Elisir di aloe

Questa è una preparazione che deriva direttamente dal libro “Di cancro si può guarire” ed è stata fatta conoscere da Padre Romano Zago per le innumerevoli virtù dell’aloe.foto-011.jpg
Ingredienti:
1/2 kg di malto
350 g di foglie di aloe Arborescens
40 ml di distillato (grappa, cognac o whisky), circa 6 cucchiai

Procedimento:
Sarebbe bene raccogliere le foglie e fare la preparazione senza una luce  particolarmente forte perchè il gel è soggetto ad ossidarsi rapidamente. Togliere le spine ai bordi delle foglie, pulirle con una spugna o straccio e metterle a pezzi nel frullatore insieme a malto e al distillato. Frullare bene e imbottigliare in una bottiglia scura o in alternativa coprirla con la carta stagnola. Non filtrare nè cuocere. Dosi consigliate: 1 cucchiaio 1/2 ora prima dei pasti principali, agitando bene prima dell’uso. Riporto solo alcuni dei benefici citati: acidità di stomaco, acne persistente, polipi intestinali, artrite, stipsi, foruncoli della pelle, arrossamenti cutanei, ulcere, funghi…
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N.B.:
I suggerimenti contenuti su Veganblog.it sono da considerarsi puramente come divulgativi ed educativi e non costituiscono un invito all’autodiagnosi o di automedicazione. In nessun caso i contenuti pubblicati su Veganblog.it possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Gli autori ed il direttore non si assumono responsabilità per danni a terzi derivanti da uso improprio o illegale delle informazioni riportate o da errori relativi al loro contenuto.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Sorry, ehm… miele ???

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  2. Immagino si tratti di una svista… capita anche ai migliori! E’ curioso, ma ci cascano in tanti neofiti… Che si possa sostituire con il malto conservando i benefici effetti? altrimenti ne faremo a meno…

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  3. Sì, questa era quella ufficiale. Si può provare con il malto che in quanto a dolcezza esalta l’aloe coprendo l’aspro, ma riguardo ai benefici non saprei se li mantiene tali e quali.

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  4. Si, la ricetta originale contiene miele (evidentemente questo Padre Zago non è poi così sensibile alle questioni etiche relative ai diritti animali), ma ovviamente su Veganblog.it che è sensibile eccome, preferiamo utilizzare malto decisamente più nonviolento.
    🙂

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  5. Nella ricetta originale, il miele funge da conservante… qualcuno sa se il malto ha la stessa funzione?

    Male che vada si puo’ mettere zucchero di canna, anche lo zucchero e’ un conservante.

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  6. In teoria a fungere da conservante sarebbe già il distillato. Il miele secondo quanto scritto, ha la proprietà di veicolare le sostanze curative contenute nel succo di aloe nel corpo così come sono nella pianta. Ora, non ho idea se la sua sostituzione con il malto sia fattibile..Se qualcuno lo sa..

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  7. ma è vero che cura anche l’acne? e poi se è vero (scusate l’ignoranza) si spalma sul viso o bisogna prendere sempre 2 cucchiai al giorno??? grazie 🙂

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  8. Conosco la ricetta e la produco, preciso soltanto che l’aloe deve essere della varietà arborescens,mentre la pianta della foto é aloe vera…

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  9. Salve sono molto interessata sapete se qualcuno produce questo preparato in maniera artigianale? Non saprei da che parte iniziare….

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  10. Io la autoproduco e la uso come antiinfluenzale e depurazione in inverno da tre anni. Il miele non è necessario, certo…è davvero amaaara!! 😀 E per me che sono astemia, quel poco di grappa è…va beh, dai ma almeno mi fa davvero bene. L’importante è davvero farla al buio (massimo una luce fioca…se non ci si punge!!) 😀 In internet si trova il link ma non so se posso metterlo qui su VB perchè si parla anche di miele…

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  11. Ecco…! Conosco le proprietà di questa bellissima creatura preziosa! 🙂
    Ne ho due in casa… sono stupende! Mi sono sempre chiesta come fare per estrarne il succo.
    Ora potrei provare… ma adesso ho paura che possa soffrire data la stagione. Non è meglio farlo d’estate?

    Se ho ben capito si frullano anche le parti esterne della foglia, giusto? 🙂

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  12. …dimenticavo… ma non va spellata la foglia???

