Risotto ai finocchi

Il risotto è una delle pietanze che credo mi venga meglio e sopratutto è apprezzato da tutti in famiglia. Il mio piatto è naturalmente sempre decorato da una forchettata di alghe arame.

Ingredienti (per 3 persone):

riso integrale
3 bei finocchi
1 carota
2 gambe di sedano
1 cipolla
1 spicchio di aglio
prezzemolo (tenete i gambi)
brodo vegetale qb
curcuma o zafferano
1 cucchiaino di curry
1/2 bicchiere di vino bianco
olio

Procedimento:
Mettete 1 filo di olio nella pentola a pressione, tritate a tocchetti tutte le verdure, fate soffriggere leggermente aggiungete il riso e fatelo tostare per 5 minuti, aggiungete il curry, la curcuma e sfumate con il vino bianco, una volta evaporato aggiungete il brodo vegetale caldo, chiudete e cuocete circa 20 minuti dal sibilo. Dimenticavo avevo tritato un bel po’ di prezzemolo e i gambi sono stati aggiunti al resto delle verdure. Servite in riso con una spolverata di prezzemolo fresco.

P.S.:
Naturalmente potete usare riso normale ed evitare la pentola a pressione, ma credetemi il riso integrale è molto meglio e non rischiate che si scuocia 🙂 Buon riso a tutti!

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Anche a me piace moltissimo i riso, ti copiero’ anche questa… 🙂
    Posso chiederti un po’ di informazioni sulle alghe, visto che le metti spesso? Vanno sempre cotte prima di essere consumate? Se si, come si cuociono? Quali sono le migliori? Ci sono controindicazioni a usarle? Qual’e’ la dose consigliata? Scusa x l’interrogatorio…

    Reply
  2. Chicca mi hai letto proprio nel pensiero..è da qualche giorno che voglio inserire una ricetta di un risotto ma la foto no mi viene mai bene per la fretta di mettermi a tavola a mangiare..cmq ottima la scelta del riso integrale.anche io lo uso sempre per via delle sue numerosissime proprietà benefiche.
    Anche io mi unisco alle richieste di Annalisa visto che no ho mai usato le le alghe.Ciaoo 🙂

    Reply
  3. Anch’io ho bisogno di informazioni sulle alghe!!! (così magari inizio ad usarle….)

    Reply
  4. Ciao ragazzi vi riporto un po’ di informazioni sulle alghe:
    Arrivate in sordina insieme al riso integrale e agli altri alimenti tipici della dieta macrobiotica, le alghe si sono imposte non senza qualche difficoltà nel mercato degli alimenti naturali. A frenare una loro più larga affermazione sono ancor oggi alcuni ingiustificati pregiudizi e soprattutto la scarsa conoscenza del corretto impiego alimentare e gastronomico di questi preziosi alimenti, il cui consumo merita una diffusione sicuramente maggiore di quella attuale. Il primo pregiudizio da sfatare è quello che vuole le alghe un cibo esotico, tipicamente orientale, del tutto estraneo alle nostre abitudini alimentari. In realtà, l’uso delle “verdure di mare” vanta una tradizione antichissima, anche se in gran parte dimenticata, non solo in numerose nazioni del Nord-Europa, ma anche in alcune regioni del nostro paese. Ancora oggi in alcune località di mare del nostro Meridione è consuetudine raccogliere la “lattuga di mare” (Ulva lactuca) e altre alghe meno comuni, per preparare piatti di antica tradizione ignorati oramai da qualsiasi ricettario regionale. Dal punto di vista nutrizionale, le alghe si differenziano dalle piante terrestri e in particolare dagli ortaggi, per il più elevato contenuto di proteine (dal 5,6% delle hiziki al 35% delle spiruline), di carboidrati (dal 29,8% delle hiziki al 51,9% delle kombu) e soprattutto di sali minerali e di oligoelementi. Oltre ad essere gli alimenti più ricchi di iodio (contenuto mediamente in quantità da cento a mille volte superiore rispetto a quella dei più comuni ortaggi), le alghe presentano elevate quantità anche di ferro, calcio e magnesio. Notevole è anche il loro contenuto di vitamina B1, B2, B3 e C. Alcuni autori hanno evidenziato nelle alghe anche la presenza della rarissima vitamina B12, pressoché assente nei vegetali terrestri. Una componente particolarmente interessante delle alghe è rappresentata dall’algina, di cui sono ricche le Laminarie (alghe brune). L’acido alginico e i suoi sali sono noti per l’elevata capacità di scambio e le proprietà chelanti, in grado di eliminare dal nostro organismo i metalli pesanti e numerose altre sostanze tossiche. L’alginato sodico solubile, reagendo con il piombo o con altri metalli pesanti presenti nel nostro organismo, forma dei composti insolubili destinati ad essere espulsi attraverso le feci. Tale proprietà risulta di estremo interesse non solamente nei confronti dei metalli pesanti, ingeriti involontariamente attraverso l’atmosfera e i cibi inquinati, ma anche per neutralizzare i diversi ioni radioattivi presenti nell’ambiente. Quest’ultima sorprendente qualità fa delle alghe un alimento indispensabile nella dieta di tutti coloro che sono costretti a vivere in ambienti particolarmente contaminati. Proprietà extra-nutrizionali L’elevato contenuto di iodio rende le verdure di mare particolarmente utili in tutti i casi in cui venga richiesta una terapia iodica, mentre la ricchezza di calcio conferisce loro una spiccata azione emostatica esplicata sia internamente sia nelle applicazioni esterne. La alghe costituiscono un valido coadiuvante per numerosi disturbi: dalla cura dell’acne giovanile, alle terapie ipocolesterolemizzanti, ai casi di uricemia e azotemia, essendo in grado di sottrarre una parte significativa dell’azoto in eccesso. Per Jane Teas (Harvard School of Public Health) il regolare consumo di alghe sarebbe il vero responsabile del basso tasso di cancro alla mammella riscontrato nelle donne giapponesi. Nelle alghe del tipo wakame sono state individuate sostanze capaci di svolgere un’attività antitrombinica di potenza doppia rispetto a quella dell’eparina, mentre nelle alghe kombu sono state isolate alcune sostanze ad azione ipotensive, tra cui l’istamina. Infine nelle alghe nori è stata individuata una sostanza dalle evidenti proprietà antiulcera, in grado di svolgere anche una sorprendente azione protettiva nei confronti di numerosi agenti patogeni. Impiego alimentare Sono dunque numerosi e molteplici i vantaggi che possono derivare da una regolare introduzione delle alghe nella nostra dieta. Non si tratta di modificare radicalmente le nostre abitudini alimentari, ma semplicemente di “reintrodurre” gradualmente e con sapienza questo nuovo alimento. D’altra parte le alghe vanno utilizzate con parsimonia, non certo come ingrediente di base, ma quale semplice “condimento” o integratore. Sono sufficienti pochi grammi per conferire ai nostri piatti un delicato sapore di mare e un maggiore potere nutritivo. Le alghe alimentari di provenienza giapponese o brettone, sono oramai disponibili in tutti i negozi di alimenti naturali. Per facilitarne la conservazione sono vendute essiccate, pertanto, prima di essere impiegate in cucina vanno lavate rapidamente sotto un getto d’acqua e poi lasciate in ammollo per 5-10 minuti. Una volta idratate, le verdure di mare aumentano notevolmente di volume, quindi è sufficiente utilizzarne pochi grammi per insaporire le pietanze più disparate: zuppe, minestroni, legumi e anche paste. Le alghe si possono aggiungere nei soffritti o durante la cottura delle minestre, o più semplicemente si possono spolverare sulle pietanze in sostituzione del sale. Qui di seguito elechiamo le principali caratteristiche delle alghe marine alimentari più comuni. Arame: alga bruna tra le piu’ diffuse in campo alimentare. Proviene in gran parte dalla penisola di Ise in Giappone. Per il sapore, leggermente dolciastro e delicato risulta la più indicate per coloro che si avvicinano per la prima volta a questo alimento. Kombu: è una Laminaria molto comune nelle acque costiere del Giappone. Risulta ricca di iodio e di acido alginico. Wakame: è una Laminaria originaria dei mari di Corea, oggi coltivata con successo anche lungo le coste brettoni. Presenta le stesse caratteristiche nutrizionali delle kombu. Il suo consumo è indicato nei casi di carenza di calcio, di cui risulta particolarmente ricca. Nori: è un’alga rossa dal sapore molto delicato, tanto da essere consigliata a coloro che vogliono iniziare a introdurre le verdure di mare nella loro dieta. E’ caratterizzata da un elevato contenuto di proteine e di fosforo. Hiziki: è un’alga bruna filamentosa, ritenuta in Giappone efficace nel preservare la salute dei capelli e della pelle. Originaria dell’Estremo Oriente, è una delle alghe più ricche di fibra alimentare e di sali minerali.
    Per quanto riguarda controindicazioni all’uso in teoria ne è sconsigliato l’uso a chi ha problemi di ipertiroidismo. Su ogni confezione si trovano le spiegazioni per la cottura e anche i dosaggi.
    Io in particolare uso le arame, cotte e aggiunte a qualsiasi pietanza, le kombu che uso nella cottura dei legumi e le wakame nelle zuppe o minestroni! Ciao ragazzi spero queste informazioni possano togliervi ogni dubbio sulle alghe 🙂 Unsalutone

    Reply
  5. Grazie mille! 🙂

    Reply
  6. Ciao,
    sembra delizioso,mi puoi dire le quantità di riso e brodo?

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti