Tortino dolce

Dietro questo tortino vi è una lunga odissea che vi spiegherò brevemente. Inizialmente, volendo seguire i consigli di Marianna riguardo alla merenda fatta di frutta frullata e, essendomi ripromessa di iniziare il nuovo mese con ottimi propositi riguardo ad un’alimentazione sana, ho deciso di farmi una banana frullata, dolcificata con il dattero e perchè no, una spolveratina di granella di pistacchio, e perchè no, anche un pò di polvere di carruba e perchè no… un panettoncino su cui spalmare la crema. È cosi che nascono le mie ricette. 🙁

Ingredienti per la crema:
1 banana piccola
50 g di pistacchi (non salati)
1 cucchiaio di concentrato di dattero
5 cucchiaini di polvere di carruba

Ingredienti per il mini-panettone:
1/2 tazzina di farina 2
1/2 tazzina di farina di riso
1/2 tazzina di olio evo
1 cucchiaio di malto di riso
1 cucchiaino di cremor tartaro
scorza grattugiata di 1/2 arancia
1 cucchiaino di succo di arancia
1/2 cucchiaino di curcuma

Procedimento per la crema:
Frullare i pistacchi aggiungendo poi la banana, il concentrato e infine la carruba, fino ad ottenere una crema liscia. Lasciarla riposare in frigo.

Procedimento per il mini-panettone:
Mettere insieme gli ingredienti secchi da una parte e mescolare i liquidi dall’altra. Unire il tutto e amalgamare bene, ottenendo una crema densa di un intenso arancione. Mettere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti (io ho utilizzato il forno della cucina economica che non mi indica i gradi, ma penso che su per giù saranno 180). Una volta che il pannettoncino è pronto (fate la prova stecchino), bisogna lasciarlo raffreddare. Una volta raffreddato, riprendere la crema dal frigo e ricoprirlo scavando, inoltre, con un cucchiaino un buco nel mezzo per farcirlo un pò. Ecco l’interno:

Buona giornata… Spero che i vostri buoni propositi durino più dei miei. 😀

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. HAHAHAH Romina, questa sarebbe l’evoluzione di un semplice frullato? Ah però 😯 E’ bellissimo, vorrei avere io la tua pazienza.. In compenso abbiamo la stessa fame 😆

    Reply
  2. …mi sembra comunque un ottimo frullato, anche se spalmato su un panettone, con l’aggiunta di pistacchio, con l’aggiunta di carrube, con l’aggiunta di……. 😆

    Reply
  3. Sono andata a vedere sul traduttore italiano-toscano. 😆 Sciocca!

    Reply
  4. Grulla: significa scema, ma in senso affettuoso. E’ una delle pochissime parole dialettali fiorentine…

    Reply
  5. Mirthilla: si però ora basta.. Che dici? Io inizierò con le ricette light oppure mi iscrivo su un altro blog, magari un blog di uncinetto.

    Reply
  6. Ahahahah..oddio, sei una grande! 😀 Stupendo!

    Reply
  7. Grazie Jaja..fra un pò diventerò grande pure di girovita. 🙁

    Reply
  8. Lo so 🙁 Io ho visite questo weekend e già lo so che finirò con il fare un altro dolce.. 🙁 L’uncinetto mi sembra l’opzione più sensata a questo punto 😆

    Reply
  9. Bellissimo tortino.. Sicuramente non gnucco 🙂 sai romi che non so spiegare il significato in italiano? Forse e’ un termine milanese.. Che si usa molto in cucina! E’ un po’ come dire ‘duro’ ma nn e’ proprio cosi.. Una torta gnucca e’ una torta che si fa fatica a mandare giu’ per la consistenza poco soffice e morbida.. I cornetti x esempio ti chiedo se sono gnucchi perche’ quelli confezionati vegan sono leggeri tipo pasta sfoglia mentre i tuoi no, per quello la domanda nasceva spontanea 🙂 un abbraccio!

    Reply
  10. Si, evviva l’uncinetto!
    Già…peccato che io non sappia nemmeno attaccare un bottone…
    Fortunatamente, nonostante la “famelicafame” di queste settimane, son scesa di peso perchè mi son rimpinzata esclusivamente di frutta, verdura, semi, frutta secca ed essicata, germogli e pane integrale tostato.
    Spendo più dal verduraio che dal parrucchiere 🙂
    Favoloso il tuo panettone fuori stagione 🙂
    La crema me la faccio di sicuro sostituendo il concentrato di datteri (che non ho) con dei datteri frullati.

