Semmelknödelsuppe veg

Un piatto della memoria, questo, e sono riuscita a veganizzarlo! Minestra di semmelknoedel (non me lo traducete come canederli, un termine estremamente brutto… al limite, palle di pane…) e per sfizio, un purè di patate aromatizzato all’aglio (knoblauch-kartoffelpuree). Questo per sentire in pieno lo spirito primaverile di rinascita… ehm… (sì, ero ironica. In questo momento piovono secchiate).

Ingredienti per la semmelknödelsuppe (per 3 persone):

4 hg di pane a caso (io ho usato un panozzo di castagne venuto male e un paio di fette di pane bianco)
1 cucchiaio di farina
1 uovo finto fatto da 1 cucchiaio di amido di frumento (quello di mais non ce l’ho) impastato con un pochina di acqua e
1 pizzico di curcuma
30 g di margarina
1 bicchiere di latte veg (o di acqua)
sale, pepe
prezzemolo

Ingredienti per il knoblauch-kartoffelpuree:
4-5 patate
2 spicchi di aglio
1 bicchiere di latte vegetale (possibilmente non aromatizzato alla vaniglia 😛 )
sale, pepe
semi di papavero

Procedimento per la semmelknödelsuppe:
Tagliare a pezzetti il pane e passarlo in padella con la margarina sciolta. Far raffreddare, poi mettere il tutto in una ciotola. Amalgamare con la farina e l’uovo finto e il latte. Aggiungere 1 pizzico di sale, un po’ di pepe e 1 manciata di prezzemolo tritato. Formare delle palle (ne vengono 10 circa) e cuocerle in acqua salata. Noi li abbiamo mangiati con un brodo vegetale. (quelli rimasti se li è portati Ale al lavoro conditi con un poo’ di burro…).

Procedimento per il knoblauch-kartoffelpuree:

Si tagliano le patate e si mettono in una pentola coperte di acqua. SI porta a bollore e si fa andare per 10 minuti. Poi si aggiunge l’aglio e si cuoce ancora 1/4 d’ora. Si scola facendo attenzione a tenere qualche cucchiaio di acqua di cottura e si rimette nel tegame, insieme al latte, sale, pepe a piacere. Si schiacciano le patate, e si servono, spolverizzandole con i semi di papavero. Ad Ale non piace il sapore aglioso, quindi alla fine l’ho tolto, ma se a voi piace, lasciatelo. Dovrei provare a fare quasto purè (solo per me) con 1 pizzico di aglio in polvere.

Abbinamento:
In diversi siti austriaci mi consigliano, per i Semmelknoedel, un Veltliner verde, un bianco frizzante prodotto in Austria e nella repubblica Ceca. Noi avevamo una falanghina.

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ohohohohoooooooooooooo….potresti mandarmene una porzione x cena?????

    Reply
  2. Ottimi i semi di papavero!!!!

    Reply
  3. Bè, dopo la tua conferma che anche loro hanno effetti oppiacei, li metto ovunque, la sera. Almeno mi si mitiga l’insonnia.

    Reply
  4. Brava Vale!! 🙂 il nome è impronunciabile (almeno per me che non so una parola di tedesco 😀 )ma mi attirano moltissimo……somigliano proprio ai caned……ehm volevo dire alle palle di pane vegetariane che ho mangiato qualche anno fa in alto adige……… 😛

    Reply
  5. Stella 😆 ma sì, i canederli è il nome esatto, italianizzato. È che a volte sono un po’ talebana, ahimè.
    L’intento era proprio quello di veganizzare una ricetta che può essere vegetariana, ma solitamente richiede l’uso di uova. Oltretutto i caned non sono solo di pane. Ci sono quelli di fegato, che veganizzerò usando il seitan (magari il prossimo autunno).
    La pronuncia del nome è semmelcnodel (con la bocca che pronuncia la o ma dicendo la e) suppe un ‘noblauch cartoffelpurée… ehm, non è che sia molto diversa…

    Reply
  6. Ahah grazie Vale! 😀 eh si, infatti i canederli li avevo mangiati vegetariani (con le uova)…ma ora che hai veganizzato la ricetta li rifarò volentieri..è comunque un piatto che piace molto 🙂

    Reply
  7. Ah, una considerazione: i “Semmel” del nome sono i tipici panini austriaci (sembrano due paninetti lunghi all’olio) nella variante rotonda si chiamano Kaisersemmel (i panini dell’imperatore). I kaisersemmel sono quelli che si pappava il Rex austriaco, per dire (no, non ho idea di come sia il telefilm ora che lo hanno italianizzato, a me piaceva quello austriaco). In Austria non c’è il pane bianco come lo intendiamo noi: o i Semmel, o il Vollkornbrot, pane di farina integrale, spesso arricchito con semi vari (dal sesamo al girasole). Ma come detto nella ricetta, qualsiasi pane si presta.

    Reply
  8. Quanto vanno fatti bollire questi deliziosi palloncini di pane? 🙂

    Reply
  9. Dieci minuti. Poi li scoli e li metti direttamente nel piatto, in cui puoi versare un paio di mestoli di buon brodo di verdure, o un ragù vegan, o un goulasch di funghi (che prima o poi posterò) che non son altro che funghi trifolati aromatizzati con paprika.

