Non-food: domande

Erano rimasti in due, il grigio e il nero, e io avevo già Emily ed Hermione, ma non potevo lasciarli in giro, e non potevo più darli in adozione. Hernan (il grigio) è quasi morto, questa estate. Lo ha trovato Ale, steso, inerme e freddo. Io l’ho scaldato. Corsa in clinica. Paura. Poi è guarito.

È rimasto un micio snello, quasi magro. Ora dorme sulle mie gambe. Poco fa l’ho guardato, l’ho solo guardato, e lui ha iniziato a far le fusa socchiudendo gli occhi e “sorridendomi” come solo i gatti sanno fare. Hermione (la tricolore) si è affezionata ad Ale. Se trova qualcosa di suo – di Ale – in giro, ci si strofina per mescolare i loro odori. Aristillo, panterino nero dal pelo lungo, è un seduttore nato. Lo chiamo don Juan de Tillo maestro d’amore, sedurrebbe chiunque. Emily è una vera signora. Capisce tutto, ed è capace di offendersi, se si parla di lei con poco rispetto. Ma ha anche il vizietto di andare a zampettare nella cenere del camino, cosa che diventa evidentissima sul suo manto candido. Quando guardo i miei gatti penso a chi dice che gli animali non hanno un’anima. Gli animali ce l’hanno, ed è pure grande. E quando scopri questo semplice fatto, come puoi continuare a mangiare animali? Io ho avuto tanto tempo un acquario tropicale, e vi assicuro che i pesci hanno sentimenti, sono felici, si sentono bene o sono depressi se qualcosa non va. Perché mi devi dire: “eh, ma almeno il pesce puoi mangiarlo”? Ma poi: hai davvero una mensa… povera, se mi chiedi, se ci chiedi cosa mangiamo senza carne né pesce. Sei monotono. Io non ho abbastanza pranzi e cene, per quante cose voglio provare, assaggiare, sperimentare. Rinunciare ad uccidere – è proprio il caso di dirlo – rende liberi. E questa libertà, se io la concedo a chi mi sta davanti, a chi non vuole cambiare il suo stile di vita, a chi continua a mangiare carne… perché deve essere negata a me? Perché le mense non propongono dei menù vegetariani e vegani? Perché i miei eventuali figli non potranno usufruire della mensa visto che ad ogni pasto è prevista carne o pesce? All’asilo di mia nipote è così: se non prevedono almeno una portata di carne, non sono soddisfatti. Perché noi vegetariani dobbiamo ancora difenderci, difendere noi e le nostre scelte, perché siamo costretti a spiegare sempre tutto, e portare tabelle e analisi? Perché non ci lasciano seguire la nostra scelta di vita senza stare a prenderci in giro, o a prospettarci futuri da cardiopatici, a minacciare figli rachitici, a dirci che siamo noiosi? Che con noi non si può andare da nessuna parte? Mi sento giù, scusate. Avevo bisogno di sfogarmi.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. vale, tutta la prima parte del tuo post mi ha fatto scendere le lacrime…
    poi arrivano le dolenti note e sale la rabbia, o quanto meno lo sconforto, pensando a tutte le battutine, le risatine, le prese in giro, le “pillole di saggezza” e i “consigli per il tuo bene” che dobbiamo sopportare tutte le volte che se ne presenta l’occasione…non oso immaginare cosa dovrò subire quando deciderò di avere un bimbo…
    ma alle volte penso che tutto questo denigrare la dieta veg è dovuto al fatto che, standoci accanto, le persone che conosciamo si rendono perfettamente conto che stiamo benissimo, che siamo tutt’altro che rachitici e malaticci (cavoli faccio 2h -2h e mezzo di palestra per 4-5 giorni a settimana…), che la cucina veg è fenomenale, molto più di quella onnivora…e allora si dovrebbe ammettere che l’unico motivo per cui non si rinuncia alla carne è per gola…ma sai com’è, convincersi che si mangia carne per necessità fa sentire molto meno in colpa…

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  2. La consolazione è che gli amici – quelli veri – rispettano le nostre scelte. E viene spontaneo pensare a parenti più o meno stretti che invece – per ignoranza spesso – tendono ad ostacolarci “per il nostro bene”. È vero, Rossana.
    Io, per fortuna, non ho mai amato la carne, e piuttosto che le bistecche e i bratwurst preferivo già allora melanzane e patate. Poi ho conosciuto Ale, anche lui non vegetariano per debolezza, e insieme la decisione di farlo. Io ho iniziato subito. Basta carne. anche prima di lasciare la casa dei miei per vivere con lui.
    E ora voglio anche eliminare il latte… ma sta’ a vedere se non dovrò farla passare come intolleranza, con i miei >:-(
    (già, che mia sorella, una volta che mi sono azzardata a dire che vorrei eliminare il latte, “vorrei”, se ne esce: “mo’ esageri” e chiude la conversazione perché non vuole sentire… ci metterei una riga sopra, guarda)

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  3. guarda, questi giorni sto leggendo un libro molto interessante che si chiama “the china study”, non se sia disponibile in italiano e neanche in tedesco (su amazon l’ho trovato solo in inglese) cmq è un testo molto valido. c’è un documentario su youtube chiamato Earthlings che consiglio a tutti di vedere, è stato ideato da uno degli scrittori che è cresciuto in una fattoria del montana negli stati uniti che è diventato vegano ha ha (anche se penso per ragioni salutari, ma di questo non ne sono sicuro)
    qua c’è il link alla prima parte del video se ti va http://www.youtube.com/watch?v=_kHmS6onJH0

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  4. Purtroppo la nostra è una scelta difficile…e a volte è normale chiedersi perchè debba essere così…perchè non ci lasciano in pace?ma le scelte coraggiose mettono sempre paura…e il bello è che fanno paura solo a chi non le compie!
    come spiegare che noi stiamo benissimo così?è una lotta continua….ma consola un po’ sapere che è così per tutti coloro che si sono dedicati anima e corpo a qualcosa di giusto…i pacifisti, le femministe, gli ecologisti…..il “diverso”fa paura…il vegetariano mette in discussione “il mondo”…quello che per molti è il mondo…”il mangiare carne”è il quotidiano…l’illusione dell’uomo superficiale di avere il controllo sul mondo e sugli altri esseri….di essere sempre e comunque il più forte….

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  5. Ho imparato a valutare le persone, ci sono persone con cui si riesce a parlare e far capire le prorpie scelte etiche o salutari che siano, e purtroppo ci sono persone con le quali l’ignoranza è talmente tanta che non vale nemmeno la pena sprecare parole (ogni volta che ci provo poi mi arrabbio e mi chiedo come si possa essere così ottusi), quando ho iniziato a seguire veganblog mi consideravo onnivora ora non so più cosa sono e sinceramente non mi interessa difinirmi ne vegetariana ne vegana, sò solo che da tanto non ingerisco proteine animali e questa cosa mi rende felice per me stessa…………ho un marito e un figlio onnivori e a volte mi fa tristezza quando li vedo mangiar carne, ma poi mi dico che ognuno di noi deve fare il proprio percorso, io ci sono arrivata principalmente per motivi di salute il resto è venuto dopo………loro hanno imparato ad apprezzare le mie pietanze e rispettano la mia scelta. Con Matteo inizialmente ho fatto fatica, ma ora sa che la carne la mangerà la domenica dai nonni e difficilmente me la chiede anzi sempre più spesso mi sento gratificare proprio da lui 🙂 Vale credimi eliminare il latte credo sia la cosa meno difficile, al latte anche mio marito e mio figli ci hanno rinunciato ormai da anni bevendo quello di soia senza nessun rimpianto 🙂
    Complimenti per la bellissima famigliola mi accoccolerei tutta ai tuoi micioni 🙂 Un abraccio

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  6. Beh io vi avrei fatto vedere la faccia di mia mamma stasera mentre mi mangiavo gli hamburger carotosi di Chicca! Non vi dico la sua espressione quando le ho chiesto se domani a pranzo voleva mangiare con me il seitan tonnato…puro disgusto…non ne vuole proprio sapere! Ma io mi sento bene, sono contenta e vado avanti.

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  7. ciao…innanzitutto complimenti per quei bellissimi mici…sono gelosa, io ne ho solo una ma li amo.

    bé…che ti posso dire, io ormai sono convinta della mia scelta, e se mi dicono qualcosa non ci penso molto perché i problemi sono loro…
    certo a volte è difficile coi parenti soprattutto oppure con chi non ha ideali propri e quindi è incapace di rispettare quelli degli altri. a volte mi viene un nervoso che devo cacciare le lacrime indietro perché queste persone oltre a fregarsene della vita degli animali non si curano dei sentimenti degli esseri umani…
    e a volte ancora quando non ne posso più mi succede di rispondere a chi mi chiede per milletrecentoquarantaseiesima volta “ma come fai a mangiareeee???”
    ” con la bocca!”
    oddio pensa che mia nonna nonostante abbia solo 16 anni (io, non la nonna!) mi rimprovera perchè dice che non potrò far crescere i miei figli da vegan.

    porta pazienza ragazza 😉 bacioni e sappi che il latte di soia è buonissimo e soprattutto non esce dalla mamma di qualcun altro!

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  8. Grazie, leggere le vostre parole, e sentire che non sono sola, mi scalda il cuore.

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  9. I parenti sono forse i più difficili, perchè nei loro confronti siamo più vulnerabili.
    Io credo comunque che le reazioni siano spesso frutto di abitudine, a volte di ignoranza, e di mancanza di “sperimentazione”. Molti hanno imparato a vivere, e cucinare, in un certo modo, e non hanno mai nemmeno considerato l’effettiva possibilità di altre scelte e reagiscono con sorpresa e a volte rifiuto.
    Ma a me sembra che alla fine non sia una reazione contro chi gli presenta questa cosa, ma piuttosto un modo di riconfermarsi nelle loro scelte. Una volta qualcuno mi ha detto che non poteva permettersi di concepire che quello che io facevo fosse giusto, perchè questo avrebbe significato che le sue scelte erano da mettere in discussione.
    Da quando seguo vegan blog la mia dieta si è arricchita e la mia cucina insaporita in modo straordinario, e confesso che non l’avrei mai sospettato. Ora so che essere vegan è una scelta possibile e anche decisamente e facilmente praticabile. E credo che semplicemente il sapere, e lo sperimentare questo, porterebbe molte persone ad un atteggiamento diverso.

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  10. veramente per me è stato difficile già anni fa quando ero onnivora ma tormentata dalle intolleranze alimentari (in particolare quella al latte).
    già allora le persone si sentivano abbastanza a disagio con me a tavola.
    Penso che sia per un fattore di “(s)comodità”, mangiare in modo differente da quello ormai radicato vuol dire riflettere e dedicarvi maggior tempo, e quindi saltano tutte le “comodità” dell’industria alimentare moderna (che poi se ci pensiamo bene, ma vi rendete conto dello stile alimentare proposto ed imposto? fatto di cibi precotti, presunti light e schifezze piene di conservanti e quant’altro, oltre ovviamente a rifilarci dappertutto, ma davvero dappertutto qualcosa di animale).
    allora però era accettabile perché era un’imposizione, non era una mia libera scelta e quindi ero da compatire.
    da quando però sono diventata vegana questo disagio nei miei confronti non ha più la scusante di prima.
    è evidente che non sono una che si proclama vegana per non mangiare e quindi dimagrire (sono sovrappeso, quindi non possono dirmi che mi sono ridotta pelle e ossa;)).
    Sono stufa di sentirmi chiedere perché, se per motivi etici o di saluti (con l’atteggiamento di chi sta per saltarti alla gola in caso di scelte etiche).
    Sono stufa di dovermi sentire a disagio io quando si va a fare shopping e io rifiuto prodotti animali. Di vedere che gli altri scrollano la testa e dicono “ts”.
    Anzi, sapete una cosa? Questo sfogo mi ha dato coraggio, e la prossima volta non glisserò né me ne starò in silenzio. Affronterò a testa alta queste persone, perché merito più rispetto, lo meritiamo tutti noi che abbiamo deciso di vivere in armonia con gli altri esseri viventi.
    Un abbraccio virtuale a tutti voi, vi “conosco” da poco ma già mi sento a mio agio qui!;)

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  11. @ vale:
    ti capisco quando dici che vuoi far passare l’eliminazione del latte come dovuta ad intolleranza, anch’io spesso taglio corto e dico semplicemente che sono intollerante al latte e varie cose (in effetti è anche vero), soprattutto in ambiente lavorativo dove sarebbe complicato e fuori luogo fornire spiegazioni.
    ho deciso però di non farlo più, di dire semplicemente come stanno le cose. Non sono comunque obbligata a fornire spiegazioni. Gli onnivori hanno mai pensato al perché si alimentano così? Pensano davvero che mangiare tutto significhi avere un’alimentazione corretta? Perchè io che sono abbastanza attenta all’alimentazione devo giustificarmi di fronte a persone che ingurgitano senza pensare?

    Reply
  12. quanto vi capisco! io sono appena all’inizio di questo lungo (ma sono convinta bellissimo) cammino… pensate, dirò alla famiglia che diventerò vegan la sera di Pasqua. Ho scelto un giorno speciale per un annuncio speciale… però spesso sono sopraffatta dalla tristezza, credo che non ce la farò. mi chiedo perchè dev’essere così difficile dire ciò che si sente nel cuore… non mi sento sola però: chi mi ama mi capirà e rispetterà le mie scelte. non tutti coloro che mi amano però, è questo il problema.
    una curiosità: come avete risposto voi al fatidico “perchè????”. non che non sappia perchè diventare vegan ma perchè mille idee mi affollano la mente.. Grazie a tutti! un bacio

    Reply
  13. quanto vi capisco! io sono appena all’inizio di questo lungo (ma sono convinta bellissimo) cammino… pensate, dirò alla famiglia che diventerò vegan la sera di Pasqua. Ho scelto un giorno speciale per un annuncio speciale… però spesso sono sopraffatta dalla tristezza, credo che non ce la farò. mi chiedo perchè dev’essere così difficile dire ciò che si sente nel cuore… non mi sento sola però: chi mi ama mi capirà e rispetterà le mie scelte. non tutti coloro che mi amano però, è questo il problema.
    una curiosità: come avete risposto voi al fatidico “perchè????”. non che non sappia perchè diventare vegan ma perchè mille idee mi affollano la mente.. Grazie a tutti! un bacio

    Reply
  14. Da Vale a Vale: io non mangio carne dal 1° Gennaio, nessuno ci ha fatto caso fino a quando un giorno, a pranzo dai miei suoceri, ho rifiutato i soliti antipasti. Quando ho detto che avevo deciso di non mangiare più carne mio suocero mi ha chiesto -” Lo vuoi allora un wurstel?”-
    Ma dico, se mi chiedi questo ci sei o ci fai? Saprai che è carne anche quella no?
    Polemiche a parte, ovviamente non capisce perchè abbia deciso questo, lui che di carne ne divora a chilate, ma mi sono accorta che sto benissimo così.. Certo, è passato poco dalla mia decisione, ed ogni tanto se mio marito la mangia (e dipende da cosa) lo guardo e sembra difficile resistere, ma mi sono accorta che è proprio una questione di gola e non di effettiva necessità. Io non ho bisogno di questo per stare bene, soprattutto con me stessa, perchè è proprio da quando non la mangio che mi sento più forte e più consapevole delle mie scelte. Non ingurgito più senza saperne il perchè, mangio
    SCEGLIENDO quello di cui sento il bisogno, e guarda un pò..? Non scelgo mai la carne!
    E poi non mi ero mai resa conto di quanta se ne mangia in un pasto: tra antipasto, primo e secondo le quantità sono industriali, e non me ne ero mai resa conto!!
    Io sono d’accordo con chi pensa di non doversi giustificare, chi vuole veramente sapere cosa fai lo chiede, non giudica, e sinceramente, ad un certo punto, sono affari suoi!!
    Alla fine mi sono sfogata anch’io..

