Orzo Toscano Perlato – DEL COLLE

Orzo Toscano Perlato – DEL COLLE Ecco la recensione dell’orzo toscano perlato, dell’azienda DEL COLLE. Prodotto certificato VEGANOK e biologico, ottimo da usare come base per zuppe e minestre invernali o insalate fredde per i periodi più caldi, lascia spazio alla fantasia nella scelta del condimento. Vediamo pregi e difetti del prodotto.

L’orzo toscano perlato prodotto dall’azienda DEL COLLE proviene da agricoltura italiana biologica certificata. DEL COLLE è un’azienda produttrice di legumi, cereali e spezie che si trova nel cuore della Toscana, in provincia di Pisa. È confezionato in un pacchetto di plastica trasparente, che permette di vedere il prodotto, alla quale sono applicate due etichette, una anteriore e una posteriore. Sul fronte della confezione si leggono: il nome dell’azienda, la linea di prodotti “Vivere Bio”, la provenienza italiana, il nome del prodotto e, in basso rispettivamente a sinistra e destra dell’etichetta, le certificazioni VEGANOK e agricoltura biologica italiana.

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Sul retro della confezione, partendo dall’alto, si vedono: il marchio dell’azienda DEL COLLE, la linea di prodotti biologici cui appartiene l’orzo, la provenienza biologica e italiana che viene evidenziata nuovamente. Subito sotto, si trovano i modi d’uso, dove viene suggerito di sciacquare il prodotto prima di cuocerlo, le proporzioni tra acqua e prodotto per la cottura e il tempo necessario a compiere l’operazione. Ho riscontrato un’incongruenza poiché il tempo di bollitura suggerito è di 35 minuti.

DEL-COLLE-orzo-retro

Ora, anche se a me l’orzo piace al dente ed è un gusto personale, la cottura ha impiegato soli 20 minuti. Ben un quarto d’ora di meno. Se da una parte sono rimasta piacevolmente sorpresa dei tempi brevi di cottura, dall’altra parte un’indicazione così “lontana” dalla realtà rischia di rovinare il prodotto se non si assaggia durante la preparazione. Il mio consiglio è di testare il grado di cottura dopo 20 minuti per regolarsi sui tempi, almeno la prima volta che si utilizza il prodotto. Continuando con l’etichetta posteriore, nei modi d’uso vengono consigliati alcuni spunti di ricette e il controllo visivo del prodotto prima di cuocerlo.
L’etichetta prosegue con le modalità di conservazione: in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e calore. È anche indicato che il prodotto potrebbe naturalmente perdere peso, essendo un prodotto secco ed è indicata la possibile presenza di tracce di soia nel rispetto delle eventuali allergie del consumatore.
Sempre sul retro della confezione viene indicato il peso complessivo, 500 g, la tabella nutrizionale i certificati biologici con i numeri di riferimento e la certificazione VEGANOK con il numero dell’azienda ben visibile (n. 0568), il codice a barre e il simbolo per lo smaltimento della confezione.
La cosa interessante è che oltre all’anagrafica dell’azienda, sono presenti il numero di telefono, l’email e il numero verde. La presenza di questi elementi è sinonimo di affidabilità e professionalità.
Di fianco, sul lato della confezione, è stampato il metodo di confezionamento, in ATP (atmosfera protettiva), il lotto e la data entro cui è preferibile consumarlo.

DEL-COLLE-orzo-lotto

Veniamo alle caratteristiche del prodotto: una volta cotto, l’orzo è molto buono, ha mantenuto una buona consistenza soda nonostante sia triplicato di volume. Ha la tipica caratteristica “croccante” di questo cereale. In conclusione lo consiglio vivamente, ricordando di controllare i tempi di cottura!

DEL-COLLE-orzo-cotto-crudo

 

Altri prodotti
https://www.veganok.com/it/products/delcolle/

Sito dell’azienda
https://www.veganok.com/it/company/del-colle/

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Consiglio di utilizzare cereali “perlati” solo come opzione veloce ogni tanto.
    Sempre meglio preferirli integrali o al massimo decorticati, altrimenti si perdono tante parti importanti dell’alimento. Siamo stanchi di cibi raffinati! Meglio ancora se si procede per la cottura per assorbimento (con una parte di cereali e circa due parti d’acqua).
    Sò benissimo che spesso non si hanno 40-45 minuti per un cuocere un cerale integrale, però suggerisco di avvantaggiarsi cuocendone più porzioni e conservandole in frigorifero (max 3-4 gg).
    Ultima cosa, poi smetto di rompere, Gloria potresti scrivere all’azienda facendo notare che il tempo di cottura stampato in etichetta non è esatto.

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    • Gloria De Rugeriis 8 Luglio 2020, 15:21

      Ciao Elisa, sono d’accordo sull’acquisto e consumo di cereali integrali poiché, essendo meno lavorati, mantengono intatte tutte le loro proprietà. Come suggerisci talvolta è utile usare i cereali perlati per accelerare i tempi di preparazione.
      Per quanto riguarda la comunicazione all’azienda, vorrei prima testare nuovamente la cottura anche con il farro della stessa azienda 😉

      Reply
  2. Effettivamente anche a me piace al dente e se il tempo indicato di cottura non è quello non è proprio una cosa simpatica.

    Reply
  3. Grazie Gloria della bella recensione 😎

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  4. Gloria benvenuta tra noi e ottima recensione

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  5. In effetti i prodotti perlati sono una bella comodità per la cottura è un buon compromesso per mantenere la qualità senza dover necessariamente cucinare completamente integrale

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