Ciabattine per errore

Nel senso che – come ormai sapete tutti – sono mezza austriaca e fra le varie nostalgie di cui soffro c’è quella per i semmel, i panini austriaci. Ho preso quindi il coraggio a due mani, anzi, gli ingredienti a due mani, ed ho impastato. Il risultato è diverso dai tipici panini che si trovano nel cuore verde dell’Europa (permettetemi un certo campanilismo) ma abbastanza simile alle nostre ciabatte.panini
Ingredienti
:
1/2 kg circa di farina tipo 0
10 gcirca di lievito di birra fresco (stava per scadere!)
1 dito di bicchiere di olio evo (la ricetta originale prevede il burro, non avendo quello di soia non volevo rischiare con la margarina)
200 ml di acqua
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di zucchero
5 g di malto (se lo avete, da aggiungere al lievito)

Procedimento:
Sciogliere il lievito in un po’ di acqua tiepida e lo zucchero, mescolarlo con la farina e l’acqua, aggiungere il sale e lavorare fino ad ottenere un impasto liscio. Coprire e mettere in un luogo tiepido per 1 oretta. Io ho fatto scaldare 1/2 minuto un bicchiere di acqua nel microonde, e poi ci ho messo la ciotola in cui c’era l’impasto (ovviamente senza avviarlo, il microonde :-P). Passata l’oretta riprendere l’impasto e lavorarlo brevemente qualche minuto. Di nuovo, far riposare, stavolta 3/4 d’ora. Nella ricetta originale le lavorazioni erano altre due, intervallate da riposi sempre più brevi (30 e 15 minuti) ma io già allora avevo perso la pazienza, quindi dopo aver di nuovo lavorato l’impasto, ho formato delle pallocche direttamente sulla cartaforno. Avrei voluto dare una forma migliore, ma probabilmente avrei dovuto seguire meglio la ricetta, e fare meno di testa mia. Comunque ho lasciato le pallocche nel forno con la lampadina accesa 1/2 oretta, poi ho tirato fuori la teglia, ho acceso il forno a 250°, e mentre aspettavo che raggiungesse almeno la metà della temperatura ho cosparso i panini con semi di sesamo, semi di papavero e sale grosso. Se non sbaglio i panini sono cotti in 20 minuti scarsi. Ne vengono fuori 6, regolari, ma io di regolare non ho nemmeno il sonno, quindi ne ho formati 5 di dimensioni diverse. Sono buonissimi appena fatti, ma non sottovalutateli, anche qualche giorno dopo: noi ne abbiamo mangiato uno, tagliato a metà per orizzontale, inumidito con acqua e cosparso con pomodori, buon olio evo, basilico e un pizzico di semi di lino.

Questa invece è la poltroncina che mia mamma ha “salvato” dalla discarica: aveva un bracciolo staccato e una brutta fodera gialla rotta, oltre al legno tutto rovinato. Niente male, no?

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Il primo pane che ho fatto da me e che sa di pane!
    Sono proprio orgogliosa.

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  2. Grande Vale! Io son convinta che se avessi un po’ più di calma nel far le cose faresti dei capolavori 🙂 Nel leggerti si percepisce la fretta delle cose……….calma donna 🙂 Fare il pane io trovo sia una delle cose più rilassanti che ci sia da fare in cucina………sarà che vivrei a pane dici tu??? Comunque per essere i tuoi primi panini direi che non sono niente male………..non vedo l’ora di riavere un forno………grrrrrrrrrrrrrrrrrrrr 🙂
    P.s.: bellissima la poltroncina a volte la gente butta cose che per altri sono fantastiche……il soprapoltrona poi è fantastico 🙂

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  3. Mamma che meraviglia di panini !!!! Vale sei troppo simpatica e i tuoi gatti fantastici. Di pane non ne devo mangiar troppo per un po’ ma ogni tanto me lo faccio e il prossimo sarà questo! Danke, Danke, Danke 🙂

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  4. viva i paninetti!!! sembrano bellissimi e morbidissimi!!! appena torno a bologna li faccio,però ci metterò quintali di semini come piace a me!!! anzi mi sa che per assicurarmi la riuscita, io preparerò solo la miscela di farine a mio gusto,e poi lascerò fare a mia mamma che è una panificatrice provetta tutto il resto 😀
    uh uno di sti giorni posto i suoi pani che son sempre spettacolari…

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  5. In realtà la consistenza era proprio da ciabatta, morbida dentro e croccante la crosta.
    Argie, falli e poi posta.
    Chicca, è vero, devo darmi una calmata. Aristillo è fotogenico, vero?
    babi, dankeschoen!

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  6. Argie voglio i panozzi di mamma………….Aristillo ha un non sò che di aristocratico……sarà la poltrona??? 🙂

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  7. Sono i tuoi primi panini? Non ci credo! :-C
    Che inizio promettente! Dalla tua impazienza esce qualcosa di spontaneo e niente male alla fine…

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  8. Complimenti Vale, hanno proprio un bell’aspetto.. i miei primi (ma a dire il vero anche i successivi) sembravano delle pietre (nel senso dell’aspetto ma anche del peso..).. Questi sembrano leggerissimi.. Uffa, ne voglio unooo!!

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  9. Ehm purtroppo, Vale… io posto le ricette con una settimana di ritardo sulla preparazione che non ho il cavetto per scaricare subito le foto.
    L’ultimo panino, dopo averlo scongelato quattro giorni fa, ce lo siamo pappato per pranzo a panzanella… ehm, sorry…

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  10. Va bene, dovrò farmene una ragione allora.. però proverò a prepararli..

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  11. ne ho un sacco di foto dei pani,però purtroppo mia mamma cambia ricetta ogni volta…e non se le segna e va ad occhio :D…postarlo senza ricetta mi sembra crudele,ma se volete 😀 e usa una pasta madre che ha almeno 30 anni,gliel’ha data mia nonna :)…mi sa che è quello il segreto 🙂
    mmmh vale io adoro appunto i panini croccantini fuori e soffici dentro…sìsìsì quando torno (tra 2 settimane 🙁 ) parto dalla tua ricetta e faccio un po’ di mischioni 😀

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  12. ….aaah, che voglia di pane !
    E la foto col gattone nero (stupendo…) ? Molto artistica !!!
    Brava Vale !

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