Lievito chimico per dolci

Visto che in diversi hanno apprezzato il mio lievito chimico istantaneo autoprodotto che ho esibito nella ricetta Torta con cuore all’arancia, e mi è stato fatto presente che i lieviti certificati vegan presenti in commercio costano molto, vorrei condividerne la ricetta, assolutamente economica ed autoprodotta.
fase3
Ingredienti:
250-300 g di farina
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio  (2-3 g circa)
succo di limone filtrato, o in alternativa di aceto, in quantità sempre doppia rispetto al bicarbonato di sodio, quindi in questo caso 1 cucchiaino

Procedimento:
Fare il bicarbonato al velo (io uso il bimby TM31, ma va benissimo un tritatutto che faccia anche lo zucchero al velo). Unire il bicarbonato alla farina, quindi proseguire secondo le indicazioni della ricetta. Immediatamente prima di infornare amalgamarvi il succo di limone abbastanza velocemente e infornare nel giro di 5 minuti al massimo. Se la ricetta prevede qualche ingrediente montato a neve, eventualmente montarlo insieme al succo di limone e quindi aggiungerlo al composto in ultimo. Qui di seguito la sequenza di foto della reazione, ossia del lievito utilizzato da solo (perchè evidentemente non potevo fotografarlo mentre agisce nell’impasto): primo istante, dopo circa 15 secondi e nella foto in apertura di ricetta dopo circa 1 minuto (si nota che le bolle d’aria da fini si ingrossano sempre più). Scusate se non sono venute benissimo, ma come potrete immaginare dovevo sbrigarmi per non perdere le fasi di effervescenza.fase1

fase2
Considerazioni:
Sono giunta a queste conclusioni dopo moltissime prove e ricerche in rete. C’è chi propone quantità di bicarbonato eccessive, con il risultato di un sapore salato; c’è chi dice che oltre a bicarbonato e limone andrebbe anche il latte, ma oltre a non essere vegan l’ho trovato assolutamente inutile; c’è chi mette il bicarbonato tal quale, ma se non lo si riduce a velo se ne sente poi la granulosità sotto ai denti; c’è chi scrive di unire bicarbonato e limone e aggiungerli insieme alla torta, ma ho visto che l’effervescenza è talmente rapida che il tempo che intercorre fa smorzare la reazione. Il razionale del lievito fatto come qui descritto è che i lieviti venduti al supermercato hanno l’obiettivo di gonfiare il composto di aria, tramite la formazione di anidride carbonica. Ciò si può ottenere facendo reagire una base (il bicarbonato) con un acido (limone, o aceto), col risultato di produrre anidride carbonica e nello stesso tempo di neutralizzare il sapore dei 2 reagenti. E’ indispensabile amalgamare bene la base alle farine in modo che la sua distribuzione risulti omogenea (altrimenti avrò parti ben lievitate ed altre meno), ed è altresì indispensabile aggiungere in ultimo l’acido perchè diversamente la reazione terminerebbe nei minuti successivi, mentre noi vogliamo fermare le bolle d’aria in cottura. Nella speranza di essere stata di una qualche utilità, vi saluto tutti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Momo è Geniale! Non mancherò di provarlo! Grazie!

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  2. Miticaaa! 🙂 Grazie mille per la ricetta! Voglio provarlooo!!! 😀 Ma senti, il bicarbonato non è già abbastanza sottile? E il 1/2 cucchiaino non si disperde troppo nel Bimby?

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  3. Io la butto li, ma utilizzare dell’acido citrico in polvere, al posto del succo di limone, che si diluirà nella parte liquida delle ricette?

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  4. @ Furbilla: grazie, e fammi sapere! Mi raccomando, attieniti a tutti i particolari che ho messo altrimenti è un flop!
    @ Callaudia: il bicarbonato è sottile ma si sente. La prima torta purtroppo era sabbiosa sotto i denti, una cosa disgustosa. Ovviamente non riduco al velo un solo mezzo cucchiaino per volta, ma metto nel Bimby una manciata o due abbondanti, le riduco a velo, e le tengo a parte per fare i miei dolci!

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  5. Ma sì ovvio! Come ho fatto a non pensarci! 🙂 Grazie Momo! 😀

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  6. Grazie Momo, sempre indispensabili gli approfondimenti e il tuo, anche se lungo l’ho letto tutto d’un fiato tanto è interessante!! 😀 ora aspetto il forno e ti dirò! Scusa se rompo anch’io con il fatto di fare il bicarbonato al velo, ma il mio, della marca ehm..più famosa è già polvere, tu intendi lo stesso frullarlo di più? Grazie

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  7. Pensa che da noi si vende da secoli nei chioschetti in strada come digestivo, in un bicchiere di acqua e limone si aggiunge un mezzo cucchiaino di bicarbonato e velocemente lo si tracanna….ha sempre funzionato.

