Crostata d’autunno

Fine settimana lungo, trascorso all’insegna della cucina, della musica e delle coccole. Sabato è stata una giornata dedicata alla produzione di tofu e seitan in grosse quantità, da poter mettere anche in congelatore per le prossime settimane. E’ stato bellissimo e dal sapor di passato il far tutto con l’aiuto di una coppia di amici venuti a casa nostra appositamente per questa sessione di autoproduzione collettiva! 🙂 Parte del tofu è servito per realizzare questa crostata molto rustica nell’aspetto e nel sapore (strano, eh, Nica?), ispirata ad una ricetta della nostra amica chef CucinoinCina Marta. L’ho fatta senza zucchero, come piace a me, e anche stavolta ne ho portata una fettina a babbo, che oggi è al giro di boa di questa sua dura avventura. Oggi lo gnomo, invece, ha deciso di tornare all’asilo, dopo un mese di assenza… ascoltare i bisogni dei bambini e le loro richieste alla fine paga sempre e dà buoni frutti! Io e Marco ci abbiamo sempre creduto, ma in molti, fra parenti, amici, maestre e conoscenti, ci hanno detto o fatto capire tra le righe che stavamo sbagliando. Noi non abbiamo mai pensato che il pianto di un bambino sia sempre e solo un inutile ingiustificato capriccio: il pianto è una richiesta d’aiuto, è il bisogno di ascolto, è la necessità di un’attesa. E lo è anche per gli adulti!!! Dopo la prima settimana tranquilla di asilo, Attilio si è ferocemente rifiutato di tornarci, e per nessun motivo noi avremmo permesso che i suoi pianti cessassero nella rassegnazione.  Così abbiamo semplicemente smesso di portarlo a scuola, visto che tanto io ho scelto di fare la mamma e la casalinga a tempo pieno almeno finchè Elena non avrà 3 anni. I suoi pianti sono spariti col dialogo, con la pazienza, con gli abbracci, con tante attività didattiche svolte a casa con me. Tornato il sereno e dopo giorni e giorni in cui la scuola non è stata più nemmeno nominata, il babbo gli ha chiesto se per caso avesse mai ripensato all’asilo e se magari avesse voglia di andarci a fare un giro. E così stamane è voluto andare… sono restata un po’ lì con lui e adesso eccomi qui, ad aspettare mezzogiorno per tornare a prenderlo e sapere come è andata! So che questo racconto è un fuori tema, ma mi andava di condividerlo con voi, perché so che ci sono tante mamme in questo blog e mettere al servizio di tutti la propria personale esperienza può servire ad altri a trovare il coraggio di fare scelte fuori dal comune. Mamme e babbi, non curatevi degli altri: ogni bimbo è un mondo a sè!! Mica tutte le rose sbocciano nel medesimo istante! Ogni fiore ha i suoi tempi e i bimbi sono fiori, delicatissimi e saggi. Ascoltiamoli, perchè possono guidarci in mondi ormai dimenticati nella frenesia di questa esistenza. Shanti.
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Ingredienti per la frolla:
350 g di farina integrale
1 cucchiaio colmo di scorza di arancia essiccata (va bene anche la scorza grattugiata di 1 arancia fresca)
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 bustina di lievito per dolci (Biovegan)
50 g di succo di mela concentrato (o altro dolcificante sciropposo)
70 g di olio di mais
70 g di acqua

