Pandolce ai Mirtilli

foto 640 pane mirtilli

– Peso approssimativo del prodotto finale: Un plumcake da 450g.
– Tempo necessario: 10h
– Tipo di lievitazione: Lievito naturale.
Difficoltà: Media

Ingredienti:
– 460g di farina di frumento semi-integrale (tipo 2)
– 50ml di succo di mirtilli
– 90g di lievito madre
– 70ml di acqua
– 90ml di succo di mela normale
– 60ml di succo d’acero (o uno sciroppo di zucchero con 20% di acqua).
– 50g di uvetta
– 60g di margarina vegetale non idrogenata
– 30ml di succo di limone fresco
– 10g di farina di fave (o ceci, o soia)
– Un pizzico di sale.

Preparazione.
In una terrina sciogliere la pasta madre con l’acqua e il succo di limone, dopo di ché aggiungere  il succo d’acero (30ml), la farina di frumento setacciata (300g) e la margarina (30g).  Lavorare gli ingredienti fino a quando l’impasto sarà liscio e omogeneo; sigillare il contenitore con della pellicola trasparente e lasciarlo riposare per 5 ore in un luogo caldo. Nel frattempo rinvenire l’uvetta nel succo di mela normale

Trascorse le 5 ore, aggiungere il succo d’acero e la margarina restanti, la farina di fave, il sale e l’uvetta (con il succo non assorbito). Lavorare nuovamente l’impasto fino a quando sarà liscio e omogeneo.

Disporlo nella forma da plumcake (unta con della margarina), coprire la confezione (con della carta da forno bagnata) e lasciar riposare in una zona calda per altre 5 ore. Infine cuocere nel forno pre-riscaldato a 190° per 20 min. e successivamente a 170° per altri venti minuti.

Nel forno è suggerito mettere un pentolino con dell’acqua per creare vapore; la cottura dovrebbe avvenire nel livello più basso del forno. Se la superficie tende ad annerirsi velocemente durante la cottura, è buona cosa coprila con della carta da forno.

Importante.
Utilizzando una farina tipo 0, in particolare la Manitoba, si ottiene sia un’alveolatura che uno sviluppo maggiore.

Buon Natale a tutti
Aldo Bongiovanni

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. bello e sicuramente buono, ma una domanda sorge spontanea, 90 g di lievito per 460g di farina, non sono tanti? Ciao e tanti auguri anche a te 🙂

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  2. Bellissimo Aldo, come sempre!

    Reply
  3. Ciao Nadir,
    nei prodotti lievitati ricchi di grassi e zuccheri è necessario un contenuto di lievito molto alto perchè entrambi li disattivano (i grassi formano una pellicola che li “soffoca” e gli zuccheri gli rompono la membrana cellulare).
    Va invece evitato nel pane comune perchè lo fa diventare un pò indigesto, sgradevole e con una consistenza gommosa.

    Cmq è lievito madre, non lievito di birra….

    Ciao
    Aldo

    Reply
  4. Questo lo provo sicuramente a breve, stasera devo rinfrescare la pasta madre per fare il pane, quindi magari domani ci provo 🙂
    Domande: perchè aggiungere la farina di fave dopo il primo impasto? Succo d’agave o malto d’orzo al posto del succo d’acere van bene? Ciao Aldo e grazie

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  5. Grazie Aldo, chiaro ed efficiente come sempre 🙂

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  6. sto guardando con bramosia questo splendido pane….ma che lavoro sta dietro una cosina così….semplice a vedersi!!!!
    Complimenti, che chef!!!!

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  7. Ah Aldo, peccato non aver visto prima questo bel dolce !!!!!!
    Ho già utilizzato tutta la mia p.m. oggi, per due pani ed un dolcetto (sperem…).
    Come dice Chicca, mi é ormai venuta la malattia da p.m. !
    😉

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  8. La pasta madre è una piacevolissima droga!
    Aldo è molto bello queto pan dolce, ma se lo volessi fare con il lievito di birra quanto ne dovrei considerare?
    Grazie! 🙂

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  9. stupendo!!! mi associo a Lucia, dosi di lievito di birra?…

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  10. Che invidia per voi con la pasta madre…. 😉
    Bravissimo Aldo come sempre!

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  11. Grazie a tutti,
    il lievito di birra per le preparazioni del pane dolce dovrebbe ricoprire indicativamente il 5% in relazione alla farina.

    Chicca: questa è una ricetta che ho fatto mesi fa, probabilmente mi ero dimenticato di unire la farina di fave prima, non c’è altre spiegazioni. Per la sostituzione dell’acero, considera che va bene qualunque dolcificante in sciroppo. L’agave però tende ad alimentare i batteri acetici e non quelli lattici, di conseguenza potrebbe acquisire un sapore non gradevolissimo.
    Infatti, le industrie che utilizzano i dolcificanti come il fruttosio (l’agave è fruttosio in sciroppo) in combinazione del lievito madre, pilotano le temperature (le aumentano) per inibire lo sviluppo dei batteri acetici.

    Ciao 😉

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  12. Grassie ;-)Usero il malto d’orzo!

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  13. Bellissimo e diverso!!!

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