CZ non sta per “Repubblica Ceca” :mrgreen:, bensì per carote e zucchine 😉 La ricetta l’ho tratta da qui, apportando qualche modifica – vedi l’amaranto al posto del riso – ed aggiungendoci il mio tocco personale, ossia il pesto in luogo del semplice basilico 🙂 (va bene che sia light, ma senza esagerare!).
Ingredienti (per 1 persona):
olio evo qb
rosmarino secco qb
1 spicchio di aglio
1 carota media
2 zucchine medio-piccole
acqua qb
1/2 dado vegetale
60 g di amaranto
sale, pepe a piacere
1 cucchiaio di pesto (autoprodotto)
Procedimento:
Mettete a soffriggere in una padella antiaderente (o pentola in acciaio) l’olio insieme al rosmarino e allo spicchio di aglio; togliete quest’ultimo non appena comincerà ad imbrunire. Nel frattempo occupatevi delle verdure: la ricetta dalla quale ho tratto ispirazione prevedeva di grattugiarle prima di metterle a cuocere ma, per pigrizia, io mi sono affidata al mio vecchio amico frullatore 😉 Dunque, se anche voi avete un amico come il mio :mrgreen:, ponetevi dapprima la carota tagliata a rondelle e tritatela piuttosto grossolanamente; trasferitela quindi in padella e ripetete la stessa operazione con le zucchine. Lasciate insaporire per qualche minuto, dopodiché unitevi il 1/2 dado ed acqua sufficiente a coprire il tutto. Versate a questo punto l’amaranto, aggiustate di sale e pepe e proseguite la cottura per 20 minuti, aggiungendo altra acqua se necessario (la minestra non deve asciugarsi ma nemmeno rimanere troppo brodosa). Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare brevemente. Servite nel vostro piatto guarnendo con 1 generosa cucchiaiata di pesto alla genovese home-made. Gnammm!
Il punto:
Fra i vari pseudo-cereali che ho cominciato ad introdurre nella mia alimentazione da un annetto e 1/2 a questa parte, l’amaranto è quello che – ammetto – mi piace di meno :-(… Eppure vanta un profilo nutrizionale di tutto rispetto: è altamente proteico; è una buona fonte di lisina (amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali), ha un elevato contenuto di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro, oltre che di fibre; è naturalmente privo di glutine ed è pertanto indicato nell’alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco (informazioni tratte da Wikipedia). Il pesto è un condimento per il quale stravedo e che riesce perfino a farmelo piacere 🙂 (eh già, sono peggio dei bambini capricciosi ;-)); inoltre, trovo che si abbini egregiamente alle carote e alle zucchine. La zuppa così preparata risulta leggera, saziante e digeribile al tempo stesso.
P.S.:
Non c’entra nulla con la ricetta: possiamo fare il punto della situazione su chi sarà presente al Veganch’io???
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
ecco un’ottima ricetta per provare per la prima volta (nel mio caso ) l’amaranto!! Brava!!!
Buooona!! mi piace soprattutto la cremina di carote e zucchine…che dici, se una volta cotta si frulla tutto di nuovo dovrebbe venire una bellissima vellutata 😀 (magari con aggiunta di un cucchiaino di maizena )…più invernale che estiva forse ma basterà mangiarla fredda 🙂
ottimo il pesto sulla zuppa!! io no veg-anch’io..
adoro le minestrine leggere e saporite! 🙂
Grazie a tutte 😉
@Cassie: assolutamente sì! Anche se a dire il vero non ho mai provato a frullare l’amaranto…non vorrei che i minuscoli chicchi sfuggissero alle lame del frullatore 🙄
@Darma: pure io lo adoro! Peccato per il Veganch’io 🙁 Io non so ancora se ci vado…
Ciao flowerpower! Mi piace tanto l’amaranto… Lo devo assolutamente andare a comprare!! Non contiene glutine (perche’ non e’ un cereale) ma tante proteine e ferro… Cosa aspettiamo?!? Grazie per avercelo ricordato! 😀
Grazie anche a te, Federica! E’ vero, l’amaranto fa benissimo 😉
flower, ti ho inoltrato mail di una mia amica su un evento veg in provincia di asti, io non andrò perchè è di sabato e il mio fidanzato non ne vuole sapere, ma se è vicino a te magari ti interessa.. 🙂
L’ho mangiato proprio l’altro giorno l’amaranto! Questa è un’ottima idea per cucinarlo in modo diverso!
mai provato l’amaranto…se ha tutte queste caratteristiche positive bisognerà provera questa ottima minestra 😛
@Darma: l’ho visto, grazie mille! Mi piacerebbe partecipare, vedo se riesco a coinvolgere qualcuno (dei miei, intendo) giusto per non andare da sola 🙂
@Gala: grazie 😉
@EnricaAnnalisa: provatelo…secondo me il sapore è un po’ particolare e può non piacere a tutti ma, fidatevi, preparato così è buonissimo 😉
Buonissima la zuppetta. Anch’io uso spesso l’amaranto ma pensavo fosse simile alla quinoa quanto a valori nutrizionali.
Grazie, Olivotta 🙂 In effetti gran parte dei valori nutrizionali sono abbastanza simili a quelli della quinoa, ma rispetto a quest’ultima è più ricco in molti dei minerali (in particolare, calcio e ferro) 😀
Scusate, ma visto che quasi nessuno mi ha risposto :-P, reitero la domanda: chi ci sarà al Veganch’io???
Me la sono già segnalata. Ottima.
Grazie Xuxa!
Io pensavo stesse per Catanzaro 😀 😀 buona questa ricetta, l’amaranto mi è nuovo però
@Lilly: ah ah, non ci avevo pensato 😆 Grazie! L’amaranto si trova molto facilmente nei negozi di alimentazione naturale, ma oramai anche in parecchi supermercati (di solito accanto a cereali come il farro, l’orzo, ecc.) 😉
Provata ora! Buonissima….complimenti! Questa è la mia prima ricetta con l’Amaranto e mi ha conquistata…. grazie mille 🙂
@lara: ma dai!? Mi fa davvero piacere 🙂 Grazie a te 😀
Sto per iniziare a prendere spunto per una minestra, il mio unico dubbio è il dado: ma ne usi uno naturale?
Penso che sia meglio fare un bel brodo al momento, magari con carote, porri e zenzero! 🙂
Ciao Domitilla, eccomi (con un po’ di ritardo ;-))… Io ho usato un dato biologico e ovviamente 100% vegetale, contenente soltanto verdure, erbe aromatiche/spezie e sale (niente glutammato né altre schifezze del genere); in alternativa si può usare anche l’acqua di cottura delle verdure, oppure preparare appositamente un brodo come suggerisci tu! A dire il vero però lo zenzero in questa minestra non ce lo vedo molto bene, temo che la sua piccantezza ne comprometterebbe il delicato sapore…