Bringebær smoothie fra Norge

Credevate fossi sparita? Credevate che una volta sbarcata in Norvegia avrei abbandonato VB a favore della locale bistecca d’alce? Nossignore amici miei! Sono ancora qua, sono solo scomparsa qualchegiorno per contingenze e cause di forza maggiore…allora, come va? Vedo l’attività del blog un pò sorniona ma immagino siate tutti in vacanza…buon per voi.

Io, reduce da una settimana di Casa Toscana di NON sole (alluvions) e NON mare (alluvions nonchè ri-bronchite, mannaggissima), sono poi tornata a milano per circa 30 ore durante le quali ho visto un notevole concerto (converge + kylesa + gaza + kverlertak), fatto una notevole valigia (ciao, sono la Norvegia in agosto e il mio meteo prevede temperature dai 30 ai 5 con variazioni dal sole tropicale alle tempeste), fatto un murales in casa di un amico e persino dei buoni biscotti, che però non ho avuto il tempo di postare. Mi ero ripromessa di propinarveli insieme alle foto dello scarabocchio murario e lo farò, ma adesso ho invece troppa voglia di farvi vedere cos’ho mangiato oggi perchè devo pur bullarmi dei vantaggi di esser venuta in Norvegia in ritiro spirituale…si, infatti non sono per niente in vacanza, sono semplicemente migrata qua fino a data da destinarsi per eremitare e trovare un pò di concentrazione per finire un sacco di lavori…nel caso avessi tralasciato questo particolare, io son di origine norvegese (benchè dall’aspetto sembri l’esatto contrario) e mio padre abita qua, in un paese nel niente del niente non lontanissimo però dalla capitale…quindi ho vitto e alloggio piu o meno garantiti. E insomma, stamane mi son fatta 1h 1/2 di mountain bike nei dintorni (boschi laghi & via dicendo, presto foto), poi ho preso il treno per oslo perchè dovevo andare a comprare alcune cose e ho fatto giornata là… (conosco bene la città, credo sia circa la 13esima volta che vengo qui)

Per quanto riguarda il cibo, qui ovviamente si mangia grassissimo e gli orari dei pasti sono piuttosto casuali… la colazione è molto piu corposa della nostra e ricca di pane, formaggi, salumi, uova, salse e salsine, però il pranzo non esiste ed è di solito sostituito da un dolce con un caffè (E NON SO SE AVETE PRESENTE CHE DOLCI FANNO QUA…). Poi nel pomeriggio l’unico pasto ‘caldo’ e ‘completo’ (generalmente immenso, con primo secondo contorno e immancabile dessert perchè qui se non mangian dolci almeno 3 volte al gioro muoiono), e la sera al posto della cena, uno stuzzichino della buonanotte…che generalmente, CHE STRANO, è un dolce.

In realtà le cose sono buonissime, i dolci sono fantastici e non mancherò di postarvene alcuni, veganizzando laddove serve (ad esempio la moglie di mio padre ieri ha fatto una torta alle carote e mele che levava di sentimento…), però a lungo andare è un pò insostenibile per chi è abituato alla dieta mediterranea…senza contare che il veganesimo è quasi impossibile perchè, se della carne se ne fa a meno facilmente come sempre, TUTTO è a base e ricolmo di proteine animali. E, oltre a questo, il motto pare essere ‘il modo piu grasso in cui puoi cucinare un cibo, noi lo faremo’. Anche la frutta, ad esempio, non si serve mai da sola…zucchero, panna, gelato, di solito è sempre accompagnata da qualcosa.

E insomma, tutto questo preludio per dirvi che oggi, al ritorno da oslo (dove sono riuscita a conquistare un panino vegan in un posto pieno di ciotole ricolme di ingredienti dove puoi pescare quelli da metterci dentro), visto che ero sola e non c’erano pranzi preparati da terzi in giro, ho approfittato mentre scarpinavo dalla stazione di Auli a casa mia (che è un bel pò di cosce atrofizzate più su) per raccogliere sulla strada una bella ciotolata di lamponi…che ovviamente qui sono al pari delle erbacce…

…devo dirvi quanti buoni erano? Straight from bosco norvegese…ed ecco che vi faccio vedere come mi sono ripresa dalla ardua giornata…ho composto tutta questa piattanza solo per dare un degno ‘contorno’ ai favolosissimi lamponi…che sono assolutamente tra i miei frutti preferiti…iummii! (e presto poi vi farò vedere anche i mirtilli e i circa 5 kg che mi son portata a casa l’altro giorno…mmh!)

