Pasta col cavolfiore

Il cavolfiore è una di quelle verdure che prima di diventare veg detestavo, solo a sentire l’odore mi sentivo male e quando mamma li faceva le dicevo di aprire tutta la casa per fare andare via l’odore. Ora l’ho riscoperto e lo mangio in mille modi, al vapore, a tortino, a polpette, in crema e come in questo caso con la pasta. State attenti però alle quantità perchè per molti può risultare un pò pesante.

Ingredienti (per una porzione):
80 gr di spaghetti di Kamut da agricoltura biologica
200 gr di cavolfiore
3 pomodorini tipo “ciliegino”
brodo vegetale q.b
mezzo cucchiaino di farina di semi di carrube per addensare o in alternativa fecola di patate circa 1 cucchiaio.
salsa di soia
curry una punta di cucchiaino
paprika dolce una punta di cucchiaino
olio extra vergine di oliva un cucchiaio
1 scalogno piccolo o cipolla bianca

Procedimento:
Per prima cosa dedichiamoci al cavolfiore. Tagliare la parte centrale del gambo e piano piano staccare tutte le cimette levando le parti interne più dure e indigeste. Le cime più grandi tagliarle in quarti con un coltello affilato. Lavarle sotto l’acqua corrente e asciugarle con un canovaccio. Scaldare in una padella antiaderente un cucchiaio di olio con lo scalogno senza farlo bruciare, dopo un minuto circa mettere le cimette, sfumare con la salsa di soia e aggiungere un mestolo piccolo di brodo vegetale caldo.
Continuate ad aggiungere brodo fino a quando non vedrete che le cimette cominciano ad ammorbidirsi. Tagliare quindi i pomodorini in quarti e aggiungere nella padella. Fate cuocere altri 2-3 minuti in modo che i pomodorini rilascino la loro acqua. A questo punto munitevi di frullatore ad immersione e nell’apposito bicchiere versateci dentro circa 1\3 della salsa. Frullate bene fino ad ottenere una crema piuttosto densa che servirà per mantecare la pasta.
Far bollire in un’altra pentola dell’acqua, salarla leggermente e immergere gli spaghetti per intero se no rischiano di bruciarsi sulle punte. Fate cuocere per circa due minuti meno di quanto scritto sulla confezione. Nel mio caso circa 6 minuti. Trascorso questo tempo scolare gli spaghetti tenendo da parte un mestolino di acqua di cottura versarli nella padella e a fiamma viva fate saltare il tutto aggiungendo la crema frullata in precedenza. Se la salsa dovesse risultare liquida sciogliete mezzo cucchiaino di farina di semi di carrube o di fecola di patate in due dita di acqua senza far formare grumi e versate sulla peste mescolando energicamente.
Si formerà una buonissima cremina e la pasta risulterà quasi “risottata” e all’ onda.
Se si vuole si può aggiungere del parmigiano veg o del lievito alimentare in scaglie.

Note:
Di varietà di cavolfiore ce ne sono tante: romano, verde, bianco, viola ognuno con un suo sapore caratteristico. In questo caso io ho usato un broccolo verde come questo, ma viene ottima anche con quello romano con le cimette a punta simili a delle piccolissime pigne.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Però io una domanda te la devo fare: hai spignattato e fotografato tutto queste pietanze in tre giorni oppure ce le avevi pronte con le foto da prima?
    e un’altra domanda: la farina di semi di carrube è la stessa cosa della polvere di carrube?

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  2. anche io apprezzo da poco il cavolfiore!!!! 🙂
    gnam ottimo piatto!

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  3. @ Daniela… quind io sono veg da circa due mesi quasi poco piu poco meno e avendo conosciuto il sito in due mesi ci credi che non ho mai mangiato la stessa cosa? forse per troppo tempo ho mangiato pasta e pomodoro e fettina alla griglia che adesso solo ‘odore mi viene la nausea! le ho cucinate tutti in questi giorni.. o pranzo o cena.. la veghella e lo togurt per le merende

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  4. Ma quante ricette stai sfornando??!!comunque ottimo piatto.. 🙂

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  5. @ monica86 grazie… che bello sentirselo dire da una quasi coetanea!

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  6. Giseppe sei stupendo!!!! Gli uomini che cucinano vegan sono MERAVIGLIOSI!!! Tutti gli uomini di questo blog possono confermare… 😉
    venendo al tuo meraviglioso piatto, io adoro da sempre tutti i broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, perciò sfondi una porta aperta, ma sono sicura che, anche chi non dovesse amarli alla follia, assaggiando questo tuo piatto cambierebbe idea all’istante! Beati i tuoi amici se vengono a mangiare da te! 🙂

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  7. mamma che buona! Ora iniziano e mi deliziano!

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  8. A me non sembra che tu abbia lavorato in un ristorante. Sarà che sei comunque molto giovane.. Ma sia le presentazioni che le ricette che hai proposto non mi sembrano nulla di così particolare, nonostante un buon piatto di cavolfiori con la pasta sono buonissimi! 🙂
    ( non è critica per insultarti o cosa di questo genere, solo una mia impressione, senza offesa quindi!! 😛 )

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  9. @ anto… io l unico che non mi va giù è il cavoletto di bruxelles.. gia se è surgelato più o meno ma frsco proprio nn scende!!! Eheh.. non ho amici a cui piacciono le verdure purtroppo !!! al limite la pizza ma loro la mangiano con la mozzarellap urtroppo!

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  10. @ roberta… il ristorante dove ho lavorato non era vegetariano per cui è chiaro che non posso preparare cose che facevo li.. tutto al più posso sapere alcune preparazioni, alcune tecniche di cucine. Tutte le altre cose le sto imparando piano piano e sperimentando… tu pensi che in un ristorante “normale” facciano giornalmente il cous cous? e oltretutto ammesso che lo facciano e noi lo facevamo, qui in sicilia si prepara con il pesce essendo una località sul mare. Anche le altre cose non sono proprio usuali, la veghella, il tortino di lupini e cose simili quindi non so da cosa si possa evincere se ho o meno lavorato in un ristorante. Ti posso dire che noi per esempio facevamo il gelato con qualsiasi ingrediente ma riprodurlo in forma veg non è altrettanto facile in quanto ci so o ingrediente che è molto difficile se non quasi impossibile sostituire per avere un prodotto “eccellente” dal punto di vista organolettico ed estetico. Se poi mi dici che il gelato si puo fare anche con il latte di soia ti do ragione e io stesso lo faccio, ma non si conserverà mai come un gelato normale perchè non ci sono bilanciamente carboidrati grassi dati per esempio dal latte magro in polvere che di soia penso nemmeno esista.
    Sul punto riguardante le presentazioni devi capire che qui non siamo in forum di ristoratori ne di cuochi professionisti. Perchè in quel caso allora si che una certa presentazione deve esserci. Ma se io voglio vedere qualcosa di esteticamente “eccelso” vado sul sito di pietro leeman giusto per rimanere in tema veg, ma lui ha una stella michelin, lui lo fa di mestiere da oltre 30 anni.
    Nel mio piccolo un minimo di presentazione penso di farla, cioè non butto le cose li nel piatto come vengono, certo non posso mettermi a fare una presentazione che facevo al ristorante perchè se no tra presentazione e pranzo mi ci vorrebbero due ore. Nei ristoranti alcune cose sono già pronte, devi solo assemblarle nel piatto, o comunque magari bollire la pasta avendo gia fatto in percedeza il sugo. Io faccio tutto sul momento quindi onestamente non posso permettermi di perdere 1 ora per impiattare. Spero che si sia capito il mio pensiero

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  11. Sarò strana e a tratti feticista, ma a me l’odore del cavolfiore mentre cuoce piace molto! Così come mi piace appena cotto, bollente e scondito…tanto che mi brucio sempre le dita…

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  12. ci sono cose che apprezzi solo quando diventi un po piu grande secondo me… poi altre che ti danno fastidio sempre…ora e soprattutto per ragioni veg ( pesce stocco in primis)!!

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  13. i tuoi piatti , e tutti gli altri, mi fanno venire una gran fameeeee

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  14. adoro la pasta col cavolfiore!!!!!

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  15. Da ora in poi pure io!! eppure una variante potrebbe essere mescolarla alla besciamella.. metterla in una terrina con sopra pangrattato e lievito alimentare e gratinare.. con pasta corta!! gnam!!

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  16. Tra domenica e lunedi la provo!! tanto mia mamma ne ha comprato un altro e mia nonna me n ha regalato meta stasera che a lei le è venuto indigesto!!! io l’ho lessato e condito con olio salsa di soia e aglio!! ne ho mangiato metà e sn leggero come una nuvola!

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  17. Ben venga la pasta con il cavolfiore ma chiederei di evitare l’uso di ingredienti come la salsa di soia che non appartiene alla vera cultura italiana. In Italia abbiamo una ricchezza di sapori e condimenti vari tale da rendere inutile l’uso di simili sostanze.

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