Cheesefree cake cremosa

Ci sono tante cheese cake sul sito ma ho deciso di aggiungere anche la mia perchè l’ho trovata molto soddisfacente e penso che possa piacervi. in questo esperimento ho cercato di evitare il tofu (che non amo) e soprattutto di ottenere quella cremosità dell’originale che mi mancava. Il solo agar agar secondo me dà un effetto troppo marmoreo e poco spalmabile, quindi ho utilizzato come addensante anche la crema di riso.
Ingredienti:
400 g di biscotti secchi vegani
200 g circa di burro di soia/margarina (la quantità può variare in base al tipo di biscotti)
500 g di yoghurt di soia ai frutti di bosco
400 g di latte di cocco
100 g di zucchero di canna
100 g circa di crema di riso (alimento per bambini che serve ad addensare le pappine, si trova al supermercato)
1 cucchiaino di agar agar
1 bustina di gelatina per dolci biovegan
frutti di bosco per la guarnizione
Procedimento:
Per prima cosa ho frullato i biscotti fino ad ottenere una specie di farina, alla quale ho incorporato il burro di soia sciolto a bagnomaria. il risultato dev’essere un composto manipolabile e che non si sbricioli altrimenti poi sarà difficile tagliare la torta. questo composto va sistemato con le mani nella tortiera a bordo alto (meglio se con cerniera: io come vedete non ce l’ho…) premendolo bene: poi meglio metterlo in frigo affinchè si compatti meglio.
Nel frattempo ho fatto la crema: ho mescolato un cucchiaino di agar agar con un goccio di latte di cocco per evitare grumi: poi ho aggiunto tutto il latte di cocco, l’ho zuccherato e l’ho portato a ebollizione mescolando; dopo circa 2 minuti ho spento il fuoco e ho lasciato intiepidire. Ho versato lo yoghurt in una terrina e ho aggiunto la crema di riso, in modo da dargli una consistenza più pastosa. A questo composto ho aggiunto il latte di cocco, ho mescolato bene e ho versato sulla base. ho messo di nuovo tutto in frigo per una mezz’ora.
Infine ho decorato la torta coi frutti di bosco e l’ho ricoperta con la gelatina, che è bella da vedere e impedisce che la frutta si scurisca. Di solito la gelatina me la faccio io con la tapioca ma è una cosa abbastanza laboriosa quindi oggi ho usato le bustine biovegan e ne sono molto soddisfatta: contengono solo fecola, agar agar e pectina e la gelatina si ottiene in un minuto! Certo, non è trasparente come quelle industriali ma fa comunque un bel vedere secondo me. Se poi la torta deve essere trasportata la gelatina contribuirà a tener ferma la decorazione.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog

Pubblicato da Silvia D

sono silvia, ho 35 anni, vivo a verona con un cane, un gatto e diversi ospiti temporanei e faccio l'insegnante precaria. sono vegetariana da 15 anni ma veg solo da due. sono sempre stata un'appassionata di fornelli (discendo da una tradizione familiare di cucina regionale, saporita e unta: ho ricevuto in regalo il mio primo libro di ricette a tre anni, il glorioso "manuale di nonna papera"!) ma ignoravo completamente i segreti della cucina vegana e li sto scoprendo pian piano anche grazie a voi :) le motivazioni della mia scelta veg sono etiche, non salutiste, quindi la mia cucina si limita ad essere cruelty free e kilometri zero (compro tutto tramite GAS): non so nulla di macorbiotica o crudismo ecc, non conosco le proprietà degli alimenti e men che meno le loro calorie, tendo a non frequentare negozi "dedicati" e conosco ed uso solo ingredienti reperibili nella grande distribuzione. grazie a tutti voi sto scoprendo ingredienti, abbinamenti, tecniche e filosofie... e sono orgogliosa di far parte di questa comunità!