Pane e pennello

Vi starete chiedendo cosa c’entra il pennello con il pane… be’, ve lo svelo nel punto 😉 Ho deciso di postare la ricetta del mio pane perchè Emma mi aveva chiesto le dosi, ma non avevo potuto esserle di aiuto perchè di solito vado ad occhio. Ieri sera, invece, ho pesato tutto, in modo da poterle dare una mano per ottenere il pane perfetto 🙂 In questo specifico caso ho utilizzato lievito secco di pasta madre bio, ma normalmente ci metto 150 g di pasta madre rinfrescata. Il risultato non cambia. E sì, lo so che avrei potuto dare ad Emma tutte le informazioni privatamente, visto che di ricette di pane è pieno il blog, ma è anche una scusa per passare ogni tanto di qua, salutare i vecchi ed i nuovi amici e postare una carrellata delle mie ultime preparazioni.

Ingredienti:
350 g di farina tipo 2
50 g di farina manitoba
100 g di farina di segale integrale
210 ml di acqua (da valutare in base alla consistenza dell’impasto che deve venire bello soffice e non appiccicoso)
2 cucchiai di olio
1 cucchiaino di sale integrale (se vi piace più salato mettetene pure 2)
1 manciata di semini tritati (i miei sono di zucca e sesamo nero. Naturalmente questo ingrediente è facoltativo)
2 cucchiaini di lievito secco di pasta madre
1 cucchiaino di malto d’orzo (o altro dolcificante a piacere)

Procedimento:
Ho sciolto il lievito secco con il cucchiaino di malto in 1/2 bicchiere di acqua tiepida e ho lasciato riposare  per 10 minuti per attivarlo. Nel frattempo ho mischiato fra loro le farine, il sale ed i semini. Passati i 10 minuti ho aggiunto il lievito ormai attivato, l’olio e l’acqua ed ho impastato per bene (con la pasta madre è la stessa cosa perchè va comunque sciolta prima in acqua tiepida e poi aggiunta agli ingredienti secchi). Ho formato la mia bella “palla”, le ho inciso sopra la famosa croce con il coltello l’ho messa a riposare in un contenitore di vetro chiuso con il coperchio dentro al forno spento. Me la sono dimenticata lì per circa 3 ore o forse più (con la pasta madre, invece, metto la palla a lievitare in una terrina con sopra un telo umido e uno asciutto). Passato il tempo necessario a far trasformare la palla in un pallone 🙂 ho infornato a 200° per circa 20 minuti (vale la prova stecchino). Il risultato è un pane soffice, fragrante, profumatissimo e gustoso. A noi piace moltissimo e spero anche a voi.

Il punto:
Il pennello con il pane non c’entra ovviamente nulla, ma è il mio ultimo acquisto e mi piace un sacco e l’ho utilizzato per spennellare dei cavolini al forno che vedrete nelle foto qui sotto. E’ solo uno stupido pennello preso di impulso alla cassa  a fine spesa, ma lo adoro!

Ed ecco i cavolini gratinati con sesamo bianco, sesamo nero e semi di zucca.

Mi sono poi data alla pasta fatta in casa…

E agli gnocchi…

E anche al dolce domenicale. Questa è una crostata con composta di fichi della nostra pianta 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Wow Sara che pane favoloso!! 😉 Invidia allo stato ‘brado’!! Ho una curiosità, se si riesce a non finirlo in giornata, quanto dura e come lo conservi? bellissimi gli altri piatti, sei brava però he? Dove abiti???? 😉

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  2. wow è tutto fantastico!!!Che belli i cavoletti, e insomma il tuo pennello non poteva capitare in mani migliori 🙂

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  3. Ciao Poly! Questo pane mi dura oltre la settimana. Lo conservo il primo giorno solo nel sacchetto di carta che vedi nella foto, mentre dal secondo in poi, chiudo quel sacchetto in un altro di plastica. Si conserva benissimo e quando diventa duretto, lo tosto prima di mangiarlo 🙂
    Comunque non fa muffa e non diventa gommoso nemmeno dopo la settimana.
    Abito a Brugherio (MB), vicino a Milano. Vuoi passare a cena? 😀

    Grazie Etta!

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  4. Anche tu a Brugherio? Come ??? (Oddio non so se vuole che si sappia nel blog….) Come un’altra collega blogger… lì ci ho passato tante estati della mia infanzia, ci abitavano i miei zii alla cartiera: c’è ancora? E’ li che ho conosciuto la mitica focaccia, al panificio dell’Edilnord…malinconia! Quindi so dove trovarti…dunque, per cena è un po’ troppo presto, ma non si sa mai, tu tieniti pronta 😉

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  5. adoro tutto…dal pane, al pennello, al resto… è bellissimo ri-leggerti ogni tanto 🙂 🙂

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  6. il pane che faccio di solito è simile al tuo, quando la trovo ci metto la nigella, che gli da un gusto favolosissimo.. il tuo pennello ci credo che ti ha stregato, è pucciottoso! gli altri piatti tutti belli, ma io mi lancerei a peso morto sulla crostata ai fichi 🙂

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  7. Che bella foto per questo pane stupendo! Voglio la crostata!!!

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  8. che meravigliosa cena!!!bravissimaaa

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  9. Waw … non ho davvero parole!!!

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  10. Spettacolo questo pane!! E pure tutto il resto! 🙂
    Per il pennello capisco il tuo entusiasmo, ne ho uno simile anche io e mi fa sentire molto professional! ahahha

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  11. Si, si, lo so Poly ed infatti io e l’altra chef di cui parli ci siamo già incontrate due volte 😉

    Ciao Luu…ma quanto lo vizio quest’uomo? 😉
    Ah! Tieniti pronta che sta per partire un nuovo sito “caprino”.
    Ti tengo aggiornata.

    Ciao Darma non ho mai provato la nigella, ma vedo di recuperarla e provarla quanto prima 🙂

    Jaja, la crostata è finita nel giro di un’ora! Ebbene si, vivo con delle cavallette 😀

    Nica e Different grazie!

    Ciao Hobbit! Hai colto nel segno: fa troppo professional 😀

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  12. Per noi il pane fatto in casa è ancora un sogno lontano 🙁 ma cercheremo di prendere coraggio, il tuo è proprio bello 🙂 complimenti anche per tutti gli altri piatti! La crostata è meravigliosa 😛 e il pennello è troppo simpatico 😀

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  13. goodlights…di recente ho rinunciato al lievito e alle farine raffinate, ma il tuo bel pane è una gioia se non altro per la vista 😉 Grazie!! Siccome sei stata così gentile, ci riprovo: a quando la ricetta della tua crostata così soffice?! 🙂

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  14. Eccomi con la consueta recensione dell’assaggio.

    Questo è senza dubbio il panetto meglio riuscito finora dalla mia chef preferita, tant’e’ che me ne son tagliato giù un altro paio di fette proprio ora.

    (Quasi) tutti gli altri tipi di pane finora le erano venuti bene, ma questo sfiora l’eccellenza: soffice, gustoso, con quegli imprevedibili semini che ti senti come in certe occasioni dove non sai bene cosa sta succedendo ma sai che ti piace.

    Mi sento di aggiungere solo una cosa… ogni fetta è senza dubbio super, ma se volete provare qualcosa di veramente speciale, provate a tostare una fetta di circa 1.5 cm – 2 cm di spessore. Croccante all’esterno, al primo morso cercherete il soffice all’interno.. e probabilmente lo troverete. Super. Ma attenzione, dopo un assaggio del genere non vorrete più tornare indietro 🙂

    Ancora congratulazioni alla mia chef preferita…. al prossimo assaggio!

    m.

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  15. Enrica ed Annalisa, anch’io ho iniziato a farlo da poco, ma vi assicuro che, una volta rotto il ghiaccio, non riuscirete più a smettere 🙂

    Emma, anch’io non mangio lieviti che non siano pasta madre fresca o pasta madre secca. Il mio naturopata me li ha fatti eliminare tutti, tranne questi due. Per il resto puoi usare le farine che vuoi, tanto il risultato non cambia 😀
    Ok, ok, prossimamente la ricetta della crostata…
    Ciao!

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  16. *____* Che meraviglia TUTTO!!!! Il pane sembra cosi soffice che mi vien vglia di infilarci la mano dentro e strappare un pezzo di mollica. Lo farò anche io.

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  17. Sara è bellissimo il tuo pane…che bella crosticina!!!! 😀
    per non parlare di cavoletti, pasta, gnocchi e crostata!!! un spettacolo!
    Troppo brava e troppo buoni! 😀

    il pennello è caruccio proprio, più bello di quelli con le setole che si rovinano facilmente! 🙂

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