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  15. Vorrei portare un po’ di positivita’ e ricordare che siamo forse nella fase
    migliore per il movimento animalista e quindi vegano.
    Ogni giorno diventano vegan centinaia di nuove persone. Il volantinaggio a tappeto
    si spande a macchia d’olio. Gli ingredienti si trovano piu’ facilmente. Studi dopo studi continuano ad uscire, anche su giornali importanti, che confermano che la carne fa male e che la dieta vegetariana fa bene.

    Quindi dai… ora e’ il momento dell’entusiasmo! E personalmente posso dire (soprattutto a AGO ) che per esperienza, piu’ sei sicura/o della tua scelta e piu’ ne parli SENZA cercare approvazione ma esponendo le tue ragioni come un dato di fatto che o accettano, o tanto peggio per loro, e piu’ vedo che la gente reagisce positivamente.
    Piu’ cerchi di spiegargliela invece, come se dovessi giustificarti, e piu’ invece trovano punti deboli su cui provare ad attaccare (perche’ le abitudini nuove fanno sempre cattivo effetto all’inizio e scuotono la nostra comodita’ mentale, quindi i vegan danno fastidio).

    Ricorda che sono LORO che devono giustificare a te come mai mangiano carne ecc sapendo che fa male a loro, agli animali e all’ambiente.
    Meglio quindi essere molto decisi e brevi nell’esporre le tue ragioni. (Ed avere i fatti molto chiari sulle domande piu’ frequenti che di solito ti vengono fatte).
    Al massimo dai a tua madre una lista di ingredienti o ricette vegan che puo’ fare per te se vuole, quando vai a trovarla (se non vivi con lei), cosi le semplifichi le cose.

    personalmente nel giro di pochi mesi ho visto diventare vegan il mio compagno, il mio ex e il mio migliore amico e vegetariana una mia cara amica e una collaboratrice al lavoro.
    Sono diventata piu’ brava io rispetto a quando ero solo vegetariana o sono maturi i tempi?
    Credo entrambe le cose, quindi e’ il tempo di darci dentro. Il volantinaggio, dicono i libri di attivismo animalista, e’ l’arma migliore. Chi va in Università o ci abita vicino potrebbe considerare l’idea di farsi mandare gratis dei volantini da qualche associaz. vegan e darli via . Anche solo fare inviti a cena, come mi pare si faccia un po’ tutte qui 🙂 e mostrare che l’alimentazione vegan e’ sana E da leccarsi i baffi e’ un altro ottimo modo, dicevano.

    Avanti cosi… con energia

    🙂

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  16. Che belli questi commenti… in tante cose mi ci sono ritrovato: nel gusto di qualcuno di punzecchiare (ma io mi diverto e alla fine si arrabbiano loro e non io), l’ottusità di qualcun altro di non capire (ma allora cosa mangi?), ecc. ; il link citato da Alessio c’è anche con i sottotitoli in italiano:
    http://www.youtube.com/watch?v=Wn12sMIvKW4
    ho promesso ad una mia collega che glielo avrei mandato, vediamo così se sono io a dovermi giustificare per le mie scelte o lei (che si dichiara amante degli animali).
    Lo avete già detto in tanti: non abbiamo niente di cui vergognarci o di cui doverci giustificare.

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  17. ….Valep79…..sai amche per me il poblema spesso si ripropone con i suoceri…ne avevo gia scritto un “articolo” nella sezione chi siamo in attesa e speranza di qualche aiuto…quando sono invitata a cena o pranzo…se mi metto a rifuitare una “portate” per mille motivi, anche magari perhcè sono già sazia..mi guardano come un alieno!???! ma come non mangi primo secondo terzo formaggi e dolce?!?!
    mah…poi anche la dove non metton carne..ci ficcano magari “la pasta fresca….ma dico io….gli ho raccontata che latte e uova mi danno fastidio a stomaco e intestino….ma 2 minuti dopo..mi viene offerta una fetta di torta….
    anch io mi chiedo se a volte le persone ci sono o ci fanno….
    spesso mi ritrovo a rifiutare un invito a cena x evitare e evitarmi problemi….direi che è pazzesco pensare di dover arrivare a qst x non mettersi in situazioni spiacevoli….

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  18. ragazze, tranquillzzatevi:)
    non si rendono davvero conto quando vi offrono determinate cose.
    Se vi offrono la torta anche se sanno che non prendete latte e uova, è perché davvero pensano solo al latte da bere e alle uova da mangiare, ma non agli stessi usati come ingredienti.
    Non lo fanno apposta, ma semplicemente per ignoranza.
    Stessa cosa con la carne.Forse vedono come animale alcune cose piuttosto che altre, e credo anche che sia comprensibile, dato che viviamo in una società in cui ormai il rapporto tra animale e “carne” è totalmente scisso per gli onnivori.
    Mia madre mi compra e offre ancora cose che non mangio, e che già non potevo mangiare da anni per via di alcune intolleranze alimentari. Non lo fa con cattiveria, è l’atteggiamento di chi certe cose non le vive e quindi non ci pensa.
    Pensate anche che queste persone non sono abituate a considerare cosa si nasconde dietro quello che mangiano.
    è più facile mettere nel carrello quello che ci presentano davanti agli occhi piuttosto che chiedere, scegliere, interrogarsi.
    Non ve la prendete quando vi offrono queste cose in maniera “innocente”:)

    Reply
  19. Eh sì, non è facile, ma ci sono tante cose non facili nella vita, giusto? Purtroppo paghiamo le conseguenze di chi fa una scelta “controtendenza”. E’ normale e dobbiamo metterlo in conto. Io sono stata vegetariana tanti anni e da vegetariana non ho avuto molti problemi; poi, per motivi di salute (avevo una fortissima orticaria che mi costringeva da 8 anni a prendere un antistaminico al giorno) ho deciso che dovevo fare qualcosa. I test per le intolleranze/allergie non hanno dato risultato, ho fatto mille analisi e niente. Ma io sentivo che qualcosa c’era…. Ho deciso da un giorno all’altro di eliminare completamente le proteine animali. Dopo 1 mese ho provato a sospendere per un giorno l’antistaminico ed è andata benino; poi ho iniziato a prenderlo a giorni alterni. Iniziavo a disintossicarmi! Adesso, sono 4 mesi che non prendo più l’odiosa pasticca! Non so a cosa sono allergica o intollerante, forse non lo saprò mai, ma adesso sto bene, e soprattutto non uso più farmaci.
    Poi, ovviamente, la mia scelta vegan non riguarda solamente il fattore “salute”, ma volevo raccontavi questa cosa perchè tante volte si cercano soluzioni improbabili, quando sono dietro l’angolo. Ma il genere umano talvolta è miope e non riesce a guardare oltre il proprio naso.
    In tutto questo i miei genitori all’inizio erano scettici e adesso fanno ricette vegan! Il mio fidanzato, Sandro, pur onnivoro (anche se da un pò ha diminuito molto il consumo di proteine animali) invece mi ha sempre appoggiato e ora si diverte a guardare le ricette su vegan blog e a sperimentare, riscoprendo il gusto di alimenti poveri e semplici. Inoltre ha imparato a mangiare tanta verdura e questo non può fare altro che bene!
    Grazie Vale per questo spunto che ci ha dato modo di esprimerci. Buona giornata e un abbraccio!

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  20. @chiaretta
    scusa ma non ho potuto fare a meno di sorridere leggendo la tua esperienza con i tuoi suoceri! Mi ricordano tanto i miei quasi suoceri. Loro peró con me non si permettono, ma bombardano il mio compagno di frecciatine e battutine.

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  21. Ciao seguo questo blog da poco e lo trovo colmo di belle persone che scrivono con il cuore in mano… vere, che non cercano di truffare o vendere per i propri interessi, anzi condividono le proprie ricette e sperimentazioni culinarie, Grazie a tutti voi che ogni giorno donate le vostre esperienze.
    Penso, per quanto riguarda il confronto con gli altri sulla propria cultura e interpretazione della vita terrena, occorra mostrarsi sereni e decisi al dialogo, poi ognuno potrà restare nelle proprie credenze, ma l’importante è non sentirsi inferiore o superiore o convincere ad ogni costo gli altri delle proprie ragioni.
    un saluto
    Maurizio

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  22. Ciao daniela..in realtà sono “quasi suoceri” anche loro….dopo 10 anni… ;-))
    Volevo chiedervi una cosa..l’avevo chiesta nell’alltra sezione…ma non era molto “trafficata”…
    cme vi comportate in quelle situaz “ufficiali” diciamo..in cui non è proprio bello rifiutare o saltare praticam tutto???
    se in ogni piatto ci sono o uova o latte?!?!
    non dico carne….ma anche latte e uova??
    ogni tanto proprio non so come fare….

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  23. chiaretta, per quanto mi riguarda dipende molto dai casi…sono fortunata perchè le mie “disavventure” con onnivori avvengono solo con conoscenti e/o persone che frequento poco, mentre sia i miei genitori che i miei “quasi suoceri” sanno che sono vegan e mi fanno sempre trovare il corrispettivo vegan di tutte le portate “non veganizzate” (e per questo li ringrazio tantissimo…soprattutto perchè lo hanno sempre fatto spontaneamente e senza stare a polemizzare); alcuni dei miei amici fanno lo stesso, altri no, ma non per cattiveria o per dispetto ma semplicemente perchè, come ha detto daniela, non si rendono conto che anche il formaggio sbriciolato nella torta di verdure è cmq formaggio…però magari l’hanno fatta apposta perchè c’ero io, magari in aggiunta a primi e contorni vegan, e allora faccio uno strappo e apprezzo l’impegno. molti altri nonostante tutto non sanno la differenza tra vegan e vegetariano, quindi sbagliano in buona fede, ma appunto se è fatto in buona fede preferisco mediare…p.es., sono stata a 2 matrimoni di amici, e loro, senza che lo chiedessi, avevano chiesto per me un menu a parte, vegetariano…come fare a rifiutare? sarebbe stato anche sgarbato secondo me…e controproducente!

    Reply
  24. grazie ROSSANA…quindi in quei casi…apprezzi..e mangi x es. la pasta fresca.. 🙂 ? giusto?!
    è forse quello che speravo o volevo sentire 🙂 senza sensi di colpa giusto..?

