Maltagliati st-raw-scicati

Anzi, “strasci’ati”… una sorta di Amarcord vegano, per giunta rivisitato in chiave crudista. non so se le “penne strascicate” sono un classico della cucina toscana, fiorentino/senese o semplicemente di casa Pini. Fattostà che sono state uno dei pilastri culinari della mia infanzia: non veniva cucinato spesso, ma me lo ricordo con un certo, direi, affetto. Trattasi sostanzialmente di penne al ragù, accompagnato, o meglio “allungato” con dosi generose di panna. Mia madre smise di farlo che io avevo credo 10 anni, quando in casa mia ci fu un giro di vite salutista (non che prima mangiassimo “male” tutt’altro). 
Ingredienti
:
1/2 melanzana (o 1 melanzana piccola)
2 pomodori
10 g di funghi secchi
1 manciata abbondante di noci
basilico
olio
sale

Procedimento:
Stamattina ho messo a bagno le noci miste, in modo tale che quando sarei tornata questa sera sarebbero state belle morbide. Ho sbucciato la melanzana (le bucce le ho conservate e ci ho fatto altro), l’ho tagliata a fettine sottili e poi a quadrotti… i maltagliati sono un tipo di pasta (non so se toscano o generalmente italiano) che sostanzialmente non ha forma, nel senso che sono piatti e tagliati come viene viene. Ho cosparso i “maltagliati” di sale e li ho fatti “spurgare” per 1/2 ora. Nel frattempo ho frullato i funghi con il pomodoro e il basilico. Ho tolto tutto dal frullatore e ho messo da parte. Ho poi frullato le noci, lasciando un po’ di acqua dell’ammollo… volevo che la consistenza fosse simile alla panna. Ho poi condito i maltagliati con il sughetto ai funghi e pomodoro e ho poi finito il tutto con la “panna”.
Devo dire che erano buoni e saporiti!!! La panna di noci è buona buona 🙂 e devo dire che il risultato mi ha soddisfatto molto, decisamente delicato ma con un gusto ben definito. Pensavo che la prossima volta potrei farlo con il sedano rapa… che tagliato sottile forse assomiglia di più alla consistenza della pasta. Le melanzane sono molto morbide e spugnose, il che significa che assorbono bene il sugo, ma la consistenza non somiglia alla pasta – cioè somiglia alla pasta molto scotta 😛

In chiusura, ma non vorrei che questo “offuscasse” la ricetta, volevo rendervi partecipi di una cosa che, seppure in una giornata di festa, mi ha un po’ demoralizzato. Domenica si è sposato mio cugino. Ovviamente io e mia sorella eravamo invitate al pranzo, e naturalmente, onde evitare di pasteggiare a pane con l’olio, avevo avvertito lo sposo delle mie scelte alimentari. Per gli antipasti non ci sono stati grossissimi problemi, c’era il pane con il sughino ai funghi per farsi i crostini, e quindi ok. Ho preferito non esagerare perchè appunto si trattava di un antipasto. Iniziano a servire i primi, ed al primo giro, essendo pesce, passo. Viene fatto presente ai camerieri che io ero colei che aveva chiesto il menù “speciale” e mi vengono serviti spaghetti ai funghi. E va bene, buoni. Il secondo giro di primi degli “altri” consisteva in tagliolini al tartufo con panna, che ho saltato ovviamente ma non ho potuto fare a meno di chiedermi per quale ragione non era possibile averli senza panna. Ma annamo avanti. Iniziano a servire i secondi e il premuroso cameriere mi viene a chiedere cosa vorrei per secondo, suggerendo “verdura va bene vero…?” beh, sì, certo. Mi viene recapitato un piatto con verdure crude, a pezzettoni, scondite. Io sono rimasta così male che non ho nemmeno avuto la forza di controbattere nulla. Dopo secoli arrivano per tutto il tavolo delle verdure fritte che ho privato della “buccia” fritta (mi avevano assicurato che non c’era uovo nella pastella ma fidarsi è bene e non fidarsi è meglio…) e ho mangiato (erano le stesse servite prima crude). Insomma… capisco che magari una che ti dice no carne no latticini no pesce no uova è certamente un modo “strano” di cucinare, per forza. Però credo anche che per un cuoco degno di questo nome tutto sommato sia anche una sfida (si fa per dire poi… su questo blog ci sono 600 ricette e nessuno è cuoco professionista), un’occasione per “creare” qualcosa, per misurarsi con una novità. Questa dovrebbe essere la differenza tra un cuoco e qualcuno che semplicemente cuoce la roba… anzi con il piatto di verdure a pezzettoni non si è manco sprecato a cuocere! La festa è stata carina, ma francamente ci sono rimasta un po’ male… oltretutto il pane non era nemmeno un granchè di conseguenza anche del toscanissimo pan coll’olio (che non mangiavo da Pasqua) mi è rimasta la voglia!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. mmmh!!! devo assolutamente provare questi maltagliati raw!!!! devono essere squisiti!!1 soprattutto mi attira tantissimo la “panna” di noci!!!
    x quanto riguarda l’esperienza del matrimonio…beh, capisco la delusione!! e concordo sul fatto che se uno è un “cuoco” dovrebbe accettare la sfida (e che sarà mai poi per un professionista.. 😉 ) ben volentieri!!!
    a me capitò di spendere 25 euro a una cena con amici per un compleanno a base di grigliata crudele dove io mangiai riso bollito scondito e verdure bollite scondite… 🙁

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  2. eleonora, ricetta stupenda e golosa, gnam gnam…
    mi dispiace per questa esperienza così frustrante al matrimonio, peró la colpa non è solo del cuoco, evidentemente gli sposi non si sono curati più di tanto del tuo menù.Io credo che la mia amica ci sia stata dietro un bel po’ al suo matrimonio, ed infatti mangiammo benissimo, saltando solo antipasti e dolce che non erano stati pensati per noi, ma tutto il resto sì!
    Il “tuo” cuoco non aveva proprio idea di cosa fare né da dove cominciare, vergognoso, ma mi rendo anche conto che non è facile “improvvisare”, avrebbe dovuto informarsi parecchio per fare un menù decente.
    Il punto è questo, che gli sposi nel tuo caso hanno scelto il ristorante che volevano e hanno chiesto al cuoco di fare qualcosa per te, nel mio caso invece gli sposi hanno scelto un ristorante in grado di preparare un menù vegano per due persone.
    Magari potresti fare una telefonatina al ristorante e consigliare al cuoco veganblog;)

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  3. Mi dispiace per la tua esperienza: anche a me capita spesso di ritovarmi a mangiare carote crude, ma siccome le adoro di solito è tutto a posto 😉 Poi son gli altri a farsi problemi tipo “ma verdura cruda??? scondita???” Certo che a un matrimonio è un’ altra cosa.

    La ricetta è ottima e la apprezzo ancor di più oggi che ho deciso che il crudismo è una strada che vorrei davvero perseguire. 😀

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  4. Cara Eleonora il raw-piatto è invitante anche se non riesco a immaginarmi le melanzane crude. Ma voglio provare anche perchè, non al 100% (per ora) vorrei alimentarmi una o due volte alla settimana con cibi crudi.
    Quanto al matrimonio, come ti capisco! 3 anni fa ero invitata al matrimonio di due cari amici al corrente delle mie scelte. Menu (per me e mio marito): pasta al sugo come primo e, come secondo, patate al forno. Che dire?
    Sabato 3 luglio ho un altro matrimonio e, anche in questo caso, l’organizzazione è avvisata. Cosa mi aspetterà????????

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  5. Stupendo…per il matrimonio dobbiamo ancora arrangiarci e sentirci un po’ marziani…

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  6. Bella questa ricetta…per il matrimonio ti capisco: io sono “solo” vegetariana e mi sento marziana ovunque…

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  7. susi_violante 24 Giugno 2010, 08:28

    A me è andata peggio:
    alla comunione del mio nipotino ho potuto mangiare solo l’antipasto. I primi erano a base di carne e così i secondi.
    Eppure il ristoratore era stato avvisato più volte ed io avevo già mangiato lì altre volte quindi ero tranquilla. Per primo (eravamo 4 veg) ci è stato proposto un piatto di pasta fatta in casa ruchetta e patate con pomodoro, ma la pasta era di quelle industriali confezionate ed era all’uovo. E meno male che mi è venuto il dubbio vedendola troppo gialla. Di secondo solo un piattino di insalata o altrimenti avevano preparato solo patate al forno con formaggio. Schifo! Poi il piattino di frutta con 3 fettine sottili di kiwi, un pezzetto di ananas, tre spicchietti di non so che e al centro una fettina di torta che hanno tolto senza sostituirla con niente. Nient’altro. Abbiamo davvero fatto la fame. Sono andata via incazzatissima anche per la tremenda figura fatta con gli altri veg(e ci ha fatto anche pagare). Comunque il locale è stato boicottato alla grande.
    Quindi ti posso capire, ma la prossima volta non mi fregheranno, proporrò io il menù
    susi
    P.s. Bellissima ricetta deve essere una goduria!!!!

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  8. Come ti capisco… un paio d’anni fa anch’io sono andata ad un matrimonio e, nonostante non avessi avvertito delle particolari esigenze (perchè come francesca sono “solo” vegetariana), perchè pensavo di riuscire ad arrangiarmi… sono tornata in albergo affamatissima e completamente sbronza ahahah 🙂 sono andata in chiosco a mangiarmi un panino… mi è sembrato assurdo… Magari tutti i matrimoni fossero come quello dei cugini di PizzaPie!!!

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  9. Ciao Eli, buono il tuo piatto!… non demoralizzarti… pensa che io non riesco neanche più a stare seduta a tavola con chi vicino a me ha nel piatto una creatura morta, pianta il coltello, la taglia e la mastica…

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  10. Ciao Ele! Che carin la proposta dei maltagliati strasciati raw, interessante! Capisco il fastidio… ed hai ragione. Io in conclusione, evito discussioni e ripiego by my self stile ValeM:mi soddisfo arrangiandomi da sola… Cmnq ancora complimenti per la tua ricetta. un bacio!

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  11. Io per fortuna quest’anno non ho matrimoni in vista, ma propongo una cosa ( Sauro, magari pensaci tu ad aprire un post!!!): come fare ad “arrangiarci” nelle occasioni “mondane” ( leggi matrimoni, cene di lavor…)se non avvisiamo i cuochidelle nostre “esigenze” o se, pur avvisati, si dimenticano di noi?????????? daiiiiiiiiiiiiiiiii

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  12. Purtroppo c’è molta ignoranza e menefreghismo in giro. Io quando ho incominciato ad aver problemi con le intolleranze alimentari ho dovuto lottare prima di tutto per farlo capire ai miei familiari che sottovalutavano il mio malessere e poi con gli altri..ancora oggi dopo 10 anni trovo chi mi dice “che sono fissata” o che “sono tutte cavolate”, poi da quando ho preso la decisione di non mangiare più determinati alimenti mi sento dire “te mancava solo questa” o “te sei voluta proprio voluta punire”, mi fanno pena poveracci perchè sprecano il fiato su qualcosa che naenche conoscono e non vogliono conoscere e pensano pure di saperne più di te. Io ho imparato a discutere con chi vuol capire e conoscere le mie motivazioni e ad ignorare quelli che capisco che sono “battaglie perse”, non puoi fare sempre la guerra anche perchè se certe scelte non ti vengono da dentro non le puoi imporre. La gente pensa che “il problema è tuo e t’arrangi” senza capire che è una cosa che riguarda tutti ed il futuro del mondo.
    Ps: complimenti per la ricetta, ti copio senz’altro la panna di noci.

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  13. Bella ricetta! Anche il cavolo rapa è buono come non-pasta 🙂

    Mi spiace per la storia del matrimonio. Secondo me puoi dire pubblicamente il nome del ristorante così sappiamo da chi stare alla larga 🙂 Credo molto nel passaparola. Per esempio anni fa andai in pizzeria e ci trattarono malissimo: eravamo con delle persone straniere e nessun cameriere sapeva l’inglese pur essendo un locale nel centro. Ma soprattutto, appena finito di mangiare arriva pronto un cameriere a chiederci “ragazzi scusate ma ci serve il tavolo”. E in più ci avevano anche segnato una pizza di troppo, che per fortuna ci hanno rimborsato. Ecco, se fosse esistito all’epoca un blog dove votare i ristoranti, avrei dato un bello ZERO a quel posto, che per inciso si chiama Gusti e Sapori, via Boucheron. 🙂
    E’E’E’ non si trattano le persone come animali!

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  14. Ele non arrabbiarti ti faccio ridere ieri mio marito in un negozio di formaggi a detto alla proprietaria che io sono vegana e questa: ma che cosè fa parte di un popolo? 🙁
    Ps la ricetta mi piace

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  15. Eheheehh!!! il piatto blu mi mancava tanto!!! ciao bellissima, questa ricetta è da copiare senza se e senza ma!!! troppo golosaaaa!!!! voglio anche io una Eleonora che me la prepari!!!

