Torta alla mousse di cocco

Diciamocelo, rinunciare alla panna è una delle prove più dure dell’essere vegan. Probabilmente non è la panna in sè che manca, quanto più l’idea di una torta alta e soffice, bene augurante e scandalosamente farcita. Un vero e proprio archetipo contemporaneo, immagine infantile e sognante, attentato alla linea e alle coronarie che ci fa sentire colpevoli ed euforici insieme. Insomma potevo esimermi? Direi di no. Fondamentalmente le maggiori difficoltà che si incontrano quando si veganizza una torta sono: la lievitazione della base e la consistenza della farcia. Come molti di voi già sapranno l’uovo nell’impasto, oltre ad amalgamare, facilita la lievitazione, mentre sono i grassi animali che permettono alla panna di avere quella consistenza spumosa, ricca ma leggera. Arrendersi quindi? Disperarsi forse? Giammai! Con un po’ di accortezza e qualche dritta è facile superare i primi ostacoli ed ottenere dolci dal sapore e dalla consistenza fantastici che niente hanno a che invidiare ai loro antenati poco sostenibili. Quindi armatevi di stampo, frusta e pazienza: si comincia!
torta-amarene cherry syrup cake vegan
Ingredienti (per 2 basi da 18 cm):
280 g di farina
100 g di amido di frumento
120 g di margarina
180 g di zucchero di canna
320 ml di latte di riso o avena
6 g di cremor tartaro
limone
bicarbonato

Ingredienti per la crema:
300 g di latte di cocco
500 ml di latte di mandorla non zuccherato
150 g di zucchero di canna
50 g di amido di frumento
50 g di olio di semi
1 cucchiaino di agar agar
1 cucchiaino di farina di semi di carrube (facoltativo)

Ingredienti per la finitura:
latte di mandorla
zucchero di canna
150 g di amarene sciroppate
mandorle a scaglie

Procedimento:
La sera prima preparate la crema: fate scaldare a fuoco bassissimo l’olio di semi in una pentola e, dopo 1 minuto, unite l’amido e la farina di semi di carrube mescolando energicamente con la frusta fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Unite a filo il latte di mandorla tiepido continuando a mescolare, in seguito lo zucchero e proseguite fino a portare  ad ebollizione. Quando il composto bolle, ed inizia ad addensarsi, unite l’agar agar e proseguite la cottura altri 2 minuti. Lasciate raffreddare completamente, una volta a temperatura ambiente unite il latte di cocco freddo di frigorifero e amalgamante accuratamente con una spatola. Mettete la crema in frigorifero e fatela riposare per almeno 8 ore. Preparate le basi: nell’impastatrice, o col frullino, lavorate la margarina con lo zucchero fino a ridurla in crema. Aggiungete gradualmente la farina, setacciata con l’amido e il cremortartaro, mescolando fino ad ottenere un composto sbriciolato. A questo punto unite a filo il latte in modo da rendere l’impasto liscio e piuttosto fluido. Unite 1/3 di cucchiaino di bicarbonato ad 1 cucchiaino di succo di limone e incorporate al composto durante l’effervescenza. Mescolate brevemente, versate in 2 stampi da 18 cm e cuocete in forno caldo statico per 15-20 minuti a 180°. Assicuratevi della cottura del dolce inserendo uno stecchino al centro, una volta estratto non deve presentare nessun residuo umido, ma deve restare completamente asciutto. Togliete le basi dal forno e dopo 5 minuti sformatele su una gratella. Lasciatele raffreddare completamente. Componete la torta: disponete su un piatto da portata la prima base e bagnatela col latte di mandorla precedentemente zuccherato, cospargete la superficie con 100 g di amarene tritate grossolamente e un generoso strato di crema. Sovrapponete la seconda base, bagnatela e spalmatela con la restante crema. Decorate con le restanti amarene e scaglie di mandorle.
composit-torna-amarena-vegan

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. @Rino, ti sei superato!! Sono davvero senza parole! 😀 Per me il compito è ancora più difficile perchè non posso contare sulle farine con glutine…immagina!! Se avessi delle dritte anche per le mie “mission impossible” sarò tutta orecchie!! E ti dirò di più non posso nemmeno le solanacce (quindi niente fecola di patate!!) e mio marito non può nemmeno il mais…comunque a standing ovation per la tua soffice torta!!

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  2. Grazie mille Terri! E’ di prossima pubblicazione sul mio blog una torta con la sola farina di riso. Poi la pubblicherò anche qui. 🙂

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  3. Semplicemente straordinariaaaa !!! Meraviglia . Che bella “sofficiosità”

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  4. WOWWWWW!!! che perfezione!! 😛 la fetta tagliata poi esprime tutta la potenza estetica e goduriosa… 10 e lode! Complimenti 😛

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  5. @Fantastico Rino!! Non vedo l’ora!! 😀 Complimenti ancora per le foto, la spiegazione…sembra uscito da una blasonata rivista patinata!! 😀

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  6. A noi la panna montata non è mai piaciuta…ma la tua è troppo bella ed invitante!! La terreno presente per quando prepareremo il profitterol 😀

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  7. La tua torta é un sogno dal quale non mi vorrei mai svegliare..!!! E’ … stupenda!!! 😉
    Complimenti Rino!!! 😀

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  8. Sfiderei chiunque ad indivinare gli ingredienti XD Complimenti, è meravigliosa 🙂

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  9. MERAVIGLIOSAAAAA!!!!
    davvero senza parole!!! La crema è una favola, sembra davvero panna montata!!!!
    Bravissimissimo Rino, questa la provo al più presto!!

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  10. Rino ma…ma…. con quale magia hai montato la panna?

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  11. ciao, ultimamente commento poco, ma ti devo confessare che sono caduta dal divano alla visione della tua torta! non so se avrò mai il coraggio di farla essendo molto ricca, ma dovevo dirti che è assolutamente fa-vo-lo-sa! proprio l’altro giorno parlavo con un amico della torta 900, la famosa torta di ivrea e dicevo che una simile sofficità era impossibile da riprodurre, ecco la tua è la prima torta che me la ricorda! super complimenti anche x gli altri piatti e le foto che fai e già che ci sono ben arrivato!

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  12. ho gli occhi fuori e la schiuma alla bocca……….. la voglio e l’ avrò!

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  13. @ EnricaAnnalisa: grazie ragazze, nuove varianti di crema in arrivo. 😉

    @ Lali: grazie mille!

    @ Marica: grazie, in effetti il trucco è stupire gli onnivori, così rimangono senza scuse.

    @ Valevivo: 😉

    @ Nica: grazie, provala e fammi sapere.

    @Sfifi: Grazie mille! Dunque il trucco è calibrare le diverse consistenze. In questo caso oltre agli addensanti (non posso più vivere senza farina di semi di carrube :)), la parte principale l’ha giocata la crema di cocco, che poi è il latte in barattolo ma in versione molto densa. Tenuto in frigorifero per tutta la notte assume la consistenza del burro. A quel punto la massa compatta e grassa si stempera con la besciamella di mandorla sostenuta dagli addensanti e il gioco è fatto. 😉

    @ devil: spedirla non è possibile, ma la prossima che faccio ti invito 😉

    E in tema di creme in arrivo un altra soffice scoperta sul blog: http://www.vegandare.com , https://www.facebook.com/vegandare .
    Vi aspetto!

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  14. Ma chi accidenti sei tu ? Santa paletta che foto e che ricette.. Ho visitato il tuo blog e a momenti ci lascio le penne.
    Non ti libererai tanto facilmente di me.

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  15. @ GaZupp: Grazie, felice di essere perseguitato. 😀

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  16. carissimo Rino, io non trovero’ mai il cremor tartaro…è indispensabile?

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  17. @ cristiana: assolutamente no 🙂 E’ semplicemente la versione organica e bio del semplice lievito chimico. Le bustine di lievito vanigliato in commercio vanno più che bene.

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  18. Complimenti Rino,
    la tua torta è proprio bella e la panna sembra davvero autentica!
    Volevo comunque dirti che io mi sto trovando molto bene con la panna da montare della Professional Crem che trovo negli Ipercoop. L’ ho scoperta da poco e l’ ho trovata proprio soddisfacente. Tuttavia la tua è sicuramente più sana quindi prossimamente mi armerò di pazienza e proverò a ripetere il miracolo 🙂

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  19. Mamma mia…è stupenda, non sembra nemmeno reale!
    Complimenti, sei bravissimo!
    E le foto poi, sono fenomenali!

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  20. Bellissima bellissima!scrivi in modo fantastico, cucini da dio e crei degli still life gastronomici meravigliosi, ma siamo sicuri che sei vero?! Ne voglio una copia!

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  21. @ Cincì: Grazie! Diciamo che questa crema sostituisce la panna che consigli (che conosco e monta molto bene) per il fatto che la professional contiene grassi idrogenati che nn sono sicuri per l’organismo. Anche se una tantum si può fare 😉

    @ MissNothing Grazie mille!

    @ Elysa: Che dire? Grazie! Troppo buona! Sì sì fin troppo reale 😀

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  22. mamma mia, questa torta è bellissima!!
    il latte di cocco che abbiamo visto nei negozi è sempre molto trasparente, quello che usi tu ha una consistenza un po’ pannosa?

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  23. @ Happy Herbivore: grazie 🙂
    Esatto il latte di cocco per questa ricetta è quello cremoso che si trova in lattina, tipo questo: http://ricettescorrette.noblogs.org/files/2012/08/cocco-latte.jpg Si trova un po’ in tutti i supermercati ormai o nei negozi di prodotti alimentari asiatici.

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  24. Rino aiutami tu! Se la crema mi viene budinosa cos’ho sbagliato?

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  25. Ciao Vegajan,
    hai usato un cucchiaino raso di agar o un cucchiaino colmo? L’agar è piuttosto potente e tende a bloccare molto il composto. Hai usato la farina di semi di carrube? Aiuta molto nell’alleggerire la consistenza. Nel caso poi tolta dal frigo avesse ancora una consistenza budinosa, procedi così: frulla il composto con un frullatore ad immersione potente, aggiungendo altri 100 gr di latte di cocco denso freddo di frigo e 4 cucchiai di olio di cocco sciolto a calore molto dolce (tipo sul termosifone). I grassi saturi dell’olio di cocco dovrebbero sciogliere il “composto” e “alleggerirlo”. Fammi sapere 🙂

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  26. questa torta é spettacolare ! penso che entro domani troverò il tempo per farla 😉

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