesso ci occupiamo degli altri, cerchiamo di portarli dalla nostra parte per sentirci dalla parte giusta. Ma siamo dalla parte giusta solo quando ascoltiamo il nostro cuore.
Ti posso parlare della mia esperienza che potrebbe aver coinciso in passato con momenti che passi tu ora; questo credo sia l’unica argomentazione che potrei sostenere perché ne ho avuto esperienza. Di tutto ciò che sta al di la della mia esperienza potrei solo farci delle chiacchiere perché non sono cose che conosco. Ma queste chiacchiere non servono per crescere. Sicuramente tu cerchi qualcosa adesso scrivendo su questo sito! Se lasci perdere ciò che è incoerente nella vita degli altri e provi a guardare le incoerenze nella tua (ci saranno perché sono nella vita di tutti :p ci combatto tutti i giorni con le mie!) forse potrai trovare ciò che cerchi!!
Buona fortuna, ma sinceramente davvero!
PS
Non sono nessuno per darti dei consigli e non vederli come tali, io scrivo per me stesso, come tu per te 🙂 non abbiamo lezioni da impartire, ma tante da imparare!! Per farlo guardati dentro, smetti di pensare agli altri e sii tu l’esempio che vuoi seguire non cercarlo altrove!!
Abbi pazienza, Alberto … dici a me di fare crociate o di occuparmi di cosa sceglie di fare la gente? Ti pare che le argomentazioni – forse non tue – ma di chi ha fatto più o meno la tua scelta, non siano anche quelle di giudicare chi invece questa scelta non l’ha fatta e forse non la farà mai? Nella migliore delle ipotesi l’onnivoro è giudicato alla stregua di un vero e proprio criminale, primo perchè uccide animali e poi perchè, con la sua scelta, favorirebbe la fame nel mondo per cui, indirettamente, ucciderebbe anche suoi simili che vivono in zone meno fortunate del pianeta. Attendo sempre di capire come questo avverrebbe, anche se fossimo tutti vegetariani, se non facendo estinguere tutte le specie animali, magari con pianificazioni di nascita mediante contraccezione o sterilizzazioni di massa, per evitare che consumino acqua e granaglie che servono invece a un’Umanità in costante crescita. Non penso di cercare perfettamente niente in materia, leggo delle cose e rispondo se e quando mi va. Forse chi cerca qualcosa che non ha ancora trovato dentro se è chi mangia la soia pur continuando ad avere nostalgia dell’alimentazione precedente, scimmiottando così termini e preparazioni degli onnivori che ricordano la carne e il latte. O chi si inventa il “muscolo” di grano! Se fosse solo una questione di scelte mangerebbe questi alimenti tal quali, che sarebbe anche più salutare, ma forse è troppo monotono. Le chiacchiere servono sempre per crescere, solo cantandosela e suonandola da soli ciò non avviene. Poi ognuno è libero di fare, mangiare e credere in ciò che vuole. Questo è assodato.
Sei acido Germano e la tua fortuna è trovarti in un “luogo” tra i più accoglienti e sereni del mondo ma ciò non toglie che PER ME tu hai qualche problemino profondo che devi risolvere con te stesso e smettere di mangiare carcasse ti aiuterebbe a smussare l’aggressività che percepisco in ciò che scrivi.
Dico ciò perchè ero come te e ancora oggi nonostante io sia felicemente vegana da tre anni e molte persone stentino a riconoscermi come la jena che ero ti assicuro che fatico a non mandarti al diavolo.
(per me ci vorrà qualche anno in più per raggiungere lo stadio di tolleranza totale)
Ps con l’acido ti suggerisco un budino alla soya che smorza ! Sbircia tra le ricette.
germano,non voglio entrare in polemica.ti consiglio solo di sbirciare tutte le meravigliose ricette che ogni giorno postiamo.potresti iniziare ad utilizzare ingredienti inusuali alla solita cucina onnivora e magari accorgerti che è un tipo di cucina gustosa,varia e sana e poi potresti diventare uno dei nostri chef.ognuno di noi ha avuto motivazioni diverse per diventare vegan.comunque se tu ti disintossicassi dalle proteine animali perderesti quella parte di aggressivitá che hai mostrato nel tuo ultimo intervento.restiamo umani.
Ecco, quando non si sa argomentare nel merito si accatta sul personale: “Sei acido, sei aggressivo” .. e questo perchè? “Perchè mangi carne!”, ennesimo luogo comune! (mi mancava, tanto li conosco tutti ^___^) Io la soia e i suoi preparati li conosco bene e li mangio, ma non certo come alternativa obbligata alla carne. L’uomo è onnivoro e ha bisogno di tutto come è stato ampiamente dimostrato dalla scienza. Voi la vitamina B12 la potete assumere solo artificialmente e ciò non è nè sano, nè naturale. La corretta alimentazione non è materia di abolizioni ma di combinazioni tra alimenti e, soprattutto, quantità. Saluti anche a voi e siate meno aggressive nei commenti (mi meraviglia, per chi sostiene di non mangiar carne .. 😉 )
Ciao caro Germano,
una cosa dimentichi, che è sicuramente la più importante: per la maggior parte dei vegan la scelta alimentare non proviene da un aspetto salutistico, ma da un grande amore per ogni essere vivente, che ha diritto, come me, come te, di vivere la sua vita. Da quando sono vegan non solo non ho più un raffreddore, ma soprattutto vado a letto la sera con il cuore nella pace per non aver causato la morte di nessun essere vivente per la mia sussistenza.
Beh, io potrei dirti che non ho raffreddori da una vita, ma non mi crederesti mai. Fossero tutti come me il Servizio Sanitario Nazionale non solo non sarebbe in rosso ma avrebbe risorse da destinare altri servizi. Detto questo io ero partito proprio per sapere se l’amore sviscerato che dite di avere fosse davvero verso tutti gli animali e invece ho capito che tutelate più le api, che nessun apicoltore si sognerebbe mai di ammazzare, per ovvie ragioni che le zanzare, la cui natura prevede la suzione di sangue, anche umano (ci piaccia o meno, ma è la natura). Continuate pure a non comprare miele e comprate tranquillamente insetticidi, così come tante altre incongruenze, e in tanti vi seguiranno. Buona fortuna e buona salute! 😉
…un vegano ti ha fatto soffrire?
Ciao Germano, prima di intromettermi nella questione, colgo l’occasione per salutare la vasta, e sempre più numerosa famiglia di Veganblog.it 🙂 Nonostante non segui più attivamente il blog, leggo spesso e volentieri le ricette ed i vari commenti, per cui, non ho potuto non notare questa discussione aperta nella sezione “etica” 🙂 Senza troppi giri di parole, e senza alcuna aggressività, mi va soltanto di dirti che ciò che tu chiami incongruenza, non è altro un modo, se permetti banale, per trovare “il pelo nell’uoVo” (non a caso ho messo la V maiuscola…) nei confronti di chi, come noi, cerca di vivere in una maniera serena e rispettosa nei confronti della terra e di tutte le specie viventi che essa ospita 🙂 Oltre alla zanzara, caro Germano, hai mai pensato a cosa si nasconde dietro le mura di un macello?? Hai mai pensato a cosa si nasconde dietro un indumento ricavato con la pelliccia di un animale??? Hai mai pensato a cosa si nasconde dietro un circo con gli animali???? Potrei continuare con altri centinaia di “Hai mai pensato a cosa si nasconde dietro…???” però non mi sembra il caso di continuare, mi sembra il caso invece di renderti noto che in tanti ci seguono, e tantissimi altri ci seguiranno proprio perché ritengono giusta e ponderata la nostra logica 🙂 Non ti fossilizzare sul cavillo zanzara (la quale può essere allontanata con rimedi naturali, altro che insetticidi…) ma ti consiglio di andare oltre, e cercare anche tu d’iniziare ad andare incontro alla vita di chi si muove e respira non solo con occhi umani… 🙂 Buona fortuna a te 😉
Caro Germano,
Io non ti ho mai detto che fai crociate, ti riassumo i miei poemi: A me non importa niente di quello che fai tu o di quello che fanno gli altri. Per quanto mi riguarda seguo le mie regole e cerco di non giudicare gli altri solo per sentirmi superiore. Non sono superiore a nessuno, ma nemmeno inferiore. Mi dispiace che il tuo ego si sia così infastidito leggendo i miei messaggi. Volevo solo condividere con te la mia esperienza per dirti che non abbiamo regole per questo non esistono incoerenze!! Ognuno fa le sue scelte come tu mangi carne io non la mangio, ma chi se ne importa! Perché ti preoccupi tanto di criticare chi non mangia carne e di trovare in lui queste incoerenze?! Tutti abbiamo problemi da risolvere, ma non è di certo credendo di essere dalla parte giusta e lasciando da parte il cuore in nome della ragione che vivremo più felici. Volevo condividere con te, non attaccarti o criticarti. Buona fortuna anche a te!!
Sembra quasi che inconsapevolmente tu abbia cercato in questo sito persone che ti ‘attaccassero’ messaggio dopo messaggio per provare a te stesso che i vegani/vegetariani son persone che odiano chi mangia carne e non persone perfette prive di incoerenze come si creda (non so perché). Ora che in qualche messaggio hai visto i tuoi ‘luoghi comuni’ puoi felicemente tornare alla tua bistecca. Non ci trovo niente di sbagliato bada bene nel fatto che una persona mangi carne, ma trovo triste chi va contro se stesso! Il fatto stesso che tu sia arrivato in questo sito la dice lunga su ciò che vorresti davvero fare. Prova a cercare dentro di te, non in siti come questi le risposte che hai bisogno di trovare!! Io non ero mai entrato in siti come questo prima di cercare 🙂 Mi sembri una persona abbastanza intelligente da non cliccare sui link a caso e per non fare di tutta l’erba un fascio, siamo singoli fili e ognuno è un mondo che nessuno può racchiudere in una categoria.
Se ciò che abbiamo dentro e ciò che abbiamo fuori non combaciano siamo solo noi a perderci, non i vitelli o le zanzare 🙂 Ti auguro di essere felice e te lo auguro anche per me stesso. Una persona che prova ad essere felice in più fa solo bene in questo mondo malato pieno di persone malate sia vegane, vegetariane che onnivore…Tutti noi cerchiamo prima lo sporco a casa degli altri e non ci rendiamo mai conto di quanto sia sporca casa nostra…Ripulire richiede molto più sforzo di far notare agli altri il loro sporco, ma è uno sforzo che porta verso la grandezza e non verso la mediocrità come il criticare.
Detto questo spero che prenda questo messaggio come delle frasi scritte da un ventiseienne in cerca di se stesso che vede in te un compagno con cui condividere qualcosa piuttosto che un’avversario sul quale far valere le proprie ragioni!! Condividi te stesso, non le tue opinioni prive di esperienza così avremo qualcosa di cui parlare 🙂 A presto….
Ciao caro Germano,
nei sottovasi pieni d’acqua di alcune piante che ho sul terrazzo nuotano felici alcune piccole larve nere. Queste larve dopo poco tempo diventano zanzare, che lascio vivere in pace semplicemente chiudendo la porta prima di accendere la luce la sera, o accendendo qualche candela alla citronella.
La perfezione non è di questo mondo, ma la buona volontà nel cercare di fare il proprio meglio sì.
Cara Lisa, solo dalla femminilità può venire una risposta tanto semplice e pacifica. Grazie!
Però devo dissentire sulla perfezione che, credo sia di questo mondo bisogna solo accettarlo per ciò che è e imparare a convivere insieme a ciò che vive in esso senza volerlo cambiare, ma cambiando noi per adattarci al resto. Purtroppo l’arroganza ci porta spesso a sentirci superiori. Credo sia questa la ragione che spinge la ‘categoria’ VEG a certe scelte 🙂 cioè sentirsi pari agli altri esseri e non dei padroni! Grazie Germano per aver dato vita a questi discorsi e grazie alla pace di questo sito che persiste nonostante alcune tensioni perché chi lo abita, imperfezioni o no, tende verso pace…
Ad ogni modo le domande restano senza rispote, ci si autocompiace delle proprie scelte, si dice “stupido” (nel post) ciò che stupido non è o “senza logica” quando la logica c’è. Un ultima cosa: fate tutti un abuso del termine “vivente”. Vi ricordo che i viventi sono anche le piante, forse volete dire “animali” e usate “vivente” perché più esaltante o per mera confusione. Liberissimi di cambiare anche il senso delle parole, lo faccio notare perchè è ricorrente … Buona pace a tutti.
Ciao Germano,
come vorrei darti ragione, ma vedi, le domande che ti ho posto, ce le hanno e come delle risposte; ed è proprio in base a quelle che noi cerchiamo di dare luce a chi è ancora considerato una macchina, un oggetto, uno strumento da parte dell’essere umano, e subisce ricorrenti villenze ingiustamente…
Certo, per viventi s’intendono anche le piante, ma esse a differenza degli animali non sono dotate di un sistema nervoso, quindi, essendo incapaci di avvertire il dolore, mi sembrava ovvio che non mi stessi riferendo a loro 🙂 Non mi sono né confuso, né esaltato tranquillo, non l’ho specificato perché credevo che tu fossi al corrente della distinzione tra i viventi senzienti e quelli no 🙂
Nessuno di noi cambia il senso delle parole (non abbiamo voglia e abilità nel farlo), e nessuno di noi si autocompiace delle proprie scelte (non c’è proprio niente d’autocompiacersi) 🙂
Buona giornata:-)
Ciao Nello,
delle pellicce, dei circhi e quant’altro io non ho espresso il mio giudizio quindi è inutile mettere “altra carne a cuocere” 😉 quando nessuno ha parlato di questo, piuttosto mi pare che le mie questioni siano rimaste senza risposta: Perché in ogni sito o commento vegano si parla sempre e solo del latte come cibo acidificante, che toglierebbe calcio alle ossa e non si dice mai che tale caratteristica riguarda tanti altri alimenti? Nello specifico: molti cereali sarebbero più acidificanti del latte e le leguminose, consigliate come sostituto del latte stesso, sarebbero addirittura più acidificanti. Perché non si dice che il miele è un alcalinizzante? Questo modo di operare ricorda tanto la pratica dei Testimoni di Geova di estrapolare versetti a caso dalla Bibbia, o di manipolarli, per cercare di far proseliti. Perché non si spiega cosa succederebbe in un ipotetico mondo tutto vegano degli animali lasciati vivere allo stato brado? Non consumerebbero più tutta quell’acqua e quei cereali di cui si accusano gli allevatori di sprecare? Acqua e cereali che servirebbero, secondo le teorie vegane, per sfamare i poveri del mondo. Vi siete mai chiesti, se non saranno più gli allevatori, queste cose gli animali se la cercheranno da sé e non vi siete mai posti il problema che il fabbisogno aumenterà e non diminuirà perché ogni bestia non più uccisa vivrà e si moltiplicherà di più ? Non è che di poveri ce ne ritroveremo di più se la soluzione sta in ciò che serve agli animali per vivere ? Un conto è dire che non è giusto uccidere gli animali, altro è inventarsi teorie, che non stanno né in cielo e né in terra, a sostengo. Se i centenari di tutto il mondo affermano di mangiare tutto, anche se con moderazione, si potrà dire di non voler uccidere gli animali per partito preso, ma perché definire questo “stupido” e “senza logica”? La dieta ottimale sembra essere, ad esempio, quella dei sardi e quella degli abitanti di Okinawa, in Giappone dove la gente vive meglio e più a lungo. Perché questo sarebbe “stupido” e “senza logica” ?
Ciao a tutti, non mi inserisco nella discussione già in corso, ma scrivo per avere un consiglio di abbigliamento. Tema: lana. Sono Vegetariana sulla strada Vegana, fermo restando che andrò via via ad esaurire i capi in lana che già possiedo (per non sprecare nulla), chiedo ai più esperti con cosa avete sostituito la lana. I filati acrilici 100% si trovano, ma qualcuno di voi ha esperienza di tessuti simil cappotto / tipo “lana cotta” ma senza percentuali di lana. Il pile non lo trovo per nulla elegante. Dato che mi cucio i capi da sola sono in cerca di tessuti sintetici 100% ma al momento senza risultati. Avete esperienze in merito? grazie di cuore
Ciao Elisa, in questo articolo puoi trovare qualche spunto http://www.promiseland.it/2010/09/22/lana-e-sofferenza/ 😉
Grazie Lisa!
Ciao a tutti e ben tornati!
mi piace sempre sbirciare le discussioni di etica e dire la mia…
Come al solito si arriva all’esagerazione sia in un senso che nell’altro… devo dire però che alle provocazioni di Germano si sia risposto sempre con giustificazioni e mai con una presa di posizione del tipo: “sì ammazzo le zanzare perchè mi fanno schifo e non mangio carne perchè voglio bene al mio cane!”, che gliene frega a Germano di quello che ognuno di noi fa con le zanzare?, sembra che ci si senta in colpa nell’ affermare che non le si sopporta!!: trovo che questo perbenismo spiccio mascherato da “Amore Universale” sia insopportabile tanto quanto la zanzara tigre!
@Germano : hai colto nel segno: Certo, è facile innamorarsi di un cagnolino o di un cucciolo di foca o di un vitellino, ma per quanto tutti si ostinino a difendere la posizione Vegan, nessuno riesce a voler bene a una zanzara o a una formica o a un verme orribile! Ti consiglio comunque, se proprio non hai nient’altro a cui pensare, e visto che mi sembri così coinvolto in questa emergenza mondiale, di attivarti e agire piuttosto che puntare il dito verso persone che non ti hanno fatto niente!
@ Lisa: GRAZIE! vai a informarti su cosa causeranno quelle larvette e quanti milioni di altre larvette produrranno nel corso dell’estate! Sarebbe meglio che invece di chiuderti in casa ti immolassi sul balcone per far sopravvivere le tue “amiche” invece che magari quelle vengano a pungere me o i miei bambini felicemente fuori in bici!:(
@Susi:Cara Susi i cani di quello lì erano FORTUNATI a ricevere solo qualche calcio! ma non voglio più parlarne perchè sto nominando uno che non dovrebbe essere nemmeno degno di tanta considerazione… e mi avrebbe fatto schifo anche se si fosse nutrito esclusivamente di verdure crude.
Lumacalù
Ciao Lumacalù, la verità (che Nello ha ben spiegato) non può essere nè soggettiva, nè un’esagerazione… e, per quel che riguarda le zanzare, le lascio alle rondini.
Ciao a tutti, sono una novellina del sito. Mi inserisco adesso nel dibattito perché sono appena rientrata dalle vacanze.
Carmine 84: credo di aver capito cosa intendi quando nel tuo discorso sottintendi che il mondo è perfetto . Grazie per averlo detto: è un concetto molto importante, è uno dei pensieri cardine del buddismo, caro soprattutto al buddismo zen e a molte altre scuole di pensiero, anche occidentali. Sono d’accordo da un punto di vista assoluto, ma non da un punto di vista relativo. Vero è che per il buddismo non vi è sostanziale differenza tra realtà assoluta e realtà relativa e anche se, a quanto si dice, questa profonda verità l’abbiamo tutti proprio sotto il nostro naso, solo poche persone particolari sono in grado di viverla appieno. Io sono tra i tanti che non ci riescono. Siamo tutti calati nella realtà relativa, che viviamo sostanzialmente e molto umanamente come non perfetta. Proviamo a convincere un minatore cinese sottopagato, un anziano che vive con la pensione minima, un disoccupato con famiglia a carico, una donna in procinto di essere lapidata, i genitori di un bambino malato di cancro e , perché no, un animale sul tavolo della vivisezione o sulla porta del mattatoio, che il mondo è perfetto così com’è. Proviamo a convincerli che sono loro a doversi adattare la mondo: secondo voi quale sarebbe la risposta? E’ molto vero che la trasformazione passa prima da noi stessi, ma non è sufficiente. A me non basta. Non sono in grado e non voglio adattarmi a situazioni che producono sofferenza gratuita a me e agli altri esseri viventi, senzienti o meno. Per sofferenza gratuita intendo quella che può essere evitata, la cui causa è la crudeltà, l’ignoranza, la sete di denaro e di potere (potrei andare vanti all’infinito), che producono ingiustizia e povertà (anche intellettuale, morale e spirituale). Sono convintissima che ogni cambiamento possa essere sostenuto solo da una nostra grande trasformazione interiore, ma di pari passo è necessario agire. Se tutti i grandi movimenti e personaggi della storia fossero partiti dal concetto che tutto è perfetto e che siamo noi che dobbiamo adattarci al mondo, niente sarebbe mai cambiato: non sarebbe stata abolita la schiavitù, la giornata lavorativa sarebbe ancora di quindici ore, le donne non avrebbero diritto di voto, non sarebbe tutelata l’infanzia, e via dicendo (purtroppo tutte queste conquiste in molti paesi sono ancora lettera morta). Tutte le grandi conquiste civili si sono ottenute non soltanto astenendosi dal fare qualcosa (il male) ma promuovendo energicamente qualcosa (il bene, il cambiamento). E’ una frase molto manichea, ma rende l’idea.
E’ importante agire, impegnarsi. Se così non fosse, non avrebbe avuto senso un Gandhi, non avrebbero senso un Thich Nhat Hanh e una Aung San Suu Kyi, giusto per citare qualcuno non proprio guerrafondaio. Nessuno di questi signori si è adattato passivamente al mondo in cui è nato. Lo hanno combattuto, nel loro meraviglioso modo non violento, ma lo hanno combattuto, eccome se lo hanno combattuto: Gandhi l’imperialismo, Thich Nhat Hanh la guerra, Aung San Suu Kyi la dittatura. Se non fosse importante agire, non avrebbe senso neanche questo blog e la filosofia che porta avanti. La trasformazione, la crescita, se così vogliamo chiamarla, non può essere solo interiore. Deve andare di pari passo con l’impegno sociale, le due cose non sono e non devono essere scollegate. Credo che in certe situazioni sia necessario alzare la voce, anzi, che l’imperativo morale sia quello di gridare forte e chiaro. Questa non credo sia un’idea solo mia e di pochi volonterosi: molte scuole di pensiero appoggiano questa posizione. Il cosiddetto “buddismo impegnato”, tanto per citarne una a me particolarmente cara, non ti insegna ad adattarti al mondo così com’è, avallando un’atteggiamento fatalista ma, attraverso un percorso interiore, ti porta ad agire fattivamente nel mondo per cercare, nei limiti umani del possibile, di porre sollievo alla sofferenza. ll mio impegno oggi con il mondo si concretizza con la scelta vegana e l’attivismo antivivisezionista, ma non solo. Non è sempre stato così, in passato ho anche fatto scelte diverse. Sono un goccia nel mare, ma ci sono. Non mi reputo per questo migliore, ma ci sono. Non so se in assoluto faccio scelte giuste o sbagliate, ma ci sono. Questo è per me ciò che conta. Altre persone fanno scelte e seguono percorsi diversi. A ciascuno il proprio. Carmine, forse ho frainteso quello che volevi dire e forse ti renderai conto che volevamo dire la stessa cosa. Percepisco comunque nelle tue parole un invito alla compassione e alla tolleranza, un invito ad “adattarci un po’ più agli altri” e questo, visto il nostro modo egocentrico di vivere e di relazionarci, lo condivido, anche se sotto questo profilo faccio acqua da tutte le parti. Un generico “adattiamoci, tutto è perfetto” lo condivido un po’ meno. Potrebbe portare ad atteggiamenti rinunciatari e di “buonismo” molto pericolosi. Ti ringrazio comunque per avermi dato uno spunto di riflessione. Buona serata
Ciao Germano,
prima di rispondere al tuo ultimo commento, mi va di precisare che nessuno di noi opera in nome di nessun Credo religioso, e nessuno di noi tenta di manipolare il prossimo, inoltre, io non ho mai nominato “stupido” o “senza logica” chi non segue il nostro stile di vita. Non mettiamo in teorie campate in aria, e non facciamo nessun genere di proselitismo. Ti invito ad essere più cauto nel fare certe affermazioni 🙂
Personalmente, a me non importa se in Giappone ci sia una vitalità più longeva e qualitativa rispetto alle altre popolazioni, e non m’interessa nemmeno lo stile di vita dei sardi o di qualsiasi altra regione italiana: ognuno vive (e mangia) come meglio crede 🙂
Ora cerco di rispondere alle tue domande, espimendoti il mio semplice punto di vista:
-Il latte vaccino non è l’unico alimento a poter provocare acidità, ed oltre ai legumi e cereali, anche la frutta ad esempio può essere acidificante per alcune persone con intolleranze o problemi di digestione. Però, se mi permetti, questo è un argomento serio, complesso e individuale, non si può generalizzarlo, ed essere vaghi con commenti buttati lì per caso. Lo stile di vita alimentare, sia esso vegan o onnivoro, riguarda il singolo individuo interessato… 🙂
-Attualmente, per alimentare l’inudustria della carne, vengono destinati tonnellate di cereali e infiniti litri d’acqua per mantenere gli animali presenti all’interno di essa. Le stesse quantità, potrebbero andare a popolazioni sofferenti, composte da centinaia di bambini che nel 2012 muoiono perché non hanno acqua e cibo di cui sfamarsi. In un ipotetico mondo vegano ciò non avverrebbe mai, e non ci potrebbe mai essere una stragrande maggioranza di animali, perché senza macelli, senza aziende che finanziano la vivisezione ecc. ecc. ci ritroveremo solamente con il numero giusto di esemplari, quanto bastano per poterci convivere serenamente 🙂 Quindi, non ti fare troppi problemi: non verrà mai il giorno in cui gli animali siano di più rispetto all’uomo, e che possano invadere i nostri spazi: loro non sono come noi, non conoscono la cattiveria e non hanno sete di potere e di danaro. Loro vogliono soltanto vivere la vita che gli spetta di diritto, e noi, con la nostra presa di coscienza, possiamo aiutarli in questo 🙂
Ciao, buona serata 😛
Ciao Germano: perché tanta foga? Che cosa ti offende così profondamente del veganesimo?
Per rispondere sulla questione degli insetti e più specificamente delle zanzare: non so se le zanzare siano esseri senzienti o meno, cioè in grado di provare gioia o dolore. Nel loro modo zanzaresco, forse. Sono troppo ignorante in materia. Nel dubbio, sospendo il giudizio. Ma non è questo il punto. Per spiegare la mia posizione su quello che è ormai diventato “l’affaire zanzare” darò invece libero corso a una serie di riflessioni che mi hanno aiutata a passare dall’essere onnivora al vegetarianesimo e da quest’ultimo alla scelta vegana. Essere vegani, a mio avviso, non significa subire qualsiasi attacco da qualsivoglia specie animale della terra. Se un toro mi sta caricando o sto per essere sbranata da un leone, mi difendo come posso. Se uno sciame di calabroni fa il nido sul mio balcone, chiamo i pompieri (ho provato una volta ad allontanare delle vespe in maniera “soft” e me ne sono amaramente pentita). La filosofia del veganesimo non è il martirio: è non infliggere inutile sofferenza e morte, è vivere facendo scelte rispettose delle altre specie, nei limiti umani del possibile. Una mucca, un maiale, una gallina, un gambero, non attentano alla mia vita o al mio benessere, non sono un pericolo per la mia incolumità. Inoltre, sono benissimo in grado di sopravvivere anche senza cibarmene. Perché mai allora dovrei ucciderli, o farli vivere in maniera atroce per utilizzare i loro derivati? Se fossi un Inuit non avrei altra scelta che mangiare carne di pesce o di foca. Se rimanessi isolata in una foresta e rischiassi di morire di fame probabilmente non avrei altra scelta che quella di cacciare qualche animale per mangiarmelo, a malincuore, ma di certo lo farei. E’ questo che fa la differenza: la scelta, l’alternativa. Se fossi aggredita da un qualche animale o vivessi in condizioni estreme o se stessi per morire di fame, e non avessi alternative, cosa farei? Morirei e mi immolerei per la causa? Cerchiamo di non essere ipocriti o ridicoli, il mondo ha bisogno di vegani vivi e in buona salute, non morti. Siamo vegani, non candidati alla beatificazione. Proviamo a metterla così: se un essere umano stesse attentando alla mia vita e io avessi la possibilità di difendermi, cosa farei? Lascerei che mi ammazzasse senza battere ciglio per “rispetto della vita”? Credo proprio di no e nessuno oserebbe contestare il mio diritto a difendermi ( e poi in tutti i casi, se non mi difendessi, avrei rispetto della vita del mio aggressore ma non della mia). Perché allora sarebbe lecito difendersi da qualcuno della propria specie e non da qualcuno di specie diversa? Diventerebbe specismo al contrario. Mi sembra che la domanda giusta da porsi sia, ancora una volta: ho altra scelta? SE sì, farò di tutto per non generare sofferenza e morte, se no, non ho alternativa se non quella di difendermi e/o sopravvivere come posso. Ho volutamente estremizzato il ragionamento per cercare di chiarire il meglio possibile il mio pensiero. Ovvio, le zanzare non attentano alla mia vita, ma possono creare seri problemi: agli adulti (vedi malaria) ai bimbi piccoli, ai cani (vedi filaria) e alla qualità della vita di tutti. Quindi Germano, non solo ucciderei le zanzare, se non potessi allontanarle altrimenti, ma anche le vespe, i calabroni, le vipere e quant’altro potesse mettere in pericolo la mia incolumità e quella degli altri animali come me e te, sia umani che non umani (parlo ovviamente di pericolo reale, non immaginario come quello di un solitario calabrone che svolazza a venti metri di distanza o una vipera lunga tre cm sull’altro versante della montagna ). Non ci godrei affatto (anzi, mi piacciono particolarmente i ragni, nella mia ex casa ne avevo intere colonie che lasciavo vivere indisturbate), ma se non avessi altro modo per difendermi, lo farei. E non mi sentirei affatto incoerente o in contraddizione con la mia scelta vegana. Dispiaciuta magari sì, incoerente no. Ti ho chiarito il mio pensiero? E’ ovvio comunque che la tua domanda sulle zanzare è provocatoria. Starò al gioco: cosa desideri sapere ancora, Germano? La posizione vegan sui protozoi? Sui vibrioni del colera? Sui bacilli della tubercolosi? Sui moscerini della frutta?
Siamo seri: per quanto riguarda tutti quesiti che hai sollevato circa i vari aspetti del veganesimo, se sei interessato ad approfondire l’argomento, ti rimando ad una lettura dei filosofi animalisti Peter Singer e Tom Reagan, dello storico Charles Patterson e del medico veterinario Enrico Moriconi. Trovi tutto in internet. Se hai difficoltà, fammelo sapere. Ti auguro una buona (tarda) serata.
“Stupido” e “senza logica” è scritto in alto, nel post. Non ho mai detto che fossero parole tue, anzi, avevo detto che era scritto nel post, quelli sotto sono commenti. Ok, Nello quindi ho capito tutto: solo il latte è acidificante per tutti, come viene sempre ricordato per farne pubblicità negativa. Le altre cose, se rientrano nei menu vegani, dipende dai casi personali e non è che se ne può parlare così .. in maniera sommaria….. Riguardo agli animali che vuol dire “ci ritroveremo solamente con il numero giusto di esemplari, quanto bastano per poterci convivere serenamente Quindi, non ti fare troppi problemi: non verrà mai il giorno in cui gli animali siano di più rispetto all’uomo, e che possano invadere i nostri spazi: loro non sono come noi, non conoscono la cattiveria e non hanno sete di potere e di danaro.”? Oggi cosa ne sappiamo tutti messi assieme se sono più o meno di noi? Abbi pazienza ma mi sembrano discorsi campati in aria, anche azzardare un numero futuro, allo stato brado potranno fare quello che vogliono, anche accoppiarsi all’infinito e poi la questione è diversa: tanti litri d’acqua e tanti kili di cereali non servono per fare “una fettina di carne” (come viene raccontato per colpevolizzare) ma per tenere in vita l’animale il quale sarà sempre fatto di carne anche in un ipotetico mondo di soli vegani e avrà sempre bisogno di tanta acqua e tanti cereali (o tanta erba) come fa oggi. Il passaggio non mi è chiaro: perchè in una ipotetica condizione di mondo tutto vegano i poveri potranno sfamarsi pur tenendo in vita gli animali che, in un modo o in un altro, dovranno pur bere e sfamarsi? Ho capito che ognuno vivrà in pace e felice ma se hanno bisogno di tanta acqua e tanto cibo sarà lo stesso anche in futuro, no? Ciao.
Grazie Giambe per la passione dei tuoi messaggi 😀 è stato bello leggerli!
Accettare il mondo nella sua perfezione senza farci paladini di chissà quale cambiamento è un atto di profonda crescita spirituale! Non parlo di menefreghismo, ma accettare tutto ciò che accade senza giudicarlo è un atto quasi impossibile per un essere umano medio.
Credo che migliorare prima di tutto noi stessi sia lo scopo della nostra esistenza e questo richiede uno sforzo maggiore di mettersi in piazza con degli striscioni o l’attivismo di cui molti parlano. Siamo qui da tantissimo tempo eppure l’uomo è attivo solo quando si tratta di andar contro qualcosa, il vero attivismo è portare luce nel mondo attraverso il proprio esempio e non dando fuoco agli altri!
Mi piace molto pensare all’uomo come ad un fiore che ancora non è sbocciato. Si preoccupa solo di dire agli altri come dovrebbero sbocciare usando tutte le sue teorie prese da chissà quale religione o filosofia. Poi guardi dall’alto questo prato enorme e vedi che nessun fiore si è aperto alla vita eppure ognuno da consigli al suo prossimo. Forse se ognuno di noi pensasse un po’ di più a se stesso anzi che far finta di pensare agli altri allora si che sarebbe d’esempio e un grande aiuto per il prossimo. Poi tra il dire e il fare c’è un bel divario anche in me! Per ora sono molto teorico, ma chissà un giorno scoprirò chi sono.
PS
Un consiglio spassionato da uno che come te cerca se stesso: non cercare la religione giusta per te in questo mondo, trovala in te stessa 🙂 Un abbraccio!
Germano, ma TU, cosa hai scelto (in questi 6 giorni) di mangiar carne o no?!?! Tutti questi discorsi per?! Hai bisogno di una dimostrazione scientifica per smettere di mangiar carne?! L’unica cosa che ci differenzia è che anche se qui tutti noi sappiamo che mangiar carne significa uccidere, chi ha scelto di non mangiarla ha smesso di raccontarsi cavolate, di inventarsi scuse per se stesso per rimandare il momento della scelta. Ha preso atto di questa verità e ha smesso di chiudere gli occhi con grosse difficoltà e sacrifici a volte per la cultura che ci circonda.
Dal mio personale punto di vista stai continuando a cercar scuse per rimandare o soffocare questa scelta. Non c’entra niente la scienza o il salvare il pianeta con questa scelta. E’ una scelta personale che non può essere discussa 🙂 Fa la tua scelta e smetti di rielaborare informazioni scientifiche dato che la scienza è in continua evoluzione ed è ancora tanto indietro rispetto a ciò che dentro di noi sappiamo già!
Buona notte!
Ciao Germano,
in tutta questa discussione, le tue domande sembrano esser campate in aria, e questo tuo voler trovare delle risposte in un ipotetico mondo futuro, mi spiazza un po’: io sono abituato a vivere il presente, al massimo posso ipotizzare un futuro prossimo, ma ciò che avviene in un domani lontano è un mistero, e nessuno di noi potrà mai sapere realmente cosa succederà se…
Una cosa è certa però, di questo passo i nostri figli non vedranno né un ipotetico mondo vegan, né un mondo come quello di oggi. La terra sta morendo, e i segni della sua sofferenza ce li manifesta sempre di più…
Vivi serenamente come meglio credi 🙂 Ti saluto, buona vita a te 😛
No Alberto, mi sembra il contrario: chi scegli di non mangiar carne si inventa poi teorie strampalate “a sostegno”, che difatti son facilmente confutabili. Hai ragione Nello, la terra sta morendo e per salvarla dovremmo comportarci tutti come gli Amish della Pennsylvania. Pensa a quanto sprechiamo e a quanto inquiniamo, con le nostre automobili, le nostre aziende che spesso producono oggetti non essenziali. Pensa all’acqua sprecata per lavarci in maniera ossessiva, a lavare gli oggetti che ci appartengono mentre in altre parti del mondo quel po’ di acqua che trovano spesso è infetta. E invece di imitare gli Amish e vivere in uno stadio di natura, rifiutando progresso e inquinamento (che uccide animali e uomini e di cui siamo tutti responsabili) andiamo spesso dietro a mode, chi in un modo chi in un altro, pensando di metterci l’anima a posto con teorie bizzarre, ma non efficaci. Buona vita anche a te!
Secondo me il discorso dei cereali non mangiati dai bovini e destinati alle popolazioni povere NON sta in piedi: sai che fine farebbero quei terreni??: rimarrebbero inesorabilmente INCOLTI! chi produce un bene per donarlo ai bisognosi??solo le ONLUS e non lo fanno gratis nemmeno loro!
Mangiamo poco, sano e bene, cerchiamo di migliorare il ns stile di vita ma non diciamo che se tutti diventassero veg il mondo risulterebbe un paradiso! : solo x il fatto che sto tenendo acceso il pc, ora sto sfruttando qualcosa o qualcuno!
Vi giuro che se mia nonna (classe 1913) avesse saputo che c’era qualcuno- abituato agli agi della città- disposto a faticare nei campi e nell’orto e a spaccare legna e ad accudire gli animali e la casa come ha fatto lei per tutta la vita, sicuramente gli avrebbe dato del pazzo…se poi avesse letto che volete liberare le mucche dalle stalle non ne avrebbe capito il motivo: l’essere vivente mucca non è mica tanto piccolo e indifeso eh!rovinerebbe e calpesterebbe terreni per non parlare dei quintali di foraggio di cui si nutrirebbe e poco le interesserebbe se le stiamo facendo del bene … lei magna e si riproduce come vuole Madre Natura! e quando il vitellino sarà abbastanza grande da cavarsela da solo, non riconoscerà più la madre ne tantomeno questa si preoccuperà più di che fine farà la sua prole!
cioè: stiamo mettendo nell’essere animale delle emozioni che quest’ultimo non può avere!Gli animali ragionano solo nel presente e si dispongono nel mondo in base a sottomissioni e gerarchie… In Sudafrica i babbuini che non temono più l’uomo stanno provocando disastri e attaccano la gente.
parlate di Natura ma non riflettete sulla natura delle cose!
parlate del futuro come di un magnifico Giardino dell’Eden popolato da umani e animali in armonia universale ma dimenticate che se un leone affamato vi trovasse per strada di certo non esiterebbe a ingioiarvi tutti interi!
lumacalù
Ciao Germano,
non conosco gli Amish della Pennsylvania, ma ti posso assicurare (riferendomi a quanto espresso da te poco fa), che i vegani cercano di mettere in pratica tutto quello da te indicato, proprio per andare incontro ad un miglioramento collettivo di noi uomini, degli animali e della Terra che generosamente ci ospita 🙂
Il veganismo non è una moda di tendenza, o una teoria bizzarra: rappresenta una filosofia di vita messa in pratica per svariate ragioni, basate, sensate ed efficaci. Tra le tante ci sono anche quelle allarmanti da te riportate nel commento sopra…
Ciao Germano, buon pranzo 😛
Ciao Carmine. Non cerco affatto la religione giusta. Non la cerco punto e basta. Neanche dentro di me. Non appartengo a nessuna religione, né ho mai parlato di religione. Nella fattispecie, il buddismo non è una religione, né si spaccia per essa. E’ una via spirituale, una scuola di pensiero, di cui condivido molte cose. L’ho citato semplicemente perché in molti aspetti mi piace e perché mi aiuta a spiegare meglio quello che penso. Non avevo intenzione di darti consigli o impartirti lezioni. Il lavoro su noi stessi sta alla base di tutto, sono completamente d’accordo con te ma, per quanto mi riguarda (sottolineo “per quanto mi riguarda”), non è sufficiente. Dal mio punto di vista, le due cose possono andare di pari passo, si completano. A cosa serve trovare se stessi se tutto il mondo va in rovina e nessuno muove un dito? L’impegno non deve essere necessariamente violento e non è necessario dare fuoco agli striscioni per farsi sentire. Decenni di lotta non violenta, in tutte le parti del mondo, ce lo insegnano. Accettazione non significa farsi passare sulla testa le peggiori ingiustizie e “non giudicare” è solo degli illuminati. Io non mi reputo tale. Posso cercare di essere il più possibile equanime nell’affrontare le situazioni, posso tentare di trasformare la rabbia in forza e cercare di non odiare. Questo sì posso tentare di farlo. Ma credo che la rabbia sia un po’ come la dinamite: puoi distruggere intere città o costruire ponti ed autostrade. Che cosa farne è solo una questione di scelte personali. Se tu pensi che per te in questo momento sia importante proseguire sul tuo faticoso (eccome se è faticoso!) sentiero personale, dedicandoti interamente ad esso, fai benissimo a farlo. Nessuno ti giudica, ci mancherebbe altro. Ma accetta che non tutti siano della stessa opinione. Ti auguro ogni bene.
Ah, bene, vedo che non sono l’unica voce fuori dal coro. Concordo con quanto detto da Lumacalu. La pratica vegana ha senso, a mio modesto parere, solo in un contesto come quello seguito dalla comunità Amish (Nello, puoi documentarti facilmente cercando in rete, in pratica gli Amish rifiutano ogni forma di progresso, non hanno automobili, corrente elettrica, vestono con abiti semplici, senza sprechi, vivono più o meno come gli uomini prima dell’età moderna) e quindi rifiutando categoricamente ogni forma di inquinamento che, oltre ad uccidere gli animali, uccide anche gli uomini e poco importa se è una morte indiretta dalle nostre azioni, poco importa se non vediamo sangue grondare. Se sappiamo che noi del cosiddetto “primo mondo” inquiniamo e questo provoca vittime .. beh .. siamo un po’ tutti responsabili di omicidi. Saluti a tutti.
“Poiché l’intento di un Amish è di vivere con semplice umiltà tra i suoi cari e simili: questo fa degli Amish dei buoni allevatori di cavalli (principale forza motrice)” e: “gli Amish commerciano in prodotti caseari” (http://it.wikipedia.org/wiki/Amish)… Forse Germano non ti è molto chiaro che cosa significhi essere vegano e faresti bene ad informarti meglio.
Germano, certo che non devi avere proprio niente da fare nella vita se passi il tempo a provocare le persone di questo blog..sinceramente mi stupisco che abbiano sprecato del tempo per rispondere ad una persona che non è interessata alle loro spiegazioni!
Noi amiamo gli animali e, come è logico che sia, non li mangiamo punto e basta! Se tu vuoi mangiarti cadaveri dalla mattina alla sera sei libero di farlo ma non continuare con inutili provocazioni! Preoccupati di cosa fai tu nella vita invece di criticare chi fa il possibile per migliorare questo mondo!
@ Lisa: che fai come la volpe e l’uva? che differenza trovi tra il rovesciare le ciotoline o lasciare che le zanzare vengano ammazzate dalle rondinelle felici?!! ti assicuro che quando avrai figli te ne fregherai delle rondini e rovescerai le ciotoline piuttosto che saperli aggrediti dalle zanzare!
@Giambe: Scrivi proprio bene e offri spunti interessanti di riflessione. Sei proprio brava!e complimenti per la VERA militanza che porti avanti!Dovresti essere un esmpio per tutti!:*
@ Carmine:tu quando intervieni sei troppo teorico e buonista!usi frasi come quelle che leggi nei libri zen,come se la tua mente fosse offuscata da una crisi ascetica, come se niente ti toccasse.. sembri un monaco!…o lo sei?
@Germano: addirittura assassini??? dai adesso non esageriamo!! guarda il bello di questo splendido blog!Ti consiglio di andare su qualche Veg-ricetta, di comprare gli ingredienti e di farti una bella mangiata sana e senza violenza!;)
Mi associo a Michy78. Germano, credo proprio che tu non sia interessato al veganesimo, se non nella misura in cui può servire a dare sfogo alla tua rabbia. Tu non poni domande per conoscere, bensì per criticare, indipendentemente da quello che possiamo dirti. Potremmo dire tutto e il contrario di tutto, tu saresti sempre contro. Mi capita tutti i giorni di confrontarmi con persone che si alimentano in modo diverso dal mio, ma mai mi è capitato di incontrare un simile atteggiamento di chiusura. Questo non è un sereno confronto tra posizioni diverse. Personalmente non sono qui a catechizzare nessuno, e credo neanche gli altri. Ti ho suggerito alcuni autori, se sei proprio interessato leggiteli, altrimenti lascia stare. Se vuoi ancora intervenire nel blog cerca di farlo con un atteggiamento un pò più costruttivo e occupati della tua aggressività piuttosto che delle nostre vere o presunte incoerenze. Stammi bene.
Una cosa non capisco, una cosa che vi accomuna un po’ tutti oltre al fatto di non mangiare derivati animali. Perchè io non avrei nient’altro da fare mentre voi, che fate la stessa cosa, cioè scrivere qui, sì? Altro mistero? 😉 @Lisa: gli Amish allevano cavalli e commerciano in prodotti caseari ma il mondo lo salvano più loro che tu. E questa non è una provocazione ma una constatazione (date per favore il giusto senso ai termini che usate). Certo Lumacalu, se ragioniamo col modo di ragionare vegano, dobbiamo considerarci assassini e sfruttatori a sbafo di risorse noi del primo mondo se è ancora vero che inquinare uccide, se poi non lo è più non sono aggiornato coi progressi scientifici. Io non catechizzo nessuno, Giambe, rispondo però a chi lo fa! E’ lecito o questo, perchè è il vostro spazio, prevede la censura? Se è così ditemelo subito senza prima non dirvi che siete bravissimi a dare voce a chi non ce l’ha (gli animali) e levarla poi a chi la possiede. Saluti.
Lumacalu: non sono proprio un esempio per nessuno, e non mi interessa esserlo. Carmine sta facendo il suo percorso, come tutti, come può. Se non condividi il tono e le parole che usa, diglielo confrontandoti, non con acide battute travestite da battute di spirito, che di spiritoso non hanno niente e non portano a nulla. Trovo inoltre che il bello di questo blog vada al di là di qualche buona ricetta, se no la maggior parte di noi non sarebbe qui. A proposito, perchè tanta acidità? Cosa ti turba? Si può essere interessanti anche senza sputare fiele…..
@Giambe: Non era nemmeno mia intenzione impartirti lezioni 🙂 Ero solo felice di aver trovato qualcosa di interessante da leggere nei tuoi messaggi che servisse anche a me! Comunque devo dissentire sul fatto che il Buddhismo non sia una religione!! Tutto ciò che porta a trovare se stessi è una religione anche se non nel senso convenzionale del termine 😉 Ma so che al di là delle parole siamo abbastanza simili! Grazie per la difesa, sei stata molto galante :p
@Lumacalu: Siamo tutti teorici qui!! Basta leggere per comprendere! Non voglio fare il buonista, ma voglio condividere sul blog me stesso, non discutere di inutili teorie prese da qualche parte. Non cerco il confronto, cerco condivisione. Trovo il confronto una cosa tipicamente maschile come una continua gara a chi la fa più lontano, mentre la condivisione fa crescere. E’ ovvio che nella vita non sono Gesù Cristo, ma ciò che scrivo cerco di scriverlo indipendentemente da quello che scrivi tu!!
Qui nessuno attacca nessuno dal mio punto di vista. Ognuno scrive solo per sé stesso, per capirsi meglio e risponde per ‘difendere il suo ego e le sue scelte’ non gli animali o il pianeta!! Per questo leggi del ‘buonismo’ perché non voglio attaccare nessuno, sto solo scrivendo a me stesso 🙂
So che sembra un concetto un po’ fuori di testa, ma è così. Ciò che vedi fuori è perché ce l’hai dentro…Persino le cose che ci infastidiscono sono dentro di noi e persino in maniera forte. Come Germano dentro è un vegetariano/vegano, molti vegani/vegetariani hanno fatto una scelta razionale sulla base di teorie lette qua e la. Le scelte razionali (dettate dal buon senso e non dal cuore) si pagano con la frustrazione di non essere pienamente coerenti con ciò che sentiamo davvero giusto per noi e questo si riflette sul modo di scrivere. Gli altri son solo delle parti di noi per questo la diversità è importante, per capire meglio noi stessi! Se ti ha in qualche modo urtato il mio modo di esser buonista, forse dentro lo sei molto più di me!!
Nessuna azione può essere compiuta se non si è padroni della propria vita, finché qualcuno o qualcosa avrà il potere di influire sulle nostre vite anche facendoci innervosire su un blog, non potremo fare niente per questo mondo per questo ritengo che prima di fare qualcosa bisogna trovare chi siamo. Poi verrà l’azione, non dalla rabbia o dalle nostre guerre interiori, ma dalla pace che non può esistere nel mondo se prima non c’è in noi stessi.
Questo è un concetto preso da libri di persone che hanno trovato la pace interiore, io la cerco ancora e non so nulla di pratico riguardo questo concetto, ma non posso negarlo né confermarlo perché non l’ho sperimentato!
Vi odio tutti….Così sembro meno buonista?! 😉 ¡Adios!
Segnalo un articolo di oggi su “La Repubblica” online: un rapporto dello Stockholm International Water Institute, che afferma come entro il 2050 tutta la popolazione mondiale sarà costretta, per sopravvivere, a diventare vegetariana. Piomba a fagiolo per Germano!
Germano: rispetto al “non avere niente da fare” hai proprio ragione. Touchée! Nel mio caso, ho ancora qualche giorno di vacanza e me lo godo fino in fondo. Rispetto alla censura: se esistesse, ti avremmo già censurato alle prime battute. Non mi sembra sia accaduto. Tu però poni delle domande e non ascolti le risposte, per poi riporre subito dopo le stesse domande e non riascoltare le risposte. Quando le domande cambiano, si ripete lo stesso teatrino. Mi sembra che la comunicazione che ne scaturisce sia un pò schizofrenica. Alla fine ci si stanca. Non credi? La comunicazione è altro. Tu puoi andare avanti a scrivere tutto quello che vuoi e quanto vuoi, nei limiti del rispetto e del buon gusto. Non stupirti però se gli altri, a un certo punto, smettono di risponderti. Buona serata!
Carmine: condivido il concetto che spesso, non sempre, proiettiamo sugli altri e sulle situazioni quello che ci portiamo dentro. Buona serata anche a te!
Ho visto dalle foto di alcune persone vegane che molte possiedono cani e, suppongo anche gatti; come risolvete il problema dell’alimentazione di questi animali, originariamente carnivori?
Giambe, ti sembra che io riceva risposte nel merito di ciò che dico? A me non sembra, veramente. Diciamo che alla fine il “leitmotiv” è sempre lo stesso, che si riassume più o meno in .. “Ma noi siamo fatti così, del resto non ci importa nulla, l’importante è non mangiare ciò che proviene dagli animali. Punto”. E questo mi sta anche bene, ognuno segue ciò che sente. Rispondo non a questo, che è un dogma e sui dogmi non si discute perché si accettano per fede e non c’è contestazione che tenga. La discussione si apre però sul corollario di tesi che si danno a sostegno di questo dogma. Tesi che a mio avviso, e non solo mio, cozzano spesso con la logica, il buon senso e la scienza. Riguardo all’articolo, che avevo già letto, che entro il 2050 saremo tutti vegetariani per forza, credo che finché ci saranno animali sulla terra l’uomo non sarà mai vegetariano. Non tutti gli uomini. Se quindi, entro nel 2050, si saranno tutti estinti questo è normale che accadrà . Anni fa si parlava del buco nell’ozono che era sempre più aperto e che ci avrebbe portati a non so quali conseguenze. Poi non se n’è più parlato anzi qualcuno afferma che si stia chiudendo. Poi si è parlato del surriscaldamento globale e anche qui si cercano di dare date entro cui potrebbe esserci una sorte di apocalisse. Chi vivrà vedrà, il problema è che se gli animali di grossa stazza hanno bisogno di quel che hanno bisogno per tenersi in vita, anche se non li mangiamo, non so entro il 2050 come faremo con loro visto che le risorse vegetali e l’acqua dovremo utilizzarle per sfamare tanti miliardi di esseri umani. Boh?! Buona serata a tutti.
Carmine e Giambe
scusatemi tanto… non volevo offendervi… era solo per provocare!
Giambe… perchè ti sei offesa? guarda che ti ammiro veramente! Fossimo tutti capaci di FARE anzichè teorizzare sul mondo migliore ecc…Mi spiace che l’hai presa in senso ironico quando invece non lo era affatto! 🙂
Carmine: la mia era una punzecchiatura abbastanza forte… e mi hai dato una bella lezioncina senza essere sgradevole come invece lo sono stata io… GRAZIE. Ho capito.
Daai poi il fiele è ben altro! non penso di essere stata nè cattiva nè villana nell’esprimere delle opinioni che mi sono fatta semplicemente leggendo quello che scrivete! è ovvio che non vi conosco! ,)
ciao
Buongiorno a tutti!
Germano:
1)come mi sembra ti abbiano già ampiamente illustrato gli altri, la scelta vegan può scaturire da tre tipi di motivazioni: etica, salutista, ambientalista. Ciascuno di noi può essere spinto anche da una sola di queste tre motivazioni, ma ciascuna di queste trascina con sé necessariamente anche le altre, perché sono solo facce diverse di una medesima realtà. Per me, l’avvicinarmi vegetarianesimo prima e al al veganesimo poi, è stata una scelta prima di tutto etica, ma per ragioni che vanno al di là del solo fatto che “amo gli animali e quindi non li mangio”. Certo, amare gli animali è cosa nobile e auspicabile, a me personalmente piacciono moltissimo, ma non è l’unica motivazione etica per smettere di mangiarli o sfruttarli. Vi sono motivazioni etiche che vanno al di là dell’amore, come il senso di giustizia, il principio morale di eguale considerazione di tutti gli esseri viventi , il fatto che tutti siamo, animali umani e non, “soggetti di una vita”.
Non è necessario amare per forza i Bantù o i Pigmei del Borneo o i Rom o qualsiasi altra minoranza del mondo, per tutelarli e sostenerne l’uguaglianza e i diritti. Se li si ama, tanto meglio, ma non è strettamente necessario. Se il discorso si riducesse al solo amore, potrebbe presentare il rovescio della medaglia: ti amo – non ti uccido, non ti amo – ti uccido. Quindi, se non amo il mio vicino di casa e lui mi fa uno sgarro, ho tutto il diritto di ucciderlo quando lo incrocio sulle scale. Ci sono altre considerazioni morali che mi impediscono di farlo, al di là dell’amore o della simpatia. Mi piace estremizzare, ma almeno rendo l’idea. Dagli animali all’uomo il passo è breve.
2) sei terrorizzato dall’idea di quello che potrebbe succedere se tutti smettessimo di mangiare carne. Già ti vedo, mentre sgomento sbirci dalla tua finestra mandrie di mucche che scorrazzano per le città e i paesi, dando l’assalto ai centri del potere umano, mentre scrofe inferocite strappano di mano le merendine ai bambini.
Non temere: questo scenario apocalittico ha ben poche probabilità di avverarsi. Infatti, circa l’ottanta per cento (e forse qualcosa di più) di tutta la carne che compare ogni giorno sulle nostre tavole, proviene da allevamenti intensivi, nei quali, come ben saprai, l’inseminazione è artificiale e forzata. Nessuna mucca o scrofa o pecora o altro animale d’allevamento, partorirebbe mai in natura così tante volte nella sua breve vita. Basta leggere qualsiasi trattato si etologia o di zoologia per saperlo. Esistono così tanti animali da carne perché lo determina la legge di mercato. La legge di mercato basa la sua produzione sulla domanda. Se la domanda cala, per il mercato non avrebbe più senso produrre carne ed altri derivati animali. Sarebbe ben poco lucrativo.
Se non si producessero più carne e derivati animali nessuno procederebbe più alla inseminazione artificiale e forzata. E le nascite andrebbero via via calando. Ad un certo punto non sarebbe più conveniente continuare ad investire in questo mercato, e gli allevatori gradatamente chiuderebbero ad uno ad uno, riciclando capitali e forza lavoro in altri settori produttivi. I cereali una volta coltivati per alimentare gli animali da carne potrebbero essere utilizzati per sfamare ampiamente l’intera popolazione mondiale, la disponibilità di risorse idriche non sarebbe più così a rischio, le falde acquifere sarebbero meno inquinate da milioni di tonnellate di deiezioni e l’aria (buco nell’ozono o no), sarebbe più pulita. Ovvio, ci sono anche altri fattori che determinano le risorse idriche e che inquinano, ma questa è un’altra faccenda. Gli animali continuerebbero a vivere e ad accoppiarsi tra loro, seguendo i loro ritmi biologici. Si verrebbe a creare nel tempo un ecosistema diverso, che si regge sui propri equilibri interni, proprio come succede nella giungla, nella savana, nella tundra, sulle alpi, nei parchi naturali, e via dicendo. E se (dubito) a un certo punto non riuscissimo ad arginare l’eccessiva riproduzione di alcune specie, e questo potesse comportare seri problemi per tutti, esistono metodi di controllo delle nascite, messi già felicemente in atto per cani, gatti e animali umani.
Ti ha soddisfatto la mia risposta?
3) Adesso però una domanda la faccio io, e ti prego di rispondermi. Perché continui a rimanere su questo blog? Vuoi abbracciare la scelta vegan e hai bisogno di chiarimenti? Per pura curiosità intellettuale? O semplicemente vuoi convincerti che la tua scelta onnivora è buona e giusta e che sei autorizzato a portarla avanti perché in fondo, questi vegani, così incoerenti, così sentimentali ed emotivi, così lontani dalla realtà, possono difficilmente portare avanti, per se stessi e per il mondo, una scelta logica e sensata? Se sei così convinto delle tue scelte, perchè quest’insistenza, perchè quest’ansia?
Buonissima giornata
Lumacalu: non mi sono offesa, amo molto le battute di spirito e l’ironia. Ma non sopporto il sarcasmo, arma di difesa – e di offesa – che utilizzo anch’io, ma solo in situazioni estreme.
Non preoccuparti, non è successo niente. Buona giornata!
Buongiorno a tutti … beh, no … ho premesso che appezzo la scelta etica e la rispetto ma non dirmi che “ciascuna di queste trascina con sé necessariamente anche le altre [salutista, ambientalista], perché sono solo facce diverse di una medesima realtà.” perchè verresti smentito non da me (di cui potrebbe anche non fregartene niente), ma dai tanti centenari sparsi per il mondo che non affermano certo di esser stati vegani per aver vissuto tanto. E’ un regime alimentare etico, sotto certi punti di vista, ma non è la dieta ottimale per far vivere a lungo l’essere umano. Anche sul discorso “ambientalismo”, siamo esseri inquinanti non solo per la produzione di carne per cui si determinano tutte le cose che hai detto ma inquiniamo, credo che lo sai, anche per altro. Il fatto stesso di essere al pc, inquina, ed è solo un piccolissimo esempio: facciamo ben altro, purtroppo 😉 Non sono terrorizzato da nessuna idea di vacca che ruba merendine mentre gira indisturbata per le città , inutile colorire per ironizzare, semplicemente se diamo da mangiare alle bestie l’erba che gli umani non mangiano, invece dei cereali, il problema si risolve. Sappiamo bene tutti che gli alimenti che arrivano sulle nostre tavole sono stati “forzati” per essere prodotti, avviene per la carne come per i vegetali. Chi ha un pezzo di terra sa bene che naturalmente cresce ben poco e quel poco che cresce, se non lo proteggi con antiparassitari viene subito mangiato dagli animali. La chimica e la selezione genetica fanno il resto per rendere piu appetitose o forse solo più belle da vedere, le mele, le insalate e quant’altro. Mi immagino quindi cosa succederebbe, in termini di artifici, quando tutta la produzione alimentare dovesse orientarsi verso una sola tipologia e cioè quella di frutta e verdura, tenuto conto dell’aumento spropositato di concorrenza tra operatori. Che quindi bisogna cambiare rotta, su tutto, anche con leggi severe questo è fuori discussione. Per quanto riguarda il terzo punto, che prevede più domande, ti dico: non penso proprio di abbracciare questo regime alimentare, anche per le ragioni che espongo. Ciò nonostante mi reputo un salutista e faccio del mio meglio per tenermi in salute favorendo i cibi vegetali e gli antiossidanti nella mia alimentazione (ho già chiesto informazioni a una vostra amica per quanto riguarda la “veganpastiera”, ad esempio che penso di fare 😉 ) . Parlare di scelta onnivora non ha neanche senso perchè c’è onnivoro e onnivoro. Gli stessi centenari, quando gli si chiede cosa mangiano, dichiarano quasi sempre di essere onnivori, ma non è certo gente che si è abbuffata di schifezze. Ora però ti faccio io una domanda: perchè parli di insistenza e di ansia? Diresti le stesse cose anche a chi fa interventi per la realizzazione di una ricetta qualora ti accorgessi della presenza di uno stesso nickname? O non te ne fregherebbe? Buona giornata anche a te.
Ok Germano, stammi bene!
ma perchè polemizzare tanto su scelte e motivazioni? Ognuno è padrone solo della sua propria coscienza. La mia scelta di esser vegetariana, per ora e magari vegan in futuro, è mia e basta e non interessa a nessuno e se sono convinta che sia giusto così nessuno potrà convincermi del contrario. Le scelte etiche personali possono essere discusse per amor di confronto, tutto qua. la verità assoluta…ognuno l’ha nella propria testa.
Fantastico!!! Grazie Germano per aver dato vita a questi discorsi!! So che il tuo cervello cercherà altre ragioni contro ogni messaggio che ti daremo in pasto e perciò non scriverò nulla di ragionevole!
Come fai a sapere che etica ambiente e salute non fanno parte in egual misura di questa scelta dato che non hai mai fatto una vera scelta riguardo il mangiar carne?!
Per esperienza personale, e questo almeno me lo devi concedere, una scelta di questo tipo porta inevitabilmente ad un cambiamento interiore. E’ un qualcosa con cui si convive ogni giorno, ti fa rinascere, ti fa vivere e affrontare situazioni che non si possono capire se non si sperimentano (ma se per un periodo non hai mangiato carne lo saprai…). E’ un cambiamento che inevitabilmente, se in linea con ciò che dentro sentiamo migliora la nostra vita. Il nostro cuore sa sempre cosa è giusto per noi, peccato che a volte la mente prenda il sopravvento. Ho letto tutti, tutti i tuoi messaggi e ho trovato davvero poco cuore nelle tue parole. Non è un’offesa, non te la prendere intendo solo dire che ragioni troppo…bene magari, sicuramente, ma cosa stai lasciando su questo blog che io o qualcun altro non possiamo leggere altrove?! Dove sei TU tra queste parole?!
A livello mentale troverai sempre persone diverse da te con cui discutere, se cerchi di capire cosa davvero vuoi e solo se fai una vera scelta allora sarai anche in grado di accettare ciò che sei e di condividerlo con gli altri. Fino ad allora cercherai sempre un confronto irreale su informazioni che non hanno nessun senso perché la scienza per quanto avanti possa essere è ancora lontana dalla realtà e le informazioni che trovi e alle quali ti aggrappi potrebbero cambiare da un momento all’altro!
Credi che se 600 anni fa fosse esistito un blog non avrebbero ragionato sull’esistenza di altre terre al di là della Spagna?! E se si, chi avrebbe avuto ragione secondo te se non chi ha avuto il coraggio di imbarcarsi?! Io non so chi ha ragione qui tra me e te e non mi permetto di contraddirti, ma perché sei qui se credi fortemente di aver già scelto qualcosa?!?!
La verità assoluta come dice Moonraven, nessuno la sa :p e non c’è nulla di più lontano dalla verità che la mente. Il cervello fa parte di questo mondo, del nostro corpo!! Ascolta di più Te stesso, il tuo cuore. Fa silenzio, ascolta e forse un giorno potrai parlare anche di te oltre che capire meglio chi cerca di scriverti davvero qualcosa!!
Ciaoooo…
PS
Ciao Lumacalu 😀 non ti preoccupare, io no offeso, anzi io grato!! Le punzecchiature servono più dei complimenti per quello che cerco!!
Moonraven: Ciao, piacere di conoscerti.Hai un nickname molto poetico! D’accordissimo col fatto che non esiste verità assoluta. Ma qui non si sta polemizzando su scelte e motivazioni. Almeno, non io, che ne parlo perchè mi piace condividere le mie opinioni. Germano da giorni continua a porre delle domande, e da giorni riceve delle risposte che sembra non gli vadano mai bene. Forse non riusciamo a capire cosa vuole, o forse non lo sa nemmeno lui.
Carmine: hai ragione, troppo poco cuore, o meglio ancora, pancia, come la chiamo io!
Buona serata a entrambi!
Troppo poco cuore? .. forse Troppo pensare? forse. Anni fa discutevo con dei Testimoni di Geova, anche loro con delle motivazioni e convinzioni ferree. Venivano loro a casa mia però, nessuno li aveva chiamati e io, a differenza di tanti che sbattono le porte in faccia, aprivo e, se avevo tempo, li facevo accomodare e discutevamo. Forse loro interpretarono questo come positivo, credendo che di lì a poco avrei fatto il grande passo del tuffo in piscina (battesimo). Loro esponevano e io dicevo la mia, come si fa nei blog che, anche se di parte, spesso non aperti al pubblico, fino a che non ti cacciano via se non segui il branco. Si arrivò al punto della vita eterna sulla terra, che non sarebbe finita mai. Al che io obiettai che la scienza ci dice che fra 5 miliardi di anni circa il sole, come tutte le stelle, si spegnerà e di conseguenza finirà la vita anche sulla terra. “Ma cosa ne sanno gli scienziati!? Nessuno può sapere le cose più di Geova!” era la loro tesi (e non che gli altri argomenti fossero più convincenti). Al che io dissi che sarei rimasto con la scienza e loro ovviamente non si fecero più vedere. Anche i TdG ragionano col cuore, o forse con la fede, che son cose diverse. E forse anche loro si saranno chiesti: ma chi glielo faceva fare di ascoltarci se non voleva diventare testimone di Geova!? C’è chi è interessato a certe dinamiche mentali, a certi gruppi sociali. Tutto qui. “Ma chi ce lo fa fare tutti quanti di essere su internet invece di frequentare le persone “de visu” o leggersi un libro o fare altro ?” – potremmo chiederci: qualcuno ha forse una risposta plausibile (che sia anche nel merito) ? 😉 Buona serata.
Errata-corrige: “spesso non aperti al pubblico” – “spesso SONO aperti al pubblico”
Germano.
ciao, chiariamo definitivamente un concetto: qui nessuno vuole convincere nessun altro della bontà o meno delle proprie scelte, che peraltro sono sicura abbiamo tante differenze e sfumature quante sono le persone che scrivono in questo blog, e come è giusto che sia. Come abbiamo già ribadito, la verità assoluta non esiste. Il vegetarianesimo o veganesimo non sono un religione, un dogma. Sono una scelta di vita. Ciascuno ha semplicemente tentato di spiegare le proprie ragioni, il proprio pensiero in merito, sollecitato dalle tue domande, non di evangelizzarti. Credo che la cosa non interessi proprio a nessuno. Se quello che ti abbiamo scritto non ti basta o non ti soddisfa, personalmente non posso farci niente. Esistono fonti filosofiche e scientifiche sicuramente più accreditate alle quali ti puoi rivolgere. Buona giornata
scusate, errata corrige : “ABBIANO” tante differenze, non “abbiamo”, terza riga. Grazie
Siamo qui perché parlare con degli sconosciuti ci permette di esprimerci liberamente e senza i pregiudizi che esistono nelle persone e con le persone che credono e crediamo di conoscere! Ma nell’arco della giornata esco, vedo persone e leggo anche 🙂
Il fatto di stare su questo blog a scrivere ci rende già molto simili anche se cerchiamo i difetti nei messaggi altrui per correggerli dal nostro punto di vista!
Non so se avrei aperto ai testimoni di Geova, ma non aprirei nemmeno a dei vegani che vengono a casa mia per spiegarmi le loro scelte!
Se cerco qualcosa la cerco da solo, le scelte ‘imposte’ dagli altri non hanno senso. Credo che chi abbia bisogno di coinvolgere altri nella propria scelta spiegando motivazioni che non sono sue, ma che provengono da un libro in cui crede cerchi solo una conferma della sua scelta negli altri. Chi fa una scelta consapevole non va in giro ad ostentarla senza che nessuno gli chieda qualcosa, la vive e amen!!
Per quanto riguarda la fede è un cammino, gli uccellini che si lanciano da un nido senza aver mai volato hanno fede, non quelli che stanno li nel nido a dire agli altri come si vola senza averci mai provato!! Scienza e fede devono stare insieme altrimenti entrambe saranno mediocri. Bisogna sperimentare, ma per farlo devi avere fede altrimenti se usassimo solo la ragione le scoperte non avverrebbero!!! La ragione è restare costantemente nel conosciuto. Solo su ciò che conosci puoi ragionare e se meno conosci più ti accanisci per dire che è così. Aprirsi, seguire il cuore significa lanciarsi e conoscere nuove cose su cui ragionare, per poi andare oltre….e così all’infinito. Restare fermi sulle proprie idee da questo punto di vista credo sia molto incoerente!
Credo che i veri religiosi siano quelli che ci provano, magari poi si schiantano al suolo, ma che senso ha stare nel proprio nido a discutere 😉 A proposito del fatto che noi scriviamo a noi stessi, probabilmente ho scritto questo perché sono ancora nel mio nido e non ho mai davvero provato a volare…
Spero che questo possa essere uno spunto di riflessione per guardare a ciò che scrivi come modo per capirti meglio!
Comunque nell’ultimo messaggio c’era qualcosa in più di te anche se poi c’era sempre troppa ragione!!! 🙂
Neanche i TdG impongono nulla alla fine. Propongono il loro messaggio, se uno li vuole ascoltare, anche solo per curiosità, bene, altrimenti se ne vanno. Dopotutto il loro messaggio, per certi versi, è molto simile al veganesimo, soprattutto nell’obiettivo finale. Loro credono a una terra paradisiaca senza più odio e dove il bambino giocherà col leone e la tigre e il serpente non spargerà più il suo veleno, i vegan si augurano più o meno la stessa cosa, anche senza credere in un dio, anche senza credere che la terrà non avrà mai fine. Anche i siti vegani lanciano dei messaggi che non arrivano solo ai vegani, i tanti video che girano in rete cercano di fare la stessa cosa. Qualche manifestazione o meeting che si fa ogni tanto, è per far conoscere, no? Quindi un modo anche questo per “evangelizzare” che etimologicamente significa proprio “portare un buon messaggio”. Quando un TdG deve chiedere a un altro da quanto tempo è nella setta gli domanda: “Da quando sei nella Luce?”, per cui anche loro parlano di pace interiore e cose del genere. Buona giornata.
buongiorno
(N.B :Questo non è un attacco… è semplice curiosità!E’ parlare per capire se ci sia un minimo di contatto con la realtà! se volete rispondere bene, sennò rispetto comunque le vostre scelte e amici comeme prima!)
ma mica il veganesimo è una religione!Uno fa una scelta di non mangiar carne e punto: non è un “pulirsi la coscienza” è una scelta come tante altre che si fanno nella vita.
Credo che nessuno di noi,( io per prima, anche se non approvo la vivisezione, la caccia, i pesticidi e gli allevamenti intensivi), potrà mai più fare a meno degli agi che lo sfruttamento intensivo di terreni, uomini, acqua e animali porta al Primo Mondo!
Uno dice: rispetto la vita altrui, amo gli animali,.. e non li mangio anche se è ben consapevole che non potrà mai arginare i problemi mondiali!Però fa una cosa buona e bella e IO l’apprezzo tanto perchè, sempre secondo il mio punto di vista, chi lo fa ha un animo sensibile e pensa molto prima agli altri che a se stesso.
Detto questo:
ho un commento sull’opinione espressa da Giambe: che forma di economia credi che si creerebbe su terreni che invece da destinare al guadagno per l’allevamento di bovini sarebbero distribuiti… a chi??? non credo proprio che quello che auspichi tu possa mai avvenire purtroppo… e mi dispiace perchè sarebbe troppo bello crederci! e beati voi che riuscite a vedere questo!(dico voi perchè ho sentito tanti che parlano come te…)
come puoi riuscire a credere che avremmo qualche minimo interesse a coltivare, trasportare e DONARE interi raccolti, se nei villaggi africani fanno fatica a finanziare una cifra veramente irrisoria per scavare un pozzo che dia ai bambini almeno la libertà di bere acqua pulita e andare a scuola??!
Hai mai visto i trattori che sotterrano le arance siciliane avanzate dal raccolto?! ecco che fine farebbero le derrate alimentari sovraprodotte!
C’è anche una setta degli Illuminati, ma credi che siano davvero tali?! Gesù, il Buddha erano degli illuminati, credi che in questa vita aprendo un libro come la Bibbia riusciresti a vivere come loro?!
Credi che Gesù andasse a bussare di porta in porta per dirti vivi come me?! Vorrei precisare di non essere un Cristiano. Non importa che nome dai al tuo Dio o se credi che oltre 4000 anni fa quando qualcuno pronunciò il suo nome fosse Geova, Giuva o Giove. Ritengo che chi creda ciecamente in qualcosa non abbia nulla da dirmi che non possa sapere da me aprendo i libri che legge e probabilmente nemmeno comprende perché gli sono stati insegnati da altri che come lui non comprendevano! Credi che la chiesa metterà in giro i vangeli trovati il secolo scorso per amore dalla verità?! Non può perché chi crede ciecamente non ha amore per la verità ama solo la certezza data dal fatto che altre persone credono nella stessa cosa per questo evangelizzano!
Aver fede non è credere che Dio esista, ma sperimentarlo…Siamo davvero lontanissimi dalla realtà e se pensi che usiamo al 100 % le funzioni dei vari i-pod, i-phone etc. e che non usiamo nemmeno per la metà il nostro cervello capisci che non sappiamo davvero niente. Per questo abbiamo bisogno di qualcosa in cui credere, per aggrapparci a qualcosa e continuare a far finta di vivere! Ma la vita scorre e se ti aggrappi resti fermo come un ramo incastrato in un fiume.
PS
Loro non parlano di pace interiore, la Bibbia ne parla 🙂
C’era una volta un uomo che chiese ad un altro: cos’è la luna? E l’altro senza dire niente, distese il braccio e la indicò.
Solo guardandola puoi conoscere la risposta, ma molti, quasi tutti gli uomini si mettono a guardare il dito e fanno teorie sulla luna dando all’uomo che la indica il nome di Dio o figlio di Dio.
Eppure dal dito alla luna il passo è breve, ma la paura della verità a volta ci fa bastare un dito per tirare avanti senza mai guardare oltre. Questo è credere ciecamente, aver fede è smettere di guardare il dito per guardare oltre. I veri maestri non dicono nulla, però indicano! Poi se tu ti fissi con la ragione sulle parole e sul loro dito per trovare te stesso, non ne hanno colpa e nemmeno tu! Ci vuole tempo e coraggio per diventare degli esseri umani…
@Lumacalu: Sono d’accordo con te su molto del tuo messaggio. C’è già sovrapproduzione di tutto. Il problema della fame non dipende dal fatto che io mangi o meno carne! Io personalmente lo faccio per me stesso, non per i bambini africani! E per quanto sia triste da dire non è colpa di nessuno di noi qui se qualcuno muore altrove per il morbillo…Uso la macchina eppure so che usandola mantengo in piedi un sistema che deve portare la benzina e quindi deve andare a bombardare qualche paese. Poi magari vado nelle piazze a dire di essere un pacifista?! La verità è che dobbiamo lavorare tanto su noi stessi per capire cosa ci accade intorno e cosa provochiamo con ogni piccola azione quotidiana. Il resto migliorerà da se per forza!!!
Lo faccio per solo per me!! Forse un giorno smetterò di usare la macchina e allora avrò il diritto di manifestare per la pace; fino ad allora di che altruismo stiamo parlando?! Il vero altruismo è pensare a ciò che noi per primi facciamo per il mondo senza scaricare perennemente le colpe su questa o quella categoria di persone… Buona giornata a tutti 🙂
Carmine: acc…. mi hai fregato l’esempio del dito e la luna!
Lumacalu: non so esattamente che tipo di economia potrebbe formarsi. Primo, perchè non è ancora successo, secondo, perchè se mai dovesse succedere, ci vorrebbero decine e decine di anni e un cambiamento radicale nella coscienza degli uomini e del modo di intendere l’economia e la società. Ma abolizione della schiavitù è avvenuta ancora prima di sapere come e chi avrebbe coltivato i campi in assenza degli schiavi. Il cambiamento, qualsiasi cambiamento, non aspetta che tutto sia pianificato e solo a quel punto avviene. Avviene e basta. La soluzione maturerà man mano, la troveremo per tentativi ed errori, come in tutte le faccende umane.Non sto dicendo che sarà facile, sarà molto più difficile di quanto ciascuno di noi possa mai immaginare. Direi quasi improbabile. Ma almeno tentiamoci.
A proposito, Moonraven ha un nickname poetico, ma il tuo è fantastico! Un saluto
Cambiando argomento e parlando di animali: mi è venuta in mente una questione che in effetti se uno ci pensa un po’ su potrebbe essere un vero dilemma:
… e l’equitazione? è sfruttamento… o no? Io l’ho praticata e vi assicuro che non c’è niente che mi manchi di più al mondo del il mio caro cavallo… ma lui era contento di scarrozzarmi sulla groppa per tre ore seguendo una logica bizzarra di giri e salti?
se invece del bastardino preso al canile uno si compra (o si fa regalare)un cane di razza non è sfruttamento? e cosa ne dite di chi si mette in casa un Husky e abita nella bassa padana? non è far del male?
e l’agility dog? che interesse avrebbe un cane a vincere una medaglia se non quello di specchiarsi negli occhi pieni di orgoglio del suo Padrone( e magari ha capito che riceve uno spuntino extragoloso)? cioè: pur divertente che sia, è nella natura del tuo cane mettere il guinzaglio e cappottino e uscire in pompa magna accanto a te che soddisfi solo un tuo egoismo?? Non preferirebbe il branco randagio capeggiato da un leader così come fanno i lupi?
“Uso la macchina eppure so che usandola mantengo in piedi un sistema che deve portare la benzina e quindi deve andare a bombardare qualche paese. ” (Carmine84) Non solo. A meno che la tua macchina non vada ad acqua, ed hai già affermato che non è così, con le emissioni di scarico produci inquinamento che insieme a quello delle macchine di tanti altri produce polveri sottili ed altri veleni che vanno a finire nei polmoni di tutti, automobilisti e non, onnivori e vegani. Le scene strazianti dei macelli talvolta andrebbero accompagnate a quelle dei reparti di oncologia e pneumologia. Perchè lì soffre non solo chi il male se l’è autoprodotto col proprio stile di vita ma anche chi lo ha ricevuto da altri. Buona serata.
Lumacalu: perchè una bella passeggiata con il proprio cavallo dovrebbe essere un male? L’importante è divertirsi entrambi.Idem per gli altri animali. Ci sono cani che amano molto l’agility e altri che la detestano. Parlo dell’agility gioco naturalmente, l’agility gara è stata creata per soddisfare l’ego del padrone, come tutte le altre gare. Se avessi proposto al mio lupetto bastardino l’agility, mi avrebbe fatto una bella pernacchia. Ho avuto una cagnetta di razza,l’ho vista in vetrina mentre andavo a fare al spesa, tanti anni fa. Me ne sono innamorata perdutamente. Se qualcuno afferma che non esiste il colpo di fulmine, sbaglia: io l’ho vissuto con la mia cagnolina. Ci ho messo cinque minuti esatti d’orologio a decidere che sarebbe venuta a casa con me. Non sto scherzando. Adesso non mi comprerei più un cane, sia perchè ora trovo assurdo comprare un animale in assoluto, sia perchè le selezioni esasperate a favore dell’estetica provocano spesso danni irreversibili alla salute fisica e mentale dell’animale. Sì, questo è un tipo di sfruttamento. Per quanto riguarda il branco non so proprio cosa risponderti. Dopo millenni di convivenza con l’uomo il cane si è completamente integrato nel gruppo umano. Il connubio cane-uomo esiste da circa diecimila anni, mi sembra, o giù di lì. Credo che ormai l’abitudine alla reciproca presenza sia inscritta nel DNA di entrambi. Non ne sono sicura, naturalmente. Sono sicura però che momenti di felicità come quelli che ho percepito nei miei cani quando giocavamo insieme i nostri giochi selvaggi, mezzi umani e mezzi canini, difficilmente potrò dimenticarli. Andrò a rileggermi Lorenz. Buona serata.
@Germano,
Grazie per il tuo messaggio d’amore. Ho apprezzato parecchio soprattutto le prime due righe. Grazie per esserti aperto, grazie per aver capito a fondo ciò che volevo dirti e aver condiviso te stesso dandomi l’opportunità di crescere.
Buona notte, dormi bene e sogni d’oro!!
@Lumacalu: Condivido con Giambe l’opinione sul tuo nick ma sta per lumacalu…maca?! Dimmi di si perché mi sono autoconvinto ormai 🙂
@Giambe: Perdonami per la Luna e il dito 🙁 Però è un esempio che mi piace molto anche se non ricordo da dove provenga! Per pigrizia e ignoranza: chi è Lorenz?!
@Carmine84: dici? Fossi in te invece mi soffermerei più sulle ultime righe del mio precedente messaggio: son quelle che fanno più riflettere e danno, come dici, l’opportunità di crescere. Ciao.
@ Lumacalù, @ Giambe: vi ricordo che questo è un sito vegano e che Veganblog ha precise regole etiche che non permettono di parlare in questo luogo in termini positivi di equitazione. Ai cavalli non piace avere il morso, le redini, le briglie; nessun animale ama indossare “strumenti” di lavoro e trovarsi in situazioni di sottomissione, ma ogni animale ama essere libero di muoversi senza impedimenti e godere della compagnia l’uno dell’altro.
Per far andare un cavallo a destra, a sinistra, indietro, o per fermarlo si tirano le redini, che sono attaccate ad un ferro (morso o filetto) più o meno sottile (e quindi più o meno doloroso per far sì che il cavallo obbedisca) che passa da parte a parte all’interno della sua bocca; per farlo partire o farlo correre più veloce gli si danno dei colpi in pancia con i piedi. Tutto questo, ovviamente, per far sì che vada dove voglia e quando lo voglia chi lo monta. Inoltre, generalmente, quando non lo si monta, il cavallo, che in natura vive in branco, resta rinchiuso da solo per ore e ore in un box. Per non parlare poi di tutte le finiture che sono fatte di cuoio.
L’attività del maneggio non è quindi compatibile con la scelta Vegan per come la intendiamo qui.
Vi prego quindi, per rispetto a questo luogo di astenervi dal parlarne. Se volete potete affrontare la discussione sul forum di Promiseland http://www.promiseland.it/ che ha proprio questo scopo, ma Veganblog non nasce per questo e va rispettato per quello che è.
@Lisa…scusami… e non mi sembra di averne parlato con un tono celebrativo!non era mia intenzione urtarti così tanto…..il senso del mio intervento era un altro. Comunque sono io l’estranea che mette il piede nel Vostro blog e rispetto massimo per chi, come te , ritiene che questo sia una barbarie e lo mette al pari di tante altre nefandezze e crudeltà.. pensandoci posso anche darti ragione e non ne parlerò più.
… ma voglio comunque sottolineare che io il mio cavallo non lo maltrattavo anzi LO ADORAVO!e siccome abitavo in un maneggio lo straviziavo con zuccherini e mele fresche e carezze mentre era nel BOX, poi lo pulivo e lo accudivo ogni giorno.E guarda che poi chi si occupa del maneggio porta fuori nel paddock i cavalli ogni giorno!
@Giambe e Carmine: grazie per il complimento! Trovate molto bello il mio Nick ma vi mettereste a ridere se vi dicessi che deriva da un cartone animato di raisat Yoyo! comunque grazie…
Lisa:
1) non avendo mai montato un cavallo, ho sottovalutato l’aspetto del morso, degli altri finimenti e della solitudine nel box. Ti ringrazio per avermelo ricordato. Non conosco i cavalli, che trovo peraltro meravigliosi, ma approfondirò l’argomento. Ovvio che non parlavo di competizioni, ma di un ottimale rapporto uomo-cavallo, basato sul pieno rispetto dei bisogni di quest’ultimo, ma forse ho una visione romantica e bucolica della faccenda.
2) scusa, ma non condivido il tono “moralizzatore” del tuo discorso. Nessuno aveva intenzione di mancare di rispetto a nessun’altro.
Nessuno ha scritto un’apologia dell’equitazione, nessuno ha intenzione di difenderla, per quanto mi riguarda, in futuro. Lumacalu ha posto una domanda, io ho risposto con tutti i limiti della mia scarsa conoscenza in materia, tu mi hai fatto riflettere su alcuni aspetti. Se Lumacalu non avesse domandato e io non avessi risposto, tu non avresti avuto l’opportunità di intervenire per, nel mio caso, farmi rivedere alcune mie posizioni. Anche a questo serve un blog, no? Mi sembra anche che nessuno, per quello che ho scritto e letto finora, abbia mai mancato di rispetto
al blog o alla posizione vegana. Se ti ergi a paladina della morale vegana, cioè non-violenta e antispecista per eccellenza, come mai non hai censurato anche lo scritto di Susi, scandalizzata perchè Hitler picchiava i suoi cani? Hai presente Hitler, quel signore con i baffetti che, oltre a picchiare i suoi cani ha sterminato più o meno sei milioni di ebrei, e circa altrettanti milioni tra Rom, omosessuali, dissidenti politici, handicappati e chi più ne ha ne metta. Hai mai visitato un campo di concentramento? Le varie associazioni e blog vegan dovrebbero invitare tutti gli iscritti a recarvisi almeno una volta nella vita. Esistono forse due morali, una per gli animali, l’altra per gli umani? Stiamo scherzando? Se esiste una polizia vegana (ditemelo perchè mi defilo immediatamente), che faccia il suo dovere fino in fondo e non faccia assurde distinzioni speciste alla rovescia. Questa sì, è incoerenza vegana, che rischia oltrettutto di far scappare chi per la prima volta si avvicina a questa scelta di vita. Buona giornata.
Concordo con Giambe, soprattutto quando afferma: “Esistono forse due morali, una per gli animali, l’altra per gli umani? Stiamo scherzando? Se esiste una polizia vegana (ditemelo perchè mi defilo immediatamente), che faccia il suo dovere fino in fondo e non faccia assurde distinzioni speciste alla rovescia.” …… Le associazioni vegan dovrebbero invitare tutti gli iscritti a recarsi nei luoghi dove ci sono sofferenti umani, per contribuire a modificare anche altri stili di vita, oltre a quelli, alimentari e non, a tutela degli animali. Buona giornata
GRANDE GIAMBE!
finalmente qualcuno che, come me, è rimasto allibito leggendo quel commento così superficiale e assolutamente fuori luogo!
beh, poi, se proprio vogliamo commentare anche l’intervento di Romina…PROPRIO SUI CAVALLI!nessuno si è inorridito immaginando uno che si beve un bel drink di quel tipo???!!!
…anche il cane è un essere gregario e magari invece di stare solo in appartamento aspettando che qualcuno torni dal lavoro, preferirebbe stare in branco anche lui… o sbaglio…
@ Germano, Lumaclu e Giambe: ciao a tutti e tre. M’intrometto di nuovo nella questione per dirvi che secondo me siete completamente fuoriluogo con le vostre affermazioni e insinuazioni. Lo siete stati all’inizio della discussione, e continuate ad esserlo. Adesso inoltre, state esagerando nei confronti di chi s’impegna costantemente per portare avanti le sue idee, e voglia di fare per cambiare delle realtà sbagliate in questo mondo.
Il vostro modo d’interpretare le parole di Lisa è sgradevole, come lo è il vostro modo di riportare delle tristi vicende storiche che hanno segnato in negativo le pagine del passato dell’umanità! Aggiungo peraltro, che le associazioni vegan hanno un compito ben preciso, ossia quello di dare voce ad esseri viventi che hanno lo stesso diritto alla vita di un essere umano. Se a voi questo principio non sta bene, siete liberissimi di vivere a vostro piacimento, ma allo stesso tempo però, non avete alcun dovere morale di polemizzare e criticare le nostre scelte.
Vi invito ad essere meno critici, e a cambiare atteggiamento. Abbiate un po’ più di rispetto per le persone che come me, frequantano questo spazio da anni, ed hanno lo scopo di condividere attraverso la cucina dei principi e dei valori che li accomuna!
Un saluto, e buona giornata.
ahahha volevo solo sdrammatizzare. Scusate. 🙁
Ah ops..pensavo ti riferissi ad un altro commento.
personalmente amo di più le discussioni di persona, ma purtroppo, quando comincio a parlare di filosofia veg in mezzo ai miei simili, vengo categorizzata come una svitata.
Non ho ancora conosciuto di persona un vegano,se ne conoscessi uno non esiterei a porgli queste domande fino a che tutti i miei dubbi fossero soddisfatti senza assillare tutti con le mie “insinuazioni”… purtroppo siete pochi, perlomeno dove abito io e c’è tanta diffidenza.
Giambe secondo me si pone in modo aperto, obiettivo, usa un linguaggio splendido e esprime pensieri profondi, … e mi pare che nessuno obblighi nessuno a rispondere a niente.
mi sembra che io per prima abbia messo in discussione il fatto che sebbene nutrissi un amore profondo verso il mio cavallo , e sebbene lui mi sembrasse felice di avermi come guida, forse invece gli stavo facendo del male… e chi lo può dire? Lisa mi ha accusato di martoriargli bocca e pancia con colpi e strette e io ti posso assicurare che NON è VERO! (il cavallo si guida principalmente con lo spostamento del corpo).Sono io sgradevole?? Bene. Grazie della apertura e della condivisione.
goodbye
Credo fortemente che gli ostacoli, i commenti fuori luogo e l’ignoranza di tutti noi sia un’opportunità per chi su questo blog voglia difendere le sue scelte e i suoi valori. Prendere un messaggio, qualsiasi cosa vi sia scritta come un attacco a noi stessi o alla nostra etica ritengo sia davvero fuori luogo in un blog che cerca di avvicinare il prossimo alla scelta Vegana.
A che serve difendere un cavallo se poi non si ha compassione di un nostro simile?! E’ solo una questione di ego. La compassione porterà gli altri ad amare gli animali, non il dirgli cosa debbano fare, scrivere o quali regole leggere prima di esprimersi. Altrimenti si scade nella solita etica, banale che non ha differenze dalle altre dove si pretende che tutti rispettino le stesse regole. L’etica vegan a mio avviso volge lo sguardo alla libertà ed è per questo che scrivo su questo blog. Ma dove sta la libertà se non si accettano questi messaggi che per altro non contengono niente di indecente.
Se prima non difendiamo e non lottiamo affinché gli esseri umani, anche quelli che vanno a caccia, diventino più consapevoli è inutile che ci si erga paladini degli animali! L’unico modo per essere di aiuto agli animali è smettere di andar contro chi ci viene contro! Questo genera solo tensioni e accentua le diversità.
Secondo voi scendere in piazza a manifestare contro la caccia è davvero utile alla vita degli animali?!
Ora non m’intendo di queste cose e non so se si manifesti contro la caccia, ma è solo un esempio per dire che questo tipo di manifestazioni ‘contro’ creino negli animalisti un forte senso di appartenenza e dia forza al loro movimento, ma accade lo stesso al movimento dei cacciatori che vedendosi attaccati si convincono ancor più di prima di essere dalla parte giusta. E chi ci rimette?! Un movimento apparentemente giusto che va contro qualcosa va sempre contro ciò che crede di difendere.
E anzi se qualcuno ha dei dubbi come inizialmente li aveva Germano attaccarlo crea in lui una forza che prima non aveva e se in principio, dal mio personalissimo punto di vista, si è avvicinato per comprendere, per curiosità, ora ha la forza necessaria per contrastare un Vegano ritorcendogli contro ogni frase, appigliandosi alle sue confessioni per il suo autoconvincimento!
E’ paradossale a volte difendendo ciò in cui crediamo rafforziamo solo la posizione altrui, senza cambiare niente sul serio e ci rimettono sempre i più deboli!! Solo la compassione salverà gli animali, non le manifestazioni. Per questo credo nel lavoro su noi stessi prima di andare in giro a dire al mio prossimo cosa dovrebbe fare per un mondo migliore! Se poi qualcuno mi fa incazzare perché non la pensa come me allora che posso fare per questo mondo.
Se prima non sono in grado di controllare me stesso e capire che l’Amore (l’unica scelta etica possibile) non va difeso, ma va insegnato e praticato soprattutto verso chi è fuori luogo, allora cosa sto difendendo se non il mio ego?!?
Buona serata a tutti!
lumacalu. germano…noi siamo contro lo sfruttamento animale.per quello l’equitazione non può essere accettata.non vedo perchè un cavallo per il nostro piacere debba sopportare di scorazzarci avanti e indietro che magari non ne ha voglia.per non parlare della specialità del dressage,dove queste povere bestie sono obbligate a compiere movimenti innaturali.forse sarebbe bene cercare di studiare e informarsi prima di aprire discussioni infinite.il riferimento ai campi di concentramento l’ho trovato fuori luogo e altresì molto inopportuno.io sono vegana e sono stata a Dachau e a Sachsanausen.mi interesso di diritti umani ed animali.ho fatto la volontaria 10 anni di notte in ambulanza,quindi?me lo deve dire lisa e il vegan blog che l’antisemitismo è disumano,inaccettabile.me lo deve dire lisa che devo fare volontariato?che ne sai tu di cosa fa lisa nella sua vita,o io,o romina?voi siete superficiali.di quella superficialità che ti fa dire….bello,ho il cavallo gli voglio bene e gli do gli zuccherini e le mele e lui è contento…tralasciando poi il farsi domande se lui sia contento a stare nel box fermo e solo e costretto a portarci in groppa.ma dai,va, siete assurdi.e poi carmine,noi i cani casomai li adottiamo prendendoli al canile,non li compriamo.
p.s. per quanto mi riguarda finchè ci sarà anche solo un cacciatore,bisogna manifestare e sai perchè?per dare voce a chi voce non ne ha.gli animali non possono dire la loro.qua non è questione di andare in giro a dire agli altri cosa fare,è che per me è inaccettabile che esista la caccia.così come altre cose.è inaccettabile tenere le api e farle lavorare per fare il miele.è inaccettabile avere un canarino in gabbia,è inaccettabile tenere un cavallo col morso e le briglie.così come è inaccettabile lo sfruttamento del lavoratore e dell’operaio che questo sistema impone.è inaccettabile che le multinazionali dell’alimentazione sfruttino il lavoro minorile,è inaccettabile che dei bamini muiano per estrarre i diamanti.è inaccettabile pensare di esportare la libertà facendo guerre in giro per il mondo.è un concetto globale.
@Valentina: Credi che acquistare un cane sia un atto da ripudiare?! Non c’è differenza tra un cane al canile e uno in un negozio. Non acquistarlo se senti che farlo è la cosa giusta è contrario all’amore per gli animali. Mentre tu ti preoccupi del sistema, del commercio degli animali, quel cane continuerà a stare in vetrina solo perché, anche se vedendolo te ne sei innamorata, hai deciso di essere coerente con la tua etica…
Pensi davvero sia un gesto d’amore in quel caso andare al canile?!
Credi che i cacciatori non possano un giorno diventare vegani?! Se credi che possano devi accettare il fatto che sono persone come te e me. Non sono più cattive o più buone, ognuno ha le sue sfaccettature, i suoi tempi e andandogli contro non farai che alimentare le sue convinzioni! Per questo credo sia inutile manifestare. Se un vegetariano nel momento in cui io lo sono diventato avesse cercato di convincermi su quanto la scelta vegetariana fosse giusta e di quanto fosse sbagliata la mia da onnivoro probabilmente mi avrebbe fatto cambiare idea. Perché abbiamo paura di cambiare, di entrare in posti sconosciuti e preferiamo anche se sbagliando restare nelle nostre certezze! Cerca di vedere il buono negli altri o credi che essere vegani/vegetariani ci dia il diritto di far notare agli altri le loro mancanze?! Come puoi definire una persona superficiale leggendo solo qualche messaggio?! Prima guarda verso di te, diventa più profonda tu e vedrai che non avrai bisogno nemmeno di far notare agli altri la loro superficialità…
Hai tanta passione e per questo ti stimo tanto; se riuscissi ad incanalarla davvero nell’amore per il mondo e per gli animali che ospita in particolare verso i bipedi che scrivono sui blog forse daresti davvero voce agli animali!!!
Detto questo non ho mai comprato un cane e non credo di averlo nemmeno scritto :).
Però ho un cane e l’ho raccolto l’anno scorso dalla strada dopo averlo quasi messo sotto, ma non per questo mi sento in diritto di scriverti: “Noi i cani li raccogliamo dalla strada, non andiamo a prenderli dai canili”.
Ognuno fa quel che può, alcuni nemmeno quello, ma dovremo smetterla di elogiarci per far sentire gli altri inferiori solo per convincerci di essere nel giusto. Probabilmente tra quel noi che tu hai usato esisteranno vegani che comprano i cani o che sognano salsicce, ma che importa scusa…
Usando quel Noi ti stai chiudendo in una categoria che per quanto sia nel giusto non potrà mai essere globale come tu dici. Il globo è formato da esseri singoli, non da masse e ogni essere ha le sue ragioni valide tanto quanto le tue!! Poi che ci siano tanti malati nel mondo ok, ma troviamo un modo per guarirli, non mettiamoci al loro livello manifestandoci alla pari in piazza…
L’Amore è l’unica soluzione duratura anche se la più lenta da applicare! Le manifestazioni e le guerre ‘giuste’ son dei modi veloci per risolvere un problema solo temporaneamente, finiti i manifestanti o finita quella passione, tutto torna come prima e a volte peggiora!! Basta guardare la storia, dove siamo ora dopo anni di rivoluzioni culturali….Si lotta per liberare gli altri, ma quelli che andrebbero liberati davvero poi siamo noi!
Ciao Valentina, spero che farai un respiro prima di lanciarti contro questo messaggio che non è contro nessuno 🙂
@ Lumacalu: non voglio fare l’avvocato difensore di Lisa, ma non mi sembra che con il suo commento ti abbia accusata di qualcosa, ti ha soltanto riportato in maniera molto esaustiva, e pacata, la vera realtà che comporta l’equitazione. Se tu non ritieni giusto questo principio, rimanendo ferma sulla tua posizione, nessuno te ne fa una colpa, ma non puoi venire a dirci che il tuo cavallo ti sembra che sia felice di averti come guida…
A questo punto c’è poco da aprirsi e condividere, e non perché vogliamo vivere nel nostro ego di animalisti, negando il dialogo agli altri, ma semplicemente perché abbiamo vedute diverse sulle stesse cose, quindi di seguito, risulta “impossibile” comunicare a vicenda… 😛
@ Carmine: in linea di massima sono d’accordo su quanto hai espresso, (tranne che per la caccia, le manifestazioni servono e come, e non solo per la caccia…) però vedi, nel vostro caso ho la strana percezione che siate perennemente in cerca di dirci che la nostra scelta vegan sia sbagliata, infatti, tutte le volte che cerchiamo di porvi un nostro pensiero, rispondendo ad una vostra domanda o affermazione, ve ne uscite sempre con altri argomenti, con interpretazioni assurde delle parole che si utilizzano, o cercando di farci notare quanto siano estremi ed insensati i nostri atteggiamenti.
Il dialogo, il confronto e l’apertura con gli altri servono e come, aiutano a crescere e a migliorarsi, ma se si percorrono due linee nettamente separate, restando solidi sulle proprie posizioni, credo sia inutile poi continuare all’infinito una discussione, non credi? 😛
Buona serata a tutti 😉
Scusate ma io ancora non ho capito se questo è uno spazio per soli vegani o è aperto a chiunque. Se fosse un blog per soli vegani credo bisognerebbe richiedere un’autorizzazione prima di poter scrivere qualcosa il che non avviene, come non capisco perché pensate che siano provocazioni semplici domande o semplici commenti. Sembra che siate prevenuti in partenza anche prima di leggere a volte. Nello, non preoccuparti, non ti intrometti, questo è un blog non è una telefonata tra due persone e poi tu da vegano hai anche più “credenziali” in questo spazio e a me personalmente non irrita affatto sentire punti di vista diversi dai miei, altrimenti non sarei qui. Internet serve anche a questo, a sentire le opinioni di chiunque e i blog in particolare si usano per questo a meno che uno non ci metta limiti e censure per non ascoltare ciò che non vuole, pur nel rispetto che si deve alla sensibilità di chiunque e di questo blog in particolare. Detto questo, ho seguito la discussione del cavallo e, siccome so che molti di voi hanno un cane (come ce l’ho anche io) vorrei sapere come vi regolare con la gestione di questi animali cosiddetti “da compagnia”. Anche io coccolo la mia cagnetta e spesso mi chiedo se non stia facendo più del bene a me che a lei. Siccome le permetto di salire sul letto e, quando le garba, mi dorme anche accanto spesso la lavo nel bagno, oltre alle cure che normalmente si devono a un cane come lo spazzolamento e altro, ma non so se è quello che lei preferisce visto che ogni volta vorrebbe uscirne quanto prima. Ho letto che le briglie dei cavalli servono a dirigerne la direzione, certo, ma i guinzagli non sono più o meno le briglie dei cani? Un vegano come esce coi cani? Senza? Forse un cagnolino di piccole dimensioni può stare anche in braccio ma uno di media o grossa taglia no ed è rischioso farli camminare da soli per strada. Anche il fatto di farli stare da soli in casa quando non possiamo portarceli dietro non penso che sia l’ideale per un cane (la mia devo tenerla legata, purtroppo, altrimenti distrugge tutto ciò che trova, cosa che non fa quando sto in casa.) Insomma, per quel legame che si crea tra uomo e cane, sembra che diamo sempre il meglio e facciamo il massimo per farli stare bene ma a volte mi chiedo, visto che questo lo abbiamo scelto noi, chissà se loro, potendo scegliere, non se ne andrebbero coi loro simili invece di stare in appartamenti per vivere in branco nella natura come altre specie non addomesticate. Non lo sapremo mai. Buona serata.
@Valentina: Non ho comprato nessun cane 🙂
@Nello: Ti ringrazio di cuore. E’ da giorni che cerco la forza di smettere di scrivere senza riuscirci…probabilmente per ego 🙂
Alla fine andare incontro anzi che contro fa trovare la pace! Questa è la mia occasione per rinchiudere il mio ego e allo stesso tempo vi liberate di poemi da leggere 😀 Ci guadagnano sempre tutti nell’avvicinarsi!!
PS
Forse se riuscissi a creare delle opere d’arte belle anche solo la metà di quelle che crei tu non scriverei tanto su un blog! Credo che opere del genera valgano più di una manifestazione 😉 Intendevo dire questo…è nel nostro essere noi stessi la più grande manifestazione che possiamo offrire al mondo e agli animali! Basta conoscersi!
Buona Notte a tutti!
scusa carmine.Ho sbagliato nella fretta a scrivere il nome…era riferito a Giambe il commento sul cane.Quando una persona esprime pubblicamente le proprie idee scrivendo in un luogo di scambio pubblico,si espone anche alle critiche.Dici a me di non giudicare per qualche messaggio,perchè tu scusa cosa hai appena fatto con me,dicendo:prima guarda dentro di te,diventa più profonda etc etc?questo non è un giudizio sulla mia persona?a parte questo inciso…mi chiedi se mai un giorno un cacciatore potrebbe diventare vegan?no,non lo credo.secondo me ci sono persone troppo radicate nelle proprie convinzioni e chiuse mentalmente per poter pensare che cambino.e se permetti,per come la vedo io,uno che ha il coraggio di uccidere un animale per “sport”,si,è cattivo.tu hai usato il termine sfaccettatura,io uso il termine assassino.perchè di quello si tratta.un angolo si può smussare,ma non diventerà mai un cerchio.vuol dire che uno che ha il coraggio di uccidere un essere indifeso,non ha umanità dentro di se.se vuoi perdere altro tempo a convincermi del contrario,fallo pure.ma su questo non ci può essere dialogo.io manifesto per abolirla la caccia,ste persone trovino un altro passatempo se si annoiano.quando dico noi,intendo noi vegani.perchè tu stai scrivendo su un blog vegan.se tu scrivessi su un blog di cucito,direi noi,riferito al contesto in cui mi trovo.mi sembra un ragionamento lineare e anche abbastanza ovvio.per quanto riguarda la respirazione,ti posso dire che esercizi di respirazione ne faccio moltissimi.anche di meditazione.pratico arti marziali,oltre che il tai chi,e il chi gong.leggo tanti scritti buddisti.ho avuto la fortuna di girare un bel pò di mondo e proprio per questo sono una persona molto aperta di vedute.ma sono anche molto intransigente di fronte alle ingiustizie che siano verso esseri umani o animali.ti ricordo carmine,che anche i monaci buddisti scendono in piazza a manifestare e delle volte sono arrivati allo scontro fisico per difendere i loro diritti.ma ciò non toglie che la filosofia buddista abbia alla base l’amore per ogni essere vivente (infatti loro sono anche vegan).anche gandhi,l’indiscusso promotore della non violenza,se ti informi vedrai che affermò che in alcune situazioni contingenti,è amesso reagire e bisogna lottare.disse inoltre bisogna prendere posizione verso le ingiustizie.ognuno di noi è responsabile di quello che accade nel mondo con le scelte individuali.Troppo comodo dire…se muore un bambino di morbillo,non è colpa mia.è colpa tua caro carmine,così come è anche colpa mia.hai mai sentito la frase:anche se vi credete assolti,siete tutti coinvolti?ultima cosa…per quanto mi riguarda,non voglio avvicinare nessuno al vivere vegan,ognuno ha il proprio percorso.io rispondo a me stessa delle azioni che compio,come la filosofia buddista insegna.gli altri faranno quello che si sentono.comunque tu sei una contraddizione unica.
ognuno fa quel che può inoltre la trovo un’affermazione di comodo ed ipocrita.ognuno fa quel che vuole,non quel che può,questo è più corretto dire.perchè io personalmente faccio la metà della metà di quello che potrei fare per migliorare questo mondo.e non credere che ne vada fiera.proprio perchê mi sento sempre in difetto.vado in giro in bicicletta o coi mezzi pubblici,sono vegana,e non compro prodotti delle multinazionali che portano morte nel mondo.faccio le scale anziche usare l’ascensore.faccio volontariato,riciclo tutto ciò che posso e autoproduco molto di quello che mangio.non uso indumenti di lana o pelle.se viaggio vado solo in strutture gestite da persone locali in modo da favorirne lo sviluppo economico.in ogni luogo in cui sono stata,ho girato in quelli che vengono definiti “bassifondi”,per cercare di capire come vive il popolo.così in sud africa sono stata nelle bidonville di capetown,così come quelle dello sri lanka.in kenya in un orfanotrofio.in perù nelle case dei contadini.e ho portato sorrisi e abbracci a tutte quelle povere persone.e mi sono arricchita di umanità.ho visto fame e sofferenza,e ogni volta è stato uno strazio.ma ho fatto sempre troppo poco.e carmine io,anche se solo compro un pezzo di cioccolato,prima di metterlo nel carrello,lo guardo e riguardo per capire che non provenga da uno sfruttamento di un lavoratore.anche fare la spesa è un momento di responsabilità.
@ Germano: questo non è uno spazio rivolto esclusivamente ai vegani, qui ognuno può dire la sua (con i modi e le maniere adatte), ed ogni domanda o perplessità è legittima che ci sia e che venga posta. La stessa impressione di cui parli però, l’ho avuta io nei vostri confronti, infatti ho avuto la sensazione (sin dall’inizio della lettura dei vostri commenti) che voi foste quelli un po’ prevenuti verso il nostro modo di vivere. Certo, capisco, il linguaggio scritto delle volte può portare a malintesi, e non riuscire a dare il giusto tono alle parole riportate, avvolte, può indurre a fraintendere il senso di un commento. Dal mio modo d’interpretare le vostre parole, ho avuto davvero il sentore di un’insistenza infondata, atta non tanto per capire le nostre motivazioni, ma per sminuire la nostra sensibilità riguardo a certe situazioni…
Anche a me non irrita sentire posizioni diverse dalle mie, sia per quanto riguarda la scelta vegan sia per qualsiasi altra discussione scritta o verbale, ma ne risento (come in questo caso), nel leggere con quanta faciltà vengono riportate certe abitudini nei confronti di animali in un contesto in cui i presenti si battono e lottano affinchè cessano definitivamente certi soprusi….
Il fatto che io sia vegan e che frequenti questo posto da tempo, non mi dà il diritto d’intromettermi in ogni dibattito che si crei all’interno di veganblog.it, maggiormente quando non vengo citato e quando un’opinione non viene rivolta direttamente a me, per cui delle volte temo di essere inopportuno nei confronti di chi esprime un concetto e d’invadere una conversazione scritta quando non mi riguarda in prima persona, però, come ho accennato sopra, quando leggo di atteggiamenti che non vanno pari passo con la scelta vegan, non riesco a non tacere…
Per la discussione cane/cavallo, io parto dal presupposto che se dipendesse da me, non permetterei a nessuno di “possedere” nessun tipo di animale: chi se ne occupa molto spesso tralascia tanti fattori indispensabili dell’animale in questione, reprimendo ogni suo istinto primordiale e renendolo così un oggetto privo di dignità. Certo, ci sono dei casi in cui persone scrupolose e coscienziose riescono a convivere con un animale sapientemente, e vanno incontro a tutte le sue esigenze fisiche e psicologiche, ma ci sono troppi casi assurdi, in cui persone incapaci e impreparate, si concedono il lusso di avere un animale trattandolo con superficialità, e non rispettando alcuna sua necessità vitale….
Se vuoi sapere come ci comportiamo con i cani, sinceramente, non posso parlare a nome di tutti, ma in base alle mie esperienze personali, ti dico che io ho avuto cani e gatti provenienti da realtà diastrose (abbandoni, maltrattamenti e sfruttamenti…). Se me ne ho preso cura, è stato per cercare di aiutarli a riprendersi da traumi subiti dalla violenza dell’uomo, non certo per soddisfare il capriccio di avere un cane o un gatto. Personalmente, mi sono comportato (e mi comporto tuttora) cercando sia di coccolare il mio cane, sia di dare sfogo ad ogni sua esigenza. Forse non sarò perfetto, e magari non lo farò contento in tutto e per tutto, ma ogni giorno do il meglio di me per far si che lui sia felice, ed il mio impegno costante, aldilà di tanti aspetti, è quello di assicurarmi che non subisca mai più un torto (fisico e mentale) da parte qi qualcuno…
@ Carmine: ma tu non devi smettere di scrivere, perché dovresti, scusa? Hai appena espresso un pensiero bellissimo che è quello dell’avvicinarsi e del venirsi incontro l’uno con l’altro. La linea che separa i vegan e i non vegan, finisce proprio dove s’incontra la nostra profondità d’animo: tu ce l’hai, e non devi trattenerla rinchiudendola, la devi espandere ovunque, e con ogni mezzo che hai a disposizione…
Ora vi saluto perché ho scritto troppo Buon sabato a tutti 😉
Bene ma ci sono modi e modi! comunque superficiale e’ chi riduce l’amore che provavo per il mio cavallo (assolutamente ricambiato)a una mela e,a meno che voi non sappiate il cavallese o il cagnolese nessuno potrà dire con certezza niente. : )
Al momento non ho animali e nn li voglio perché abito in città e lavoro e non avrei tempo per loro. se un giorno decidessi di allargare la famiglia,correrei al canile… Ma prima di ospitare un essere vivente in casa mia saprei benissimo che entrerebbe con esigenze molto importanti. Non lo prendrerei solo per soddisfare un mio bisogno di compagnia o per fare contento mio figlio. E magari poi non lo prenderei neanche per evitargli inutili sofferenze e solitudine in casa.A carmine:certo la vetrina e’ una gabbia tanto quanto l’altra, ma quel tipo di cani verranno presi sicuramente e poi Se non altro la vetrina e’ un posto più decoroso…per quanto mi riguarda non dovrebbero esistere ne vetrine ne canili.
@valentina e nello : grazie per i commenti, ma se ben guardi io ho detto la stessa cosa che dite voi… Ma fa niente. Non credevo di inorridirvi…e non sapevo nemmeno che vi state battendo per l’abolizione dei maneggi.
Vi devo fare i complimenti per il vostro operato e a te Valentina vorrei dire che invidio e ammiro chi come te ha il coraggio di agire e si comporta e combatte fino allo stremo per dare voce alle proprie convinzioni. E di andare in posti così pericolosi. Raccontaci ancora di queste realtà , quando e se vuoi!mi troverai sempre dalla tua parte a sostenerti anche con un semplice messaggio!
Ciao, sono nuova del blog e vegana da tre anni circa. Ho letto gli ultimi commenti e vorrei inserirmi dando una mia opinione. Condivido in parte l’affermazione di Valentina. Dico “in parte” perchè è vero che ciascuno di noi fa ciò che vuole, ma anche ciò che può. Esempio: per una madre con uno o più figli piccoli sarebbe quasi impossibile, anche se lo volesse, impegnarsi ai livelli di Valentina (brava!), perchè le sue scelte necessariamente coinvolgerebbero altre persone. Cito questo esempio tra i tantissimi che potrei fare. Può però ovviamente scegliere di impegnarsi in molti altri modi, ce ne sono mille: adozioni a distanza,anche di animali, sostegno a vari tipi di lotte animaliste, animaliste e non, fare volontariato nei canili e via dicendo.
Non condivido invece quello che dice Nello circa il diritto di intromettersi nei dibattiti del blog. Le regole dei blog, di tutti i blog, indipendentemente dalla filosofia che li ispira, sono più o meno le stesse. Ci si inserisce nel dibattito quando lo si ritiene opportuno, anche se non si è direttamente chiamati in causa: un blog non è un dialogo a due, che esclude tutti gli altri, tanto varrebbe mandarsi delle mail.
Qualche giorno fa, parlando con un’amica non vegana, questa mi ha posto la domanda? Cosa ne pensate voi vegani della pet-therapy? Confesso che non conosco le modalità con cui viene condotta. Voi cosa ne pensate? Grazie e a presto
@ Carlotta: Ciao Carlotta,
in fondo anche io la penso come te, infatti i blog servono a questo, per scambiarsi opinioni, idee e quant’altro a vicenda, liberamente e nel rispetto di tutti; però purtroppo, dopo aver ricevuto alcune “accuse” in passato da parte di qualche persona che ritenevo amica, ma che ahimè non essendolo riteneva i miei interventi intromissivi e maleducati nei confronti di altri, ho imparato che non è sempre facile porsi, proprio perché dall’altra parte non si sa mai chi c’è. Anche quando credi di conoscere bene l’ascoltatore, ti possono arrivare delle affermazioni da parte sua che ti deludono e ti “cambiano”…
Esprimendo un mio pensiero personale per quanto riguarda la pet-therapy, mi ricollego più o meno al discorso del cane che ho fatto a Germano, e aggiungo: premetto che anche io come te non conosco con precisione i metodi adottati, ma penso che la compagnia con animali in molti casi porta dei benefici alle persone che ci convivono, o che hanno un’esperienza curativa in corso. Non mi sento di andare contro a questo genere di attività. In teoria, chi la pratica, dovrebbe avere un animo buono già di natura, ed essendo quindi molto sensibile e disposto ad aiutare il prossimo in difficoltà, non credo che sfrutterebbe mai un animale umiliandolo, maltrattandolo e picchiandolo, solo per lo scopo di portare a termine una terapia…
Anzi ti dirò, queste realtà potrebbero essere educative anche sotto altri aspetti, e potrebbero insegnare a farci capire quanto sia fondamentale il rispetto e l’amore verso gli animali: loro sono anime preziose, e la loro esistenza su questa Terra per noi uomini è sacra! Non dobbiamo ricordarci di loro solo quando ne abbiamo bisogno, al contrario, dovremmo assicurarci sempre, e in ogni caso, che stiano bene, e dovremmo capire e agire nei casi in cui essi hanno bisogno perchè in difficoltà e in cerca di aiuto…
Grazie Nello, per avermi risposto. Pur, non conoscendo a fondo la pet therapy, anch’io mi sento di dire che può essere utilissima per chi ne usufruisce e per educare alla conoscenza e al rispetto degli animali. Ho trovato però, in campo animalista, opinioni contrarie, ed alcuni la ritengono sfruttamento. Forse è sfruttamento portare a spasso, a passo d’uomo, su un pony, un bambino? O insegnargli a portare a passeggio un cane e dare da mangiare a un gatto (credo siano questi gli animali utilizzati nella pet therapy, ma forse anche animali da fattoria)? Però mi viene anche da dire: i finimenti il pony li deve pur avere se deve passeggiare con il bambino. O non funziona così?
Grazie e buona giornata.
@ Carlotta: sai, io penso che ogni realtà non è mai di un unico colore, esistono le sfumature, ed esistono i punti di vista di ognuno di noi, i quali sono personali ed individuali. Non so gli altri cosa ne pensano a riguardo, ogni opionione è lecita e rispettabile, ma dal mio canto non riesco a penalizzare un qualcosa di costruttivo, nato sul principio d’interazione tra uomo e animale, e teso a migliorare la situazione emotiva dei pazienti interessati.
Ho appena letto in rete che alcune associazioni praticano anche l’educazione ambientale con le loro attività, quindi, in queste situazioni, non riesco a vedere del male, tantomento uno sfruttamento crudele verso gli animali.
Nella vita bisogna che ci sia un po’ di flessibilità, in qualsiasi circostanza, e se certe azioni vengono commesse con amore e delicatezza, associando anche un minimo di criterio ponderato, ben vengano sempre e comunque 😛
Ne guadagna l’uomo, a anche l’animale 😛
Buona giornata a te 😉
Nello: ciao, sono in linea di massima d’accordo con te. Mi riservo, appena ho un attimo di tempo, di approfondire la questione andando direttamente alla fonte, rivolgendomi alle associazioni che praticano la pet therapy. Grazie e buonissima serata
@ Carlotta: mi raccomando, se riuscissi a trovare maggiori notizie sull’attività in questione, non esitare ad aggiornarmi. Sarei molto interessato ad ampliare la mia ottica, piuttosto marginale, sulle modalità adottate per mettere in pratica la pet therapy 😛
Ciao, buon pomeriggio 😉
Rispondo a tutti coloro che sognano di poter utilizzare prodotti animali, senza uccisione dei medesimi: l’essere umano NON ha bisogno di latte di altro animale che non sia quello della propria madre e in fase di svezzamento. L’essere umano NON ha bisogno di ingerire uova. L’essere umano NON ha bisogno di ingerire miele. L’essere umano necessita solo di alimenti vegetali, se vuole godere di ottima salute e vivere in pace con glia ltri esseri du questo povero pianeta.
Mi sono visitata il sito di Promiseland,come mi ha detto Lisa.. ma non ho visto la discussione sui cavalli… ho invece trovato un link intitolato “Comunicare con i cavalli” della IHP(Italian Horse protection) e ho notato con stupore e meraviglia che uno dei Vs bellissimi corsi (a pagamento) sulla comunicazione uomo-cavallo, intitolato “GESTIONE DEL CAVALLO IN SCUDERIA” è redatto da una giovane Dottoressa che pratica EQUITAZIONE da quando aveva NOVE ANNI ed è specializzata in dressage e salto e possiede un cavallo da 11 anni!!! non credo proprio che pratichi queste attività nelle steppe russe…e senza sella!!!.. e il suo meraviglioso equino? Dove lo tiene? Nel bosco fatato e lo chiama con le dolci note elfiche???!! MA DAI! Qui non si ferisce nessuna sensibilità animalista?e io che mi sono addirittura scusata!!!Non ci posso credere…
beh è ora che Lumacalù se ne torni a brucare foglie pacificamente nel suo mondo incantato e vi saluti caramente.
Grazie a tutti quelli che mi hanno risposto. Concordo con chi dice che avete due pesi e due misure proprio in tutto e sono molto amareggiata.
Concludo con il dire che se veramente credete a un rinnovamento di tutto il Mondo mediante il ritorno a un’agricoltura a misura d’Uomo, andate nei campi a coltivare la terra! Troppo comodo essere BIO con il portafoglio pieno!Negli orti lungo la strada vedo solo vecchietti! E Voi? andate al Naturasì?!! Vi sentite migliori perchè tenete sul balcone un vaso con le erbe aromatiche? Guardate che il 90% degli italiani ne ha uno come il Vostro! Fate il Compost? Io no, ma faccio la raccolta differenziata! Quale è la differenza tra me e voi se non quella di una scelta alimentare consapevole?!
Ciao Lumacalù, ci sono un paio di cose che forse ti sono sfuggite:
1- ti ho invitata ad affrontare la discussione che ti interessa sul forum di Promiseland invece che sul forum etico di VeganBlog, e non di cercare discussioni nel sito
2- nella sezione “Veg-Regolamento” di VeganBlog, che avresti dovuto leggere prima di inserire i tuoi commenti, trovi scritto: “La partecipazione con propri commenti o suggerimenti alle ricette è aperta a tutti (…). La violazione ripetuta delle regole di comportamento etico sopra indicate o di altri parametri etici e di civile convivenza, potrà portare alla disattivazione dell’account con conseguente impossibilità ad inserire nuove ricette e contenuti su Veganblog”.
Ti auguro davvero di cuore, d’ora in poi, di trovare in altri siti e forum quello che cerchi.
Sono felice di aver trovato questa pagina!! E’ come trovare un arcobaleno in una giornata di pioggia…è da qualche mese che mi sto avvicinando a questo mondo a piccoli passi. Da piccola vidi uccidere un coniglio e non ho più voluto mangiarlo, lo stesso per ovini, mi ha sempre fatto effetto pensare ad un agnello e immaginarlo in un piatto insieme alle patate…poi mi sono chiesta che differenza ci fosse tra un coniglio e un pollo…perchè mangiavo il pollo e non il coniglio…sono entrata in crisi e grazie a due miei amici vegani ho iniziato ad andare al vegan fest e a leggere libri e vedere documentari..sono stata malissimo, ma la cosa che mi fa stare peggio è l’ottusità che mi sono trovata accanto. Parenti che mi hanno linkato foto dell’attore del Miglio verde, morto di un problema cardiaco secondo questa gente perchè vegano, hanno seguito battute fuori luogo, chi mi chiede se mi faccio le analisi del sangue ( sono forse una tossicodipendente???) e offese…capita anche a voi? forse ha ragione Morrisey ha dire che spesso i vegetariani e i vegani rimangono antipatici perchè portano a pensare?
Cara Frances,
ti capisco benissimo; penso capiti putroppo un po’ a tutti noi (a chi più a chi meno) di trovarsi in situazioni simili a quella da te descritta… Nella migliore delle ipotesi si viene derisi, quando non criticati apertamente! Chiaro che vivere nell’ignoranza (senza offesa per nessuno) è la soluzione forse più comoda, ma chi avrebbe poi il coraggio di guardarsi ancora allo specchio, una volta appreso quel che si cela dietro a ciò che si continua imperterriti a mangiare???
Non so esattamente da quanto tempo tu sia diventata vegetariana/vegana, ma vedrai che a poco a poco chi ti sta intorno prenderà atto della tua scelta e – vedendo che la tua salute non peggiora, ma casomai migliora – non avrà più grossi appigli per contrastarti! Continua a credere nella correttezza della tua decisione e non arrabbiarti per le critiche insulse di chi ancora non l’ha compresa 😀
Un abbraccio!
@Valentina: Come puoi dire di essere larga di vedute pensando che un cacciatore sia diverso da te?!
Amo la religione, quella vera, quella che porta a diventare un Buddha e non un buddista! I monaci nascono in un ambiente che culturalmente è quello. Difficile è da cacciatore diventar vegano, difficile è da principe trasformarsi in un barbone per amore della verità come Buddha fece. Nascere in una reggia e fare il principe per tutta la vita è una grande schiavitù come lo è vivere tutta la vita secondo principi altrui. Credimi, non era una critica quella frase ‘diventa più profonda’ era solo un messaggio!! Sta a te vederla come una critica o meno! Vedo quanta passione e ripeto di stimare molto chi come te ha la volontà di ricordarsi sempre queste cose mentre fa la spesa. Ma oltre alla volontà se in una persona non avviene un cambiamento, non ci può fare niente!! Io so che il latte vaccino fondamentalmente non è destinato a me, ma, nonostante non mangi carne non è ancora venuto per me il momento di diventare vegano e non so semmai arriverà. Mi costa amettere queste mie incoerenze riguardo ai derivati, ma dentro non sento sbagliato consumarli. É qui che ti dico che ognuno fa ciò che può. Non tutti hanno la voglia e la volontà di lasciare il palazzo per diventare dei vagabondi….Tutto qui! E più tu seguirai le vie percorse da altri e più ti allontanerai dalla tua! Puoi girare tutto il mondo, ma finché entrando a casa tua non ti sentirai sempre e costantemente ‘spaesata’ il tuo viaggiare non avrà fine.
Viaggiare conoscere serve per acquisire punti di vista differenti di una realtà che poi è la stessa, la tua natura è la stessa di quella del cacciatore, ma la tua evoluzione sta su un piano differente. Credo dovremo capire questo. Siamo tutti su piani evolutivi differenti e dovremo aiutarci a vicenda, non attaccarci! Vegani e cacciatori sono sempre esseri umani.
Ti ringrazio per Ghandi, ma voglio citarti un grande religioso più vicino a noi culturalmente che scrisse ‘AMA E FAI QUELLO CHE VUOI’.
Si chiamava Agostino e questa frase racchiude il senso del mio ‘fare ciò che si può’…finché non impareremo ad amarci e ad amare non possiamo fare nulla, non abbiamo potere sulla nostra vita e ancora meno sul globo intero!! L’amore verso i cacciatori e non l’odio portano a qualcosa!! Era solo un consiglio quello sulla profondità 🙂 davvero…ma non perché tu non lo sia, è solo che tutti dovremo prima guardarci dentro, altrimenti la nostra volontà e cieca e fino ad allora ognuno fa ciò che può 😉
@Frances: Ciao un piccolo passo per te e un grande passo per l’umanità!! Ad oggi (dopo due anni) ancora non ho trovato la formula giusta per spiegare perché sono Vegetariano…dal ‘vivo’ sono mooolto timido!! Le critiche vanno sempre contro chi è nel giusto quindi sono solo conferme delle tue scelte dal mio punto di vista!! Vedrai tante cose migliorare nella tua vita se la tua scelta proviene dal tuo cuore, non difenderla con la ragione perché chi non ha fatto questa scelta non la può comprendere, altrimenti l’avrebbe fatta!! È una scelta difficile, ma ti renderà più forte e ti porterà più gioia di quanta ne possa immaginare. Inoltre c’è un vantaggio enorme: inizierai ad avere attorno a te solo persone che davvero ti vogliono stare accanto per ciò che sei e non perché sei culturalmente “Giusta”. Non preoccuparti del tuo corpo, sarà più sano di prima e la tua mente ne beneficerà! I cibi del futuro sono Vegan in quanto a tendenze proprio perché sono i cibi più adatti alla mente!
Piano piano ci evolveremo e nessuno linkerà più foto di attori per sentirsi nel giusto!!
TI auguro tanta gioia e forza per non mollare mai!
@Nello: Ciaooo 😀
@Valentina: Comunque scusami, se ti sei sentita attaccata in qualche maniera e sappi che non era mia intenzione 🙂 Anch’io mi interesso da ‘lontano’ delle stesse cose che interessano a te, ma cerco di trovare la mia via da solo senza scuole e per questo non sono coerente!! Al prossimo bivio andrò a destra o a sinistra?! Non lo so, forse mi sembrerà giusta la destra e lo dirò per poi andare a sinistra se coerente con ciò che sento!! Fino a che non troviamo casa andiamo tutti a tentoni, persino i monaci buddisti!!! Non attacchiamoci 🙂 Pace?! (se prima di far pace hai da ridire fallo pure ovviamente!)
@chi legge: scusate gli errori ortografici, ma scrivo di getto alle volte!! Va bien, buona giornata!
:/ Non mi insultate please….questo è l’ultimo! È solo che ho iniziato il precedente messaggio per fare una domanda e poi mi sono perso :(. Frances non badare a questo messaggio, non diventano tutti così i vegetariani, non ti preoccupare!!
La domanda è: come vi comportate se venite invitati a cena da una famiglia tradizionale?!
Studio arabo e mi son posto il problema semmai dovessi andare nei paesi arabi dove sono ancora più tradizionalisti di noi!! Poi è solo una curiosità, quando verrà il momento penserò alla soluzione 🙂 per il mio caso specifico!
Grazie e ri-buona giornata
ciao carmine.guarda che io non sono in guerra con te,quindi non c’è nemmeno bisogno di fare pace.ammazza quanto scrivi!io mi perdo dopo un pó a leggere.e devo anche andare a lavorare.per quanto riguarda l’alimentazione nei paesi arabi,ti posso dire che è molto più semplice di quello che pensi.hanno dell’ottimo pane,la crema di melanzane tipo la babaganoush (che adotta nomi diversi in base al posto ma il contenuto è quello).poi basta chiedere un cous cous di soli ceci e verdure.i falafel o similari si trovano praticamente quasi ovunque.ci sono le olive e la classica crema di ceci (l’hummus).e poi c’è sempre la frutta!basta sorridere e vedrai che ti verranno incontro.io non ho mai trovato difficoltà,e ho trovato sempre persone ospitali e disponibili.l’unica cosa che ti consiglio è evitare di andare nei paesi arabi nel periodo di ramadam,perchè a me è capitato,e lì ho avuto dei grossi problemi,ma a trovare da mangiare proprio,vegetariano,vegano o no,al di fuori degli orari consentiti al cibo,muori letteralmente di fame e di sete!comunque se ti va guarda proprio la mia prima ricetta che ho messo qua sul blog,che è un piatto tradizionale marocchino,ovviamente in chiave veg.se vai potresti insegnarlo a qualche cuoco!per quanto riguarda le cene “tradizionali”,dipende dalla famiglia.mio padre ogni volta scuote la testa come se avessi dei seri problemi,idem mia mamma,idem il mio fidanzato.allora cosa faccio?cucino io i miei piatti.e chi vuole può assaggiare.a me è sempre piaciuto cucinare,da quando sono vegan ho anche affinato tecniche e ho molta più inventiva.anche perchè bisogna evitare come la peste le cotolette di soia già pronte,o le polpettine di quella nota marca di cui non posso fare il nome,finta vegan che c’è nella grande distribuzione.ti dico solo che inizia con la v e produce anche un orribile latte di soia.ciao
@Valentina: Eh lo so, devo apprendere l’arte del riassunto :p….Grazie, ma il mio ‘problema’ nasce nel momento in cui penso ad un invito in una casa. Che so una persona che vi invita a casa della sua famiglia che voi non conoscete. Accettate l’invito?! Se si, vi accertate prima di cosa ci sarà da mangiare per evitare di dover rifiutare cibi non vegani cucinati, magari per ore, dalla padrona di casa?! (Dico padrona non per maschilismo, ma solitamente è così).
dunque,o lo dici subito,rischiando di sentirti dire ve…che?oppure puoi fingere di avere appena avuto un problema intestinale per cui devi mangiare solo del riso bianco.oppure ti pori tu i tuoi piatti,che è la cosa più semplice.se si offendono sono problemi loro.ciao
Vi ringrazio per le risposte, mi fanno molto piacere. Oggi c è il Vegan fest a Pontedera e purtroppo nn posso andarci perchè ho preso una frescata…e sn malaticcia 🙁 devo dire che da quando sono vegetariana è cambiato il mio rapporto con la natura, con la realtà che mi circonda e mi piace molto questo..
per me è un pò problematico il pasto quando sn all’università, mangiare alla mensa è improponibile, un pò per la bassa qualità del cibo ma poi perchè i menu sono quasi tutti a base di carne o pesce e te li ritrovi perfino nelle crocchette di patate…per fortuna però hanno aperto una panineria vegan e vado sempre là…oppure mi porto un pò di cibo da casa…
inviti a casa io ne sto ricevendo sempre meno, metto sempre al corrente di quale sia la mia alimentazione, però ancora nn mi è capitato di essere invitata dalla famiglia di una persona che conosco…però la maggior parte dei miei amici sono vegetariani o vegani quindi nn è un problema, cn i miei parenti è un problema e nn oso immaginare il cenone di Natale…a volte rigiro l’invito, perchè nn venite voi a pranzo o a cena che vi faccio scoprire la mia cucina?? e allora mi ingegno e cucino tofu e seitan all’orientale o cus cus…i miei genitori apprezzano, gli altri un pò meno ma del resto io sono vista come quella strana della famiglia e ci sto facendo un pò l’abitudine ad essere guardata un pò male….
Ciao Frances!! Da studente ti consiglio di contattare la mensa o i rappresentanti degli studenti nell’ente che fornisce il servizio. Cerca altri studenti vegani e se non siete in due probabilmente metteranno menù anche per voi. Qui dove studio li hanno messi quest’anno!!
Per la famiglia, credo tu abbia una percezione sbagliata della cosa, ma vedrai che con il tempo imparerai a comprenderli meglio!! Tu probabilmente sei la più normale! L’essere umano è un mondo infinito in continuo mutamento.
C’è una frase di B. Russel che dice: La cosa seccante di questo mondo è che gli imbecilli sono sicuri di sé, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi!
Non vedo imbecillità in chi non ti capisce, ma tanta ignoranza nel senso più ingenuo del termine. Ognuno si sente in dovere di dire ciò che pensa anche quando non sa nulla perché ha bisogno di credere di essere nel giusto. Altrimenti dovrebbe affrontare se stesso, i suoi dubbi e pochi ne hanno la voglia e il coraggio!!
Il fatto stesso che tu sia una donna ti da già una marcia in più per quanto riguarda l’agire con il cuore, non aver paura di andare dove ti invitano, dì prima cosa non mangi e vai lo stesso! Declinare questi inviti, specie in famiglia è una grossa perdita di esperienza sia per te che per i tuoi familiari. Magari un giorno sarai l’opportunità per il cambiamento di qualcuno, ma se ti nascondi ciò non potrà avvenire!!
In bocca al lupo per i futuri cenoni e per gli studi!
Grazie mille per i consigli, trovo molto positivo che alla mensa abbiano inserito cibi vegetariani e vegan, proverò a contattare i rappresentanti…sicuramente altri studenti vegetariani ci saranno in tutto l’ateneo. E’ vero, non bisogna nascondersi, proverò a mostrarmi maggiormente.
🙂 niente altro da aggiungere se non “go veg”!!!
una domanda non proprio a tema. Mi piacerebbe sapere che ne pensate della sterilizzazione dei gatti domestici…C’è un gran coro di gente che dice che è meglio per loro. Ma ho imparato a diffidare di più proprio dei cori unanimi. SOno confusa, vorrei sentire voi…
Ciao Emma,
ti suggerisco qualche lettura in proposito:
http://www.clinicaveterinariagaia.com/la-sterilizzazione-del-gatto/
http://www.gattomania.it/sterilizzazione.htm
http://www.lav.it/index.php?id=859
La mia scelta Vegan lo è solo per motivi salutisti.Non amo particolarmente gli animali.Penso che essi stanno al mondo come l’uomo e,come esso debbano vivere seguendo il processo naturale della vita.Si dovrebbe vivere e morire nella logica naturale,purtroppo non so chi ha inventato il “benessere”,chi ci ha inculcato questo modo di vivere.Stà di fatto che ci siamo affrettati ad arricchirci(!)e adesso paghiamo le conseguenze di quello che abbiamo fatto(a madre natura)per questo se ognuno di noi comincia a percorrere il cammino vegan o vegetariano possiamo dare una mano a tutta l’umanità.Ricordandoci che non ci siamo slotanto noi.Ciao a tutti
ciao cari, sicuramente questo tema sarà stato già affrontato più volte, ma il tema della mensa scolastica a mio avviso è molto importante e irrisolto. Io sono insegnante alla scuola dell’infanzia, e al momento del pasto sono a scuola con i miei bimbi. Ho provato a chiedere la dieta vegetariana per motivi etici, sapendo che quella vegana non è tra le scelte possibili. Io sono vegana quindi già la richiesta di una dieta vegetariana mi avrebbe portato a non poter toccare cibo in alcuni giorni ( ad esempio: nelle crocchette di verdure c’è la ricotta…nel purè c’è il parmigiano…). Non mi hanno concesso la dieta vegetariana dicendomi che se non è per motivi religiosi non può essere accettata. Io gli ho spiegato che i miei motivi etici non erano meno importanti ma non c’è stato nulla da fare. Quindi ogni giorno mi porto del cibo a scuola in un tupperware. Io per contratto ho diritto al pasto, che sul piano pedagogico è da considerarsi un momento molto importante dal punto di vista educativo. Ogni tanto qualche associazione prova a far sentire la propria voce,ma poi cade tutto in un nulla di fatto. Mi viene impedito di mangiare secondo le mie scelte in una scuola pubblica dove le scelte di ognuno e quindi le diversità di ognuno dovrebbero essere sosotenute, condivise…
Della salute me ne frego, la mia priorità é nutrirmi sapendo di non togliere la vita a chi ne ha diritto quanto me, di non sostenere con le mie scelte alimentari lo sfruttamento degli Animali, il resto non é di mio interese e non nego di provare un discreto fastidio per chi si preoccupa della propria salute prima che della VITA di chi fino a ieri si é messo nel piatto.
La buona salute di un vegan deve essere il risultato di una scelta etica e non la priorità.
Poi per carità ci sono persone che vivono per se stessi, il mondo ne é pieno, ma uno degli effetti più eclatanti della scelta vegana é proprio quello di sviluppare quella “compassione” ed empatia di cui l’umanità ha dimenticato l’esistenza.
Spero sposti il baricentro da se stesso agli altri il signor Carmine, chi muore per nutrire l’umanità ha più importanza del suo colesterolo.
Per accettare il diverso è necessario capire di esser diversi 🙂 Di che è per motivi religiosi!! In fondo la religione è la via personale che ognuno sceglie e una dieta vegana rientra nella religione da questo punto di vista. Religione significa scegliere frequentemente, avere cura costante di sé e Dieta è il modo di vivere “etimologicamente” parlando sono la stessa cosa!!
Chi sceglie frequentemente è un religioso…chi più di un vegano lo è?! Buona fortuna e non accanirti se non capiscono, di che è la tua religione che te lo impone 🙂
Di’ che è per motivi religiosi :p non Di!!! Ciaoooo
ciao alberto86, io vorrei cercare di far capire la mia scelta con la massima trasparenza….intanto le mie colleghe i miei dolci veg se li sbafano più che volentieri!!!
🙂 immagino!!! per quanto tu voglia essere trasparente se uno ha davanti agli occhi del prosciutto (come si suol dire) vedrà prosciutto 🙂 Purtroppo non puoi levarlo tu per loro!! Penso che nessuno possa capire ciò che dici se non lo sente già dentro e allora devi comunicare con gli elementi che anche loro conoscono e possono capire e la religione è uno di questi!!
Non è ingannare, è solo usare termini diversi che le tue colleghe meno aperte conoscono e possono rielaborare per conto proprio!! Se poi il tuo scopo non è mangiare in mensa, ma volere essere riconosciuta come vegana e far conoscere l’etica e i motivi che ti hanno spinta a diventarlo allora mi sa che dovrai attendere l’evoluzione di chi decide i pasti!!
Una volta che il menù sarà cambiato potrai iniziare a spargere volantini e portare foto di mattatoi, ma intanto avrai il tuo pasto 🙂 Poi questo è solo un punto di vista!!
Ciaooo
PS
Non avevo mai visto un vegano criticarne un altro perché non vuol bene agli animali.
Fine, perdonami, ma come puoi provare vera compassione per gli animali se non provi compassione per chi non li ama?! E se non ami prima di tutto te stessa nutrendoti (veganamente o no) con Amore come puoi amare qualsiasi altro essere?! Se prima di amare te ami un animale non è Amore vero 🙂
Hai mai visto un fiore?! Pensano solo a sé stessi e guarda quanta bellezza portano e come ti fanno cambiare l’umore, sorridere e gioire. Se ognuno pensasse davvero a sé forse ci sarebbe più bellezza in giro e più compassione!
Non prenderlo come attacco per favore è solo una riflessione!! A me piacciono molto gli animali :p
Alberto provo tenerezza per la tua ingenuità, perlomeno credo di questo si tratti, o forse e’ semplicemente uno stato estatico di qualche origine per me indefinita (non posso credere che sia effetto di qualche fungo ;-))).
Sono vegana, non una santa (?) e critico eccome tutte quelle persone che antepongono se stessi alla sofferenza degli altri, posso biecamente accettare che un sentimento tanto meschino viva in tante persone ma mi disturba molto che sia presente nel cuore di un vegano vero.
Poi vorrei chiederti in quale paradiso vivi tu che parli di fiori e amore ? Io vedo e vivo violenze sugli animali tutti i giorni, sono ferite laceranti che mi hanno fatto nascere una profonda rabbia verso gli esseri umani che le commettono.
Ti racconto un episodio accaduto ieri:
Io lavoro nel settore lusso e non al mercato, quindi ho a che fare quotidianamente con persone che fanno beneficenza, che fanno adozioni a distanza perchè e’ trendy, insomma sono a contatto con persone che credono di avere un’allure particolare, insomma non sono persone “barbare” quanto potrebbe essere il macellaio.
Ecco, ieri una di queste persone mi raccontava che ha un conoscente che vive in campagna e che, dato che ci sono molti gatti che vivono in zona lui ciclicamente prende i micini nati li mette in un sacco e li affoga. Ogni volta che le gatte partoriscono lui li affoga. Capisci ?
Questa cosa mi e’ stata detta col sorriso sulle labbra come se fosse la cosa più naturale del mondo caro Alberto86.
Io avevo il cuore a mille e la rabbia nella gola che esplodeva mentre questa figlia di papà diceva questa cosa orribile sorridendo.
SORRIDENDO CAPISCI ?
Vedi caro Alberto, deduco che tu sia dell’ottantasei e ne devi vedere e sentire tante prima che quell’aura angelica si trasformi in una smorfia di dolore perenne, dovrai fare tanti anni nei canili a vedere esseri terrorizzati, farti un giro dove si respira il sangue e la paura per smettere di sorridere perennemente.
Io non te lo auguro ma credo semplicemente che avverra’ se scenderai danna confortevole nuvoletta sulla quale tu vivi ora.
Ti scrivo questo con infinito dolore e affetto sincero.
Fine.
🙂 no son così di mio senza funghi!!! Tanto affetto sincero…e sarcasmo! Viviamo nello stesso mondo, cambia solo la percezione delle cose. Non dico che siano tutte rose e fiori mi meravigliava soltanto leggere una critica paradossale povera di compassione e non volevo parlarti di amore e fiori!
Criticando un’altro essere umano prima di essere davvero compassionevole per la sua non compassione non è un’atto di compassione! Tutto qui!!
Al mondo succedono tante tante cose per cui dovremo essere tristi, ma essere tristi non aiuterà il mondo, né gli animali cara Fine. Mi dispiace che tu veda solo dolore e ti auguro che il tuo dolore perenne si trasformi in un sorriso di compassione verso anche chi non vuol bene agli animali!! C’è da piangere per molte cose, ma criticare prima di essersi fatti un bell’esame di coscienza non aiuterà nessuno in primis gli animali che tanto ami! L’odio porta odio e l’amore-compassione porta amore-compassione.
Mi dispiace inoltre che non sia andata oltre la superficiale ingenuità del mio messaggio e che dire fiori o amore rimandi sempre ai soliti luoghi comuni di infantilità e cose ‘ingenue’. Nel vocabolario di un/a vegano/a dovrebbero trovarsi ai primi posti ancor prima dell’odio verso chi non ama gli animali o delle battaglie, delle lotte contro altri esseri umani che ancora non hanno capito come lui/lei cosa significhi scegliere una dieta vegetariana-vegana e quanto male facciamo al mondo…
Il mondo è una questione di percezione, vedi dolore solo se c’è in te! Siamo nati nell’odio, nelle lotte e vedere un vegano che ne attacca un’altro per motivi ‘futili’ mi rattrista perché nessuno tende più all’amore prima che all’odio. Per parlare di compassione bisogna prima provarla. Non puoi dire di essere compassionevole solo perché ami gli animali, devi lavorarci su e per farlo bisogna esser disposti a non criticare, non giudicare. Ora leggerai un giudizio in questo mio messaggio, ma non è così. Forse scrivo per tristezza anch’io, forse per farti notare nel messaggio di compassione che hai inviato manca proprio la compassione…
Buona serata, ti scrivo questo con infinito amore per un mondo pieno di fiori 🙂 Ciao…
Ciao a tutti!
Sono entrata a far parte del mondo veg da 4 mesi e molto bruscamente, così da un giorno all’altro… Ho sempre amato gli animali e per questo mi sono sentita sempre in difetto rispetto alla mia alimentazione, ma sono cresciuta dando per scontato che fosse così e a volte dimenticando volontariamente che quello che mangiavo era stato un essere vivente che se avessi visto non avrei mai voluto uccidere per il mio piacere. Cmq un discorso su youtube di Gary Yourofsky, un video per rendermi conto di cosa accade realmente e non ho avuto nessun dubbio: diventare vegana è stata la naturale conseguenza! Scusate, ma ho la necessità di condividere xchè purtroppo questa mia scelta non è stata accettata facilmente e a volte mi sembra di essere isolata… cerco di spiegare le mie ragioni,mi sono illusa perfino di poter far capire alle persone che mi sono vicino che è la scelta più giusta, ma il punto è che si potranno portare tutte le ragioni di questo mondo ma se chi ti ascolta non ha amore o compassione x gli animali non potrà mai capire o meglio “sentire”. Leggere le vostre opinioni mi rincuora, e posso dire che sono molto fiera della mia scelta e di chi come me crede nell’amore per tutti gli esseri viventi. Ammiro il percorso personale di ogni persona che sia giuta a questa scelta per motivi etici e spero che sempre più gente possa aprire gli occhi!
Ciao Maria Carla 🙂
Solo una domanda: come fai a sapere che è la scelta più giusta?? Lo è per te, ma magari non lo per chi ti sta accanto! É facile e bello provare amore e compassione per gli animali, ma la compassione e l’amore vanno dati proprio a chi non ha amore da dare…alle persone!
Quando tu cercavi informazioni sul mondo vegan sono certo che nessuno ti abbia costretto a cercare! Uno cerca se è pronto a cercare altrimenti non c’è discorso che regga!
A volte abbiamo bisogno degli altri per accettarci, per dire a noi stessi che le scelte che facciamo son quelle giuste. Non sentirti isolata perché siamo tutti soli e diversi, ma qualsiasi diversità sia va accettata anche e soprattutto il mangiar carne. Molte volte sono proprio i Vegani-vegetariani che allontanano chi mangia carne da un possibile cambiamento! Dire ad un altro cosa dovrebbe mangiare (per quanto giusta sia la nostra alimentazione) non fa che allontanarlo da noi. Come puoi pretendere di essere accettata quando sei la prima a credere di essere nel giusto e a non accettare?! Il mondo è giusto così com’è che ci piaccia o no…Puoi cambiare il tuo mondo, ma cambiare a suon di ‘la mia è la scelta più giusta’ è tirannia e nessuno vuol stare con un tiranno. Oltre tutto la prima a star male sei tu!!
Ti faccio un esempio stupido, da quando non mangio più carne a casa ne consumano pochissima, mio fratello è praticamente vegetariano, ma non ho mai nemmeno spiegato le ragioni di questo cambiamento. Non è attraverso i discorsi, ma con le azioni di pace e non violenza che si raggiunge la pace e la non violenza.
Ottenere la pace con la guerra è impossibile. Guardiamo le nostre società così involute, ancora non hanno raggiunto un periodo di pace. Viviamo una tregua, vogliamo la pace e l’Amore, ma siamo i primi a correre alle armi e ad odiare quando arriva il diverso che, carnivoro o meno, non è poi così diverso da noi.
Buona giornata a tutti!
Chiedere ai vegani di rispettare la propria scelta di mangiar carne ha lo stesso significato di chiedere alle femministe di rispettare i sessisti, di chiedere alle persone di colore di rispettare i razzisti, agli omosessuali di rispettare gli omofobi. É assurdo pensare che in nome della differenza di opinione sia garantito il mutuo rispetto, specialmente quando l’opinione che si critica rappresenta tutto ciò che si condanna e contemporaneamente determina sofferenza, appoggia oppressione ed incoraggia il perpetuarsi dello sfruttamento.
Felix Sampson.
@Maria Carla sii fiera di te stessa e non farti pippe mentali, tu sei nel giusto, i giusti sono sempre un po’ soli, questo mondo non é pronto, così come era solo Martin Luther King e tutti quelli che nel piccolo e nel grande hanno fatto un passo contro un sistema sbagliato.
Io ti sono accanto, stiamo più di quanto puoi immaginare Maria Carla, sparsi in questa terra martoriata ma siamo in tanti e cambieremo il sistema vedrai e un giorno si parlerà di onnivori con lo stesso ribrezzo e la stessa vergogna di cui si parla oggi di nazisti.
🙂 É questo ciò di cui parlavo…cara Laura nessuno chiede ad un Vegano di “rispettare” una delle categorie sopracitate. Parlavo di compassione.
compassióne s. f. [dal lat. tardo compassio -onis, der. di compăti «compatire», per calco del gr. συμπάϑεια]. – 1. Sentimento di pietà verso chi è infelice, verso i suoi dolori, le sue disgrazie, i suoi difetti; partecipazione alle sofferenze altrui: umana cosa è aver c. degli afflitti (Boccaccio); provare, sentire, mostrare c. per qualcuno, per le sue pene; muovere, muoversi a c.; essere degno di c.; è una c. (cioè una condizione che suscita compassione) vederlo ridotto così.
É ovvio che siamo lontani da un sentimento del genere. Dico però che molti Vegani e Vegetariani pensano di avere questo sentimento per il solo fatto di vivere ‘cruelty-free’ ma non è così. La scelta Vegan è solo un piccolo passo iniziale, non è la meta. Molti si fermano li e credono che cambierà il mondo, ma il mondo cambia davvero tanto quanto noi piccoli esseri ci evolviamo verso l’Amore! Odiare (non dico rispettare) un omofobo oltre a causare una maggiore omofobia crea tensione e odio che non esistono nell’Amore!
L’Amore è un sentimento in uscita, ma per farlo uscire bisogna produrlo prima e non sarà di certo l’odio verso il diverso ad alimentarlo. Gli animali sono maestri in questo anche se vengono picchiati non smettono di provare amore…loro sanno cosa sia la compassione e sono più umani di noi spesso e volentieri. Per questo non li mangio, ma comprendo chi lo fa 🙂 non si sceglie di mangiare carne lo si fa ignorando se stessi e non gli altri per questo cara Maria Carla non hai potere sugli altri, semplicemente perché hanno gli occhi chiusi e si ignorano, si guardano allo specchio e vedono solo un’immagine riflessa, vuota.
Buon pomeriggio e W l’Amour e la compassione che è l’unica arma vera per salvare gli animali e per un cambiamento radicale e non superficiale del genere umano.
…..e ora torno alla pasta e fagioli che si è raffreddata 😉
Ho scoperto da poco questo sito e lo trovo…STUPENDO!!!!
Rispetto la vostra scelta ma mi chiedo (da profana) oltre all’impegno e alla dedizioni, dato che non mi sembra una scelta così semplice, non vi è anche il problema della reperibilità dei prodotti? non parlo solo del cibo ma anche e soprattutto dei prodotti per la casa e dell’abbigliamento…e tutto ciò per chi lo rispetta veramente non è costoso?
Ciao Nicole 🙂
Da quando ho fatto questa scelta (vegetariana) ho smesso istintivamente di comprare molte molte cose superflue che oltre tutto ho poi scoperto essere dannose.
Sono uno studente universitario e campo con dei risparmi, non sguazzo nell’oro, ma mi sento parecchio ricco. Il costoso è un concetto molto relativo. Ciò su cui si è risparmiato in passato oggi ha un costo per noi. Guarda questa crisi parla da sé.
Risparmiare non vuol dire guadagnare dei soldi, vuol dire avere paura di volersi bene spendendo 50 centesimi in più per un qualcosa che ha una qualità superiore. E questa paura è data dal fatto che nessuno ha la forza di fare delle scelte!
Se dovessi comprare per tuo figlio un alimento li spenderesti dei soldi per qualcosa di qualità o risparmieresti?! Il nostro corpo è come un figlio e il mondo lo stesso. Tutto ciò su cui risparmiamo oggi si ripresenterà in futuro a chiedere il conguaglio e con gli interessi!
Non è risparmio 🙂 è tutta una messa in scena. Se entri in un supermercato per comprare una cipolla ed esci senza cipolla con del detersivo “in offerta” hai già speso più di quanto volevi, il risparmio è una finzione per farci spendere di più!
La vita è adesso, ora, non risparmiarti e non risparmiare, quando non ce ne sarà più potrai essere orgogliosa di aver sempre scelto tu e vissuto come volevi senza aspettare le offerte!
Un abbraccio,
Alberto
Buonasera, mi chiamo Serena e ho 19 anni. Ero vegetariana ma ieri quando ho visto un video di un ragazzo vegano ho sentito la necessità di diventare vegana anche io. Non è un problema per me l’unica cosa è che in giro non ci sono molti negozi vegani senza contare il fatto che ho contro tutta la mia famiglia. Proverò a preparare le ricette che ho trovato su questo blog 🙂 Comunque per quanto riguarda il fatto di dare da mangiare ai miei animali domestici cibo vegano su quello non sono d’accordo perhè in fondo i gatti sono animali carnivori e mi sembra giusto non modificare il loro istinto naturale.
Serena.
Anch’io la penso cosi, tuttavia gli scienziati giapponesi stanno perfezionando un alimento estratto dagli escrementi (non provenienti da allevamenti bensi da umani) purificati e che dovrebbe avere tutti i nutrimenti, nonchè il sapore della carne: http://notizie.delmondo.info/2011/07/14/scienziato-giapponese-crea-la-carne-artificiale-da-escrementi-umani/
quando sarà pronti potremo dare questo ai nostri amici animali, e magari anche a certi umani
Ciao a tutti. Ho un grattacapo che riguarda la coltivazione del mio orto e vorrei chiedervi un consiglio.
Sto difendendo le mie piantine dagli insetti (lumache, cimici ecc…) ma incontro molti inconvenienti, attaccano le foglie e alcune larve mangiano le radici facendole morire. Non voglio usare polveri, veleni o trappole tipo vischio per ripsettare animali e terra. Però sono davvero in difficoltà. Cosa posso fare? Qualcuno mi può aiutare e consigliarmi un modo per scacciare gli insetti senza ferirli o danneggiarli?
Grazie in anticipo
Sollevi un quesito non da poco, dato che purtroppo ne vengono già uccisi migliaia nelle coltivazioni convenzionali (non bio) perchè tra insetti, lucertole e piccoli roditori come topini e conigli che si scavano una tana nei campi coltivati ogni anno è una vera carneficina, quelli uccisi dai veleni, dalle trappole, dalle mietitrebbia, da anni mi sforzo per aumentare la consapevolezza nella gente, ma almeno vedo che c’è qualcuno che ci pensa.
Ciao!! Prova con i fondi del caffé!! Mi ricordo che lo usavamo per tenere lontani gli insetti (lumache) dalle fragole!! Ma non sono un esperto 🙂 dai un’occhiata in giro e approfondisci questa voce di corridoio, velocemente ho trovato questo sito: http://www.stilenaturale.com/news/1240/Come-si-utilizzano-i-fondi-di-caffè-in-casa-in-giardino-nella-cosmesi.html.
A dire il vero ero entrato per polemizzare sulla troppa attenzione a queste cose, ma poi ho dato un calcio al mio ego e mi è venuto in mente il caffé 😛 buona serata!
Unika: Continua a seminare consapevolezza nelle menti, prima o poi qualche seme germorglierà…senza uso di concimi chimici!!!Scherzo, anche io cerco sempre di sensibilizzare la gente che, invece spruzza l’impossibile su fazzoletti di terra sfruttati e sterili.
Alberto86: Grazie mille, molto utile l’idea dei fondi, ora do un’occhiata al sito.
A volte mi sembra di seminare nel deserto 🙂
“Cicciabaubau 1 maggio 2013 alle 19:01
Anch’io la penso cosi, tuttavia gli scienziati giapponesi stanno perfezionando un alimento estratto dagli escrementi (non provenienti da allevamenti bensi da umani) purificati e che dovrebbe avere tutti i nutrimenti, nonchè il sapore della carne: http://notizie.delmondo.info/2011/07/14/scienziato-giapponese-crea-la-carne-artificiale-da-escrementi-umani/
quando sarà pronti potremo dare questo ai nostri amici animali, e magari anche a certi umani”
Spero che questo commento sia sarcastico e senza nessuna intenzione di portare a compimento un abominio indecente.
Un surrogato che proviene da un rifiuto è semplicemente assurdo.
Dida, esiste un tipo di rete anti-insetto che è perfetta per tenere lontano qualsiasi tipo di animale. E’ simile alle zanzariere solo che in dimensioni tali da poter costruire una specie di serra sbarazzandosi per sempre degli insetti dannosi. Si trova nei negozi oppure si cerca su internet qualche rivenditore.
Per il terreno? Si potrebbe pensare ad un geotessuto interrato.
Grazie Urano,mi sembra una buona idea, forse la più rispettosa nei confronti degli animali, perchè li tiene lontani, senza ferirli. Il geotessuto interrato cosa sarebbe di preciso?
Un tessuto appositamente studiato per essere posizionato a terra. Ce ne sono di vari tipi e misure, si utilizza come coprente anti erbacce, come telo permeabile sotto i vasi nei garden si vede spesso, o come divisorio da posizionare sotto le decorazioni da giardino tipo sassi, lapillo o corteccia evitando il mescolamento dei materiali si usa nella costruzione delle strade come primo strato, si adatta anche ad altri impieghi ma credo tu abbia capito. Si trova anche questo nei garden o negozi specializzati. Questo tessuto permette all’acqua di filtrare ma evita che gli animali di dimensioni superiori al millimetro di entrare nella zona coltivata. Questo funziona solo se posizionato nel modo corretto cioè creando una specie di contenitore con un bordo di 15-20 cm fuori terra altrimenti gli insetti o altri animali entrano comunque nella zona coltivata. E’ un compromesso valutabile. Piuttosto del veleno io utilizzerei un tessuto che almeno ne evita l’impiego. Considerato il fatto che potrebbe esserci un problema etico nel posizionare un materiale non naturale nel terreno per contrastare un’avversità naturale.
Questo è l’unico inghippo. C’è chi è contrario all’impiego di materiali plastici in natura, ma è anche vero che a mio avviso è ben peggiore utilizzare un prodotto chimico per uccidere qualcosa che prima o poi si ripresenta se non controllato a tappeto (es: lumache, afidi, insetti terricoli dannosi, cimici, dorifore, ecc ecc.)
Un’altro piccolo inghippo è la durata, che è variabile da alcuni anni a decenni ma questo dipende molto dalle condizioni del terreno e dal materiale utilizzato per produrlo.
Saluti e buona coltivazione
Grazie Urano, mi sono già informata oggi in un negozio specializzato e mi hanno dato molte dritte su come posizionarlo, ma, da bravi venditori, mi hanno comuqnue cosigliato prodotti chimici…sob…ti farò sapere se funziona.
Ovviamente… per i commercianti di qualsiasi genere meglio un problema risolvibile con un prodotto utilizzato in continuazione, che un problema risolto per sempre. In effetti vale un po’ per tutti i campi dove centrano i soldi.
Evita la chimica che per il tuo problema è semplicemente inutile.
Tutti dovremmo sapere e tutti dovremmo boicottare.
Carissimi c’è ancora qualcosa di crudele nelle nostre ricette: L’olio di palma. Vi ho linkato un articolo in cui spiega bene tutto.
Evitate di comprare prodotti che lo contengono…bisogna districarsi bene e leggere tutte le etichette, ma è tempo ben speso! anzi benissimo!
http://earthriot.altervista.org/blog/lolio-di-palma-biologico-non-esiste/
Ciao! Ho una domanda da fare: come posso documentarmi su quali sono le marche di al:menti, prodotti per la cura della persona e della casa che sono da evitare poiché testati sugli animali? Sono vegan da poco e vorrei crescere nella mia scelta rendendola sempre piú consapevole. Inoltre, poiché pubblico ricette di cucina su questo blog, non vorrei incappare in qualche gaffe involontaria… Grazie
Evitare la chimica… si ma fino ad un certo punto. Come fai se hai i pidocchi?
Ciao Lali,
in questo sito puoi trovare una lista orientativa, ma esauriente, dei prodotti cruelty free, non testati su animali. 😉
http://www.lavocedeiconigli.it/lista_%20nocruelty.htm
Devo fare outing 😀 Ho scoperto di essere vegano dopo tre anni di vegetarianesimo. Quindi da adesso smetto di acquistare qualsiasi cosa provenga dal mondo animale!
Questo credo sia un commento per me stesso, ma dato che ho scritto spesso qui e letto i vostri commenti o le vostre ricette volevo condividere questo momento con voi 🙂
Buona domenica a tutti!
Ciao a tutti!!
Volevo porre una domanda (non è provocatoria) alla quale non riesco a rispondere e spero mi aiutiate!!
Mentre comprendo le (mie) ragioni dell’abbandono del latte e del miele valutate attentamente, non capisco a pieno quella delle uova.
Il problema sorge quando valuto la produzione di uova in un mondo vegano! Cioè se tutti fossimo vegani, ovviamente o gli animali da allevamento dovrebbero scomparire o tenendone alcuni in libertà andrebbero controllate in qualche modo le nascite come per i cani e i gatti randagi.
Supponiamo allora che per controllare le galline le uova non fecondate andrebbero distrutte…e non avrei problemi personalmente a mangiare quelle uova e troverei anzi più difficile distruggerle!
Per adesso sono fermo a questo, dopo aver letto varie tesi contro e a favore! Non voglio fare ciò che è giusto per gli altri ma per me. Potrà sembrare egoismo, ma credo che se ognuno pensasse ad amare sé stesso prima di dire al prossimo come amare, vivremo in un mondo ancora più perfetto!!
Ciao a tutti quanti e grazie in anticipo!!
PS
È davvero davvero difficile informarsi obbiettivamente per diventare vegani, la disinformazione è ovunque sulle uova ho letto persino persone che le definiscono come “mestruazioni della gallina” quando è errato e non fa bene al mondo vegan avere attivisti che disinformano per far effetto!! Per la B12 inoltre credo prenderò integratori…voi che ne pensate a riguardo?! (ho letto parecchio anche sulla b12 :))
Ciao!
Da qualche mese sono diventata vegetariana (mia madre lo è sempre stata, ma ha sempre preferito che fossimo noi a scegliere come vivere la nostra vita, tanto per le scelte religiose, quanto per quelle alimentari. Anche lei simpatizza per lo stile di vita vegan), ora sto cercando di rinunciare ad altri prodotti come i derivati del latte: non è un grosso sforzo, non ho mai mangiato formaggi, grazie a una predisposizione genetica che fa sì che 3 donne su 5 nella mia famiglia non ne sopportino nemmeno l’odore, figurarsi il sapore! Strano, lo so, ma è così… Devo solo rinunciare alla mozzarella, che è uno dei pochi latticini, insieme allo yogurt, che riesco a mangiare, ma ho già individuato alcune vostre ricette che potranno servire alla bisogna ; )
Non compro più uova, le uniche che mangio (e che, sorry, continuerò a mangiare), sono quelle delle galline di casa mia. Non vengono mai rinchiuse e sono libere di razzolare dove desiderano (mi hanno pulito l’orto dalle lumache XD), mi vengono incontro quando le chiamo, mi RINCORRONO quando gli porto il mangime, e se covano vengono lasciate in pace (mi sono appena nati 5 pulcini, pigolanti e variopinti). So che nell’ottica vegan questo è scorretto, ma visto che so come tratto le galline (mai prese per essere mangiate, anzi alcune le abbiamo portate via da casa di mia nonna, dove vivevano rinchiuse, al buio: da completamente spiumate e piene di scabbia, sono ingrassate e hanno messo su un piumaggio invidiabile. Quando muoiono ricevono degna sepoltura in giardino)e visto che finchè non si mettono a covare tecnicamente l’embrione non si sviluppa, mi sento la coscienza abbastanza pulita (anche perchè prima le uova le devo trovare: sono tante e ognuna ha il suo posto preferito: spodestano perfino i gatti dalle cuccette che gli abbiamo preparato con dei vecchi cartoni e la paglia!).
Spero di non suonare insolente, ma ribadisco che conosco i miei polli (letteralmente!) e credo di poter dire che fanno una bella vita. Comunque, condivido e apprezzo la filosofia vegan, soprattutto quando non si cade negli estremismi ma si cerca invece un punto di contatto, proponendo per esempio le belle ricette che ho visto su questo blog e che sfoglierò con calma. Amo la buona cucina, e poter sperimentare nuove ricette che non prevedano la sofferenza di un altro essere vivente è quanto di meglio possa sperare!
Ciao a tutti di nuovo!
Ale ciao, grazie per aver condiviso la tua riflessione. 🙂 ho una domanda riguardo le tue galline: che ne sarà dei pulcini maschi? Li tenete tutti? E, dato che hanno figliato, i galli stanno di norme insieme alle “ragazze” o li tieni separati e li fai incontrare per la riproduzione?
Carmine il problema delle uova negli allevamenti (anche biologici) é soprattutto che le galline sono sfruttate tantissimo e che i pulcini maschi vengono triturati vivi, messi nel rullo come i rifiuti. Per quanto riguarda gli allevamenti “casalinghi”, il problema é che comunque le galline “ovaiole” di solito si comprano, incentivando così il mercato, ma soprattutto bisogna considerare che, togliendo l’uovo alla gallina, questa ne produrrà prontamente un altro, (quando in natura la produzione non sarebbe così repentina), con conseguente perdita di calcio per la gallina e, a lungo andare, prospettive di vita più brevi. Il termine “mestruazione” non é effettivamente adatto, ma é comunque un’ovulazione come quella che ogni donna ha a metà del ciclo mestruale. Inoltre, chi sostiene di essere contro gli allevamenti secondo me non dovrebbe fare troppe distinzioni: si rischia di confondere il proprio interlocutore passando per opportunisti che difendono solo ciò che fa comodo (quando magari invece non é così). Io personalmente se avessi delle galline le coccolerei e raccoglierei le uova solo ogni tanto in modo da non stressarle, poi le regalerei ad amici e conoscenti in modo che evitino di comprare quelle industriali! 🙂 Ero anch’io una grande fan delle uova, ma francamente adesso, oltre a non sentirne affatto la mancanza, il pensiero di mangiarne mi disgusta. Senza contare che aumentano a dismisura il colesterolo nel sangue, appesantiscono il fegato…. Insomma non si può certo dire che siano salutari! In bocca al lupo per il tuo percorso in ogni caso! 🙂
Ciao 🙂 grazie per la risposta!! A dire il vero dal post non ho più acquistato né latte né uova. È scioccante pensare di non farlo già da un mese e mezzo 8/
Non mi pesa affatto l’assenza di derivati, anzi mi permette di scoprire ancora più ingredienti in cucina e amplifica la fantasia e la curiosità verso tutto ciò che non conosco!! Però credo che sia stato semplice perché è avvenuto naturalmente senza sforzi o rinunce e quindi senza frustrazioni!!
@Ale: una curiosità che mi nasce dalle considerazioni di Sfisfi…ma se hai sia maschi che femmine che vivono liberamente come fai a capire se le uova sono o non sono fecondate?!! Perdona la domanda banale e da ignorante forse, ma mi incuriosisce parecchio 🙂
Io con le uova ho risolto perché l’ultima che ho mangiato mi ha fatto davvero senso!
Ciao a tutti!!
Ciao! Di solito li teniamo tutti, finchè possibile. Se la convivenza tra loro diventa assolutamente improponibile li affidiamo a altre persone che possiedono galline, ovviamente persone che sappiamo essere rispettose degli animali (se le rinchiudono ci rifiutiamo di darglieli). Non li teniamo separati, sono liberi di “interagire”: quando una gallina si mette a covare, sappiamo che è il caso di lasciarla in pace e di non disturbarla.
Ale quindi non sei certa che le tue uova non siano fecondate, giusto? 🙁 e se vivono tutti insieme non c’è controllo sulle nascite…..inoltre, beh forse tu le tratti come delle regine, ma negli anni sei certa che tutti i tuoi conoscenti o parenti alle quali le hai affidate abbiano fatto lo stesso?. 🙁 🙁 secondo me qualcuna é finita in pentola…..é inevitabile……come in tutti gli allevamenti, grandi o piccoli che siano….
Se potesse qualcuno rispondermi…e togliermi una curiosità.
Perchè questo bel sito non ha un forum dove poter scambiare tutti delle opinioni su ricette od altro?…potrebbe diventare anche un mezzo per dare forza di continuare ai vegan principianti, forza di rinunciare anche al latte e uova per i vegetariani..e perchè no? attirare dei nuovi addetti vegan. Alla fine, facciamo tutto per la nostra salute, non ci entra in tasca niente, solo godiamo di salute…dimmi se è poco…
Ho appena letto tutte le risposte del forum, quindi ho trovato anche la risposta alla mia domanda di prima.
Ho anche notato delle diversità di opinioni pro/contro vegan un po’ insensati.
Il discorso è molto semplice, chi ha dei dubbi sulle scelte di un vegan ed entra qui per contraddire e deridere le ragioni di una tale scelta, è libero di visitare degli altri blog.
Semplicemente…
Sono benvenuti tutti purchè se ne parli senza polemiche e arroganza…io la vedo cosi
ho letto un commento con scritto i cani sono annivori non come i felima ma il mio gatto mangia le mandorle e un po strano però io nonn sono ne vegana ne vegetariana pero da adulta ho 11 anni ovvero non appena adro via dai miei voglio diventare vegana vabbe comunque la domanda e anche i gatti possono essere vegetarini o e il mio super strano?
buongiorno a tutti. un piccolo quesito sull’etica vegan. In un documentario ho visto una persona che raccoglieva animali morti (ad esempio investiti da automobili) per nutrirsene. Sorvolando su ogni aspetto di natura igienica, è un comportamento corretto dal punto di vista vegan? Vi ringrazio per le vostre risposte.
Tommy
Tommy ma è uno scherzo vero?!
No Vegana, la mia domanda è seria e supponiamo che il documentario non sia un falso.
Cercando meglio ho trovato come termine, che non conoscevo, “freegan”, che indica chi recupera cibo che altrimenti andrebbe sprecato, ad esempio i prodotti come frutta e verdura sciupati e difficilmente vendibili oppure quelli scaduti della grande e piccola distibuzione che per legge devono essere buttati.
Ultimamente trovo in sempre più supermercati prodotti alimentari, ben indicati come di scadenza imminente, il giorno stesso o quello successivo, scontati del 50%.
Personalmente non ho problemi a mangiare cibo “scaduto” da uno o più giorni , non è che a mezzanotte del giorno di scadenza si sviluppa la carica virale/batterica tossica o letale, non a caso l’indicazione è “da mangiarsi preferibilmente entro il…” oppure “best before…”.
A livello urbano, il freegan, recupera cibo dai bidoni della spazzatura (senza per questo essere un clochard). Chi abita in zone meno urbanizzate recupera anche gli animali più o meno selvatici, teniamo presente che istrici, ghiri, porcospini, procioni, tassi e tanti altri animali, compresi i domestici cani e gatti venivano cacciati e consumati abitualmente neanche troppi anni orsono.
Potrei postare il link di un altro video simile a quello che avevo visto, ma ritengo che potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno e preferisco non farlo.
Ripeto, tralasciamo ogni considerazione di natura igienica considerando che in natura esistono animali, non solo insetti o vermi, ma mammiferi cosiddetti necrofagi, come iene e avvoltoi, che si nutrono abitualmente di altri animali che non hanno cacciato.
Tommy io credo che il freevegan non ha nulla a che fare con il vagan, chi sceglie vegan non mangia altro che vegetali, quindi è fuori discussione che un vegano possa mangiare un animale solo perché morto accidentalmente, è assolutamente fuori discussione.
scusate, volevo dire freegan 😀
Se posso intromettermi e rispondere anche io a Tommy, dico due parole e qualcuna di più. Hai chiesto se un comportamento freegan può essere sostenuto parallelamente ad uno vegano, giusto? Si può pensare che entrambi abbiano in comune il disprezzo verso il consumo, da una parte è vero nel senso che entrambi mirano alla sostenibilità ma si differenziano per la natura multidimensionale del costrutto vegano. Quest’ultimo fa fede anche a criteri più “umani” e mano socio-economici quali la sensibilizzazione verso gli animali, la salute, la prevenzione. Ciò che senza dubbio è “corretto” dal punto di vista vegano è il foodsharing insito nel freegan che si può sintetizzare nella massima: “no allo spreco”.
Ciao Stefania, ti ringrazio per il tuo intervento ma la mia domanda era:
“un vegano può nutrirsi di animali non provenienti da processo di sfruttamento e a cui non siano state deliberatamente inflitte sofferenze o morte?”
Ovvero, considerato che:
1) l’animale in questione non è stato fatto nascere e crescere allo scopo di trarne vantaggio economico o nutrizionali; è vivo per il naturale corso della natura;
2) all’animale non sono state deliberatamente inflitte sofferenze o morte; la sua morte è un evento accidentale, ho fatto il caso dell’investimento stradale ma volendo escludere qualunque intervento umano, gli animali muoiono anche per mille altre cause.
Quindi alla fine, l’azione dell’animale uomo e quella di “raccogliere” un alimento, in cui non vedo nessun mancato rispetto nei confronti dell’animale.
Vorrei delle considerazioni, con lo sforzo da parte vostra, di sorvolare sugli aspetti igienici e sull’acquisito disgusto di nutrirsi di carne.
Grazie a tutti.
Tommy, figurati. In realtà in qualche modo credevo di averti risposto dicendo che il nostro modo di vivere è per la salute, la prevenzione e l’umanità ma mi spiegherò meglio. Non mangiamo esseri viventi non solo perché non vogliamo ammazzarli ma anche perché ciò che danno al nostro corpo non è benefico, non è salutare. L’istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione consiglia di non mangiare più di 300-400 gr di carne alla settimana e questo perché un eccessivo consumo di carni rosse (soprattutto) o lavorate è associato a un maggior rischio di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari e tumore al colon (AIRC, 2014). La carne in sé non ci da nessun effetto benefico che non si possa trovare in natura, l’organismo umano, in particolare l’intestino se andassi a vedere la sua conformazione è poco tollerante alla digestione delle carni e questo perché è abbastanza lungo differentemente da chi dalla nascita (es.animali carnivori) lo ha corto e quindi permette che la carne non si depositi e fermenti al suo interno facendo nascere cellule tumorali. Ad ogni modo, ce ne sarebbe da dire ma ti lascio a mani/menti più esperte di me che sapranno sicuramente risponderti meglio;)
Direi che le tue ultime riflessioni sono di natura strettamente medica e concordo con quelli che sono dei dati oggettivi.
Dal poco che so, la nascita del pensiero vegan risale agli inizi del ‘900 mentre le considerazioni medico/alimentari sono degli ultimi 20/30 anni quindi l’aspetto medico/salutista si è aggiunto successivamente alla filosofia vegan e non ne costituisce un elemento originario.
D’altronde non mi pare ci siano controindicazioni nell’uso non alimentare di derivati animali come lana, pelle o simili.
Quindi estendendo la mia domanda: si può usare lana/pelle di animale morto di morte naturale o accidentale?
ciao tommy, so già che mi tirerò addosso una serie di improperi, ma voglio ricordare ciò che disse una chef proprio di veganblog, carolina mi sembra abitante a siviglia che non ho mai dimenticato perchè era una frase troppo bella: “vegano è ciò che non nuoce agli animali NON ciò che fa bene agli umani!” con questo voleva dire che l’aspetto salutistico della faccenda è un plus ma se uno vuole cibarsi di patatine fritte e ketchup non è un salutista ma vegano si. detto ciò quindi credo che cibarsi di animali già morti e vissuti liberi e felici a livello di etica non sia sbagliato. questa è la mia personale opinione; che poi non si possa definire vegano chissenefrega, secondo me essere a posto con la nostra coscienza va aldilà delle definizioni.
grazie DarmaSin.
attendo risposte di tanti altri utenti.
Vedo che il mio post ha riattivato il blog che quando l’ho trovato mi sembrava un po’ fermo (ultimo post di oltre sei mesi addietro).
e grazie a tutti quelli che vorranno partecipare.
capirete che la mia è una dissertazione filosofica abbastanza spicciola e nel rispetto di tutti, lungi da me il voler scatenare polemiche e contrasti.
sono gradite tutte le risposte sì, no, non lo so, forse..
Ciao Tommy,
gli animali sono nostri fratelli, come li chiamava S. Francesco.
Se morisse un tuo parente tu avresti rispetto del suo corpo e non ti faresti una parrucca con i suoi capelli o se morisse il tuo gatto di morte naturale non te lo faresti arrosto.
La scelta vegana è dettata dall’amore verso ogni creatura e verso il creato, che poi faccia bene anche agli uomini è una ovvia conseguenza.
Credo che tutto parte da una mancanza di conoscenze, volontà e di una visione che sia anche spirituale. Per me non è solo un fatto di salute, e non è solo un fatto medico e salutistico. E’ qualcosa che riguarda il rapporto tra microcosmo e macrocosmo e TUTTI gli esseri viventi. Pensare che quello che ACCADE a un animale non accade anche a me a livello interiore-energetico-spirituale è da “piccolo uomo”. Il mondo è quello che è perché noi siamo totalmente immersi in una visione di onnipotenza, una visone antropocentrica. Putroppo quello che tu chiedi e rispondere in merito è molto difficoltoso da semplificare o rispondere in quattro righe. Per me ci vorrebbe un seminario intensivo e non solo teorico, ma esperienziale. Lavorando io con le costellazioni familiari e anche spirituali ho avuto modo di “provare” sulla mia pelle la sofferenza profonda degli animali e degli esseri. E’ stata un’esperienza illuminante.
Premetto che per me questo discorso vale per ogni cosa, per ogni animale ed essere vivente. La scienza moderna, il nuovo paradigma (fisica quantistica, psicologia transpersonale, PNEI) più all’avanguardia sta facendo delle scoperte sensazionali in merito di macrocosmo/microcosmo. Cioè siamo TUTTI INTERCONNESSI e ciò che accade ad uno accade a ognuno di noi. Non è una filosofia, non è metafisica, non è “volemose tutti bene”!!!!!! Sono SCOPERTE SCIENTIFICHE. E questo si estende anche agli elementi della natura, non solo agli animali. La Madre Terra soffre. Ma la Terra siamo noi…e infatti stiamo tutti male. Pensare di essere al di furoi della Natura e separati da essa è satto l’inghippo della storia dell’umanità. E’ stato questo che ci ha portato “fuori rotta”. Se ci fermiamo a guardare tutte le miserie, meschinità, tutto l’egoismo e l’onnipotenza e il narcisismo ne saremmo sopraffatti. Quindi il nostro stile di vita oggi è molto “YEAH!”. Sto cercando di fare un discorso che colga una visione più ampia, ma allo stesso tempo è ciò che accade costantemente nel nostro piccolo, nelle vite di ognuno di noi, nella mia. Anche se ho fatto scelte di cui vado fiera, non mi sento di restare in disparte perché è compito di ognuno vedere COME può fare perché l’uomo ritorni in armonia. Ci sono talmente tanti studi in merito, ma il PUNTO è che ognuno lo può fare a partire da sé. In fondo quello che ognuno di noi fa qui su VB è anche questo. Ma dietro a questo ci deve essere una visione globale, cosmologica diciamo. Detto ciò ritengo che un animale morto di morte naturale o incidente ha comunque “registrato” nella sua memoria cellulare la paura, la sofferenza, la MORTE e tutto ciò che essa comprende. Per cui è come se mangiassi tutto questo. Ma ti dirò di più. Visto che la mia è una visione che parte dalla spiritualità, comprendo quasi di più chi gli animali li uccide. Nella loro inconsapevolezza devono “sporcarsi le mani di sangue” e macchiarsi di questo crimine. Chi vuole mangiare “carne comoda”, di morte naturale o già pronta per me è la stessa cosa. Infatti andare al supermercato e comprare la carne nel pacchetto è comodo. Rispetto di più chi li uccide da sé gli animali. Sembra forte quello che dico, lo so. Sono cresciuta in campagna ed avevamo tanti animali. Mia madre non mi obbligava ad uccidere i conigli, ma mi diceva: “Se stasera vuoi mangiare il coniglio, devi aiutarmi ad ucciderlo. Altrimenti non lo mangerai”. Questo è stato un grande insegnamento per me, nella mia anima già da allora si era insinuato qualcosa di profondo e collegato allo spirito degli animali. Ricordo, ancora adesso con le lacrime agli occhi, la sensazione straziante che provavo io mentre tenevo il coniglio e la sensazione che provava lui. Ecco….questo ce l’ho registrato nella MIA memoria cellulare e non mi basterà tutta la vita per “purificarmi” di questo crimine. E non mi basta neppure non mangiare carne e pesce e derivati animali ed essere attivista di una visione. Tutto parte dall’onnipotenza dell’uomo e ognuno deve vedersi la propria. Non mi interessa neppure darti LA RISPOSTA perché non c’è, perché tu troverai la tua. Come dici anche tu, a me interessa lo scambio e sentire le STORIE CHE CURANO. Questa è la mia e quando ne scrivo un pezzo e la condivido, già sono connessa con me stessa, con il mio viaggio e con quello di tutti gli esseri a cui siamo indissolubilemente e profondamente legati. Un abbraccio dal cuore, Ametista
@Ametista grande tutto quello che hai scritto, commevente e riflessivo, grazie per il tuo contributo.
@ Lisa
È vero, se morisse un parente o un animale d’affezione avrei rispetto del suo corpo ma trovo sia un costrutto morale, in natura niente vieta che il corpo del parente o del gatto possano essere utili a qualche altro essere vivente oltre che a larve e batteri.
Per altro, è molto probabile che in qualche piccola e remota parte del mondo, qualche essere umano pratichi ancora il cannibalismo che, come la necrofagia, ha una certa diffusione in natura. E’ vero che un coccodrillo non mangia la propria prole ma quella degli altri coccodrilli sì.
@ Ametista
Ad una prima lettura del tuo post l’avevo erroneamente giudicato sostanzialmente OT e discorsivo ma riflettendoci vedo che per te l’argomento vegan è una parte del tutto, inscindibile e non riducibile. Perdonami quindi se mi limito, senza voler essere riduttivo nei confronti della tua estesa visione, a commentare solo il passaggio in cui, in qualche modo, rispondi alla mia domanda
quoto
“… un animale morto di morte naturale o incidente ha comunque “registrato” nella sua memoria cellulare la paura, la sofferenza, la MORTE e tutto ciò che essa comprende. Per cui è come se mangiassi tutto questo.”
Allora mi chiedo, perché gli animali (che presumo con maggior percezione e coscienza, rispetto all’uomo, dell’interconnessione cosmica) che si nutrono di altri animali, anche cacciandoli, non percepiscono il loro nutrirsi come una turbativa dell’energia di Madre Natura e non avvertono come insano il mangiare dolore e morte?
Grazie, un abbraccio a tutte e due.
@ametista come al solito adoro leggerti, è una boccata d’aria fresca leggere le tue parole e soprattutto sono d’accordissimo sul discorso “kill what you eat”. ovviamente il mio sogno e il mio impegno sono x un mondo libero da uccisioni e sofferenza ma proprio x questo mi piacerebbe che chi ci tiene tanto a mangiar carne capisse da dove viene e cosa vuol dire ottenerla! a mangiare una rustichella all’autogrill son capaci tutti, a guardare un cinghiale negli occhi e sparargli non credo!
Ciao Tommy! 🙂 rispondiamo anche noi, visto che ci siamo poste questo problema altre volte!! Siamo d’accordissimo con DarmaSin quando dice che la scelta vegan è prima di tutto una scelta per non nuocere ad altri animali, anche per noi gli effetti positivi sulla salute sono solo effetti collaterali graditissimi, ma assolutamente non ricercati!! Il ‘primum movens’ che ci ha spinte ad intraprendere questo percorso è stato proprio il non sopportare che altri animali venissero fatti nascere con l’unico scopo di essere torturati ed uccisi per sfamare uomini che per altro non ne hanno nessun bisogno! Quindi, per rispondere alla tua domanda, se qualcuno mangia o usa pellicce di animali morti di morte naturale, che hanno vissuto beatamente fino all’istante prima, non avremmo nulla in contrario dal punto di vista etico!! Certo è che noi non riusciremmo mai a fare una cosa del genere! 🙂 Per quello che riguarda lo spreco di cibo siamo assolutamente contrarie (anche noi al supermercato quando vediamo secchi di verdure che andranno buttate solo per una minuscola pecca, chiediamo se possiamo prenderle noi…ma ovviamente la risposta è sempre negativa)…però un povero istrice investito sulla strada non lo vedremmo allo stesso modo! Lo stesso vale quando magari dalla cena dei nostri genitori avanzano resti di carne…magari li costringiamo a finirli, ma certo non li mangiamo noi!! Pensiamo che la scelta vegan sia separata dalla scelta di limitare gli sprechi, sicuramente nei vegani c’è un attenzione maggiore anche sull’impatto ambientale e su tutto ciò che può nuocere al pianeta, ma anche questo è un aspetto aggiuntivo, non proprio del vegano (almeno noi la vediamo così)! Come dice Darma, uno che non mangia animali e derivati, ma butta cartacce dal finestrino della macchina o compra 2 chili di mele per poi buttarne la metà…sempre vegano è!! 🙂
@Grazie Darma…soprattutto per: ‘mangiare una rustichella all’autogrill son capaci tutti, a guardare un cinghiale negli occhi e sparargli non credo!’…frase essenziale!
I vegani non sono tutti uguali. Ovviamente ci sono tutte le sfumature degli esseri umani e del proprio percorso, ma soprattutto delle proprie “credenze” (non intendo solo religiose eh?). Non dobbiamo dimenticare che esiste il processo evolutivo e che riguarda ogni specie vivente. La maggior percezione e coscienza degli animali? Apri dei capitoli per scrivere un’enciclopedia!! E come vedi ci sto provando!!!!! Ah aha ha…scusa, ma sono argomenti importanti, ma allo stesso tempo rischiano di essere pesanti! Ma purtroppo per me non si possono scindere le questioni che poni da una visione più ampia e non si può essere riduzionisti o trovare risposte semplificate!
Bruce Lipton nel suo “La biologia delle credenze” parla anche di questo tema. “ Potreste pensare che le parole di Rumi sulla forza dell’amore siano nobili, ma poco adatte questi tempi difficili, in cui il sistema migliore sembra essere ancora la sopravvivenza del più adatto. Non ha forse ragione Darwin quando dice che la violenza è alla base della vita? Non è la violenza il modo di agire del mondo naturale? Che cosa dire di tutti quei documentari che ci fanno vedere animali che cacciano animali, animali che intrappolano animali, animali che uccidono animali? Non hanno anche gli esseri umani un’inclinazione innata verso la violenza? La logica dovrebbe dirci: gli animali sono violenti, l’uomo è un animale, quindi l’uomo è violento. No! L’uomo non è “inchiodato” ha una natura intatta e crudelmente competitiva più di quanto non siamo inchiodati ai geni che ci rendono malati violenti. Gli scimpanzé, gli animali geneticamente più vicini all’uomo, sono la prova che la violenza non fa necessariamente parte della nostra biologia. Una specie di scimpanzé, in bonobo, vivono in comunità pacifiche in cui la leadership è in mano a maschi e femmine co-dominanti. A differenza degli altri scimpanzé, la comunità dei bonobo agisce non in base a un’etica della violenza, ma in base a un’etica che potremmo chiamare “ fate l’amore, non la guerra”. Quando gli scimpanzé di questa comunità iniziano ad agitarsi, non si affrontano in lotte sanguinose, ma incanalano l’energia separatrice nell’attività sessuale. Uno studio recente di alcuni biologi […] Ha dimostrato che perfino i babbuini selvatici, che sono tra gli animali più aggressivi del pianeta, non sono geneticamente destinati a essere violenti. In una comunità di babbuini oggetto di molti studi, i maschi aggressivi morirono intossicati dal cibo preso da un bidone della spazzatura. In seguito alla strage, la struttura sociale del gruppo venne reinventata. La ricerca suggerisce che le femmine abbiano aiutato i maschi sopravvissuti, meno aggressivi, verso comportamenti più cooperativi che crearono una comunità sorprendentemente pacifica. In un articolo apparso su Public Library of Science Biology, dove venne pubblicata la ricerca dell’Università di Stanford, lo zoologo Frans B. M.de Waal, della Emory University, scrisse: “ perfino i primati più feroci non hanno bisogno di restare tali per sempre”. Per quanti documentari di National Geographic abbiate visto, nell’uomo non c’è l’imperativo “mangiamoci a vicenda”. Noi siamo in cima alla catena alimentare predatore/preda. […] Naturalmente ciò non significa che l’uomo sia al di sopra delle leggi della Natura, perché alla fine anche noi saremmo mangiati. Siamo mortali e, dopo la nostra morte, i nostri resti corporei verranno decomposti e riciclati dell’ambiente. Come un serpente che si attorciglia su se stesso, l’uomo, in cima alla catena alimentare, sarà alla fine mangiato dagli organismi che si trovano più in basso nella catena, i batteri. Ma, prima che questo serpente si avvolge sussistessero, non riusciamo ancora a vivere una vita priva di violenza. Nonostante la nostra posizione elevata nella catena alimentare, siamo il peggior nemico di noi stessi. Ci combattiamo tra di noi più di qualunque altra specie animale. A volte si comportano così anche gli animali inferiori, ma gli scontri tra individui della stessa specie si limitano ad atteggiamenti, versi e odore di minaccia, senza mai arrivare a uccidere. E nelle comunità sociali diverse da quelle umane, la causa principale di violenza interspecifica e l’acquisizione di aria, acqua e cibo necessari alla sopravvivenza o la selezione dei partner a scopi riproduttivi. Al contrario, la violenza tra gli esseri umani direttamente collegata alla necessità di procurarsi il cibo o alla selezione dei partner è decisamente minima. La violenza umana è associata molto più spesso all’acquisizione di beni materiali al di là di quanto è necessario per il sostentamento….. Forse la forma di violenza umana più diffusa e pericolosa è il controllo ideologico. In tutta la storia, i movimenti religiosi e i governi hanno ripetutamente istigato i loro membri all’aggressione e alla violenza contro i dissidenti e dei non credenti. La maggior parte della violenza umana non è necessaria, e non è un’abilità di sopravvivenza innata genetica, “animale”. Abbiamo la capacità, e secondo me anche l’imperativo evoluzionistico, di fermare la violenza. Il modo migliore per fermarla e capire… Che siamo esseri spirituali che hanno bisogno di amore come del cibo. Ma non saliremo al gradino evolutivo successivo soltanto pensandolo, così come non possiamo cambiare la nostra vita e quella dei nostri figli semplicemente leggendo dei libri. Dobbiamo aggregarci in comunità di persone con lo stesso orientamento di pensiero, che lavorano per una civiltà migliore attraverso la comprensione che la Sopravvivenza del Più Amorevole è l’unica etica che ci assicurerà non soltanto una vita individuale sana, ma anche un pianeta sano. […] Usate l’intelligenza delle cellule per spingere l’umanità sul prossimo gradino nella scala evolutiva, dove i più amorevoli fanno qualcosa di più che semplicemente sopravvivere: vivono pienamente”. Questo è uno dei tanti studi e riferimenti che citavo, ma le discussioni che stiamo affrontando sono ampie e richiedono una visione più ampia. Non è solo giusto o sbagliato! Sono questioni che comportano conseguentemente questioni di ordine etico, spirituale e non solo biologico.
Noi tentiamo di trovare una risposta auto giustifica anche per ogni domanda. Per rassicurarci facciamo sì che ogni aspetto della nostra vita, che altrimenti sarebbe causa di confusione, quadri con il nostro schema intellettuale. E il nostro sforzo è così serio e solenne, così franco e sincero, che è difficile sospettarne. I mezzi e i modi per raggiungere l’autogiustificazione non contano: la sapienza dei libri sacri, diagrammi o carte, calcoli matematici, formule esoteriche, religione tradizionale, psicologia del profondo o qualunque altro meccanismo. Tutte le volte che cominciamo a valutare, dicendo sulle cose da fare o non fare, abbiamo già associato alla nostra pratica o la nostra conoscenza a categorie, una opposta all’altra, e questo è materialismo. Tutte le volte che abbiamo una nozione dualistica, per esempio: ‘ faccio questo perché voglio raggiungere un particolare stato di coscienza, un particolare stato di essere’, allora automaticamente ci separiamo dalla realtà di ciò che siamo. ‘ Dovrei fare questo e dovrei evitare di fare quello’ è un giudizio e ci porta a raggiungere un livello di complicazione che ci fa andare lontano dalla fondamentale semplicità di ciò che siamo. Detto semplicemente, ognuno ha una propria responsabilità, ma dobbiamo smascherare i giudizi anche quando sono travestiti da valori cosiddetti positivi. Io metto come mio contributo alcune delle cose che studio e che hanno segnato la mia vita, ma lungi da me il voler far vedere delle cose o dimostrare qualcosa, o portare delle soluzioni o risposte. Siamo qui per uno scambio. 🙂
@Tommy il post precedente era riferito al nostro scambio. 🙂
super d’accordo sul fatto che una delle peggiori forme di violenza dell’uomo sia il controllo ideologico e pure sul concetto che quando pensiamo di voler fare qualcosa ci discostiamo dal tutto, ho appena finito “niente di speciale” di charlotte joko beck uno splendido libro sul pensiero zen e parla proprio di questo.
volevo solo aggiungere che secondo me una delle differenze fondamentali fra la violenza degli animali e la nostra sono le armi che noi abbiamo a disposizione. è vero che anche gli animali si uccidono fra di loro ma solo con i loro stessi corpi mentre noi invece li uccidiamo barbaramente con ogni tipo di arma e senza lasciar loro un briciolo di dignità cosa che in natura non succede. e anche qui vorrei vedere chi sarebbe capace di uccidere a mani nude un altro essere fosse anche solo un indifeso pesciolino.
Grazie Darma per aver letto il mio “papiro”!! E grazie anche per il libro di cui parli, mi interessa. Lo zen è una delle tradizioni antiche più rilevanti! 🙂
Per il resto concordo su tutto.
Concordo con voi ragazze. Purtroppo mi rendo conto che molti non sanno o perlomeno non si rendono conto di tutto ciò che c è “dietro”, io per prima. Ad esempio io ho sempre consumato miele fatto da mio papà e non ha mai trattato da “barbaro” i suoi alveari, sarà che lo faceva per sport e non per le lire ?!?!? Ricordo che una volta sia lui che mio nonno finirono all ospedale per salvare le casette che stavano per esser spazzate via dal canale, ma erano senza tute e immaginate le punture prese; ed appunto qui su VB ho visto invece come vien prodotto il miele commerciale, nulla a che vedere coi miei ricordi. 🙁 Ed è vero, apprezzerei più un carnivoro che “ha fatto” tutto con le sue mani, che un vegetariano che nn sa nemmeno come vien fatta una mozzarella.
Non voglio provocare, ma mi stupisco sempre di vedere estremisti in movimenti di amore (non mi riferisco ai messaggi precedenti, ma alla natura umana in generale) e volevo agganciarmi alla frase di DarmaSin per alcune riflessioni…
«super d’accordo sul fatto che una delle peggiori forme di violenza dell’uomo sia il controllo ideologico e pure sul concetto che quando pensiamo di voler fare qualcosa ci discostiamo dal tutto»
In base a questo anche il pensare di diventare vegani è un discostarsi? Ossia non credo si possa decidere di diventar vegani, credo che lo si possa scoprire…un po’ come farsi preti, o lo si è o no! Ci si interessa al veganesimo quando si è pronti per diventare vegan credo o credete sia possibile andare contro la nostra natura imponendo al nostro corpo qualcosa che ancora non sente?!
Il ritenere sbagliato uccidere un animale per mangiarlo non è un’ideologia?! I concetti di dolore, sofferenza, giusto o sbagliato non interessano alla natura, essa fa il suo corso senza curarsi di noi. Al massimo possiamo adeguarci al suo corso prima che il pianeta si stufi di noi piccoli virus e inizi una bella estinzione di massa e i pochi sopravvissuti dovendo riniziare da capo sarebbero carnivori :p
Che differenza c’è tra uno che inconsapevolmente mangia carne (perché è nato e vive in un contesto dove tutto ciò è normale) senza odiare né animali (uccidere una pecora per un pastore è un atto di estrema normalità, siamo noi a vederci crudeltà poiché siamo nati e cresciuti in contesti differenti) né uomini e chi diventando vegano attacca e odia augurando morte ad un altro essere umano?!
Se esistesse tra noi un solo brethariano il vegano sarebbe per lui/lei tanto inferiore quanto un carnivoro è agli occhi del vegano o un cannibale a quelli di un carnivoro…è solo una questione di punti di vista…allora mi chiedo con che diritto possiamo giudicare chi ancora mangia carne?
Esattamente nel modo in cui come specie stiamo gradualmente smettendo di cibarci di carne, derivati, cibi cotti, verrà il momento in cui smetteremo di cibarci delle piante, ma ognuno con i suoi tempi che vanno rispettati.
Ho mangiato carne (e parecchia) per 24 anni, se al ventiquattresimo anno avessi incontrato delle persone che avessero cercato di convincermi che stavo sbagliando mangiando carne probabilmente per uno stupido orgoglio non sarei mai diventato vegetariano o comunque prima di darla vinta a loro sarebbe passato del tempo.
Quando si è connessi con l’evoluzione, non si ha bisogno di imporre niente: prima o poi sarà l’esempio a scatenare cambiamenti negli altri. È l’esempio che cambia davvero il mondo che ci circonda…se vi sedete tra onnivori/carnivori intelligenti senza giudicare nessuno il fatto che tendano a scusarsi o a interessarsi con visibili sensi di colpa (anche io mangio poca carne…) è la dimostrazione che è solo questione di tempo! Contrastare/giudicare qualcuno perché non è ancora pronto non è un atto d’amore e non porta ad un’apertura/cambiamento verso il vegetarianesimo, ma anzi lo spinge nel senso contrario. Per quanto sembri impossibile chi di voi ex carnivori ha mai pensato al veganesimo nel suo periodo da carnivoro…credo che i carnivori di oggi non siano poi meno di ciò che eravamo noi un tempo o no?!
So che molti non sono d’accordo su questo atteggiamento quasi “passivo” verso i carnivori, ma ritengo che accettare le persone o qualsiasi altra cosa per ciò che è e quindi amarla senza giudicarla sia molto più difficile che sbraitarle contro ottenendo l’esatto opposto di ciò che si vuole chiamando questa mancanza di controllo “attivismo”. Oltre tutto se amiamo così tanto gli animali dovremmo sforzarci di fare un ulteriore passo verso noi stessi e i nostri simili per quanto difficile possa essere giacché è l’unica strada per aiutare anche gli animali. Come possiamo creare un mondo amorevole attraverso l’odio? Per un esempio, ragionando da carnivoro pieno di soldi e un po’ arrogante: se gettassero vernice sulla mia nuova pelliccia domani andrei a ricomprarla per un totale di due pellicce…e a pagare sono sempre e solo gli animali. In questo senso l’attivismo a chi serve se non all’attivista stesso?!
Per rispondere a Tommy «Allora mi chiedo, perché gli animali (che presumo con maggior percezione e coscienza, rispetto all’uomo, dell’interconnessione cosmica) che si nutrono di altri animali, anche cacciandoli, non percepiscono il loro nutrirsi come una turbativa dell’energia di Madre Natura e non avvertono come insano il mangiare dolore e morte?» direi che l’uomo è leggermente più evoluto rispetto all’animale: abbiamo la capacità di creare…ad esempio l’agricoltura è una delle tecnologie che più ci differenzia dagli animali e il linguaggio è la seconda che ci permette di vedere oltre i sensi e creare concetti astratti quali morte, dolore, Madre Natura perché tentiamo di connetterci con ciò che ci circonda ma la paura ci fa dimenticare della vita e nel nostro insensato soffrire cerchiamo di portarci dietro quanti più esseri possiamo prima della morte (che paradossalmente è uno dei pochi eventi della nostra esistenza che ci fa sentir vivi!!)
Ma la vera differenza tra noi e gli animali credo sia la possibilità di dominare i nostri istinti (vedi mangiar carne/uccidere quando non è necessario alla sopravvivenza), ma ciò richiede sforzo, coraggio, benessere, tempo per informarsi così da poter pensare/concepire altri modi di vivere, tutte cose che non tutti hanno ancora raggiunto e che costantemente ci vengono tolte in questa società di dominatori dominati dalla paura!
Essere vegani è un privilegio e dovremo essere un esempio d’amore e compassione per gli altri e non ergerci a giudici supremi se davvero la nostra fu una scelta d’amore e non una delle tante adesioni ad un’ideologia “pace&amore” in cerca di una maschera per il nostro odio represso e una scusa per sfogarlo sul prossimo…
Detto ciò vi saluto tutte/i sperando di non aver ferito nessuna/o e se l’ho fatto perdonami in anticipo 😉 e perdonatemi se scrivendo mi sono discostato dal topic, ma non era mia intenzione quando ho iniziato è colpa del poco controllo che ho sulle mie dita!!
Ho letto con piacere il tuo intervento Erbert. Analisi lucida di uncerto attivismo vegan.
Ciao a tutti, sono una ragazza di 25 anni e vivo vicino a Cesena, in Romagna. Sono vegana da più di due anni e vegetariana da un po’ di più, anche se da quando ho iniziato a pensare con la mia testa (circa dalle elementari) ho visto sempre la carne come un qualcosa di negativo, rifiutandomi spesso di mangiarla. Mi ricordo che evitavo di calpestare gli insetti mentre camminavo per strada. Fino ai vent’anni però purtroppo ho continuato a mangiare carne, pesce, latte e uova (carne e pesce non più di una volta al mese). Ero consapevole di come vengono sfruttati e torturati gli animali, ma evidentemente non abbastanza. Ad un certo punto ho deciso di documentarmi personalmente e di smettere di credere a tutto quello che ci viene inculcato come dogma da quando siamo piccoli ed inevitabilmente ho escluso dalla mia vita qualsiasi prodotto di origine animale senza alcuno sforzo. Devo dire che la zona in cui abito io è abbastanza fornita di negozi bio-vegan, ristoranti e bar esclusivamente vegan o comunque vegan-friendly, quindi è stato più facile. In famiglia cucino io, ovviamente vegan. mio padre approva e mangia di gusto e volentieri quello che preparo,sa perfettamente che una dieta vegetale è più salutare di quella onnivora. Non comprende però pienamente la scelta etica, per me la principale. In casa è vegetariano perché mangia raramente anche uova e formaggi che compra e prepara lui, ma ogni tanto a cene e feste mangia tutto. Mio fratello in casa mangia totalmente vegano, anche lui è convinto dall’etica, ma non so perché raramente e quando non è a casa accetta il compromesso di mangiare latte, uova e addirittura carne. A volte mi arrabbio con lui perché è l’unica persona in famiglia con cui condivido veramente le stesse convinzioni e quando si comporta così rimango spiazzata. Credo non abbia ancora la forza come me di dire no a tutto e tutti. Quasi tutti sanno della sua scelta ma forse ha paura di essere giudicato come un estremista. Beh io sono orgogliosa di esserlo. Penso che diventare vegan sia la cosa migliore che ho mai fatto. Mia madre è carnivora convinta, ma a volte qualcosa che cucino io riesco a fargliela mangiare, anche con qualche stratagemma. Se le presento qualcosa dicendo che è vegan fa delle facce strane e si rifiuta di mangiarlo a priori. Se invece cucino qualcosa che abbia un aspetto familiare se lo mangia con gusto, poi le dico che era tutto vegetale e lei risponde “Buono” senza troppo entusiasmo. Purtroppo vivo male il mondo, non ho nessuna fiducia nel genere umano e soprattutto verso i giovani; vedo crudeltà atroci ovunque mi giro. Tutto ciò mi causa fortissimo stress e diffidenza verso chiunque,non passa giorno in cui non pianga per il nervoso. non ho per niente un atteggiamento positivo, tendo ad escludere le persone che non dimostrano alcuna apertura mentale, questo mi porta ad essere giudicata come una persona asociale. non è per niente così ovviamente, stare in compagnia mi piacerebbe eccome ma sono veramente poche le persone che mi piace frequentare. A volte penso di essere sbagliata io perché non approvo nulla di quello che succede nel mondo, ma poi penso che il fatto che tanti facciano una cosa non rende giusta quella cosa, e nemmeno il fatto che sia stata fatta da sempre la rende giusta. Cambiare il mondo è difficile ma girarsi dall’altra parte per non farsi turbare dalle sofferenze altrui quello no, non è umano. Tutti coloro che hanno provato a cambiare il mondo, in qualsiasi suo aspetto, sono stati all’inizio considerati dei poveri pazzi visionari. Poi i cambiamenti ci sono stati e ci sembrano scontati ora, ma si è dovuto lottare. Pensiamo alla schiavitù, all’apartheid, al razzismo (purtroppo solo formalmente sconfitto). Io sono convinta che un giorno, purtroppo lontano, l’uomo non ucciderà più nessun animale e per nessun motivo, ricordando il passato come una triste parentesi. Purtroppo mi preoccupa tutto il tempo che dovrà passare e tutti gli innocenti che continueranno a morire per il NULLA, lo stesso NULLA che riempie il cuore e il cervello del genere umano. L’unica cosa che mi conforta è la mia convinzione in quello che faccio e la consapevolezza che la mia scelta sia quella giusta, però purtroppo questo spesso non mi basta e ricado nella mia depressione quotidiana. Devo dire che seguo questo blog da anni e mi piacerebbe anche contribuire con le mie ricette, ne avrei veramente tantissime. Visitare questo blog, leggere ricette e commenti mi fa sentire bene, mi fa sperare in qualcosa di buono. E persone come voi le frequenterei eccome!! Mi chiedo spesso perché non tutti vedono le stesse cose che vediamo noi e che ci sembrano talmente ovvie…in che cosa siamo diversi,è questione solo di ignoranza? di cultura? di chiusura mentale? Scusatemi il messaggio lunghissimo, ma è un periodo un po’ brutto per me ed avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno che possa capire quello che dico e non che mi tratti come una povera bambina ipersensibile come spesso mi accade. Prometto di iscrivermi presto al blog come chef e pubblicare tutto quello che preparo con tanto amore e magari di raccontarvi qualcosa in più su di me, vi assicuro che ho anche un lato allegro e spensierato…a volte!! vi ringrazio tutti per quello che fate e non cambiate mai, a presto!!
Raissa ti aspettiamo a braccia aperte … 🙂 !!!
Stai lottando per non diventare cinica. Finché ti arrabbi e credi e speri in un mondo diverso, vuole dire che sei ancora viva… E sai cosa ti dico? E’ solo perché esistono ancora persone come te che io penso valga la pena di vivere ancora … 😉 !
Cara Raissa, la tua testimonianza è preziosa e toccante. Grazie di aver condiviso e pubblicato questo commento vero, autentico. Io anche credo che un giorno l’uomo non ucciderà più nessun essere, ma questo potrà avvenire quando si trasformeranno gli stati di coscienza e si passerà da uno stato “materiale-umanoide-biografico-positivista” ad uno stato “transpersonale-al di là del biografico- al di là dell’umano (troppo umano)”. Questo stato a volte non arriva neppure dopo la morte perchè anche lì dovremo fare delle scelte e la nostra coscienza può restare addormentata anche in un passaggio così importante. Essere “svegli” e risvegliarsi dal sonno e dall’anestesia degli umanoidi è un processo che non si fa una volta per tutte, ma richiede pazienza, impegno e spesso costa lacrime. Io (che pure sono una che piange spesso) sento che nelle mie lacrime a volte entrano le lacrime di tanti esseri, non sono solo “le mie lacrime”. Piangere è una purificazione e bisogna lasciar andare. Quando comprendo che non posso fare tutto e cambiare tutto, ma POSSO CAMBIARE ME STESSA E LA MIA VISIONE A PARTIRE DA ADESSO…questo è un grande passo….ma è da fare ogni giorno. Per questo anche io sono fiera di essere vegana, ma questo per me non vuol dire niente se amo gli animali e odio tutto il genere umano. C’è tanto marcio nel mondo, ma c’è anche tanta bellezza. Quest’ultima è la FORZA che voglio richiamare!!!
Ti abbraccio con affetto e mi auguro di vederti prestissimo come chef in questa bella famiglia di VeganBlog. E poi magari ci vediamo, visto che anche io sono in Romagna…Saludecio, sopra Cattolica! 🙂
Grazie Lali_64 e Ametista per la risposta. Non volevo intristire tutti con i miei pensieri tutti in una volta, così ho scritto descrivendo il mio stato d’animo generale, ma nascondendo la vera molla che mi ha portato a voler parlare con qualcuno oggi. Stamattina purtroppo ho assistito ad una scena a cui nessuno sano di mente vorrebbe assistere. Purtroppo da lontano e senza sapere intervenire. Un mio vicino di casa che ha nel terreno adiacente alla sua abitazione una piccola baracca recintata con alcune pecore e agnelli, è entrato e ne è uscito con un piccolo agnello nero tenendolo per le zampe posteriori. Aveva le zampe anteriori legate insieme. è uscito dal recinto lo ha posato a terra e lo ha sgozzato con un coltello fra le urla strazianti. è successo tutto in pochi attimi senza che riuscissi a capire quello che stava succedendo. Purtroppo la sua abitazione dista circa 150-200 m dalla mia ma ho visto tutto. Ho iniziato subito a tremare e piangere ed ho pensato da subito che non potesse essere possibile farlo. cosi sono subito corsa dai carabinieri del mio paese ed ho raccontato tutto. ovviamente ero ancora scioccata ed ho parlato fra le lacrime, magari mi hanno preso per pazza. in un primo momento mi hanno detto che la macellazione in casa è possibile, bisogna essere registrati come allevatori e ci vogliono dei permessi, ma spiegando lucidamente per filo e per segno cosa avevo visto hanno ammesso che in quel modo non è possibile farlo. faranno dei controlli e se c’è qualcosa che non va farò denuncia! ovvio che non cado dalle nuvole, ovvio che non pensavo allevasse quelle pecore come animali da compagnia, ma non credevo facessero una fine cosi crudele finché non l’ho visto coi miei occhi. e pensare che spesso portava i suoi nipotini vicino al recinto per vedere gli agnellini e le pecorelle!! come posso restare serena? capite perché non mi basta aver fatto una scelta etica per essere serena? queste cose capitano tutti i giorni e nei macelli anche quando si rispettano le “norme”(non sempre) le cose non sono diverse, sono anzi peggio. Scusate ma non riesco più a restare in silenzio.
Gli innocenti gridano vendetta davanti a Dio e il loro sangue ricadrà su chi li ha uccisi. Non sentirti responsabile solo perché sei impotente davanti al male. Ci penserà il Padreterno a dare a quel disgraziato quel che si merita 👿 !
Grazie Lali_64,ti seguo da tanto come una tra i miei chef preferiti, sia per le ricette che per la persona che sei, penso proprio di volerti bene, ma purtroppo nemmeno questo mi conforta. Sono atea e non credo in una giustizia divina, credo bisogni lottare per ottenere qualcosa.
Raissa, hai un nome molto bello, in ebraico é il nome di un fiore 🙂
Capisco quello che scrivi, queste tristi abitudini umane hanno percorso la vita di tutti e il dolore per il dolore dei fratelli è immenso e in qualche modo incurabile. Siamo qui su questa terra come fiori. Per trasmettere i nostri colori e il nostro profumo, spandere i nostri semi e affidarli all’Amore. I nostri colori e i nostri profumi siano profumi e colori di Amore universale e i semi lasciamo che cadano abbondanti ovunque, senza pretesa che diventino alberi, sarà la Primavera a decidere quali di loro daranno frutto e quali marciranno nell’inverno prima di diventare fecondi.
In giornate come questa, in cui una creatura sotto i tuoi occhi ha tanto sofferto, si vorrebbe chiudersi come un nodo, perché si pensa di non potere fare abbastanza per fermare il dolore.
Il Dolore è una parte del mondo, una parte di questo pianeta, della cultura, il dolore delle persone, il dolore degli animali, il dolore delle piante, della terra e dei minerali…tutto si duole. E tutto tende sempre e solo all’amore e al calore dell’amore.
Cercare di asciugare le lacrime e seminare i nostri semi è quanto ci è dato di fare. Possiamo aprire il nostro cuore al Dolore di chi è sul nostro cammino, non importa se umano, animale, vegetale o minerale o altro ancora…se incontriamo sofferenza, cerchiamo di porre rimedio. Se non possiamo porre rimedio, cerchiamo di piantere semi per il futuro, per far si ché la causa di questo Dolore scompaia. Per il tuo vicino non puoi fare molto. Puoi però continuare con amore a essere vegana e spargere con amore e comprensione i tuoi semi.
Gandhi diceva “sii il cambiamento che vuoi vedere nel Mondo”.
Questo è quanto possiamo fare. Essere come vorremmo che il mondo diventasse. Questo è il seme che puoi lasciare cadere. Sarà la Primavera a decidere quando il seme sarà fecondo. Tu non puoi essere Primavera, perché non sei stata chiamata su questa Terra con questo compito. Il tuo compito è quello del seminatore. Che SA che il campo per lunghi mesi sarà spoglio e vuoto, dopo avere seminato, ma SA che il Cambiamento avverrà se il terreno sarà buono e la primavera calda. Ogni creatura faccia il suo, tu, umana, sii una persona piena di amore e comprensione, affinchè si possa imparare da te Amore e Comprensione. Sii vegetaliana, perché si possa imparare da te a vivere cercando di rispettare i nostri fratelli.
Sii serena anche nel Dolore, perché si possa imparare da te che la vita è fatta di comprensione e accettazione anche di quanto non ci è dato afferrare.
Sii Luce, sii Amore, sii in Pace…lascia che il tuo profumo si spanda nei giorni più tristi come nei giorni più allegri, perché é la Tua Natura di essere umano esprimersi attarverso l’amore…siamo qui per questo.
Che il tuo dolore di oggi si trasformi in benedizione, che la Pace scenda nel tuo cuore, che la tua vita diventi un Dono per te e per ogni creatura sul tuo cammino…
un grande abbraccio, vorrei asciugare le tue lacrime…forza grandissima Raissa, che l’Energia di questo universo porti via le tue lacrime per me, creatura forse trppo insignificante per asciugare oggi i tuoi begli occhi
Grazie anche a te Ciri. tu dici che è nella natura dell’essere umano esprimersi attraverso l’amore,ma non è forse un essere umano quello che causa la morte e la sofferenza altrui? e non parlo solo nei confronti degli animali. Mah, non so…ogni parola ora mi sembra inutile, forse in questo momento non sono ben disposta in nessun caso ad accettare serenamente come va il mondo. spero che il tempo e la riflessione mi aiutino a vivere con più serenità. grazie a tutti comunque, vi voglio bene.
Grazie Raissa. Sei una persona buona e sensibile e per questo la tua sofferenza sembra non aver fine di fronte a crudeltà “normali” e, diremo, ataviche come quella che hai descritto verso l’agnellino.
Anch’io ero atea, prima di incontrare l’Amore che ha cambiato la mia vita 😉 …
Un bacio 🙂
(per Raissa):se non Dio, la Natura …
tutto si sconta .
R ho letto tutto , io sarò schietto e sincero, nessuno né io né tu ne Lali o chiunque preso singolarmente può cambiare il mondo, la mentalità dell’essere vivente, è la storia che lo insegna. Però noi che abbiamo intrapreso questa strada dobbiamo essere un silenzioso esempio, dobbiamo essere forti con noi stessi e aver le spalle larghe con gli altri. Prendersela , soffrire , scoraggiarsi non và , non funziona, bisogna sorridere e essere sereni con noi stessi e trasmetteremo chiaramente il messaggio, ti assicuro che funziona, io prima ero come te, ora sorrido e cerco di trasmettere pace e serenità e ti giuro che funziona alla grande, pensa che le stesse persone che pochi mesi fa mi chiedevano “sei vegano!? ma cosa mangi!?” adesso mi chiedono di preparare loro piatti totalmente Vegan, solo per farti un piccolo esempio. Da soli no, da sofferenti e arrabbiati no, ma assieme e sorridenti si
bless and love!
Grazie Luca! il mio commento sopra è di un anno fa e ti assicuro che nel frattempo le cose sono migliorate dentro di me… Riesco a vedere un po’ di più le cose positive e affrontare sempre di più tutto e tutti col sorriso…vi voglio bene, ciao a tutti!
Buongiorno a tutti, mi chiedevo se avete suggerimenti rispetto all’utilizzo di apparecchiature elettroniche (per esempio quella che sto utilizzando), visto che la maggior parte dei componenti vengono prodotti da Foxconn nelle sue fabbriche lager.
Poichè anche tutti gli elettrodomestici hanno al loro interno qualche scheda elettronica, a parte il fatto che vengono fabbricati in buona parte in paesi che sfruttano il lavoro minorile e non hanno sufficienti tutele per il lavoro umano, suggerite di rinunciare a frigoriferi, lavatrici, cucine, …
A proposito di abbigliamento, io ho rinunciato a vestiti e scarpe con componenti di origine animale, ma quasi tutti i miei vestiti sono fabbricati in paesi con manod’opera a basso costo, sfruttamento del lavoro minorile, …. che suggerite?
Per non parlare dello sfruttamento del lavoro in agricoltura: come faccio a mangiare pomodori e zucchine pensando che possano essere state raccolte da una ragazza rumena sfruttata dal suo caporale? Sono molto confuso, l’ascetismo monacale potrebbe essere una soluzione, non so….
