Sakura cheesecake

Prima che venisse giù un nubifragio (visto che per oggi erano previste piogge e nevicate sopra i 1000 m!), ho voluto raccogliere dei fiori di sakura, ovvero di ciliegio giapponese. 🙂
E’ il mio albero primaverile preferito assieme alle grandi magnolie bianche. Ha dei boccioli che sono la fine del mondo… da lontano sembrano batuffoli di zucchero filato! 😀
Non sapevo che fossero commestibili, e ovviamente l’ho scoperto sul web…
Però, digitando “japanese cherry recipes”, non avevo trovato nulla ed ho deciso di fare qualche ricerca consultando il mio dizionario cinese online di fiducia 🙂 . Una volta digitato “sakura recipes”, ho trovato diversi siti che utilizzavano la loro essenza, e allora perché non cimentarmi?! :mrgreen:
Dato che l’essenza non l’ho mai vista in giro, ho pensato di utilizzare direttamente i fiori, che hanno donato alla cheesecake un delicato colore di rosea cipria. 🙂

Ingredienti
:
2 manciate di petali di ciliegio giapponese
360 g di silk tofu
1 panettino e 1/2 di zucchero di palma
1 bicchiere d’acqua
4 cucchiaini di agar agar
2 cucchiai di olio di cocco
100 g di cocco rapé

Procedimento:
Bollite l’agar agar e lo zucchero di palma per 15 minuti a fuoco basso nell’ acqua, mescolando di tanto in tanto.

Aggiungete il tofu e i petali e frullate col minipimer.

Mescolate il cocco rapé all’olio di cocco e stendete la base in una teglia a cerniera coperta di carta forno.
Versate la crema di tofu e sakura sulla base e lasciate solidificare in frigo per almeno 2 ore.
Sformate, spolverate la superficie con cocco rapé e decorate con fiori di sakura. 🙂


Il punto
:
Il sakura era un albero indigeno dei Paesi asiatici orientali, dai quali è stato poi esportato in Giappone assumendo così il nome di “japanese cherry” in tutto il mondo.

In Giappone, data la loro incredibile bellezza, quando ci si sofferma ad ammirare i fiori di questa pianta (o quelli dell’albero dell’ume) esiste un vero e proprio verbo per descrivere tale azione (花見, “hanami”), ed è una tradizione millenaria che, oltre ad appartenere agli anziani, coinvolge anche i più giovani durante delle festività interamente dedicate a questo albero, durante le quali ci si siede tutti insieme ad ammirare questa meraviglia della Natura, banchettando in picnic famigliari o semplicemente facendo una tranquilla e rilassante passeggiata. 🙂
Una cerimonia molto simile si tiene ogni primavera anche a Washington DC, a cui il Giappone, nel 1912, aveva regalato più di 3000 alberi di sakura come simbolo di amicizia tra Stati.
Data la breve durata della fioritura (che non supera la settimana), in Giappone si usa identificare in quest’albero la fugacità della vita, mentre i petali caduti a terra rappresenterebbero i guerrieri morti in giovane età (soggetti molto frequenti nell’arte nipponica, spesso ricamati sui tipici kimono o dipinti sulle porte di carta scorrevoli).
Adoro questo albero, e in questo periodo la collina torinese ne è piena! 😀
Concludo con delle foto della passeggiata di ieri.
Mi sono fatta un giro in centro con un mio caro amico d’infanzia, e c’era una luce così particolare che ho voluto immortalarne il riflesso nella Natura. 🙂

C’era un cielo così pittoresco…

Un abbraccio a tutti voi!!! 🙂
La vostra “scassa-pelotas”… 😆

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che meraviglia…sia la ricetta che le foto! Io poi sono appassionata di fiori, fotografo sempre tutti quelli che trovo in ogni viaggio che faccio 🙂

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  2. che bella, Miki…brava! 🙂

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  3. Sei sempre una miniera di notizie, fantasia ed ispirazione….una vera artista, bravissima:)

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  4. che bel colore delicato questo dolce, davvero un bell’aspetto 🙂
    E grazie per le pillole di saggezza giapponesi! 😉

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  5. bellissimo l’utilizzo dei fuori nella cucina…immagino che sia proprio profumata. Grazie per i tuoi consigli!

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  6. bellissimo!

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  7. ma quanti dolci fai?! Li mangi tutti?! E sono pure tutti buoni e deliziosi!!!! Io ingrasso a vederli! brava!

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  8. ………..ma soprattutto, dove lo hai trovato un ciliegio giapponese? 🙂 qui da me nn ne vedo mai!
    splendida ricetta, come sempre!

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  9. stupendo e molto romantico!!! se si volesse sostituire lo zucchero di palma?

