Primo seitan

Ce l’ho fatta, finalmente! Tanto sudore e fatica, ma anche molta soddisfazione. Grazie di cuore a Marika, un’attivista vegana che mi ha passato il suo metodo, rivelatosi davvero efficace. So che è ripetitivo e banale postare il metodo per il seitan, ma alla fine ho notato che ognuno lo fa un po’ a modo suo quindi… 🙂 Scusate se non ho postato le foto delle fette ma ero presa dall’ubriachezza della riuscita 😀

Ingredienti:
1 kg di farina manitoba (o tipo 0)
spezie a piacere (io ho usato paprika, pepe, salvia, rosmarino e zenzero)
1 pezzo di alga kombu
1 po’ di lenticchie rosse decorticate cotte
1 gambo di sedano
2 carote
1 cipolla rossa
salsa di soia qb
tanta acqua
sale qb

Procedimento:
Creare un panetto con la farina e l’acqua, come se si impastasse il pane. Mettere l’impasto a riposare in frigo per 1 ora. Nel frattempo preparare il brodo tagliando le verdure grossolanamente e mettendole a bollire in acqua insaporita con salsa di soia, poco sale e l’alga kombu.

Prendere l’impasto ed iniziare a sciacquarlo con acqua, alternando la calda alla fredda. Questa è l’operazione che mi lascia più perplessa perchè secondo me se ne spreca molta, indi per cui si accettano suggerimenti. Bisogna sciacquare l’impasto prendendolo a pugni (yeah!) finchè l’acqua non rimane quasi limpida e l’impasto ha raggiunto una consistenza spugnosa. A questo punto insaporirlo con quel che piace di più: io ho usato la salsa di soia, le lenticchie e le spezie. A questo punto la parte più difficile: avvolgere l’impasto strettissimo dentro un canovaccio bianco e legarlo con lo spago da cucina, anche se otterrete un risultato dall’aspetto inquietante 🙁 ecco la mia bella mummietta egizia 🙂

Adagiarlo nel brodo e far bollire 1 ora in pentola normale, in quella a pressione basta 1/2 ora. Tirarlo fuori dall’acqua e aspettare che si raffreddi. Una volta raffreddato, affettarlo e conservarlo nell’acqua di cottura. Io ne ho congelate ben 8 porzioni col brodino e 3 porzioni (direi 8-9 pezzi) le ho passate nella farina, fatte rosolare con poco olio evo, fatte cuocere in 1/2 bicchiere d’acqua con del dado vegetale e dei funghetti trifolati… ecco spiegato il risultato della prima foto.

Il punto:
L’unica pecca del seitan home-made è a mio parere lo spreco d’acqua. Ho poi scoperto che sarebbe meglio impastare il panetto e farlo stare immerso in acqua in frigo tutta notte per togliere la maggior parte di amido, ma si sa, queste sono cose che si imparano in corso d’opera. Per il resto è tutto come mi dicevano i più: è più sano e meno caro di quello che si acquista e, se lo si fa solo per 1 persona, con 1 kg di farina si mangia 10-12 volte!!! Non mi ferma più nessuno!!!E per non farci mancare nulla, lo abbiamo accompagnato al pane fatto con la magica pasta madre…

e per finire non poteva certo mancare il dolce, fatto con la ricetta Crostate di San Luigi di Elena…

Un bacio a tutti miei cari chefs!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Hai fatto benissimo a pubblicare la tua versione, soprattutto per chi come me ha poca esperienza in merito XD
    Mi piace un sacco l’idea delle lenticchie nell’impasto, devo provare 😀

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  2. Bravissima!! anche io uso un metodo molto simile per fare il seitan… solo che, siccome mi piace un po’ spugnoso, evito di avvolgerlo nel canovaccio ma lo metto a bollire in pentola così com’è 😉 non sapevo nemmeno che bisognasse prendere a pugni l’impasto 😀
    la tua prima foto delle fettine di seitan mi ha fato venire l’acquolina in bocca e…ho già cenato!!
    ma avrei 1 domanda: con un kg di farina, quanto seitan ottieni in peso? perchè io ne ottengo circa 500 g…quindi ne faccio circa 5 porzioni…mi chiedevo se semplicemente tu avessi fatto porzioni più piccole oppure se io sbaglio qualcosa nel procedimento e ottengo poco seitan (comunque mi piace un sacco home-made 😉 )…

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  3. bravissima!
    non sono molto esperta e quindi volevo chiederti se il panetto lo metti direttamente in frigo immerso nell’acqua o se comunque lo fai riposare prima per un’ora e poi lo immergi.
    e le lenticchie quando vengono inserite???

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  4. Ma che brava! Io non ho tutta questa pazienza e compro sempre l’istant seitan!

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  5. ^_______________^ bravissima!!!

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  6. invece hai fatto proprio bene a postarlo, è molto interessante scoprire metodi nuovi per fare il seitan, se guardi le mie ricette anch’io ho postato metodi diversi per il seitan homemade, postate ragazzi, postate, 🙂 il tuo metodo è da ricreare, ti è venuto benissimo

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  7. bello il seitan home made…io l’avevo fatto una volta ma mi stufava stare per lungo tempo con le mani a bagno e l’acqua che scorreva 🙁
    forse dovrei partire dalla farina di glutine per fare il seitan senza tanti sprechi di acqua…

    bello il tuo condimento! 😀

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  8. Bravissima complimenti, io come Gala compro sempre l’istan seitan, purtroppo mi manca il tempo, ma prima o poi proverò

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  9. Perfetto. Brava. 😉

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  10. Uh!! Buonissimo lavoro!!! Chissa’ che buono… Ciao deb

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  11. Per un kg di farina Manitoba io uso circa 10 litri di acqua, con cui si dissolve circa mezzo kg di amido, che butto nella compostiera perchè non so cosa farne, Ho provato a farlo depositare ed essiccare usandolo come addensante e anche come colla per la carta, ma ne viene veramente troppo. Voi cosa ci fate?

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  12. stella, guarda sto video da 4:10, (http://www.youtube.com/watch?v=1dK57ZDyNvg&feature=related). L’amido del lavaggio lo fai depositare in una pentola, dopo qualche ora (almeno 4) quel deposito (una specie di pastella) lo fai cuocere in una padella grande con un filo d’olio, si addensa e si trasforma in una materia che sembra patata bollita! Infatti poi lo impasti e usare il tutto per farne degli ottimi gnocchi. Tieni conto che ne vengono tanti…una parte li congelo.

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  13. @stella io non l’ho mai provato, ma questo metodo di riciclo dell’amido mi ispira ! http://vegefforts.blogspot.it/2011/08/recupero-di-amido-gnocchi.html

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  14. è una bella soddisfazione farsi in casa il seitan, ricordo ancora l’eccitazione per il mio 1°.
    Anch’io ho questi dubbi:
    -dalla foto della mummietta 🙂 sembra ti sia venuto un bel po’, non l’ho mai pesato ma alla fine di 1 kg di farina non ne rimane moltissimo.
    -non ho ben capito come si mettono le lenticchie: le aggiungi intere?
    -il mio seitan non è viene saporito anche se, prima di cuocerlo lo lascio a marinare per parecchie ore in cipolla, spezie e salsa di soia (forse dipende dalla salsa di soia, so che ce ne sono in commercio di dolce e salata ma nn ho mai capito qual’è quella salata dato che nella bottiglietta non è scritto)

    brava cmq

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  15. Dalla foto sembra veramente compatto, la prima (e l’unica) volta che l’ho fatto io, mi è rimasto molto più spugnoso e umido quindi ho inventato un modo per asciugarlo, molto riuscito per altro! Con l’amido recuperato ci fai gli gnocchi, io l’ho congelato…vedi le molte ricette che ci sono nel sito e nel web. Brava deb!

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  16. E complimenti per il pane bellissimo, e la torta… mamma quante cose buone! 😉

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  17. Grazie per aver condiviso la tua esperienza! Di certo la ricetta non è né ripetitiva né banale ma verrà utile a chi, come me, non si è ancora mai cimentata nella produzione casalinga del seitan 😀

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  18. Oddio si è scatenta auna discussione sull’uso dell’amido che mi interessa motlissimo, bravi!!!!

    Alessia: secondo me è proprio l’idea delle lenticchie che ha migliorato la resa!

    Cassy: secondo me sono 500gr sì, io effettivamente faccio le porzioni molto piccole perchè col glutine puro bisogna andarci piano 😛

    Andreana e Francy 71: il panetto lo metto nel frigo da asciutto, l’acqua la uso dopo per lo sciacquo. Le lenticchie si mettono nell fase di insaporimento, e devono essere ovviamente già cotte…sì effettivamente la prox volta proverò con la marinatura tutta notte…

    Mirtilla V, Gala, Olivotta: ho provato con l’istant seitan ma rimane troppo molle e spugnoso, ho i gusti tr diversi da quelli della nostra Cassiopea 😛

    Vicky, Morko, Xuxa: un bacione :-***

    Fede: sì una fatica, ma buono davvero, un bacione cara :-******

    Polyhedral: sì, la compattezza è sicuramente data dallo spago, che in questo aiuta moltissimo…e gli usi dell’amido mi incuriosiscono molto…grazie mille :-*

    Flowerpower: grazie a te :-*

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  19. Deb: capito 😉 oggi comunque ho provato a farlo usando mezzo kg di farina integrale… e ne ho ottenuto 350g…però l’ho pesato da cotto quindi parte del peso credo fosse dovuto all’acqua di cottura (non l’avevo scolato benissimo) 🙂 ho anche conservato l’amido e l’ho in parte usato per farci della crema al limone… mia mamma l’ha approvata, quindi direi a prova di onnivoro 😛 con il resto dell’amido voglio fare altra crema e gli gnocchi come nel link 😛 secondo me ci viene bene anche della besciamella!!

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  20. @Cassiopea ma sei un vulcano di idee !! Mostra anche a noi tutti questi esperimenti, mi raccomando 😀

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  21. Che meraviglia! Anche io prendo a pugni l’impasto del seitan, e devo dire che il mio metodo di preparazione è proprio come il tuo a parte l’aggiunta dei funghi e le lenticchie!Deliziosooooooo <3

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  22. Hobbit: certo… non appena avranno un bell’aspetto per poterli fotografare posterò tutto 😀

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  23. HELP!!!
    ciao a tutti
    sono una principiante del SEITAN e ieri proprio con questa ricetta mi sono cimentata per farlo home made…. la prima volta, sciacquandolo si è letteralmente sciolto nel colapasta ed è finito tutto nello scarico del lavandino… come ci sono rimasta male
    🙁 …
    ci ho riprovato: panetto, H2O tepida, 1 ora di riposo, poi ho impastato direttamente nella bacinella e ho continuato a trasferilo tra due bacinelle cambiando e alternando l’H2O (calda e fredda)ma si stava scioglendo ancora tutto!!!! allora mi sn fermata, ma l’h2o era ancora bianca… l’ho messo in una calza di nylon (l’impasto era molliccio e filamentoso)nel brodo buonissimo fatto come da ricetta(ma senza alga) e l’ho ft cuocere 3/4 d’ora in pentola a prx… risultato: un salmotto duretto, gommoso e decisamente dal sapore di pane cotto COME MAIII???!!! che nervoso!!! :(( DITEMI DOVE SBAGLIO!!!
    grazie a tutte x la disponibilità
    Lumacalù
    l’unica cosa positiva è stata che ho riciclato il brodo e ne ho ft una minestra di farro…BUONISSIMA!!!ciao

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  24. wow! mi ero lasciata questa ricetta da parte x leggerla con calma e ora vedo anche un sacco di idee x il riciclo dell’amido! forte.. ora mi manca solo un sacco di tempo x fare tutto.. 🙂 🙂

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  25. Cassy: ma sai che mi hanno detto che la farina integrale nn va bene perchè ne esce meno di seitan?ora però mi hai fatto venire la curiosity 😛

    SiliaVeg: sìììììì a pugniiiiiiiiiii…mi sfogo yeah!

    Lumacalu: forse non l’hai fatto stare abbastanza tempo in frigo. Forse un passaggio che non ho spiegato bene è questo: messo il panetto nello scolapasta, ho messo lo scolapasta in un ciotolone da insalata, tu versi l’acqua fino a che arriva quasi a coprire il panetto, lo prendi a pugni, l’acqua diventa bianca, poi la butti e rifai rifai rifa, alternando calda e fredda…se no è ovvio che si sfalda tutto…però non so, la tua descrizione mi lascia basita…che tipo di farina hai usato?magari dipende anche da quello…fammi sapere :-* e in bocca al lupo!!!!

    DarmaSin: grazie mille per l’attenzione :-*

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  26. ciao Deb!
    in effetti io ho messo il panetto direttamente nell’acqua… non in frigo!!! poi ho aggiunto alla manitoba 1/4 di farina di ceci… e poi invece di “schiaffeggiarlo” l’ho impastato… in settimana con le tue dritte ci riprovo…ti faccio sapere … SPERIAMO IN BENE!grazie mille
    ciao
    ps: ma che consistenza ha il seitan crudo?piuttosto liquida o lavorabile????

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  27. Brava Lumacalu!!!!! Riprova e famme sapè…
    Allora: il frigo ci vuole, poi la farina di ceci ti direi di no, secondo me fa sfaldare il panetto 😛
    e sì, prendilo a pugni, yeah!!!!!!!
    Il glutine che ti rimarrà in mano sarà molliccio, come una spugna, però non si staccano i pezzi, è come se fosse anche elastico 🙂

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  28. anche a me è successo una volta che il panetto si sfaldava, era perchè avevo fatto un impasto troppo molliccio, invece deve essere + asciutto. E’ importante lasciarlo riposare in acqua fredda x almeno mezz’ora in modo che sia + facilmente lavorabile. Anche secondo me non va bene la farina di ceci.

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