Legna e calore…


… Che calore… che atmosfera… Nel camino la legna arde… e tutto intorno si colora di giallo, di arancio di rosso… poi rosso… giallo arancio… una luce unica ogni volta… e la casa si scalda… e l’acqua si scalda… Che atmosfera… il silenzio e lo schioppettio della legna… Quale meravigliosa risorsa la legna… Produce calore… nel rispetto dell’ambiente. Gli alberi che muoiono produco l’anidride carbonica necessaria all’equilibrio dell’ecosistema… L’utilizzo del legname di alberi caduti… l’utilizzo di legna proveniente da alberi abbattuti, provvedendo ovviamente al rimboschimento, produrrà nella combustione anidride carbonica, necessaria all’equilibrio dell’ecosistema… in superficie… nessun danno… Di contro, l’utilizzo di petrolio o gas, ricavati del sottosuolo, sprigionano una quantità di anidride carbonica in superficie, che crea squilibrio nell’ecosistema… un grave danno… Scegliere di utilizzare il camino per la produzione dell’acqua sanitaria… (magari con pannelli solari collaboranti nel periodo estivo) e dell’acqua per il riscaldamento, è decisamente una scelta ecologica… e poi… una serata davanti al camino scalda anche i nostri cuori…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Hai mai pensato a che cos’è il fuoco? Di cos’è fatto un fuoco? Partiamo dagli elementi: l’aria è un gas, l’acqua è un liquido, la terra è un solido, il fuoco è indefinibile.
    Espedita Fisher

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  2. veramente il fuoco è definibile e definito
    ma non voglio certo rovinarti la poesia 🙂

    mentre invece non sono daccordo sulla parte tecnica (ecologica) della visione di VeganBlog
    premettendo che ho un camino-caldaia a casa e lo uso regolarmente
    pochi altri combustibili moderni hanno un rapporto così sfavorevole tra energia fruibile ed emissioni in atmosfera come la legna bruciata nel camino …

    ma se invece l’unica atmosfera che ci interessa è quella creata dalla fiamma …
    ti appoggio in pieno 😀

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  3. …Mah.. secondo noi la descrizione che fai tu e’ piu’ riferibile ad un camino normale.. e non ad un termocamino, la cui efficienza sotto un profilo proprio ecpologico e’ senza dubbio valida…

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  4. se Voi (?) la pensate così va benissimo 🙂
    ma i numeri dicono un altra cosa
    se paragoni le emissioni in atmosfera del Gas naturale i pellets (legno triturato) ti accorgerai che tutti i valori sono quasi il doppio
    ma qui non stiamo parlando di pellets ma di ciocchi di legno dove arrivano anche a 10 volte tanto, non contando poi le tanto temute “polveri” che addirittura nel gas sono assenti e nella legna in ciocchi stratosferiche
    se a tutto ciò aggiungi il PCI inferiore del legno e il rendimento inferiore del camino (e quindi il fatto che per ottenere lo stesso risultato devi bruciare di più) il paragone non è proprio proponibile

    come prezzo e come atmosfera creata in casa però concordo in pieno 🙂

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  5. ciao mah e perdona il NOI ma l’account di VeganBlog a volte è usato da persone diverse quindi ho un pò di pudore a parlare al singolare…..
    un termocamino se ben costruito in realtà ha anche vantaggi termici non calcolati come per esempio se ha un forno integrato, oltre a scaldare l’ambiente è in grado di aiutarti a cucinare piatti deliziosi risparmiando gas e corrente, ma è anche un amico che ti costringe ad assumere tempi e ritmi più naturali che inevitabilmente si rispecchiano anche negli altri comportamenti di tutti i giorni. Inoltre ti permette di bruciare anche avanzi secchi che normalmente finiscono ad occupare posto nella spazzatura (gusci di noci, ma anche scarti vegetali lasciati precedentemente acsiugare. Puoi usarne il calore per umidificare l’ambiente con una scodella d’acqua e aggiungendo qualche goccia di olio essenziale puoi anche profumare l’ambiente in maniera ecologica senza dover acquistare falsi incensi inquinanti.
    Ma anche il tepore che è in grado di dare al cuore semplicemente guardando la fiamma muoversi consumando la legna è una fonte di energia per la nostra anima difficilmente quantificabile.

    Se poi vogliamo tornare ad argomenti più inquadrabili energeticamente, consideriamo anche che avendo a disposizione del terreno è possibile utilizzare il legno raccolto in terra o gli avanzi legnosi delle potature, è vero che questo è un dato relatiovo all’aspetto economico e none cologico, ma tieniamo presente che se dobbiamo spendere meno per scaldarci, evidnetemente per una sempòlice legge di causa effetto, avremo inquinato di meno per ogni fase di produzione e trasporto risparmiata.

    Il gas oltretutto in natura manterrebba la propria carica di anidride carbonica nel sottosuolo e non nella nostra atmosfera, così pure per l’inquinamento prodotto dalla produzione, l’imballaggio e il trasporto del pellets, mentre nel caso di legna, si tratta di anidride carbonica già destinata alla nostra atmosfera rispettando certe proporzioni presenti in natura.
    Evviva il camino, ovviamente se ben costruito per scaldare l’acqua integrandolo ad un impianto di pannelli solari per integrare la produzione di acqua calda.
    :-)))

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