La ricetta del ritorno

Tre settimane fa ci siamo lasciati con un piatto di spaghetti ai pomodorini fumanti con la speranza che quanto prima sarei potuto ritornare a postare qualche ricettina non soltanto per contribuire alla crescita del forum ma anche per ricominciare a scambiare chiacchiere, commenti opinioni con persone che io ritengo davvero importanti nella mia vita. Dico questo con molta schiettezza come è tipico del mio carattere: non mi era mai capitato di essere cosi ricercato come in queste ultime tre settimane, specie da alcune persone che davvero mi hanno fatto quasi commuovere per la loro partecipazione alla mia situazione abbastanza difficile. Il cellulare, l’e-mail, facebook non erano mai stati cosi sollecitati come negli ultimi 20 giorni e questo mi ha dato tanta forza per andare avanti, per risvegliarmi da quella maledetta e lunghissima anestesia e per cercare di ricominciare a vivere come un ragazzo di 22 anni. Un ringraziamento particolare (permettetemi di fare qualche nome o soprannome ma non posso non farlo) ad alcune persone che veramente sono riuscite a risollevarmi il morale in quelle lunghe giornate in ospedale che sembrava non finissero mai: Barbara (pizza pie), Mimì, Andrada, Ambrosia, Lisi, Antonella P, SilviaG, Tania e tutti gli altri che magari adesso sto scordando ma sono ancora convalescente quindi perdonatemi! Un saluto particolare va ad alcune persone che nonostante i trascorsi burrascosi non hanno fatto mancare il loro affetto e questo mi fa ancora più piacere perchè vuol dire che nonostante si possalitigare a volte anche molto duramente quando ci si vuole bene si riesce anche a perdonare. Detto questo ovviamente tutti vorranno sapere come è andato l’intervento… tutto sommato bene, appena cambio la foto nel profilo capirete di cosa si trattava e se qualcuno non mi riconoscerà  non vi preoccupate: il viso è cambiato ma il cuore è rimasto sempre uguale!
Passando alla ricetta, questo è un semplice minestrone di verdure, l’unica cosa che posso  mangiare in questo periodo fino alla metà di marzo in quanto non posso ne è masticare nè aprire la bocca per cui sono costretto a zuppe varie che comunque se ben fatte appagano pienamente specie dopo 10 giorni di alimentazione ospedaliera a base di crema di riso e semolino!

Ingredienti:
1 carota
1 cipolla
2 patata
50 gr di fagioli di soia cotti
50 gr di fagioli borlotti cotti
50 gr di ceci cotti
50 gr di piselli cotti
2 cm di alga kombu
1 zucchina piccola
olio extra vergine di oliva
sale

Ingredienti per guarnire e accompagnare:
pane raffermo con molta mollica
olio extra vergine
romsarino fresco

Procedimento:
Tagliamo tutte le verdure a cubetti regolari e le sciacquiamo per bene in modo da levare tutta la terra presente all’esterno nella buccia che non va assolutamente buttata perchè contiene moltissimi micronutrienti. Facciamo scaldare un po di olio in un tegame ( se lo avete di coccio è il migliore perchè mantiene uniformemente la cottura) e facciamo rosolare le verdure avendo cura che non si attacchino sul fondo. Dissaliamo l’alga in acqua calda, la sciacquiamo e non appena le verdure saranno dorate la versiamo insieme a circa 300 ml di acqua calda. Abbassiamo la fiamma al minimo e lasciamo cuocere per almeno 40 minuti. Se le verdure dovessero essere ancora troppo dure e l’acqua evaporata, aggiungiamone ancora ma poco alla volta se no una volta frullata rischieremmo di avere qualcosa di troppo liquido. Appena le verdure saranno cotte, versiamo il tutto nel mixer eccetto l’alga che avremo preventivamente tolto, aggiungiamo i legumi e frulliamo il tutto alla massima potenza. Nel frattempo che il minestrone si riposa nel mixer tagliamo a cubetti il pane raffermo e lo facciamo rosolare nell’olio e rosmarino fino a quando forma una bella crosticina dorata. Versiamo il minestrone tiepido in una fondina, i cubetti di pane caldo sopra e un bel giro di olio extravergine di oliva che rende il tutto squisito e fresco. Buon appetito!

Note:
Finalmente dopo 12 giorni di semolino e crema di riso in ospedale un pranzo degno di questo nome.. non ne potevo davvero più nè del mangiare ne tantomeno di quella vita.. in alcuni momenti credevo che sarei esploso con tutte le bende e le flebo!
Ancora un saluto e grazie di cuore a tutti e se qualcuno fosse a Torino o zone limitrofe e avesse voglia di vedere nella realtà i risultati dell’intervento io fino ad almeno lunedi prossimo sarò qui e sarei contento di conoscere dal vivo persone che già attraverso uno schermo riescono a trasmettere tantissimo affetto e calore.