Quadrotti speziati


Ingredienti per i quadrotti mele-noci-cannella:

10 mele piccole
100-150 g di cous cous
1 bicchiere di latte di soia e riso
13 noci
1 manciata di uvetta
4 C di malto di riso
20 g di zucchero di canna alla cannella
1 C di cannella
5 g di agar agar
acqua qb

Ingredienti per i quadrotti cioccolato-pere-cardamomo:
200 g di farina integrale
1 busta di preparato per budino al cioccolato
1/2 bustina di lievito
1 C di cardamomo
300 g di latte di soia e riso
4 C di concentrato di dattero
3 C di olio evo
1 c di bicarbonato
1 c di aceto
2 pere
80 g di cioccolato fondente

Ingredienti per i quadrotti limone-semi di papavero-zenzero:
100-150 g di miglio
il succo e la scorza di 1 limone e 1/2
5 C di malto di riso
1 C di zenzero
5 g di agar agar
1 manciata di semi di papavero
2 C di farina integrale
acqua qb

Procedimento:
Per la versione 1: cuocere il cous cous in abbondantissima acqua per un intervallo di tempo di gran lunga superiore a quello necessario per la cottura, finché in pentola non si ravviserà la presenza di una pastella collosa, nella quale il cous cous è quasi indistinguibile; aggiungere alla pastella il malto, lo zucchero, la cannella e l’agar agar; mescolare bene e lasciare sobbollire per qualche minuto; infine, aggiungere le mele tagliate a tocchetti, le noci spezzettate e l’uvetta, aggiungendo gradualmente 1 bicchiere di latte per amalgamare meglio il tutto; cuocere a 200° in forno ventilato per circa 20 minuti (per queste dosi ho usato una teglia rotonda di circa 30 cm di diametro). Per la versone 2: setacciare la farina con la polvere per il budino, il lievito e il cardamomo; a parte, sbattere con una frusta il latte con il concentrato di dattero e l’olio; aggiungere i liquidi agli ingredienti secchi, mescolando con un cucchiaio di legno; aggiungere l’aceto e il bicarbonato e mischiare nuovamente; infine, aggiungere le pere tagliate a dadini e il cioccolato ridotto in piccoli pezzi, dando un’ultima mescolata; cuocere a 180° in forno non ventilato per circa 30 minuti (per queste dosi ho usato uno stampo da plumcake). Per la versione 3: cuocere il miglio analogamente a quanto fatto per il cous cous; aggiungere alla pastella ottenuta il malto, il succo di limone, l’agar agar, la farina setacciata e mescolare bene, lasciando sobbollire per qualche minuto; aggiungere la scorza di limone, lo zenzero, 1 manciata di semi di papavero e mischiare un’ultima volta; cuocere a 200° in forno ventilato per circa 20 minuti (per queste dosi ho usato uno stampo rotondo a cerniera di circa 20 cm di diametro).

Considerazioni:
Ho preparato questi dolcetti in occasione di un “tea tasting” a cui ho partecipato questa sera, organizzato dal gruppo di tai chi in cui mi sono inserita (ho iniziato settimana scorsa, quindi mi definirei “il pezzo di legno in mezzo a esseri di gomma” :mrgreen:). I the assaggiati sono “Rock tea” cinese, “Oolong tea” dalle montagne del Taiwan e del “Tree Type Puerh Tea” dello Yunnan (Cina): straordinari! I dolci sono stati spazzati (e sono spariti anche i sample che avevo lasciato in casa per i coinquilini): lo prendo come un responso positivo :D.

Questi invece sono doni della famiglia del mio supervisor, raccolti dai loro alberi (mi viziano) ed ovviamente immediatamente sacrificati per la nobile causa dello sperimentalismo dolce. Un gran saluto a tutti, vecchi e nuovi! Spero di poter presto tornare a commentare a pieno regime 😀

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. ma sono fantastici 😀 non ho parole…ci hai anche inserito il mio adorato agar agar!! invidia profonda per tutti quelli che hanno potuto assaggiarli 😆

    Reply
  2. Supervisor adorabile, cucchiaio da furto e ricette (senza lievito!!!) da copiare!!!!!! 😀 😀 😀 😀 IDOLA!

    Reply
  3. che invidia! una serata di assaggio di the sarebbe la mia serata ideale soprattutto se in compagnia di tanti quadrotti! (se proprio devo scegliere, quello al limone! 😉 )

    Reply
  4. *w* che buooooni! fantastica anche la foto!!!!

    Reply
  5. Waw … siete bravissime!!!

    Reply
  6. Mmmmh che buoni! E che bella l’idea della serata di assaggio dei tè! 😀

    Reply
  7. Tutti fantastici ma i miei preferiti sono i quadrotti mele-noci! Dici che vengono uguale se anzichè usare l’agar agar che non ho, metto la maizena?

    Reply
  8. che buoni!!!! stessa domanda di gala ma io propongo un’altra alternativa… farina di semi di carrube..può andare?

    Reply
  9. bellissimi i quadrotti!vogliamo parlare del mestolo smile????lo voglioooo.vedrai che il tai chi ti porterá lontano…devi solo avere tanta pazienza ed imparare ad ascoltare i cambiamenti nel tuo corpo e dentro di te.la strada é molto lunga.io la sto percorrendo e ne ho ancora tanta.ma per quanto mi riguarda sento giá che qualcosa si muove.

    Reply
  10. Caspiterina, che inventiva 😯 Ti sei decisamente superata! Nessun dubbio a proposito del successo riscosso da questi quadrotti 😛
    I tè cinesi “DOC” 😉 sono qualcosa di indescrivibile…nulla a che spartire con quelli che si trovano comunemente qui da noi! Ma hai assistito proprio alla cerimonia tradizionale (con tanto di teiere decorate, tazzine mignon in coordinato e spiegone sulla storia e sulle proprietà di ciascun tipo di tè)??? Io l’avevo seguita in Cina…davvero interessante e suggestiva! Il costo un po’ meno 🙁

    Reply
  11. Wowowowow!!!!! Voglio partecipare anche io, accidentaccioooo! E voglio spazzolare tutti i quadrotti! 😀

    Reply
  12. Chapeau!
    Davvero, davvero, chapeaux!
    🙂

    Reply
  13. Ma che belle foto! Sei una cuoca bravissima, vorrei essere stata al raduno di Thai chi!! 😉

    Reply
  14. GRAZIE GRAZIE GRAZIE A TUTTE!!! 😀
    @Cassie, purtroppo non ho ancora trovato il barattolozzo di agar agar, ma trovo solo bustine da 10 g.. meglio di niente 🙂
    @Vika, un po’ di lievito c’è.. la prossima volta anche la creazione al cioccolato sarà in versione mattoncino non lievitato!!
    @Gala, anche i miei preferiti sono quelli 🙂 Immagino che anche la maizena vada bene… l’agar agar ha fatto la solita magia di rendere un brodo primordiale liquido da caldo assolutamente solido dopo poco tempo.
    @Catmat, vedi sopra 🙂 Penso di sì!
    @Valentina, per i pochi benefici che già ho potuto sperimentare, sono assolutamente determinata a continuare e a sconfiggere la mia legnosità 🙂 Spero solo di riuscire a tener testa alla pigrizia e al freddo (per ora i ritmi sono abbastanza intensivi – 3 ore lunedì e sabato e 1 ora e mezza negli altri giorni in settimana – e nella maggior parte del tempo si sta al parco.. sarà così anche in inverno o.o)
    @Flower, non so se fosse un’autentica cerimonia tradizionale… però il maestro (neozelandese) aveva teiere decorate, “palcoscenico” in legno con le tazzine mignon, ci ha spiegato TUTTO sulle proprietà e ha anche fatto gli svariati rituali di lavaggio delle tazze, offerta credo rituale del the alla statuetta di una specie di cane appoggiata sul suddetto palcoscenico (perdona l’ignoranza e la spannometria con cui descrivo..) ecc 🙂 Informale come cosa, ma molto interessante (e goduriosa.. anche perché tutti han portato cibo per una legione)

    Reply
  15. Sono bellissimiiiiiii *.* e che ingredienti fantastici!! Appena abbiamo un po’ di tempo corriamo a fare la spesa e poi a prepararli 😛

    Reply
  16. Bellissimi, buonissimi e simpaticissimi! 😀

    Reply
  17. Sì sì, allora era sul tipo di quella a cui avevo partecipato io 😀

    Reply
  18. Ciao latortoise!! Questi quadrotti sono bellissimi!!! Bravissima come sempre!! 😀

    Reply
  19. le tue creazioni si riconoscono sempre… hai classe e una grande fantasia. bravissima!!

    Reply
  20. Sono deliziosi, ordinerei una vagonata (con allegato il mestolo-smile) di quelli mele noci e cannella!

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti