Salsa al vino rosso

Credo che qualsiasi tipo di vino rosso possa andar bene; uso per la maggiore vini regionali, Monica, Cannonau, Carignano eccetera; ho ottenuto degli ottimi risultati con vini di altre regioni e anche, e qui non me ne vogliano gli intenditori di vino e di cibo, mischiando tipi diversi di vino, i cosidetti “fondi” delle cene e il risultato è stato sempre buono!!! La salsa viene sempre di gusto diverso, anche con lo stesso tipo di vino, a volte più o meno aspra, altre più dolce, delicata o più forte, e sempre una gradevole sorpresa! Uno dei vini che mi è piaciuto di più è stato il Gutturnio classico dei Colli Piacentini, ma a voi la scelta!!

Ingredienti:

1/2 l di vino rosso
3 dl di brodo vegetale
30 g di farina
50 g di olio evo
cipolla
sale
1 rametto piccolo di timo e rosmarino
1 foglia di alloro
1 foglia di salvia
1 pizzico di cannella (se piace)

Procedimento:
Stufare la cipolla con 30 g di olio evo; dopo qualche minuto versare il vino rosso, le erbe (meglio se fresche), salare solo se non avete salato il brodo vegetale, e cuocere a fiamma alta fino a che  non sarà ridotto di 2/3. Intanto impastare l’olio rimasto con la farina setacciata (così non vengono grumi), quindi aggiungere il brodo al vino, e poi l’olio impastato. Continuare a cuocere a fiamma viva fino a che la salsa non sarà perfettamente legata e più o meno densa. La salsa aumentera la sua densità raffreddandosi, per cui tenetene conto!! Questa salsa è perfetta per il seitan, le polpette di fagioli, risotti vari, sopra le patate bollita,e poi… libero spazio alla fantasia!!

Nota:
Per quanto riguarda l’eventuale evaporazione del vino, vi riporto qui di seguito un parziale di un articolo scritto da un istituto di ricerca svizzero: “Minore è  la gradazione alcolica che rimane dopo aver arrostito nel vino rosso una pietanza: se questa viene stufata in forno per ore in una salsa al vino, il contenuto alcolico scende al di sotto del 10% rispetto alla dose iniziale. Ad essere determinanti sono quindi le modalità di preparazione dei cibi, il tempo e il recipiente di cottura. Un residuo alcolico, comunque, rimane sempre. Se ad un cibo viene aggiunto alcol e lo si cuoce solo per 10 minuti, la quantità di alcol rimanente può arrivare fino al 60%. Siccome la temperatura di ebollizione dell’alcol è di 78° e quindi la bollitura sopraggiunge prima rispetto a quella dell’acqua (100°), molti ritengono che tutto l’alcol usato in cucina evapori. In realtà, il procedimento di separazione della miscela di acqua e alcol è molto lento”.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Accidenti Barbara, ma sei stata velocissima!!!!
    Molto interessante questa salsa… Mi sa che la BioContessa la proverà molto presto!
    🙂

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  2. interessantissima, da segnare e proporre presto!

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  3. Mmh, mi hai dato un’idea per fare il brasato di seitan al vino rosso… 🙂

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  4. Grazie Barbi per questa ricettina, non ho mai fatto una salsa di vino e credo sia arrivato il momento d’imparare 🙂 Grazie

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  5. Uhm certo che adesso mi tocca trovare una pietanzina giusta per San valentino con cui abbianarla..
    Deve essere squisita ..
    bravissima!
    🙂

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  6. ah. dimenticavo.. per il vino.. cosa e’ preferibile..?
    🙂

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  7. @ Biocontessa – In nessuna ricetta di questa salsa viene specificato che tipo di rosso usare, potreste essere i pionieri di una salsa fatta con un buon vino siciliano o toscano…fatte voi!!!
    Ci farete sapere…rimaniamo in attesa!:)

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  8. Benissimo.. io so già cosa fare!!!
    Grazie mille!!
    🙂

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  9. santo pentolino di terracotta!! stasera sarà la salsa delle polpette di lenticchie!!!

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