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  16. @tutti: grazie della “solidarietà” :-). quello che proprio mi ha dato fastidio è che non si sono nemmeno sprecati a farmi un qualsiasi contorno…voglio dire, avrei gradito anche, che ne so, spinaci ripassati in padella con l’aglio, carciofi in qualche modo, patate arrosto o fritte, carote al forno, cioè UN CONTORNO QUALSIASI. anche solo per non stare a vedere gli altri che mangiano, che è tristissimo sia quando capita a me sia quando capita ad altri. invece in questo modo hanno semplicemente tagliato a pezzettoni (tipo pinzimonio per intenderci) la verdura e basta. per quale motivo io devo stare a guardare gli altri mentre mangiano due primi e due secondi? di certo non ho chiesto di cucinarmi il tofu o il seitan, per carità, ma nemmeno questo trattamento. cioè, è il concetto, capite: il non voler perdere tempo e forse nemmeno pensarci…che non mi vengano a dire che in tutto il menù non ci fosse niente senza carne pesce latte o formaggi. non ci credo, via.

    @antishred (ma che significa questo nick!?! sono sempre stata curiosa): un sito del genere esiste, ma “al contrario”; ovvero vengono segnalati i posti, divisi per regione e provincia, dove si mangia bene spendendo poco – mi pare che il criterio fosse meno di 20 euro a persona con un menù completo. poi il giudizio è spesso a 360°, nel senso che si parla anche del servizio, dell’accoglienza, della bellezza del posto eccetera. è “gestito” dai lettori, nel senso che chiunque può inserire nuovi locali consigliati. il nome del sito è http://www.buoniposti.it
    ovviamente non c’è una sezione vegana o vegetariana, ma è carino e noi ce ne siamo serviti spesso quando siamo andati a giro per l’italia – devo dire senza mai essere delusi.

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  17. Bellissima ricetta! non demoralizzarti..ma dico..è possibile che dei cuochi siano in difficoltà a preparare dei piatti vegani?! l’estate scorsa sono stata a un matrimonio e mi hanno preparato pasta al pomodoro e basilico (buonissima però potevano impegnarsi un pò di più)..per fortuna c’era un tavolo pieno di frutta che in pochi hanno mangiato mentre io ho fatto il bis del bis del bis

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  18. E noi siamo quelli “strani”! Sgrunt! 👿
    La ricetta mi piace, anche se non ho mai mangiato melanzane crude e… non so. Non restano stoppose in bocca? 🙂

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  19. La ricetta mi sembra invitante, appena posso la provo.
    Anch’io a settembre ho un matrimonio, speriamo che mi facciano mangiare qualcosa di decente. Non è che uno chiede chissà quale piatto ma almeno un’insalta colorata, qualche verdurina saltata con erbette, o grigliate, o … non c’è da essere grandi cuochi, basta un minimo di volontà che non hanno o meglio non vogliono avere.
    Avete mai provato a dire in aereo che siete vegetariani, non dico vegani ma vegetariani? Vi arriva un pasto vegano da schifo ridotto ai minimi termini e dire che quando fai il biglietto ti chiedono di specificare che tipo di vegetariano sei, ce ne sono 5 tipi: vegetariano ovo-latteo, vegano, crudista, vegetariano asiatico (non mi ricordo il quinto) e tu glielo dici e glielo ripeti e sempre ti arriva un quarto di pasto che non si può nè vedere nè mangiare. Una presa in giro di pasto. Sembra che te la vogliono far pagare.

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  20. che poi a dire la verità i ristoratori non sono neanche tanto furbi, basterebbe mettersi d’impegno un minimo ma proprio un minimo, e voilà un sacco di cibo a costo quasi zero! vorrei tanto sapere chi ha inventato la regola bislacca per cui in un piatto al ristorante non possono esserci “solo” prodotti vegetali, ci devono sempre mettere il latte, la panna, un pezzetto di pancetta, un chiaro d’uovo. senza un motivo legato al sapore o alla buona riuscita del piatto, come i pezzettini di prosciutto nei fagioli! spessissimo in pausa pranzo si fatica a trovare un posto dove non fanno insalata con prosciutto, tonno,uovo, formaggio etc. ma dico, spendono anche di più così!!
    scusate lo sfogo!

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