Ingredienti per il frullato:

1 ciotolina di lamponi maturi appena colti nel bosco

1/4 di fetta d’anguria (eh vabbè in norvegia l’anguria è quella che è…accontentamose. io l’ho messa per rendere lo smoothie un pò piu acquoso ed addolcire l’aspro che si genera frullando i lamponi senza aggiungere zucchero)

3 foglioline di menta appena colti nel giardino

Procedimento:

Frullare tutto insieme 😉

…e accompagnare con un bel piatto in scala cromatica che reca, in ordine: foglie di menta del giardino, fettoline di avocado maturo, una banana a rondelle, una pesca norvegere (stesso discorso dell’anguria mavvabbè, non si può avere tutto dalla vita…comunque non era nemmeno cosi immangiabile) e, in cima a questo sontuoso trono, i magici lamponi.

W la tregua finchè non mi verrà propinata la prossima fetta di torta! (verosimilmente tra meno di un’ora ahahah)

Vi era mancata la mia logorrea, eh? Non preoccupatevi…qui di sicuro non ho stress o impegni che mi terranno lontana da VB 😀 quindi a breve aggiornerò anche con foto e quant’altro…visto che siete tutti tutti appassionati di animali, paparazzerò qualche bestiola in giro per i boschi e per le campagne…qui sono in netta maggioranza rispetto agli uomini 😉

E per ora vi saluto…e come ultima cosa, se vi stavate chiedendo che fine ha fatto la mia bronchite, FORSE è quasi del tutto sparita (oggi ho fatto mezz’ora di bici su una salita che tra un pò era un angolo retto…quindi forse sto meglio 😀 ), e se vi stavate chiedendo da quanto tempo non tocco una sigaretta, la risposta è NON ME LO RICORDO ma di sicuro più di un mese…

(egocentrica, oltre che logorroica)

Alla prossima, god natt!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Wow ! Che meraviglia !!!
    Ma ho capipto bene ? 5 kg di lamponi ???
    Sbadaben, sono svenuta…

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  2. Uno spettacolo i paesi scandinavi!! inutile dire il pizzico di invidia nel leggere di frutti di bosco raccolti direttamente alla “fonte” :mrgreen: aspettiamo altre belle fotine della natura 😉
    Ah, buono anche il frullato!!! 🙂

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  3. Che invidia Gnubby! Amo il nord, i boschi, i lamponi…

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  4. … hats off to you for the smoke!

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  5. Ma va? Lo sai che c’ero anch’io al concerto??? A dire il vero più per accompagnare il mio ragazzo…
    e prima siamo andati a vedere la mostra della Woodman. Giornata stancante, ma di soddisfazione!
    Goditi il ritiro nordico e insisti con il frugivorismo, che lì la cucina mi sembra veramente estremaaaa!

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  6. Ma come ti invidioooooooooooooo 😀

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  7. Merviglioso il racconto! Il ersoconto sui pasti mi ricorda molto le abitudini tedesche (io sono mezza tedesca e fino a 13 anni mi hanno spedita in Germania per i 3 mesi estivi).
    Anche lì coi dolci non scherzano!
    Sai una cosa? Al posto tuo io avrei cominciato a pensare di vivere lì, avendo papà come base. Il mio spirito è più nordico che italiano, non me ne volere se non la pensi come me.
    Riposati e raccontaci altre cose, posta foto e tutto!
    P.S. anche io amo i lamponi più di ogni altro frutto

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  8. @ marilu: ahsssi? 🙂 prossima volta che accompagni il tuo ragazzo a qualche concerto a milano fammi sapere allora 😀 tanto io son sempre in giro