Ingredienti per la farcia:
400 g di polpa di zucca
200 g di tofu (io, autoprodotto)
12 noci
2 cucchiai di succo di mela concentrato (o altro dolcificante sciropposo)
latte di riso (o altro latte vegetale) qb
125 g di gocce di cioccolato fondente
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Procedimento:
Accendere il forno a 180°, lasciarlo scaldare e intanto pulire la zucca e tagliarla a pezzetti non più spessi di 2 cm. Far cuocere la zucca in forno per 15 minuti o finchè non si sarà ammorbidita. Nel frattempo preparare la frolla: unire tutti gli ingredienti secchi, poi tutti quelli liquidi, lasciando l’acqua per ultima, che aggiungerete all’impasto a poco a poco, fino ad ottenere una massa liscia, omogenea, non troppo appiccicosa, della consistenza di una frolla tradizionale. Fatene una palla e lasciate che riposi. A questo punto la zucca dovrebbe essere cotta. Mettetela nel mixer con il tofu, i gherigli di noce, il dolcificante che avrete scelto e poco latte vegetale. Frullate fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungendo a poco a poco altro latte. Mi raccomando, il risultato finale deve avere una consistenza cremosa, ma compatta, in modo che non inumidisca la frolla compromettendone la friabilità. Finalmente potrete stendere la frolla in un disco spesso 1 cm, avendo cura di mettere da parte 1 pallina per eventuali decorazioni. Mettetela su una teglia rivestita di carta forno e bucherellatela con una forchetta, poi cospargetela con le gocce di cioccolato lasciando libero il contorno (circa 1 dito di spessore). Infine spalmate la crema di zucca e tofu su tutta la superficie (le gocce di cioccolato si mescoleranno al composto, ma non curatevene! lo renderanno più gustoso!) tranne il solito contorno. Ripiegate tutto il bordo in modo che contenga la farcia, decorate con la frolla tenuta da parte e infornare (il forno è rimasto accesso tutto il tempo a 180°) per 35 minuti. Lo gnomAttilio non ama il ciccolato e con queste dosi sono riuscita a ricavare una mini crostata anche per lui, con la sola crema, senza le gocce. L’ho fatta cuocere 20 minuti alla stessa temperatura. Da rifare al più presto! Fenomenale!!!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao Vale, magari sapessero tutti ascoltare, ci sarebbe un naturale processo di sviluppo psicologico e sensoriale, come insegna il metodo Montessori.
    Complimenti per tutto e anche per la crostata.

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  2. Vale, che meraviglia!! Il tofu autoprodotto è il tocco di classe!! Bellissima!! L’ultima foto mi ha ricordato il packman 😀 :D. Beati i tuoi bimbi che hanno genitori che possono e sanno ascoltare…mia mamma era insegnante e applicava proprio il tuo metodo, in primis l’ascolto e il rispetto delle personalità. Baciotti!! 😀 😀

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  3. Terri, lintento dell’ultima foto era proprio quello!!! Hi hi hi!!!

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  4. Bella la torta ma bello di come ti prendi cura anche tu dei tuoi bimbi. La mia è ritentata oggi dopo una settimana di influenza; la mando solo mezza giornata perché possa confrontarsi coi suoi simili , siamo in campagna e non ci sono coetanei in zona. Anch’io, con mio marito ho deciso di fare la mamma e moglie a tempo pieno (abbiamo anche 3 bimbi pelosi in casa); certo, c’è da non aprire portafogli a gogo ma è una soddisfazione, non una frustrazione o sacrificio come sento dire tanto in giro!

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  5. 😀 😀 😀 Fantastica!! 😀

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  6. Ciao Vale!!! Ancora mille complimenti!!! 😛 mi associo al coro… mia mamma è insegnante e ha scelto di non mandarmi all’asilo per un intero anno, perché potessi godermi l’arrivo della sorellina, e perché potesse lei sfruttare al meglio il tempo della maternità per stare con noi. Ti assicuro che non si perde niente, non ho mai avuto problemi di inserimento o scolarizzazione e molti anni dopo mi sono laureata con 110 e lode… tanto per dire! 🙂 La gente sa sempre benissimo quello che è giusto o sbagliato per gli altri…infatti vediamo come va il mondo!!! non so se posso, ma ti lascio una piccola dedica: http://www.youtube.com/watch?v=IVnPotcVkFQ

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  7. …stupenda!!! 🙂 🙂
    Sia la versione in grande, che quella minuscola… 😉
    Baciotti! 🙂

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  8. ora inizio a mangiare il monitor!!!!
    che meraviglia valeeeeeee!!!
    ormai lo sai che mi conquisti completamente!!!!!

    sono in brodo di giuggiole!!!!

    e ora che dopo tutta la mattina e due ore di casa devo tornare al lavoro, ne vorrei una fetta per ricaricarmi un po!!!

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  9. @Giopepi, la penso come te! Abbiamo deciso di crescere i nostri figli ad alto contatto, seguendo i loro tempi, continuando l’allattamento a richiesta finchè non saranno loro a smettere spontaneamente (a tutt’oggi allatto ancora in tandem!). Inoltre abbiamo scelto di dedicarci all’autoproduzione di quante più cose possibile per scioglierci o almeno allentare le catene del capitalismo selvaggio che ci vuole tutti consumatori accaniti. Tutto questo richiede tempo e costanza, e un lavoro a tempo pieno fuori casa non è compatibile con tale modus vivendi. Ci affidiamo molto al riciclo, al baratto e al prestito per vestiti e giocattoli e mobili e quant’altro… Con uno stipendio è molto dura, ma si può fare, basta rivedere la classifica delle priorità! 🙂

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  10. Solo un’ “invidia” (in senso buono ehhh…) beata te per l allattamento, hai ancora quel contatto tra mamma e figlio, quel linguaggio che solo voi potete capire! Deve essere una cosa meravigliosa . Purtroppo in alcuni casi, come sarebbe anche il mio, lavorare in2 comporterebbe meno tempo per figli e per casa, perciò uno stipendio andrebbe in cose già pronte, anche le più semplici, e in qualcuno che ti dia una mano a pulire per casa, che poi non sarà mai messa a posto come la si vuole

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  11. @G-Stail, grazie per la bellissima dedica!! Baci a tutte, ragazze!!

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  12. Vale ogni tua creazione è un inno alla casa e tutto ciò che essa racchiude.. Ma non è solo questo, è un inno alla natura, una sua celebrazione.. Sei speciale. Ti abbraccio

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  13. buonissima con la crema tofu-zucca deve essere eccezionale!

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  14. Vale che dire…. Questa torta é semplicemente fenomenale! Ammiro tantissimo il tuo stile di vita e il tipo di insegnamento che dai ai tuoi figli… Sull’asilo, segui il tuo istinto…. Io non sono mai (dico mai!) stata all’asilo, ho iniziato direttamente la prima elementare, e non ho mai avuto problemi di inserimento/comportamento/socializzazione, né da bimba, né da adulta! Ti mando un abbraccio

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  15. In effetti Attilio è un bambino molto vivace, socievole, curioso, autonomo, un po’ spericolato…nell’asilo forse percepisce una limitazione alle sue libertà, visto che con me è abituato a far di tutto: dall’impasto del pane alla raccolta delle olive, dal giardinaggio alla lettura, dalle passeggiate alla pasta di sale, dai collages alle canzoni. Trascorriamo molto tempo all’aria aperta e lui ha proprio bisogno di star fuori per essere sereno, non importa che tempo faccia. Mi fa molto piacere leggere che tra di voi ci sia chi ha avuto esperienze simili alla nostra! 🙂
    @Giopepi: l’allattamento prolungato è senz’altro un’esperienza appagante anche per la mamma, ma non nascondo che talvolta è stancante, soprattutto se si allatta anche un altro bimbo. In certi momenti, quando li ho tutti e due contemporaneamente attaccati al seno, mi sento come risucchiata di tutte le mie energie e quasi perdo contatto col mio corpo…ma i momenti belli ed emozionanti sono di gran lunga maggiori!! 🙂

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  16. Meravigliosa! Complimenti 🙂

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  17. Che dolce meraviglioso…ottimo sia col cioccolato che senza! Oltre ai complimenti per la ricetta non posso non farti i complimenti per ciò che hai scritto su tuo figlio, si intuisce chiaramente che sei una mamma molto dolce e responsabile e i tuoi piccoli sono proprio fortunati 😉

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  18. ennesima ottima torta! ho già provato un bel po’ di tue ricette con ottimi risultati.. e poi leggerti è sempre una boccata d’aria fresca e un’iniezione di speranza x il futuro. pensa che stavo proprio leggendo poco fa (il rapporto cibo-mente di riefoli, molto interessante) di come ciò che succede nei primi anni di vita ce lo trasciniamo x sempre e va poi a incidere sui ns comportamenti col cibo quindi fate + che bene, dovrebbe essere questo il senso di fare i genitori, ma purtroppo tanti sottovalutano il compito.. 🙂

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  19. Grazie a tutte, ragazze, siete sempre molto care. En passant vi riporto un aneddoto di stamattina:
    Io “Atto, allora stamattina ci vai a scuola?”
    Attilio “Mmmh…Mamma, ma guarda che sole che c’è!! Quando c’è il sole si sta fuori a giocare, a fare i lavoretti, a fare i giri in bici…”
    Io ” 😀 ”
    E così ha passato la mattina a scavare buche nella ghiaia, nell’orto con la nonna e a dipingere il box dei cani. 😉

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