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  25. Dopo una “vita” di tormenti da parte di mia madre per farmi mangiare carne, a 18 anni e un giorno (data scelta solo simbolicamente) ho annunciato che il mio senso morale, il mio amore per gli animali (noto a tutti) e… il mio (dis)gusto mi impedivano di continuare a mangiare “piatti di derivazione animale”. Mia madre rispettò la scelta imponendomi di documentarmi a fondo (santa donna) e non improvvisare. Ho 36 anni ee ora vivo la mia scelta con molta serinità e gioia. Ho un marito onnivoro, ma intelligente (credo sia questa la discriminante) che rispetta ed è curioso di assaggiare anche i miei piatti , ma il difficile è arrivato con lo svezzamento di mia figlia: pediatri disponibili a seguire un’alimentazione vegetariana dalla nascita non ne ho trovati, così mia figlia di 3 anni e mezzo cresce onnivora con la libertà di scelta. Però è difficile prepararle anche proteine animali!!!!
    Ma il rispetto della libertà di scelta prima di tutto. Le domande “stupide” e i commenti “infelici” sono all’ordine del giorno, ma dopo 18 anni tanti amici e parenti si sono ricreduti dicendo che IO non avrei potuto fare scelta diversa…. “tu SEI vegetariana, non lo sei diventata” – mi ha detto l’altro giorno mia madre ( e ho sentito orgoglio nella sua voce). Prima o poi capiscono.

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  26. @ chiaretta.
    quando vengono invitata a casa da amici di solito lo sanno e mi vengono incontro tranquillamente, da notare che mangiamo tutti le stesse cose.
    La mia amica e collega ci fa molta attenzione anzi, apprezza quando la invitiamo noi e facciamo cose come pizza e torte. La mia migliore amica ed il suo compagno, ambedue onnivori, quando ci invitano a mangiare da loro chiedono e richiedono se mangiamo una cosa o l’altra e fanno lo stesso menù per tutti (da loro, dato che siamo molto in confidenza, portiamo anche noi qualcosina come i contorni e sono sempre molto apprezzati).
    Mio zio l’ultima volta che ci ha invitati ha fatto il pranzo a misura nostra (unica eccezione, il dolce fatto dalla figlia, ma quello già c’era).
    Dalla famiglia del mio ragazzo per fortuna cuciniamo noi quando andiamo a trovarli, ormai si è creata questa abitudine che cuciniamo separatamente per noi (ovviamente gli altri sono i benvenuti a mangiare con noi, ma per loro una pietanza senza animali non è cibo).
    Ho trovato quindi persone molto disponibile, e che posso solo ringraziare di questo, che oltretutto fanno lo stesso menù per tutti e non ci invitano pensando di dover fare qualcosa di diverso.
    Al matrimonio della mia migliore amica ho richiesto ora due menù vegani a parte, sperando che vada tutto bene (la mia amica lo sa, ma ovviamente un cuoco non vegano non penso faccia attenzione a tutto).
    Ci sono peró occasioni in cui magari a lavoro si festeggia qualcosa.
    In questi casi mi dispiace veramente tanto. Se posso accetto, ringrazio e non mangio (lo nascondo praticamente), ho fatto così recentemente con gli ovetti di cioccolata.
    Raramente, molto raramente, ho accettato (una mia amica per festeggiare un evento importante aveva fatto per tutto il gruppo die muffin con la ricotta, è stata così carina che proprio non me la sono sentita di darle un dispiacere. Ne ho mangiato uno facendole i complimenti e ho dato gli altri muffin agli altri del gruppo, spiegandole che ero intollerante e proprio non potevo mangiarne di più).
    Di solito tendo comunque ad evitare tutti gli inviti a pranzo/cena.

    Tra l’altro trovo comunque molto carino quando qualcuno che ci invita a mangiare e cucina per noi (come mio zio o la mia migliore amica) ci telefoni poi in continuazione e chieda se mangiamo pomodori, melanzane, zucchine, funghi e verdure varie:)
    Spesso chiamano per dirci il menù e chiedere se va bene:)
    Mi sa che sono fortunata:)

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  27. a proposito di gatti, ma come fate voi che ne avete? cosa gli date da mangiare?
    Io non posso avere gatti, essendo allergica, ma sono comunque curiosa.

    Reply
  28. Bè, devo dire che il mese scorso, al matrimonio di due dei nostri migliori amici, hanno previsto un menù apposta per noi (vegetariano) perché in tutte, e dico tutte le portate c’erano animali.
    La cosa buffa è che i piatti degli altri invitati (su un cento, centocinquanta persone eravamo solo noi vegetariani) avevano delle porzioni per così dire …normali. Una sezione del piatto coperta, con un piccolo bordo rima del rialzo del piatto. I nostri piatti no. sembravano quei piattoni da trattoria vecchio tipo, in cui il padrone “nonno” non è contento se non ti finisci tutto. Veramente portate enormi.
    Non so se succede anche a voi, quando dite di essere vegani o vegetariani, abbondano con le porzioni.
    Anche mia suocera lo fa, quando ci invita. Piattoni e piattoni di zuppe e verdure… e il bello è che loro sono piuttosto morigerati, non mangiano tanto, quindi per evitare di fargli buttare le cose, mi ingozzo io…
    bisognerebbe che qualcuno gli dica, agli onnivori, che non siamo mucche, che abbiamo bisogno di qualche quintalata di erba al giorno… 😀

    Reply
  29. @Daniela
    io non potrei vivere senza. Ora, in appartamento, ne ho solo uno ….enorme: Pedale.
    Purtroppo soffre di struvite e posso dargli da mangiare solo un tipo “crocchette”, senza sgarrare, altrimenti sta molto male. Mi costa quasi come la figlia!!!!! Se la tua allergia è al “pelo” del gatto (come comunemente si dice, anche se in realtà è ad altre particelle della saliva che si depositano sulla pelle ), esistono dei prodotti che vengono dati sul manto del micio periodicamente e, come per magia, non soffri più, ma godi solamente della meravigliosa presenza felina. Poi continuerai ad essere “allergica ai gatti”, ma non al tuo. Prova, ne vale la pena.