    @tine: eh già, non cambia molto, anche se (senza offesa) in germania mangiano molte più schifezze. in generale la qualità delle cose qui è più alta e tutto è molto casereccio. però non hanno confini con l’uso dei grassi. anch’io mangio cosi da anni, anche perchè mia madre pur essendo italiana avendo vissuto tanto in norvegia da piccina mi faceva mangiare a orari nordici…però con gli alimenti italiani…infatti guarda un pò come sono venuta su bene, ahahhahaha (maancheno)

    comunque no, per me l’idea di viver qua è fuori discussione…io per l’appunto la penso tutto al contrario 😀 non sono una fan dei paesi scandinavi, nè della gente, nè del freddo nè della solitudine…io sono un’animalessa da chaos, jungla urbana, gente calda casino e via dicendo…fosse per me mi trasferirei ma in messico, o in australia, altrochè 😀
    me lo dicon tutti ma proprio non ce la faccio a prenderla in considerazione come ipotesi, poi ormai l’idea di avere una qualsiasi connessione con pezzi di famiglia è fuori discussione…e ormai sono tarata sulla grande città, in un posto piccolo e discreto ora come ora mi mancherebbero troppe cose…infatti medito il cambiamento ma lo medito ancora più in grande…mmh…voi dite che los angeles è troppo? 😀

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  9. Cara Gnubby.. Eh sì sentiva proprio la tua mancanza… Nessuno ci scriveva più poemi così lunghi da leggere e nei quali perdersi immaginadoci le scene raccontate.. 🙂
    Mi chiedevo solo una cosa, ma in Norvegia riesci a mangiare vegan?? O devi per forza mangiare anche cose non veg contenenti latte, uova e affini ( non animali ) ??
    Comunque anch’io pochi giorni fa ho mangiato dei lamponi e mirtilli.. Ma quelli che ci sono lì, poi ben 5 kg, sono di sicuro migliori e molto molto più buoni!! 😉
    Complimenti per le sigarette.. SMETTI COMPLETAMENTE DI FUMARE, PENSA A TE STESSA E RILASSATI ALLA GRANDE.. VEDRAI CHE DELLE SIGARETTE TE NE DIMENTICHERAI COMPLETAMENTE ( MALEDETTE DIPENDENZE ). Un abbraccio e facci vedere presto la foto dei biscotti, il murales e tutto il resto.. Animali compresi.. Magari proprio un’alce 😛

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  10. ahahah, alci per ora non ne ho visti…però posso mostrarvi un mucchio di vespe :S

    beh io a dire il vero perseguo un veganesimo molto elastico. a casa mia a milano ormai non compro più derivati a pare rarissime eccezioni ‘qualitativamente certificate’ ma se fuori capita generalmente mi adeguo (intendo i derivati eh… la carne tassativamente no). ma la cosa che mi ‘turba’ non è tanto lo smodato uso di salse creme formaggi a se stanti che magari si evitano, quanto il largo uso di derivati nelle ricette come i dolci ma non solo…anche tante ricette di verdure ad esempio contengono derivati perchè qui non è concepito il mangiare le cose al naturale senza salse di ogni tipo. piu che altro ne contengono ‘tanti’. i dolci hanno tutti kg di uova, burro, latte, spesso anche formaggio tutti nella stessa ricetta, il piu delle volte anche molto caserecci e genuini a dire il vero ma al di la della scelta etica sto iniziando a disabituarmi a composizioni cosi pesanti ed elaborate…proprio a livello di gusto. mi iniziano a stuccare tanto. e lo dico da golosa, eh… è che quando scopri che si possono fare cose fantastiche con molto meno il ritorno alle ricette ‘tradizionali’ è quantomeno ‘inutile’. piu che altro ho imparato ad apprezzare la cucina dove si sente l’ingrediente e la sua qualità e non una cosa si gustosissima ma ottenuta dall’impasto di mille ingredienti dubbi. piu che altro, la fettaccia di torta pesantissima, vegan o meno, come altri cibi super elaborati, negli ultimi tempi è diventata per me una piacevole eccezione da concedersi ogni tanto piuttosto che un’abitudine giornaliera…e non è un fatto di dieta o di etica pura, è semplicemente una cosa che ritengo giusta e che secondo me conferisce anche a certi cibi piu ‘sontuosi’ una nota di pregio in piu.

    puff pant ho parlato abbastanza?
    ps comunque ora che ho ripreso a correre dopo la broncopolmotutto lo sento eccome, il non fumo…madonna che bellezza…

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  11. E brava Gnubby!!bellissime le foto come sempre e bellissimo il tuo racconto.. se mai dovessi lasciare l’Italia vengo lì..co tutti sti dolci..che goduria!

