Una vegan per casa


Sapevo che il mio passaggio da vegetariana a vegana, avrebbe in qualche modo suscitato attenzioni attorno a me. Non credevo però che certi piatti sarebbero stati addirittura “pretesi” dal resto della mia famiglia! In casa, siamo in tre (6 con cane, gatto e coniglio): mio marito, mio figlio ed io. I miei due uomini non sono vegetariani: in compenso da quando abbiamo il coniglio nano, non mangiano più quello da “tavola”, né lepre e selvaggina: è già qualcosa… Al resto dell’alimentazione ci sto lavorando: per mio marito, l’importante è sempre stato il non rinunciare al sapore della buona tavola, perché per il resto, se riuscissi a garantirgli cose sfiziose e saporite, per lui che si tratti di verdure piuttosto che di una bistecca, non fa differenza. Ok, come concetto non è molto “vegan”, ma il pensiero che una persona come lui che fino a qualche anno fa guardava il minestrone che gli mettevo nel piatto come si guarda un essere alieno, ora mi dica: “Voglio provare”, mi riempie di gioia. Che piacere vedergli mangiare le melanzane a funghetto e ben due porzioni di budino fatto con latte di soia, e sentirmene chiedere ancora per il giorno dopo, una grande soddisfazione. Anche mio figlio comincia a manifestare curiosità per certi piatti. Per ora ha provato il cous cous con le verdure e gli è piaciuto parecchio! Spero nel giro di poco tempo, con le giuste modifiche di ricette tradizionali di “convertire” anche loro a questo tipo di alimentazione etica e salutare!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Se devo essere sincera questa è una delle cose che mi fa più paura: il dover vivere con qualcuno che non condivide le mie scelte e col quale, magari, dovrò litigare perchè non voglio cucinare ciò che un giorno respirava la mia stessa aria.
    Tu come fai a cucinare la carne? (se la cucini?) Come fai a “sopportare” che il tuo bimbo la mangi? Io alla sola idea sto male! avrei il magone perchè in cuor mio saprei che gli sto facendo del male.
    Non sono domande “polemiche” sia chiaro! anzi, è solo la curiosità di sapere come è meglio comportarsi, se un giorno mi trovassi nella tua situazione!

    un abbraccio

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  2. Quella descritta è una situazione obiettivamente difficile.
    se da una parte c’è il diritto alle proprie scelte, dall’altra c’è la necessità di non imporle agli altri e sopratutto il mantenimento dell’equilibrio nella convivenza con le propria famiglia alla quale si vuole bene.
    A questio punto non si puà prescindere dall’accettare un compromesso da una delle due parti, meglio ancora da tutte e due senza creare ytraumi oimprovvisi, ma cercando di accompagnare il cammino con la propria famiglia in maniera graduale e rispettosa anche dei comportamente che a nostro parere non meriterebbero rispetto…
    Un augurio di cuore a chi si trova a dover affrontare una situazione del genere e tutta la nostra solidarietà, qualsiasi sia la scelta fatta…
    🙂

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  3. Per EliVeg. Eh, come fare… ho capito che il tono delle tue domande non è assolutamente polemico, tranquilla. Io sto adottando il metodo della “scoperta”. Poichè tra genitori e figli è questione di un attimo creare situazioni di conflitto, e ottenere prese di posizione contrarie solo per fare uno smacco, cerco di spiegare come viene “fatta” la carne, senza imporre la mia scelta: mio figlio ha sette anni e come parecchi bambini pensa che la fettina di carne sia così come la vede, esattamente come una carota. Non ha idea che la bistecca di manzo sia carne appartenuta ad un essere vivente. Glielo sto spiegando poco per volta, facendo il “gioco delle sostituzioni” per ogni fettina di carne alla quale rinuncia (solo se vuole), una porzione di verdure sfiziose, che purtroppo non ama particolarmente e quindi stiamo studiando insieme quali e come mangiarle. Mio marito mi aiuta in cucina: vivere assieme è anche trovare dei compromessi, e molti animali li ha già eliminati dalla sua dieta, gli altri li cucina lui. Sarà un passaggio lento. E’ vero che a livello salutare fa male mangiare carcasse, ma nel loro caso è meglio che il passaggio sia graduale, altrimenti si ritroverebbero a fare come quelli che smettono di fumere per qualcun altro e non per se stessi: riprenderebbero come prima, peggio di prima!

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  4. Succede più spesso di quanto tu non creda; anche il mio, inizialmente scettico, mangia con gusto tutto ciò che gli propongo. Essendo poi lui molto sportivo, non ha potuto fare a meno di notare come la definizione sia aumentata. E adesso è ancora più bello di prima! 🙂

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