Crostata veghella e noci

Era da tantissimo che la volevo fare… Ma come ho fatto fino adesso a stare senza mangiarla!!! Buonissima e  con “pochi sensi di colpa”. Diciamo che dopo un pasto “normale” ci si può concedere una fettina!

Ingredienti (teglia  20×20):
150 gr di farina 00
50 gr di farina di lupino
50 gr di margarina vegetale
2 cucchiai di zucchero grezzo di canna demerario
veghella q.b per coprire la torta
3 cucchiai di yogurt di soia
latte di soia q.b.
1 bustina di lievito vanigliato
granella di noci

Procedimento:
Per preparare la pasta frolla: utilizziamo un robot da cucina cosi non scaldiamo troppo gli ingredienti e la margarina non si scioglierà. Prima di tutto ricordiamoci di porre la margarina in freezer per almeno un’ora così da averla bella fredda. Mettere nel robot : farina 00, farina di lupini, margarina, zucchero, lievito. Massima velocità qualche secondo. Vi ritroverete un composto granuloso. A questo punto aggiungete i tre cucchiai di yogurt di soia e rifate girare a media-alta velocità. Aggiungete qualche goccia di latte di soia in modo da formare una palla. Prendetela, compattatela e mettetela in frigo qualche ora o in freezer 30 minuti se si ha poco tempo. Trascorso il tempo la palla sarà ben compatta e facile da stendere anche se bisognerà stare attenti perchè un minimo tenderà a rompersi. Stendetela non troppo sottile, circa 5mm e mettetela nella teglia. Bucherellate con una forchetta e mettete 10 minuti a 200 g in forno preriscaldato. Appena vedrete che si comincerà a dorare aggiungete la veghella e rimettete in forno altri 30 minuti per un totale di 40 minuti circa. Si cuoce in più tempo rispetto alla frolla classica in quanto la farina di lupino per diventare croccante deve cuocere più a lungo.
Frullare una decina di noci grossolanamente o al coltello per un risultato più “rustico” e cospargete la crostata. Lasciate raffreddare prima di mangiare

Note:
Come avrete capito ho della farina di lupini da smaltire per cui cerco di utilizzarla nei maggiori modi possibili. I risultati però, a differenza di quello che mi immaginavo, sono formidabili; mio padre appena tornato dalla campagna mi ha detto : “grazie mi hai fatto la torta con la polpa di carrube” perchè oggi avevamo visto un servizio alla tv con questo ingrediente.  Io, da bravo ragazzo, quale seno peraltro, gli ho detto che era una frolla classica e con sopra una nutella classica con aggiunta un cucchiaio di farina di carrube.
Ebbene vi dico soltanto che mio padre ne ha mangiata quasi metà, dicendo che l’altra se la riservava per la colazione del giorno dopo (e io che mi mangio domani mattina!!!).