    Reply
  11. VeggieKriss: I cornetti non sono sfogliati come quelli che trovi in vendita. Se li avessi fatti con la pasta sfoglia sicuramente si. Però l’impasto è umido e i cornetti rimangono morbidi.
    Goodlight: Fai bene Sara..io non avevo i datteri. Evvai con l’unicinetto..abbiamo sempre tempo di imparare 😉

    Reply
  12. “Gnucco” si usa in effetti solo qui a Milano e limitrofi credo 🙂
    Io lo intendo come qualcosa che impasta la bocca e che mentre sei lì che la mangi pensi che ci vorrebbe un bicchier d’acqua per mandarla giù…
    Non ho idea di come si possa tradurre in italiano.
    Come dice VeggieKriss “duro” è il termine più adatto.
    Si usa anche per qualcuno che fa fatica a capire le cose: “ma sei proprio gnucco”!

    Reply
  13. Ahahah goodlights e’ vero! I miei primi esperimenti di torte erano sempre gnucchi!! Per fortuna adesso ho imparato a farle buone… Si risparmiano bicchieroni d’acqua!! 😀

    Reply
  14. ahaha…Romina è bellissimo il racconto della genesi di questo dolce 😀 però vedi il lato positivo…non hai mantenuto il tuo proposito ma sei un fenomeno in quanto a creatività e abilità culinaria…quel mini-panettone è davvero invitante, per non parlare della crema 🙂

    Reply
  15. Cassiopea: Grazieee 😀

    Reply
  16. noooo, non puoi lasciarci x un blog di ricette light! e poi basta che fai come me, tutto dove non c’è zucchero lo consideri light… e a parte gli scherzi questo dolce è sanissimo e io mi sono strozzata col thè a leggere com’è nato.. qui a torino gnucco si usa x uno leeeento di comprendonio (dicasi anche tugno)

    Reply
  17. E come si fa..magari oscuro le foto e leggo solo le ricette 😆

    Reply
  18. mi posso sentire male quando vedo le tue ricette! 🙁

    Reply
  19. Pensa quanto mi posso sentir male io quando gia non le vedo più 🙁

    Reply
  20. carino questo dolcino, e interessante la sua genesi… 🙂 questo potrebbe piacere anche ai bambini, mmmhh! cmq, complimentissimi!!!

    Reply
  21. Troppo carino!!! Ma dove hai trovato lo stampino da forno? Troppo bello ” in altezza”! 🙂 🙂

    Reply
  22. Ciao Rossella, grazie. Non è uno stampino da forno, ma un anellino di metallo che si usa normalmente per dare forma ai piatti. 😆 Mi son dovuta arrangiare 😉

    Reply
  23. Romina, la regina dei dolci!

    Reply
  24. Fantastico questo dolce, sia come dolce in sè, ma soprattutto per la storia che gli sta dietro 😛

    Reply
  25. tu fai sempre tutto improvvisato…. e cn ke risultati
    ma sbaglio o la carruba è più nera del solito??? è l’effetto della luce?

    Reply
  26. Grazie a tutti.
    Fatina: é più nero per la presenza di concentrato di dattero 😉

    Reply
  27. Mamma mia che delizia! Mi piace la tua lista dei “perchè no” 😉

    Reply
  28. senza lievito? farina 2 vuol dire doppio zero? sembra delizioso e per fortuna che volevi fare solo una crema, anzi un frullato

    Reply
  29. Ciao Patrizia: Il cremor tartaro è l’agente lievitante. La farina2 è invece un misto di 0 e integrale.
    Aliing: Grazie 😉

    Reply
  30. Per i buoni propositi rimanda al prox mese…questo tortino è davvero delizioso!!!

    Reply
  31. Concordo con il primo commento di Marianna! :mrgreen: Sei fantastica, è proprio per questo e le tue ricette sono mitiche 😉

    Reply
  32. Ah ah ah, anche le mie ricette ormai nascono in questo modo! Mi sono messa un pò a dieta ultimamente perchè ho preso un po di chili da quando sono vegana! 🙁 Bellissima questa tua ricetta..come sempre del resto! 😀

    Reply
  33. Romy, Romy…lo sai che sto spulciando qualche annuncio di terreni e ne ho visto uno proprio vicino a Perugia? Sarebbe magnifico, così verrei a rubarti qualche assaggio delle tue merende buonissime!! 😀

    Reply
  34. Grazie a tutte…Michy: a chi lo dici! ma io non riesco a fermarmi 🙁
    Dalila: Ma magari..però io appena mi laureo mi vorrei trsferire.. lontano da Perugia 🙁

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti