Mondeghili veg

E’ una ricetta tipica milanese… penso che nessuno abbia mai pensato a veganizzarla per la sua natura super crudele…

Ingredienti:
100 g di orzo, farro e miglio già cotti
100 g di lenticchie rosse decorticate, piselli spezzati e fagioli azuki
1 e 1/2 zucchine
1 e 1/2 carote
1/2 scatolino di mais da cuocere
3 cucchiai di farina di ceci
2 cucchai di Mirtasio
10 olive verdi
1 cucchiaio (circa) di olio evo
farina integrale
semi di lino
origano
timo
erba cipollina
lievito alimentare

Procedimento:
L’orzo, farro e miglio erano già cotti per eccesso di un’altra preparazione, ma comunque bisogna preparare tutto d’anticipo per lavorare con ingredienti freddi, vi do i miei tempi e poi voi vi regolate di conseguenza: diciamo che io faccio tutto organizzandomi con gli orari lavorativi. Quindi mettere a bagno la sera prima di cena i fagioli azuki. La mattina lavarli e metterli a cuocere per circa 50 minuti (con pentola a pressione i tempi si riducono, ma la mia pentola è nella “green house”) e lasciarli in pentola coperti fino a pomeriggio. Quando li scolerete mischiateli con i cereali e salteli (sarebbe meglio il lievito alimentare, ma mi era finito :(). Preparate la pastella con la farina di ceci, mischiandola con acqua e tenendola un po’ densa. Aggiungetela al mix legumi e cereali e lasciate riposare 1 oretta. Cuocete a vapore zucchine, mais e carote e tagliatele a dadini piccoli (non ho voluto schiacciarle, ma lasciare il colore) e aggiungetele ai cereali/legumi.  Quindi aggiungere il Mirtasio, le olive verdi a pezzetti e le erbe aromatiche. Ungersi le mani e creare delle palline che poi dovrete schiacciare per dare la forma tipica dei mondeghili. A questo punto farle rotolare in un mix di farina integrale e semi di lino. Metterli su una teglia foderata di carta forno bagnata e strizzata e farli cuocere circa 30 minuti a 180° e poi altri 10 minuti a temperatura massima e grill.

Nota:
Mondeghili sono una delle parole che centocinquant’anni di dominazione spagnola hanno lasciato nel dialetto di Milano. Mentre in Italia il termine polpetta si riferisce ad una preparazione prevalentemente tondeggiante a base di carne trita, a Milano questo stesso tipo di preparazione viene indicata con il termine mondeghilo, ma la forma non è tondeggiante ma schiacciata. La parola mondeghilo/i in realtà deriva dall’arabo “al-bunduc”. È infatti questo popolo che insegnò a quello spagnolo l’uso di confezionare una sfera di carne trita, per poi friggerla. I castigliani chiamarono questa preparazione “albondiga”. Da quest’ultimo termine, i milanesi avrebbero ricavato la parola albondeguito che, successivamente, diventò albondeghito, per arrivare nel tempo a “mondeghilo”.

Considerazioni:
Quando ho pensato di veganizzare la ricetta prevedevo l’uso di muscolo di grano, seitan, soia o simile… ma poi pensandoci io uso pochissimo questi ingredienti, ma molti legumi e cereali e soprattutto un non vegano/vegetariano può avere tutto in casa (o facilmente reperibile al super). Quindi questi mondeghili possono essere visti, in visione vegana, come un recupero di cereali e legumi già bolliti (si eviterebbe la preparazione di giorni prima e sinceramente i cereali per me erano già pronti cotti, perchè eccesso di altre preparazioni). Per renderli più morbidi vi consiglio di non addensare troppo l’impasto aggiungendo pangrattato, ma di aiutarvi con mani unte per creare le forme di mondeghili.