Grazie a tutti
Buongiorno Donato Romano, le questioni che tu poni sono di importanza fondamentale, visto che il veganismo non è uno stile di alimentazione, ma uno stile di vita e un movimento di liberazione. E per me coincide con una liberazione non solo animale. Quindi poni questioni importanti, impegnative. In questo momento della mia vita penso che sia impossibile ESSERE VEGAN senza contraddizioni in Occidente. Quindi l’ascetismo monacale di cui parli o andare in una foresta e partire da zero sarebbe una soluzione. MA…il cambiamento parte da noi, da me, voglio parlare di me. SE decido di vivere in una cultura capitalista ed iniziare a cambiare a partire da me sicuramente non potrò cambiare tutto, ma me e come vivo si. Portare consapevolezza, informarmi, non fare finta che tutto è ok. Non subire la vita e ciò che accade intorno a me e in me! Insomma anche io mi chiedo milioni di cose e ci sarebbe da impazzire. Rispondere a te mi fa impazzire e soprattutto mi addolora, ma chiedi cose sacre e queste questioni è importante già porsele. Poi le risposte ognuno le troverà o forse no. L’indignazione può allearsi alla compassione per le umane miserie, per l’essere umano che è diventato così disumano e stolto, ma in realtà lo è sempre stato. La compassione non è trovare giutificazioni o tollerare, ma comprendere e accettare che i cambiamenti hanno dei tempi naturali e l’evoluzione psico-spirituale (per me di questo si tratta in realtà) è già in atto, ma non possiamo sapere o prevedere tutto. Informarci, scegliere, dire NO, questo lo possiamo fare. Ma io dico che ognuno può partire da ciò che PUO’ ciò che VUOLE e ciò che SA fare. Almeno partire però! Noi ci poniamo questioni per ogni cosa e l’ETICA è fondamentale, l’uomo senza ETICA finisce esattamente dove siamo ora, ma c’è qualcuno…un piccolo resto che ancora si interroga, ancora si chiede sulla dignità umana e animale e di ogni piccola creatura. VEGAN NON E’ UNA DIETA ALIMENTARE! Essere inquieti è doveroso per me, ma poi c’è la gioia…nel cuore. Mi ricordo della gioia perchè io non sono separata da tutto il resto e sento tutti gli esseri in me e devo, posso, voglio onorare tutto questo nella mia presenza qui ed ora, facendo tutto ciò che è in mio potere. Un abbraccio affettuoso e grazie di cuore per le tue “Scomode” domande che ci debbono scomodare, assolutamente. 🙂
Donato i tuoi sono quesiti interessantissimi da affrontare, sarebbe bello ci fosse un bel riscontro di opinioni e non solo per le ricette. Io vedo la risposta in maniera molto simile alla cara A, nel senso, esser Vegan è una scelta di vita che tocca tutta la vita e non solo le ricette e il cibo, esserlo in Occidente è impossibile sinceramente perché si rischia per forza di cose di incorrere in “controindicazioni” , l’ascetismo sarebbe la via unica e più indicata ma sarebbe sinonimo di isolamento totale dal Mondo, non lo trovo logico. Trovo logico invece prender profonda consapevolezza del mondo in cui viviamo e di ciò che vorremo che fosse, la rivoluzione deve partire da noi dal nostro profondo (ed è già una missione difficilissima) e poi senza forzare niente o nessuno ci sarà divulgazione e molto probabilmente condivisione dell’etica. La compassione deve essere totale verso ogni forma di vita, l’amore deve essere totale verso ogni forma di vita, il rispetto deve essere totale verso ogni forma di vita, senza distinzioni di forma razza specie colore ecc….Sai io penso che essere in armonia con se stessi sia il primo passo per esserlo con ciò che abbiamo attorno, io ho trovato la mia armonia e riesco ad affrontare ciò che mi circonda con la forza necessaria, ho notato che senza forzare o imporre la mia ottica a nessuno, la mia presenza influisce in modo positivo su chi ho a fianco, quindi mi viene da pensare che una strada possibilmente giusta sia questo “contagio”
come sempre personalissimo e opinabilissimo punto di vista
bless and love!
Premetto che concordo pienamente sia con Ametista che con Luca. Tuttavia vorrei aggiungere una piccola nota polemica, anche alla luce delle recenti trasmissioni TV in cui si cerca di mettere in difficoltà vegani e vegetariani tacciandoli di incoerenza perché utilizzano scarpe, abiti e strumenti che in un modo o nell’altro creano sofferenza animale (inclusi gli umani). Di solito queste obbiezioni sono solamente atte a screditare le scelte veg e nient’altro poiché è assolutamente ovvio che ormai nel mondo non c’è alternativa. In ogni caso, facendo il possibile, pur non essendo perfetti, diamo il nostro cintributo alla diminuzione della sofferenza. Del resto, anche i monaci zen strettamente vegani (loro nemmeno mangiano tuberi e radici!!), vivendo di elemosina, sono obbligati a mangiare animali quando li ricevono in dono dai devoti.
verissimo R è abbacinante secondo me questo accanimento costante e incessante verso chi come noi ha intrapreso una vita Vegan o anche in generale verso chi, in un modo o nell altro cerca di fare del bene alla gente, al mondo….è disarmante come pensiero più cerchi il bene e il sereno più vieni bombardato e ostacolato….
bless and love!
Luca, due considerazioni:
1. la propaganda denigratoria che si perpetra (la scelta di questo verbo non è casuale!!) nei media più popolari è chiaramente pilotata dalle industrie dell’agroalimentare, potentissime e ricchissime, che stanno assistenda a cospiqui cali di vendite. Di informazione e giornalisti indipendenti in Europa ormai non ce n’è più.
2. “Piu cerchi di fare del bene e più sei ostacolato” è la tipica reazione di chi ha sensi di colpa: sanno che hai ragione, ma il loro egoismo (sentimento, irrazionale) prevale. Per non senirsi in colpa cercano disperatamente argomenti razionali per impedirti di metterli davanti alle loro manchevolezze. Per quanto riguarda gli animali in particolari, questo è spiegato molto bene nei libri della psicologa Melanie Joy.
ops, cospicuo, non cospiquo !!
Luca, Rita, concordo nuovamente sulle vostre argomentazioni. Ho avuto l’onore di ascoltare e conoscere dal vivo Melanie Joy e dici bene Rita. Melanie scolpisce pietre con le parole e con la sua teoria e ti lascia senza difese e rende INDIFENDIBILI le posizioni dell’Occidente e del carnismo (come lo chiama lei). Inoltre nelle sue esposizioni comprendi cosa significa LAGER di qualsiasi tipo, specie, credenza e di come non vi siano differenze. L’antispecismo è più di una teoria, ma l’uomo al centro del mondo lotterà fino all’ultimo sangue per non rinunciare, per non vedere, non sentire e per continuare la sua dominazione. La cultura del dominio è il punto. La cultura della condivisione e dell’unità è la cura. Il passaggio non è scontato, a volte è una lotta…con noi stessi e con la vita.
Non trovate che sia davvero singolare che Melanie Joy non sia mai stata invitata in alcun talk show nostrano ? 🙂 ops, chissà perché !!!
Scusate,è da un po’ di giorni che sto cercando uno spazio in questo forum adibito a “sfogatoio” , per motivi che potete immaginare.
Vi domando se sia possibile farlo qui senza il rischio di dare fastidio e basta.
Buona giornata!
Ho letto la maggior parte dei commenti qui sopra, e sono d’accordo, d’accordissimo con la maggior parte delle opinioni sulla difficolta’ di scelte di vita come essere vegan non solo nella dieta, e sulle contraddizioni che questa scelta implica e purtroppo sono intrinseche nella nostra società.
Penso che la mia visione delle cose sia fortemente influenzata dal fatto che da quattro/cinque anni vivo in Inghilterra; ma non mi sono mai sentita messa in difficolta’ per la mia scelta; mangiando fuori, staff di caffe’ e ristoranti e’ sempre stato disponibile ad adattare piatti, togliere ingredienti, facendo domande per essere sicuri di non servirmi qualcosa che non potessi-volessi mangiare. Per questo e altri motivi penso di vivere la mia scelta con massima serenità; so che forse potrei fare di più, magari come dite voi facendo più attenzione a dove sono fabbricati i miei vestiti o scarpe; ma (almeno per il momento) sento che quello che faccio e’ sufficiente. Non in senso assoluto, perché son sicura che ci sono persone la’ fuori che senza far tante storie riescono ad essere molto più ‘etiche’ di me. Ma so di fare il possibile.
Detto questo, secondo me dovremmo apprezzare i cambiamenti che ci sono stati in questi ultimi anni nel modo di vivere/vedere le cose. Sono tornata in Italia per le vacanze di Pasqua, nel mio bel Veneto, e sono stata accolta da una serie infinita di ‘Universi Vegani’, e una sezione vegan al supermercato del mio paesino grande quanto quella immensa delle uova di Pasqua. Magari non e’ abbastanza, magari ci sarebbe qualcosa da ridire sui prodotti usati nelle piadine o cheesecake di Universo Vegano, e sicuramente il supermercato vuole attirare un certo di tipo di clientela a puro scopo di lucro.
Ma secondo me, non tutto e’ perduto.
🙂
A come sempre hai centrato il punto, l’essere umano ha quasi del tutto dimenticato la cultura della condivisione e dell’esser parte del Mondo per abbracciare e sostenere la cultura del volerlo dominare a discapito di tutto e tutti.
I qui la realtà è leggermente diversa piuttosto che all’estero soprattutto per la grande distribuzione, diciamo che ora i mega super grandi market vendono prodotti Vegan (o presunto tali) per soli fini commerciali e non perché si sono resi conto delle esigenze di chi ha abbracciato questa scelta, mi vengono un sacco di esempi di note marche assolutamente non Veg che ora hanno linee Veg… anche se posso dire con piacevole gioia che non è sempre così e sto vedendo e sentendo che qualcosina sta iniziando a muoversi per davvero, positività sempre e comunque
bless and love!
@ Luca, si come dici tu penso sia per fini commerciali ma la mia domanda e’, se qualcuno fa qualcosa di ‘buono’, alla fine dei conti, e’ cosi importante il perché lo fa? Secondo me si e no. Non vorrei sembrare una pazza esistenzialista ma sono passata per la Francia prima dell’Italia…e li son lacrime anche solo a spiegargli che il formaggio di capra non lo vuoi mangiare…
I io personalmente la vedo così: se qualcuno fa qualcosa di buono solo ed esclusivamente guidato dal senso di amore e condivisione senza voler nulla in cambio se non il piacere di averlo fatto non c’è problema anzi, magari fosse sempre così! se invece qualcuno fa qualcosa di buono solo per averne un responso e un ritorno di profitto-guadagno ecc…allora no, la cosa non mi piace
però come premesso è solo il mio personalissimo punto di vista
bless and love!
ciao a tutti e tutte,
riferendomi agli ultimi commenti che leggo qua sopra sinceramente non credo sia troppo positivo il fatto di trovare prodotti vegetariani o vegani nella grande distribuzione, anzi quasi il contrario, per me significa che una scelta che trova origine al di fuori di certe logiche di mercato/di economia/ecc si stia integrando con un sistema di produzione che si era prefissata di combattere. Come ho letto sopra, o cosi mi pare di aver inteso, le grandi marche NON hanno nessun interesse a “fare la cosa giusta” o proporre prodotti etici o sani o di qualità, altrimenti non ci sarebbe nessun bisogno di far notare che un prodotto è “bio”, “veg” o “dal commercio equo”.. se avessero a cuore queste problematiche proporrebbero unicamente prodotti di questo tipo. Il fatto di avere una gamma di prodotti piu ampi che finge di rispecchiare le sensibilità che esistono nei diversi target dimostra solamente che vogliono abbracciare una clientela sempre piu ampia, declinando un prodotto industriale (perché di questo si tratta) in diverse sfumature, ma appunto il prodotto di base alla fine è sempre quello (materie prime di dubbia provenienza, prodotti con macchianri industriali secondo metodo industriale, venduto in grandi magazzini ecc ecc). Il fatto che sullo scaffale possiamo “scegliere” fra piu prodotti contribuisce solo a darci l’illusione di essere liberi/e di scegliere responsabilmente, quando invece ogni singolo prodotto è stato scelto razionalmente e secondo precisi criteri di mercato da chi questi prodotti li seleziona per noi. NON siamo noi a scegliere! Per quanto mi riguarda al supermercato non ci vado proprio, e non mi piace sentire che “io ci vado perché non ho tempo di andare dal contadino/autoprodurre/ ecc ecc”. Se si ha avuto il coraggio di fare una scelta come quella vegan, penso che ci si possa impegnare a portarla avanti non solo nel modo piu comodo, ma nel piu coerente. Sinceramente guardo con piu rispetto il/la contadino/a che vive in montagna e mangia i prodotti caseari che si produce piuttosto che il/la vegan che vive di prodotti preconfezionati del super. Questo naturalmente ha a che fare con gli ideali politici o etici di ognun*…. I prodotti “veg” del super spingono semplicemente le persone a fare quello che fa chiunque altro che acquista li, cioè accettare che non siamo noi ad attivarci per nutrirci in modo consapevole e accettare che qualcun’altr* lo faccia per noi, secondo criteri che non dovrebbero corrisponderci.
Per quanto riguarda le questioni sollevate da Donato Romano, come è già stato detto ognun* deve trovare il proprio modo di esistere in questo contesto, siamo noi che abbiamo scelto di vivere in questa società e se vogliamo continuare a farlo è necessario trovare la forza e i mezzi per vivere in modo piu sereno e coerente verso i nostri ideali. Sicuramente implicherà il rinuncio a delle comodità a cui il capitalismo industriale ci ha abituat*, ma rincunciandovi si vedrà a queste cose come a delle assurdità e liberandosene ci si sentirà piu che privat* di qualcosa, sollevat*. Provare per credere….
Noi a casa siamo in 15 e abbiamo un computer solo, due telefoni che usiamo in comune (ovviamente non “smart phone”) e un free shop che abbiamo creato in comune con i vicini, dove mettiamo a disposizione abiti, scarpe, biciclette (anche rotte, poi tutt* insieme le mettiamo apposto), oggetti, libri ecc che non usiamo piu cosi da dargli seconda-terza-quarta vita… in modo gratuito. L’abbiamo fatto in un garage quindi tutte le persone che lo vedono possono sentirsi libere di prendere qualcosa o di lasciare qualcosa che non serve piu, e funziona. non compro abiti da.. mmhh.. non saprei, da molto molto tempo, pure per i miei figli ho tutto riutilizzato. Certo non è come andare al negozio di abbigliamento e scegliere un vestito che “ti piace”, ma chi se ne importa? con un po di fantasia e creatività si trasforma in qualcosa di originale e piacevole anche un sacco di yuta.
Questo è solo un esempio per far vedere che vivere in modo sostenibile in questa società esiste, basta impegnarsi e accettare il fatto che dobbiamo abbandonare certe abitudini malsane o fondate su falsità. Decrescita, autogestione e responsabilizzazione dell’individuo sono secondo me concetti necessari per vivere vegan per davvero.
Un abbraccio, El-ahrairah
come sempre E illustri nuove vie di discussione, i tuoi commenti sono sempre un’ottimo spunto di riflessione, mi trovo pienamente d’accordo su tutta la prima parte delle tue parole, ma personalmente non sono d’accordo sui tuo ultimi due concetti per vivere vegan ovvero, “decrescita” perché mai? io parlerei invece di una crescita più consapevole armoniosa e naturale non di decrescita, lo sviluppo tecnico-tecnologico è splendido scientificamente parlando è abominevole il suo utilizzo invece. “autogestione” come soluzione? possibile ma storicamente (e la storia in fondo insegna) impossibile se non per piccole realtà come ad esempio la vostra ma, su larga scala impossibile perché il concetto di autogestione in fondo si basa sulla solidarietà, sulla parità, sul rispetto e sull’amore. Ci vuole una coscienza profondissima sulla volontà del bene, e tutto ciò, è impossibile su larga scala….dico questo con molta tristezza sia chiaro ma con profondo realismo su ciò che in fondo è l’uomo e su ciò che è sempre stato.
pienamente d’accordo sulla responsabilizzazione dell’individuo, io lavorerei invece su questo, responsabilizzando le persone un po’ per volta, con tantissima pazienza e dedizione si può creare davvero una svolta significativa
bless and love!
Luca, come al solito, mi hai tolto le parole dalla tastiera. stavo giusto trovando il mododi esprimere le stesse idee per commentareil post di El Ahrairah. Quello che lei descrive è un po’utopico e realizzabile sono in piccoli nuclei (shamga, appunto). Inolte, vorrei aggiungere che spesso certi atteggiamenti troppo intransigenti di alcuni vegani sono controproducenti, allontanano piuttosto che avvicinare.
Ciao,
riconosco che il progresso tecnologico puo essere affascinante dal suo punto di vista meramente scientifico ma affermare che è positivo per me va troppo oltre, poiché presuppone il fatto che esso sia “neutro”, ovvero utilizzabile sia per “il bene” che per “il male”. Ora io non credo assolutamente nella neutralità intrinseca del “progresso”, credo invece che la sua matrice vada collegata a un interesse ben preciso, mi spiego: storicamente, se guardiamo alla nascita del capitalismo industriale (la Rivoluzione industriale) e il suo contesto, vediamo che la nascita delle fabbriche risponde a un interesse economico chiaro, ovvero la volontà di ridurre i costi della manodopera (sostituendo per quanto possibile i costi del lavoro umano con la meccanicizzazione del lavoro tramite le macchine), l’aumento della produttività (quindi automaticamente il profitto dei padroni); questi fattori hanno avuto come conseguenza diretta l’alienazione dell’operaio (un tempo artigiano) verso il suo stesso lavoro, che invece di un manufatto diventa un prodotto industriale prodotto in massa e destinato alle masse. La nascita delle fabbriche ha sempre piu distrutto la realtà artigianale e autosufficiente (dove esistevano si rapporti di potere fra aristocratico e artigiano, ma basati su altri concetti) per sostituirla con il lavoro meccanizzato e industriale. Cosi nasce anche la classe operaia (e i primi sindacati) e la borghesia (i padroni di fabbriche). Scusate questa sintesi approssimativa ma su per giu è andata cosi. Ora questo, secondo me, testimonia chiaramente che il progresso tecnologico-industriale, alla base, non è stato attuato “per amore della scienza”, ma per una necessità di tipo economico. Subito in Inghilterra (patria della R.I.) ci furono importanti movimenti di protesta come il Luddismo, che a mio avviso fu il primo movimento politico consapevole e di totale rispetto in occidente.
Per questo faccio fatica a vedere il progresso tecnologico in modo “neutro” o addirittura “positivo”: esso è il motore del capitalismo, e per combatterre quest’ultimo bisogna attacarne le basi.
Decrescita non in senso di privazione ma di consapevolezza che il tipo di sviluppo che stiamo mettendo in atto è dannoso sotto ogni punto di vista (sociale, ecologico, politico), i risultati sono sotto i nostri occhi: difficoltà politiche (guerre), scarsità di materie prime, disparità fra le diverse parti del mondo…. abbiamo fatto un casino tremendo seguendo questa via, e secondo me l’unica via d’uscita è un cambio radicale di paradigma. Che si puo attuare in diversi modi… con pazienza, come dici tu Luca (e come penso stiamo facendo noi.. altrimenti me ne sarei andata di qui e avrei costruito una realtà autonoma aliena a questo contesto, invece ho deciso di rimanere e costruirci qualcosa dall’interno).
Io credo invece che la storia insegni che gli esempi di autogestione siano stati molto positivi (penso a Kronstadt, alla guerra civile spagnola, al Chiapas, alla Comune di Parigi, e molti altri esempi forse meno conosciuti) e dobbiamo imparare molto da queste esperienze, traendo il massimo e evitandone gli errori. Credo che l’organizzazione politica e sociale di questo tipo sia l’unica ancora di salvezza che abbiamo.
In piccoli nuclei, certo, ma chi ha detto che la globalizzazione deve essere una regola? la natura è divisa geograficamente (l’artico, le foreste tropicali, il deserto, i boschi, la steppa ecc ecc), perché l’essere umano deve agire diversamente? Localmente ci si puo organizzare in modo naturale e autosufficiente, dovremmo prendere esempio dalla natura e non dal mondo globalizzato e artificiale che si sta cercando di creare. Non significa chiudersi verso l’esterno ma accettare che dobbiamo cercare di vivere secondo quello che il luogo in cui viviamo ci mette a disposizione…. certo mi rendo conto che puo essere utopico quello che descrivo, ma penso anche che tutto il bene che l’umanità ha generato (l’arte, le grandi ideologie politiche) sia stato mosso da un’idea di perfezione ideale irraggiungibile che ha dato speranza e motivazione per raggiungere almeno una parte del bello e del bene che stavano alla base di idee “utopiche”. Quindi sognate, compagne e compagni, sognate mondi migliore e osate di immaginare la giustizia assoluta e il benessere sociale, solo cosi potrete avere il coraggio di mettere in atto grandi atti di solidarietà e di cambiamento di cui tanto abbiamo bisogno.
Un abbraccio
E capisco quello che dici e il tuo punto di vista, però mi sorge una riflessione spontanea: se affermi che “le comuni” siano realtà positive con tanto di esempi citati e il progresso tecnologico no, perché la storia e il mondo si sono mossi verso dove siamo ora e non verso le comuni?! evidentemente c’è qualcosa di sbagliato in tutto….. la storia va guardata secondo me con infinita neutralità e imparzialità al di là di ogni credo personale
come dici tu “riconosco che il progresso tecnologico puo essere affascinante dal suo punto di vista meramente scientifico ma affermare che è positivo per me va troppo oltre” lo posso capire benissimo ma siamo sinceri a chi di noi comunque sia la tecnologia e il progresso non ha dato benefici? se siamo qui tramite dei pc a confrontarci e a “insegnarci” a vicenda ciò che sappiamo è grazie alla tecnologia in fondo…..quindi è positiva come cosa non trovi?
bless and love!
Per quanto mi riguarda, il progresso tecnologico mi ha reso più libera e non alienata come vorrebbe El ahrairah. Il suo ulltimo post sembra preso da un libro di Mark di fine ‘800 ma le cose da allora sono cambiate e di molto. Il problema El ahrairah non è la tecnologia ma le persone. Se non si danno alle persone gli strumenti culturali e l’istruzione adeguata per utilizzare (e non farsi utilizzare) dal progresso tecnologico si avrà l’alienazione di cui tu parli. Va da se che conviene che la gente sia alienata per questioni di mercato, ma il problema non è tecnologico, è politico
Buon giorno a tutti,vi invito a leggere questa petizione e a firmarla. Come potrete intuire dal link,è un argomento abbastanza pesante da digerire…
Grazie a tutti!
https://www.change.org/p/fermiamo-la-castrazione-dei-suini-senza-anestesia-maumartina-bealorenzin?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=560693&alert_id=OdGlvywwQU_VKk5Cb5%2F9IicKxaWUx2agDg9QXXC6aG91SYXksH%2Fc20NeSY6ph4D8eoeHk86x8yr
Ciao a tutti amici,
utilizzo questo spazio per cercare di trovare uan soluzione ad un problema in modo etico e giusto, nel rispetto totale inteso come amore verso il mondo in cui si vive.
Non parlo di animali questa volta, ma di persone, di quelle che possono ferirti e minacciare l’intima tranquilità.
Mi spiego meglio.
Premetto che vivo in un borgo di 22 case, 4 delle quali disabitate, siamo perciò in 18 famiglie che si concoscono bene ed hanno stretto legami rpofondi tra loro. Si è creato all’interno del borgo un piccolo microcosmo semi autogestito , in cui ognuno (chi più chi meno)impiega le proprie energie per migliorarlo. Essendo in stato di abbandono abbiamo deciso a nostre spese di bonificare un prato incolto seminarlo e piantumarlo per far giocare i bimbi.
Passiamo insieme le giornate,e per qualsiasi cosa, ci basta aprire la finestra per avere sostegno, dal prestito di oggetti, al beby-sitting ecc…
Insomma anche in paese si parla del nostro borgo con stupore ed ammirazione.
Ma sabato sera qualcosa ha spezzato la nostra serenità.
Una vicina che annaffiava i fiori sul balcone ha sorpreso un ladro strisciante nel buio che si avvicnava all’ingresso di un’altra casa; impaurita si è messa strillare e l’ha messo in fuga.
Dopo lo scompiglio iniziale abbiamo deciso di riunirci e parlare di come proteggerci al meglio e qui sono uscite le proproste più disparate… La maggior parte basate sul principio del “morte tua-vita mia”…insomma non proprio confortante direi…
Io a volte accompagnavo mia a scuola senza nemmeno chiudere la porta( e non ero l’unica ),forse anche troppo frivolo, lo ammetto, ma non posso pensare da oggi, di dovermi guardare le spalle ogni volta che faccio un passo.
Consideravamo questo posto una specie di isola felice inattaccabile, perchè la stretta vicinanza tra le case, e la intima conoscenza tra noi, ci tranquillizzava. Ora dopo questo episodio la gente sta cominciando a parlare di ronde e pistole.
Certamente ognuno in casa sua fa ciò crede meglio, ma questi pensieri mi hanno tenuta sveglia queste notti.
Sperando, ovviamente che non capiti più, resta comunque questo mio bisogno di confronto con il vostro pensiero di persone con profondo senso di giustizia.
Voi come la vedete?
Grazie per l’attenzione,avevo bisogno di esternare questo mio subbuglio interiore.
bella domanda, brutta situazione. Penso che il pensiero medio comune sia quello che tu hai detto per il semplice fatto che in quasi tutti i mezzi di bombardamento informatico o “presunto tale” vengono elargite frasi e notizie in modo tale che la gente ben pensante “o presunta tale” pensi che l’unica soluzione sia la legge del taglione in ogni eventualità rubi-morirai uccidi morirai-delinqui-morirai sbagli-pagherai caro.
Un po’ estremista che dici!? secondo me si, ma considera che chi non vuol pensare viene influenzato da ciò che gli viene detto, in ogni situazione sia chiaro.
so di dirti poco forse ma sappi che io sono in subbuglio da molto tempo per questo , proprio come te, soprattutto per il fatto che un cosiddetto furto l’ho vissuto in prima persona, ma non per questo auguro e medito tremenda vendetta verso chi lo ha compiuto anzi. Il mio pensiero però va alla frase che mi ha rivolto chi dovrebbe mantenere l’ordine etico costituzionale te la cito “Ehhhhh che ci vuole fare, se li prendiamo e sappiamo chi sono è, tanto escono subito, e se vogliono rubare lo fanno, forse forse se uno mette le sbarre alla finestra……”
quindi riflettendo se uno vuole stare sereno deve crearsi una prigione con le sbarre alle finestre a casa propria secondo ciò che mi è stato detto…..non mi sembra un’ottima soluzione ma fa riflettere, secondo me, sul senso di Paese Civile, Persone Civilizzate
bless and love!
Grazie mille per le tue parole Luca.
per Andrea:già firmata.
per Dida (e Luca):”prevenire è meglio che curare” e “inutile piangere sul latte versato”.frasi fatte? vedi tu.
mi commuove vedere persone che hanno fiducia e credono “ancora nell’intima bontà dell’uomo”,come scriveva Anna Frank!
Penso che oggi si abusi della parola etica e anche della definizione di “vegano”,io rifletto ogni giorno sui miei comportamenti e devo dire che anche io ho il dubbio che i vegetali di cui mi nutro soffrano e non vorrebbero essere sradicati per finire nel mio stomaco.Con questa premessa pero’ cerco di ragionare in modo sensato e oggi per il bene del nostro pianeta (per chi non provasse sentimenti per gli animali) non è possibile che gli umani si nutrano di carne in maniera sconsiderata perché le risorse non ci sono.Non è altrettanto possibile far fare il giro del mondo ai vari avocados o banane che invadono i nostri mercati perché non è sostenibile.Il mio contributo è semplicemente l’uso della ragione nelle scelte,non dobbiamo necessariamente vivere come dei francescani,ma almeno cercare di scegliere di non comprare certe cose,scegliere di salvare un vitellino non bevendo il suo latte,scegliere di non comprare cose iper confezionate in plastica che durerà tre volte la nostra esistenza,scegliere di curarci con il cibo e scegliere di non accettare il “ma si è sempre fatto così'” perché per come siamo messi di certo non ha portato buoni esiti…
Ciao, vorrei confrontarmi con qualcuno su una problematica. Sono vegetariana da 16 anni e vegana da 5. Potrei avere la possibilità di fare un viaggio di un paio di settimane in una località dove sarebbe molto difficile, se non impossibile, trovare da mangiare alimenti non di origine animale. Fino ad oggi non ho mai derogato alla mia dieta vegana ma mi chiedo, posso farlo per una paio di settimane e quindi avere un’alimentazione vegetariana? Lo so che una scelta molto personale ed intima ma mi piacerebbe sentire qualche vostra riflessione.
grazie
ciao C, il tuo post è un ottimo spunto di riflessione per me. Ci sono situazioni lungo la vita che ci portano per un motivo o per l altro a fare delle scelte “giusto o sbagliate” che siano non sta a terzi giudicarle. Anche perché il “giusto o sbagliato” ci pone un altro quesito: rispetto a cosa!? Chi ha la delega o il potere di saper rispondere!? Io no di certo, Noi no di certo, la risposta è personale, profonda e singolare e non deve tener conto dell’opinione altrui.
Quindi la risposta al tuo dilemma vien da sé…..
Potrei dirti la mia personalissima opinione a riguardo, ma rimane comunque il fatto che è una Mia opinione e non deve influenzare le tue scelte e le tue decisioni.
Non sono mai stato oltranzista e estremamente di parte, non mi son mai considerato un salvatore del pianeta, non ho mai sbandierato ai quattro venti le mie scelte anzi, preferisco urlare in silenzio, cerco sempre il dialogo e le vie di esso con tutti.
Qualunque sia la tua decisione sarà solo tua e non dovrai tener conto di chi ti sta attorno, chi sono gli altri per giudicarTi?
Le vie per migliorare sono moltissime non è solo una.
Bless and love!
Ciao Cristina,
Come dice giustamente Luca, ognuno ha un proprio percorso e come tale va rispettato. Già il fatto che tu ti ponga un problema è un segno di attenzione e intelligenza.
Una sola curiosità, qual’è questo luogo dove è impossibile nutrirsi normalmente con cibi vegetali?
Ciao, anche io come Sauro sono incuriosita dal posto dove non ci sono i cibi vegetali. Per quanto riguarda la tua domanda, è davvero personale. Non devi dare spiegazioni a nessuno solo a te stessa, ognuno di noi avrebbe reagito diversamente al problema. Ti faccio esempio cosa è successo a me 2 anni fa a Praga. Ai miei genitori, non è chiaro il discorso vegan..purtoppo. Quindi li ho messi in grosse difficoltà per quanto riguarda il cibo. Una cosa molto semplice dire. Mangio tutto tranne animali e derivati. Speravo fosse chiaro. Niente da fare. La mentalità, età e tante altre cosa hanno fatto sì che una settimana era piuttosto DETOX. Andare mangiare fuori, non potevo per non offenderli,cucinarmi da sola, non era possibile, la mia mamma non condivide volentieri la sua cucina e poi mi sta con fiatto sul collo…(penserete, che roba!!!). Quindi ho fatto una settimana Detox,frutta,insalata e riso in bianco. Mi ha fatto persino bene, sai. Io penso che anche tu avrai comunque la possibilità di qualche frutta e verdura.
Grazie a tutti per le risposte, in effetti avete ragione, la risposta è dentro di me.
Ancora non so dove andremo (stiamo ancora valutando) ma alcune opzioni sono comunque fuori dall’Europa e dovendo alloggiare in albergo non so quello che troverò e volevo essere preparata. Ma in effetti una paio di settimane detox come suggerisce Veruska non mi faranno male.
Grazie ancora.
non voglio uscir fuori tema e fuori topic ma, prima di parlare di detox invito tutti a conoscere esattamente di cosa si tratta, dei suoi effettivi riscontri scientifici e delle possibili eventualità a cui si va incontro.
bless and love!
Ho scritto Detox, ma intendendo solo un paio di giorni di “dieta” non era certo un detox vero e proprio