Dessert al bicchiere

con gelato allo yogurt

Liberamente ispirato dal dolce al bicchiere, preparato da Concita.

L’ho portato per il pranzo domenicale a casa di nonna (la quale, come al solito, mi ha preparato un ottimo pranzetto, che provvederò al più presto a postarvi!)

Pensavo di aver combinato un bel pastrocchio,invece il risultato è stato molto buono e graditissimo da tutti i presenti.

Ingredienti:

Per il gelato allo yogurt:

un vasetto di yogurt di soya da 250 ml

120 ml di panna di soya dolce (soyatoo)

60 gr di zucchero di canna (per questo motivo il gelato è così scuretto)

Per il dessert:

Biscotti secchi vegan

caffè d’orzo

pesche

fragole

albicocche

succo di limone

gelato allo yogurt

panna di soya dolce (la parte restante nella confezione)

2 cucchiaini e 1/2 di zucchero bianco

Procedimento:

per prima cosa prepare il gelato allo yogurt; io l’ho fatto seguendo le istruzioni della mia gelatiera, ma è venuto troppo grasso secondo i miei gusti, la prossima volta userò il latte invece della panna. Intanto questa è la ricetta usata in questo caso:

Montare la panna con lo zucchero, aggiungere lo yogurt e mescolare bene; mettere nella gelatiera.

Questo è il risultato, non troppo soddisfacente:

Una volta che la gelatiera ha terminato di fare il gelato, preparare la macedonia, con zucchero e succo di limone (ovvio!) e montare la panna di soya con lo zucchero bianco.

Preparare la base del nostro dessert sbriciolando i biscotti (con l’aiuto di un bicchiere) e e bagnandoli poi, a poco a poco, con del caffè d’orzo non zuccherato. Io ho versato troppo caffè d’orzo, e questo è stato quello che credevo il primo pastrocchio.

Ora si può cominciare ad assemblare il nostro dessert:

mettere sul fondo del bicchiere un paio di cucchiarate di biscotti e caffè d’orzo, poi un cucchiaio di macedonia, facendola sgoccialare dal succo (cosa che io non ho fatto: secondo pastrocchio!), poi il gelato, un altro cucchiaio di frutta, la panna montata e infine guarnire con due spicchietti di fragola.

Infine mettere nel frizer per non più di mezz’ora-un’ora prima di servire.

Il risultato, nonostante i pastrocchi, anzi forse anche grazie a quelli che ritenevo pastrocchi, è stato molto soddisfacente.