    Reply
  10. mamma mia!! Li ho appena fatti ( e mangiati!!) col brodo. Che meraviglia..

    ho letto che andrebbero fatti riposare un paio d’ore perche’
    assorbano bene i vari aromi ma al diavolo, l’ora di cena
    era gia’ passata da un pezzo ! 😀

    Splendidi! Sono anche rimasti tutti interi durante la cottura
    a differenza di altri miei esperimenti passati.
    Vegan tutti d’un pezzo!

    PS 2 Ci ho aggiunto i semi di papavero che m’ispiravano cosi tanto.
    Dato che non posso mangiare patate, li ho aggiunti all’impasto
    degli knoedel e li raccomando!

    pS Credo anch’io che con dei pezzettini di muscolo di grano (o seitan)
    verrebbero perfetti per convertire qualsiasi carnivoro. Li rifaro’ presto.

    Reply
  11. Babi, ma certo! io non l’ho aggiunto perché ho fatto la versione austriaca, ma nella ricetta tipica del Tirolo e del Sudtirolo è previsto l’uso di parti animali…

    Reply
  12. io vorrei troppo imparare a fare i paninetti austriaci/tedeschi…insomma tutti quei panini pieni di semini che si trovano nelle panetterie germaniche…in realtà non son mai stata in austria quindi non so se son gli stessi anche lì 😀 …tu li sai fare vale?

    Reply
  13. Mai fatte le palle di pane!!!! 🙂 . Al più presto colmerò questa lacuna con questa bella ricetta!!!

    Reply
  14. Argie: magari!
    Comunque sul mio librone di cucina classica austriaca ci stanno, sia i Kasersemmel, che i Salzstangerl… dovrò provare. Se riesco vi prometto che li posto.

    Reply
  15. Anche questi da provare nei preferiti, grande Vale 🙂

    Reply
  16. Argie, ho letto per bene la ricetta dei salzstangerl, tipici panini col sale sopra, di cui sono folle. Ho segnato gli ingredienti sulla lista della spesa!
    Chicca, grazie!

    Reply
  17. Il sughetto del gulasch usato per inzupparci i knoedeln spappolati è troooooppo giusto!
    Io lo preparo spesso, con il seitan, alla maniera classica, ed è fantastico. Ci condisco sempre anche del riso o degli spaghetti, per ricordare un po’ quando ero bambina!

    Reply
  18. Tine: gnamme.
    Cucina austriaca (faccetta sbavante alla Homer Simpson) Peccato che gli austriaci mangino così tanta carne (faccetta aggrottata).

    Reply
  19. non li conosco questi qui col sale!!! comunque a metà maggio vado a monaco con la famigghia per una cresima e faccio incetta di panini (tanto per vanificare ulteriormente la mia quotidiana rottura di balle in palestra…) … magari ne fotografo un po’ così ti faccio vedere i miei preferiti e vedi se ci son nel tuo libro maggico 😀
    ahhhh ma i bretzel sono vegan??

    Reply
  20. Non ricordo, ma comunque, anche se non lo sono, noi li si veganizza.
    Tutto si può veganizzare… vabbè, a parte la fiorentina che non mi piace e le meringhe…

    Reply
  21. Fai incetta di panini anche per meeeeee?
    sigh.

    Reply
  22. ahahah veganizzare la fiorentina!!!
    ora cerco la ricetta dei bretzel!
    eheh io faccio incetta di panini anche per te,basta che poi la palestra me la paghi te 😀

    Reply
  23. grande,ho trovato la ricetta,è facilissimamente veganizzabile…appena posso la provo!!!

    Reply
  24. Buoni i knoedel!!!! E con il purè! Wow

    Reply
  25. ah ah, Argie! te la immagini una bisteccona di seitan di sette etti, alta tre dita, e poco cotta?
    😆

    Reply
  26. Sì, hai proprio ragione, i crucchi mangiano decisamente troppa carne! Mi ricordo quando mia mamma, per le gite a scuola, mi faceva i panini con burro e fritta, burro e salame, burro e burro…e lei solamente ora, a 65 anni, comincia ad avere un po’ di colesterolo alto! Sigh, io ne ho 31 e le ultime analisi dichiaravano apertamente il mio amore per il formaggio! Infatti mi sto veganizzando un po’ ultimamente…
    Ah, non ti offendere per i crucchi, io sono crucca dentro e fuori! XD

    Reply
  27. sì sarebbe terrificante la vegan fiorentina!!!be’ mai quanto la fiorentina vera in effetti 😀

    Reply
  28. Tine, mica mi offendo. Io sono solo mezza austriaca, e rido dei “difetti” sia degli italiani che degli austriaci!
    Argie, ho avuto una visione di terrificante mollezza… però da golosa di seitan dovrò inventarmi qualcosa, adesso che imparo a prepararlo a casa…
    Chissà, magari ne viene fuori una ricettina per veganblog.

    Reply
  29. Stasera li ho fatti con le patate (Kartoffelknoedel) ma non vegan. La veganizzazione di queste palle patatose prossimamente, io ne sono dipendente, non posso privarvi di questo cibo degli dei… Ehm, sono strafatta… Knoedel… (faccina sbavante alla Homer Simpson)

    Reply
  30. mamma mia mi piacciono un sacco ste polpettone (le ho fatte anch’io, prese da un libro di ricette tedesche)…le ho mangiate con un sughetto alle carote 🙂

    Reply
  31. son tornata due giorni fa dall’Austria cercavo una ricettazza simile ma disperavo di trovarla vegan!!!

    Sarai mica telepatica???

    ^_^

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti