La Roveja di Capodanno

roveja_

E se al posto delle solite lenticchie (del cotechino non ne parliamo proprio!) per il cenone di capodanno provassimo questo raro legume selvatico che forse riuscirà a promettere altrettanta prosperità e serenità per il 2010?
Riporto fedelmente quello che mi è stato raccontato nel mio ultimo viaggio a Spello (mai stati sotto Natale? È uno spettacolo a cielo aperto!): sulle dolci colline di questa spettacolare cittadina umbra cresceva indisturbato un simpatico pisello selvatico che le popolazioni locali coltivavano anche nei loro giardini ma poi con l’andare del tempo è stato pian piano abbandonato.
Ora dei coraggiosi coltivatori hanno deciso di rivalutarlo e di farlo conoscere (non ancora granchè, a quanto pare, visto che era la prima volta che ne sentivo parlare… ): certo la produzione non è a ritmi da grande distribuzione (e per fortuna!) e probabilmente “vi toccherà” andare nella zona per procurarvene un po’, ma vi assicuro che l’effetto techincolor (da secco ogni pisello ha un colore suo :)) il gusto deciso e il simpatico occhiolino nero che spunta dopo l’ammollo non ce li ha nessun altro…

Lui è un legume a tutti gli effetti e quindi come tale va trattato: dopo un dodici ore di ammollo si cucina (in pentola o a pressione) e si degusta con calma, magari con un bel bicchiere di Rosso di Montefalco!

Ingredienti
Roveja
Carota
Sedano
Rosmarino
Curry
Sale
Acqua
Olio d’oliva

Procedimento
Dopo l’ammollo del simpatico legume, ho messo nella mia bellissima pentola di terracotta una carota a pezzetti, una costa di sedano e -visto che mi cresceva- ci ho cacciato dentro anche 2 o 3 foglie di cavolo nero, rosmarino, curry (trovo che con i legumi il curry ci vada a nozze!) e ho coperto a metà d’acqua.
Verso fine cottura ho aggiunto una manciatina di sale rosa,
Con questa pentola ci si può prendere il lusso di lasciare le cibarie anche ore, così si amalgamano meglio i gusti, ma con una pentola normale credo che nel giro di 45 minuti il nostro pisello sia bell’e cotto 😉
In finale ci ho dato un bel giro di olio nuovo (sempre di Spello, visto che c’ero!) e ho servito in tavola direttamente dal coccio.
Quale miglior modo per augurarVi un buonissimo e veganissimo 2010 ?

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. con tutta la buona volontà ascolterei il tuo consiglio per capodanno, però c’è un piccolo inconveniente: LA ROVEJA O__O

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  2. ahahha, sì, ammetto, è introvabile, ma mi piaceva l’idea di farvela conoscere, così che antiche usanze non vadano dimenticate! 😉
    Buon Anno Nello! 🙂

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  3. hai fatto benissimo a farcela e farmela conoscere, visto che io purtroppo conosco i soliti 4 legumi O__O e trovo sempre interessanti i racconti, i significati e le varie usanze/tradizioni locali…così facendo ci conosciamo pure meglio a vicenda!!! BRAVA CLOTILDE E AUGURONI ANCHE A TE!!!!(anche se li rinnoverò giorno 1) 😀

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  4. hai avuto proprio una bella idea, con tutte i legumi che abbiamo in italia è un peccato usare sempre gli stessi!! (e parla una x cui le cicerchie erano una novità assoluta!) cmq mi trovo nello stesso dilemma di Nello… la Roveja!!! peò si potrebbe sempre prendere come una scusa x andare a Spello…bellissimo paesino (faticosissimo però!!!!!!! 😉 )

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  5. eh sì, sarebbe proprio una bella alternativa alle lenticchie, ad avere ‘sto legume. mannaggia…

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  6. E adesso dove la trovo? dove la trovo? dove la trovo?????????????

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  7. voci di corridoio dicono che si possa trovare anche nelle Marche.
    in alternativa l’enoteca dove l’ho preso io lo spedisce in tutta Italia, ma forse per il 31 siamo fuori tempo massimo 😉
    (e soprattutto non c’ho la percentuale, mannaggia…!!! 😛 )

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  8. nuuuu io son troppo lontana!!! ma di cosa sa? a cosa somiglia??? io amo i legumiii!

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  9. @ Argie: mmm, allora è più grosso e consistente di un pisello normale (stiamo sempre parlando di legumi, eh!:P), ne ricorda il gusto ma è meno dolce e più.. come dire… terroso!
    infatti lo definirei decisamente “rustico”!
    chissà se da queste parti bazzica qualche amico umbro così che possa dirci la sua…

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  10. Mai visto questo legume, deve esser una favola! In compenso ho visto Spello, paesino veramente incantevole che ho visitato tanti anni fa eravamo ospiti da amici a Foligno 🙂

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  11. Grazie di averne parlato..è una meraviglia botanica! A me è stato mandato il seme delle roveja della val marecchia da Civiltà Contadina, per la conservazione. Era il 2008 e la gravidanza, dopo la semina, mi mise a letto..la roveja restò sommersa dalle malerbe. Nel 2009 è rinata e ora abbiamo un minimale raccolto..ho tenuto il seme e un po’ l’ho cucinata a Ipazia. Non è dolce come il pisello che conosciamo, è un progenitore. Sottolineo che si è autopropagata in Veneto, quindi in tutt’altra zona che quella di ritrovamento! Ve la consiglio..e spero in un abbondante raccolto per il 2010, magari qualche con seme in più, oltre alla quota che devo conservare, e con il permesso di chi me l’ha affidata potremmo avviare un vegan-legum-orto..

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  12. @neofrieda: maddai! che notizia splendida che ci dai!!!! 😀
    mi sa che riceverai richieste a pioggia da tutti noi!!

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  13. ..e proprio con un caro amico vorremmo avviare un progetto di orto condiviso con i GAS e con chi vuole. I membri del GAS in cui sono appena entratami dicevano proprio della difficoltà di trovare legumi locali. O anche solo legumi globalizzati, coltivati localmente. se facciamo un capodanno eretico a progettare, poi ve lo racconterò 😛

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  14. Io comunque sapete che ci sono per qualsiasi follia vegetale 😀

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  15. io ci sono per il progetto vegan-legum-orto!!!!! 😀

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  16. Grazie clo!e fantastica neofrieda!
    continuate(continuiamo) così e il 2010 ci riserverà solo grandi sorprese!
    ABBRACCIO FORTE A TUTT*
    😉

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  17. non lo conosco nemmeno io ma sembra proprio buono..buon 2010!

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  18. Buongiorno a tutti,
    ho sentito roveja e voilà, mi sono detta che dovevo segnalarvi assolutamente che io l’ho proprio acquistata ieri: è un Presìdio Slow Food, e ora vendono dei piccoli sacchetti di questo legume (credo per un tempo limitato) nei supermercati COOP, che spesso commerciano prodotti legati e difesi da Slow Food: io ringrazio per la ricetta che farò a Capodanno!
    ps. sono una fedelissima di Veganblog e ora scrivo per la prima volta (finalmente!!)
    ciao e a presto

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  19. ma te pensa!
    grazie per la segnalazione elena: ora non abbiamo proprio più scuse 😉
    e aspettiamo di rivederti chef qui, sai?

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  20. A Spello si mangia divinamente…. L’umbria riserva sorprendenti aspetti culinari che per i vagani sono perfetti!!
    Nell’ultima vacanza in Umbria, inizio novembre abbiamo fatto acquisti strepitosi… Purtroppo e per fortuna, siamo giunti a Spello ad ora di pranzo,, negozi chiusi.. ma ristoranti aperti.. Abbiamo pranzato al ristorante il Molino…straordinario.. ma non abbiamo potuto acquistare questa prelibatezza….
    Sarà per la prossima volta… Grazi mille della dritta..
    🙂 Buona cucina a tutti i Veganchef!

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  21. che meraviglia questa roveja! se capiterò a Spello me ne ricorderò senz’altro!

    A chi è interessato alla tutela dei semi delle specie autoctone rare segnalo questa festa nei pressi di Genova (Torriglia):

    domenica 17 gennaio 2010, dalle 10 alle 17, la terza edizione del MANDILLO DEI SEMI, festa del libero scambio amatoriale di semi agricoli autoriprodotti e di lieviti domestici.

    Il sito con informazioni è ‘3 volte w quarantina punto it’!
    Bisogna essere soci di questa associazione o orticoltori o coltivatori… ma comunque chi è interessato può provare a informarsi!

    auguri rovejosi!

