Gulyas

Mi hanno regalato un bel pacchetto di paprika originale ungherese. Complice la serata freddina, ho voluto subito utilizzarla per il piu’ tipico piatto magiaro:

Ingredienti per 2 porzioni 

Tempo totale 65 minuti.

Seitan autoprodotto alla paprika  150 g. ( ingredienti in seguito )

Cipolla rossa 150 g.

Scalogno 1 piccolo

Paprika 3 cucchiai

Margarina veg 2 cucchiai

 

Per il brodo di cottura

Carota 2

Aglio 1 spicchio

Sedano 30 g.

Prezzemolo solo i gambi 10 g.

Cipolla essiccata 1 cucchiaino

Dado veg ( autoprodotto ) 2 cucchiai

Sugo di pomodoro ( autoprodotto ) 1 cucchiaio

Chiodo di garofano 2

Sale secondo gusto.

Guarnizione

Patate 200 g.

Preparazione del seitan

Impasto per 15 minuti nella mdp programma solo impasto  con acqua bastante ad ottenere una massa consistente ed elastica:

Farina 00 200 g.

Semola rimacinata di grano duro 50 g.

Farina di ceci 50 g.

Paprika 1 cucchiaio

Sale un pizzico

Netto e preparo le verdure per il brodo

Mentre porto a bollore il brodo, lavoro la massa per ricavare il seitan, che avvolgo in carta forno e pongo a cuocere per 40 minuti.

Netto e affetto le cipolle e lo scalogno, faccio stufare con la margarina a fuoco bassissimo in una casseruola,aggiungendo man mano un poco di brodo

Sbuccio le patate e le cuocio in acqua salata, scolo, fermo sotto acqua fredda e riservo.

Nel frattempo il seitan sara’ pronto, scolo e taglio a dadi da 2 cm.

Il fondo di cipolle sara’ ora ben ammorbidito, aggiungo 2 cucchiai di paprika,

 Un mestolo di brodo ed il seitan,  lascio stufare coperto a fuoco basso per 10 minuti, badando che non attacchi, semmai immetto qualche cucchiaiata  ancora di brodo.

Quando il tutto e’  amalgamato ed il sugo e’ ben denso,  impiatto guarnendo con le patate.

 

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ecco questo mi fa’ proprio gola, col caldo non abbiamo più fatto seitan, ma adesso la voglia ricomincia, dovrò dire al seitaro di casa di fare questa ricetta bellissima!!!
    Buona giornata Micillo! 🙂

    Reply
  2. Ed anche su questo piatto nulla da dire… Solo che mi lecco i “baffi” alla sola vista 😆 Complimentissimi ancora… Rimango sempre senza parole difronte alle tue succulente ricette 😛

    Reply
  3. considerati i miei poveri “piè giazài” (piedi ghiacciati) direi che me lo sarei sbaffata anche per colazione questo robo piccantoso! go micillo go!! ^__^

    Reply
  4. Mmmmmmmmmmmm seitan <3_<3
    Con la paprika oltrettutto! 🙁
    Che gola!
    peccato che mi sto ''disintossicando'' dalle cipolle 🙁

    Reply
  5. Le tue ricette hanno sempre un che di particolare e intrigante,complimenti!!Sembra ottimo!

    Reply
  6. Questo seitan alla paprika mi intriga 😛

    Reply
  7. Il mio compagno adora il goulash, quasi quasi gli faccio una sorpresa la prossima volta! Immagino che con la paprika originale il sapore sara’ diverso leggermente ma pazienza!!
    Le tue ricette mi piacciono sempre molto, anche se non sempre riesco a commentarle 🙂
    Avevo anche letto che avresti iniziato a lavorare nella cucina in un agriturismo, spero che questo nuovo lavoro ti piaccia e ti dia soddisfazioni, te le meriti!!

    Reply
  8. Quella paprika ha un colore spettacolare! In quella pentola (di rame, vero??) poi!!

    Reply
  9. Adoro la paprika. Questo piatto è meraviglioso.
    Complimenti. 😉

    Reply
  10. Premetto che sono un grande ignorantone in cucina, nonostante mi spaccio per chef 😆

    Detto ciò, ma la paprika è ungherese????? 😛

    …non lo sapevo 😳

    Il tuo piatto lo vorrei adesso per cena! Complimenti Micillo 😛

    ( mi piace molto anche il motivetto decorativo patatoso :mrgreen: )

    Reply
  11. Questo goulash mi fa proprio golissima! E data l’ora se lo avessi qui davanti….

    Reply
  12. @ Nello
    si’ la paprika per eccelenza e’ ungherese.
    ha avuto origine in Spagna ( dove si chiama Pimenton ) perche’ i peperoni sono arrivati li’ con Colombo…
    e’ fatta dalla polverizzazione di peperoni essiccati,di qualsiasi tipo.

    Ci sono varie tipologie:
    Különleges la piu’ leggera,molto dolce e dal colore rosso intenso.
    Édes csemege – colore rosso scuro, un po’ piu’ piccante ,dal sapore pieno.
    Csemegepaprika – simile alla precedente ma piu’ piccante
    Csípős Csemege, Pikáns – ancora piu’ piccante
    Rózsa – colore rosso pallido ,aroma forte e mediamente piccante Édesnemes – la piu’ comune per esportazione, rosso brillante e piuttosto piccante
    Félédes – una miscela di paprika dolci e piccanti
    Erős – marroncina,molto piccante
    La mia e’ stata comprata in un mercato,non so a quale tipo appartenga, presumo al primo,chiedero’ alla mia benefattrice, vi assicuro che il gusto che lascia non ha nulla a che vedere con le paprika utilizzate fin’ora.
    @ Giuditta
    si’ e’ una pentola bombata da 24 in rame stagnato.
    Anni fa, quando stavo a Gallarate, frequentavo il mercato mensile di Varese dove c’era un banco di pignattari dell’alto biellese che producevano in proprio questi oggetti meravigliosi, comprai questa, una pentola da 32, una casseruola da 20 e una sauteuse da 24.
    casseruole e pentole sono eccezionali per le cotture prolungate ( stufati,minestroni,zuppe,ragu’,salse,sughi )
    la sauteuse e’ troppo ” diretta ” per le nostre ricette, non ti dico con cosa va meglio perche’ Sauro mi casserebbe il post..
    @ Marta
    come detto la mia paprika non era piccante,cosi’ come non lo e’ quasi mai il gulyas ( o goulash ) ma assieme c’erano anche dei peperoncini che non vedo l’ora di assaggiare. vi diro’

    Reply
  13. grazie Micillo 😛

    …le tue risposte (non solo rivolte a me) mi arricchiscono sempre 😉

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti