Crackers all’okara

Dopo diverse richieste ecco la ricetta dei crackers all’okara. Sono una rivisitazione di una ricetta che sto utilizzando ogni qualvolta faccio il tofu e mi trovo sul groppone circa un kg di okara…

Ingredienti:

600 g di okara “fresca” di autoproduzione
300 g di farina integrale
2 cucchiai di olio evo
4-5 pomodori secchi
sale
rosmarino
origano
salvia

Procedimento:
Sminuzzare gli aromi e il pomodoro secco finemente e mescolarli a tutti gli altri ingredienti, meno il sale. L’impasto risulterà abbastanza appiccicoso, pertanto è consigliabile impastarlo in una terrina con l’aiuto di un cucchiaio di legno. Prelevare dalla massa una piccola quantità d’impasto, farne una pallina e stenderla su un piano di lavoro il più sottile possibile. Asportarla con l’aiuto di un coltello (dalla parte che non taglia) e posizionarla su una teglia  rivestita di carta da forno. Spolverizzare di sale. Continuare fino a esaurimento (dell’impasto) e cuocere in forno caldo a 180° per 15’-20’ circa (dipende dallo spessore). Far raffreddare per tutta la notte e in seguito conservare in un sacchetto di carta (tipo quello del pane, della frutta e verdura…). Nel caso diventassero molli all’uso, scaldare in forno caldo per una decina di minuti.

Il punto:
La ricetta originale non prevedeva l’aggiunta dei pomodori secchi e dell’origano. Dopo svariate volte in cui sono le stata fedele, sono arrivata a questo esperimento, davvero molto gustoso. Il consiglio che veniva dato per la stesura dei cracker era quello di utilizzare un foglio di carta forno tra l’impasto e il mattarello, in quanto è davvero mooooolto appiccicoso. Ecco, dopo aver provato diverse volte ed essermi trovata in difficoltà nel togliere la carta dai crackers una volta cotti, sono arrivata al sistema del coltello (non ho una spatola rigida, ma sono sicura che vada ancora meglio). In questo modo la sfoglia è davvero sottilissima.. dunque.. croccantissima!! Certo ci si metterà un po’ di tempo a esaurire tutto l’impasto, ma… ne vale davvero la pena! Da noi non durano che un paio di giorni e contate che siamo in 2 (+ ½). Si accettano consigli e varianti sul tema. Intanto… buon lavoro!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. eccola finalmente la ricetta!Complimenti, è un ottimo modo di smaltire l’okara.

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  2. fai venir voglia di okara!! 🙂
    certo che avere per vicina di casa una con il problema dello smaltimento dell’okara sarebbe favoloso! 😉

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  3. Anch’io ho provato a fare i crackers con l’okara fresca e ho avuto il tuo stesso problema..si attaccava tutto e anche con una spatola, l’impresa è difficile!!poi ho provato con l’okara secca ed è andata meglio, appena li rifaccio, posto la ricetta..ciao.

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  4. wow, un chilo di okara??? smaltirla dev’essere un bel problema……meno male che avete della fantasia! 😀

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  5. Più che buone. Buonissimi.

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  6. Che bella idea! La prossima volta che faccio il tofu li provo anche io…aspetto anche la ricetta di Pamela, per me che ho spesso fretta una ricetta un pò più veloce può essere d’aiuto 😉

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  7. Grazie ragazze! Se avete consigli su come seccare l’okara mi fate un piacere immenso.. ho provato a “dimenticarmela” nel forno come da http://www.veganblog.it/2011/04/15/okara-secco/, ma oltre a non asciugarsi per nulla faceva un puzzo tremendo! 🙁 Da qui il riutilizzo tempestivo in cracker e polpettine! 🙂

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