Insalata d’orzo profumata…

…zenzero, carota e limone! E ancora reportage israelo palestinese!
In verità l’aranciorzo in questione voleva essere pubblicato ben prima, ovvero in seguito ad una certa vittoria politica in quel di Milano durante la quale sembrava che tutti dovessero per forza indossare qualcosa di arancione…io, che nell’armadio di arancione Vade Retro Satana non ho niente, avevo contribuito con un piatto, ma ho sempre tergiversato sulla sua pubblicazione fino ad oggi. E’ una ricetta veloce per un piatto freddo gustoso, ottimo se dovete contribuire a qualche pranzo al sacco o cena altrui con qualcosa di fresco e veloce ma al contempo volete fare bella figura 🙂

Ingredienti:

250 gr orzo perlato
4 carote medie
1 limone
un pezzetto di 2-3 cm di zenzero pelato
olio evo
sale
pepe

Procedimento:
La ricetta non potrebbe essere più facile…dopo aver bollito l’orzo secondo la cottura indicata (30-40 mins), salate a piacere, aggiungete un cucchiaino d’olio per non farlo incollare e lasciatelo raffreddare. Nel frattempo grattugiate le carote pelate e a julienne e con esse lo zenzero, in quantità basate sui vostri gusti. Aggiungeteli all’orzo raffreddato. In una ciotolina emulsionate 3-4 cucchiai d’olio evo con eguale parte di succo di limone, sale a piacere e una spolveratina di pepe, e condite l’insalata con questa vinaigrette. Niente di eccessivo ma è un connubio di sapori molto profumato e rende piacevolissimo anche un piatto ‘banale’ e veloce come una semplice insalata fredda! Io l’ho portata ad una festa del vicinato assieme alla sua sorella zucchine, aglio & menta:
…ottima anche con l’aggiunta di ceci lessati
Il punto:
Anche a questo giro, vi lascio qualche foto del mio tour israelo-palestinese… avevo iniziato a farvi vedere un paio di cosette nella ricetta della Zuppa Cinese Agropiccante, ed eravamo rimasti a Tel-Aviv… a questo giro direi di spostarci verso Gerusalemme…
…una panoramica della vecchia città dal muro del Pianto (da ciò si deduce che stavo dando le spalle al muro…ehm! Scusate la blasfemia). La vecchia città è chiaramente splendida ma a mio avviso, come tutte le città di grande interesse turistico, rovinatissima nella sua atmosfera dal peso del turismo. Non voglio dare delusioni a chi s’immagina un luogo di grande peso spirituale e quant’altro, ma ahimè la sua grande forza storica e culturale è un pò glassata dalla necessità di trarne un profitto…anche l’incrocio tra le tre religioni occidentali piu importanti è snaturato dal ‘trend’ cittadino che essa rappresenta…i luoghi di culto e i luoghi storici sembrano essere tirati fuori dall’atmosfera cittadina, confezionati e pulitissimi per la fruizione di visitatori. E’ una cosa che non sopporto nella maggior parte delle città dalle grandi attrazioni. Poi, naturalmente, ho visitato tutto il visitabile, ma da un certo punto di vista questa atmosfera mi ha un pò delusa…

… i vicoli della città antica si espandono nel cuore di essa sotto forma di un grosso mercato di culture variate, sia di oggetti…

… che di generi alimentari. Come mio solito, allergica ai luoghi noti, sono evasa presto dai siti noti per andare alla ricerca di altro. Sono quindi andata nella zone ebraica dellc ittà nuova, e anche lì ho trovato un fantastico mercato…
…come già detto nell’articolo precedente, i mercati da queste parti sono il sogno di ogni vegano…
…pani e panini di ogni tipo…
…qualche oliva?
…thè e spezie da infusioni, per lo più con frutta secca…
…ancora oliveeeee! E pomodori secchi, e verdure!
…un pò di halvah, un dolce tipico mediorientale a base di pasta di sesamo e buonissimo. Questo banchetto del mercato, con il suo laboratorio, pare essere uno dei produttori di questo dolce più famosi e buoni al mondo, e viene appunto chiamato ‘King of Halvah’. Molto spesso l’halvah contiene miele per dolcificare ed alcune versioni ‘confezionate’ sono legate con l’uovo, ma nella versione originale artigianale l’uovo non c’è. Qui a mille sapori diversi: caffè, cannella, pistacchio, cioccolato… stavo per svenire. Comprati due bei pezzettoni al caffè, una roba paradisiaca
La fermata dell’autobus davanti al mercato, con tutto il miscuglio culturale che ne compete
Chiaramente, dopo averne sentite di cotte & di crude sulla parte araba della città (se ci vai muori! Sono solo delinquenti! E’ terribile! E’ sporca! etc), non ho potuto resistere dall’andarla di corsa a visitare, e chiaramente è stata quella che mi è piaciuta di più…
…perfetta per gustare un ottimo felafel pregno di tahina a un prezzo ridicolo (4 shekel = 80 cents circa :D). Ed anzi, non paga di aver visitato la parte ‘hot’ della città (e per rendermi conto che le dicerie su di essa sono paranoie razziste da benpensanti), da lì mi sono infilata sul primo arab-bus diretto verso il cuore della Palestina, a Ramallah… per per questo racconto, ci vuole un capitolo a parte… per adesso accontentatevi 😛
Un bacio a tutti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. la ricetta è fantastica e soprattutto mi piace il tuo cupolotto. Ma come l’hai fatto? Messo in ciottola? e poi per ribaltarlo? il reportage è fantastico mi ha fatto sognare per pochi minuti…

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  2. Per il cupolotto si, basta mettere in una ciotola spalmata con un pò d’olio e compattare bene prima di rigirarlo!

