Saluti da Cracovia (parte II)

Per concludere il discorso iniziato ieri, questo è il secondo locale dove abbiamo mangiato un paio di volte, il  Momo.  Anche questo self-service,  prezzi bassissimi e porzioni abbondanti.
vegabarcracovia

Questo nella prima foto è un piatto unico così composto: patate con pisellini e cipolla, fagioli neri e ceci, spinaci e riso. Nella ciotolina una salsina al sapor di pomodoro. Tutto molto speziato, fin troppo secondo me. I piatti si somigliano tutti quando le spezie abbondano… Comunque de gustibus… A parte questo, era molto buono e saporito!
Sandro invece ha ordinato questi:

 

pierogivegan

Si chiamano Pierogi e sono un piatto tipico della Polonia. Quelli “tradizionali” sono a base di carne e alcuni sono vegetariani. Il Momo li propone in questa versione veganizzata e anche parecchio orientaleggiante, vista la presenza della salsa stra-piccante e delle spezie! In pratica si tratta di pasta (tipo quella dei ravioli cinesi) ripiena di verdure, chiusa a sacchettino! Carini, no? Voglio provare a fare diverse versioni di vegan-Pierogi! 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Anche questi 2 piatti sembrano molto appetisosi e gustosi, mi incuriosiscono molto questi pierogi 🙂

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  2. Che belli questi reportage possono tornare utili in caso di viaggi e permettono di scoprire piatti nuovi.
    Ma voi quando partite dove cercate i possibili ristoranti, c’è un sito affidabile?
    Grazie

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  3. Anch’io sono tornata dalle vacanze (ieri), sebbene sia andata meno lontano di te, Loira, sul Lago Maggiore. Carini i Pierogi (se trovi la ricetta postala!!!)

    In vacanza non ho fatto foto ai piatti mangiati, ma comunque vi posso segnalare il ristorante Edenatura a Intra (VB); è un vegetariano ma anche noi vegani possiamo mangiare diversi piatti (gli antipasti a buffet tutti, i gelati solo quelli alla frutta e del menu si chiede – ho preso una tagliata di seitan con patate al forno).
    Poi ho mangiato a un ristorante di una frazione di Stresa (La Rampolina), che non è veg. Però le pizze sono ottime (acqua, olio, farina e lievito nell’impasto) e anche le patate al forno (sono aromatizzate con erbe della Provenza).
    P.S. : bisognerebbe aprire una sezione in viaggio con Veganblog, così almeno se si viaggia si sa cosa si mangia! 😉

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  4. Mamma mia che nostalgia, i pierogi! In un anno e mezzo di soggiorni di varia lunghezza fra il 1986 e il 1994 in Polonia sono stati il mio cibo-sussistenza! e un paio di volte l’anno li preparo, specialmente verso Natale (è un cibo tipico per la vigilia polacca, ma si mangia tutto l’anno).
    Questa versione che avete mangiato da Momo è proprio particolare, di solito sono rotondi o a mezza luna, come maxi ravioloni cinesi. Se ti serve la ricetta fammi sapere!
    E ora fatalità e coincidenza, sto traducendo un articolo dal polacco… (un po’ noioso, sul daimon e la filosofia…).

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  5. @romina, quando partiamo per l’estero facciamo approfondite ricerche su internet e ci affidiamo anche alle guide della lonely planet che sono molto valide. I locali che ho nominato li abbiamo trovati proprio sulla guida.
    @mariagrazia, è vero, la forma “tradizionale” è diversa, ma anche questi sono carini 🙂
    Hai vissuto in Polonia? Io e Sandro ce ne siamo innamorati… e mi piacerebbe tanto imparare la lingua, che però mi sembra abbastanza complessa! Certo che mi serve la ricetta! Grazie mille!!!

