Pomodoro bio Agriblea

Oggi ci spostiamo in Sicilia, terra di tante tradizioni, ricchezze culturali, paesaggistiche e culinarie con il suo mare cristallino e il suo sole cocente presente, quasi tutto l’anno; grazie al quale si riesce, prima a coltivare, far maturare e poi successivamente, essiccare uno degli alimenti principali della nostra tavola: Il pomodoro! Chi di noi non ha mai sentito parlare di Pachino, ciliegino. Agriblea azienda in provincia di Ragusa, che offre in Italia, ma esporta in tutto il mondo, il suo pomodoro essiccato, in particolare, i pomodorini e il capuliato (un macinato di pomodoro). Ho avuto modo di conoscere questo prodotto tramite degli amici, che da anni acquistano i pomodori di Agriblea per poi consumarli in inverno. Premetto che io adoro i pomodori secchi e sinceramente non sempre mi hanno soddisfatto all’assaggio. I pomodori  di Agriblea nascono e si seccano sempre al sole secondo il naturale ciclo della natura. Quando mi hanno portato i pomodori, ero sorpreso perché mi aspettavo tutta un’altra confezione. Di solito li ho visti sfusi oppure in delle vaschette di polistirolo ricoperte da plastica per alimenti. Agriblea invece ti porta il prodotto direttamente in un sacchetto di plastica. La sua confezione potrebbe sembrare banale…un sacchetto e un etichetta di carta lucida che avranno di diverso? Vi dò un anticipazione, questo prodotto mi ha stupito, sia per il suo contenuto, che per la confezione e ora vi spiego il motivo!
La busta di plastica, che contiene il pomodoro essiccato, ha una etichetta non adesiva, molto luminosa, ma che funge da ulteriore sigillo di qualità. L’etichetta 12 x 12 appunto è un “concentrato” di informazioni ricca di informazioni, sia sul lato anteriore, che all’interno della stessa. Viene fissata alla busta con dei punti metallici. I colori sembrano quelli del nostro tricolore il verde delimita la parte alta e quella bassa, mentre il centro ha un fondo bianco, su cui ci sono dei pomodori maturi appena raccolti e già essiccati. E’ un prodotto tutto italiano e il made in italy è ben evidenziato da un piccolo tricolore con un 100%; altra bandiera che ci fa capire subito la provenienza è quella della Regione Siciliana con la triscele è la medusa.
A completare questo gioco di colori nella parte bassa troviamo le certificazioni che rendono questo prodotto sicuro e controllato. Il marchio di VEGANOK garanzia che è un prodotto che rispetta un disciplinare etico vegano e la foglia a stelle della certificazione Bio. La parte posteriore dell’etichetta invece mostra tutta l’attenzione che l’azienda Agriblea pone sulle informazioni nutrizionali del prodotto essiccato (finito) scritte in più lingue, questo ovviamente sta indicare, che questo pomodoro viene distribuito non solo nel nostro stivale, ma in ogni angolo del mondo. La voce che mi ha colpito di più è che forse può far riflettere è il quantitativo di sale presente su 100 g di pomodoro. Il sale serve appunto ad ottenere un prodotto essiccato al sole e a far perdere qualsiasi parte di acqua presente nei pomodori, ma sparisce appena mettiamo a mollo i pomodori.
L’etichetta posteriore ci riserva altre sorprese, che mi fanno intendere quanto sia avanzata la ricerca da parte di Agriblea di dare più informazioni possibili su un prodotto, per cui vale la pena di essere fieri di produrlo. Gli ingredienti? E’ praticamente uno solo: Il pomodoro!
Utile invece che viene riportato come conservarlo prima e dopo l’apertura, sinceramente non avrei mai pensato che una volta aperto la confezione, il prodotto va conservato in frigo. Essendo un prodotto sottovuoto ed essiccato, la scadenza è di lunga data.
Ho trovato molto ingegnoso disporre un codice QR per avere informazioni sul prodotto e sul produttore, infatti inquadrando il logo si è subito proiettati sul sito e si può immediatamente accedere a tutte le informazioni e ad acquistare online.
Un particolare che mi ha colpito con immenso piacere che sono indicati in modo chiaro e molto semplice dove buttare la confezione una volta vuota. L’etichetta può essere smaltita senza problemi nella carta, ma il sorriso (a 32 denti) mi è spuntato quando ho letto che la busta può essere gettata nell’umido o nel compost, perché è completamente biodegradabile, quindi rispetta la natura senza inquinare. Ho dato un mio pensiero a questa soluzione di zero impatto ambientale: Come se l’azienda avesse ricambiato madre natura…io uso un “frutto” della tua terra, ed io ricambio questa fortuna non inquinandoti. Credo che sia un bel gesto non solo verso la natura, ma verso tutti noi. Meditate…Ma le sorprese non finiscono in basso a destra vi è indicato che nella parte interna della etichetta ci sono due ricette e consigli su come usare al meglio il prodotto, insomma Agriblea ha saputo sfruttare al massimo un etichetta, al primo sguardo, molto semplice,  ma si è poi dimostrata molto preziosa e soprattutto utile. Ho avuto l’impressione di essere davanti ad un prodotto professionale fatto da professionisti, la cura nei particolari fa capire che hanno investito tanto per poterla realizzare e lasciare al consumatore, un senso di attenzione e rispetto.

Il prodotto contenuto nel sacchetto ha un lembo apri e chiudi che permette di conservare i pomodori una volta aperta la confezione, che ha tre elementi di garanzia, ha uno strep di plastica, che una volta rimosso si può aprire la confezione. Su questa linea di strappo si trovano due adesivi uno di colore giallo verde che mette in evidenza il 100% compostabile e l’altrosimile ad una coccarda, un sigillo su fondo dorato che indica il made in italy con annesso nastro tricolore. Direi un bel biglietto da visita sia in italia che per chi lo importa all’ estero e per tutti quelli che spacciano per pomodoro italiano, ortaggi orientali.Agriblea è riuscita a fornire un prodotto di eccellenza in una confezione attenta alla natura e al mondo che ci circonda. All’apertura del sacchetto si sente da subito l’odore del pomodoro. Non è il classico odore di pomodoro che si può immaginare…è difficile da spiegare, ma ci provo, un odore robusto, pieno, senti il sole, la salsedine, il pomodoro vero. Ha la sensazione che li dentro c’è tanta qualità concentrata, perché essiccata. Ne prendo un pugno, inserendo la mano nel sacchetto, mi accorgo, le mie dita a contatto con i pomodori, sento che la polpa è morbida e no strasecca. Giro il palmo della mano e i pomodori risultano un bel rosso cardinale all’esterno, mentre al centro risultano di un giallo oro e sono molti profumati. Ho subito assaggiato un pomodoro e il suo sapore mi è subito piaciuto. Buono e molto saporito, leggermente dolce, dopo un piccolo impatto di sentore salato. Ne ho mangiato un altro e un altro ancora…mi sono chiesto se stessi mangiando pomodori o ciliegie uno tira l’altro. E’ un pomodoro è perfetto da consumare soprattutto nei mesi invernali, perché il quantitativo nella confezione di 500 g è più che sufficiente per i mesi più rigidi. Si possono usare cosi in modo naturale oppure se si preferisce si possono reidratare in acqua tiepida, utile per preparare dei paté o creme.  Tutti i piatti preparati assumono quel caratteristico sapore di pomodoro sano genuino in tutta la sua caratteristica di mangiarlo al naturale…nudo e crudo!
I link di Agriblea

https://www.veganok.com/it/product/pomodori-secchi-bio-buste/
https://www.veganok.com/it/company/agriblea/
https://www.veganok.com/it/products/agriblea/

Agriblea ha reso ancora più speciale un prodotto, caratteristico del sud italia, apprezzato e richiesto da tutto il mondo, arricchendolo di tutta la sua esperienza di coltivazione ed essiccazione, come tramandato negli anni, producendo un prodotto all’avanguardia dei tempi con una confezione, innovativa, per cosi dire futuristica. Un mix di artigianalità di un tempo e progresso.
Da questo prodotto non si butta via niente, quello che non può essere mangiato può essere del tutto riciclato…Un piatto preparato con i pomodori secchi. Qui trovi la ricetta : http://www.veganblog.it/2017/01/22/conchiglioni-cavolo-nero-e-pomodori/

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che recensione Francesco! Complimentissimi! E … da provare anche i pomodorini 🙂

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  2. Grazie ma avevo ispirazione la mia musa…pomodoro buono e quando è così, tutto viene più naturale.

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  3. Mi vien voglia di fare delle bruschette con una crema a base di tofu silken tanto origano e questi pomodorini frullati…che belle foto Francesco..quasi come le mie ahahahah 😉

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  4. i pomodori secchi mi hanno sempre dato un problema: per il mio palato han troppo sale…mi piacerebbe davvero riuscire a trovarne che sanno poco o niente di sale….però ognuno ha le sue percezioni ai sapori, F questi obiettivamente sanno di sale?

    bless and love!

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  5. Luca questi pomodori hanno un leggero gusto salato se li mangi direttamente senza reidratarli prima. Ma qualche minuto in acqua e sono buonissimi.

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  6. Complimenti, questa sì che è una recensione attenta e dettagliata! Grazie Francesco… 🙂 la ricetta proposta poi è fantastica, provata e apprezzatissima da tutta la famiglia. La riproporrò con i pomodorini Agriblea che sono eccezionali! Viva la Sicilia e i suoi prodotti baciati dal sole!

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  7. Grazie Rosalba i pomodori recensiti si sposano benissimo con cavolo nero.

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  8. Silvia Premoli 15 Febbraio 2017, 21:20

    Francesco le tue recensioni sono perfette, descrittive ma arricchite di pareri personali e consigli di utilizzo. I pomodori di Sicilia sono sempre eccellenti e quando posso scegliere li preferisco in assoluto. I pomodorini secchi li preparo sott’olio nei vasetti con aggiunte a piacere di origano, capperi o erbe a piacere. Il ciliegiono secco rinvenuto è ottimo per le insaltone miste, pasta o riso ripassati con pinoli e formaggi veg. Cercherò il prodotto per fare una piccola scorta di bontà! Go vegan!

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  9. Grazie Silvia questi pomodori sono piccole pepite 😉

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