Riso basmati speziato in arancione


Ingredienti (per 4 persone):

300 g di riso basmati (o thai)
300 g di carote fresche grattugiate
300 g di pelati (o di polpa di pomodoro)
4 spicchi di aglio
10 cucchiai di olio evo
1 tazza di latte d’avena o di soya
coriandolo macinato qb
2 foglie di alloro
curry medio qb
dado vegetale qb
sale qb

Procedimento:
Tradizionalmente, il riso basmati si cuoce in acqua aromatizzata con alcuni chiodi di garofano, che ne esaltano il particolare sapore. Anche se tiene benissimo la cottura normale, per questa ricetta consiglio di cuocerlo, integrale, per 25-30 minuti a vapore o 15 minuti in pentola a pressione. Per entrambi i metodi l’ideale sarebbe di poterlo lasciare qualche tempo, 2 ore al massimo, in ammollo in acqua fredda. Per il basmati bianco regolatevi come da confezione. Mentre il riso cuoce fate dorare leggermente l’aglio tagliato grosso in metà dell’olio (il resto verrà aggiunto crudo prima di servire). Aggiungete le carote grattugiate, le spezie a piacere e le foglie d’alloro e fate insaporire 2 minutini a fuoco vivace avendo cura di rimestare continuamente. A questo punto si aggiunge il pomodoro a pezzettoni e del dado vegetale, si copre e si lascia stufare per almeno 20 minuti, integrando d’acqua se si dovesse asciugare troppo. Poco prima di togliere dal fuoco aggiungete mescolando il latte d’avena, che servirà per amalgamare condimento e riso. A cottura ultimata togliete gli spicchi d’aglio e l’alloro, versate sul riso precedentemente sgranato con una forchetta e guarnite con l’olio a crudo…

Considerazioni:
“Dobbiamo riprenderci il diritto di conservare i semi e la biodiversità. Il diritto al nutrimento e al cibo sano. Il diritto di proteggere la terra e le sue diverse specie. Dobbiamo fermare il furto delle multinazionali a danno dei poveri e della natura”. Vandana Shiva – Vacche sacre e mucche pazze, 2001. In India il riso è simbolo di fertilità e buon auspicio. Gli indiani delle zone meridionali si riferiscono spesso al riso chiamandolo Anna Lakshmi: Anna sta per cibo e Lakshmi è la dea dell’abbondanza. Il “Bàsmati” (in lingua originale l’accento cade sulla prima sillaba) è un riso dai chicchi allungati e sottili. Il suo nome significa “regina del profumo”, infatti è molto apprezzato e ricercato per la sua eccezionale fragranza. Questa varietà è coltivata da secoli ai piedi delle montage innevate dell’Himalaya, nelle terre irrigate dall’Indo e dal Gange. Tuttavia il suo utilizzo come pietanza tradizionale non è prerogativa delle popolazioni indù. Molti piatti tipici dei paesi arabi sono preparati con il riso a chicco lungo importato da India e Pakistan. Il caso di biopirateria del riso basmati è divenuto universalmente noto, a partire dal 1997 anno in cui l’azienda texana Rice Tec Inc. ottenne dalla United States Patent and Trademark Office il brevetto su alcune “nuove” varietà ibride, ottenute incrociando varietà originarie del riso indiano, e commercializzate con i nomi di Kasmati, Texmati e Jasmati. La compagnia tentò quindi di registrare il nome del riso “Basmati”, poiché il brevetto copriva anche le qualità d’origine. Tale brevetto permetteva alla Rice-Tec di vendere il “suo” riso denominato Basmati negli Stati Uniti e in Europa; inoltre avrebbe imposto ai contadini indiani il pagamento di una royalty sulla produzione e l’esportazione del riso da loro coltivato e selezionato da secoli, oltre a costituire potenzialmente un dumping molto pesante per le esportazioni di questo prodotto e quindi un danno notevole alle economie dei suoi paesi di origine. Il governo indiano e un vasto movimento internazionale di critica capeggiato dalla scienziata e attivista Vandana Shiva si opposero a questo tentativo di biopirateria, e nel 2000 la Rice Tec dovette cambiare, dopo lunga e aspra battaglia, per lo meno il nome in “Texmati”… Regina del Texas !? – è tutto un programma…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Sarebbe la mia gioia mangiare tutti i giorni un piatto così, in una precedente vita forse ero cinese o giù di lì, vivrei a riso e verdure 🙂 Bacio

    Reply
  2. Certo che è davvero delizioso …
    Pensavo se cambia qualcosa facendo saltare il riso cotto, per qualche minutino, nel condimento..
    Che ne dici?
    🙂

    Reply

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