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  12. Ciao monella giramondo!! Mi è piaciuto il tuo racconto, da quando ho letto alcuni romanzi di scrittrici norvegesi mi è venuta la curiosità di saperne di più di questo popolo…. chissà che prima o poi non riesca ad approfondire…
    Capisco la tua scelta di fuggire parentado e spazi isolati, alla tua età direi che è più che comprensibile, alla mia invece .- almeno per qualcuno non tutti ovvio – si cominciano ad apprezzare la solitudine, la natura, i ritmi lenti piuttosto che il caos metropolitano, il contatto stretto con le persone, il traffico ecc. In ogni caso se vuoi un consiglio da “mamma”, cerca di trarre profitto da questa opportunità che hai (conoscenza del posto, magari lingua ecc); nella vita può tornarti utile!!
    Aspetto altri post!! 😉

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  13. Eh eh 😆 anche le vespe vanno bene 😉

    Capisco.. Bè giustamente essere vegan in luogo dove le preparazioni principali sono a base di derivati animali è molto complesso!!
    Comunque la penso allo stesso modo, anch’io mi sono abituata a sapori molto naturali e genuini e non sopporterei sapori più forti e nauseanti, sono così buone le nostre pietanze che pensare a quelle con derivati animali.. Mi viene la nausea!!!
    Io non riuscirei a mangiare prodotti con uova, formaggio etc… Non ci riesco, neppur se sono cerificati, non ne sento più il bisogno, sarà questo 🙂

    Per le sigarette continua così.. E svagati e rilassati anche per me 😀

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  14. … anch’io come Mimi non riuscirei (anche se obbligata dalle circostanze)a mangiare prodotti di origine animale… è come se non fossero destinati a me…
    Ma quindi tu parli bene il norvegese?

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  15. E vabbeh Gnubby, te sei animale da città, che c’è di male? Ognuno ha i suoi gusti! Io sono più da eremo della serie “non mi rompete, mi faccio sentire/vedere io”…un po’ orsa eh?
    Non so cosa mangiano in Norvegia, ma è vero, di schifezze di tutti i tipi ne ho mangiate a frotte in Germania!
    Bye bye

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  16. Ahahah…io mi rilasso, però in realtà son venuta qua per lavorare… comunque forse nel weekend vado a farmi un giro a stoccolma a trovare degli amici, e li vai tranquilla che mi svago…

    beh, io non mi nauseo di niente. non c’è praticamente niente che non mi piace, solo carne & pesce e in realtà non è nemmeno che non mi piacessero di sapore quanto che mi davano la famosa sensazione di ribrezzo che tutti conosciamo…a livello di ‘forchetta’ sono molto aperta a tutto e valuto secondo vari parametri anche cose molto diverse, sono cosi con tutto, anche con la musica, l’arte e tutto il resto xD

    Comunque io come ho scritto nella mia ‘bio’ di veganblog non sono tanto per l’estremismo, mi piace anzi avere la possibilità di poter fare tutto ma in limiti tali da non sfociare nell’abuso ed è un discorso che applico anche al cibo. è un pò come la cosa della tortazza che ti dicevo prima. la tortazza una volta ogni tanto è buona non fa male ed è gratificante, la tortazza tutti i giorni ingrassa, non fa bene alla salute e perde anche il suo gusto…trasla questa cosa anche nell’uso di derivati etc.
    io mi sono avvicinata al vegetarianesimo in modo naturale perchè ero nauseata da certe cose. altri lo fanno per motivo etico ma con gran sforzo e mi fa sorridere la gente che diventa vegetariana e poi strabuzza gli occhi in preda alle convulsioni ogni volta che vede una fetta di prosciutto. a me la carne a un certo punto ha fatto ribrezzo e ho smesso. punto. con i derivati non è la stessa cosa percui mi astengo molto ma non la vivo come una forzatura: morigeratezza è la parola d’ordine. poi ho iniziato a prenderci gusto ad un certo tipo di cucina e questo mi ha sicuramente aiutata 😉

