Farinata

Un vegan e’ un “vegetariano stretto”: non solo non consuma carne e pesce nè latticini e uova; ma rifiuta l’utilizzo di qualsiasi prodotto di derivazione animale.
Le proteine animali vengono sostituite da quelle vegetali, contenute nei legumi, nella frutta secca e nei cereali integrali. Questo tipo di dieta, oltre ad essere salutare, è anche solidale. Se non si praticasse più l’allevamento, i vegetali e le risorse idriche usate per gli animali, potrebbero contribuire a diminuire, il flagello della fame nel mondo.
Normalmente, si crede che la dieta vegan sia poco saporita e varia, questa ricetta vi invita a provare..

Questa, secondo me, è davvero una delle ricette più semplici, buone e di sicuro successo della cucina vegana!

Ingredienti:
130 g farina di ceci
220 ml acqua
5g sale
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
Margarina per ungere la teglia

Procedimento:
Mescolate con una frusta di legno la farina di ceci con l’acqua, lasciate riposare per un paio d’ore.
Aggiungete il sale, un pizzico di pepe e l’olio. Mescolate per far assorbire bene l’olio e. ottenuta la consistenza di una crema, versate in una teglia da forno, possibilmente di vetro, precedentemente unta con la margarina.
Mettete in forno a 200° per 25-30 minuti.
Spolverizzate con pepe e servite calda.

Un vegan e’ un “vegetariano stretto”: non solo non consuma carne e pesce nè latticini e uova; ma  rifiuta l’utilizzo di qualsiasi prodotto di derivazione animale.
Le proteine animali vengono sostituite da quelle vegetali, contenute nei legumi, nella frutta secca e nei cereali integrali. Questo tipo di dieta, oltre ad essere salutare, è anche solidale. Se non si praticasse più l’allevamento, i vegetali e le risorse idriche usate per gli animali, potrebbero contribuire a diminuire, il flagello della fame nel mondo.
Normalmente, si crede che la dieta vegan sia poco saporita e varia, questa ricetta vi invita a provare..

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. Una vera delizia! Perchè non l’hai messa nelle ricette regionali? Liguria, ovviamente. 😀

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  2. La farinata a me riesce una volta sì, 5000 no. Ma io sono ostinata
    🙂
    Provo così, come dici tu 🙂

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  3. Con tutte queste ricette di farifrittate o simili ci devo provare anche io 😀

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  4. per farla bene occorre trovare il giusto compromesso in termini di: spessore della farinata e condimento (sale-pepe-olio) dell’impasto. Trovati questi elementi e’ facile replicarla tutte le volte che si vuole 😉

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  5. Per farla bene è necessario il tempo di ammollo della farina nell’acqua, seguite poi la ricetta precisamente.
    Per Titti, è una ricetta che si contendono molte regioni, visto che me l’aveva insegnata un ristoratore di torino e che un’amica di Cagliari, dove usano la farina di ceci per tradizione, mi ha dato il trucco finale che l’ha resa davvero perfetta; ho pensato di non scontentare nessuno!

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  6. forse con la tua ricetta mi verrà decente!

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  7. Faenn-a de seixai, ěuio d’öia, sâ e aegua … una golosità! mi commuove!!!

    posso darti un consiglio? prova una teglia di rame stagnato senza usare la margarina ma solo olio e, se non riesci a cuocerla in un forno a legna, cerca di alzare la temperatura al massimo, tipo almeno a 250° (l’ottimale sarebbe sui 330°) cuocendola per 20 minuti sinché non bruciacchia leggermente il bordo diventando super dorata e crepata in superficie..

    poi mi fai sapere 🙂

    “Dante, mal festi quando, nei tuoi versi,
    parlando d’Ugolin preso alla magra,
    chiamasti quei di Genova “diversi
    d’ogni costume e pien d’ogni magagna”.
    Or davvero essi son pel mondo spersi,
    dall’uno all’altro polo, in Francia e in Spagna,
    in America, in Cina, fra perversi
    selvaggi e fra civili, e niun si lagna.
    Dell’ingiusto giudizio or la più fina
    vendetta sui tuoi canti hanno inventata,
    e te la fanno sotto gli occhi aperti.
    Tu celebrasti il grande degli Uberti
    ed essi, in Ponticel, dalla Bedina,
    celebrano ogni dì la Farinata”

    Farinata senza Uberti, di Olindo Guerrini

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  8. che delizia davvero! mio padre ama questo piatto..ma non l’ho mai fatto così semplice..glielo farò!

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  9. ps 2: lo sapete perchè si usa un testo, tondo e pesante, di rame stagnato per cuocere la fainà?
    perché si dice che la prima volta venne cotta su uno scudo saraceno!!! in effetti “testo” vien dall’arabo aulico “teestoh” ovvero scudo… 🙂

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  10. Una buona farinata accompagnata meravigliose perle: poesia e saggezza, grazie a Tiziana e Nicole 😀

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  11. Grazie per i vostri commenti e poesie!
    Grazie Nicole per il consiglio..supererò il timore sul rame stagnato che mi ha fatto venire mia suocera.
    Credo che la temperatura di cottura sia una cosa che varia da forno a forno, e anche secondo il piacere di ognuno. Ovviamente viene benissimo anche se la mettete su forno molto più caldo e i tempi si dimezzano. A me piacciono le cotture lente e mi piace rimani un po’ morbida. Gustibus..

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  12. Buona 😉 DEvo rifarla perchè è da tanto che non la mangio 😛

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  13. Buonissima.. hai ragione Tiziana, è uno di quei piatti semplici e buoni che sono perfetti così.. Brava

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  14. Concordo, la farina è ottima!!!!

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  15. L’adoro, buonissima!!!

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  16. Stasera avevo una voglia di farinata… La solita veg-telepatia !!! 😉

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  17. Si, si, la farinata è veramente stupenda, in tutte le
    loro versione. 😉

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  18. Giusta diplomazia! 🙂

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  19. Non ho mai provato…. si può surgelare la farinata? O scongelata non è buona?

    Ciauz

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  20. ciao a tutti ieri sera ho fatto la farinata come altre volte però non è venuta appena infornata è fuoriuscita dalla teglia e non si è cotta per nulla sembrava “impazzita” come la maionese, qualcuno sa dirmi cosa può essere successo?

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  21. Wow, io l’ho appena fatta, mettendoci sopra anche qualche porretto e rosmarino… a vedersi è completamente diversa, ma è buonissima!! Croccantina sopra e morbidina dentro yumm!!!

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