Macafame

Il macafame è uno dei dolci di quando ero piccolina. Una torta “povera” a base di pane vecchio, mele, uvetta e pinoli che era la specialità di mia zia e per noi una vera e propria merenda “di lusso”. Questa ricetta viene invece dalla mia nonna, che fa il macafame da praticamente 70 anni: una garanzia! Al posto delle uova ho usato la purea di mela, che rende il dolce ancora più leggero e morbido.
macafame
Ingredienti:
300 g di pane raffermo, tagliato a pezzetti
250 ml di latte vegetale
2 cucchiai di farina 0
16 g di lievito per dolci
125 g di passata (o purea) di mela
1 mela grande, a fettine sottili
3 cucchiai di zucchero di canna
200 g di uvetta
40 g di pinoli

Procedimento:
Preriscaldare il forno a 180° ed oliare una teglia di 24 x 24 cm o dimensioni equivalenti. Lasciare ammollare il pane nel latte e nel frattempo mescolare farina e lievito in una ciotola. Quando il pane si è ammorbidito, aggiungere passata di mela, mela a fettine, zucchero, uvetta e pinoli e mescolare bene. Incorporare farina e lievito e versare nella teglia. Infornare e cuocere per 35-40 minuti.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Grande!!! Pensa che la mia prima esperienza con questa torta (che la cuoca chiamava Torta di pane) è stata pessima perché aveva usato il latte e io ero già vegana ma non lo sapeva, sono stata malissimo… Poi ha sostituito il latte con acqua di rose… La svolta! Praticamente deliziosa!

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  2. Ooh acqua di rose! Ottima idea!!! Devo provare la tua versione! In effetti questo dolce e’ super versatile ci si può metter dentro praticamente qualsiasi cosa 😛

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  3. bellaaaaa!! ho già scritto del mio legame affettivo con la torta di pane nella recente ricetta di terri, questa è una variante davvero interessante! non ci avevo mai pensato!!!! grazie per la condivisione! ciaooooo

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  4. Izzy, bellissima questa ricetta, e penso di poter trovare modo di farla senza glutine!! Nella mia, non c’era il lievito…interessante,proverò senz’altro la tua!!! Grazie per averla postata 😀

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  5. qui dalle mie parti si chiama “turt ad’ pan” e secondo gli anziani i segreti erano 2 per farla ottima: il pane doveva esser veramente vecchio e l’uvetta rigorosamente affogata in qualsiasi sostanza alcolica

    bless and love!

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  6. Aha me le devo segnare tutte, versione al cacao e versione coma etilico 😀

    @ Terri Si penso che sia fattibilissima, con il pane senza glutine che si trova in commercio, e un paio di cucchiai di farina di mandorle magari, o senza farina e un pezzo di pane in più!

    Sperimentiamo!!

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  7. Caspita, vero, la farina di mandorle…io avevo pensato alla farina di miglio…o di riso…wow quante belle alternative!! 😀 😀 Grazie

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  8. Meraviglioso! 🙂
    Io cercavo proprio una ricetta così… Grazie 😉

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  9. Appena ho visto la bellissima fetta ho pensato a blondies. Bellissima ricetta.

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  10. Buonerrima!! 🙂 🙂
    Brava Izzy, bella ricetta!

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  11. Buona, bella ricetta proverò questa tua versione al più presto

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  12. Non mi è chiaro una cosa Il pane va strizzato e poi miscelato con gli altri ingredienti o va utilizzato anche tutto il latte? Grazie

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  13. Grazie a tutti, la nonna sara’ orgogliosa 😀

    @ Francis, quando bagni il pane con il latte viene tutto assorbito nel giro di un minuto e serve ad ammorbidirlo, quindi non strizzare. Non si butta via niente 🙂

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  14. nel mio dialetto,macafame significa inganna-fame. 🙂

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  15. @ piccBio, Hah ci sta proprio 😀 in veneto sarebbe ammacca-fame perché e’ uno spuntino coi fiocchi 😀

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