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  3. Davvero belle queste insalate fredde… sono un figurone!
    ps… io mi sarei tuffata sulla bancarella degli infusi e spezie!

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  4. Ciao Gnubbissima!
    Ottima la ricetta ma il reportage dei posti bellissimi in cui sei stata è veramente entusiasmante… Ti invidio un pò!
    🙂

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  5. Wooww..grande che sei andata a visitare tutte le parti meno turistiche..concordo in pieno..e grazie per la bella descrizione, ci fai viaggiare un pò con te!
    L’insalata d’orzo è spettacolare, zenzero e limone insieme devono avere un’aroma unico..e la presentazione è perfetta..di tutte e due, anche quella con le zucchine..chissà che figurone che hai fatto. Mi piace un sacco quest’idea di dargli la forma di cupola..te la copierò 😀

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  6. L’orzotto porta i colori e i profumi del bellissimo viaggio che hai fatto 🙂 Complimenti anche per le fotografie strepitose: evocano un’atmosfera veramente magica…

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  7. Quanto mi piacciono queste preparazioni! Bellissima la tua e bellissimo il reportage, davvero compllimenti 🙂 🙂

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  8. Bellissimi piatti colorati, ho tutti gli ingredienti quasi quasi domani te la copio! Bello il viaggio in quelle terre incantate!

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  9. Belissimo Reportage! 🙂

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  10. Io bramo la prossima puntata del tuo reportage, mi piacciono un sacco!
    Sei riuscita a cogliere benissimo l’atmosfera!
    Ottimo anche lo zuccotto d’orzo! 😉

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  11. Reportage davvero splendido. Condivido pienamente la tua idea di viaggio e, dato che l’ho appena tradotta con un mio allievo, dedico a te e a tutti i viaggiatori “anomali” una breve poesia di Callimaco.
    “Percorri la strada non calpestata dai carri,
    spingi il cocchio non sulle orme di altri,
    non su larghi viali, ma per sentieri segreti,
    anche se vai per una calle stretta”.
    Toglimi una curiosità: nella sorella gemella, le zucchine le metti a crudo? o le sbollenti un po’ prima di aggiungerle? Io le adoro e mi piacciono anche crude (ho la fortuna di avere un amico con annesso orto biologico che me le porta, piccole piccole e deliziose).
    La versione ufficiale quasi quasi me la porto a pranzo domani, forse il profumo del limone e dello zenzero riusciranno a farmi evadere con la mente dalla biblioteca di italianistica!!! Dannata tesi di dottorato, perché non ti scrivi da sola???

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  12. Ottime entrambe le versioni! Bellissime le foto!

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  13. Gnubby l’insalata merita sicuramente ma il reportage è davvero entusiasmante 🙂 Io partirei solo per aver visto quel banchetto con pane e panini e rimpinzarmi di olive 🙂 Ciao tesoro 😉

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  14. Bella l’insalata, anche io faccio spesso delle ricette simili soprattutto ora che inizia il caldo… complimenti anche per il reportage!

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  15. Bellissima ricetta!!!! anzi fantastica 🙂 le foto sono favolose, in quel mercato ci lascerei il cuore 🙂

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  16. Che zuccotti meravigliosi! Freschi e scenografici!
    Grazie tante per il reportage, le foto sono stupende…anche a me piace cercare i luoghi fuori dai bagni di folla dei turisti, per entrare davvero in contatto con le altre culture…ma per ora devo restare in Italia a studiare, studiare, studiare!!! Con le tue foto però ho viaggiato almeno nella mente per 5 minuti…grazie 😀

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  17. Lipogramma, ah, cosa non hai risvegliato in me con il nome Callimaco (be’mi tempi a pane e versioni di greco…)! Comunque si, zucchine crudissime, non sbollentate, le grattugio a julienne, le aggiungo ad orzo, menta tritata e un bel pò di spicchi d’aglio con dell’olio e le lascio lì un pò finchè il tutto non diventa bello saporitone. La cosa che amo di queste insalate è che sono perfette per il trasporto, dopo qualche ora in un tupperware a macerare bene, se possibile, sono ancora piu buone!

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  18. Grazie Gnubby! Ma sei sola a far questo viaggio?! Ti invidio un sacco, deve essere meraviglioso tutto laggiù! Daniele è andato per 5 giorni a Gerusalemme per lavoro e ne è rimasto folgorato! Mi ci porterà prima o poi, lo spero! 🙂
    Bellissimo il mercato, belle foto e super incredibile il falafel a 80 centesimi (se penso che qui a Bellinzona lo pago 7 franchi mi vien da piangere!) Buon tutto, ciao viaggiatrice! 🙂

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  19. buonissima l’insalata arancione ma il reportage è da favola!!! 🙂 🙂 attendiamo la prossima puntata, grazie!!!

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  20. Ricetta deliziosa e foto meravigliose..complimenti, t invidio per questo viaggio non sai quanto!!!

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