Torta Yunied

Ingredienti:
100 g di farina di farro
100 g di farina di kamut
50 g di farina 00
50 g di cacao amaro
1 bustina di lievito
100 g di succo d’agave
250 ml di latte di soia alla vaniglia
50 ml di olio evo
1 C di cannella
1 c di aceto
1/2 c di bicarbonato
2 pere a cubetti bagnate di rum

Ingredienti per la crema:
250 ml di latte di soia alla vaniglia
200 ml di rum (non l’ho chiamata torta della morigeratezza, no?)
50 g di succo d’agave
1 C di farina di farro
1 C di farina di kamut
2 pere a cubetti

Procedimento:
Per la crema: in un pentolino scaldare il latte, il rum e il succo d’agave, mischiando in continuazione con la frusta; aggiungere le pere a cubetti e farle cuocere un pochino; rimuovere il pentolino dal fuoco e frullare il tutto (accuratamente) con un frullatore ad immersione; rimettere il pentolino sul fuoco, aggiungere i 2 C di farine, continuando a mischiare con la frusta finché la crema non inizia a sobbollire facendo “plof plof” (perdonate l’eleganza nell’onomatopea); spegnere il fuoco e tenere da parte. Per la torta: miscelare le farine, il cacao, la cannella e il lievito; a parte mescolare con la frusta il latte, il succo d’agave e l’olio, dopodiché aggiungere i liquidi agli ingredienti secchi, aggiungere l’aceto e il bicarbonato e amalgamare con la frusta; alla fine aggiungere le pere a cubetti e mischiare con un cucchiaio di legno. Assemblaggio: in uno stampo a cerniera precedentemente ricoperto di carta forno: versare 1/2 dell’impasto base, livellando per bene, dopodiché aggiungere delicatamente lo stratone di crema e ricoprire quest’ultimo con il rimanente impasto base, distribuendolo uniformemente su tutta la superficie della torta. Ricoprire la tortiera con della carta argentata ed infornarla a 180° per circa 40 minuti; togliere la carta argentata e proseguire la cottura per altri 10 minuti (prova stecchino).

La sezione

Considerazioni:
Yunied è un mio carissimo amico, a cui dedico questa torta e qualsiasi altra cosa contenente rum dovessi preparare in futuro, dato che venerdì ha compiuto un gesto che gli ha fatto guadagnare il titolo di sommo re del rum: ho portato una torta in ufficio (di cui poi metto qualche foto) e lui ha tranquillamente affogato la fetta nel rum (come quando una persona normale la inzuppa nel the o nel caffè, per dire…) 😉 Sono in vena di manifestazioni teatrali d’affetto anche perché si sta trasferendo a Valencia e lo vedrò molto meno di adesso ;_; Eccolo durante il momento incriminato.

Colgo inoltre l’occasione per salutare tutti: la mia assenza è dovuta parzialmente ad un periodo lavorativamente allucinante e parzialmente al mio imminente trasferimento a Praga (avverrà lunedì. N.B.: se qualcuno si trovasse là in futuro, si faccia sentire! Oltre ovviamente a Romina, su cui ho già esercitato la mia coercizione… ora lo dico pure pubblicamente 😀 Prenota il biglietto!!!). Spero di avere una cucina seria e di poter continuare a sperimentare! Vi lascio con qualche foto del “pranzo d’addio” che ho portato in ufficio (scattate dalla mia più grande amica e anima gemella mancata Simona).

Infine, il seguente è un tentativo di emulazione di una torta fantastica mangiata durante una mia incursione a Budapest: nel menù di un ristorante indiano in cui sono andata ho notato la “dió torta” (torta alle noci) e ho immediatamente chiesto al proprietario di cosa si trattasse; una volta saputo che si trattava di un’esagerazione di cioccolato con noci l’ho ovviamente voluta provare ed era letteralmente divina… io e mia sorella abbiamo fatto talmente tanti versi di goduria mentre la stavamo degustando che il proprietario ci ha regalato una seconda fetta :D. Quando ce ne siamo andate, ringraziando, lui ha replicato che era lui a voler/dover ringraziare noi per la soddisfazione ricevuta :D.

A presto (spero)!!!