Un altro alberello di Natale

Niente di che, più che altro un’occasione per augurare a tutti i vecchi e nuovi chef del Veganblog Buone Feste e tanta serenità e salute per il nuovo anno.

Ingredienti per i biscotti:
100 g di mandorle frullate
100 g di farina o
50 g di maizena
1 cucchiaio di cacao in polvere
1 cucchiaio di burro di soia
4 cucchiai di malto

Ingredienti per le palline:
datteri,
nocciole tostate e tritate
prugne
fichi secchi

Procedimento per i biscotti:
Nel mixer ho frullato le mandorle pelate, ho aggiunto la farina, il cacao, il burro di soia e il malto. Ho fatto andare il tutto finchè non si è formata una palla che ho messo sul tavolo, spianata (aggiungere un pò di farina se è troppo appiccicosa fino a renderla facilmente stendibile anche se morbida) e con le formine ho fatto i biscotti. Li ho cotti in forno a 180° per circa 15 minuti. Naturalmente prima di cuocerci ho fatto il buchetto per passarci il nastrino rosso.

Procedimento per le palline:
Frullare tutto nel mixer formando un composto morbido e un pò appiccicoso con cui formare delle palline. Non c’è stato bisogno neppure del dolcificante. Alcune le ho passate nel cocco per dare un colore diverso, ma ognuno può sbizzarirsi come vuole e con gli ingradienti che vuole. Si possono sceglire anche albicocche secche, cocco, cacao, uvetta, anacardi, mandorle.

Considerazioni:
L’anno scorso mi sono cimentata con alberelli di marzapane, quest’anno di legno con le decorazioni fatte a mano e pensavo che basta veramente poco per fare un albero di Natale senza tagliare alberi e neppure usare alberi finti che sono orrendi. Oltretutto è facile e veloce e si può fare anche con i bimbi. Io naturalmente continuo con le mie sperimentazioni culinarie anche con l’aiuto e le idee meravigliose degli chef di Vegamblog. Quest’anno per la prima volta mi sono cimentata a fare il pandoro che vi faccio vedere in questa foto. In realtà non è venuto proprio bene, infatti è mezzo pandoro e mezzo panettone, ma mangiabile. Ad ogni modo non mi scoraggio e la prossima volta verrà meglio. Sbagliando si impara no? E del resto anche agli chef più bravi non tutto viene sempre bene. Io gli errori li riciclo, così con il pandoro-panettone penso farò la base per il prossimo tiramisù. Il panforte invece è il mio pezzoforte. E’ da tanti anni che lo faccio e anche se ogni volta viene un pò diverso, è sempre buonissimo e sempre molto apprezzato.

Di nuovo un grosso augurio a tutti voi.