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  13. @Niki: quando la preparo lo faccio in inverno e le foglie da scegliere sono quelle di “età” media (quindi non le novizie ma nemmeno le più “vecchie”). Tengo la pianta sul pianerottolo perchè lì c’è sempre luce, ma la raccolta la faccio quando è buio (sperando che nessun condomino accenda la luce delle scale 😀 :D).
    Ne prendo circa 30 cm, ma prima di tagliarle, le spolvero ben bene con un panno e poi le metto subito dentro ad un sacchetto di carta che non faccia passare la luce. Mi precipito in bagno dove ho già preparato il frullatore con dentro la grappa e in oscurità ripasso un panno, tolgo tutte le spine e taglio a pezzi le foglie e le metto nel frullatore. Lo aziono et voilà! In un barattolo ben chiuso e scuro (coperto con metallizzata) in frigor.
    Alcuni so che tolgono la parte più coriacea: la parte di foglia più “piatta”, ma io, spine a parte preferisco lasciare tutto…è davvero amara… quando sento che mi sta per arrivare un malanno, invece, prendo la foglia e mondata, la mangio a pezzi così, al buio del bagno…ma è davvero amaaaaara!! Ultima cosa IMPORTANTISSIMA attenzione perchè a qualcuno l’aloe fa venire dissenteria, quindi conviene provare poco poco per volta!!!

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  14. @Terri:
    Grazie piccola! 🙂
    Hihiiii… :mrgreen: già ti vedo piccolo scienziato nel tuo laboratorio “bagno”! 😉
    Mi piace il tuo metodo. 😆

    Io le piante le lascio in giardino d’estat, ma a Ottobre le porto dentro. Pulisco i vasi, con un panno pulisco le foglie e poi le metto sulla scala interna che porta al secondo piano. La prima è enorme… è una creatura bellissime… le parlo sempre! 🙂

    Allora devo provare così!
    Non ha importanza quanto amara sia… Nik manda giù senza fiatare!

    Ti auguro una giornata punteggiata da tante dolcezze…
    Un bacio prezioso! 🙂

    Dissenteria! Magari…. sono una stipsicronicaerrante! :mrgreen:

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  15. @Niki: figurati!! 😀 😀 Ultime considerazioni: la prima volta preparane poco e provane davvero poco perchè non si sa mai, ognuno ha le proprie reazioni…è davvero potente, soprattutto la varietà “alborescens” rispetto alla “vera”: quest’ultima è meno ricca di tutti i principi. A me per esempio non fa venire nessuna dissenteria, pur essendo regolare. Se vuoi contattarmi via mail ti do l’indirizzo internet dal quale ho attinto, ma prevedendo anche il miele qui non lo posso scrivere. (ovviamnete parla anche della versione vegan!!). fammi sapere!

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  16. @Terri:
    La mia è la varietà “Alborescens” 😉

    Grazie ancora… ma la tua mail dove la pesco?? :mrgreen:

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  17. Ciao sapete dove posso trovare la pianta”???

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  18. L’aloe è amaro perché contiene l’aloina. Molti pensano che l’Aloe, essendo una pianta, non possa far alcun male: in realtà anche i “prodotti della natura” possono avere delle controindicazioni se assunti in dosi esagerate o in situazioni controindicate.
    La pianta non è dunque “tossica” di per sé, diventa tossico l’uso sconsiderato che, in taluni casi, ne fa l’uomo!
    Tutti i casi di intossicazione da Aloe conosciuti hanno come causa un sovradosaggio di aloina e di aloemodina, che essendo due sostanze idrosolubili sono rapidamente assimilabili dall’organismo.
    Il sapore decisamente amaro di queste due sostanze dovrebbe servire da deterrente, scongiurando i rischi connessi al sovradosaggio di queste sostanze. La cautela e il buon senso sono indispensabili sia nell’assunzione dell’aloe sia di tutti gli altri principi attivi vegetali: il dosaggio sproporzionato determina la tossicità. Se ne sconsiglia l’uso prolungato a dosi elevate soprattutto poiché può causare danni al colon, crampi addominali, nausea, vomito e diarrea e colorazione anormale dell’urina.
    Normalmente i lassativi a base di aloina disponibili in farmacia non andrebbero presi che per brevi periodi, come tutti i lassativi d’origine vegetale o chimica.
    L’Aloe, comunque, se privato dell’aloina attraverso la decorticazione delle foglie o opportuni trattamenti, non comporta precauzioni d’uso fatta eccezione per rarissimi casi di allergia ad altri elementi presenti nel succo.
    Io bevo l’aloe in gel da oltre tre anni e devo dire che ho notato la differenza, mi sento molto meglio e non ho più alcuni malesseri di cui soffrivo (dolori mestruali, gonfiore addominale). Credo di non poter scrivere la marca, ma assicuratevi che sia primo di aloina; quello che prendo io ne è completamente privo, tant’è che lo possono bere anche le donne in gravidanza! 😉

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  19. Aloe Arborescens 7 Maggio 2015, 17:35

    Complimenti un bell’articolo molto interessante!!!

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