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  17. @ lisa: no non lo parlo bene, ma lo capisco molto. diciamo che so quasi tutte le parole ma ho una profonda lacuna sul modo di metterle insieme XD

    @ tine: beh, diciamo che c’è meno junk food. non volermente, ma credo che in quanto a schifezze industriali germania e inghilterra siano imbattibili in Europa. qui per esempio si mangiano molti dolci ma tutta roba di panificio/pasticceria e non confezionata. uguale per molte altre cose…diciamo che c’è piu la cultura del casereccio. anche perchè d’inverno cosa fanno questi poveri cristi se non cucinano? ahah.

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  18. Gnubby, non mi offendo certo se dici che si mangiano tante porcherie, è vero! Mi offendo di più quando mi dicono che in Germania mangiano solo wurstel e crauti, anche a colazione, perché è assolutamente generalista come il pensare che in Italia si mangia solo pasta e pizza.
    Sono molto simile a te per quanto riguarda l’alimentazione: a casa non entra nulla di origine animale, ma al di fuori, vuoi per pigrizia ad affrontare anche queste piccole discontinuità, sono un po’ meno estremista. Soprattutto quando mi invitano i miei amici che per farmi cosa gradita riempiono la tavola di formaggi…che gli posso stare ad “attaccare il pippone” ogni volta e rischiare di farmi mandare a quel paese in malomodo?
    Qualsiasi cosa in dose eccessiva fa male, persino l’acqua…

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  19. Ben tornata con questo frullatone colorato che ho letto con piacere…mi associo alle parole di Pippi per quanto riguarda la solitudine 🙂 Sarà che sono stata per tanti anni a contatto con le persone e ora stò da Dio quando c’è il rumore del silenzio 😛

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  20. Mi piace molto leggere i post come i tuoi 😛

    ..però quando devo scrivere un commento non so che dire O__o

    facendo un piccolo sunto: sono felicissimo che la tua disintossicazione dal fumo continua a gonfie vele 😛

    ciao Gnubby e god natt 😉

    (non so che significa 🙁 ma se lo hai detto tu, va bene 😛 )

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  21. nello god natt vuol dire buonanotte…quindi, non mi hai inavvertitamente offesa ne bestemmiato contro 😉
    hai anche beccato più o meno il momento giusto in cui dirlo 😀 anche se qui c’è ancora un pò di sole!

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  22. gnubby lo so che è fuoriluogo ma il vaffa in norvegese come si dice????

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  23. gnubby ovviamente non è riferito a te! Lo volevo sapere io per una mia curiosità personale 😛

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  24. ahahaha
    su consiglio di mio padre, il modo più quotato è kyss meg i raeva, che però letteralmente corrisponde al kiss my ass inglese. ma qui hanno modi di dire tutti strani, ad esempio per offendersi invece di un normale testa di c. amano appellarsi con variopinti nomignoli quali ad esempio HESTE KUK, che letteralmente sta a significare il membro del cavallo.

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  25. grazie gnubby!!! 😛

    Da oggi in poi manderò (a chi so io) a quel paese, in una maniera alternativa :mrgreen:

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  26. son piegata dalle risate 🙂

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  27. che bel frullato e che bel racconto!!Anche il mio ragazzo è andato a vedere i converge la settimana scorsa qui da noi 🙂
    Per il mangiare ti capisco..io sono vegan solo da 5 mesi ma non oso immaginare come sarà quando andrò in ferie..gli anni passati sono capitata in posti dove mangiavi monotema anche solo essendo vegetariana..vegan è quasi impossibile!Spero di trovare qualcosa, altrimenti concordo con te,se i derivati li mangi una volta ogni morti di papa non credo che sia quello che fa la differenza, ma la quotidianità delle azioni!

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