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  8. Grazie, oh grazie Momo 🙄

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  9. @ Terri: se per la più famosa intendi la Solvay è quella: sì, io la riduco ulteriormente a velo. Per due motivi. Primo, per quanto finissima si sentiva sotto i denti comunque, secondo, perchè se le particelle sono più piccole ma più numerose, la loro distribuzione nel composto risulterà più omogenea.
    Grazie a te! ;-))

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  10. Esatto proprio la Solvay! 😀 grazie per la precisazione ho capito di più!! Spero il forno mi arrivi strapresto!! Baci

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  11. tu sei un genio!sará che io in chimica avevo 4 al liceo (artistico) ed ho sempre avuto invidia di quelli che ci capivano di formule etc etc…ma io non ci sarei mai arrivata ad ottenere una formula cosí perfetta!io ero ferma al cremortartaro più 1/2 cucchiaino di bicarbonato piú 1/2 cucchiaino di aceto di mele per la lievitazione.proverò di sicuro la tua formula magica e grazie per averla condivisa.appena riuscirò a tornare ai fornelli che mi mollerá questa influenza e proverò a fare qualche dolcetto utilizzerò il tuo lievito.poi ti dirò.

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  12. aspetta però,visto che sei brava in chimica magari lo sei anche in matematica….in che proporzione devo mettere il bicarbonato se cambio la grammatura della farina?perché in queste dosi va bene per 250-300.metti che devo fare che ne so,500 g o 175?grazie

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  13. @ Valentina C: non ero molto brava in chimica, diciamo che ho scopiazzato da varii siti internet e idee e le provavo, finchè, facendo una sintesi delle idee migliori, sono riuscita a fare un lievito per me soddisfacente.
    Attenzione però: tu mi chiedi se metto 500 gr o 175: la logica vorrebbe che per i 500, ossia una dose doppia, tu raddoppiassi anche quella del lievito, così come per i 175, essendo poco più della metà, tu mettessi poco più di metà dose.
    Non è così. Dipende molto dalla capacità di assorbimento delle farine! E’ chiaro che se una farina assorbe molta acqua, anche se ho pesato 250 gr di farina devo aumentare il bicarbonato (e quindi il limone) a 4-5 gr. Non so se mi sono spiegata …
    E non scoraggiatevi alle prime prove, io ho dovuto mangiare (perchè non butto via) torte non proprio ehm … golose ;-))

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  14. Dobbiamo provarlo alla prossima tortaaaaa 😀

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  15. @ EnricaAnnalisa: fatemi sapere!!

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  16. Ciao @Momo! Visto che anche a te piace “intrugliare” in cucina, hai mai provato, per lievitare, il discorso del cremor tartaro?? Io in cucina lo uso molto per le torte a lievitazione rapida, oltre al fatto che è uno degli ingredienti primari dei lieviti per dolci in commercio… totalmente adatto per la cucina vegan (visto che è in genere ottenuto dall’uva o altri frutti), è un preparato acido in polvere che può essere miscelato tranquillamente con gli altri ingredienti secchi all’inizio e di solito lo uso in dosi di 2:1 con il bicarbonato (2 cucchiaini rasi di cremor tartaro con 1 di bicarbonato, anche senza macinare quest’ultimo). Non so se a livello di supermercati grandi sia facile da trovare, personalmente potendo fare la spesa all’ingrosso al Cash&Carry lo trovo in confezioni da un chilo (che durano una vita!!) e mi pare costi intorno ai 4€… se a qualcuno dovesse interessare… 😉

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  17. @ L’Isola che non c’è: sì lo conosco, dalle mie parti si trova in tutti i supermercati. Però ho provato questo perchè mi piace l’idea di autoprodurre 😉
    Grazie comunque del consiglio e anche della ricetta in dosi col bicarbonato, la terrò presente da provare!!

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  18. @ Momo: anche a noi piace autoprodurre tutto il possibile (non per niente il prossimo mese inaugureremo il primo ristorante-bistrot vegan del viterbese e anche per questo realizzeremo tutto per conto nostro partendo dalle semplici materie prime!! 😀 ), però visto che tanto anche il bicarbonato è da prendere, considerato che non è possibile realizzarlo per conto proprio, tanto vale usarlo col cremor tartaro evitandosi corse per la miscelazione degli ingredienti, macinature varie ecc!! Oltre al fatto che in questo modo personalmente la cosa mi torna semplice perché dovendolo usare spesso mi preparo un barattolino con il mix secco già pronto da usare al bisogno che, se non prende umidità, si conserva un bel po’ di tempo!! 😀

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  19. @ L’Isola che non c’è: vero anche quello che dici tu! Grazie, proverò!

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