    😉

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  22. anch’io in Umbria, anch’io a Spello, la scorsa estate, ho acquistato oltre ad altri legumi del posto, la buonissssima roveja !! Mi piacciono molto le lenticchie ma la roveja mi ha proprio entusiasmato !! Peccato averne comprata poca.. è già finita !

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  23. @Luisa : di questi spettacola lugumi bisognerebbe farne sempre incetta!!!
    Hai ragione!
    🙂

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  24. Ho trovato la Roveja alla COOP sabato scorso e mi sono ricordata di te, contentissima senza guardare il prezzo ho preso 4 pacchi e li ho buttati nel carrello… dopo la cassa scopro guardando lo scontrino che il singolo pacchetto da 500g costa 5,85€!!! Praticamente ho pagato un legume a 11,7€ al chilo!!! E i miei 4 pacchetti mi erano costati ben 23,4€! Niente da fare, per una questione di principio l’ho restituita, mi è sembrato esagerato il prezzo, dico si che non si trova facilmente e che qualcuno ha deciso di toglierla di mezzo dalla grande produzione ma mi sa che ci marciano troppo su… poi me ne sono pentita ovviamente potevo tenermi almeno un pacchetto 🙁 ma al momento ero tra l’incredulo e l’arrabbiato e l’ho lasciata li… anche perchè avendo fatto la spesa alla COOP (solitamente vado al Gigante) mi sono trovata dei prezzi molto gonfiati e uno totale sullo scontrino che non faccio neanche per la spesa di Natale… l’unica cosa che conviene alla COOP è la linea Bio andrei li solo per quello e hanno anche il sapone da bucato ecologico Alga che sciolgo per fare il detersivo per la lavatrice, ma per il resto mi sembrano un pò gonfiati.

    Reply
  25. Ciao nello 🙂
    Ieri ad una sagra di paese ho comprato un legume che fino a ieri avevo sentito sporadicamente nominare…
    Roveja! L’ho messo in ammollo e ho cercato su google “come si prepara la roveja”…mi sei venuto fuori subito tu 🙂
    Ora mi ispirero’ a questa tua ormai antica ricetta 😉
    A presto

    Federica

    Reply
  26. Salve, sono il produttore (il solo) della Roveja di Spello.
    Ho trovato per caso questa ricetta di Clotilde, che ringrazio vivamente, e i relativi commenti.
    Intanto per correttezza volevo precisare che questo legume era coltivato su tutta la fascia dell’ appennino Umbro-Marchigiano, e chi volesse appropiarsene e rivendicarlo come suo commetterebbe un un falso storico ed un atto poco corretto.
    Anche Slow Food, nel fare il presidio della roveja, che pure ho contribuito a creare, ha sbagliato nel limitarlo alla piccolissima realtà di Civita di Cascia.
    Tutto questo per dire che è un legume sicuramente diffuso, anche se in piccolissime quantità e di difficile reperimento.
    Vorrei anche rispondere a quanto affermato da EliMarVal riguardo al prezzo: un ettaro di terreno, che produce 60/70 quintali di grano, ne da appena 5 di roveja!
    Non parliamo poi di eventuali raffronti con alltri prodotti ricchi di proteine! (non li nomino neanche per rispetto del sito che ci ospita)o con verdure di quarta gamma (che costano 15/20 e più euro al kg!)
    Vi ringrazio comunque tutti e vi saluto caramente
    Un appassionato coltivatore di legumi, la più grande invenzione dell’ universo (ricchi di proteine, assorbono il nutrimento dall’ aria e lo trasferiscono al terreno, lasciandolo più ricco di prima)
    Augusto

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  27. Caro Augusto, grazie a te invece per produrre questa meraviglia della natura e per le tue precisazioni 🙂

    Reply
  28. Clotilde, hai mai provato a cuocere insieme roveja e cicerchie?
    (anche solo per gustarle lessate e condite con sale pepe ed olio evo)
    Ne vale la pena
    Augusto

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  29. Signor Augusto, a settembre/ottobre mi trasferirò a Perugia.. Posso avere l’onore di comprarla da Lei la Roveja che mi incuriosisce molto? 🙂

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  30. Buonasera Robi,
    da me no perché non ho punti vendita, ma a Spello ci sono un paio di negozi che la vendono.
    Grazie e cordiali saluti
    Augusto

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  31. Bel piatto. Semplice e denso di sapore. Las roveja è da un po’ che mi ronza davanti agli occhi e medito di acquistarla… Che sia arrivato il momento??!!

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