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  30. Dani, ai gatti do’ pappa normale, quindi crocchi di carne o pesce…
    So che ci sono crocchi vegetariani, e conosco i vari punti di vista (mi sono studiata un bel po’ la questione) ma i gatti sono essenzialmente carnivori.
    Io ho un po’ di sensi di colpa, perché comunque io contribuisco all’industria di morte (prenbdo comunque i crocchi a marchio coop, che sono cruelty-free). Il fatto è che nel mondo che abbiamo creato è difficile che un micio si mantenga con la caccia, soprattutto in città. Avessi un pezzo di terra (come vorrei) fossi una contadina con un granaio, i mici dovrebbero cacciare i topi, e quindi sostentarsi da se, a parte le pappe di carboidrati che gli farei io (e magari un uovbo ogni tanto, visto che ho intenzione di tenere delle gallinelle).
    Ma per ora preferisco – appunto – lasciar loro la libertà di restare onnivori.
    Ehm, commento un po’ guazzabuglio…

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  31. grazie mille per le risposte!
    x vale: i gatti infatti sono carnivori, e quindi non sarebbe giusto nutrirli diversamente.
    io però non ho gatti, né ho in programma di averne, quindi il problema etico non si pone per me.
    x Grazia: credevo che l’allergia fosse scatenata dalla forfora del gatto, ma non sono molto informata sull’argomento,quindi magari potrei sbagliarmi.
    ti ringrazio per il consiglio, però preferisco evitare prodotti vari (a proposito, ma di che tipo di prodotto si tratta? sembra quasi una pozione magica:D)
    Se stare a contatto con i gatti mi fa stare male, allora vuol dire che non è destino e basta.
    Devo dire che da quando sono diventata vegana sto molto ma molto meglio, per cui la mia speranza è quella di poter avere dei gatti in un futuro lontano con casa con giardino.
    In caso contrario rimarrà un sogno, pazienza. Ho avuto la fortuna di avere almeno un gatto stupendo.

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  32. Ciao Maurizio,
    benvenuto in questo blog! Sono pienamente d’accordo con te. Torna a trovarci mi raccomando e magari con qualche ricettina!!!!!

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  33. Grazie Babi, proverò a essere ottimista allora 🙂 e grazie anche a tutti gli altri, per quello che mi danno ma soprattutto per ciò che sono! un abbraccio!

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  34. x DANIELA

    Io ne ho un po’ di gatti e questo e’ cio’ che faccio.

    Meta’ mese crocchette normali e avanzi (vegan) di cucina.
    Meta’ mese crocchette vegetariane.

    Vedo che stanno benissimo con quelle vegetariane (che sono integrate in modo
    che non gli manchi niente) pero’ purtroppo costano troppo per permettermele
    tutto il mese. Ma lo farei se potessi.

    In natura non ci sarebbero cosi tanti gatti se noi non li avessimo addomesticati e tenuti
    in casa a moltiplicarsi. Quindi non e’ giusto che si mangino piu’ animali loro degli umani con quelle crocchette… Quindi trovo giusto, per quello che si puo’, renderli piu’ vegeteriani possibile…

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  35. non so babi, non sono sicura nemmeno io di cosa pensare sull’argomento.
    Ho i miei dubbi sul rendere gatti il più vegetariani possibili. I gatti per natura non sono vegetariani, e quindi mi sembra una forzatura contro la natura.
    Dato però che io non ho intenzione di nutrire eventuali gatti con animali, e tantomeno vorrebbe farlo il mio compagno, l’unica soluzione è non avere gatti. Certo mi piacerebbe avere un gatto, ma solo tenendolo in “libertà”, libero di andare e venire da casa (questo si può fare avendo un giardino). In tal caso il gatto sarebbe libero di cacciare e io potrei mettergli a disposizione gli avanzi vegan.
    Queste però sono considerazioni “superficiali” e fatte diciamo senza calcolare l’affetto per i gatti, proprio perché non posso averne a priori e quindi non ho motivo di rifletterci più di tanto.
    Mi rendo conto però che non è facile regolarsi in questi casi, e probabilmente non c’è una “soluzione” valida per tutti. Vedo che ognuna di voi si ingegna come può e agisce secondo coscienza e possibilità.
    buona pasqua a tutti:) (ve la dò ora perché vado via per qualche giorno:D)

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  36. ciao BABI..Non prenderla male..ma sono med. Veterinario…ti assicuro che il gatto non è solo carnivoro….ma è carnivoro stretto….non possiamo pensare di alimentarle seguendo le nostre idee vegan…Gli aminoacidi essenziali di cui ha bisogno sono diversi dai nostri,…e la quantità ovviamente è differente…non possiamo quindi pensare di poter affiancare quella che per noi è una dieta bilanciata, alla loro…
    L’uomo non ha la dentatura da carnivoro…nè l’apparato gastrointest, ma il gatto non possiamo trattarlo come “un cane in miniatura”.. 🙂 il cane ha aspetti che lo rendono diciamo così “meno carnivoro STRETTO” del gatto..
    noi siamo nati mangiando frutta e prodotti della terra, l’alimentazione a base di carne è arrivata in seguito, ma noi abbiamo denti e apparati simili alla scimmia..quindi l’alimentazione vegan o vegetariana, credo si possa dire, rispetti le nostre caratteristiche….ma Cerchiamo di non forzare la natura in altri casi!! gatto commpreso!!!
    Spero di nn aver offeso nessuno!! un bacio

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  37. @cucina vegetariana fantastico che hai trovato il video del documentario anche in italiano!
    lo dovrò far vedere ad un bel po’ di persone allora, buono a sapersi ^_^

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  38. Ciao Daniela.
    Hai totalmente ragione sul fatto che NON dovremmo tenere gatti nel senso
    di comprarli e quindi farli nascere apposta per la nostra compagnia.

    I miei sono tutti selvatici abbandonati dal padrone che e’ morto e quindi me ne prendo cura ma sono sempre liberi di uscire sul monte e quindi complementano la mia dieta a base di crocchette e avanzi vegan con topi, rospi, uccellini o semplicemente chiedendo doppia razione del cibo che gli do’.

    So che non sono erbivori i gatti, ma non mangerebbero nemmeno mai le schifezze malate e i pezzi di testa, corna ecc che gli mettono dentro nelle scatolette e crocchette non veg. Quindi, dato che le crocchette veg in realta’ hanno dentro verdura e riso tanto come quelle non veg, e aggiungono la taurina ecc, allora se non altro gli do’ roba sana per almeno 2 settimane al mese.

    Ma hai ragione, non sarebbe giusto tenere i gatti come “pets” e soprattutto comprarli
    o fargli avere figli.
    In natura non sarebbero cosi tanti e cosi non avrebbero bisogno di cosi tanti
    animali uccisi anche per loro..

    ciao

    Reply
  39. cara Babi, grazie per avermi risposto di nuovo:)
    la tua soluzione mi sembra buona: i gatti sono liberi e possono cacciare, e quindi tu non hai bisogno di nutrirli con la carne. sul fatto che cmq sarebbero da evitare le schifezze contenute nelle scatolette e nei croccantini non potrei essere più d’accordo.
    conosco infatti persone vegane che ai loro gatti davano la carne, non in forma di scatolette e croccantini.
    da questo punto di vista farei proprio come te, potendoli tenere liberi di andare e venire: resti vegan da parte mia+ caccia da parte loro.
    un abbraccio

    Reply
  40. Bisogna dire che fortunatamente anche le industrie che producono mangime per animali stanno rivedendo le loro posizioni, accorgendosi che chi si prende cura di cani e gatti si domanda cosa effettivamente ci sia dentro ad un pugno di crocchette. Ci sono aziende che producono alimenti per animali che tengono a sottolineare che il cibo da loro prodotto è fatto di carne fresca (e non sottoprodotti di origine animale, dicitura che può coprire ogni genere di scarti della lavorazione, come penne e piume, pelli, parti non destinate al consumo umano). Cosa fare allora? Leggere sempre l’etichetta dei mangimi! E poi per fortuna, senza volere fare pubblicità, c’è una marca di alimenti per animali, Almo Nature ( http://www.almonature.eu/ per chi volesse dare un’occhiata), che utilizza solo carne proveniente da animali allevati in libertà, Ogm ed antibiotico-free, e pesce non di allevamento. L’ho provata per i miei animaletti e devo dire che la differenza con gli altri mangimi è lampante: aprendo le scatolette, in particolare, si vedono tocchetti di vera carne, gamberetti interi, pezzettini di pesce, verdure. Tutti gli ingredienti sono RICONOSCIBILI! Se si osserva il contenuto di una scatoletta “normale” ci si spaventa! Delle pallettine marrone scuro, di consistenza agghiacciante, avvolte in una gelatina digustosamente puzzolente… I prodotti Almo si reperiscono abbastanza facilmente, non contengono additivi, neanche vitamine e minerali, perchè sfruttano alimenti che normalmente li contengono. Come altri che hanno partecipato a questa discussione penso che la mia responsabilità nei confronti dei miei animaletti sia quella di prendermi cura di loro nel migliore modo possibile, anche se questo vuol dire rispettare la loro natura “carnivora”. Anche se avessi un giardino e la mia micia Ska potesse cacciare (sempre ammesso che lo facesse, vista la sua indole da schifiltosetta signorina per bene che non fa cose scurrili) le darei cibo per gatti, per la semplice ragione che ormai l’ambiente che ci circonda non è più “naturale”, l’habitat di tantissime specie è modificato dalla presenza umana da così troppo tempo che non potrei mai avere la certezza che ciò che lei si procaccia da sola sia sufficiente per i suoi fabbisogni. Baci!

    Reply
  41. ila scrive:
    “Anche se avessi un giardino e la mia micia Ska potesse cacciare (sempre ammesso che lo facesse, vista la sua indole da schifiltosetta signorina per bene che non fa cose scurrili) le darei cibo per gatti, per la semplice ragione che ormai l’ambiente che ci circonda non è più “naturale”, l’habitat di tantissime specie è modificato dalla presenza umana da così troppo tempo che non potrei mai avere la certezza che ciò che lei si procaccia da sola sia sufficiente per i suoi fabbisogni. Baci!”

    Cara Ila, le tue parole mi hanno colpita molto.
    Tra l’altro riflettevo anche tra me e me sul fatto che non solo ormai l’ambiente è cambiato, ma anche un gatto di fatto domestico è diverso da un gatto principalmente predatore.
    Quanti dubbi e quante risposte che mi avete dato finora! Tutti spunti su cui riflettere ulteriormente.
    Spero di ritrovarmi un giorno con questo dilemma, ossia con la possibilità di avere un gatto e di preoccuparmi della sua alimentazione. Fino ad allora farò tesoro delle vostre parole ed esperienze:)
    Un abbraccio a tutti:)

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