Sì, proprio così, quasi crudo. Il riso (ho usato l’ottima varietà coltivata ‘Rosa Marchetti’) cuoce infatti solo per 5 minuti sul fuoco, e termina la cottura al calduccio, con una bella coperta che lo tiene isolato per tutta la notte. Tutto il resto è crudo! Colorato, saporito, alcalino, vitaminico, salutare e… semplicissimo da realizzare. Insomma, un’insalata di riso adatta alle temperature di questi giorni, e impiegabile con infinite varianti per tutta la bella stagione! 🙂
Ingredienti (per 2 persone):
1 tazza di riso integrale
3 tazze d’acqua
1 pizzico di sale
2 cucchiaini di pasta d’olive nere
1 carota
1 costa di sedano
1 presa di erba cipollina
1 pizzico di semi di papavero
2 cucchiai di olio evo
Procedimento:
Cucinare a pressione il riso col sale e l’acqua, per soli 5 minuti; avvolgere poi la pentola in una bella coperta isolante (12-14 ore), e condire infine con tutti gli ingredienti rimasti, avendo avuto cura di affettare ogni verdura come si preferisce.
Il punto:
Mi spiace proprio non essere a Seravezza, a godermi questa edizione del Veganfest; sono certo che sia bellissimo, buonissimo D-) e interessantissimo; vabbè, vuole dire che per conoscere di persona molti di voi occorrerà un’altra occasione. Da quello che sento, comunque, mi sembra che l’organizzazione sia impeccabile, e quindi: complimentissimi a Sauro e agli altri organizzatori! Naturalmente sono stato contentissimo di vedere una bella rappresentanza dei Veganchef, fra cui ricordo Martina, Nello, Renata e Romina, solo perché li leggo più di frequente… 🙂 A Romina, tormentata dai rompiballe mangiacadaveri, voglio ricordare queste quattro massime del Mahatma Gandhi: 1) grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo con cui (essa) tratta gli animali; 2) la coscienza non è la stessa per tutti; quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, l’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un’insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno; 3) per poter criticare, bisognerebbe avere un’amorevole capacità, una chiara intuizione e un’assoluta tolleranza; 4) dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza; 5) apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l’odio con l’amore, la menzogna con la verità, la violenza con l’abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale (…). 🙂
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
mi associo a Enri per i complimenti agli organizzatori di Veganfest 🙂
p.s.: ma che buono è questo riso-quasi-crudo??? bravissimo! 🙂 🙂 sento che ormai il crudismo si avvicina sempre di più… 😀
Ciao enri 😀 Mi piace questo modo di cucinare il mio riso preferito! Provero’ sicuramente a replicarlo!!!
Il veganfest e’ veramente bello, organizzato benissimo e fitto di eventi e conferenze interessanti e poi in ogni angolo ci sono cose buonissime da mangiare… Ce n’e’ per tutti i gusti! Sono tornata a casa con provviste di goji, mandorle, tante varieta’ di semi da germogliare e giocattoli irresistibili che funzionano a pannelli solari 😉
Ho abbracciato Laura, Renata (dalla quale ho ricevuto una splendida dedica sul suo libro), barbara, Sauro, Pina, Simone Salvini e tanti altri!! Ho incontrato gianluca e gianna e altri amici di rimini che a rimini non vedo mai… Una bellissima esperienza!!!
😀
Ma dimmi Enri, il riso deve essere integrale qualsiasi o della qualità che hai tu? E le quantità dell’acqua? Si apre la pentola a pressione o si lascia col suo tappo così come quando la si spegne??? io sto metodo non l’ho mai sentito comunque il riso mi pare eccellente! 😉
Hem…coperchio della pentola a pressione!!!
cara poly, il riso va bene di ogni qualità; questo, a pressione, andrebbe cotto per un’ora (a me piace morbido…)! io adopero anche quello rosso tailandese, per il quale bastano anche 6-8 ore al caldo (coperta!); prova pure, vedrai che ti riesce bene, lo si fa perché la degradazione dei componenti più vitali del chicco sia limitata… quando hai finito la cottura a pressione, avvolgi la pentola che manterrai chiusa e in posizione diritta; buona fortuna e… fai sapere!!! 🙂
ciao federica! sono contento che il veganfest sia stato bello e interesante, oltre che … ghiotto! è ciò che avevo sentito e letto, anche sul sito; ieri luu mi ha mandato un articolo apparso l’altroieri sul ‘fatto’; in generale chi l’ha scritto sarebbe da schiaffeggiare a lungo (:-)), anche se qualcosa di carino lo dice… 🙂 naturalmente descrive vf come un posto abitato da alieni, e sorride sulle mille cose in vendita e in mostra, semi di canapa compresi; alla fine però si risolleva un pochino dalle banalità, e ammette comunque che quella dei vegàni è una battaglia che si può condividere… santa pazienza!!! 🙂
Mitico Enri! è un piatto delizioso, mi sembra di sentire tutti i profumi! 😀
complimenti anche per le massime, mi piace parecchio la terza…
😀
Bravo Enri!! io devo ancora provare a fare il riso così…ispira tantissimo! 😉
Piatto supercolorato!!!!!!!!!!
che bel piatto, ottimo!!!!
Be’, direi una perfetta combinazioni di sapori.
E poi il quasi crudo, mi ispira assai 🙂
Semplice e saporita, oltre che nutriente 🙂 Non conoscevo questa tecnica di cottura “parziale” del riso! Buono a sapersi 😉
Preziosissima la citazione di Gandhi…
interessante ricetta.per l’altro discorso…io credo che alla fine ognuno di noi risponde a se stesso delle proprie azioni e delle scelte che fa nella vita.è ovvio che è più facile chiudere occhi e orecchie per essere “leggeri”.Ma questa io non la chiamo vita.La vita è un percorso di crescita interiore in cui una delle prime scelte da fare per un vero cambiamento,è evitare di nutrirsi di sofferenza.
Che ideona! Buonissimo!
ciao a tutte/i, e grazie per i commenti!!! 🙂 @valentina, giusto rispondere a se stessi e comportarsi come crediamo sia corretto; credo però non si possa imporre, almeno per ora, niente a nessuno; è un po’ questo che dice la seconda massima di gandhi!!! a me dispiace che la gente ammazzi animali innocenti per mangiare cose di cui non ha bisogno; mi dispiace anche quando sono -siamo- discriminato per il nostro regime alimentare: ecco perché cerco di non fare altrettanto coi mangiacadaveri… 🙁
Molto buona. Complimenti.