Pizza con impasto alla napoletana

Dedico questa pizza a mio Padre, che oggi compie 71 anni! Auguri papà!!! 😉
Tempo fa ho voluto sperimentare di persona la ricetta dell’impasto della pizza napoletana… Ed ho fatto bene!!!! Vi dico solo che di pizze ne ho fatte tante ma mai come questa qui, l’impasto è decisamente diverso a partire dal dosaggio degli ingredienti per finire con la lunga lievitazione, insomma, una vera bellezza!!
Per quanto concerne ingredienti e procedimento dell’impasto mi sono attenuta alle regole contenute nel Disciplinare per la definizione di standards internazionali per l’ottenimento del marchio  “Pizza Napoletana Stg”… Oooohhhh!!! Roba seria!!!! 😉 Naturalmente ciò non vale per la farcitura che, ovviamente, non poteva contenere ingredienti non vegetali! Ho altresì dimezzato le dosi per ovvi motivi!!!

Ingredienti per l’impasto:
810 g di farina “00”
90 g di farina “0”
500 ml di acqua (a temperatura ambiente)
2,5 g di lievito di birra
25 g di sale

Ingredienti per la farcitura:
polpa di pomodoro
cipolle (bianca e di Tropea)
olio evo
origano selvatico siciliano
mozzarella di Concita (versione parmigianosa)

Procedimento:
Per prima cosa si versa mezzo litro d’acqua in una ciotola capiente e profonda e vi si sciolgono 25 g di sale, mescolando con una forchetta o con una frusta. Una volta sciolto il sale si deve aggiungere il 10% della farina totale (su 900 g io ne ho usati 90 g di farina “0” e 810 di farina “00”, perciò nel mio caso il 10% è stato costituito dai 90 g di farina “0”), sempre mescolando con cura e poi si aggiungono due grammi e mezzo di lievito di birra (in pratica una fettina di cubetto!!!) precedentemente sciolto in uno o al massimo due cucchiai di acqua tiepida (Niente zucchero!!!!!!). Si continua a mescolare e poi man mano si aggiunge il resto della farina, poca per volta, sempre mescolando con cura. Devono trascorrere almeno 10 minuti nella fase di aggiunta di tutti gli ingredienti. Trascorsi i dieci minuti si versa l’impasto sulla spianatoia e si inizia ad impastare a lungo, per almeno 20 minuti. L’impasto è pronto quando diventa liscio e per nulla appiccicaticcio. Pressando con un dito quest’ ultimo deve affondare senza “sporcarsi” e senza bucare l’impasto. Ecco una foto dell’impasto appena pronto per la prima lievitazione:

Si ripone dunque l’impasto nella ciotola e la si copre con pellicola, lasciandolo lievitare per 2 ore in un luogo tiepido e riparato da correnti d’aria. Si può anche lasciarlo sulla spianatoia o su di un piano di marmo se lo avete e coprirlo con un panno umido, io però preferisco metterlo da parte, lontano da possibili “attentati” da parte dei miei gatti… Perciò la ciotola coperta di pellicola va benone per me, così poi la infilo dentro al forno spento e non ci penso più per due ore!
Trascorse le due ore della prima lievitazione si passa alla fase di formazione dei panetti (detta staglio), che devono pesare tra i 180 e i 250 g. Lo staglio viene fatto con l’aiuto di una spatola, ma rigorosamente a mano, si formano dunque delle palline da porre nuovamente a lievitare per altre 4 o 6 ore…
Se si decide di formare i panetti da 180 g, con le quantità da me indicate si otterranno 8 palline e le pizze verranno del diametro di un piatto piano. Se si decide di formare panetti da 250 g invece si otterranno 4 palline ovviamente più grandi per altrettante pizze del diametro di un piatto da pizza.
Ecco altre foto:
l’impasto dopo la lievitazione di due ore, che sembra non esser lievitato affatto invece ve ne accorgerete con la seconda lievitazione dopo aver ottenuto i panetti!

I panetti da 180 g ciascuno… Appena formati, ancora da far lievitare.

