Approfitto anche io per dedicarmi ancora a qualche dolce invernale, in attesa della primavera…
Ingredienti:
350 g di farina bianca
200 g di zucchero integrale di canna
250 g di carote pelate tritate
250 g di mandorle integrali tritate
200 ml di olio di girasole
40 g di zenzero fresco, pelato e tritato
2 cucchiaini (circa) di bicarbonato
1 limone (succo e scorza grattugiata)
1 pizzico di sale
latte vegetale qb (io ho usato soia)
Procedimento:
Mescola tra loro la farina, lo zucchero, il bicarbonato e il sale. Unisci anche le carote, le mandorle e lo zenzero tritati con un robot da cucina (prova tu a trovare la “grana” che ti soddisfa di più, puoi lasciare il tutto un po’ grossolano – come ho fatto io – o tritare molto finemente) e la buccia di limone grattugiata. Infine aggiungi l’olio e il latte in modo da avere un composto piuttosto denso, ma che si riesce a versare agevolmente nello stampo. Nel frattempo fodera 2 stampi da plumcake con carta da forno bagnata oppure usa un pochino d’olio per ungerli e passa un po’ di farina sulle 2 superfici interne. All’ultimo aggiungi il succo di limone, mescola bene per far reagire il bicarbonato e consentire la lievitazione e versa negli stampi. Cuoci per 50-60 min in forno preriscaldato a 180°. Con queste quantità vengono 2 dolci così, da 8-10 porzioni ognuno. Buon appetito 🙂
Considerazioni:
Torta molto indicata a chi non ama il “troppo-dolce” e suscettibile di sperimentazioni su dolcificanti alternativi e più salutari. La cosa più notevole è la consistenza morbida e umida delle fette, garantita soprattutto dalle carote. La nota di zenzero fresco secondo me è deliziosa, ma chi non gradisce potrebbe eliminarlo e magari aggiungere 1 cucchiaio di cannella in polvere al suo posto. Mi fa piacere ricevere commenti se qualcun* prova la ricetta (anche quelli senza prova, ovviamente!!! 🙂 ) A seguito del grosso successo ottenuto recentemente da Teddy (il mio compagno peloso), spero vi faccia piacere conoscerlo meglio… è un vero pigrone.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Invitantissima, questa delizia profumata!! 😀 Teddy più che pigro mi sa che la sa lunga per fare il pieno di coccole!! Che tenerone!!! 😀 😀
Che tenero coccolone Teddy! Sei bellissimo… 🙂
Carote e mandorle avvolte da una dolce morbidezza… deliziosa questa torta… 🙂 🙂
X mandorle integrali intendi non tostate giusto?
la torta preferita dimia madre…è un po’ che non mi cimento mi hai ispirato
bless and love!
Era tra le mie torte preferite fino a che non ho fatto La Cioccolatosa, che mi accingo a rifare in mattinata 🙂
Cmq chi mi conosce orami sa che sostituirei la farina bianca con una integrale e lo zucchero con altro dolcificante, magari della purea di banana, mela o datteri. A male andare, se si vuole ridurre l’IG un po’altino delle carote cotte, ci salva la stevia.
bellissimo Teddy-bear.è accoccolato sul tuo grembo?.
buona la torta,sembra un plum-cake.
Ciao di nuovo e grazie per l’accoglienza e le osservazioni
@Niki, per mandorle integrali intendo mandorle crude e con la pellicina, come le vedi nella foto in alto
@Rita o chi si è già addentrat* nella nobile arte della sostituzione dello zucchero integrale con altri dolcificanti naturali: 100 g di zucchero a quanti g corrispondono di datteri denocciolati? e a quanti di banane?
Per quanto riguarda la farina integrale, ho fatto esperienza che in alcune ricette la sostituzione non modifica la riuscita, in altre – quando l’impasto è già piuttosto “pesante” – ho qualche dubbio; dopodichè se provate e viene bene fatemelo sapere please…
@Madda lo stampo in effetti è quello da plum cake e lo preferisco perchè cmq la torta viene abbastanza poco compatta e quindi fettine rettangolari reggono meglio delle classiche fette a punta di una torta tonda
Purtroppo è davvero buona… si avvicina un periodo di dieta ferrea per buttare giù i 3/4 chiletti invernali sigh 😉
Sembra deliziosa, oggi provo a farla… Speriamo bene 🙂