Cena Japponese

Ieri sera la nostra amica Federica é venuta a cena da noi: serata Jappone! La foto l’ho fatta durante il viaggio di nozze in Giappone: nostalgiaaaaaaa! La serata é stata un successo, i piatti erano tutti molto buoni, anche se alcuni già pubblicati. Come l’unohana:

La zuppa kenchin:

E in più ho colto l’occasione per fare dei maki, degli onigiri e degli abura-age.

Ingredienti:
750 ml di riso per sushi
900 ml di acqua
3 foglie di shiso
6 tasche per abura-age (in negozio già pronte)
sesamo o spezie per onigiri
1 alga nori per onigiri
3 foglie di alghe per maki
9 pomodori secchi
12 grandi foglie di basilico
per condire il riso:
10 cl di aceto di riso
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino ben bombato di sale

Procedimento:
La cosa più importante è cuocere il riso, quindi per questo ho seguito la ricetta di un libro di cucina Giapponese. Ho cominciato a sciacquare il riso: l’ho messo in una insalatiera riempita di acqua fredda mentre lo giravo con la mano, lentamente, poi ho buttato l’acqua facendo attenzione a non perdere il riso  questa operazione va ripetuta tre volte di seguito almeno, l’acqua dell’ultimo “lavaggio” dovrà essere molto più chiara, quasi trasparente, quindi non esitate a lavarlo una quarta volta. Quando lo massaggiate col palmo della mano non siate troppo energici: rischiate di rompere i chicchi.
Dopo l’ultimo risciacquo di questo tipo vi resta il riso bagnato nell’insalatiera senza acqua, allora lo si deve massaggiare, come se si facesse del pane ma non troppo energicamente per un minuto, si rimette l’acqua e la si getta per portargli via ancora dell’amido. Questa operazione fatta in questo modo va ripetuta almeno tre volte in totale.
L’ultima tappa del risciacquo del riso si svolge come nel primo paragrafo, per tre volte e senza “massaggio”, solo che ora l’ultima acqua sarà quasi del tutto trasparente:

Sgocciolare il riso in un passino a maglia fina:
Mettere il riso in pentola con i 900 ml di acqua facendo attenzione a ben ricoprirlo tutto di liquido:

Lasciare il riso in ammollo così per mezz’ora. Passato questo tempo accendere il fuoco a potenza media e a pentola scoperta aspettare che cominci a sobbollire, quindi mescolarlo una volta e mettere il coperchio. Far cuocere a fuoco basso per 15/20 minuti a seconda delle indicazioni del produttore di riso. A cottura ultimata mettere il riso in un’insalatiera, coprire con uno strofinaccio pulito e lasciar riposare ancora 15 minuti. A questo punto miscelare aceto-zucchero-sale sciogliendo bene tutto e con questo condimento bagnare il riso. Il riso è ora pronto e si può cominciare a fare gli onigiri che necessitano che il riso sia lavorato da tiepido. Il metodo tradizionale vorrebbe che il riso sia lavorato con le mani bagnate di acqua salata fino a formare dei triangolini. Non fidandomi della mia destrezza come prima volta ho preferito usare lo stampino:
Ho lavorato il riso ancora tiepido con le mani bagnate in acqua salata per riempire gli stampini, ho pressato e cercato di tirare fuori i miei onigiri facendo meno danno possibili :mrgreen:, poi ho messo la strisciolina di alga sotto, ho verificato che stessero in piedi e ho spolverato di spezie a base di sesamo:

Ho letto da qualche parte che in Giappone gli onigiri sono come i nostri panini, sono molto versatili, si possono farcire e li si può portare per un pick-nick o nella bento…
Per preparare gli abura-age ho preso circa 1/4 del riso totale e l’ho messo in un contenitore più piccolo con le foglioline di shiso tagliate con le forbici e l’aceto di riso:

Con il riso così condito ho riempito sei tasche di tofu fritto preparato con il mirin, le avevo comprate già pronte perché non saprei proprio da dove cominciare per farle:

La parte aperta è ripiegata sotto e fa da base d’appoggio sul piatto.
Per fare i maki la cosa é stata più complicata… bisogna ben studiare la tecnica di arrotolamento dell’alga, noi abbiamo guardato dei video su Youtube… e alla fine ho lasciato fare al mentore che ha indiscutibilmente più manualità, quindi abbiamo pulito l’alga con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua pulita, come ci hanno insegnato a fare ai corsi di cucina Giapponese, abbiamo messo il quadrato di alga sul makisu, coperto con il riso cotto, sul riso abbiamo messo dei pomodori secchi e delle foglie di basilico fresco pulito (un po’ più di riso che nella foto):

E mio marito ha arrotolato il tutto, bon il primo non era un granché, ma il secondo e il terzo erano perfetti:

Insomma, abbiamo trafficato non poco in cucina ieri sera: ma che soddisfazione! Alla fine mi sono accorta che non avevo pensato al dessert… non so perché ma quando penso “Giapponese” non collego molto il dolce 😎 chissà perché 🙄 e così ho rimediato al volo con dei dolcetti che mi rimanevano che avevo fatto con la ricetta della Chef Béatrice del Veganwiz.fr dei cookies favolosi! Che vi consiglio proprio di fare: