Cantuccini di mais al papavero

Sembra che su Veganblog sia esplosa la cantucci-mania! Questa è un’altra ispirata al libro (Vegan cookies invade your cookie jar) che ho acquistato qualche mese fa.

Era parecchio tempo che non lo tiravo fuori , perché sinceramente le ricette che avevo provato finora non mi avevano soddisfatto completamente, con l’eccezione delle barrette ai mirtilli, forse perché a me piacciono i biscotti croccanti e invece erano tutti un po’ morbidi. Questi invece sono deliziosi, sono piaciuti perfino al commensale che in genere non apprezza i miei dolci perché troppo poco dolci e/o integrali.

Comunque complice un pacco di farina fioretto che mia mamma è finalmente riuscita a reperire ho voluto fare un altro esperimento anche perché avevo un pacchetto di semi di papavero da avviare che mi guardava sconsolato da un pezzo. Richiedono un pochino di tempo e di pazienza in più, ma sono comunque facili da fare. Come al solito ho fatto qualche piccola modifica, ma stavolta sono davvero minime: ho eliminato “l’uovo di lino” che loro mettono quasi in ogni ricetta visto che le altre volte mi dava quel retrogusto amarognolo che non mi piaceva, e l’ho sostituito (come da suggerimento delle autrici) con un cucchiaio di amido di mais. Non avevo lievito per dolci (ho usato il cremor tartaro), né estratto di vaniglia (ho usato quella in polvere), ma per il resto è tutto come da ricetta. Gli ingredienti sono come al solito in “cups” americane, io uso il misurino della macchina del pane, ma si trovano anche ai magazzini di mobili svedesi di cui parlava Mirko ;). Comunque tenete presente che 1 cup equivale a 240 ml. di liquido, quindi basta anche un misurino normale.

Ingredienti:
1/4 cup di latte di soia
2 cucchiai di succo di limone
1/2 cup di olio di semi di girasole
3/4 cup di zucchero bianco
la buccia grattugiata di un limone
1/2 cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere
1 e 1/3 cup di farina 0
1/2 cup di farina di mais fioretto
3 cucchiai di amido di mais
1 cucchiaino di cremor tartaro
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiai di semi di papavero

Procedimento:
Innanzitutto ho mescolato il latte di soia con il succo di limone, finché il latte non comincia a cagliare (in realtà non ho avuto pazienza e dopo un po’ ho aggiunto gli altri ingredienti, forse se avessi aspettato un pochino l’impasto sarebbe venuto più asciutto, ma vabbè si sa che la pazienza non è il mio forte :roll:), poi ho aggiunto la scorza grattugiata, lo zucchero, l’olio e la vaniglia. Ho mescolato bene, quindi ho aggiunto il resto degli ingredienti: le farine, la maizena, i lieviti, il sale e i semi di papavero. L’impasto rimane piuttosto morbido, ma dovreste essere in grado di formare una specie di tronchetto, così

Come vedete a me è venuto piuttosto piatto, forse è perché non ho aspettato che il latte di soia cagliasse bene, ma ho aggiunto un cucchiaio colmo di fioretto e mi sembra che la consistenza andasse bene comunque. Ho messo il tronchetto in forno (su una teglia ricoperta di carta forno, è importante) a 180° per una mezz’oretta circa, fino a quando si è rassodato e dorato leggermente, così

L’ho estratto dalla teglia con tutta la carta forno e l’ho fatto freddare per una quarantina di minuti su una gratella (non senza staccare qualche pezzettino di crosta per sentire com’era :mrgreen:), quindi sono passata alla fase più delicata: il taglio! Idealmente servirebbe un coltello a lama liscia, pesante e MOLTO affilato, che io non ho, perché il mio è rimasto da mia mamma, quindi ne ho usati due: un coltello a serramanico artigianale acquistato in Sardegna anni fa, che è affilatissimo ma piccino, e un coltellaccio da cucina a lama alta e liscia ma non molto affilato. Ho usato il coltello sardo per iniziare ogni fetta, appoggiandone la punta sul tagliere e intaccando il tronchetto partendo dal bordo, piano piano, per un paio di centimetri, così

quindi ho finito ogni fetta con l’altro coltello, in un unico movimento lento ma deciso, appoggiando bene il palmo della mano su tutta la lunghezza della lama. Bisogna fare attenzione perché l’impasto è molto friabile, per fortuna il commensale è venuto in mio soccorso, perché a me non riusciva tanto bene :roll:. Ho trasferito tutte le fette (tagliandole a metà altrimenti sarebbero state troppo lunghe) sulla placca ricoperta da carta forno e ho infornato di nuovo,

stavolta a 160° per circa 25 minuti (il libro dice 26-28 :shock:), finché non hanno cominciato a dorarsi. Occhio a non fare come me che ho fatto le fette di spessori diversi, quindi ho rischiato di bruciare quelle più sottili :roll:.

Abbiate pazienza e fateli freddare altrimenti si sbriciolano tutti. In realtà si sbriciolano parecchio anche da freddi, ma io ovviamente ho raccolto ogni mollichina per i nostri amici pennuti :mrgreen:. Io e il commensale li abbiamo gustati dopo cena con del vino rosso, e io ho bissato la mattina a colazione con la belva, io con il mio tè (Lapsang Souchong) e lei con il suo succo di mela bio a km. 0 :mrgreen:

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. ch delizia!!! guarda che carina la belvetta che si pappa un biscottino… 🙂
    sono venuti davvero belli, e con i semi di papavero devono avere un gusto tutto particolare!

    Reply
  2. Ciao carissima da provare sicuramente anche questa versione cantucciosa 🙂 Dai un baciotto a Marti 🙂

    Reply
  3. Anche a me ultimamente piace moltissimo la farina di mais nei biscottini… Questi Cri sono veramente molto invitanti, da fare !!! 😉

    Reply
  4. Che belli! Mia mamma ha voluto copiarsi la ricetta di cantucci veg dell’ultimo numero di Cucina Naturale… queste si che son soddisfazioni 😉 … piccole, ma fa sempre piacere! Dovrò proporle anche questa valida alternativa,ma io sostituirei lo zucchero bianco!

    Reply
  5. @ Ambro, Chicca e Ele: grazie!
    @ Petra: si anche io la prox volta voglio provare con lo zucchero dark brown, anche se forse coprirebbe un po’ il sapore dei semi di papavero….mmmhhh

    Reply
  6. COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono Bellissimi!!!!!!!!!! Proverò con lo zucchero di canna integrale o il ma lto dici possa venire qualcosa?? 😛

    Reply
  7. @ Gemma: prova e dimmi come vengono! Anche io lo preferisco. Il malto lo escluderei però perché cambia la consistenza dell’impasto che in questo caso è cruciale per poterlo affettare

    Reply
  8. Noo! Ma sembrano buonissimi!!!
    Li voglio provare, anche se io e la preparazione dei biscotti non andiamo molto d’accordo. =)
    Smack!

    Reply
  9. Bellissimi! Baciami la belva!

    Reply
  10. Buonissimi, meno male che è scoppiata la cantucci mania, la scelta si allarga!!! ottimi veramente 🙂

    Reply
  11. @ Marko: prova, prova questi in realtà sono facilissimi, l’impasto praticamente si fa da solo 😆 bisogna solo tenere d’occhio le due cotture e avere un po’ di pazienza durante il taglio!
    @Mirko e Felicia: grazie!

    Reply
  12. Queste cantuccini sono strameravigliose. 😉

    Reply
  13. stupendiiiii!!!!bravissima Cri!!!

    Reply
  14. Evviva i cantucci..sono deliziosi Cri 🙂

    Reply
  15. Che meravigliosi cantuccini!!! Bacini a Martina! 🙂

    Reply
  16. Woooow..sai che in questi giorni cercavo proprio una ricetta per i cantucci? Ora me la salvo!!!

    Reply
  17. Grazie Romina, li ho rifatti diverse volte da allora e sono sempre venuti favolosi! Se li provi posta i tuoi commenti!

    Reply
  18. cara cri i tuoi cantucci sono meravigliosi! è da un po’ ormi che uso la tua ricetta e perdonami per non averti già ringraziato!!!!un abbraccio

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti