Sono molto soddisfatta di questo pranzetto post bagordi pasquali (che riesco a postare solo adesso), che mi pare unisca la tradizione della mia famiglia con un tocco di novità. Ho infatti preparato il chapati secondo la ricetta di Pietro Leemann nel suo libro “Joia” (da comprare assolutamente, è incredibile!), e i piselli secondo la ricetta che da tempo immemore prepara mia nonna.
Ingredienti per il chapati:
150 g di patate lesse
100 g di farina di orzo (ma io non l’avevo e ho usato quella di farro)
15 g olio (1 cucchiaio)
sale
Ingredienti per i piselli:
300 g circa di piselli surgelati
1 cipolla bianca piccola
olio
1/2 dado vegetale
pepe
Procedimento per il chapati:
Schiacciare con la forchetta o passare al setaccio le patate e impastarle con la farina, l’olio e 1 pizzico di sale (ho pensato che eventualmente si potrebbe salare l’acqua di cottura delle patate). Lasciare riposare l’impasto per mezzora. Tirare con un mattarello a 3 mm di spessore (io ovviamente sono andata a occhio!) e tagliare a cerchi aiutandosi con un coppapasta (io usato una tazza). Cuocere il chapati in una pentola appena unta per 1 minuto per parte. Mi raccomando, la pentola deve avere davvero pochissimo olio e molto caldo! Infatti i primi che ho cotto sono venuti male perché ce n’era troppo (ed era già poco!). Ne sono venuti 8 (più i ritagli, che ho cotto), quindi siccome dice che le dosi sono per 4 persone, evidentemente ne intende 2 a testa.
Procedimento per i piselli:
Triturare la cipolla molto finemente, e farla soffriggere nell’olio. Versare i piselli (anche direttamente dal freezer) e aggiungere 2 mestoli di acqua. Coprire e lasciar cuocere (eventualmente aggiungere acqua se si asciuga troppo, ma non dovrebbe visto che ha il coperchio). Verso metà cottura aggiungere il dado, e ricoprire. Quando sono ben cotti (si capisce perché diventano rugosi) aggiungere pepe a seconda dei gusti e, se c’è troppa acqua, fare andare ancora un po’ senza coperchio per farla asciugare. La cipolla si scioglie e si crea un sughetto davvero strepitoso, provare per credere!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Cara Annalina, non ho mai fatto i chapati e questa ricetta mi ispira tanto. Anche mia mamma cucina così i piselli, a parte il pepe xchè in casa mia, per problemi di mal di stomaco, non lo possiamo mangiare….
Il chapati è molto delicato, in casa mi è piaciuto a tutti e non credo dia problemi di stomaco 🙂
anche in casa mia è piaciuto un sacco!!! lo avevo fatto con la ricetta che c’era qui su veganblog,però mettendo molto più olio :D… ora provo anche questa!!
Buoni i chapati con la farina d’orzo………..Paolaaaaaaaaaaaaaaaaaa mandame un po’ della tua……..scherzo la devo riordinare 🙂 Devo assolutamente provarli brava Annalina.
@Loira il pepe lo puoi sostituire con un pizzico di peperoncino che non da problemi allo stomaco te lo dice una che ha curato un ulcera, mentre verissimo che il pepe può dare problemi allo stomaco! Buona domenica a tutti 🙂
Bellissimi i chapati…e anche i pisellini!!!!!!!! devo troppo provare
Cara Annalina, tutte le ricette dove trovo la farina di orzo sono mie! Visto che ne ho da smaltire!!!!!!!!!!!!!!! Grazie!
Buooonaaa..non avevo mai sentito parlare di chapati..una delle altre cose da provare 😀
che belle ricette!
Annalina, mi dici qualcosa in più di questo libro? Dove lo trovo? Grassieeeeeeeeee
Sì! Non aspettavo che questa domanda! 🙂 È un libro scritto da questo chef, Pietro Leemann, che contiene tutta la sua filosofia culinaria oltre che alle ricette (io l’ho trovato interessante). Da quanto ho capito, lui è stato uno dei primi ad accettare la sfida di fare alta cucina vegetariana (racconta che di solito alle riunioni/concorsi di chef lui era l’unico vegetariano). Io l’ho preso perché le immagini sono incredibili, delle vere opere d’arte, ma le ricette fattibili (al di là della presentazione) e alcuni spunti molto molto interessanti. Le ricette sono in parte vegane e in parte vegetariane (ma facilmente veganizzabili). Gli estremi esatti sono: Pietro Leemann, Joia. I nuovi confini della cucina vegetariana, Giunti 2008. Io l’ho comprato in Feltrinelli, quindi credo che si trovi in libreria (o al massimo si può fare ordinare o ordinare da internet, ad esempio su http://www.bol.it).
Hai stimolato anche la mia curiosita con questo libro, grazei Annalina 🙂
Beh se lo prendete poi fatemi sapere cosa ne pensate! Sinceramente, Chicca, te già ti vedo a fare mille esperimenti oltre ai tuoi consueti! 🙂
Cara Annalina,
io amo i libri in genere, compresi quelli di cucina. Il mio trullo, essendo piccolino, sembra una libreria unica! 🙂 Compro anche questo naturalmente e poi ti faccio sapere! Grassieeee
Questa ricetta mi ispira proprio!!!! E il libro pure!
Non parliamo di libri di cucina….cmpro 4 riviste di cucina al mese dal 1995, più l’Enciclopedia della Cucina Italiana, più quelli nuovi della Food Editore, più vari altri….mi sa, Paoletta, che ti faccio concorrenza!!!!!!!!!
Eh si Francyna!!! 🙂
Invece la mia libreria ultimamente si sta riempiendo di libri di chimica e nutrizione…Perché mi sono veramente rotta le … di tutte le critiche e le insinuazioni fatte alla mia alimentazione! Non voglio iniziare una polemica perché di sfoghi ce ne sono già stati tanti e tra noi siamo d’accordo, ma ragazzi certe volte che voglia di mandare tutti a quel paese!!
che gola questo CHAPATIIIIIII!! non li ho mai fatti..ma devono essere di un buono!!!!!!!!
bel piattino!!
Anna hai proprio ragione…
avrei una domanda da porvi (sicuramente stupida in quanto non ho mai provato a fare i chapati 😀 ) come mai si usano proprio le farine di orzo o di farro per l’impasto?rimangono più morbide?e se provassi ad usare della farina di grano tenero integrale verrebbero ugualmente bene secondo voi? 🙁
@Stella: puoi usare la farina che vuoi per i chapati, come sempre meglio quelle integrali perche più nutrienti 🙂
grazie annalina, questo libro m’ispira! 🙂 scusate se rompo sempre..ma cosa non si trova nei negozi bio e si deve quindi ordinare in internet? perchè di acquisti in rete non sono molto pratica 🙁
Grazie Chicca, allora proverò sicuramente avendone in casa una bella scorta!
ciao annalina! appena ho visto la ricetta ieri pomeriggio li ho fatti per il mio lunch box di oggi…con piselli annessi (anch’io li faccio esattamente così) . unica variante:farina di ceci e aromi per patate! buonissimiiiiiiiiiiiiiii
Forte!!!! Da Provare!!!!
Io ho l’acquolina in bocca!!!!!
Chissa se mio figlio gradisce…. Li proverò!!!
il chapati è il pane tipico dell’india del nord. se volete che il gusto si avvicini il più possibile a quello che si fa appunto in india, bisogna usare la farina bigia con acqua e senza sale.
mi piace tantissimo questo blog, inoltre è molto utile perché sto cercando di cambiare la mia alimentazione da qualche mese e da qualche settimana mangio vegan.
È la seconda sera di seguito che li preparo! Che successone, che buoni e poi sono assolutamente semplici e veloci, l’ideale! Grazie mille! … anche io li ho accompagnati dai piselli, ma li avevo secchi e comunque mi ha dato proprio gusto tutto! Quasi quasi i chapati li faccio anche stasera!
Grande! Sono molto contenta! 🙂
Interessanteeeee!!! 😀 Non so se è una domanda cretina ma…. Per produrre la farina di orzo basta polverizzare i chicchi?