Porre le palline a lievitare ben distanziate (meglio se singolarmente dentro contenitori con coperchio, o comunque coperte da pellicola) per un tempo che va dalle 4 alle 6 ore. Trascorso il tempo di questa seconda lievitazione (dipende dalla vostra pazienza!) si può procedere a formare le pizze, senza l’ausilio del mattarello o altro, mi raccomando!!! Se no, non è più una pizza alla napoletana!!! Mancherebbe di “cornicione” che si ottiene solo se le pizze vengono tirate a mano!!
Dunque armarsi di volontà ed olio di gomito e cominciare a tirare sulla spianatoia infarinata una pizza alla volta, con un movimento delle mani che dal centro va verso la periferia, spostando così l’aria verso il bordo (il cornicione, che rimane più gonfio rispetto al resto della pizza), finché al centro della pizza vi sia uno spessore di 1 cm.
Fatto ciò con ogni panetto si può dunque procedere alla farcitura desiderata, che nel mio caso era composta da polpa di pomodoro, cipolle (1 bianca ed 1 di Tropea) stufate, mozzarella di Concita (che questa volta non si è sciolta ma era buonissima lo stesso!), tanto origano selvatico di Sicilia ed un filo d’olio evo a crudo, una volta sfornate! Il forno deve essere ben riscaldato alla massima temperatura, poi sia temperatura che tempo di cottura variano da forno a forno, basatevi sulla vostra esperienza!
Altre foto… La pizza intera!

La pizza addentata!

Il lato B…

Una volta imparato questo metodo, difficilmente si torna indietro!!! Provare per credere… Sul blog c’è già una ricetta di pizza alla napoletana, che mi sembra buonissima, però non so se l’impasto è uguale al mio, comunque questo è il link: “una salsa, due piatti”. Io, come ho già detto, mi sono semplicemente attenuta alle regole contenute nel Disciplinare…
Spero sia di vostro gradimento, tanto quanto lo è stato per i miei genitori quando sono andata giù!
Buon Compleanno Papà!!! Ti voglio Bene!!!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao anto bellissima pizza… anche io faccio queste due lievitazioni perchè uso una farina addizionata con pasta madre che ha bisogno quindi di lunghi tempi, anche la mia non è farina 00 ma semola rimacinata e 0. Se posso darti un consiglio per esperienza, ti conviene mettere la mozzarella solo a meta cottura perchè a differenza delle pizzerie dove il forno a legna raggiunge temperature ben piu elevate, nel forno di casa, anche il migliore, non si raggiunge mai la temperatura piu alta di 250 gr per cui si rischia dopo 5-10 minuti di avere la mozzarella bruciacchiata e la pizza ancora un po crudetta… e poi un altro accorgimento che si puo avere nel forno di casa è quello di mettere un pentolino di acqua sul fondo del forno cosi da creare l’umidità alle pareti ed vevitare che la pizza si secchi troppo e rimanga quindi bella morbida dentro

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  2. Interessante!! con il pane vado alla grande ma con la pizza ancora non ho trovato il metodo giusto..questo è senz’altro da provare! auguri al paparino 🙂

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  3. we dedichi dedichi, ma mangi tutto te alla fine 😛
    bellissima pizza e ottime foto.
    ps lo sai che io è tuo padre siamo vicini…di compleanno? solo che io sono nata un giorno (e molti anni!) dopo. ebbene sì, domani diventerò uffiscialmante adulta! ahah!!
    baci

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  4. Prima di tutto auguroni al papi 🙂 E poi che dire stò letteralmente con le bavette alla bocca, da provare questo tipo di lievitazione che mi ispira assai 😛 Bravissima come sempre Anto, dai 71 bacetti al papà da parte mia 😀

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  5. Wow! Alla fine cosa cambia dall’impasto solito? Più soffice? più croccante? Più … cosa? 🙂
    BRAAVAAA!

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  6. Auguri al papà anche da parte mia! La pizza è da svenimento!

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  7. che belli i festeggiamenti a casa tua che ti fanno creare queste ricettine da svenire!auguriiiii

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  8. stong…………mi é caduta la testa sulla tastiera, tirata dalla lingua srotolata!

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  9. udiuuuuuuuuuuu
    le ultme due foto mi hanno dato il colpo di grazia!!
    auguri a tuo babbo 🙂

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  10. Grazie a tutti!!! 😉
    @ Giuseppe, volevo dirti che per quanto riguarda la farina anche io spesso uso la semola, però stavolta ho voluto attenermi alle regole del disciplinare della “Pizza napoletana”, come dicevo nella ricetta, che prevede l’utilizzo di sola farina 00 ed eventualmente 0, quindi ‘sto giro niente semola!
    Quanto alla mozzarella di Concita, devo dirti che a me non si bruciacchia mai, è solo che a volte semplicemente non si scioglie come si vede dalla foto, ma non è un problema, è ugualmente scenografica oltre che buona. Magari succede con le mozzarelle tradizionali, quelle di latte, per intenderci, perché tendono a sgocciolare. Ma con questa vegan il rischio non c’è.
    Per il pentolino con l’acqua di solito lo uso quando faccio il pane, il panettone o alcuni tipi di brioches, ma per la pizza non mi è mai servito, nel mio piccolo fornetto si cuoce molto in fretta e finora non ha mai fatto cilecca! 😉 Chi mi conosce da tempo qui lo sa che non possiedo un vero forno poiché quello classico si è rotto tempo fa e non abbiamo intenzione di comprarlo nuovo finché non cambiamo cucina! 😉 Essendo solo in due un fornetto è già sufficiente a soddisfare le nostre esigenze. Comunque i tuoi consigli sono sempre ben accetti, sei giovane ma già capace, eh? 😉 Bravo!
    @ Tecla, ma vieni!!!! Bravissima, che bello compiere 18 anni!!! Vecchi ricordi… 😉 Allora mi raccomando, SCIALATI!!!!! mentre io sto qui col raffreddore ancora in circolazione.. uffi!
    @ Six, soprattutto cambia che c’è TANTO LIEVITO IN MENO!!!! Su 900 g di farina giusto 2,5 g di lievito, poi i tempi di lievitazione sono più lunghi e di conseguenza la digeribilità dell’impasto è migliore. Provare per credere! 😉
    Grazie a tutti anche per gli auguri per papà!!!! La cosa bella è che noi qui festeggiamo anche se il compleanno, come in questo caso, si tiene a circa 1500 km di distanza!!! 😉 bella scusa avere i parenti lontani, eh?

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  11. @ Suso, ma ti si srotola la lingua ALLA FANTOZZI??? 😉 che forza!

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  12. Che bbbbonaaa!!!!!!!!!!! 😛 😛

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  13. La ricetta di impasto che cercavo…
    stupenda meravigliosa…
    non ho un forno adatto, ma lo trovo…
    hai detto bene mettere l’impasto al sicuro dai gatti, l’ultima volta che ho fatto una torta di mele da portare a cuocere al pub, l’ho lasciata coperta solo da un canovaccio sul tavolo della cucina, il tempo di mettermi un giubbo e gia’ c’era chi si era sdraiato sulla tortiera…

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  14. Mamma mia sbavvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv ADORO la pizza!!!!!!!!!!! Questa la devo fare!!!!!!!!!!!!!!!! Eh si!!!!!! QUanto ne mangerei un pezzetto adesso!! Nonostante l’ho mangiata ieri per cena :mrgreen: E aururissimi al papà!!! 😉

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  15. 🙂 sai che a leggere la tua ricetta mi si son svegliati i ricordi e sono andati a finire direttamente alle papille gustative? Quando ero piccola e andavamo a comprare le pizze dal pizzaiolo per portarle a casa, mi incantavo a guardalo lavorare… “sulla spianatoia rigorosamente di marmo, una spolverata di farina, prendeva il panetto lievitato e incominciava ad allargarlo con la punta delle dita, poi aiutandosi col bordo del marmo con una mano faceva ruotare la pizza e con l’altra l’allargava sempre più fino ad ottenere la misura voluta… poi la condiva con movimenti veloci e leggeri, la spostava sulla pala di legno e poggiava sul piano del forno a legna…” mamma mia che bontà!
    Grazie Anto :9

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  16. @ Pimpi, grassie! 🙂
    @ Micillo, che roba questi pelosetti!!! Sono troppo curiosi e se poi vedono che c’è da impastare è finita!!! 😉 meglio dar loro altre mansioni…
    @ Gemma86, Sì, è vero, si sbava proprio per una bella pizza!! Se pensiamo che si tratta di soli farina, acqua, poco lievito e sale, è incredibile!
    @ Nadir, che bei ricordi!!! I pizzaioli hanno un’abilità nelle mani che è davvero unica!

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  17. M E R A V I G L I O S A!!!!
    non se avrò mai tanta pazienza ma da come l’hai scritta viene una gran voglia di provarla

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  18. Anto sei fantastica, questa pizza è a dir poco meravigliosa ed hai avuto un pensiero dolcissimo. Faccio anche io tanti auguri al tuo papà, bacio a te.

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  19. Hai ragione.. non avevo fatto caso alle dosi di lievito!

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  20. sono tanto di corsa in questi giorni, ma quando ho visto questa tua ricetta non ho potuto non fermarmi a leggere attentamente…ed ho fatto benissimo! è super anto! davvero super e anche molto facile tutto sommato…è solo questione di organizzazione, hehehe.. grazie di tutto cuore, utilizzerò il tuo metodo quanto prima!!! ^__^

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  21. Grazie AleDD, grazie Tati, grazie Six, grazie Marta!!! ma il merito è tutto dei napoletani che l’hanno inventata così!!! 😉

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  22. Da un sacco di tempo cercavo un impasto per pizza che fosse il più possibile simile a quello della pizzeria e questo mi pare davvero ottimo! Ha un bellissimo aspetto, croccante e leggero! 🙂 Lo proverò di sicuro….
    Ciao!

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  23. Per chi come me spende la vita alla ricerca di una pizza alla napoletana questo è un sogno che diventa realtà !
    Sei il mio mito Anto.

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  24. Grazie Zukkina, provalo e vedrai che te ne innamorerai! Grazie anche a te GaZupp!!! Troppo buona!! Sapete qual è la soddisfazione maggiore di questo impasto? Il fatto che quando è lievitato, al momento di preparare le pizze NON SI SGONFIA per niente!!!!! Infatti mantiene tutto il suo volume, è fenomenale davvero!

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  25. Che meraviglia!!!
    Sia la pizza che il compleanno del tuo babbo!!!
    Auguri babbo di Anto!!…. e fantastica la sua figlia e la sua pizza!!

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  26. Grazie Mo!!! Ho detto a mio padre di tutti i vostri auguri, ne è assolutamente felice! 🙂

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  27. Augurissimi al papà, Anto !!!

    Certo che la pizza così é proprio… DOC !!! 😉

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  28. Auguri al papà grazie al quale hai pubblicato questa bellezza! Prendo nota di tutti i tuoi consigli, mi piace troppo la pizza col cornicione!
    😉

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  29. Non ho parole. Che meraviglia. Complimenti. 😉
    Auguri in ritardo per il tuo babbo. E come sta mamma Lia?
    Baci ai tuoi.

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  30. Stupenda Anto! essendo poco presente l’avevo persa! 🙂 la provo fra stasera e domani.. se faccio lievitare tutta la notte non va bene? Troppo?

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  31. Altra cosa!! Secondo te/voi si può congelare l’impasto? O rimane poi male la pizza?

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  32. Ciao Bibi, guarda, io eviterei di farlo lievitare oltre i tempi consigliati, loro indicano 8 ore al massimo, 2 per la prima lievitazione e dalle 4 alle 6 ore per la seconda lievitazione una volta formate le pagnottelle. Io non sono mai andata oltre, perciò comunque non saprei…
    Quanto a congelarlo, sì, è possibile, naturalmente a lievitazione avvenuta. Ti consiglio di tirare le sfoglie ed arrotolarle in carta forno per congelarle comodamente, però tieni presente che è meglio utilizzare l’impasto congelato entro poco tempo (una settimana ci può stare), perché altrimenti non rende più una volta infornato! Ciao! 😉

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  33. ma…forse l’hanno gia chiesto. bo chissene.
    è “Normale” cosi poco lievito? qual è il segreto?

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  34. Klichen, fidati, la pizza alla napoletana è proprio così, è normalissimo così poco lievito, il segreto è proprio questo! Poco lievito e lunga lievitazione! 😉

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  35. Proverö a farla anche cosi’ la tua foto è magnifica e evoca scenari veramente Vesuviani!!!
    Anto sei un portento!!! HO letto sulla Farfalla Bianca che tua mamma è di nuovo sotto esame e immagino il magone che starai vivendo…piccola adorata Anto, ti mando un abbraccio enorme e spero davvero che presto tu possa tirare un piccolo sospiro di sollievo, ti penso sempre e penso alla tua adorata mamma Lia a cui vogliamo tutti un mondo di bene qui sul VB, io ho le ricette di tua mamma tutte fra i preferiti, devo aggiornare quelle di questo ultimo periodo. Mandale un sacco di bacioni anche da parte nostra, è la nostra eroina qui, la mamma che tutti vorremmo avere e avere avuto…forza piccola, è durissimo avere un genitore ammalato e che soffre…ti mando tanto affeto, so quanto puoi averne bisogno ora, e in bocca al lupo anche con il lavoro, accidenti!!!

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  36. Grazie Mäuschen, grazie davvero tanto! Speriamo in bene. Oggi sta preparando anche lei la pizza alla napoletana!!! 🙂 che forza!

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  37. Sento il profumo dleizioso di questa bontà! Che brave che siete a far lievitare tutte queste paste! Io non ho il tempo e son ancora legata al lievito istantaneo… quasi mi sembra una violenza al fare per bene! In bocca al lupo per la tua mamma e a te! ciao!

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  38. Anto, che capolavoro… Non avevo ancora lasciato un mio commento su questa ricetta mERAVIGLIOSA! che dire… sei un’eccellente cuoca Anto, cucini in modo veramente saporito e con perfezione che io ahimè non riesco ad avere. You are really a genius!

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  39. ciao Anto mi chiamo Floriana vi leggo tanto e sperimento.Volevo dirti che ho provato la tua ricetta della pizza napoletana con l’unica variante di utilizzare la farina 0 al posto della 00 (perchè non ne avevo in casa di farina 0); è venuta semplicemente spettacolare. ho avuto i complimenti perfino da mia madre!buonissima ricetta!

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  40. Grazie a tutti, davvero GRAZIE!!!!! 🙂

    Floriana, che piacere!!! Non sai quanto io sia felice per l’esperimento ben riuscito!!! 😉 Visto che bellezza e che bontà con così poco lievito? Del resto i napoletani sono stratosferici in fatto di pizza eh? 😉 Ti sono grata per aver provato la pizza e per avermi resa partecipe del tuo successone!!!! I complimenti fanno sempre tanto piacere! Evvai!!! 😉
    Continua a seguirci!!!!!!!

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  41. Salve a tutti, sono rimasto estasiato dalle bellissime foto, fai la pubblicitaria? 😉 Comunque la ricetta a lievitazione lenta mi ha sempre attirato e non e’ la prima volta che la sento. Io ho sempre usato un panetto per 750 grammi di farina, stavolta hjo seguito la tua ricetta e il panetto l’ho diviso in due, poi ancora in due poi ancora altre due volte. Nel mio caso ho dovuto ricalcolare tutte le dosi perche’ ho 6 amici “bestie” che vengono a cena quindi faro’ due teglie standard da forno e due tonde maxi, poi magari accompagno il tutto con un bel pinzimonio e grissini home made con…. bhe’ quello qui non si puo’ dire ;-). Per le teglie ho calcolato panetti da 300grammi che ne dici? Ho letto che la teglia non va unta: ma non e’ che poi mi si attacca? Ci metto un po’ di farina?

    Ciao a tutti e grazie!

    Reply
  42. Ciao Alberto! Grazie del tuo commento sulla mia pizza! No, non sono una pubblicitaria, figurati!!!
    Cerco di fotografare le mie pietanze come meglio riesco, ho una macchina fotografica semi professionale, il che aiuta molto… 🙂

    Sono felice che tu voglia provare questo metodo, ti assicuro che con così poco lievito la pizza risulta veramente digeribile e gustosa (infatti non avrà quel fastidioso retrogusto tipico del lievito di birra!).
    Inoltre quando stenderai l’impasto ti renderai conto della differenza, dal momento che questo impasto è estensibile al 100% senza che si ritiri una volta formata la pizza!
    Credo che i panetti da 300 g vadano benissimo, hai calcolato benissimo!

    La teglia non va unta solo se foderata con carta da forno, altrimenti si rischia davvero di far attaccare la pizza 🙁 perciò fai tu, o usi la carta da forno oppure ungi pure le teglie!
    Puoi anche ungere le teglie e poi foderarle con la carta da forno, otterrai un ottimo risultato!

    Buon lavoro e buon appetito a te ed ai tuoi amici! 😉

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  43. Ciao Anto,
    voglio ringraziarti tantissimo per questa tua mitica ricetta. Non sono mai riuscita a fare una buona pizza in casa. MAI! Poi arrivi tu e come per magia le mie pizze sono spettacolari. Il lievito non si sente per nulla ed è fantastico. Le pizze sono davvero più digeribili e gustose. Grazie, grazie e ancora grazie!
    Ah io non faccio l’impasto a mano. La cosa comodissima è che viene davvero buona (e senza sforzo) con la macchina del pane. Lancio il programma per impasto e lievitazione che dura un’ora e trenta. Una volta fatto lascio l’impasto direttamente nella macchina del pane per altre sei o sette ore. Poi tiro fuori la palla, la divido e distendo su due teglie. Poi lascio che riposino stese sulle teglie un’altra mezzora o più. Io faccio la metà esatta delle tue dosi e mi basta per due persone. E ci avanza anche per il giorno dopo! Il mio forno deve essere diabolico: a 250 gradi in poco meno di 10 minuti è pronta, con il forno statico.
    Grazie cara, ti sarò sempre debitrice! un abbraccio!

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  44. MA NEL FORNO DA CUCINA SI PUO FARE QUESTA PIZZA ,CIAO E GRAZIE

    Reply

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