Verdarancio

Questo piatto è davvero semplicissimo, ma l’accostamento dei sapori è piaciuto molto sia a me che al mio ragazzo carrrrnivoro (con tante erre), motivo per cui ho deciso di condividerlo con voi! Verdarancio è il nome di questa insalata i cui ingredienti base sono spinaci e arancia.
Ingredienti:
spinaci lessati
1 arancia
1/4 di panetto di tofu a dadini
scalogno (q.b.)
1 pizzico di coriandolo
1 pizzico di peperoncino
1 rametto di rosmarino
olio evo
1 goccio di latte di riso basmati
insalata radicchio (guarnizione)
1 pomodorino (guarnizione)

Procedimento:
Lessate gli spinaci, scolateli e fateli raffreddare. Io ho usato un colino da tè, utile per conferirgli  la forma a semisfera. Nel frattempo in un tegame, unite un poco di scalogno a fettine, i dadini di tofu, l’arancia sbucciata e tagliata a pezzi, l’olio evo, le spezie e un poco di latte di riso basmati. Cuocete il tutto sino a che le parti liquide si saranno assorbite. L’arancia deve ammorbidirsi, mentre lo scalogno ed il  tofu devono imbiondirsi (farsi i colpi di sole? 😉 ). Preparate su di un piatto piano, una base di foglie di radicchio, disponete al centro la mezza sfera di spinaci e a coronare il piatto, il soffritto d’arancia e il tofu con un  mezzo pomodorino. Condire a piacere con olio evo. Io l’ho lasciato così, non ho condito nemmeno gli spinaci per non rovinare il sapore dell’arancia.

Considerazioni:
E’ un piatto fresco, colorato e adatto soprattutto agli anemici, anche se il contenuto di ferro negli spinaci non è poi così abbondante come suggeriscono i cartoni animati di Braccio di Ferro (infatti è superiore nei legumi e in altri ortaggi a foglia verde). Vorrei ricordare che il ferro è contenuto in maggior quantità nei vegetali che negli alimenti animali, ma… perchè c’è sempre un ma con puntini di sospensione… tale ferro “vegetale”  detto “ferro non eme” (cioè ferro non organico) è di difficile assimilazione per il corpo se non abbinato ad altri alimenti che contengono vitamina C (aumenta l’assimilazione di circa il 50%). La difficoltà nell’assimilazione è dovuta al fatto che il nostro corpo deve trasformare il ferro non organico in ferro organico (ovvero come quello proveniente dalla carne). Ecco spiegato l’abbinamento spinaci ed arancia! Il resto è venuto un po’ da sè, come il primo pomodorino rosso dell’orto (e queste sono soddisfazioni!!!). E’ importante inoltre non assumere sostanze come tè o caffè insieme alla vostra scorta di ferro… perchè caffeina e teina ne inibiscono l’assorbimento. Anche sostanze come la crusca e le noci ostacolano l’assunzione di ferro! Da questo si evince che: sono anemica (forse da sempre…) e stò mettendo a punto una serie di piatti e dolcetti che riuniscano ferro, vitamina C e che facciano ammutolire tutti quelli che mi additano ricordandomi che i cavalli sono stati creati appositamente per essere una dispensa di ferro, enormi frigoriferi quadrupedi con la coda… e non per correre liberi più veloci del vento come ho sempre pensato io!!!!!!

Lo sapevetate che…
Carenza di ferro è definita anche Anemia sideropenica. Il ferro serve per la formazione dei globuli rossi che contengono emoglobina, una proteina responsabile del trasporto d’ossigeno nel sangue (memorie storiche di “Siamo fatti così” stupendo cartone animato degli anni ’80).
Le donne perdono ogni mese circa 28 mg di ferro con le mestruazioni! I sintomi da anemia sono: stanchezza, vertigini, pallore, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, stitichezza, mal di testa, insonnia…. Nelle donne in gravidanza può essere causa di parti prematuri e i  bambini possono nascere sotto peso. L’assunzione ottimale del ferro nelle donne in età compresa tra 11 e 50 anni è di 18 mg al giorno (valore che diventa 10 mg al giorno con la menopausa). Nelle donne in gravidanza è di 30 mg… e di 18 mg durante l’allattamento. L’uomo ha un fabbisogno di 12 mg tra i 11 anni e i 18, e di 10 mg dai 19 anni in su. Insomma… noi donnine siamo un pochino più complesse! 😉