Pitaya frutto crioessicato Forlive

Riparto con il mio viaggio culinario e mentre giravo per gli stand a Bologna in occasione del  VeganFest, la mia attenzione si sofferma su un prodotto. La mia curiosità è stata catturata da un’azienda che esponeva sui loro scaffali della frutta conservato con un metodo, a me non noto e non avevevo mai avuto il piacere di visionarlo personalmente. Il metodo a cui mi riferisco è la crioessiccazione. Cioè? questa è stata la mia domanda,  mi è stato spiegato che è un processo che toglie l’acqua dagli alimenti, appena raccolti, evitando così l’ossidazione con questo metodo di disidratazione. Gli alimenti cosi trattati,  mantengono inalterate le proprietà nutritive ed organolettiche, (i sali minerali che le vitamine) rimangono inalterate conservando il colore, gusto e profumo pari al prodotto fresco evitando cosi l’uso di qualsiasi conservante.
Come avviene la crioessiccazione? Gli elementi appena raccolti vengono congelati a meno -40° e poi con un potente sotto vuoto ed un leggero riscaldamento, l’acqua viene estratta dall’alimento un frutto mantiene tutti i suoi principi nutritivi fino all’apertura. Immaginate la mia sorpresa davanti ad un prodotto cosi particolare, sapevo dell’esisteva di prodotti simili solo all’estero e invece con grande meraviglia oggi è presente anche in Italia grazie all’azienda FORLIVE.

FORLIVE, già dal nome si potrebbe capiere è un’azienda di Forlì, quindi nella provincia di Forlì e Cesena e riesce a distribuire questo prodotto che ha dietro un pò di tecnologia, ma allo stesso modo tanta semplicità. Il frutto che oggi ho deciso di provare per voi è la Pitaya, conosciuto come il frutto del diavolo che in natura lo troviamo in varie versioni con buccia gialla e polpa bianca è tutto rosso, buccia e polpa, oppure la buccia rossa con la polpa bianca. Originario  del Sud America, e a quel la pianta fruttifica addirittura quattro volte in un anno. Prima ci sono i fiori, con un nome magico quanto quello del frutto: sono infatti detti fiori della Luna, perché amano la notte e fioriscono al buio. Un frutto dove le vitamine B1, B2, B3 e la vitamina E fanno da padrone, oltre a contenere flavonoidi e sostanze con proprietà antiossidanti, questo frutto ha anche un contenuto di potassio, ferro, sodio, fosforo e calcio.

La confezione che ho tra le mani è molto semplice a dir poco anche geniale è fatta tutta in cartone bianco con un’etichetta che avvolge tutti lati della scatola facendo anche da sigillo di sicurezza.

Prendendo la scatola tra le mani che ha una dimensione di circa 18 x 12 è molto leggera e questa mi ha sorpreso pensavo che fosse quelle confezioni da esposizione e che al suo interno non ci sia il prodotto 🙂
Analizziamo l’etichetta principale abbiamo sulla sinistra in alto il marchio dell’azienda appunto FORLIVE subito sotto il nome del  frutto essiccato che abbiamo nella confezione che in questo caso è la pitaya tagliata a fette. Al centro abbiamo due cerchi concentrici: In quello più esterno c’è la scritta Fresh Freeze e nel cerchio più piccolo centrale c’è il simbolo di FORLIVE dove la lettera ” I ” è realizzata da due foglie contrapposte che danno origine ad un omino che viene sorretto in modo delicato da una mano come quella di madre natura.
Sulla destra c’è il simbolo del tipo di frutto che troveremo poi nella scatola già tagliato, il tutto è avvolto e unito da un cerchio di acqua fresca, ghiacciata che rende perfettamente l’idea di che articolo abbiamo di fronte.
In basso sulla sinistra c’è il simbolo di di VEGANOK che certifica il prodotto di alta qualità etico e vegan.
Girando leggermente la confezione sulla sinistra, la prima parte, stretta abbiamo subito quattro simboli, quello presente al centro dell’etichetta e poi il simbolo la certificazione Raw Food e quella della Quality superfood e in più c’è il numero aziendale che in questo questo caso è 0575 della certificazione VEGANOK.
Scendendo su questo lato della scatola c’è appunto descrizione che spiega meglio l’utilità di questo tipo di conservazione, perché facendo così questa crioessiccazione  si riesce a conservare nel modo più gentile possibile tutti i nutrienti e le sostanze fitochimiche mantenendo inalterato lo stesso equilibrio che si trova in natura alla pari di un frutto fresco.

La scatola va conservata in un posto asciutto e possibilmente riparata dalle luce del sole luce diretta. Cosa importante è che 25 g di questo prodotto sono equivalenti a 100 g  frutta fresca.
Ruotando ancora la confezione troviamo suddivisa, una spiegazione, in punti molto semplice e dettagliata di come avviene e a cosa serve questo tipo di conservazione, come può essere consumato il prodotto, un esempio classico è quello che bastano semplicemente aggiungere poche gocce di acqua attendere qualche minuto e il frutto tornerà al suo stato naturale come appena raccolto, per essere gustato come un delizioso snack. Poi vi dirò io come l’ho provato e mangiato 🙂

Sull’altro lato stretto della confezione troviamo gli ingredienti cosa più semplice solo 100% di pitaya a fette e i valori nutrizionali è la cosa che ovviamente fa piacere è che non troviamo sale, abbiamo fibre, carboidrati ovviamente zero acidi grassi saturi, quindi nessun elemento o conservante chimico viene aggiunto a questo prodotto.
Apriamo la scatola in cartone e tagliamo l’etichetta lungo il lato della scatola e nel suo interno c’è un sacchetto trasparente con all’interno delle pepite di color fucsia-viola intenso, sembra aver scoperto un tesoro, all’interno della busta ci sono circa 10-12 pezzi di questo frutto, grandi come una moneta da 2 euro.
Il sacchetto è corredata da un sistema apri e chiudi a cerniera cosi facendo permette di prendere la quantità di frutto desiderata e richiuderla preservando la qualità del suo contenuto fino a due mesi dopo la prima apertura.
Al tatto la frutta sembra farinosa, ma invece è molto compatta sembra quasi come se fosse carbone, un minerale, non si sbriciola facilmente, ma con una forte pressione o con un coltello si riesce ad ottenere una polvere dal colore intenso. Ormai è risaputo, le mie abitudini non le perdo mai,  ovvio che una delle cose che ho fatto anche se sulla confezione c’è scritto che si può anche idratare il frutto, io ne ho mangiato un pezzo appena aperto il sacchetto, sentendo il profumo e poi masticandolo. L’odore è quello di frutta mi ha lasciato di stucco, perchè aveva il profumo come se il frutto fosse fresco e stessa cosa all’assaggio, appena ho iniziato a masticare ha aderito ai denti , ma un secondo dopo, ho avuto la sensazione di mangiare un frutto fresco, concentrato come di solito dico io zippato…esplosivo, ecco questo il termine adatto.
Non contento ho fatto la prova del nove o meglio dell’acqua, dove ho immerso un pezzo di Pitaya in una ciotolina
appena immerso nel liquido il frutto ha iniziato a fare qualche bollicina (l’acqua iniziava a penetrare all’interno). Dopo qualche minuto il prodotto si è praticamente raddoppiato in peso è in dimensioni e questo mi è davvero piaciuto. Io ho aggiunto più acqua di quanto effettivamente ne avesse bisogno e una volta assorbito la quantità di acqua giusta, l’ho mangiato e posso dirvi che la differenza tra mangiarlo prima e dopo dell’idratazione sta solo nella corposità del frutto. In tutti e due casi sono riuscito a percepire sapore, gusto e odori del frutto fresco.
L’uso di questo prodotto potrebbe essere molto utile anche quando non abbiamo frutta a disposizione o comunque un occasione per fare uno spuntino se mangiato cosi al naturale oppure inserito in un frullato o usato come topping per una torta o un gelato.
Al veganFest l’ho visto usare per insaporire e dare colore ad un piatto fatto con tagliatelle di ceci, aceto balsamico, seitan, gelato al vino e topic di pitaya

Comprando 4 confezioni l’espositore mi ha omaggiato di questo ambito e bellissimo particolare tagliere a forma di cuore dove c’è incisa questa bellissima frase che vuol dire molto nell’ambito della cucina
Che dire un prodotto valido molto duttile di alta qualità veramente consigliato un prodotto davvero innovativo in tutti in tutti gli aspetti.Personalmente, una volta finita la frutta al suo interno, la scatola la potrei riutilizzare per creare dei cofanetti portaoggetti sia da casa un portapenne da scrivania, …anche per questo si può dire…with love FORLIVE.

Link all’azienda :
https://www.veganok.com/it/company/forlive/
Link al Prodotto :
https://www.veganok.com/it/product/pitaya/
Link agli altri prodotti :
https://www.veganok.com/it/products/forlive/

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. straordinario F non conoscevo, articolo bellissimo

    bless and love!

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  2. al Veganfest ho assaggiato vari frutti crioessiccati della forlive e devo dire che sono veramente buoni, mi ha sorpreso molto la tecnica usata, i frutti mantengono tutte le proprietà e caratteristiche di quelli freschi! bel articolo e bello anche il tagliere 😀

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  3. Non conoscevo sia l’azienda che i frutti così conservati…mi piace molto

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  4. non lo sapevo esistessero questo genere di prodotti …

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  5. Piu li uso più li trovo straordinari

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