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  6. Bel reportage.
    Anch’io in viaggio uso la Lonely anche se a volte, sulla cucina vegetariana/vegana non mi ha convinto del tutto.
    Ma qualche bella foto di Cracovia… non la metti?
    Aspetto “Cracovia – parte III” 🙂

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  7. Ma che belli i pierogi !!!
    Mariagraziaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… please, ricettina ! 😉

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  8. Sì Laura, ho vissuto in Polonia all’epoca dei miei studi universitari, andando lì in borsa di studio estiva mensile e poi un paio di borse semestrali per scrivere la tesi (ho tradotto “Il bosco di betulle” di Iwaszkiewicz, credo qui scrittore semisconosciuto). Però la mia base era Varsavia. A Cracovia ci sono andata un po’ di volte.
    Anch’io mi sono innamorata della Polonia, anche se manco da un bel po’ ma ce l’ho sempre nel cuore.
    Ma tu e Sandro cosa siete andati a fare? E dopo questo breve soggiorno vuoi addirittura imparare la lingua? Ma lo sai che gli stessi polacchi dicono che per difficoltà viene subito dopo il cinese? Però se la tua motivazione è forte ce la puoi fare! Ci sono i casi come in latino e ogni verbo si può coniugare in due aspetti, perfettivo e imperfettivo… insomma, la grammatica è tosta, la fonetica l’hai sentita, le consonanti abbondano… ma superati questi muretti poi si parla, eccome! e anche con gusto e divertimento, a me il polacco mette di buonumore! Non so perché ma se devo dire qualche parolaccia mi scappa più facilmente in polacco che in italiano…
    Ma passiamo alla ricetta dei pierogi, facilissima:
    1 bicchiere e mezzo di farina (io uso sempre l’integrale), 1/2 bicchiere d’acqua. Poi le ricette normali vogliono l’uovo e qui ho visto che nelle versioni veganizzate o viene eliminato oppure viene messo un po’ d’olio o margarina. Io ho sempre fatto solo con farina.
    Poi si stende la sfoglia e si procede come per i ravioli, quelli a mezzaluna, facendoli però molto grandi.
    E poi il ripieno di verdura classico è con funghi e cavolo saltati in padella. Io uso il cavolo crauto e i funghi porcini disidratati di solito e il sapore è piuttosto vicino a quelli degustati in loco. Poi faccio una versione con patata e curcuma. Al link che ti copio sotto ho trovato la ricetta veganizzata dei pierogi ruskie, con patata e formaggio (qui tofu).
    http://www.kuchareczka.com/przepisy/pierogi_ruskie
    http://www.kuchareczka.com/przepisy/ciasto_na_pierogi (qui si vede come si fa l’impasto, almeno per dare un’idea anche se non capisci la lingua)
    Quello classico con carne non l’ho finora veganizzato, ma non sarebbe un problema provare con seitan, muscolo di grano e compagnia…
    Quindi si mettono a bollire come i ravioli e poi si ripassano in padella in olio o qualcosa di cremoso a tua scelta (olio e farina, margarina veg).
    E poi – zmacznego! (buon appetito)

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  9. il commento con la ricetta è finito in moderazione (forse era troppo lungo!). Andate a vedere lì!

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  10. Cara Mariagrazie, a Cracovia siamo andati in vacanza e in una settimana abbiamo macinato non so quanti kilometri a piedi. Siamo rimasti entusiasti della città, della gente e sorpresi e affascinati dal silenzio! Sì, anche sul tram, sui bus, in tutti i luoghi pubblici, nessuno che urla, tutti tranquilli, rispettosi. Sarà che sono toscana e sono abituata alla gente che sbraita (abituata è una parola grossa…. )….
    La lingua ho detto “mi piacerebbe impararla”, ma non so bene neanche l’inglese, figurati se ora mi metto ad imparare il polacco! Però, nella vita, non si può mai sapere, no?
    Grazie mille per la ricetta! E per i link che metto subito tra i preferiti!!!

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  11. Grazie Mariagrazia per la ricetta…
    😉

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