Nota:
Con questa ricetta ho il piacere di presentarvi in anteprima una nuova attività dell’associazione Walkabout Milano, che vi avevo già presentato nella ricetta del Walkabout burger. Quest’attività sarà molto più inerente al mondo culinario… La gastronomia è un elemento importante dello stile di vita di una città  e non si può pensare di conoscere veramente una città e la sua anima trascurandone le tradizioni culinarie. Tranquilli, non si tratta del solito tour gastronomico dove si viene sballottati da un’osteria ad un agriturismo: questo è un turismo da “mani in pasta”.  Ad attendervi con il mestolo in mano saranno diversi appassionati di cucina che si alterneranno proponendo ricette tipiche milanesi rivisitate in versione vegana. Cosa vi serve per partecipare? Curiosità per la città e passione per la buona cucina. L’appuntamento è ogni 2 sabati. Si inizierà con un breve percorso di posti legati alla gastronomia a Milano.  A tour ultimato ci caleremo nell’atmosfera casalinga di una profumata cucina. Con l’aiuto di un appassionato, tra profumi di ingredienti genuini e candidi grembiuli, prepareremo insieme  un piatto principale rigorosamente milanese accompagnato da un antipasto o un dolce. Chiaramente il tutto si concluderà con una grande abbuffata finale. Se siete interessati a parteciparvi come turisti oppure come aspiranti chef contattatemi in privato. Si pensa di iniziare l’attività da Novembre 2012!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Albòndigas in sapgnolo significa polpette e quando sento parlare di Spagna mi si stringe il cuore…solo per questo aspetto le tue polpette potrebbero esser perfette!! Comunque bravissima, un po’ laboriose ma devono esser buonissime le tue Mondeghili! 😉

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  2. Sembrano buonissime, da fare!!!

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  3. Scusate per le foto, ma ne avevo altre in un’altra macchina fotografica ma purtroppo la ricetta si è pubblicata… 🙁

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  4. @ Polyhedral, ho visto che sei appassionata di spagna. Come mai? 😀 le ricette tradizionali sono un po’ laboriose, ma poi danno soddisfazione… 😉

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  5. @ Different, falle falle…e se vuoi vengono benissimo pure fritte (bisogna vedere il tuo rapporto con il fritto)… 😉

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  6. Che buone!!!!! Grande mirtilla!! :-*

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  7. Spettacolari 😀 e così, questa è la ricetta che hai deciso di portare? bellissime polpette (eh, ma da una polpettara come te c’era da aspettarselo) 🙂 concordo sull’uso degli ingredienti…per un pubblico onnivoro meglio non spaventare troppo con ingredienti sconosciuti 😉 quasi quasi, faccio vedere la ricetta a mia nonna, visto che mi ha chiesto cosa può prepararmi di vegano quando vado a cena da loro 🙂

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  8. Ma che bella iniziativa quella di Walkabout Milano! Mi piacerebbe moltissimo partecipare, amo Milano e la cucina veg. Scusa, frequento spessissimo questo blog ma commento raramente, come faccio a contattarti in privato?

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  9. eh ehi…cos’è questa anteprima?l’impasto è molto buono,se posso permettermi di darti un consiglio,io cercherei di farle pò più schiacciate e ovali,proprio come le originali.per il resto sono perfette!brava mirtilla.e vedrai che l’iniziativa andrà alla grande.ciao

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  10. @ Federica, 😀 😀 😀 grazie Federica!un abbraccio!

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  11. @ cassiopea, 😀 la polpettara deve presentare polpette che siano milanesi o no…
    Dai falla vedere a tua nonna così ha sempre cosa prepararti…si possono fare in mille modi…

    @ Giulia, grazie! Ti contatto io che vedo la tua mail. 😉

    @ Valentina, consigli accettato…sto pensando di cuocerle in due modi…

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  12. che belle!!! e che forte il Mirtasio… 🙂 🙂

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  13. che belle polpette!! sono piene di tante cose buone 😀 e indubbiamente sono mille volte meglio della versione crudele! 🙂

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  14. @ Luu, 😀 grazie!!! il Mirtasio da molto sapore 😉

    @ EnricaAnnalisa, 😀 io sono diventata una polpettara da quando ho scoperto le versioni vegane molto gustose! 😀

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  15. non conoscevo le originali e sono andata a vedermi la ricetta, bleah a parte alla crudeltà totale non riuscirei x nessun motivo a mangiarle mentre le tue si si! bella l’iniziativa gastronomica 🙂

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  16. Io le assaggerò quando le farai tu!! Appassionata di Spagna perchè ci ho vissuto per un po’ e mi è piaciuta tanto tanto tanto!! 😉

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  17. @ Darma, eh si le originali sono proprio spiegate…dovrei provarle a friggere in modo che diventano più reali… Beh l’iniziativa non esclude che tu possa venire visto che non sei tanto lontana…e non solo come pubblico 😉

    @ Jaja, grazie!!!

    @ Poly, vada per l’assaggio! 😉 ho visto che hai proprio una passione vera per la spagna! 😀

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