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  10. wowwwwwwww Miki!!!!!!!!!!questa torta sembra uscita da un quadro…spettacolare complimenti!!!!!!!!!
    e le foto che dire??magnifiche…i riflessi delle foglie con la luce del sole sono quasi ipnotiche..qui dove lavoro dietro abbiamo dei grossissimi alberi e dalla finestra del bagno si vedono benissimo a poca distanza…ti confesso che quando ho l’attimo di nervoso vado..apro la fienstra e li guardo per qualche minuto..mi calmano!! 😉

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  11. Bellissime paesaggi ed anche la ricetta.

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  12. @supermarty: un qualsiasi zucchero non raffinato 🙂 vanno bene sia lo sciroppo d’agave sia lo zucchero grezzo di canna 🙂 oppure vai di malto! magari quello alla mandorla che è più delicato…

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  13. @ambrosia: qui è pieno!!!! 😀 peccato che oggi abbia piovuto e… sono caduti quasi tutti i petali 🙁

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  14. Il cielo su Torino!!! ^.^

    Mi hai fatto venire una bellissima idea per qualche nuovo esperimento!!

    Grassie!!
    ps: dove ti fornisci a Torino per i frutti particolari?

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  15. che meraviglia sia per il palato che per gli occhi,una ricetta davvero raffinata!!!!!!!!!!!BRAVISSIMA come sempre,ci fornisci anche delle nozioni nuove e interessanti,beata te che hai tempo a disposizione per farlo!!!!!!Le foto sono meravigliose e tu altrettanto eccezzionale e simpaticissima!!!!!!!!!!CIAO e BUON WEEKEND!!!!!!!

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  16. @aurora: spero che questo tempo a disposizione diminuisca… 🙂 sono sempre in cerca di lavoro… 🙁

    @evelyn: per frutta e verdura esotici vado agli asian market intorno a porta palazzo, fiori e foglie invece sono by Nature 🙂

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  17. veramente stupenda, complimenti!!
    anche la mia via è piena di questi fiori, devo assolutamente provare la tua ricetta: si sente molto il tofu?

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  18. i fiori di ciliegio sono una meraviglia della natura..delicati..quando volano nel vento sembra che danzino con lui!!la tua è proprio una ricetta fiorita;)quando ho letto il titolo mi è venuto in mente un cartone animato che guardavo da piccola, in cui la protagonista si chiamava proprio sakura e collezionava carte magiche..come tu collezioni ricette magiche!!

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  19. @silvia: sì il tofu si sente, ma perché non avendo dello yogurt ho utilizzato solo quello… nell’insieme comunque ci sta bene 🙂 non si sente esageratamente e permette di percepire anche la dolcezza dei fiori 🙂

    @elis: è verooooo!!!! 😀 che carino quel cartone…

    Grazie a tutti!!! 🙂

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  20. Wow che sciccherìa!! complimenti!

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  21. Sembra davvero un grosso piumino per la cipria!!! 🙂 Meraviglioso, delicato e sicuramente anche profumatissimo! Miki, sei un portento!

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  22. ahaha grazie ancora!! 😀

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  23. allora magari ci metto un po’ di yoghurt perchè il sapore del tofu non mi fa impazzire… però NON POSSO NON PROVARLA!

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  24. wow, che meraviglia! son senza parole!

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  25. @silvia D: potresti provare anche senza tofu, sostituendolo con della ricotta vegana home-made 🙂

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  26. Hai mai provato a digitare Sakura nella barra di ricerca di Veganblog??? Sono sicura di no! 😉
    😆
    Complimenti: il tuo cheese-cake é bellissimo! 🙂

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  27. Sai che spesso mi torna in mente l’immagine di questo tuo dolce?… Se mi sposassi mai… lo vorrei come torta di nozze…

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  28. @leonora: è una bella idea! 😀 magari più “pannosa” e con dei ciuffetti di glassa rosa… ma che carina! 😀

    @pizza pie: certo che l’ho fatto, perché? 🙂

    grazie a tuttiiiiiiiiiii!!! 😀

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  29. mamma mia! questo sito è una meraviglia!!!! e poi.. devo ammettere che mi ha tirato su TANTISSIMO vedere persone della mia età vegan con tante ricette in testa 🙂 yuppeeee

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  30. Questa ricetta è a dir poco fantastica! Deve essere squisita, poi io adoro il tofu!
    Che dire poi del Giappone? Paese meraviglioso. Spero tanto di poterci andare un giorno. =D

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  31. sono capitata “per caso” su questa ricetta dopo aver appena postato una nota di lettura su FB a proposito di Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami. Uno dei personaggi si chiama Sakura. D’un tratto tutte le descrizioni riferite a lei si sono illuminate dell’immagine dei fiori di ciliegio. Grazie!

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