Ma che bello questo cucciolo!


Camminando per boschi, può capitare, specie in primavera di fare incontri ravvicinati del terzo tipo con cuccioli di specie selvatiche. Bene, dopo averli guardati, giriamo i tacchi ed andiamocene! Considerato che in primavera quell’altra specie “bestiale” dei cacciatori è a riposo, difficilmente il cucciolo in questione è rimasto orfano. Anzi poiché la Natura sa sempre ciò che fa, nel caso di un cinghiale, abbandoniamo la credenza che la mamma sia lì pronta a caricarci spesso è per metà “falsa”: probabilmente se un cinghialotto si è allontanato, la sua mamma sarà in preda al panico che possano sparirle anche gli altri, dunque li starà sorvegliando. Solo in seguito cercherà di recuperare il piccolo, dunque non prendiamo iniziative, piuttosto teniamoci il numero della Guardia Forestale a portata di mano. Ho raccontato questa storia, perché la scorsa primavera una coppia di mie amici pensava che il piccolo cinghiale trovato fosse stato abbandonato dalla mamma: non sapevano che lei non l’avrebbe mai fatto, e così l’hanno preso. Nel giro di pochi giorni, questo cucciolo (loro abitano in campagna) era diventato totalmente dipendente dalle loro cure, e quindi non più reinseribile in natura. L’unica cosa che aveva conservato era la voglia di girare tranquillo. Per farla breve, il piccolo, chiamato da loro Ezio (…) non aveva paura dell’uomo, e questo gli è costato la vita: un cacciatore ha trovato questa facile preda sulla sua strada e ne ha approfittato. Ora i mie amici oltre ad essere disperati per la perdita del cucciolo (che per molti atteggiamenti ricordava un cane), sono in preda a giusti rimorsi di coscienza. Le Guardie Forestali li hanno ammoniti, ma avendo riscontrato una totale buona fede nella loro azione non hanno portato avanti il procedimento penale, infatti, oltre ad essere dannoso per l’animale stesso essere portato via del proprio habitat, ci sono leggi che prevedono sanzioni per le persone che vengono meno a questa regola: la detenzione di animali selvatici. Il ragazzo, ha deciso di seguire un corso delle guardie zoofile, perché non vuole commettere più errori di questo tipo, e di questo ne siamo tutti felici. Ezio, proprio come molti farebbero col cucciolo di casa, é stato seppellito, non in giardino, ma dove fu trovato.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog

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