Crostata di mele

Crosta-di-meledef

60 minuti
4-6 persone
Ingredienti per la base:
200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di margarina
3 cucchiai di latte di soia

Ingredienti per il ripieno:
500 g di mele annurche
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di maizena
La scorza e il succo di mezzo limone
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 tazzina da caffè di acqua

Procedimento:
Sul piano di lavoro infarinato disponete a fontana la farina e lo zucchero. Mettete nel centro la margarina tagliata a pezzetti e lavorate con le mani fino a quando gli ingredienti non assumono la consistenza di un impasto un po’ “bricioloso”. Aggiungete il latte di soia e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico. Lasciate riposare in frigo per una ventina di minuti.
Nel frattempo sbucciate e tagliate a dadini le mele. Mettetele in una padella con il succo e la scorza del limone, lo zucchero, la maizena e la cannella. Aggiungete una tazzina da caffè di acqua e lasciate cuocere fino a quando le mele non saranno ammorbidite e l’acqua evaporata, ricordandovi di girare il tutto per evitare che si attacchi.
Trascorsi i venti minuti, foderate uno stampo per crostata di piccole dimensioni con carta da forno leggermente inumidita. Riprendete l’impasto e mettetene da parte una quantità sufficiente a formare le strisce della crostata. Allargate l’impasto rimasto nello stampo, fate dei buchi con la forchetta (io ho aggiunto le famose palline di ceramica che sostituiscono i fagioli nel compito di non far “alzare” l’impasto) e fate cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 20-25 minuti o, comunque, fino a quando non sarà leggermente dorato.
Un paio di consigli sulla cottura della base. Innanzitutto, non cuocetela troppo poiché la dovrete rimettere in forno per far cuocere le strisce. Attenzione, inoltre, ai tempi di cottura: quelli indicati potrebbero variare se non si usano le sfere di ceramica di cui sopra.
Nel frattempo stendete l’impasto rimasto e ricavatene delle strisce.
Una volta pronta la base aggiungete il composto di mele, decorate con le strisce e rimette in forno a 180°C fino a quando queste ultime non saranno ben dorate e, soprattutto, cotte (le mie hanno impiegato circa una ventina di minuti).
Spolverate con lo zucchero a velo e servite.

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bellissima anche questa! Da quale cominciare? Questo è il dilemma!!

    Reply
  2. Mele annurche? Non le ho mai sentite ma la torta sembra una delizia!! Complimenti. Domani si va di torte di mele !!

    Reply
  3. La mela annurca (quella sullo sfondo nella foto) è tipica della Campania (il quartier generale di Veganriot si trova nel Lazio del sud…). E’ molto saporita, direi la mia varietà di mele preferita. Quelle che ho usato non vengono dal supermercato, ma dall’albero di un vicino di casa… !

    Reply
  4. Che meraviglia!!E anche la foto, perfetta!!!

    Reply
  5. davvero bella, complimenti. che delizia, questo mese mille ricette di torte di mele tutte da provare!

    Reply
  6. Oddio che belle torte postate!

    Reply
  7. carissimi Veganriot, bella questa tortina! Vi seguo da un bel po’ ed è sempre uno spasso leggere i vostri articoli e reportage!! Ottime le ricette, le spiegazioni, le foto e la sezione “Mangiati x voi” !!!!!

    Reply
  8. ma il vicino di casa è al corrente? 😉

    Reply
  9. bellissima!! domani se riesco, la provo.

    Reply
  10. che meraviglia questa crostata………..domanda perchè non mettere a crudo tutto nel forno?? 😉

    Reply
  11. Il vicino di casa diciamo che non ne è proprio consapevole… 🙂 Non ho messo tutto a crudo nel forno perchè, secondo me, i vari componenti sarebbero rimasti tutti un po’ crudi e le mele sarebbero risultate troppo “asciutte” senza la salsina che si forma cuocendole in padella. Però non è detto, bisognerebbe provare…

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti